Live 24! Padova-Reggiana, altro 0-0 all’Euganeo: ma i Biancoscudati sono campioni d’inverno!

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ad Appiano Gentile tutta l’attenzione è rivolta al big match di stasera, in casa della Juventus: il derby d’Italia. L’antica rivalità è stata riattizzata dalle polemiche del post-Calciopoli, tra ricorsi federali e carte bollate. In più, periodicamente rispunta Luciano Moggi con qualche sparata. Ma quest’anno è diverso: in classifica è davanti l’Inter e Luciano Spalletti non vuole distrazioni. C’è un sogno da coltivare, si pensa a una gara per volta. Tuttavia alcuni segnali sul Pordenone, nelle ultime 48 ore, sono arrivati da colloqui con i giocatori e test in allenamento. Nel modulo 4-2-3-1 per la Tim Cup, rispetto all’undici-base sono in ballottaggio portiere, laterali bassi, un difensore centrale, un centrocampista di schermatura e un esterno offensivo. Da trequartista dovrebbe giocare fin dall’inizio Brozovic, con il compito d’inserirsi negli spazi aperti da Icardi (ebbene sì, Maurito non vuole riposare), mentre Eder è candidato a occupare la fascia mancina al posto di Perisic. Con Padelli tra i pali, i due terzini chiamati a spingere saranno il portoghese Cancelo a destra e il brasiliano Dalbert a sinistra, in ballottaggio con Nagatomo. Linea completata da Skriniar e Ranocchia (Miranda è squalificato). Davanti alla difesa niente due torri: Joao Mario ha il bonus per affiancare Gagliardini, confermato nel ruolo di buttafuori grazie a chili e centimetri. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La Domenica Sportiva domani sera si collegherà in diretta dal Centro sportivo De Marchi di Villanova. La storica trasmissione di RaiDue dedicherà nuovamente uno speciale spazio al Pordenone. Questo dopo la rubrica Facchetti Football Club della scorsa puntata, durante il quale Gianfelice – figlio dell’indimenticato nerazzurro hombre vertical Giacinto centrò tutto il suo intervento sulla favola neroverde arrivata al cospetto dell’Inter. La mitica Ds si collegherà domenica intorno alle 23.30 con il quartier generale neroverde, dove saranno presenti i dirigenti e la squadra al completo. Con loro non mancherà un gruppo di tifosi, ai quali è concesso accesso libero al Centro sportivo, visto che sono proprio convocati via social per l’appuntamento con la tivù nazionale. […] Distrazioni meneghine a parte, c’è un campionato di Lega Pro che prosegue. Al ritorno sulla terra, capitan Mirko Stefani e compagni dovranno concentrarsi sul Renate (appuntamento domenica 17, in trasferta a Meda) con una classifica mutata dagli esiti consuntivati da questo turno. Si sono già mosse ieri sera Albinoleffe e Sambenedettese, che interessano assai da vicino i neroverdi. Oggi altra combinazione di confronti in grado di mutare la situazione complessiva, in particolare la parte più alta del raggruppamento. Più su di tutti sta la capolista Padova che comunque, messa a confronto con gli altri gironi, è quella che guida il rispettivo gruppo con meno punti delle omologhe. Il Livorno ne ha conquistati 39, il Catania 37 e i veneti 33. L’impegno serale casalingo con la Reggiana (la squadra più in forma dell’ultimo mese) fornirà una valida indicazione. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Prepararsi al decollo da un campo di calcio, ma non da uno qualunque. La scena potrebbe essere come quella dei ragazzini su biciclette volanti dell’E.T. di Steven Spielberg. Non a caso, è ispirata alle sequenze finali di un film di De Sica e Zavattini, partendo da una piazza Duomo affollata di netturbini ai quali i protagonisti rubano le scope, per cavalcarle e volare via. Miracolo a Milano. Appunto. Della serie: non succede, ma se succede. Mancano 4 giorni a Inter Pordenone e le stime più attendibili si stanno assestando sui tremila sostenitori neroverdi al seguito. Ci sono più di 30 corriere già costipate. Alcune decine sono pure i pulmini di varia capienza prenotati, ai quali vanno sommate almeno altrettante auto. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) In più di tremila sugli spalti di San Siro, sfidando il freddo e un viaggio che comporterà il ritorno nella notte (e pertanto una sveglia lavorativa il giorno successivo particolarmente complicata). Pur di essere al fianco del Pordenone nel suo appuntamento con la storia. Mai il club neroverde aveva raggiunto gli ottavi di finale della coppa Italia dei grandi (Tim cup). Mai ha giocato a San Siro nella sua quasi centenaria storia calcistica.E gli altri? Chi non seguirà da vicino Stefani e compagni si “accontenterà” della tv (diretta su Rai 2), comodamente seduto sul divano di casa, oppure al bar o in qualche locale assieme agli amici. Mai come stavolta il Pordenone ha creato unione e orgoglio. Portando alla ribalta l’effetto promozionale del calcio. Uno sport che da queste parti, a volte, è visto con freddezza. Eppure stavolta ha risvegliato gli entusiasmi anche di chi non frequenta lo stadio Bottecchia. Di chi si è scoperto tifoso del Pordenone per caso, soltanto perché ha visto il nome della propria città, o provincia, affiancato a quello di uno dei maggiori club a livello internazionale, appunto l’Inter.Se non fossimo quasi in inverno, con le sue temperature serali sotto la soglia dello zero, se non ci fosse stato l’esodo di tifosi in partenza verso Milano, se non ci fosse la diretta tv, un evento simile avrebbe meritato pure il classico ritrovo di piazza. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) «Cari amici e tifosi del Pordenone, vi aspettiamo numerosi alla Scala del calcio il 12 dicembre per una sera indimenticabile. Un forte abbraccio a tutti». Firmato Javier Zanetti. Un videomessaggio di 10 secondi, ma che ha colpito e quasi commosso tantissimi cuori neroverdi e non soltanto, raccogliendo in poche ore quasi 5 mila visualizzazioni su facebook e una pioggia di “like”. L’ex capitano e oggi vicepresidente dell’Inter, del resto, ha orogini proprio pordenonesei, anzi, sacilesi (il cognome, del resto, è “nostrano”) e grazie al bisnonno liventino ottenne il passaporto italiano nel 1997. Proprio a Sacile venne nel 2011 per promuovere la sua Fondazione Pupi a sostegno dei bambini disagiati dell’Argentina. Fu un altro grande successo, per un vero vincente del calcio, in campo e fuori.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Dettagli, si dirà, ma di una certa importanza. Almeno per chi da quelle parti non è proprio di casa e ricorderà quella notte, probabilmente, come una delle più emozionanti della sua carriera. Così tra le incognite di queste ore – non solo relative al meteo -, in cui si stanno mettendo a punto gli ultimi aspetti organizzativi della trasferta di San Siro, dove il Pordenone martedì sfiderà l’Inter negli ottavi di Tim cup, spunta un dubbio: in quale spogliatoio sarà ospitata la squadra di Colucci? Pensando allo stadio Meazza e alle due squadre che ci giocano abitualmente, la risposta sembrerebbe scontata: se non è quello dei nerazzurri, avversari per l’occasione, sarà quello del Milan. Un salottino di 200 metri quadri allestito con le più moderne tecnologie. Basti pensare ai monitor posizionati sopra ogni poltrona ergonomica riservata ai giocatori. Nel mezzo un tavolo ovale, con lo stemma rossonero. […] È successo proprio di recente a un’altra squadra che sembrava destinata a fungere da vittima sacrificale, e invece si è ritrovata con il pass per i Mondiali in Russia in mano. Il riferimento è alla nazionale svedese, che lo scorso 13 novembre, pareggiando 0-0 al cospetto dell’Italia di Ventura, ha conquistato la qualificazione ai danni degli azzurri, estromessi dopo 60 anni dalla fase finale della Coppa del Mondo. Come precedente, niente male. […] Ma se non fosse lo spogliatoio del Milan? È una possibilità. Perché lo stadio di San Siro ne prevede un terzo: quello degli ospiti nel senso stretto della parola. Dai 200 metri quadrati del salotto rossonero, si passerà ai circa 150 di un ambiente meno lussuoso, ma ugualmente accogliente. Ha una particolarità: è posizionato proprio di fronte alle scale che conducono all’ingresso nella “Scala” del calcio. Magari da lì, dunque, già si sentiranno i cori degli oltre 3 mila tifosi neroverdi sugli spalti.