Live 24! Padova-Renate, la vigilia: porte chiuse all’Appiani, manca sempre meno alla sfida al vertice…

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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) I tifosi arancioneri hanno risposto alla chiamata della squadra, colorando ed animando con entusiasmo il brindisi di Natale del calcio Mestre svoltosi ieri pomeriggio in piazza Ferretto, un’occasione importante per rinsaldare il legame tra sostenitori e società in un momento non idilliaco per la truppa di Mauro Zironelli. Ad aprire l’evento è stato il presidente Serena: «Devo dire un grazie speciale allo staff, ai giocatori ed ai nostri tifosi che sono costretti a sorbirsi tanti chilometri per giocare o per sostenerci, subendo gli effetti di una situazione che purtroppo ci priva anche del sostegno del nostro settore giovanile». […] Zironelli nel suo intervento ha sottolineato il grande affetto riservato dalla piazza. «Grazie per essere così numerosi, il vostro sostegno è molto importante, non stiamo attraversando un momento non facile ma cercheremo di fare il massimo per tornare sulla strada giusta». […]

Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Serata di festa ieri in piazza Ferretto per il Mestre, che ha dato appuntamento ai tifosi per un brindisi natalizio prima dell’ultima trasferta del 2017 in programma domani sul campo di Teramo alle 20,45. Circa duecento i sostenitori arancioneri che si sono radunati nel tardo pomeriggio per l’occasione mentre attorno al palco, oltre alla prima squadra, erano presenti anche i ragazzi delle giovanili, che hanno creato un clima festoso per un’occasione davvero speciale. Sul palco il presidente Stefano Serena — applauditissimo dai sostenitori arancioneri — ha preso il microfono dallo speaker Andrea Checconi e ancora una volta si è soffermato sullo stadio Baracca e sui recenti mugugni della tifoseria, stanca di una situazione logistica oggettivamente molto complessa da gestire. «Sono orgoglioso di essere qui oggi di fronte a tutti voi per questo appuntamento di festa, che ci vede assieme sotto il segno della nostra bandiera — ha detto Serena — forse c’è chi ancora non lo sa, ma siamo l’unica squadra in Italia professionistica che non ha uno stadio proprio dove giocare… Il Baracca non ha le caratteristiche idonee per fare il campionato di serie C. Ringrazio tutto lo staff, i tifosi, i giocatori e l’allenatore che fanno sempre tanti chilometri, privandoci dell’affetto dei ragazzi del settore giovanile che per una questione di distanza non possono seguirci. Approfitto dell’occasione per fare un grosso in bocca al lupo alla squadra: siamo giunti alla fine del girone di andata e abbiamo fatto bene, sono convinto che ci siano ancora margini di crescita e faccio un grosso augurio a Mestre intera e a tutte le famiglie della città». […]

Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Grande festa in piazza ieri sera per gli auguri di Natale del Mestre in piazza Ferretto. Come ogni brava signora anche la squadra di Zironelli si è fatta attendere. Con oltre mezzora di ritardo, infatti, gli arancioneri si sono presentati sul palco allestito dal Vega per salutare tutti i supporter. Davanti a loro circa 300 persone, chi in cerca di un autografo, chi di una foto, chi solo di un saluto. Dopo che il portavoce Andrea Checconi e Giorgio Betrò, il direttore marketing invitavano i presenti a chiamare i giocatori per salire sul palco, finalmente il microfono è passato nelle mani del presidente Stefano Serena mentre alle sue spalle uno per volta salivano i giocatori, da Beccaro a Sottovia, da Zecchin a Neto Pereira.Unico assente giustificato Perna, il capitano, occupato in una visita medica per valutare il problema muscolare. «Sono felice di essere qui davanti a tutti voi», ha esordito il presidente, «per farvi i migliori auguri per un felice Natale e uno splendido anno nuovo, sperando che lo stesso valga per la squadra, ora concentratissima sulla sfida di domani a Teramo». Al suo fianco mister Zironelli. «È un orgoglio averlo come allenatore perché prima sa scegliere gli uomini e poi i giocatori e subito si è innamorato del nostro progetto». Poi un accenno alla questione stadio.«Voi tifosi pagate il biglietto o l’abbonamento e avete tutto il diritto anche di lamentarvi nei limiti consentiti, ma lo stadio è un’altra questione. Purtroppo sapete tutti che la Figc ha cambiato le regole in corsa. Abbiamo corso tutti come matti per mettere in regola il Baracca, convinti che ci sarebbe stato concesso un anno in deroga per giocarci. Così non è stato, ma per quanto possa essere un disagio, giocare a Portogruaro significa che siamo tra le squadre professioniste. È ora il momento in cui abbiamo più bisogno di voi». […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) Dodici mesi dopo, il grande brindisi natalizio voluto già lo scorso anno da Mauro Milanese e organizzato dalla Triestina Calcio, si ripete. E ancora nella prestigiosa location del Politeama Rossetti di largo Gaber 1, proprio a pochi metri dal bar dove nel 1918 venne fondata la Triestina. Stasera dalle ore 19 (l’ingresso è gratuito) la Triestina abbraccerà tutti i suoi tifosi per gli auguri di buon Natale e di buon 2018, un anno decisamente particolare per tutto il mondo alabardato, che festeggerà il centenario della società. Al Rossetti saranno presenti l’organigramma societario al gran completo, tutte le squadre alabardate e i relativi staff tecnici. I giocatori della prima squadra e lo staff saranno ovviamente i protagonisti della serata e premieranno via via tutte le altre formazioni, dalla Berretti alle giovanili, dalla femminile ai più piccoli della Triestina Victory, tutte introdotte da clip e contributi filmati. Oltre al saluto delle autorità presenti, sono previsti intermezzi musicali, senza dimenticare la vendita dell’almanacco alabardato, quest’anno decisamente più corposo visto l’aumento esponenziale delle squadre. Ci sarà anche uno spazio per le società affiliate con la presenza di Denis Godeas che cura questo settore. E infine dovrebbe esserci l’attesissimo video saluto dall’Australia del presidente Mario Biasin. E per i tifosi che lo volessero, ci sarà anche possibilità di gustare il menù proposto dal Cafè Rossetti. Una serata di festa nel segno dell’Alabarda, alla quale chi ha l’Unione nel cuore non può davvero mancare. […]

