Il Padova sbatte su una solidissima Fermana (ottava partita senza subire gol) ed è costretto a rimandare l’appuntamento con il titolo d’inverno. Una serata con più ombre che luci per i biancoscudati, incapaci di accendere la partita sia nella costruzione del gioco e sia nella finalizzazione. Peccato non avere allungato ulteriormente sul Renate, ma il punto portato a casa può comunque risultare importante nell’economia della stagione. Resta però da capire il motivo di una prestazione così scialba quando invece alla vigilia c’erano tutte le premesse per vedere all’opera un Padova aggressivo e determinato.
[…]È un Padova però che fatica a sviluppare con continuità la sua azione. E allora Bisoli sposta Marcandella alle spalle di Guidone e Capello. Evidente l’intenzione del tecnico di sparigliare le carte. Ma la mossa non produce gli effetti sperati.
[…]Un altro primo tempo abbastanza modesto, come era già successo a Bergamo: da minimo sindacale il contributo dei centrocampisti, quasi evanescenti gli attaccanti, non impeccabili i difensori. E come a Bergamo di nuovo Bisoli prova a dare la scossa all’intervallo: fuori Guidone e Capello, dentro Chinellato e il giovane Cisco, decisivo con la sua doppietta nella vittoria in rimonta sull’Albinoleffe.
[…]Alla mezz’ora Bisoli si gioca anche l’ultimo cambio, richiamando in panchina Marcandella e inserendo Candido. Ma il grigiore che si è impadronito della gara fatica a diradarsi. E lo 0-0 va in archivio.
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)