Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Siamo stanchi dei complimenti al nostro gioco, non ci bastano più. Adesso è arrivato il momento di essere più concreti». Le parole di Mauro Zironelli descrivono la grande carica dello spogliatoio del Mestre, che si appresta ad affrontare il Sudtirol nella sfida del Mecchia di domani alle 14.30. Dopo il ko di Santarcangelo infatti, la squadra ha una grande voglia di riscattarsi cercando di chiudere al meglio il girone di andata e lasciarsi alle spalle l’ultimo infelice periodo. «Prima di Santarcangelo arrivavamo da una lunga serie di partite nelle quali abbiamo fatto sempre bene, per questo non dobbiamo abbatterci. Mi spiace molto perché vorrei che i ragazzi fossero premiati per l’impegno che mettono in campo, ma ultimamente non è stato così. La fiducia deve restare alta, perché siamo la squadra che tira maggiorente in porta di tutta la serie C, ci manca solo un po’ di cattiveria sottoporta per riuscire a chiudere le partite». Quella che servirà domani contro il Sudtirol, una formazione che, come spiega il tecnico, nasconde mille insidie. «È una squadra molto fisica, che da anni gioca in questa categoria e può contare su una grande solidità in tutti i reparti. Affronteremo una delle squadre più toste e se vogliamo fare nostra la partita saranno fondamentali concretezza e determinazione». […]
Ore 19.30 – (Il Piccolo) Dopo l’inaugurazione del Triestina Point al Giulia e la festa per gli auguri organizzata martedì scorso dal Centro di coordinamento, si avvicinano in casa alabardata altri due importanti appuntamenti extra campo. Innanzitutto lunedì prossimo 18 dicembre scatta l’operazione “100 Triestina” per festeggiare il centenario della società alabardata: alle ore 17 nella sala stampa del Rocco, il Comune di Trieste, la Triestina Calcio e la tifoseria con Centro Coordinamento Triestina Club e la Curva Furlan, presenteranno eventi e festeggiamenti previsti per celebrare l’anniversario. Verranno inoltre presentati il Comitato organizzatore “Unione” e il logo ufficiale del centenario. Ci sarà anche la consegna alle vecchie glorie alabardate di un abbonamento per il 2018 da parte della società alabardata. Tre giorni dopo, giovedì 21 dicembre, a partire dalle ore 19 al Politeama Rossetti di Largo Giorgio Gaber, ci sarà invece il brindisi natalizio organizzato direttamente dalla Triestina Calcio assieme all’affiliata A.S.D. Triestina Victory. Nell’occasione saranno presenti l’intero organigramma societario, lo staff tecnico e tutti gli atleti delle formazioni alabardate, dalla prima squadra, al settore giovanile, al team femminile. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) Scatta l’operazione San Benedetto del Tronto. La Triestina parte stamani per le Marche, ma in mattinata si fermerà a Ferrara per l’ultima rifinitura prima di ripartire e raggiungere in serata la meta. Domani allo stadio “Riviera delle Palme” gli alabardati sono attesi alla sfida con la Sambenedettese seconda in classifica (inizio ore 16.30, arbitra Valiante di Salerno). Ieri l’ultimo allenamento in terra triestina è stato spostato sul sintetico di Prosecco, e le indicazioni sul piano della formazione e dell’assetto tattico (anche se ovviamente manca ancora la rifinitura odierna) vanno verso la possibile conferma del modulo che è risultato il più vincente tra quelli alternati sabato scorso contro la Feralpi Salò, ovvero il 4-3-3. Un sistema di gioco che in effetti ha funzionato sempre abbastanza bene quando utilizzato in passato, anche in corso d’opera. In casa della quotata Sambenedettese, tradizionalmente un ambiente molto caldo a livello di tifo, Sannino potrebbe quindi giocarsela in questo modo, cercando anche di sfruttare il momento magico di Petrella e il buon feeling che l’ex Teramo sembra avere instaurato con Mensah. […] La soluzione che è sembrata finora più redditizia vede Meduri fare il playmaker centrale davanti alla difesa, mentre Porcari e Bracaletti agirebbero più avanti in posizioni di mezzala, ruolo nel quale hanno già dimostrato di trovarsi alla perfezione. In difesa tutto o quasi tutto dovrebbe restare invariato davanti a Boccanera. Codromaz si è infatti ripreso dal virus influenzale che l’aveva messo ko mercoledì e così sarà regolarmente al suo posto in mezzo alla difesa accanto a El Hasni. A destra ci sarà ancora Libutti mentre a sinistra potrebbe esserci l’unica novità: c’è ancora un piccolo dubbio fra Pizzul e Grillo, ma quest’ultimo sembra infatti in vantaggio. Ovviamente non sono convocati e restano ancora a casa Aquaro e Mori, anche se quest’ultimo ieri in allenamento ha disputato anche uno scampolo di partitella dimostrando come in effetti sia in progresso. Ai box naturalmente anche i lungodegenti Castiglia, Hidalgo e Troiani. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Mirko Stefani rassicura chi teme che l’avventura a San Siro con quattromila pordenonesi al seguito abbia montato la testa dei ramarri. «Siamo giocatori d’esperienza ricorda il capitano , con grandi valori umani. Gente di categoria che conosce la serie C e sa quello che ci aspetterà a Meda. L’umiltà è stata sin qui la nostra forza e dovrà continuare a esserlo. Il nostro obiettivo conferma il difensore centrale è la testa della classifica, che non deve però diventare un’ossessione. Non dobbiamo fare la nostra corsa sul Padova. Se pensiamo troppo ai biancoscudati non li raggiungeremo mai. Dobbiamo semplicemente dare il massimo, turno dopo turno. Vedremo a maggio dove saremo arrivati». Testa quindi ai nerazzurri di Renate. Anche se la prestazione contro l’Inter, per un milanista come lui, non può essere cancellata in fretta. «Già sorride Stefani -, è rimasto un briciolo d’amarezza per aver mancato solo ai rigori una chance irripetibile». Un’opportunità che, se afferrata, gli avrebbe permesso di vestire da ex la fascia di capitano anche contro il Milan che negli ottavi ha battuto il Verona: 3-0. «È rimasta però riprende – anche la soddisfazione di aver costretto l’Inter a farsi 120 minuti e di averla spaventata ai rigori. Uno spot eccezionale conclude Mirko – per la squadra, società e la città tutta». […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone non vale i 250 milioni degli innesti nerazzurri in corso di gara, ma 5 sì. Non solo per le plusvalenze a bilancio che possono registrarsi nel club di Lovisa, quanto già per il numero di telespettatori registrati nei massimi ascolti della Rai. «Nei tre cambi che ha fatto Spalletti sono entrati 250 milioni di euro in campo, nei miei 250mila delle vecchie lire. È lì che c’è poesia e romanticismo nello sport». Leonardo Colucci ha usato proprio questa espressione, nella valuta fuori corso piuttosto spropositata ma che rende bene l’idea, per approfondire un’altra volta Inter Pordenone. La dichiarazione dell’allenatore neroverde ai microfoni di Radio 24 certo esplica la potenzialità di cambio-marcia operata dal collega nerazzurro. «Sono entrati parole di Colucci – tre giocatori al livello mondiale e i ragazzi sono stati bravi a portarla fino ai rigori. Il discorso di Lega Pro e serie A è anche nella cilindrata, che fa la differenza. Noi abbiamo avuto orgoglio, determinazione, ardore e passione. Sono ingredienti fondamentali, che chiunque faccia sport deve avere sempre, indipendentemente dalla categoria, che sia la A o la Terza». Chapeau. […] Nelle statistiche resta pure un altro indicatore. La Rai ha registrato un evidente crescendo di ascolti in occasione di Inter-Pordenone di Coppa Italia. Uno share che si è attestato intorno al 13% dalle 21 alle 23.45 con 3.4 milioni di spettatori di media. Saliti a 4 durante i tempi supplementari e a 4.8 al momento dei rigori, dove ha toccato punte del 28.4%. Dati mai registrati prima per una partita in cui era presente una squadra di C. […] Rimane la buona capitalizzazione. Nell’immediato c’è l’incasso dei 25 mila 976 presenti martedì sera a San Siro da dividere a metà, tolto il 10% di spese. Somma non comunicata ufficialmente dall’Inter, ma i biglietti andavano dai 5 ai 10 euro di costo. Si sa invece che a Cagliari, con un quinto di spettatori, l’incasso fu di 21 mila euro. A Milano la spartizione fra i club potrebbe riservarne almeno il quadruplo: oltre 80 mila. La fetta grossa è quella dei diritti televisivi. Cifre non ufficiali, ma di fonti specializzate, suggeriscono la possibilità di entrate nelle casse dei club arrivati agli ottavi di qualche centinaio di mila euro.
