Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I ramarri hanno giocato la miglior partita della stagione (e forse non solo, visto il clamore) lontano dal Bottecchia. La stessa squadra, nemmeno un mese fa, ha disputato la sua seconda prestazione più brillante su un’isola – la Sardegna – distantissima da Pordenone e dallo stadio di casa. Si parla del blitz di Cagliari in Tim Cup. Due perle da conservare, in una stagione finora avara di soddisfazioni soprattutto in trasferta. E ora, a Meda, la squadra di Colucci prova a sfruttare il trend positivo maturato in Coppa per invertire la tendenza che vede il Ramarro quasi sempre in difficoltà quando non si gioca al velodromo. Non è una sensazione, e nemmeno un attacco premeditato che risulterebbe fuori luogo nel clima d’euforia collettiva del post-Inter. A parlare sono i dati, che non hanno né colore, né bandiera. In questo caso, però, rappresentano un segno rosso nella stagione dei neroverdi. Il Pordenone non porta a termine un colpo esterno dal 10 settembre. Tradotto: dal momento che la gara di domani alle 14.30 sarà l’ultima dell’andata, i ramarri non riescono a imporsi lontano dal Bottecchia (in campionato) da quasi un girone. Si torni dunque a quel 10 settembre. Il Pordenone allora giocava la sua seconda trasferta stagionale a Fano, nelle Marche. Sarebbe stato un vero e proprio assedio, con la squadra di casa costretta nella sua metà campo praticamente per tutti i 90′. Avrebbe risolto la pratica un tocco ravvicinato di Giulio Parodi, bomber per una sera sul campo del Fano e match winner di giornata. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Guarda avanti Giovanni Formiconi. «Tutto fantastico al Meazza dice il difensore che ha fermato Perisic -, ma ora dobbiamo rituffarci nella nostra realtà. I sacrifici che stiamo facendo sono per il campionato di serie C, dove tutti ci aspetteranno al varco. Con il Renate sarà uno scontro diretto che varrà doppio. Stanchi? No assicura -, abbiamo avuto 5 giorni per recuperare e poi certe imprese danno una carica che ammortizza qualsiasi fatica». Anche Gabriele Gravina, numero uno della Lega Pro, ha scritto a Lovisa: Caro presidente – le sue parole -, il calcio sa narrare belle storie. È come se si aprisse un libro e dalle pagine uscissero protagonisti con valori come passione, fairplay e forte attaccamento alla maglia. Non è una favola, è una realtà. Ci avete reso orgogliosi e avete dato l’immagine giusta di una C che si caratterizza per l’alto tasso tecnico.
Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) «Il Pordenone sarà super motivato dopo la partita con l’Inter, ma noi dobbiamo riscattarci: dovrà affrontare il Renate con la stessa mentalità del Meazza se vuole portare a casa punti». Questo il messaggio che manda l’ex della gara di domani, Francesco Finocchio, in Brianza dalla scorsa estate, con i ramarri nella prima parte del 2015-2016. Per lui un buon campionato, quello disputato sinora: «Nelle ultime 4 partite abbiamo perso qualcosa per strada – afferma – ma perché, come il Pordenone, ci mancavano diversi titolari come Gomez. Ora siamo rientrati tutti e possiamo dire la nostra con una rivale che a Milano ha fatto un figurone». Finocchio non è sorpreso dell’exploit dei suoi ex compagni: «Anzi – spiega -. Il Pordenone è un grande squadra e ha dimostrato che in una singola partita le differenze possono azzerarsi».