Ore 19.10 – (Il Piccolo) C’era qualcuno che avrebbe scommesso che al termine del girone di andata, una Triestina tutta rinnovata e al suo ritorno in serie C dopo cinque anni, sarebbe salita subito sul trono dell’attacco più forte? E che avrebbe avuto il primato sia nella differenza reti totale che nella classifica delle squadre più prolifiche in trasferta? […] La squadra di Sannino è dunque la regina del gol: in questo girone di andata gli alabardati ne hanno messi a segno ben 28, con la media di 1,64 realizzazione a incontro. Dietro alla Triestina c’è il Pordenone (25) mentre il Padova capolista è solo terzo con 23. Per la cronaca la squadra più sterile è il Fano, con 13 reti all’attivo. Se la Triestina si è meritata il titolo di squadra più prolifica, è soprattutto per il suo rendimento esterno. In trasferta, con i suoi 16 gol, ha segnato più di tutte le altre, e precede la Sambendettese con 13 e la Feralpi Salò con 11. Vicenza e Reggiana le peggiori con solo 4 gol realizzati. […] DIFFERENZA RETI. Altro settore dove la Triestina primeggia: la squadra di Sannino vanta un +10 che la mette al di sopra di tutte, tallonata da Padova (+9), Renate e Sambendettese (+7). Addirittura -20 la performance (si fa per dire) del Santarcangelo. DIFESA. Che la difesa, causa soprattutto i tanti infortuni, sia stato un po’ il tallone d’Achille dell’Unione in questo girone di andata lo confermano anche le cifre. Nel reparto arretrato la Triestina è una squadra da metà classifica: infatti per gol presi è al nono posto con 18 gol al passivo. Qui la regina è il Renate con 11 seguita da Reggiana (12) e poi da Padova, Sambenedettese e Fermana, tutte con 14 reti subite. Il colabrodo è il Santarcangelo con 36 reti al passivo. […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Si torna al Bottecchia, ma bisogna soprattutto tornare al gol. E se non dovesse arrivare, almeno sarebbe necessario ritrovare le soluzioni offensive, quelle che sono mancate sempre più spesso nelle ultime giornate. Si dimentichi la trasferta di San Siro: è stato un sogno. Il Pordenone ha preso anche un palo, contro l’ex capolista di serie A, ma si è trattato di una partita del tutto particolare. In C i problemi restano. Si concentrano soprattutto in attacco, dove il Ramarro sembra essersi spento. I neroverdi hanno vinto solamente una delle ultime 9 partite disputate in campionato. Lo ha fatto quando è riuscito a segnare tre gol, pur subendone due. Si sta parlando della partita interna contro il Vicenza (da ieri tra i berici i giocatori sono in stato di agitazione), unico acuto di novembre. Per trovare l’altra vittoria è necessario riportare indietro l’orologio fino a Pordenone-Ravenna, che si è giocata l’8 ottobre al Bottecchia. In mezzo alcune delusioni cocenti e tanti pareggi, ma soprattutto una sensazione: i naoniani faticano a creare le palate di occasioni che erano in grado di proporre all’inizio della stagione. […] In trasferta, poi, mancano i gol dei vari Ciurria, Maza e Berrettoni. In casa invece gli esterni sono spesso determinanti. Per questo domani contro il Santarcangelo il Pordenone spera di ritrovare risposte. All’andata servì il rigore di Burrai per sbloccare la partita. Alla prima di ritorno sarà necessario dare una scossa all’intero reparto offensivo.