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) «Contiamo d’invertire il trend del Bassano, tornando a vincere proprio da questa partita». È l’incoraggiamento di Riccardo Poletto, sindaco di Bassano, in vista del derby col Vicenza. Partita che Poletto intende seguire. «Al 90 per cento sarò allo stadio – annuncia il primo cittadino — è un’occasione bella e simpatica per le nostre due città che, soprattutto negli ultimi anni, hanno intensificato contatti e collaborazione anche a livello amministrativo». Poletto è a capo di una coalizione di centrosinistra, come il sindaco di Vicenza Achille Variati. «Avremmo desiderato tutti e due di disputare questo derby in Serie B e non in C — riprende Poletto — con il Bassano che saliva nella serie maggiore e il Vicenza che si salvava. Per ora facciamo questo confronto in Terza serie, in futuro speriamo di ripeterlo da promosse». […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Strano, ma vero, c’è un unico precedente fra i professionisti tra Bassano e Vicenza, un derby atipico pronto a irrompere sulla scena del girone B della Serie C, oggi alle 18.30 al «Mercante», probabilmente nel peggior momento possibile dell’attuale stagione per le due squadre. […] A chi chiede a Zanini lumi sulla formazione il tecnico dei berici spiega come non vuole dare alcun vantaggio agli avversari. «Non ho deciso nulla e quindi non so nemmeno io chi giocherà — spiega Zanini — quello che m’interessa è che il Vicenza giochi da squadra. Lo dobbiamo fare per noi, ma soprattutto per i tifosi perché finora ci hanno sempre sostenuto». Anche il tecnico giallorosso Colella ha tenuto le carte coperte, ma le ultime lo danno orientato a confermare per ora la difesa a quattro, con probabile utilizzo del 4-3-3 e con il ripescaggio di Venitucci a sostegno di Fabbro e Minesso. Ipotesi da verificare sul campo, tenendo presente la necessità di raddrizzare una rotta suicida, con cinque sconfitte incassate nelle ultime sei partite. «Vorrei che la squadra cominciasse ad avere una propria identità precisa, non esiste persona e non esiste gruppo senza identità — chiosa Colella — Ci dev’essere una base comune sulla quale ritrovarsi, il tempo a disposizione in questi giorni non è stato molto, ma abbiamo gettato le prime basi. Il nostro atteggiamento dev’essere lo stesso a prescindere dall’avversario. Un mio allenatore in passato mi diceva sempre che il leone, anche per mangiare un coniglio, ci mette sempre il 100% della forza. Giocare contro il Vicenza dà la sensazione di giocare grande calcio, una gara che porta mille attese e motivazioni, che forse è meglio anche spegnere». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre punti per la classifica, per il morale, per il futuro. […] La squadra infatti fino ad oggi ha fatto davvero fatica a trovare la via per il gol contro le squadre – tante – che hanno affrontato il Mestre giocando con mentalità ultra difensiva e per questo, come spiega Neto Pereira, ha studiato nuove alternative per sopperire a questo problema. «Abbiamo capito come ci stessimo facendo trascinare dai nostri avversari in linee di passaggio e movimenti errati, correndo a vuoto e non trovando i giusti varchi. Negli ultimi dieci giorni abbiamo lavorato tanto su questo, e siamo impazienti di vedere il risultato del nostro allenamento sul campo». Con ogni probabilità, oggi anche il Santarcangelo penserà più alla fase difensiva che a quella offensiva, ma non sarà questa l’unica difficoltà della partita per il Mestre. «In settimana hanno cambiato l’allenatore (ora c’è Alberto Cavasin in panchina, ndr) – continua Neto – ed in queste situazioni c’è sempre grande voglia di rivalsa da parte delle squadre. Dovremo stare molto attenti, perché ad attenderci ci sarà anche un terreno insidioso, ma siamo fiduciosi di poter fare una buona gara». […] Rispetto alla partita contro il Fano, Mauro Zironelli potrà contare sul rientro di Favaro e su quello di Neto Pereira, ambedue candidati alla maglia da titolare. Dietro, nessuna nuova per quanto riguarda il trio Politti, Perna e Gritti (diffidato), mentre a centrocampo Papo e Beccaro giocheranno da interni alle spalle della mezza punta Sodinha con Fabbri e Lavagnoli a macinare metri sugli esterni. Davanti, a fare coppia con Neto ci sarà uno tra Sottovia e Spagnoli, un ballottaggio che Ziro svelerà solo stamattina.

Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Facile sulla carta ma in realtà piena di insidie la gara di oggi (ore 14.30) allo stadio Valentino Mazzola di Santarcangelo. Nonostante siano ultimi in classifica (con il Fano) i romagnoli sono pronti a vendere cara la pelle contro un Mestre che vuole riscattare l’opaca figura dell’ultima gara e reduce dal turno di riposo. «Non esiste nulla di scontato» attacca subito Zironelli analizzando la partita di oggi «il Santarcangelo viene da un buon momento e ha cambiato assetto societario e allenatore. Non sappiamo che squadra affronteremo, chi metteranno in campo o il modulo. Sono un’incognita. I ragazzi si sono allenati bene e la pausa è capitata giusta per recuperare qualche acciaccato, fiato e forma psicologica. Temo il campo pesante per la pioggia. Ora mancano poche partite e dovremo tenere il ritmo sempre alto. Dobbiamo migliorare e crescere visto che margini ne abbiamo. Abbiamo fatto alcune cose bene, altre meno – sulle quali abbiamo lavorato nella sosta – ma dobbiamo ancora dimostrare tutto il nostro reale potenziale. Sono contento per Sodinha che a breve (forse già oggi o domani) diventerà papà di una bimba e speriamo sia un ulteriore stimolo contro i romagnoli che, non dimentichiamocelo, hanno fermato il Renate e battuto il Vicenza». […] Probabili formazioni. Santarcangelo (5-3-2): Bastianoni; Toninelli, Bondioli, Briganti, Sirignano, Broli; Moroni, Obeng, Dalla Bona; Bussaglia, Piccioni.A disposizione Moscatelli, Addario, Dhamo, Palmieri, Capellini, Chiacchio, Soumahin. Allenatore: Cavasin.Mestre (3-4-1-2): Gagno; Politti, Perna, Gritti; Fabbri, Boscolo, Rubbo, Lavagnoli; Sodinha; Sottovia, Beccaro. A disposizione: Favaro, G. Zironelli, Kirwan, Boffelli, Casarotto, Spagnoli, Neto Pereira, Stefanelli, Bonaldi, Bussi, Zecchin. Allenatore: M. Zironelli.

Ore 13.30 – (Il Piccolo) Tornata a far bottino pieno in casa dopo oltre un mese e alla seconda vittoria consecutiva, la Feralpisalò ha conquistato i tre punti col Südtirol grazie a un avvio bruciante (2 reti nei primi 16′): l’exploit le è valso così l’accesso al terzo posto in classifica, scavalcando in un colpo solo il terzetto formato da Sambenedettese, Pordenone e Albinoleffe, e la riaccensione dei sogni d’alta quota. Con una rosa costruita tenendo conto dell’esperienza (con 29,3 anni d’età media dei giocatori schierati è infatti la più “vecchia” del girone), la Feralpisalò dispone di giocatori che tengono fede al soprannome di “Leoni del Garda”: 29 cartellini gialli (la Triestina se n’è però visti sventolare alcuni in più…). Una volta in svantaggio, la compagine verdazzurra recupera con fatica (su 7 volte ha chiuso perdendo 4 confronti, vincendone 2 e pareggiandone uno), mentre se passa per prima, come sabato scorso, resiste bene al ritorno degli avversari (avanti per 10 volte, ha terminato vincendo in 7 occasioni, perdendo una sola partita). La formazione bresciana conta sul terzo miglior reparto offensivo (17 gol messi a segno) dopo la Triestina e il Pordenone, è pericolosa per la sua specialità nei… tiri mancini (4 reti realizzate finora di sinistro: è tra le prime 6 del girone per tale caratteristica),segna in egual modo tra i due tempi (10 gol in entrambi), subendo però di più nella prima frazione di gioco (9 gol su 17 raccolti in fondo al proprio sacco). […]

Ore 13.20 – (Il Piccolo) Un pronto riscatto dopo la scialba prova di Fano: è quanto vogliono dalla Triestina i tifosi alabardati, ed è quanto pretende anche la società, Mauro Milanese in primis, rimasto decisamente deluso dalla prestazione in terra marchigiana. Certo, l’impegno è difficile visto che oggi al Rocco (inizio ore 14.30, arbitra Zingarelli di Siena) arriva la Feralpi Salò, terza in classifica, potenzialmente uno squadrone e in serie positiva dopo un inizio stentato. Ma al di là del risultato, dagli alabardati ci si aspetta una prova di carattere per tanti motivi, non solo come doverosa reazione all’imprevista sconfitta in casa del fanalino di coda. […] Per quanto riguarda il modulo, Sannino ne ha provati con insistenza due, alternandoli fra loro: il 4-4-2 e il 4-2-3-1: come giocherà, lo si vedrà solo durante lo schieramento in campo, anche se la sensazione è che sia lievemente favorito ancora il primo. In difesa, davanti a Boccanera, la coppia El Hasni-Codromaz, con Libutti a destra e Pizzul a sinistra. A centrocampo Porcari e Meduri, con esterni Petrella a destra e Bracaletti a sinistra, quindi Arma e Mensah in attacco. Nel caso dell’altro modulo, Bracaletti va a giocare dietro ad Arma, con Petrella e Mensah esterni alti. Chiudere bene l’anno solare al Rocco, darebbe non solo serenità all’ambiente, ma anche ulteriore carica per la trasferta in casa della Sambenedettese, al termine della quale si tireranno le somme del girone di andata.