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Manca ormai poco a Renate-Pordenone: domani i ramarri tornano alla realtà dopo la sfida di San Siro e riprendono il proprio cammino in serie C, campionato in cui non giocano da due settimane dopo il turno di riposo. Giovanni Formiconi, terzino neroverde, tra i migliori con l’Inter, fa capire che il match di Meda (ultimo del girone d’andata) sarà uno spartiacque nella stagione. «Ci aspettano tutti al varco e dobbiamo farci trovare pronti sotto l’aspetto mentale: è uno scontro che vale doppio», è il suo messaggio. Il difensore di origine romana ha già dimenticato il match con gli uomini di Spalletti. «Di quell’incontro e di quello col Cagliari – afferma – dobbiamo tenere a mente ciò che ci hanno dato dal punto di vista dell’autostima, che è cresciuta. Ma ora dobbiamo tuffarci nella nostra realtà e dare tutto perché abbiamo fatto tanti sacrifici: massima attenzione al Renate, non possiamo scivolare perché dobbiamo recuperare punti da chi sta davanti». Formiconi ora si auspica che i tifosi rimangano sempre vicino alla squadra e non spariscano dopo il match di San Siro: «Li invito al Bottecchia i 4 mila dell’altra sera – afferma scherzosamente -. Dobbiamo ringraziarli, la loro voce si sentiva. Ma abbiamo bisogno ancora di loro». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Che beffa per il Venezia, che dopo aver sfiorato il gol del 3-0 con Falzerano subisce la rimonta del Foggia negli ultimi 8′ minuti di gara, con Beretta prima e Deli poi a fissare il punteggio sul 2-2. Fino a quel momento, un Venezia cinico e concreto è sembrato ad un passo dallo sbancare lo stadio Zaccheria dopo aver giocato una partita di grande solidità, trovandosi però a fare i conti con il forcing finale del Foggia che ha costretto la squadra di Pippo Inzaghi al quarto pari nelle ultime cinque uscite. Per tutta la gara, gli arancioneroverdi si sono dimostrati implacabili ogni qualvolta i padroni di casa hanno perso il pallone, con Pinato, Bentivoglio e Falzerano a guidare con velocità e precisione i contropiede ospiti che in pochi tocchi sono riusciti ad arrivare sempre nei pressi dell’area avversaria, creando non pochi grattacapi alla retroguardia di casa. […] Stroppa passa al 4-3-3 inserendo Floriano ma la musica non cambia, ed al 40′, sull’ennesimo contropiede, Falzerano si divora il 3-0 a porta vuota colpendo il palo. Da qui la partita cambia, perché il Venezia si schiaccia nella propria metà campo ed il Foggia inizia il suo assedio trovando il gol che riapre la partita con Beretta, che al 42′ insacca sul cross di Chiricò dando nuove speranze ai suoi. Audero prova a salvare il risultato con una parata pazzesca sul tiro ravvicinato di Floriano, ma a 15 dalla fine nulla può sul tocco di Deli che fissa il risultato sul 2-2.
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) In tempo di regali sotto l’albero, il Venezia ne fa uno grande come una casa a un Foggia spacciato a tre minuti dalla fine. Un Venezia dominatore allo “Zaccheria” fa tanto rima con sprecone, perché già nel primo tempo lo 0-1 gli era stretto e più volte nella seconda parte della ripresa ha gettato al vento la terza rete. Invece, come capita nel calcio, basta una scintilla e dalla vittoria in mano ti ritrovi con un solo punto che sa di rabbia. Ma anche di mea culpa. Chi si aspetta un Foggia dalla partenza a razzo deve ricredersi, perché i veri satanelli sembrano i veneziani. Corsa, verticalizzazioni, manovra fluida, giocate di prima e proprio una combinazione Falzerano-Pinato-Falzerano consente a Zigoni di spingere la palla in rete di testa. Davvero bello. L’attaccante trevigiano si conferma uomo da trasferta e mette fine a un periodo personale con il gol un po’ così: l’ultimo hurrà è datato 14 ottobre ad Ascoli. Pinato e Bentivoglio corrono e suggeriscono, Falzerano sembra quello di qualche settimana fa ma allarga troppo il diagonale trovandosi davanti a Tarolli e il Venezia avrebbe potuto mettere ancor più in discesa una gara iniziata con personalità. […] Gli arancioneroverdi fanno girare palla, l’ingresso di Suciu permette alla squadra di essere padrona del gioco ma un palo clamoroso a porta vuota di Falzerano è la svolta della partita. Che qualcosa possa accedere negli ultimi minuti arriva dalla zampata sotto porta di Beretta che rimette tutti in discussione. Audero è un mostro su Floriano ma su una disattenzione difensiva Deli brucia tutti e infila la beffa delle beffe.Poi esplode il nervovismo, anche Sky in cronaca diretta racconta che i due presidenti, il foggiano Sannella e l’arancioneroverde Tacopina vengono alle mani (schiaffi e spintoni) e per separarli devono intervenire le forze dell’ordine.