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] A garantire imprevedibilità positiva alla manovra neroverde avrebbe dovuto essere Sainz Maza. L’ex Barca ha dimostrato di avere i numeri per alzare il tasso tecnico del Pordenone, ma non è ancora stato in grado di farlo con la giusta continuità. L’ispanico alterna buone giornate ad altre d’inatteso grigiore. Forse più degli altri compagni, lui che ha vestito il blaugrana, ha bisogno dei grandi palcoscenici come quello di Cagliari e di Milano, per dare il meglio di se stesso. Miguel Angel è stato intervistato da Foggiacalciomania.it ed ha parlato dell’addio al club pugliese (dal quale è arrivato in prestito) e della sua esperienza in neroverde. «Non mi aspettavo di lasciare Foggia premette – e ci sono rimasto male. Mi ero innamorato del Sud: ogni partita era una guerra. Qui è molto diverso, c’è più rigore e professionalità». Il fantasista ha raccontato poi il rammarico per la sconfitta ai rigori in Tim Cup con l’Inter. «C’è mancato davvero poco al passaggio del turno assicura -. Avremmo digerito meglio una sconfitta per 0-3. Se avessimo segnato (e avrebbe potuto farlo anche lui, come a Cagliari, ndr), per i nerazzurri si sarebbe messa veramente male». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sei punti fra il match di domani al Bottecchia con il Santarcangelo e quello del 30 gennaio a Bolzano con il Sudtirol per passare con tranquillità e ottimismo le tre settimane di pausa prima della ripresa a gennaio inoltrato con la terza di ritorno. Li vogliono Stefani e compagni anche per ripagare il popolo naoniano dell’affetto dimostrato nel big match a San Siro con l’Inter, dove il Pordenone è stato sostenuto dal tifo di quattromila cuori neroverdi. […] «Sentivamo la mancanza di casa – confessa Stefani -. Siamo felici di tornare sul nostro campo, davanti alla nostra gente. Sono certo che verranno in tanti a sostenerci per spingerci alla vittoria, pur giocando a un orario penalizzante per una giornata feriale». La sconfitta di Meda ha raffreddato un po’ l’entusiasmo della gara al Meazza e del successivo riscontro mediatico nazionale. Più di qualcuno ha pensato che, ancora ebbri di tanta notorietà, i ramarri abbiano affrontato con sufficienza il rientro in Terza serie. «Non è vero. A Meda siamo scesi in campo nel modo giusto, calandoci nella mentalità della nostra categoria. Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficile ed equilibrata e l’abbiamo affrontata bene. Infatti abbiamo fatto noi la partita. Sapevamo pure che poteva essere decisa da un solo episodio: purtroppo scuote la testa ci è stato sfavorevole». […] I punti di distacco dai biancoscudati appostati in vetta sono rimasti 9. Un ritardo non incolmabile, ma importante. «Con il match di domani cerca di vedere rosa il capitano inizia un nuovo campionato, ancora più complicato di quello finito lo scorso turno. Ora sarà difficile affrontare le squadre che navigano nella parte bassa: faranno di tutto per conquistare punti-salvezza. Ostacoli non solo per noi, ma anche per chi ora ci sta davanti. Il consiglio del mister ricorda è di non guardare la graduatoria, concentrandoci sul nostro percorso di crescita, cercando di arrivare freschi alla volata». […]

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Penultimo allenamento della settimana per il Pordenone, ormai pronto a ospitare domani il Santarcangelo per la prima giornata del girone di ritorno (il via alle 16.30). Oggi è in programma la rifinitura a porte chiuse, nel corso della quale Leonardo Colucci scioglierà gli ultimi dubbi. Assente certamente Formiconi, out per un problema muscolare al flessore della coscia destra. Al suo posto giocherà Pellegrini salvo sorprese. In mezzo torna Misuraca dopo aver scontato il turno di squalifica a Meda. Per il resto Perilli difenderà i pali, alle spalle di Pellegrini, Stefani, Bassoli e uno tra Nunzella e De Agostini; in mezzo Misuraca, Burrai e Lulli mentre davanti dovrebbero agire Berrettoni e Sainz-Maza con Magnaghi. Intanto Gerardi ha ripreso a correre dopo l’infortunio alle spalle rimediato a Fermo lo scorso ottobre: il centravanti pordenonese rientrerà stabilmente in gruppo nel nuovo anno. […]

Ore 17.20 – (Messaggero Veneto) Leonardo Colucci e il suo Pordenone come Bruno Tedino e la sua prima stagione in neroverde. Sono 25 i punti raccolti dal tecnico di Cerignola dopo il girone d’andata, esattamente come il suo predecessore nella stagione 2015-2016, quella del ritorno sulla panchina del Bottecchia dopo più di dieci anni d’assenza. C’è una analogia, dunque, tra i “ramarri” del torneo attuale e quello del post-ripescaggio, annata che molti tifosi ricordano con grande affetto. Allora la squadra composta da Pederzoli e soci fu una sorpresa: da “riammessa” alla categoria partì molto bene incappando nella prima sconfitta solamente dopo otto giornate (2-0 subìto a Lumezzane). […] Stratosferico, invece, il girone d’andata della scorsa stagione: pur su 19 incontri la squadra di Tedino collezionò 38 punti, la media “pulita” di due a gara. Se si escludono i due pareggi e i due ko nel mese di ottobre (iniziato comunque con la vittoria sul Venezia) Arma e compagni inanellarono tra novembre e la prima settimana di dicembre cinque affermazioni filate (Lumezzane, Reggiana, Modena, Fano, Padova). Soltanto il Venezia riuscì a fare meglio, con 39 punti.Nel girone di ritorno la flessione, con soli 29 punti, l’esatto contrario di ciò che avvenne nel 2015-2016 quando Cattaneo e soci misero assieme ben 40 punti. La squadra di Colucci saprà ripetere un cammino simile?