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) «Non pensiamo ai playoff. Il campionato è lunghissimo e il Padova si può riprendere». Parola di Matteo Lovisa. Il direttore sportivo del Pordenone, figlio del presidente Mauro, è carico in vista del rientro in campionato e fa sapere ai microfoni di Tuttoc.com che il club biancoscudato è nel miriono dei ramarri. «D’ora in avanti dovremo essere sul pezzo sempre – afferma -. Pensiamo ad arrivare nelle migliori condizioni di classifica alla sosta. Prima o poi arriverà anche per il Padova il momento del calo fisiologico. La differenza è che loro possono sbagliare, noi no. Ma siamo fiduciosi». […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Le luci del Meazza non si sono ancora spente. Tante, tantissime persone parlano ancora dell’impresa sfiorata. Ma, come si dice in questi casi, “the show must go on”. Così, mentre l’Inter pensa all’Udinese e al prossimo impegno di campionato, pure il Pordenone si concentra sul torneo di serie C. All’orizzonte, dopo il miracoloso ottavo di finale di Tim Cup con i nerazzurri, gli uomini di Colucci preparano la trasferta di Meda col Renate, in programma domenica alle 16.30. I ramarri torneranno alla normalità: seguiti da poche decine di persone in trasferta, salvo clamorose sorprese, e con l’obbligo di riconquistare i tre punti considerato che si chiude il girone d’andata e l’obiettivo – oltre ad accorciare la distanza dalla Sambenedettese seconda – è di avvicinarsi al Padova, ora a nove lunghezze e impegnato domani a Gubbio. […] Nove sono i punti da provare a conquistare in questo finale di 2017, cancellando così il ruolino di marcia in campionato ultimamente deludente se si escludono il successo col Vicenza e il pareggio con la Sambenedettese. Se si centrano queste tre partite poi si potrà pensare al mercato e ai rinforzi da portare a casa. Più si arriva vicini al Padova e più ci sarà la voglia da parte della proprietà di investire e di ingaggiare un pezzo per reparto, come già si sta pensando. La rimonta è difficile, ma non impossibile. Lo ricorda sempre il calcio, dall’Alessandria che l’anno scorso perse il campionato nonostante i nove punti di vantaggio e la stessa Inter, andata a un rigore dall’incredibile eliminazione dalla Tim Cup al cospetto di un magico Pordenone.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Al termine di un’altra giornata tutta imperniata sulle vicende societarie l’unica certezza è lo slittamento della dead line per pagare stipendi e contributi a calciatori e collaboratori del Vicenza a lunedì 18 dicembre, come da comunicazione della Lega. E in tarda serata non era ancora chiaro quale fosse la posizione dei soci di Vi.Fin. circa i pagamenti da effettuare che riguardano, entro il 20 dicembre, anche la rata annuale dell’Iva e la scadenza del debito con il Comune. «Molto probabilmente toccherà ancora a Vi. Fin. — ha sottolineato il presidente della finanziaria vicentina Marco Franchetto — e contiamo di farcela regolarmente anche questa volta». Di più non è stato possibile sapere, al termine di un’altra giornata che era cominciata con la voce circolata in città e rivelatasi poi priva di fondamento, che la cordata lombarda formata da imprenditori con interessi anche in Veneto e già nel mondo del calcio, avesse chiuso l’acquisto. Le smentite sono arrivate da più parti ma nessuno ha saputo (o voluto) confermare se le contrattazioni in essere da oltre venti giorni continueranno, o se la trattativa sia saltata definitivamente. Chi non molla è Fabio Sanfilippo, rappresentante di un gruppo piemontese da tempo interessato all’acquisizione della società. Sul suo profilo Fb Sanfilippo ha spiegato come sono andate le cose in ottobre e come potrebbero evolvere nei prossimi giorni. «Il preliminare che ho firmato con Vi.Fin. in ottobre è ancora valido — precisa Sanfilippo — e non è vero che sia stato annullato per inadempienza come sostiene