Ore 17.30 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Luca Ravanelli al termine di Gubbio-Padova: “Non si è capito bene cos’è successo nell’ultima azione, ma di sicuro dobbiamo rimanere più concentrati. Peccato, perché avevamo concesso davvero poco o nulla in difesa anche grazie al prezioso lavoro degli attaccanti. Dovevamo però sfruttare meglio gli episodi avuti, perché loro sono riusciti a vincere sfruttando quell’unica mezza occasione avuta nell’arco dell’intera partita. Mi sento titolare ora? È un parolone! Senza dubbio mi sono fatto trovare pronto, poi sta al mister fare le sue scelte. In ogni caso chi entra deve sempre dare il massimo… È stato difficile marcare in queste settimane attaccanti esperti del calibro di Sansovini, Altinier e Marchi ma se sono riuscito a svolgere il compito a dovere è merito anche di Trevisan, Cappelletti e Russo, che ringrazio perché mi danno sempre consigli preziosi su come tenere a bada la punta di turno. Un voto al girone d’andata del Padova? Sono d’accordo col 7.5 del mister, perché abbiamo fatto davvero tanto. Ora, però, dobbiamo continuare così: abbiamo comunque un buon margine sulla seconda, speriamo non si accorci troppo…”
Ore 17.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli dopo la sconfitta di Gubbio: “Questa sconfitta la chiamo la beffa di Natale, abbiamo perso praticamente senza subire un tiro in porta. Abbiamo provato a vincere la partita, abbiamo avuto due occasioni incredibile. Voglio rivedere il gol annullato, voglio vedere l’intervento su Marcandella, è chiaro che dobbiamo ripartire e rimboccarci le maniche. L’Albero di Natale? Candido secondo me è stato uno dei nostri migliori in campo, il campo poi progressivamente è andato peggiorando e ho messo Guidone perché Pulzetti non era nella sua giornata migliore. Una partita del genere non si può perderla. Un punto in più e un punto in meno, dobbiamo ritornare con i piedi per terra. Abbiamo fatto un grande girone di andata, ma adesso dobbiamo pensare al girone di ritorno e a farlo il meglio possibile. Un voto al girone d’andata? 7.5, perché si può sempre migliorare”.
Ore 16.30 – Fischio finale: Gubbio-Padova 1-0, beffa firmata Burzigotti in pieno recupero.
Ore 14.20 – (Gazzettino) Quasi al traguardo di un mercato di riparazione mai così avaro di operazioni come quest’anno, l’Este piazza un colpo in entrata, liberando anche due elementi attualmente in rosa. La prima operazione riguarda il reparto offensivo. La società atestina ha innanzitutto lasciato libero Ivan Di Federico, giunto nel padovano in estate e che finora aveva giocato pochi scampoli di partite, senza segnare alcuna rete. La punta pugliese ha comunque trovato immediata sistemazione, accasandosi in Sardegna, nel Tortolì. Al suo posto, in via Monte Cero è approdato Carlo Bigoni, ravennate di trent’anni, proveniente dalla Colligiana. Seconda punta che si adatta facilmente a ricoprire tutti i ruoli di attacco, il neo giallorosso può vantare una comprovata esperienza in categoria, avendo finora disputato 13 stagioni in serie D, con un bottino di 84 reti, 23 delle quali con la Pistoiese nel 2013-14. […]
Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Un direttore sportivo nuovo di zecca. Il presidente dell’Abano, Gildo Rizzato, ha deciso: Gianluca Arnuzzo, 28 anni, sarà il nuovo responsabile del “mercato” dei neroverdi. Fra l’altro, Arnuzzo è già un volto piuttosto noto nello spogliatoio aponense visto che, nell’ultimo mese e mezzo, ha affiancato proprio il patron nelle trattative che hanno portato in via Moroni il difensore Cristian Daminuta e l’esterno Oleg Turea. Procuratore sportivo con la passione per la consulenza tecnico-tattica, il dirigente ligure (nipote di Domenico Arnuzzo, ex calciatore della Sampdoria e osservatore per Marcello Lippi) ha lavorato in passato con Akragas, Brasov (Romania), Sheffield (Inghilterra), Terracina e Vado. Sarà lui a dover trovare le pedine giuste per far risalire l’Abano verso il gruppone dei playout. «Non mi pongo obbiettivi minimi», sottolinea Arnuzzo. «Questa squadra può puntare alla salvezza senza passare per gli spareggi, dei quali non mi piace proprio sentire parlare. Bisogna soltanto inserire uno o due giocatori per settore di campo perché è innegabile che la rosa abbia bisogno di elementi esperti». Oggi, fra l’altro, sono attese due ufficializzazioni: «Stiamo aspettando lo svincolo di due calciatori urugaiani per poi formalizzarne l’acquisto», prosegue Arnuzzo. «Uno andrà a sostituire Daminuta (che si è procurato uno strappo muscolare e starà fuori due mesi, ndr) al centro della difesa, mentre l’altro affiancherà Mattia Cecconello e Damiano Franceschini in attacco». […]
Ore 13.30 – (Gazzettino) «Il risultato è stato troppo penalizzante per i nostri colori da quanto si è visto durante i novanta minuti – commenta il presidente Andrea Gabrielli – Ci restano le parole di elogio di molte persone, i complimenti di chi ha visto la partita, a cominciare dagli addetti ai lavori». Il patron granata era in tribuna d’onore, lontano però dal collega Claudio Lotito. «Ci siamo salutati prima della partita, due parole al volo. Eravamo in due settori separati, distanti, noi nella parte degli ospiti». Gabrielli era stato all’Olimpico anche in occasione della sfida del 2005. «Non avevo visto il ritorno all’Euganeo, a Roma invece ero presente anche allora». Come i tanti tifosi che giovedì sera hanno seguito la squadra all’Olimpico. «Sono encomiabili, c’era davvero un nutrito gruppo di sostenitori a Roma. Hanno affrontato la lunga trasferta facendo subito ritorno a casa, viaggiando tutta la notte in pullman. Hanno arricchito la gara di Coppa Italia, portando anche tanta simpatia nella capitale (singolare e spettacolare lo striscione esposto Dai campi de bisi ai Campi Elisi, ndr). Ci ha fatto molto piacere, a noi della società e alla squadra». La corsa in Tim Cup si è fermata agli ottavi, ma le soddisfazioni raccolte nella manifestazione rimangono. «Eravamo l’unica squadra di B ad essere andata così avanti. È una gratificazione per la società, per il gruppo e l’intero ambiente. Anche di fronte a una formazione così quotata come la Lazio i ragazzi non hanno mollato un centimetro, impegnandosi fino in fondo. Non solo in Coppa Italia, e stanno facendo lo stesso in campionato, contro avversari di caratura, blasone e piazze importanti: il Cittadella si sta facendo valere su tutti i fronti. Ormai abbiamo consolidato la nostra posizione nel panorama calcistico nazionale, e fa piacere vedere il Cittadella in tv. E anche chi non segue assiduamente il calcio ci sente nominare sempre più spesso. Come famiglia Gabrielli ne siamo orgogliosi, eravamo tutti presenti a Roma». […]