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) È un momento particolare quello che sta vivendo il Pordenone. Dopo gli innumerevoli complimenti ricevuti per la partita di Tim Cup al cospetto dell’Inter è arrivato il brusco stop di Meda col Renate, che ha tenuto la squadra a nove punti di distacco dal Padova capolista. C’è bisogno di tornare alla vittoria domani, col fanalino di coda Santarcangelo (il via alle 16.30) e capitan Mirko Stefani, consapevole del momento, suona la carica: il gruppo manca da quasi un mese nel proprio stadio e vuole regalare ai tifosi una gioia. «L’orario e il giorno non sono dei più agevoli ma abbiamo bisogno di loro e vogliamo festeggiare assieme» afferma il difensore trentino, che crede ancora di poter agganciare la vetta della classifica.In via Stadio. Ultima gara del 2017 al Bottecchia. Dopodiché si penserà alla prima parte del 2018 in casa: al termine il Pordenone si trasferirà al Tognon di Fontanafredda, i cui lavori di adeguamento per la serie C saranno ultimati in vista del prossimo campionato. «È un piacere tornare di fronte ai nostri tifosi – spiega Stefani – Sentivamo la mancanza. Speriamo possano fare la differenza perché ci possono servire per ottenere quei tre punti che mancano in campionato da molto (lo scorso 26 novembre col Vicenza, ndr). Da adesso a fine anno dobbiamo e vogliamo ottenere due vittorie per non perdere contatto dalla vetta». Il capitano è consapevole che il Padova è lontano. «Assolutamente sì, ed è inutile girarci attorno -afferma – Ma il girone di ritorno è un altro campionato, i punti valgono doppio e può succedere di tutto. La nostra priorità deve essere quella di pensare esclusivamente a noi stessi, senza badare a ciò che fanno gli altri. Questa squadra è in crescita e di margini di miglioramento ce ne sono ancora. Andiamo avanti così anche se domenica scorsa siamo stati puniti da un episodio». […]

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La prima giornata del girone di ritorno è in programma domani con il Vicenza di Nicola Zanini che dovrebbe, da calendario, affrontare il Gubbio sconfitto all’andata al Menti 3-0. Che si giochi però non è ancora sicuro, visto che i giocatori biancorossi sono in attesa di notizie certe circa il pagamento degli stipendi e relativi contributi che il club avrebbe dovuto pagare lunedì scorso, sostenuti in questo loro «stato di agitazione» anche dall’Associazione italiana calciatori. I bonifici però non sono mai partiti, se non per alcuni dipendenti della sede. Ieri è circolata la notizia, di cui però non si sono avute conferme, che un paio di soci di Vi. Fin. avrebbero trovato i fondi per pagare gli stipendi ai giocatori più giovani (con un mensile appena superiore ai mille euro netti al mese), ma del pagamento complessivo degli emolumenti dell’intera rosa non c’è ancora nessuna traccia. In questo contesto la squadra, in continuo contatto con i rappresentanti dell’Aic e facendo seguito alla nota di martedì, deciderà questa mattina se scendere in campo, mentre pare che il gruppo abbia già avanzato le pratiche per la richiesta di messa in mora della società, che poi avrà venti giorni di tempo per saldare le pendenze pena lo svincolo automatico dei giocatori in rosa. […]

Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quella di ieri è stata un’altra giornata decisamente ricca di colpi di scena. Per andare con ordine, nella mattinata è cominciata a circolare la voce sempre più insistente che il neo amministratore unico del Vicenza, Fabio Sanfilippo, fosse pronto a dare le dimissioni: cosa che lo stesso politico e imprenditore piemontese ha negato ma lasciandosi aperta una possibilità di uscita. «Non mi sono dimesso e non ho intenzione di farlo: devo però verificare con la massima attenzione carte e documenti — ha spiegato in mattinata Sanfilippo — e solo qualora riscontrassi situazioni gravi, che per ora non ho trovato, non esiterei a dare le dimissioni: appena inizio l’attività di amministratore ne divento totalmente responsabile, direi che è legittimo muoversi con la massima cautela». […] Tanto lavoro per l’amministratore unico del Vicenza, che in serata, sul profilo Fb, ha fatto un riassunto precisando punto per punto la giornata trascorsa (tra cui le procedure per l’apertura di un nuoco conto corrente su cui versare gli assegni per saldare le spettanze). «Non mi sono dimesso, né intendo farlo» ha ribadito Sanfilippo, ricordando che in un giorno non si possono risolvere tutti i problemi che ha ereditato nel Vicenza calcio. Chiaro però che la situazione debitoria del club era ben nota al momento dell’acquisto e che per risollevare le sorti di un club che versa in una situazione finanziaria difficilissima servono almeno una ventina di milioni in tre anni, con la necessità di salire in serie B dove i contributi della Lega darebbero un aiuto non indifferente, contributi che invece in serie C vengono a mancare. In un contesto di caos pressoché totale, ieri è uscita anche l’indiscrezione che alcuni soci di Vi.Fin. abbiano cercato di riaprire una vecchia trattativa e i contatti con il gruppo francese capitanato da Raphael Clairin, che assieme a Brice Desjardins aveva trattato circa un anno e mezzo fa l’acquisto della Triestina. L’argomento principale del contatto è stato concentrato nella possibilità di depositare nelle casse del club i due milioni che servono per pagare (comunque in ritardo) le scadenze del Vicenza calcio, ma ancora una volta alle parole non seguiti i fatti, i soldi non sono arrivati e quindi la cosa non ha avuto un seguito. […]

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Niente da fare per il Venezia che non riesce più a ritrovare la vittoria: nelle ultime sei partite sono arrivati solamente cinque punti che hanno fatto perdere sprint e smalto oltre che posizioni in classifica – a una squadra che era apparsa come la grande sorpresa in avvio di stagione. La formazione di Inzaghi sta pagando quella partenza bruciante con qualche risultato meno eclatante, con delle prestazioni più contenute, anche a causa delle molte assenze specie nel reparto difensivo apparso la forza di questo team. Lagunari ancora costretti senza Modolo e Domizzi in difesa e in alcuni frangenti le due assenze si sono fatte sentire nonostante la generosità di Bruscagin e Cernuto. Dall’altra parte partenza a grande ritmo nel tentativo di sbloccare il match, con un paio di tiri in porta significativi. La prima frazione non decollava e solamente attorno alla mezzora si registrava un’impennata del gioco lagunare, con gli uomini di Inzaghi impegnati a produrre una maggior pressione nella metà campo avversaria. Qualche buona conclusione ma nessun brivido. […] La ripresa vedeva le due squadre riprendere la contesa senza impennate. A cercare di cambiare l’inerzia del match ci provava dopo una decina di minuti la Cremonese inserendo Brighenti che propiziava il gol del vantaggio cinque minuti dopo essere entrato. La reazione del Venezia era intensa e generosa e veniva premiata da una splendida giocata di Moreo. Poi l’espulsione di Falzerano avviava la gara alla conclusione non senza qualche brivido per Audero. […]

Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia non sa più vincere. Questa volta si salva con i denti, in dieci contro undici, dalla vivacità della Cremonese più volte vicina ad uscire dal Penzo con i tre punti in saccoccia. Ben per i lagunari che Moreo riacciuffa il pari prima dell’espulsione di Falzerano che fa infuriare Inzaghi a fine match («un’ingenuità che non si può commettere, parlerò con il giocatore e se ha sbagliato pagherà come è giusto»). Pesano ancora una volta le assenze dei due centrali lagunari, in una difesa troppo spesso in difficoltà e in affanno nel recuperare gli errori fatti. In tribuna i ricordi portano al 5 gennaio 2000: tantissimo freddo, campo ghiacciato e Venezia che batte la Lazio «pattinando» sull’erba. Meglio stare a casa seduti in divano: lo hanno pensato in molti ieri sera, a vedere gli spalti mezzi vuoti, ben oltre i 3158 segnalati a fine partita. Ben per tutti che il secondo tempo è ricco di emozioni con due gol, un palo clamoroso e un’espulsione. Inzaghi ripropone il terzetto difensivo delle ultime partite (Andelkovic, Bruscagin, Cernuto) per l’infortunio in allenamento di Domizzi, pronto a rientrare dopo due giornate di squalifica. […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Si accendono i riflettori del Penzo, si accendono le curve – eroica quella del Venezia, mai in silenzio per tutta la sera. Si accende anche la partita, ma solo dopo un’ora di gioco, perchè la Cremonese tira un secchio d’acqua ghiacciata in faccia al Venezia. E non è sera da acqua fredda. Finisce 1-1 perchè la reazione c’è, Moreo pareggia il gol di Cavion, soprattutto non ci sono distrazioni finali, come la settimana scorsa allo “Zaccheria” di Foggia. Tutto sommato il pareggio ci può stare.Due squadre che si equivalgono, e dunque si annullano. Il verdetto del primo tempo è questo, poche occasioni da gol, poche emozioni, tanto legname a centrocampo ma per i portieri il lavoro è ridotto. Inzaghi ripropone la squadra di Foggia, con le varianti di Garofalo e Moreo al posto di Del Grosso e Marsura. Ma se non si ripete la partita di Foggia è anche per la consistenza della Cremonese ben bloccata in mezzo, con il trequartista falso, o meglio con Castrovilli che va a disturbare Bentivoglio alla costruzione della manovra. La sensazione all’intervallo è di un Venezia con più cuore e una Cremonese con più geometria.Spinge Falzerano, si vede un Pinato molto dinamico, ma negli ultimi sedici metri si graffia poco. Tesser oltrettutto, prima dell’intervallo perde Claiton, principe del gioco aereo, e questo attenua la mancanza contemporanea, dall’altra parte, di Modolo e Domizzi.Aspettando l’orgoglio, al quarto d’ora della ripresa ventata di beffa. Cross da destra, rinvio corto di Bruscagin e Cavion scaraventa il pallone in porta. Partita in salita, accesa , eccome. Avanti arancioneroverdi, sotto la curva sud. Servono 12′ per arrivare al pari: azione insistita – una volta le chiamavano “batti e ribatti” – la palla arriva a Moreo poco dentro l’area, immediato il destro carico di rabbia. 1-1 e magari si va in discesa. Invece no. Perché Falzerano, minuto 28, si intestardisce nel reclamare un corner, una vistosa protesta in faccia al guardalinee, qualcosa che non è un “Buon Natale”, l’assistente riferisce all’arbitro e il cartellino rosso è immediato. […]

Ore 14.30 – Biancoscudati in campo all’Appiani per la rifinitura a porte chiuse.

Ore 13.45 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Bisoli alla vigilia di Padova-Renate: “Da domani i punti valgono doppio, quindi ci vorrà ancor maggiore attenzione soprattutto negli scontri diretti. Bisogna cercare di vincere per staccare ulteriormente la seconda in classifica, posizione che ha finora meritato perché ha lottato sempre per il vertice. Abbiamo smaltito la delusione della sconfitta immeritata di Gubbio quindi ripartiamo con il piede giusto, perché abbiamo due partite per staccare chi ci insegue. Sono partite che si preparano da sole… È l’unica che ci ha battuto meritatamente, mentre le altre due sconfitte sono unicamente frutto di episodi. Saranno tante finali da qui alla fine, siamo consapevoli della nostra forza è di quello che abbiamo fatto abbiamo finora. Il loro mister dice che per noi è un crocevia? Beh, se vogliono venire qua per perdere ben venga! Come tutti quando incontrano il Padova dicono che se perdono è normale, fa parte del gioco scaricare la responsabilità ma io sono pronto e me le prendo, andando avanti con la mia convinzione che nel calcio bisogna essere onesti. Le insidie sono dietro l’angolo, ma noi dobbiamo rimanere nelle posizioni che contano. Capello? Ieri si è allenato a parte perché i campi della Guizza sono molto pesanti, dovevamo venire prima all’Appiani. Pulzetti? Ha questo fastidio al ginocchio che gli provoca dolore, ha saltato un allenamento e mezzo e dobbiamo vedere se lo recuperiamo al 100%. Loro davanti hanno tre giocatori importanti, dovremo stare attenti quando abbiamo palla. Bindi? Ci ho parlato, è molto sereno e tranquillo, deve mettere in preventivo che un errore ci può stare. Se siamo primi è anche merito suo! Questa settimana abbiamo lavorato prevalentemente sulla velocità di manovra e sulla precisione in attacco. Il pubblico? È di vitale importanza averli al nostro fianco, ancor di più domani come lo è peraltro sempre la Tribuna Fattori. Chiedo anche a loro un ulteriore sacrificio, abbiamo bisogno di loro e della loro spinta già dal riscaldamento. Uniamoci anche nei momenti di difficoltà, mi piacerebbe sentire un calore importante da parte di tutto lo stadio. Dobbiamo essere un blocco unico! Per passare poi un Natale sereno…”