Vi.Fin. e comunque, al limite, spetterà a un giudice dire chi ha ragione e chi torto». […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo Bari, Terni e Brescia il Venezia cerca a Foggia la sua quarta vittoria esterna stagionale. Un obiettivo nel quale Pippo Inzaghi crede malgrado le confermate assenze in difesa dei titolari Domizzi, Modolo e Garofalo, ma almeno a centrocampo si riprende la cabina di regia Bentivoglio con l’acciaccato Stulac in panchina. Nella retroguardia conferma per Cernuto in gol da capitano con la Pro Vercelli mentre davanti con Marsura il favorito sembra Moreo al posto di Zigoni, candidato a partire dalla panchina con il ristabilito Geijo e Mlakar. Buone notizie intanto per mister Inzaghi in vista di Venezia-Cremonese di mercoledì 20 dicembre (ore 20.30) al Penzo. Ieri pomeriggio, infatti, la Corte Sportiva d’Appello Nazionale ha accolto il ricorso presentato dalla società contro le tre giornate di squalifica inflitte a Maurizio Domizzi dopo l’espulsione di Palermo. Il giocatore, assistito dall’avvocato Gianmaria Daminato, è stato vittoriosamente ascoltato ieri a Roma ottenendo l’auspicato e complicato sconto di una giornata che quindi gli consentirà di tornare in campo già contro i grigiorossi. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Dall’inizio stiamo ottenendo risultati importanti su campi difficili, anche Foggia è uno di questi – afferma Davide Marsura – perché può sempre accendersi in un attimo. Il nostro atteggiamento non cambia mai, vogliamo fortemente giocare come sappiamo e possiamo». Lontano dal Penzo il Venezia è caduto solo a Cittadella e finora ha raccolto 14 dei 27 punti. Il problema è legato ai pochi gol realizzati, Marsura tuttavia non si preoccupa. «I gol servono, su questo non ci piove, però sono sicuro che arriveranno. Lo dico innanzitutto perché anche con il 5-3-2 ne abbiamo già fatti, poi perché non è vero che creiamo poche occasioni. Senza scordare inoltre che il nostro primo pregio resta la difesa». Le parole dell’attaccante negano sul nascere eventuali strascichi dopo il deludente 1-1 casalingo con la Pro Vercelli. «Avremmo potuto battere i piemontesi, peccato. Ad ogni modo abbiamo sbagliato solo il primo tempo con il Novara, dopodiché abbiamo pareggiato a Chiavari e Palermo con squadre che subito dopo hanno ottenuto vittorie importantissime. Non vinciamo da un mese ma abbiamo raccolto tre pareggi, non tre sconfitte, quindi certe valutazioni mi sono sembrate eccessive e non vedo alcun motivo per fare drammi. Nell’arco di una stagione chi non ha mai alti e bassi?» […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Oggi allo Zaccheria (ore 20,30) di fronte ci saranno due squadre che hanno bisogno di punti e due allenatori che viaggiano su due lunghezze d’onda diverse. A Inzaghi servono punti perché la squadra ultimamente non vince più, a Stroppa servono punti per salvare una panchina sempre più traballante e a cui il Venezia potrebbe infliggere il colpo di grazia. «Sono le solite partite di serie B — spiega Inzaghi — andremo a giocare contro una squadra ferita, che ha come punto di forza il pubblico, il suo stadio e per ovvi motivi non sarà una situazione ottimale per noi. Però noi abbiamo la forza di avere una classifica tranquilla, potremo andare lì a fare la nostra partita. E’ chiaro che, per poter portare via punti da Foggia bisognerà dare il massimo. Siamo pronti, queste partite si vincono con grande determinazione. Il Foggia è in una situazione complicata però ha giocatori importanti come abbiamo visto l’anno scorso, bisognerà fare grande attenzione e cercare di fare la nostra partita come sempre». […] Capitolo-formazione. Non ci saranno Domizzi (squalificato ma rientrerà con la Cremonese), Modolo e Garofalo (infortunati), Stulac è stato convocato ma non al meglio. A centrocampo torna Bentivoglio, i dubbi maggiori sono in attacco, dove Moreo potrebbe partire titolare.