Ore 13.10 – (Mattino di Padova) […] La nota lieta è stata la prestazione di Paolo Bartolomei, autore del punto della bandiera con una splendida punizione leggermente deviata, che ha lasciato di stucco Strakosha. Il 28enne centrocampista di Lucca non aveva mai realizzato su calcio da fermo con la maglia granata. «Ne avevo fatto un altro, su piazzato, nel 2013, in occasione di Pisa-Pontedera (allora era Prima Divisione, ndr) e risultò decisivo ai fini del successo del Pontedera», ha raccontato. «Stavolta è servito a poco, anche se io speravo nella possibilità, una volta sul 3-1, di ridurre ancora le distanze e rientrare in partita, ma purtroppo alcune mie conclusioni nella ripresa non sono andate a buon fine». Nella capitale sono scesi dalla Toscana una ventina di amici, i genitori e la ragazza. «La dedica, anzi le dediche sono tutte per loro», ha aggiunto orgoglioso. «Purtroppo abbiamo pagato dazio nelle azioni dei primi due gol della Lazio, e con squadre così forti poi è difficile recuperare».Chiusa l’avventura in Coppa, c’è il campionato. E Bartolomei è convinto: «Prepariamo bene la gara di Brescia, che non sarà facile. Ma vogliamo vincere e arrivare primi». Primi? «Sì, primi». […]
Ore 12.40 – (Il Piccolo) Ritorna una sfida affascinante che mancava addirittura da un quarto di secolo. Per la Triestina infatti, a parte l’inedita Santarcangelo, tra quelle del girone B la sfida con la Sambenedettese è quella che mancava da più tempo. L’ultimo precedente risale addirittura al febbraio 1993, quando nelle Marche finì 0-0. Curiosamente, da quell’epoca, anche la Sambenedettese ha vissuto fallimenti, incursioni nell’Eccellenza e tanti anni di serie D, ma lo scontro con gli alabardati ricorda partite ben più prestigiose, anche fra i cadetti. Basterebbe solo questo a rendere allettante la partita odierna, ma oggi allo stadio “Riviera delle Palme” (inizio ore 16.30, arbitra Valiante di Salerno) andrà di scena soprattutto l’attualità, che è molto interessante per entrambe le squadre. […] E che la Triestina sia pronta a giocarsela a viso aperto, ribattendo colpo su colpo, lo fa pensare anche il probabile assetto tattico, anche se con Sannino la certezza del modulo utilizzato la si ha solamente una volta iniziata la partita. Tutti gli indizi però portano a una possibile conferma di quel 4-3-3 che, una volta entrato in scena con la Feralpi Salò, è stato la carta decisiva per la vittoria. Oltre a essersi dimostrato un assetto convincente in varie occasioni. Quanto agli uomini, l’unica novità dovrebbe essere quella di Grillo, al posto di Pizzul come terzino sinistro. Restando in difesa, a destra ci sarà Libutti, mentre davanti a Boccanera l’ormai consueta coppia Codromaz-El Hasni, visto che Aquaro e Mori, seppur in ripresa, sono ancora ai box assieme a Troiani, Hidalgo e Castiglia. A centrocampo Meduri dovrebbe agire da perno centrale davanti alla difesa, supportato dalle mezzali Porcari e Bracaletti, mentre il terzetto d’attacco dovrebbe vedere Petrella a destra, Arma al centro e Mensah a sinistra. Eventualmente, Sannino ha comunque delle armi da giocarsi in corso d’opera, da Acquadro a Pizzul, da Bariti a Pozzebon. […]
Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre punti da conquistare senza se e senza ma, per riprendere a marciare ed allontanare la zona calda. È questo l’obiettivo del Mestre, che oggi alle 14.30 affronta il Sudtirol allo stadio Mecchia nell’ultima gara del girone di andata, nella quale la truppa di Ziro vuole lasciarsi alle spalle il trend negativo delle ultime partite. E la determinazione per voltare pagina non manca come racconta l’ex di turno Alberto Spagnoli che ha ben chiaro l’obiettivo da raggiungere. «È una gara talmente importante che non ci sarà spazio per altri pensieri se non la vittoria – racconta il centravanti – lì ho passato due anni importanti che mi hanno formato per la categoria, in un ambiente sereno e professionale a cui devo molto, ma al momento del fischio d’inizio si annullerà tutto perché oggi vogliamo vincere a tutti i costi». Non sarà semplice, perché il Sudtirol arriva da una lunga serie di risultati positivi interrotta solo da un ko nelle ultime nove partite. «Loro sono fisici, organizzati, giocano bene e sono bravi sulle ripartenze, ma noi siamo pronti a dare battaglia con quella cattiveria che ci è un po’ mancata fino ad oggi. La voglia di vincere a tutti i costi i duelli con gli avversari e la determinazione nel conquistare il risultato saranno fondamentali se vogliamo portare a casa i tre punti». Perché come ha affermato anche il tecnico Zironelli, i complimenti non bastano più. «Sappiamo di non raccogliere quanto costruiamo, e ci da fastidio vedere squadre che giocano male riuscire a portare a casa il risultato. Dobbiamo essere più cinici, restando sempre positivi perché come ci insegnano i senatori non ha senso portarsi per tutta la settimana una sconfitta e rischiare di rovinare la preparazione al prossimo impegno, perché la partita più importante è sempre la prossima». […]
Ore 11.50 – (La Nuova Venezia) Diciannovesima giornata della Serie C e il Mestre affronta, sul terreno del Mecchia di Portogruaro i biancorossi del Sudtirol. Due squade alla pari in classifica al decimo posto a quota 21 punti. «Dobbiamo fare i conti con assenze importanti» puntualizza Zironelli, «a cominciare da Perna per un affaticamento muscolare per finire con Gagno vittima di un’influenza intestinale e molti non sono al 100% perchè risentono ancora del campo impraticabile del Santarcangelo. Veniamo da campionati analoghi, anche nei risultati delle ultime due gare. Noi abbiamo fatto sei-sette partite forzando molto contro le prime, avevo messo in preventivo dopo un mese e mezzo di fuoco qualche acciacco e devo pensare anche al girone di ritorno. Non posso chiedere l’impossibile ai ragazzi che hanno già fatto tanto. C’è rammarico per quanto prodotto. Siamo la squadra che in Serie C tira di più ma dobbiamo essere più cinici. Preferisco tirare di meno ma segnare di più. Basta prendere complimenti e non portare a casa i punti. Ci siamo un po’ rotti di questa filastrocca».Grande ex della gara Andrea Spagnoli, in biancorosso nel 2015-2017 e Zecchin, al Südtirol in C2, nel 2001-2003. […] Probabili formazioni. Mestre (3-5-2): Favaro; Boffelli, Gritti, Politti: Rubbo, Casarotto, Boscolo, Beccaro, Fabbri; Neto Pereira, Spagnoli.A disposizione: Ayoub, G .Zironelli, Stefanelli, Zecchin, Kirwan, Bonaldi, Bussi; Sodinha, Sottovia. Allenatore: M. Zironelli.Sudtirol (3-5-2): Offredi; Erlic, Sgarbi, Vinetot; Tait, Cia, Bertoni, Fink, Zanchi; Costantino, Gyasi. A disposizione: D’Egidio, Baldan, Smith, Cess, Berardocco, Broh, Boccalari, Frascatore, Oneto, Gatto, Berardi,Heatley Flores. Allenatore: Zanetti.