Ore 13.00 – (Gazzettino) Nuovo rinforzo in attacco per l’Abano che ha ingaggiato lo spagnolo Carlos Martinez Aibar. L’operazione è stata conclusa ieri dal direttore sportivo Gianluca Arnuzzo, con il giocatore che già da lunedì ha iniziato ad allenarsi con i compagni. Esterno d’attacco mancino, ventotto anni, Martinez ha giocato nel Cadice (2007-2009) che è il club della sua città, nel Vocklabruck in Austria (2010-2011), nel San Fernando (2011-2012) e nel Guijuelo (2012-2013) di nuovo in Spagna, nel Luis Angel Firpo in El Salvador (2013-2014) e nel Suduva in Lituania (2014-2015), mentre la sua ultima esperienza è stata con il Coquimbo Unido nella serie A cilena. «Lo conosco da quattro anni, nel corso dei quali ci siamo sempre mantenuti in contatto nell’ottica di portarlo in Italia. E adesso si è presentata l’occasione. È un giocatore molto tecnico e rapido, abile nel dribbling e vede la porta. È mancino ma gioca a destra perché gli piace rientrare e andare al tiro». Si tratta del terzo innesto in pochi giorni del nuovo diesse aponense, che sabato aveva perfezionato gli acquisti dell’attaccante uruguaiano classe 1998 Santiago Rodríguez e del difensore centrale croato classe 1998 Alen Omeragic, quest’ultimo in forza all’Este nella prima parte di stagione. Il mercato neroverde però non finisce qui. Eloquenti le parole di Arnuzzo: «Inseriremo qualche altro giocatore, visto che ci servono un difensore centrale, un centrocampista e un terzino sinistro. Dopodiché abbiamo aperte un paio di situazioni con altrettanti giovani sudamericani di spessore». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) La rivoluzione invernale dell’Abano continua a suon di “colpi” . Ieri, il nuovo direttore sportivo Gianluca Arnuzzo ha annunciato un altro acquisto: dopo la firma di Santiago Rodriguez, attaccante 19enne originario dell’Uruguay, è arrivata infatti quella di Carlos Martinez Aibar, esterno offensivo 28enne, con un passato da professionista tra Cadiz (Spagna, suo Paese d’origine), Suuduva (Lituania) e Coquimbo Unido (Primera Division cilena). «Ora stiamo trattando un difensore centrale di esperienza, un playmaker ed un terzino sinistro “under”», spiega Arnuzzo. «Nei prossimi giorni proveremo ad affidare altri giocatori importanti a mister Franco Gabrieli in vista del girone di ritorno. In più stiamo provando a prendere altri giovani italiani e sudamericani per la prossima stagione. La nostra idea sarebbe quella di portarli ad Abano già da gennaio, per far vivere loro un periodo di ambientamento».In attesa delle prossime ufficializzazioni, che dovrebbero arrivare tra domani e sabato, l’Abano si è assicurato sottotraccia altri due elementi interessanti, Alain Omeragic (difensore croato, 19 anni), prelevato dall’Este, e Andrea Presicci (centrocampista, 22 anni), nell’ultima stagione al Poggibonsi, già in panchina domenica scorsa contro il Belluno. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) […] «Strizzolo non è ancora pronto, si sta allenando ma ha fatto soltanto determinati lavori, vedremo per la prossima partita», ha rivelato in conferenza stampa Venturato. Che guarda avanti: «Abbiamo disputato un buon girone di andata, magari potevamo ottenere qualche punto in più ma non siamo riusciti ad ottenerli, adesso è inutile guardare indietro e pensare a quello che non si è fatto. Dobbiamo essere soddisfatti di quanto portato avanti finora, cercheremo di migliorare, è il nostro intento». Più avanti si andrà in stagione, più le partite diventeranno difficili e i risultati peseranno sempre di più. «Non c’è gara facile, lo dimostra la classifica. Ci sono squadre preparate, il Cittadella dovrà essere bravo ad affrontare ogni incontro con determinazione e grande umiltà, a cominciare dal Carpi». Squadra che Venturato descrive così: «Ha cambiato allenatore dopo diverso tempo alla guida di Castori. Calabro è un tecnico come me, che arriva dal basso, ha grande voglia di giocarsi un’occasione importante. La società è ambiziosa, ha mantenuto diversi giocatori di spessore e qualità. Il Carpi sa coprirsi bene e ripartire, e può contare su grandi individualità, la rosa è ampia e ci sono tante scelte possibili. Rimane una partita molto difficile, si gioca di sera, sicuramente farà freddo: sono tante le variabili che incideranno nel confronto, bisognerà prestare attenzione a tutto». […]

