Altri 100 di questi giorni. E ad augurarselo provvede già da solo, Enrico Alfonso. Il portiere del Cittadella contro il Foggia ha tagliato il traguardo delle 100 presenze in Serie B, tra le 54 inanellate con la maglia granata, le 37 a Modena e le 9 a Pisa. «Fa piacere essere arrivati qui, ma già penso a raggiungere la prossima cifra tonda. Concentrarmi sulla prossima tappa è uno stimolo». Ce n’è una a cui è più legato? «Difficile indicarne una sola, ma direi la prima, con la maglia del Pisa, allo stadio Arechi di Salerno (finì 1-1, ndr). A farmi esordire fu l’ex ct azzurro Gian Piero Ventura. E poi ricordo la partita con la Salernitana della scorsa stagione, penso di aver fatto una prestazione strepitosa».
[…]C’è qualche rammarico? «L’unico è legato all’idea che avrei potuto fare qualcosa di più. Tanti mi dicono che avrei potuto giocare in Serie A e così ci penso, forse con qualche scelta più oculata e un po’ più di maturità, qualche anno fa, il mio percorso sarebbe stato diverso. E tuttavia ripenso anche ai periodi bui della mia carriera, perciò ritrovarmi a parlare di queste 100 presenze in B è un orgoglio». Anche perché ha festeggiato assieme alla squadra, che sta vivendo il momento migliore della stagione, con le tre vittorie consecutive in campionato e il passaggio del turno in Coppa. «E faremo di tutto perché continui. Io non dimentico che dopo il ko con il Parma in tanti ci avevano messo in discussione, mancando di equilibrio nei commenti. Io rimango con i piedi per terra, anche perché non abbiamo fatto ancora nulla, non essendo nemmeno a metà stagione, ma dico che l’obiettivo è continuare su questa strada per dare una sterzata a questo campionato, con ancora un bel numero di squadre in pochi punti».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Con la partita di Foggia il portiere Enrico Alfonso ha raggiunto le cento presenze in serie B. E la vittoria ha reso tutto ancora più bello. «Me lo hanno detto i cronisti nelle interviste subito dopo la partita – conferma il numero uno granata – perchè non lo sapevo. Mi fa piacere avere tagliato questo traguardo. Questa però deve essere solo una tappa per puntare ad un’altra cifra tonda». Una tappa che merita comunque qualche considerazione. «La sfida che mi è rimasta più impressa? A dire il vero non ci avevo ancora pensato, ma rispondo subito: quella del mio esordio fra i cadetti allo stadio Arechi di Salerno con la maglia del Pisa, che aveva Ventura in panchina». Quella che ricorda con più affetto è più recente. «Sicuramente la partita dello scorso campionato al Tombolato con la Salernitana, dove mi sono reso protagonista di tre parate davvero strepitose: su un pericoloso colpo di testa di Coda, con un’uscita tempestiva su Donnarumma lanciato a rete e respingendo a distanza ravvicinata un pallone calciato da un loro difensore su azione d’angolo».
[…]Quattro vittorie nelle ultime quattro partite, fra cui quella di Ferrara in Tim Cup, sono un segnale forte di un gruppo compatto, che in difesa ha ritrovato Filippo Scaglia. «Il merito è di tutti – taglia corto Alfonso – compreso di Filippo, che con la Spal non ha giocato e il reparto è stato ugualmente formidabile. Ognuno sta dando il massimo e ci tengo a dire che se la difesa tiene bene è merito anche degli attaccanti che rientrano molto. Sono loro i primi difensori e tutti concorrono in entrambe le fasi. La nostra forza è il gruppo che trae beneficio quando ha il maggiore numero di giocatori a disposizione».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)