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Oggi al Menti il Vicenza affronta l’Albinoleffe nell’ultima di andata, ma il match è passato in secondo piano per tutta la settimana, oscurato o quasi dall’attenzione tutta rivolta allo sviluppo delle vicende societarie. «Ho già detto che voglio parlare solo di calcio — sottolinea Nicola Zanini — le vicende societarie non ci riguardano. Noi dobbiamo pensare solo al campo e a dare tutto per vincere le partite. A Bassano abbiamo fatto qualche passo in avanti, si è visto spirito di gruppo, di sacrifico, ma i primi a sapere che dobbiamo fare molto meglio siamo noi. Contro l’Albinoleffe mi aspetto una prova che sia migliore di quella offerta sabato scorso, mentre la risposta caratteriale è già stata buona a Bassano». Zanini però non può negare che la situazione esterna disturbi, soprattutto a livello mentale il lavoro del gruppo. «Non è un momento facile ma siamo professionisti — spiega il tecnico del Vicenza — diciamo che chi ha più esperienza e magari ha già vissuto situazioni del genere riesce a subire meno il contesto. In settimana si è lavorato bene, ho respirato positività e sono fiducioso. Noi dobbiamo rispondere sul campo: abbiamo l’obbligo, nei nostri confronti e dei tifosi, di dare il massimo per battere l’Albinoleffe». […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti, Candido; Capello.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Potrebbe essere una soluzione valida, mi piace questo modulo. Nei pareggi con Fermana e Reggiana abbiamo trovato le due difese migliori, ma abbiamo sbagliato anche noi qualcosa nelle scelte: con la Reggiana abbiamo fatto una gara importante creando situazioni che erano da sfruttare meglio». Nelle ultime due gare comunque non avete preso gol, a conferma di avere trovato un assetto efficace dopo l’infortunio di Madonna. «Per caratteristiche è forse l’unico giocatore insostituibile, ed è chiaro che Cappelletti ha altre qualità. Adesso abbiamo trovato una solidità importante, che mi rende molto contento e tranquillo per il prosieguo del campionato. Oltre alla solidità, dobbiamo avere però molta più spinta sulla corsia di destra dato che spingiamo maggiormente a sinistra. Provando negli ultimi giorni questa soluzione (4-3-2-1, ndr) ho visto che riusciamo a sopperire a questo aspetto. Ora speriamo di ritrovare anche il gol». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Sarà in panchina Bisoli oggi con il Gubbio. La Corte d’Appello ha infatti accolto parzialmente il ricorso presentato dal club biancoscudato contro la squalifica di una giornata inflitta al tecnico, espulso nel finale del primo tempo con la Reggiana. In particolare, la giornata di squalifica è stata tramutata in ammonizione con ammenda di mille euro. Già nella chiacchierata con i cronisti ieri alle 8.30 all’Euganeo, pochi istanti prima della partenza per il ritiro in terra umbra, Bisoli aveva manifestato un certo ottimismo: «Mi auguro che la squalifica mi venga tolta. Il referto dice che non ho offeso nessuno, per cui non vedo il motivo di essere squalificato. Sono semplicemente uscito dall’area tecnica e ho applaudito. Mi sembrava giusto prendere un’ammonizione, com’è accaduto a molti altri miei colleghi». […] Un 4-3-2-1 che il tecnico potrebbe sfoggiare in alternativa al 4-3-1-2, senza così dare punti di riferimento in attacco. «Abbiamo provato questa soluzione per avere un palleggio maggiore e per essere più ficcanti arrivando da dietro, invece di avere gli uomini già piazzati.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un inizio da dimenticare, con un solo punto conquistato nelle prime cinque partite, e poi un cammino a ritmo da play off dopo il cambio in panchina. L’arrivo in terra umbra di Dino Pagliari, che ha preso il posto dell’ex punta biancoscudata Cornacchini, ha cambiato volto al Gubbio nell’atteggiamento e soprattutto in termini di risultati. Il tabellino del nuovo corso registra infatti 17 punti, frutto di cinque vittorie, due pareggi e quattro sconfitte. […] Oggi mancheranno in difesa Pedrelli e Dierna e a centrocampo il promettente Ricci, nel mirino di vari club di categoria superiore, e il lungodegente Valagussa, ma torneranno a disposizione il terzino destro Kalombo e in mediana Malaccari. Nel consueto 4-4-1-1 attuato dal nuovo tecnico, Casiraghi agirà alle spalle dell’esperto Ettore Marchi, terminale offensivo degli umbri, e la coppia dei centrali difensivi sarà formata da Burzigotti e Piccinni, al Padova nella stagione 2012-13. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Vogliamo dare continuità al nostro filotto e un successo in trasferta valorizzerebbe al meglio gli ultimi pareggi», continua Bisoli. «Mancano tre partite alla fine dell’anno e dovremo tirare fuori il massimo per chiudere bene questo primo blocco in testa alla classifica. Ho chiesto alla squadra di fare qualche sacrificio in più e negli ultimi allenamenti mi hanno dato grandi risposte».Che gara si aspetta?«Il Gubbio somiglia un po’ alla Fermana. Loro in casa hanno sempre cercato di metterla sul piano dell’intensità, il campo sarà pesante e potrà venirne fuori una battaglia, come a Pordenone. Spero ne usciremo ancora vincitori. Gli umbri sono cresciuti molto, hanno un allenatore di categoria, sanguigno come me e capace di tirare fuori il meglio dai suoi».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Padova sbarca a Gubbio e all’ultimo minuto ritrova anche Pierpaolo Bisoli. Dopo la squalifica inflitta martedì dal giudice sportivo, la società biancoscudata aveva inoltrato ricorso d’urgenza. Reclamo parzialmente accolto nel tardo pomeriggio di ieri, con la sentenza tramutata in “ammonizione con ammenda di 1.000 euro”, che consentirà a Bisoli di sedere in panchina. «Il referto diceva che non avevo offeso nessuno, ero solo uscito dall’area tecnica applaudendo. Mi meritavo un’ammonizione, non una squalifica», aveva commentato già in mattinata l’allenatore, prima della partenza per l’Umbria, fissata per le 9. I biancoscudati hanno svolto la rifinitura a Gubbio, per smaltire al meglio il viaggio, anche considerando il fatto che Pulzetti e compagni torneranno a giocare per la prima volta alle 14.30, a distanza di più di due mesi dalla sfida di Teramo, che rappresenta tuttora l’ultima sconfitta.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si gioca tra oggi e domani il 19º turno della Serie C, girone B. Questo il programma: oggi, ore 14.30 Mestre-Sudtirol (arbitro Andreini di Forlì) e Vicenza-Albinoleffe (Gualtieri di Asti); ore 16.30 Sambenedettese-Triestina (Valiante di Salerno); ore 18.30 Reggiana-Teramo (Luciani di Roma 1); ore 20.30 Fano-Fermana (Marcenaro di Genova) e Ravenna-Santarcangelo (Bitonti di Bologna); domani, ore 14.30 Renate-Pordenone (Zanonato di Vicenza). Riposano: Bassano e FeralpiSalò. Classifica: Padova 34 punti; Samb 28; Renate 27; FeralpiSalò 26; Pordenone 25; Triestina e Albinoleffe 24; Reggiana 23; Fermana 22; Mestre e Sudtirol 21; Vicenza e Bassano 19; Gubbio e Teramo 18; Ravenna 17; Santarcangelo 13*; Fano 10. * (penalizzato di 1 punto).
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti, Candido; Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Profumo natalizio in campo e fuori. Nella settimana più «calda» della storia recente del Padova, Pierpaolo Bisoli (accolto il ricorso sulla squalifica, tramutata in ammonizione e mille euro di ammenda) scopre all’improvviso il berretto da Babbo Natale e si tuffa nella mischia, alla guida di un carro che scivola lieve sulla neve verso la vetta. Con i sei punti di vantaggio sulla Samb, seconda in classifica, blindati in cassaforte e con la certezza di un tesoretto da custodire, sembra proprio che il 4-3-2-1, l’ «Albero di Natale» provato in settimana dall’allenatore di Porretta Terme, sia la ricetta tattica per provare ad espugnare il Barbetti oggi alle 14,30. […] E Bisoli torna anche sugli ultimi due pareggi interni. «Con Fermana e Reggiana abbiamo trovato la solidità difensiva che cercavo, sono tranquillo e soddisfatto. De Risio ha una leggera distorsione alla caviglia ma lo portiamo via ugualmente, Zambataro non ci sarà perché ha la febbre. Abbiamo provato a lungo le palle inattive e ho visto finalmente la giusta cattiveria e palloni pericolosi. Sarà fondamentale entrare in campo con l’atteggiamento giusto». […] Le variabili in gioco sono molteplici e andrà verificata la nuova disposizione con Capello unica punta e Pulzetti e Candido ad appoggiarne l’azione. In attesa del rinforzo e con le esclusioni di Guidone e Chinellato, toccherà ancora all’ex Cagliari e alla verve del capitano e dell’ex Bassano provare a sbloccare il mini-digiuno delle ultime due partite.