Ore 11.40 – (Corriere del Veneto) Sette mesi fa Cittadella-Carpi fu la pietra tombale sui sogni granata. Era il 22 maggio e si giocava lo spareggio playoff per la semifinale, che premiò gli emiliani fermando il Citta. Nel frattempo sotto i ponti di acqua ne è passata tanta, la panchina della matricola di Stefano Bonacini è passata sotto la guida di Antonio Calabro, tecnico emergente e preparato, mentre nella città murata la continuità, almeno per ora, sta pagando. Roberto Venturato chiuse il campionato al sesto posto e oggi la posizione occupata in classifica è la stessa. Non un caso, considerato che la rosa non è stata stravolta e che il lavoro è proseguito con determinate cadenze. «Lo scorso anno arrivammo ai playoff in una situazione molto difficile — evidenzia l’allenatore granata — Vido era partito, Litteri tornava da due infortuni gravi e Strizzolo non era al top, perdemmo ma abbiamo voltato pagina. Per crescere bisogna sapere fare qualcosa in più, mancano due partite alla fine dell’andata e dobbiamo essere capaci di giocarcela con grande determinazione. È importante curare il particolare, tenendo presente la sensazione che il Carpi sia una squadra molto tignosa, sa ripartire bene e ha tante opportunità anche sulle scelte all’interno della propria rosa». Emergenza a maggio, emergenza anche oggi con una serie di assenze impressionante. L’ultimo ad alzare bandiera bianca è stato guardacaso Litteri (influenza), che si aggiunge a Iori (squalificato) e a Siega, Strizzolo e Iunco. Altri acciacchi incombono e il freddo atteso per stasera, quando la temperatura potrebbe scendere sotto lo zero, di certo non aiuta. «Finora abbiamo fatto un buon girone di andata — ammette Venturato — ci è mancato quel salto di qualità che ci permetterebbe di alzare l’asticella, ma il campionato è lungo e bisogna affrontare ogni partita con la giusta mentalità. Le assenze ci sono, soprattutto in attacco, ma chi scenderà in campo dovrà dimostrare di essere all’altezza del compito che gli viene richiesto». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Si ferma anche Litteri. In un reparto offensivo già senza Strizzolo e Iunco, ieri si è chiamato fuori pure il bomber catanese, messo k. o. dall’influenza. Scelte scontate, quindi, per Roberto Venturato – già privo di capitan Iori, squalificato – in vista della gara di stasera con il Carpi. «Litteri ha la febbre a 39º», puntualizza il tecnico del Cittadella. «Strizzolo si sta allenando, ma è ancora un po’ indietro nella condizione, perché in questo periodo ha lavorato quasi solo “a secco”: forse potrà esserci per la partita con la Pro Vercelli di giovedì prossimo, ma non per questa. In attacco avremo a disposizione solo Kouamé, Arrighini e Fasolo». Nel dopo-gara, a Brescia, Alfonso ha strigliato il gruppo, che forse inconsciamente ha accusato il colpo dopo l’ingiusto pareggio con l’Avellino e lo stop con la Lazio. Com’è il morale adesso? «Dobbiamo essere consapevoli che il nostro è stato un buon girone d’andata, in cui, tuttavia, avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Oggi, però, è inutile guardarsi indietro e pensare a quello che poteva essere e non è. Non resta che provare a fare qualcosa in più, consapevoli di come tutte le squadre di questo campionato, pur con caratteristiche diverse, abbiano i mezzi per metterti in difficoltà». Del Carpi cosa teme? «Rispetto alla scorsa stagione ha cambiato alcuni giocatori e la conduzione tecnica, terminando l’esperienza con Castori per affidarsi a Calabro, allenatore che, un po’ come me, è salito dal basso e che vuole giocarsi un’occasione importante in Serie B. Di fronte avremo una squadra di temperamento, molto compatta, che sa coprirsi bene a ripartire e che conta su buone individualità. Tra le variabili da tenere in considerazione per questa partita c’è anche il fatto che si gioca di sera e sicuramente farà freddo e il campo sarà duro». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Faremo la nostra partita, cercando di ottenere più punti possibile. Ma il nostro obiettivo è la salvezza, e siamo messi bene. È il Padova che non deve farsi raggiungere da noi e soprattutto dalle altre compagini come Sambenedettese, Feralpi Salò e Pordenone che sono state allestite per ambire ai primi posti». […] Un flash su Bisoli. «Quando ci siamo visti allo stadio di Cesena oppure di Santarcangelo, visto che suo figlio giocava con quest’ultimi, ci siamo sempre salutati come si fa tra colleghi. È un allenatore che ha ottenuto grandissimi risultati e si è rimesso in gioco in una categoria che probabilmente gli sta stretta. Va detto però che Padova è senza dubbio una piazza allettante anche per un tecnico del suo calibro».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Siamo una squadra che vive di entusiasmo – sottolinea il tecnico – e cercheremo di continuare a farlo, consci che non è nelle nostre corde questa posizione di classifica. Anche se ne siamo contenti, e speriamo di restarci il più a lungo possibile». […] Tornando all’attualità, oltre a essere uno scontro diretto al vertice, i biancoscudati vorranno vendicare proprio quel 3-0. «Credo che questa partita sarà molto più importante per loro che per noi. Il Padova ha l’obiettivo di vincere il campionato per gli investimenti che ha fatto la società, per l’importanza della piazza e per tutto ciò che c’è dietro. Comprendo che possano avere anche il dente avvelenato per la sconfitta dell’andata, ci attende una gara molto difficile.