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il Foggia cerca punti-pesanti. Intanto Giovanni Stroppa fa la conta. «Recuperiamo Figliomeni e Deli, anche numericamente ho qualche giocatore in più». Foggia che non sta attraversando un bel periodo. «Stiamo facendo bene come prestazioni, ma non arrivano i risultati. Adesso non bisogna più parlare, ma fare i fatti. Chiedo alla gente di fare uno sforzo in più e ai miei giocatori di dare risposte: serve fare punti. Mancano tre partite alla fine del girone d’andata, ci sono 9 punti a disposizione, noi dobbiamo farne il più possibile, a iniziare dal Venezia». […] Il Foggia fatica a segnare e di fronte avrà la miglior difesa della Serie B. “Il Venezia è una squadra che gioca una fase difensiva molto ostentata», ha spiegato Giovanni Stroppa. «Oltre tutto riesce a mettere in campo quell’applicazione e quel sacrificio che consentono alla squadra di Inzaghi di essere ficcante nelle ripartenze. Il Venezia ha giocatori fisici e centimetri tanto che nelle palle inattive riesce spesso a far male, è una squadra che mette in campo idee e centimetri». Foggia quasi al bivio, Stroppa anche. «Mai come in questo momento mi sento carico, ho tanta energia da trasmettere».
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) La disperazione del Foggia e il pragmatismo del Venezia nel testa coda tra chi vuole risollevarsi dalla sabbie mobili della zona retrocessione e chi vuole accendere altre luci nella zona playoff. Sfida tra neopromosse, ma se il Venezia è riuscito a cavalcare anche in Serie B l’onda lunga del salto di categoria e della Coppa Italia, il Foggia rema controcorrente da inizio stagione con il tecnico Giovanni Stroppa sulla graticola e un curriculum casalingo da brividi (7 punti in 8 gare). […] L’emergenza per Inzaghi non è terminata (Modolo e Garofalo in ripresa, ma non convocati, Domizzi squalificato), ma intanto il tecnico piacentino ritrova il faro Bentivoglio in cabina di regia. In difesa dovrà fare di necessità virtù per la seconda settimana di fila (Andelkovic-Bruscagin-Cernuto), in attacco avrà come sempre l’imbarazzo della scelta con il probabile ritorno dal primo minuto di Stefano Moreo e il ballottaggio Marsura-Geijo per la seconda maglia, anche in considerazione della prestazione non esaltante di Zigoni contro la Pro Vercelli e con Mlakar finora quasi mai utilizzato. […] Così in campo. Stadio Rino Zaccheria, ore 20.30. FOGGIA (3-5-2): 1 Tarolli; 14 Martinelli, 31 Camporese, 21 Coletti; 25 Gerbo, 26 Agazzi, 5 Vacca, 4 Agnelli, 28 Celli; 9 Beretta, 8 Fedato. A disp.: 33 Sarri, 34 Sanchez, 3 Figliomeni, 23 Rubin, 6 Loiacono, 29 Ramè, 30 Fedele, 18 Deli, 24 Calderini, 27 Floriano, 2 Lodesani, 7 Chiricò. Allenatore: Giovanni Stroppa. VENEZIA (3-5-2): 1 Audero; 4 Andelkovic, 3 Bruscagin, 25 Cernuto; 27 Zampano, 23 Falzerano, 7 Bentivoglio, 14 Pinato, 31 Del Grosso; 11 Moreo, 17 Marsura. A disp.: 12 Vicario, 33 Gori, 5 Stulac, 8 Soligo, 10 Fabiano, 18 Suciu, 24 Fabris, 30 Signori, 9 Zigoni, 19 Geijo, 21 Mlakar. Allenatore: Filippo Inzaghi. ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Come dodici anni fa, la corsa del Cittadella in Coppa Italia si è fermata agli ottavi di finale, anche questa volta è la Lazio ad aver eliminato la squadra granata. Nessuna sorpresa nei pronostici quindi, nessuna impresa da parte del Cittadella che ha comunque avuto la gratificazione di fare un gol all’Olimpico, per la soddisfazione degli oltre trecento tifosi che hanno seguito la squadra nella capitale. A Roma è andato di scena il turnover quasi totale nel Cittadella, con il solo Chiaretti confermato rispetto all’undici di campionato che sabato scorso aveva pareggiato con l’Avellino. Venturato ha così concesso una vetrina importante per i giocatori meno impiegati sinora, con Camigliano in difesa al rientro dopo un lungo stop, dirottato a fare il terzino sinistro. Arrighini e Fasolo coppia d’attacco. Nella Lazio di Simone Inzaghi sono invece pochi gli avvicendamenti rispetto all’ultimo turno e, complice la squalifica in campionato, al centro l’attacco c’era Immobile, affiancato da Felipe Anderson. Alle loro spalle Milinkovic-Savic. Venturato alla vigilia del confronto aveva detto «Ci proveremo», e il Cittadella ha cominciato la partita tenendo testa all’avversaria di categoria superiore, con un gran pressing sul portatore di palla biancoceleste. […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) L’immagine da tramandare ai posteri è l’abbraccio affettuoso con cui i giocatori granata si congedano, alla fine, dai loro supporter. Come nel 2005 (era l’8 dicembre), il Cittadella paga dazio con la Lazio agli ottavi di finale della Coppa Italia. Allora fu 2 a 0 (con gol, guarda caso, di Simone Inzaghi e Pandev) e al ritorno, al Tombolato, non si andò oltre lo 0 a 0. Stavolta il 4 a 1 con cui, in gara secca, i capitolini chiudono i conti non fa una piega. Partita mai in discussione, eppure il Citta ha salvato l’onore con la rete della bandiera. Pensare di sbancare l’Olimpico, dopo aver eliminato Bologna e Spal, francamente era troppo. Gli applausi ci stanno tutti, in ogni caso. «Dai campi de bisi ai campi Elisi» recita il lungo striscione che i tifosi ospiti – più di 250, mossisi dal Veneto con 4 pullman, 2 pullmini e diverse auto – hanno steso nello spicchio di curva Sud loro riservato. Il richiamo è ad uno dei motti del “Gladiatore”: «Se vi ritroverete soli, a cavalcare su verdi praterie col sole sulla faccia, non preoccupatevi troppo, perché sarete nei campi Elisi, e sarete già morti». […] Nessuno s’illude su quello che potrà fare la squadra di Venturato, che per nove/undicesimi si affida agli stessi giocatori che hanno espugnato Ferrara il 28 novembre, con le sole eccezioni di Pezzi e Camigliano, al posto di Salvi (in panchina) e Caccin (infortunato), mentre Benedetti è influenzato. È il Citta-2, anche se il tecnico non lo considera tale, comunque in grado di fare la sua dignitosa figura. […] Fuori a testa alta, mentre i biancocelesti se la vedranno il 26 dicembre con la Fiorentina nei quarti di finale. Da oggi si pensa alla trasferta di Brescia di domenica: partita molto delicata, da affrontare con le migliori forze a disposizione.