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Vietato non vincere per il Venezia contro la Pro Vercelli. Assenze o no gli arancioneroverdi oggi al Penzo ore 15 devono ritrovare i tre punti, avendone conquistati solo due nelle ultime tre uscite. Una frenata, dopo il picco di qualità toccato vincendo (e convincendo) a Brescia (ormai più di un mese fa), che non ha compromesso la buonissima classifica degli arancioneroverdi. […] «La Pro Vercelli naviga nella bassa classifica, ciò significa che è affamata di punti – mette in guardia Leo Stulac, sostituto naturale in regia dello squalificato Bentivoglio – . In questo campionato non esistono squadre deboli, per noi questa gara è più difficile e conta più di quella di Palermo». Nelle prime 17 giornate il 23enne sloveno ha avuto pochissimo spazio, giocando solo alla quinta e all’undicesima, con un bilancio di due maglie da titolare onorate con un assist (per Moreo ad Avellino) e una rete su punizione nel ko di Cittadella. «In effetti sul piano personale credo sia andata bene quando sono stato chiamato in causa e, va da sé, mi auguro che ora vada sempre meglio. Non gioco da un po’, è vero, ma sono molto sereno e convinto perché a prescindere da tutto ho sempre lavorato spingendo al massimo. Non aspettavo altro che di avere un’occasione, il mister punterà su di me farò e voglio ricambiare la fiducia». Stulac assicura che il morale del gruppo è alto tanto quanto la convinzione di poter ritrovare il successo con la Pro Vercelli. «Veniamo da un pari meritato col Palermo che è la squadra più forte della B, ma per noi oggi vale più ancora. Siamo i primi a voler migliorare nel portare pericoli alle difese avversarie, anche questa settimana abbiamo lavorato molto su questo aspetto, con pazienza e determinazione diremo la nostra». […]

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sabato di dicembre, tutti in campo a giocare. […] Ecco il Venezia di Filippo Inzaghi, alle prese con un’emergenza senza precedenti contro la Pro Vercelli. Fuori Bentivoglio e Domizzi per squalifica, ha alzato bandiera bianca pure Modolo , inoltre Moreo e Marsura non sono in perfette condizioni. Il cambio di modulo che Inzaghi sta meditando, anche per l’emergenza della difesa dove mancano due difensori sui tre solitamente titolari, coinvolgerebbe tutti i reparti. L’ultima idea è Falzerano avanzato sulla linea offensiva con Zigoni e uno fra Marsura, Moreo e Fabiano, anche se la scelta non è ancora definitiva. Solo alla lettura delle formazioni Inzaghi scoprirà le carte. […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Venezia in emergenza: alla fine Marco Modolo ha gettato la spugna, niente Pro Vercelli per il difensore centrale, che si affianca nella casella degli infortunati a Garofalo, mentre Inzaghi accusa anche la squalifica contemporanea di due senatori come Domizzi in difesa e Bentivoglio a centrocampo. Il forfait del capitano e di Modolo costringerà Inzaghi a ripresentare la difesa a quattro avendo solo Cernuto in aggiunta ad Andelkovic e Bruscagin, tanto che è stato costretto a chiamare anche Simone Tagliapietra dalla Primavera. In mezzo al campo Stulac farà le veci di Bentivoglio come ad Avellino e Cittadella, Venezia con il collaudato 4-3-3 (dell’anno scorso e con la Salernitana alla prima giornata) più che con un eventuale sperimentale 4-4-2. Pinato affiancherà in mediana Stulac, l’altro centrocampista uscirà dal trio Suciu (favorito), Fabiano (provato anche da mezzala) e Falzerano, qualora Inzaghi volesse proporre un Venezia più spregiudicato. Più facile che l’ex bassanese affianchi i due attaccanti con Zigoni e Geijo, favorito visto che Moreo è rimasto in dubbio fino alla rifinitura e Marsura è al rientro dopo aver saltato la trasferta di Palermo. […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Testa soltanto all’Avellino. Il prestigioso ottavo di Tim Cup con la Lazio può aspettare. Roberto Venturato è stato molto chiaro a proposito: si pensa a una partita per volta, tanto più che l’1-1 di ieri del Parma sul campo della Ternana potrebbe in caso di vittoria regalare al Cittadella addirittura il primo posto per una notte, in coabitazione con i ducali. La sfida tra Bari e Palermo andrà infatti in scena domani al San Nicola. «In questi giorni – afferma il tecnico – non ho assolutamente pensato alla Lazio. So che giovedì prossimo c’è questo importante appuntamento, ma la mia attenzione e anche quella della squadra sono rivolte soltanto alla sfida con gli irpini». […] La squadra di Novellino non sta però vivendo un buon momento, avendo raccolto una sola vittoria nelle ultime dieci partite. «Ha difficoltà ma non nel gioco. Ho visto l’ultima gara con il Carpi, ha fatto una buona prestazione. Troveremo una squadra cattiva, determinata a superare il momento difficile». L’Avellino ha giocatori strutturati fisicamente, l’uno contro uno potrebbe essere l’arma vincente per i colori granata? «Sappiamo di dover leggere bene tante situazioni, dai falli laterali ai calci da fermo. Abbiamo giocatori abili nell’uno contro uno, dovremo conquistare palla e sfruttare le nostre caratteristiche migliori. Può essere un’arma importante creare la superiorità numerica, anche se l’Avellino ci concederà pochi spazi».

