Live 24! Padova-Fermana, termina 0-0 il “monday night”

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Ore 19.30 – (Il Piccolo) La sconfitta di Fano brucia, parecchio. L’immagine di Germinale che trova l’angolino con una invenzione di tacco bruciando sul tempo Arma ed El Hasni è il fotogramma del k.o subito nelle Marche . Il difensore tunisino si dispiace per la sconfitta maturata. «Siamo andati a Fano per vincere, ma ci siamo trovati di fronte una squadra compatta che si è difesa bene. Abbiamo subìto gol su un episodio che dovremo rivedere. Siamo dispiaciuti, volevamo vincere questa partita per dare continuità ai risultati». La reazione c’è stata, le occasioni anche, ma solo dopo il gol del Fano.«Il primo tempo è stato equilibrato, nel secondo loro hanno trovato il gol su un episodio, perché per il resto non hanno creato molto. Dovevamo comunque fare di più e nel secondo tempo abbiamo buttato troppo la palla in avanti in modo affrettato, avremmo dovuto gestirla di più». […] Dopo la sconfitta di Coppa, la reazione con il Gubbio. Dopo questa caduta? «Dobbiamo subito alzare la testa e guardare al Feralpi Salò. Sarà una partita molto importante, pedaliamo e andiamo avanti». Con tanti indisponibili, percepite la coperta corta? «Siamo tutti a disposizione dell’allenatore e chi va in campo cerca di dare il massimo, tutti assieme. Chi è fuori, speriamo possa tornare presto per dare una mano». […]

Ore 19.00 – (Il Piccolo) La sconfitta di Fano non è un incidente di percorso ma uno degli incidenti nei quali è incorsa finora questa Triestina. Il risultato può far male ma fino a un certo punto. Perché in primo luogo il pareggio poteva anche starci (soprattutto se fosse stato accordato il rigore su Mensah, anche se poi i penalty vanno trasformati…) e poi perché gli avversari con il cambio di allenatore e i due innesti fatti in corso sono diventati più solidi di quanto non dica la classifica. E poi l’Unione ha vinto a sorpresa su campi difficilissimi e ha una classifica in linea con le aspettative della vigilia. Ma queste premesse non possono cancellare una prestazione davvero poco incisiva degli alabardati. Nulla di nuovo perché contro avversari che si difendono in otto la Triestina è sempre andata in apnea. Queste sono al momento le sue caratteristiche fanno dell’Unione un gruppo capace di grandi giocate e di segnare tanti gol ma anche una squadra soggetta a subire oltre ogni logica gli atteggiamenti conservativi di chi ha di fronte. Il primo tempo con il Fano ha messo a nudo l’incapacità dell’Unione di saper imporre il proprio gioco sfruttando le fasce laterali per allargare le maglie degli avversari. Non solo ma la Triestina, oltre a una sterile supremazia territoriale, si è lasciata spesso invischiare dalle giocate dure dei marchigiani anziché tessere le sue trame con pazienza e cinismo. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Due giorni di riposo per staccare la spina, ricaricare le batterie e ripartire con nuove e fresche energie per il rush finale con cui si chiuderà il 2017. Un vero e proprio toccasana per gli arancioneri come spiega Dario Sottovia che, da Sappada, ci racconta come il Mestre sia pronto a tornare al lavoro per preparare le ultime quattro partite di quest’anno solare dopo il turno di riposo osservato questa settimana. «Sicuramente questo weekend ci ha fatto bene a tutti i livelli, sia su quello fisico che mentale, perché ci ha permesso di staccare la spina e permetterci di riprendere fiato. Un fattore che aiuta ad affrontare la settimana con molta più carica e molta più energia». Sabato infatti il Mestre sarà di scena a Santarcangelo, che al momento occupa l’ultima piazza in classifica nonostante il pari a reti bianche in casa del Renate ottenuto due giorni fa. «La posizione in classifica non conta nulla – spiega Sottovia – perché anche il Fano, vincendo con la Triestina, ha dimostrato come non esista nessuna partita facile. Queste partite sono sfide temibili, da affrontare al 110% perché la graduatoria dimostra come le distanze si stiano accorciando notevolmente, e bisogna continuare a fare punti se non si vuol essere inghiottiti nella zona play-out». […] «Io credo che fino ad oggi abbiamo fatto un’ottimo campionato, perché nessuno ad inizio stagione ci avrebbe messo all’ottavo posto con 21 punti vicini al termine del girone di andata, ma il margine di miglioramento c’è sempre e passa dal nostro impegno e la nostra dedizione. Ad oggi abbiamo meritato un’ampia sufficienza, ma non dobbiamo mollare di un centimetro se vogliamo restare sulla strada che abbiamo intrapreso».