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Stavolta niente imprese, niente fiato sospeso fino al 120’, niente incertezza assoluta fino alla lotteria dei calci di rigore come martedì in Inter-Pordenone. Dopo 36 minuti all’Olimpico il Cittadella dei giovani e delle seconde linee è già sotto 3-0 con la Lazio e ha già ammainato bandiera bianca, quantomeno fattivamente. Non certo per la volontà e lo spirito di gruppo, perché ci mettono pochi minuti i granata a riaprire il match e a siglare il 3-1 con una gran punizione di Bartolomei. Ma rimontare tre gol alla squadra di Simone Inzaghi è un’impresa ai confini dell’impossibile e alla fine sarà 4-1. La Lazio riprende il comando delle operazioni e dimostra di interpretare l’impegno nel modo giusto, ossia non sottovalutando chi ha di fronte. Neppure il Cittadella che schiera Lora, Fasolo, Camigliano, Pelagatti, Adorni e Settembrini, ossia giocatori chiamati a recuperare posizioni nelle gerarchie di Venturato merita rispetto. Sarà che, evidentemente, il monito di Pippo Inzaghi della vigilia sui rischi possibili con il Cittadella deve aver raggiunto rapidamente il fratello, fatto sta che nella formazione scelta per affrontare Roberto Venturato ci sono diversi titolari. A cominciare da Ciro Immobile, che dovrà scontare un turno di squalifica in campionato e che guida l’attacco biancoceleste, senza dimenticare Basta, De Vrij, Lucas Leiva, Strakosha e Milinkovic-Savic, giusto per fare qualche esempio. Poi c’è spazio pure per Felipe Anderson, reduce da un lungo infortunio e alla ricerca di spazi per cercare di recuperare terreno rispetto allo scatenato Luis Alberto. In mezz’ora sono fuochi d’artificio, con il Cittadella che cerca di giocare a testa alta ma che, di fatto, viene schiantato da un avversario di un altro pianeta. […] Ora si torna sull’obiettivo del campionato, il treno dell’alta classifica è sempre lì da agganciare. Domenica si va a Brescia per dimenticare l’assurdo spreco di sabato scorso con l’Avellino.
Ore 10.50 – (Gazzettino) In mezzo al campo nella posizione di regista Pinzi, al rientro dopo avere scontato il turno di squalifica con la Reggiana, supportato sugli interni da Mandorlini e Belingheri. Davanti invece Pulzetti e Candido alle spalle di Capello, unica punta di ruolo. Una soluzione che potrebbe garantire imprevedibilità non dando punti di riferimento alla retroguardia avversaria, tanto più che il Gubbio è una compagine che attua un gioco simile alla Fermana difendendo compatta dietro alla linea della palla e ripartendo in velocità. Oltre a provare situazioni di gioco con palla in movimento, il tecnico ha fatto svolgere un lavoro specifico anche sulle palle inattive (punizioni e angoli), sia a favore e sia contro. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Prove tecniche di 4-3-2-1. Già, perché nella seduta di allenamento effettuata ieri al centro sportivo della Guizza è stato provato il modulo ad albero di Natale in vista della trasferta in programma domani alle 14.30 con il Gubbio, ultimo appuntamento del girone d’andata. […] Il tecnico ha impartito direttive e meccanismi, tenendo conto che la formazione umbra si disporrà con il 4-4-2. Nel presunto undici di partenza davanti a Bindi tra i pali, è stata proposta la consueta linea difensiva a quattro con Cappelletti e Contessa terzini, e il tandem centrale formato da Ravanelli e Trevisan.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Bisoli ha motivatato l’inserimento di Ravanelli in quanto le sue caratteristiche si sposano bene con la retroguardia a 4. Che cosa apprezza il tecnico? «Non saprei», si imbarazza ancora il giovane trentino, «Forse gli piace la mia fisicità. Da quando sono arrivato, in questi primi mesi, credo di essere migliorato molto nell’approccio alla gara e nell’impatto fisico. All’inizio gli avversari mi buttavano giù, ora credo di essere cresciuto». Quanto hanno inciso allenatore e compagni in questa crescita? «Tantissimo, Bisoli è un tecnico che premia il lavoro e sono stato molto fortunato a trovare compagni che mi aiutano molto. Hanno sempre una parola per me e mi spiegano i movimenti da fare». Ravanelli, diplomato in ragioneria e attualmente iscritto alla facoltà di Scienze motorie sportive, sta vivendo il suo piccolo sogno: «Ho scelto Padova per potermi confrontare con una grande piazza e con compagni affermati. Siamo in vetta, non vogliamo fermarci e percepire l’entusiasmo che c’è attorno a noi è fantastico. Non so quanto giocherò, ma voglio farmi trovare sempre pronto».