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Il Citta vuole calare il poker. Contro l’Avellino, gli uomini di Venturato cercano il quarto successo di fila in campionato (il quinto considerando anche la vittoria in Coppa Italia con la Spal) e puntano a riscattare l’1-3 interno della scorsa stagione, che ancora pesa nei ricordi dei tifosi. Il tecnico granata con ogni probabilità confermerà la formazione di Foggia, anche se non potrà contare su Settembrini, scivolato alla vigilia e vittima di un leggero stiramento al collaterale, e su Caccin, che risente di un piccolo problema all’adduttore. Rientrano, invece, Pezzi, in ballottaggio con Benedetti per un posto in fascia, e Maniero. Mister, è d’accordo se diciamo che il Citta è la squadra del momento? «Fa piacere esserlo, ma aumentano le responsabilità. Riuscire a mantenere l’attenzione che ci ha contraddistinto in questi ultimi turni non sarà semplice, ma, se vogliamo rimanere dove siamo, dobbiamo avere la capacità di rimetterci in discussione». […] Elementi rapidi come Chiaretti, Schenetti e Kouamé potrebbero essere risorse valide per scardinare la difesa irpina. «Cercheremo la superiorità numerica con gli uno contro uno, ma di sicuro troveremo pochi spazi e dovremo essere bravi sulle palle alte, nei contrasti, sui falli laterali e nella lettura di alcune situazioni, in modo da riconquistare la palla e crearci quelle opportunità in cui siamo forti». […] Giovedì il Citta sfiderà la Lazio in Coppa Italia. A grandi linee ha già fatto le sue scelte pensando ad entrambi gli impegni?«No, tutta la nostra attenzione oggi è rivolta all’Avellino».

Ore 11.30 – (Gazzetta di Reggio) […] L’anno scorso Sergio Contessa si presentò con un gol contro il Lumezzane e, oggi con la maglia del Padova si ritroverà di fronte i granata. «Avevo sentito parlare anche di problemi economici in estate perciò ero scettico su una chiamata per restare, anche perché quando si ha un gruppo che ha fatto bene la logica è di mantenerne il più possibile l’ossatura e di migliorarla, però può darsi che questa Reggiana sia comunque forte». Quindi cerca la rivincita? «Non è questione di rivincita ma di vedere le cose dal punto di vista del Padova, che punta a vincere il campionato. La Reggiana è un’avversaria». Tanti ricordi degli ex compagni? «Buoni rapporti con tutti quelli rimasti, con Rozzio, Riverola, Panizzi e Spanò in particolare». Che gara si aspetta? «Una bella partita. Adesso sono consci delle loro capacità e in tutti i ruoli hanno giocatori molto competitivi». […] Quali sono i punti di forza delle due squadre? «Se Cesarini è in giornata va tenuto d’occhio perché può diventare molto pericoloso. Noi possiamo sbloccare la partita in qualsiasi momento». Se fa gol esulta? «No, per rispetto alla Reggiana e verso gli ex compagni perché con loro ho un rapporto oltre il calcio».