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Qualunque sarà il risultato, continueremo a fare il nostro campionato sereni e tranquilli. Per il Padova invece è un crocevia importante». Roberto Cevoli inquadra così il super match in programma domani all’Euganeo. Il suo Renate ha rosicchiato tre punti ai biancoscudati nell’ultimo turno in virtù del successo al fotofinish con il Pordenone, portando il gap a quattro lunghezze. «Arriviamo a questa partita in un momento positivo, anche se in precedenza eravamo reduci da un periodo non buono sul piano dei risultati. La vittoria con il Pordenone sicuramente ci ha dato un po’ di morale, ma al di là di questo siamo consapevoli di essere secondi per caso. È vero che siamo a quattro punti dal Padova, però abbiamo fatto molto di più di quanto ci aspettavamo.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Capello a parte per un affaticamento muscolare che non desta comunque preoccupazione, in gruppo De Risio, Pulzetti e Trevisan. Sono queste le novità nell’allenamento di ieri alla Guizza, nel corso del quale, sotto gli occhi del presidente Bonetto, il tecnico ha impartito le strategie da adottare nella sfida di domani contro il Renate. […] Oggi si replica per mettere a punto gli ultimi dettagli, ed è previsto che torni ad allenarsi anche Capello con i compagni. Intanto, il dg Zamuner sta lavorando anche sul fronte dei rinnovi, tutti sulla base di un anno di contratto. Dopo aver già gettato proficuamente le basi per i rinnovi di Bindi, Mandorlini, Russo e Mazzocco, la prossima settimana il dg incontrerà Cavedini, che è l’agente di Cappelletti, e Palomba che è il procuratore di De Risio. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Siamo stati protagonisti di un grande filotto, che ci ha permesso di incamerare punti e attutire bene anche quest’ultima frenata. Ora, però, dobbiamo ripartire». Contro il Renate l’obiettivo è fuggire in classifica e vendicare la “stangata” dell’andata. «Ce lo ricordiamo tutti quel 3-0 subìto a Meda. Ci ha dato lo schiaffo giusto per interpretare bene la stagione. Ormai siamo sotto Natale e il Renate non può più definirsi una sorpresa. È un’ottima formazione, ci sono sempre stati con il fiato sul collo, ma la squadra da battere siamo noi, e vogliamo portare a casa i tre punti». […] Per la gara di domani (oggi rifinitura a porte chiuse all’Appiani) Bisoli ha recuperato gli acciaccati Trevisan, Pulzetti e De Risio. Ieri si è allenato a parte Capello, uscito un po’ affaticato dal lungo allenamento di martedì, ma che oggi rientrerà in gruppo e non è in dubbio. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «Adesso sto bene, finalmente», sorride Candido. «Ho smaltito l’ultimo problema muscolare, è ormai da due settimane che non ho fastidio e, allenandomi con continuità e grande intensità, credo di aver trovato una buona condizione. Se la squadra ha bisogno, sono pronto a mettere le mie caratteristiche a disposizione». Ne ha bisogno, sì… «A mio modo di vedere, più che qualche dribbling, al Padova serve ritrovare fame e cattiveria, quelle mostrate ad inizio stagione. Vogliamo mettere alle spalle le ultime tre partite e finire l’anno nel migliore dei modi». Quanto ha sofferto, nell’ultimo periodo, a vedere i compagni da fuori? «Mi è bruciato parecchio, anche perché in tribuna vivo la partita molto più nervosamente che in campo. Ma fa parte del calcio ed è stato bello festeggiare con il gruppo dopo le vittorie.

Ore 09.30 – (Corriere del Veneto) Il regalo da mettere sotto l’albero: battere il Renate, aumentare il vantaggio sulla seconda della classe a sette punti, sfruttando il contemporaneo turno di riposo che dovrà affrontare il Pordenone. Il Padova ci crede, prepara il big-match di domani sera all’Euganeo (inizio alle 18.30) e studia le mosse da proporre per sbloccare le difficoltà offensive di una squadra che non segna da tre partite. Può sembrare un controsenso per chi guida la classifica ma l’attacco continua a latitare e, una volta che si è fermato Alessandro Capello, né Marco Guidone, né Matteo Chinellato — peraltro impiegato pochissimo e pronto a cambiare maglia a gennaio — hanno saputo finora raccoglierne il testimone. La speranza è che Pierpaolo Bisoli riesca a trovare un antidoto in attesa della pausa, considerato che prima dello stop di gennaio ci sono due partite fondamentali da giocare. La prima domani pomeriggio contro il Renate, vera sorpresa di questo inizio di stagione, la seconda il 29 dicembre a Fano dove troverà in panchina l’ex Oscar Brevi. Trappola insidiosissima, che potrà esser disinnescata più facilmente se si riuscirà a vincere lo scontro diretto, che darebbe una spinta poderosa alla squadra sotto tutti i punti di vista. Ieri sono arrivate buone notizie dall’allenamento che ha visto Pulzetti e De Risio rientrare in gruppo, mentre si è fermato Capello: per lui lavoro differenziato. Situazione tutta da verificare, in caso di assenza Bisoli potrebbe rivedere qualcosa dal punto di vista tattico. Al momento il 4-3-1-2 rimane il modulo più probabile, anche se non sono da escludere sorprese. […]




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