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Quando l’attacco non gira, il risultato migliore che ci si può augurare è un pareggio a reti bianche. È quello che è successo al Padova nelle ultime due uscite in cui i biancoscudati sono riusciti comunque a raccogliere due punti preziosi per mantenere invariato il distacco dalle inseguitrici. Se il Padova a novembre aveva sempre incassato almeno un gol a gara, la porta di Bindi (difesa per una partita anche da Merelli) non è violata in campionato da 257′. Sarà anche una casualità, ma la ritrovata impermeabilità difensiva è coincisa con l’ingresso nell’undici titolare di Luca Ravanelli, il 20enne centrale in prestito dal Sassuolo. Lui però arrossisce e abbassa gli occhi: «È la squadra che sta lavorando bene, con grande voglia». […] «Ho sempre lavorato per riuscire a sfruttare l’occasione che mi sarebbe capitata e sono felice che il mister me l’abbia concessa».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Cambio di programma per i biancoscudati che stamattina partono già alle 9 per Gubbio dove nel pomeriggio effettueranno la rifinitura in vista della gara di domani (ore 14.30). In pullman salirà anche De Risio, sebbene nemmeno ieri si sia allenato con la squadra per i postumi alla distorsione alla caviglia rimediata mercoledì. A centrocampo potrebbe quindi toccare a Mandorlini, mentre ieri il tecnico ha alternato il classico modulo con un trequartista al cosiddetto “albero di Natale”, con due fantasisti alle spalle dell’unica punta. Nel caso in cui Bisoli decidesse di puntare su questa formula, potrebbe ritrovare una maglia da titolare Roberto Candido.
Ore 09.30 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Bisoli alla vigilia di Gubbio-Padova: “Il Gubbio ha le caratteristiche della Fermana, sarà una battaglia. Là piove da qualche giorno e quindi il campo sarà molto pesante, dovremo adattarci. Siamo in un buon momento, dobbiamo dare ulteriore continuità ai risultati. Lo schema? Abbiamo provato qualcosa di diverso davanti per avere un palleggio maggiore ed essere più ficcanti da dietro, potrebbe essere una soluzione valida perché così in avanti possiamo muoverci a piacimento senza dare punti di riferimento! E sono convinto che potrebbe essere il momento di sfruttare giocatori come Candido ora che sta bene! L’albero di Natale? Mi piace questo modulo, perché consente alla squadra di sviluppare un fraseggio importante. Ho chiesto ai giocatori di fare un ulteriore sacrificio e ieri in allenamento mi hanno dato una grandissima risposta quindi sono convinto che faremo una partita importante. La squalifica? Abbiamo fatto ricorso, oggi avremo il responso… Contro Fermana e Reggiana abbiamo trovato solidità difensiva importante e per questo sono tranquillo è soddisfatto. De Risio ha una leggera distorsione alla caviglia ma lo portiamo via, mentre Zambataro questa mattina mi ha chiamato perché ha la febbre. Ieri poi abbiamo provato a lungo le palle inattive e ho visto finalmente la giusta cattiveria e palloni pericolosi messi in mezzo. Domani sarà fondamentale entrare in campo con l’atteggiamento giusto…”
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Due club (Millonarios in Colombia e Lens in Francia) e un interesse marcato nel mondo del calcio. Joseph Oughourlian, nuovo socio del Calcio Padova con una quota del 20%, da qualche tempo a questa parte ha assunto una strategia ben precisa nel mondo del football professionistico. Nella Primera A colombiana il Millonarios è al quarto posto in classifica, a soli tre punti dalla vetta occupata da Junior e Santa Fé e appena dietro all’Atletico National. Nella Ligue 2, invece, il suo Lens è riuscito con due vittorie nelle ultime quattro partite a uscire dalla zona retrocessione, con due punti di vantaggio sul Bourg Peronnas e sei sul Rouen. Oughourlian acquisì il pacchetto di maggioranza del Lens nel maggio 2016 per il 65% delle quote tramite una società lussemburghese, Solferino Sarl. La proprietà di Solferino è costituita per l’89,1% da J4A ( la società che ha acquisito il 20% del Padova), da Gilles Fretigne per il 2% e da Ignacio Aguillo per 8,9%. L’aspetto interessante e che potrebbe riguardare anche future sinergie con il Padova è che Aguillo cura le politiche internazionali dell’Atletico Madrid, proprietario a sua volta del restante 35% del Lens. A distanza di poche settimane il finanziere franco-armeno procedette anche con l’acquisto di una robusta quota di maggioranza del Millonarios, a cui seguì una partnership con il Benfica. Adesso bisognerà capire in che modo Oughourlian deciderà di procedere all’interno del Padova. […]