Ore 11.20 – (Gazzetta di Reggio) Ne ha viste tante, troppe Sergio Eberini per lasciarsi andare all’entusiasmo nonostante le cinque vittorie nelle ultime sei partite. E per sua stessa ammissione si è detto “spaventato” dagli ottimi risultati in così poco tempo. Alla vigilia del big match con il Padova, anche un uomo come Eberini, un po’ alla volta si è lasciato andare a un «come possiamo andare a Padova spaventati?». I tifosi stanno facendo i conti in classifica in caso di vittoria. «Con i se e con i ma si va poco lontano. Non dimentichiamo la situazione che c’era fino a poco tempo fa. Giochiamo contro l’avversario che ha dominato il campionato, ma siamo sereni». A Padova per provare a vincere? «Ci sono equilibri che possono essere sconvolti da un episodio. Speriamo che ci girino a favore, ma il Padova è un valido avversario». Con un Carlini in più. «Siamo felici, aspettavamo questa notizia, visto il problema alla spalla di Riverola». C’è entusiasmo misto ad attesa alla vigila dal match.«I ragazzi sono sereni e attenti ai dettagli. Vogliamo fare una grande partita». Padova capolista e Reggiana in striscia positiva: chi deve temere chi? «Ci dobbiamo temere a vicenda. Loro possono uccidere il campionato, noi rilanciarci». […]

Ore 11.10 – (Gazzetta di Reggio) È la sera che può svoltare l’intera stagione. Quella partita che può far scattare definitivamente nella testa dei giocatori granata che l’obiettivo chiamato serie B può ancora essere raggiungibile, nonostante un inizio di stagione disastroso da parte della formazione granata. È Padova – Reggiana. Una partita che si prepara da sola, perché si sfidano la capolista, quella squadra che fino a questo momento ha dominato il girone B di serie C e i granata, una delle squadre più in forma del momento, reduce da cinque vittorie nelle ultime sei partite di campionato e che sta risalendo a grandi passi la classifica. Nell’ultimo periodo di campionato sotto i colpi della Reggiana sono cadute teste importanti come Pordenone, Bassano e nell’ultima sfida di campionato l’Albinoleffe, tutte formazioni che hanno iniziato la stagione con il chiaro intendo di recitare un ruolo da protagoniste fino al termine del campionato. E adesso arriva la testa più blasonata, quella della capolista. Di quel Padova che fino a questo momento sta dominando il girone e che ad oggi può vantare ben undici punti di vantaggio sulla Reggiana. Cesarini e compagni però oggi sembrano aver “fiutato la propria preda” e non vogliono precludersi nessun traguardo. Una vittoria all’Euganeo, oltre a rappresentare una grossa spinta emotiva, permetterebbe di riaprire ogni discorso anche in ottica campionato, con la classifica che diventerebbe improvvisamente molto corta anche per quello che riguarda le prime posizioni. […]

Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, De Risio, Belingheri; Tabanelli; Marcandella, Capello.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Poi se troviamo squadre chiuse, dobbiamo metterci qualcosa in più per vincere perché nel girone di ritorno le avversarie cercheranno di chiuderci tutti gli spazi. La Reggiana era candidata a vincere il campionato. Non bisogna dimenticare le griglie di partenza e i pronostici dei grandi santoni del calcio: il mio Padova era in terza fila, e la Reggiana deve prendersi la responsabilità di essere una formazione candidata a vincere. Come del resto io ho sempre detto di avere una rosa importante per cercare di stare il più in alto possibile. Ma non voglio che tutte le volte venga aumentata la pressione sul ruolo che abbiamo: sappiamo recitarlo, anche se mi sembra che da altre parti si cominci a dire che il Padova deve stravincere le partite e che ha favori arbitrali. Anzi, rivedendo la partita con la Fermana ho ancora di più il presentimento che qualcuno lunedì sia stato condizionato, perché se non ci danno quei due rigori, mi viene da dire quali ci fischiano». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un altro scatto per ripartire di slancio dopo l’inusuale pareggio con la Fermana. Farlo poi in uno scontro diretto e mettere le mani sul titolo d’inverno sarebbe ancora più importante. Ecco l’obiettivo del Padova nella sfida serale con la Reggiana, che sarà in ripresa sul piano dei risultati, ma è pur sempre staccata di undici lunghezze in classifica. Il che certifica ancora di più il ritmo da applausi che stanno tenendo i biancoscudati. Se lunedì la Fermana si è difesa a oltranza per strappare un punto, questa sera c’è da aspettarsi una gara diversa. «Penso di sì – sottolinea Bisoli – in considerazione degli uomini che ha la Reggiana. Vorrà recuperare il terreno perso all’inizio venendo all’Euganeo per mettere sotto il mio Padova, per cui potrebbe essere una partita simile a quelle con Mestre e Triestina.

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Ho molti dubbi perché tutti i giocatori stanno bene». Non si sbottona Bisoli sulla formazione prima della seduta a porte chiuse. Tutti convocati, eccetto Pinzi (squalificato) e Madonna (stagione finita). Nel modulo si torna alle due punte e al trequartista. «Sì, e le punte devono muoversi per non dare punti di riferimento. Nell’arco della gara possiamo aprire o stringere i giocatori. Non è comunque il modulo che ti fa vincere, ma l’interpretazione dei giocatori nella singola giocata e nell’atteggiamento». Bindi torna tra i pali. «È giusto riproporre le gerarchie, ma se Merelli continua in questa crescita, molte volte ci sono anche gli avvicendamenti». De Risio al posto di Pinzi. «È in grande condizione e quando è entrato ha dato sempre un grande apporto». […]

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, De Risio, Belingheri; Tabanelli; Guidone, Capello.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Rispetto alla sfida di lunedì, mi aspetto un atteggiamento più spregiudicato da parte della Reggiana. Potrebbe essere una gara simile a quella vista con Mestre e Triestina». […] Bisoli conferma il ritorno al “4-3-1-2”: «Le punte giocheranno più vicine, ma, come ripeto spesso, dobbiamo essere bravi ad interpretare vari sistemi di gioco, anche nell’arco della stessa gara». Il tecnico scioglie solo un paio di dubbi sui titolari: «Bindi rientra perché non è un giocatore di movimento ed è giusto rispettare le gerarchie, anche se Merelli sta crescendo. De Risio giocherà al posto dello squalificato Pinzi, è in grande condizione e spesso mi è dispiaciuto lasciarlo in panchina perché, quando è entrato, ha sempre dato un ottimo apporto. Per il resto ho molti dubbi e terrò tutti sulla corda». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Altro giro, altro gelo, altro tentativo di fuga. Nuovo impegno serale per il Padova, che ospita la Reggiana per la penultima giornata del girone d’andata di Serie C. Abbandonata la pioggerellina dell’Immacolata, lo stadio Euganeo ripiomberà nel freddo polare già patito contro la Fermana per provare a spingere i biancoscudati verso il titolo di “campioni d’inverno”. Titolo che peraltro potrebbe essere già conquistato prima di scendere in campo, se il Renate non dovesse vincere proprio a Fermo. […] Un vostro successo permetterebbe già di eliminare definitivamente una diretta concorrente, visto che caccerebbe la Reggiana a – 14.«In tal senso sarebbe utile anche un pareggio, ma noi giocheremo assolutamente per vincere, vogliamo allungare la nostra striscia e distanziare ancora qualche altra rivale, come il Pordenone, che riposerà.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) In occasione di Padova-Reggiana tre navette partiranno in direzione stadio Euganeo da tre punti della città: la stazione ferroviaria, il capolinea Nord del tram (Pontevigodarzere) e il capolinea Sud (Guizza). Tutt’e tre le corse sono previste alle 19.30, i tifosi potranno andare e tornare dalla stazione e dai parcheggi scambiatori pagando un unico biglietto (1.30 euro). Al ritorno, le navette muoveranno dalla Tribuna Ovest centrale, circa 15′ dopo la fine della gara. Agli ingressi di tutti i settori gli steward marchieranno i biglietti usati dai tifosi per prendere le navette. Presentando al Padova Store tali biglietti marchiati si potrà usufruire del 10% di sconto su tutto il materiale ufficiale.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una sfilza di ex: Trevor Trevisan, Marco Guidone, Sergio Contessa, Yousupha Bobb, Andrea Bovo, Cristian Altinier e pure Matteo Chinellato, 19 presenze e un gol in Emilia alla sua prima stagione da professionista. Si alza il sipario su Padova-Reggiana, un big-match a tutti gli effetti che metterà di fronte due squadre che scoppiano di salute. […] Sul campo Pierpaolo Bisoli proverà ad allungare una striscia positiva che sta consegnando alla squadra il ruolo di leader nel girone B del campionato di Serie C, con sei punti di vantaggio sul Renate secondo in classifica e undici sulla stessa Reggiana. «Loro sono in un grande momento — ammette l’allenatore biancoscudato — Vista la rosa sono tra i candidati per la vittoria del campionato e quindi partite simili si preparano da sole. Entrambe le squadre vorranno vincere e noi vogliamo continuare il nostro cammino. Stiamo facendo benissimo, i miei ragazzi hanno dato tutto finora. Dovremo giocare con umiltà, ma imponendo il nostro gioco. Se incontri squadre come la Fermana che chiudono gli spazi bisogna fare qualcosa in più per portare a casa i tre punti… ». […]




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