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ancora 17 punti per raggiungere l’obiettivo salvezza. Calcoli alla mano, è questo il bottino che il Mestre deve totalizzare per restare, in proiezione, in serie C, visto che nelle ultime tre stagioni la media punti di tutti e tre i gironi per evitare i playout è stata di 1,12 punti, ovvero un totale di 38 punti in 34 partite. Poco meno della metà di quanto racimolato fino ad oggi dalla compagine di Mauro Zironelli che, prima della chiusura del girone di andata, ha a disposizione le partite contro Santarcangelo e Sudtirol per incrementare ulteriormente i 21 punti già conquistati fino ad oggi. Chiaramente le statistiche non possono garantire la certezza assoluta, ma nei nove campionati presi in considerazione, ovvero i tre gironi delle stagioni di Lega Pro 2014/15, Lega Pro 2015/16 e Lega Pro 2016/17, quel dato di 1,12 punti per uscita ha sempre garantito la salvezza diretta, senza nessuna eccezione. Un dato che può dare sicuramente fiducia agli arancioneri, che ad oggi viaggiano ad una media ben superiore a quella della salvezza con 1,40 punti a partita, che negli stessi campionati presi in considerazione ha garantito un piazzamento tra il sesto e l’ottavo posto indipendentemente che il numero di squadre per girone fosse 18 o 20. […]

Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) […] «Avevo attraversato – spiega Neto Pereira – un periodo difficile per un infortunio e non sapevo se sarei tornato a giocare ma ora sto bene e questa è la cosa più importante». Intanto nel Mestre si è caricato sulle spalle l’attacco, torna indietro a prendere calci e palloni, non disdegna di aiutare la difesa e quando riesce segna, anche contro la sua ex squadra. Ma qual è il segreto per arrivare a giocare ancora ad alti livelli? «Allenarsi bene e condurre una vita regolare. Quello che fai durante la settimana lo porti in campo la domenica e poi ho la fortuna di avere un allenatore che ha una sua mentalità vincente e ci fa anche divertire durante gli allenamenti ed è una cosa importante». […] All’Euganeo da avversario? «Ero emozionato e contento, a Padova ho lasciato tante persone a cui voglio bene, e che mi vogliono bene a loro volta. Poi i cicli ogni tanto finiscono, succede di cambiare maglia». Il presente è il Mestre. «Stiamo dimostrando di non essere inferiori a nessuno. Dobbiamo raggiungere la salvezza il prima possibile e poi penseremo al resto. Il Padova è la squadra favorita per la vittoria del campionato, la vedo bene e mi sembra una formazione di assoluto valore, ma nel calcio può succedere di tutto: il Mestre prova sempre a fare la partita e a vincere, abbiamo una filosofia precisa e la applichiamo ovunque come abbiamo fatto anche all’Euganeo».

Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Dopo due giorni di vacanza concessi da Zironelli approfittando anche del turno di riposo previsto per il Mestre dal calendario, oggi gli arancioneri riprendono gli allenamenti agli ordini del tecnico di Thiene. C’è da preparare la partita contro il Santarcangelo, la formazione romagnola è sul fondo della classifica giocherà sicuramente una partita ad alta intensità agonistica per cercare punti importanti in chiave salvezza. Zironelli lo sa bene e anche in questa settimana preparerà tutte le contromisure. «Affronteremo una squadra alla ricerca disperata di punti per smuovere la classifica, staccare il Fano e cercare di risalire posizioni» spiega l’allenatore «a loro potrebbe bastare un pareggio ma cercheranno il colpaccio. Dovremo essere bravi noi a sfruttare ogni minima occasione e non sbagliare più cinque-sei palle gol a partita come è capitato ultimamente. Dovremo lottare per cercare ogni spazio possibile». Sul fronte giocatori indisponibile il portiere Ayoub fermato per due giornate dal giudice sportivo dopo l’espulsione (dalla panchina) nel corso della partita pareggiata contro il Fano mentre è pienamente recuperato il portiere Favaro. Intanto Sottovia ha ripreso ad allenarsi regolarmente dopo i postumi della pubalgia. […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È andata bene. Gli highlights della partita sembrano dare ragione al paron della Sambenedettese Franco Fedeli (letteralmente scatenato contro l’arbitro al termine del confronto di sabato pomeriggio fra i suoi rossoblu e il Pordenone, finito 1-1) e a Eziolino Capuano (altrettanto critico nei confronti del signor Marchetti di Ostia Lido). In occasione del gol del Pordenone, sul lancio di Burrai per Lulli (che poi ha rimesso al centro per Magnaghi) sembrano in fuorigioco sia l’ex rossoblu che il centravanti neroverde autore del gol. Meno chiare le immagini sul rigore reclamato da Di Massimo (espulso per proteste) all’89’ sulla scivolata di Danza, ma la dinamica sembrerebbe dar ragione all’ex juventino. […] Colucci non entra in polemica, tralascia gli episodi e commentare l’andamento della partita. «Non giudico mai le decisioni degli arbitri afferma con grande serenità il tecnico – nemmeno quando sono negative per noi. Mi piace sottolineare la prestazione dei miei ragazzi che hanno fatto la partita dal primo al novantacinquesimo minuto. Abbiamo rischiato pochissimo e avremmo potuto fare anche il secondo gol con Ciurria». Anche a San Benedetto qualcuno gli ha ricordato che il Padova è primo con largo vantaggio (+7 sui ramarri) e con il posticipo ancora da giocare questa sera contro la Fermana, ma ha già avuto 7 rigori a favore. Anche in questo caso Colucci non tradisce il suo stile. «I biancoscudati hanno in rosa 4/5 giocatori di grande esperienza che hanno fatto anche la serie A e che sanno farsi sentire nei momenti decisivi. Al momento sono meritatamente primi». […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) La Tim Cup rappresenta il sogno. La realtà si chiama serie C, campionato in cui il Pordenone dimostra di essere guarito, ma non del tutto. Col pareggio di sabato con la Sambenedettese, per quanto ottenuto con un’ottima squadra, i ramarri non sono riusciti a dare continuità alla vittoria col Vicenza e compiere il giusto balzo in classifica per insidiare il Renate, secondo e prossimo avversario il 16 dicembre a Meda (domenica prossima i neroverdi osserveranno il turno di riposo).L’incontro nelle Marche si era messo bene a inizio ripresa, quando dopo un ottimo primo tempo Simone Magnaghi aveva trovato il gol del vantaggio, il suo quarto stagionale dopo quelli timbrati con Gubbio, Triestina e Vicenza. Ma sul finire della gara, complice la stanchezza per le tre partite in otto giorni e un campo quasi impraticabile, il Pordenone ha subìto il gol del pari da parte della Sambenedettese e ha rischiato grosso quando l’arbitro ha deciso di non assegnare un calcio di rigore a favore dei rossoblù. A ogni modo la squadra è in crescita, soprattutto dal punto di vista del gioco: benedetto in questo senso il rientro di Berrettoni, che funge da regista avanzato e fornisce molteplici soluzioni, oltre a garantire sicurezza a chi gli gioca vicino. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) […] Il club neroverde è stato oggetto, ieri sera, del monologo di Gianfelice Facchetti alla “Domenica sportiva”; “Quelli che il calcio” ha dedicato un servizio all’atmosfera di festa che si vive in città per il raggiungimento dello storico traguardo mentre il presidente Mauro Lovisa è stato intervistato da Radio Deejay nel corso di Deejay Sporting club, la trasmissione dell’emittente milanese che segue il calcio alla domenica pomeriggio. Il numero uno del club di via Stadio è entusiasta per essere finito sotto i riflettori di uno dei network più ascoltati d’Italia. «Sono contento – ha esordito con una battuta – che l’Inter stia vincendo con molti gol di vantaggio. Vuol dire che, se noi subiremo tante reti, potremo dire che pure il Chievo le ha incassate con un avversario così…». Lovisa ha parlato del bel momento che vive la sua società: «Stiamo facendo bene – ha detto -. E ce lo meritiamo dopo aver sfiorato la serie B, che ci è stata negata nella famosa partita col Parma. Il nostro progetto va avanti e l’obiettivo è arrivare nel calcio che conta (la serie A, come detto pochi giorni fa, ndr). Adesso ci godiamo la soddisfazione di giocare a San Siro e poi, da bravi friulani, continueremo a lavorare»”. […] «Siamo una squadra tecnica e proveremo a dire la nostra – ha spiegato -. Spero però che l’Inter arrivi rilassata, magari dopo aver vinto a Torino con la Juve… (sorride). Sicuramente però chiederò ai ragazzi di non perdere mai la dignità nel corso della gara». Come dire: ci sta di perdere, ma non con un passivo umiliante. Una battuta infine sugli allenatori: «Come mi comporto con loro? Essendo stato uomo di campo, avendo giocato sempre tra serie D ed Eccellenza, mi confronto – ha detto -. E li valuto per il lavoro che svolgono durante la settimana. Con i tecnici sono sempre stato fortunato. Colucci? Per me è un predestinato». […]

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Squalifiche e infortuni, comincia la settimana più complicata della stagione per il Venezia che sabato al Penzo ospiterà la Pro Vercelli (ore 15). Gli arancioneroverdi hanno svolto ieri mattina la seduta defaticante, decollando a metà pomeriggio da Palermo, e da domani Pippo Inzaghi (oggi giornata di riposo o di terapie per gli acciaccati) inizierà a fare la conta: contro i piemontesi sicuri assenti per squalifica capitan Domizzi in difesa, espulso al Barbera per doppio giallo, e Bentivoglio in regia dopo la quinta ammonizione in campionato. Da verificare Modolo, Moreo e Falzerano usciti in anticipo due giorni fa, i primi due per noie muscolari (Modolo era già stato costretto in tribuna col Novara), il terzo per una botta. A Palermo si è rivisto (in panchina) Fabiano dopo i guai alla caviglia, mentre non erano disponibili nemmeno Marsura (spalla dolorante) e Garofalo (out tre settimane per uno stiramento). Inzaghi avrà grossi problemi in tutti i reparti e dovrà giocoforza puntare su elementi con pochissimi minuti nelle gambe, come Cernuto e Stulac, o su altri reduci da un dentro-fuori come Bruscagin e Suciu. Tuttora senza presenze rimangono Fabris (accostato al Padova per sostituire l’infortunato Madonna) e Soligo, con Mlakar fermo ai 4′ giocati a Brescia. […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nel post partita il tecnico del Palermo, Bruno Tedino, ha allargato le braccia «Abbiamo trovato un muro davanti. Il Venezia ha fatto una partita difensiva, accorta e intelligente». Senza saperlo con questa analisi concorda in pieno Emil Audero, per il quale, ovviamente, lo 0-0 del Barbera ha tutto un altro sapore rispetto all’allenatore siciliano. «Abbiamo fatto, bene, la partita che era necessario fare per tornare con punti da Palermo sintetizza il portierone arancioneroverde . D’altra parte non si può star lì a sottilizzare, perché davanti avevamo una squadra con giocatori fortissimi tanto nella fase offensivo quanto in quella difensiva, che punta a tornare subito in Serie A e probabilmente ci riuscirà». Come a Chiavari contro l’Entella, Audero con le sue parate è stato determinante per difendere con le unghie un pareggio a reti inviolate. «Ho salvato il risultato? Dovrò pur conquistarmi la pagnotta ci scherza su la parata più difficile è stata sul diagonale di Coronado, mi fa piacere dare il mio contributo. La partita l’abbiamo vista, sapevamo tutti che ci sarebbe stato da soffrire, la cosa più importante era difenderci con il solito ordine e reggere la loro pressione. Siamo stati bravi, soprattutto dopo esser rimasti in dieci contro undici nel finale, con un difensore del calibro di Domizzi e con le tre sostituzioni già esaurite». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Venerdì la Juventus ha vinto a Napoli stando tutta nella propria metacampo e giustamente mica si è vergognata – il paragone del ds Leandro Rinaudo -. Il calcio moderno è questo, conta l’efficacia non è il bel gioco. Ed è vero che noi stiamo segnando pochi gol, però siamo nella zona alta della classifica come le squadre che hanno punte con 10-15 reti». Il bicchiere è dunque mezzo pieno dopo lo 0-0 del Barbera. «Assolutamente sì, sapevamo che a Palermo ci aspettava una sfida difficile, in un ambiente ostico, contro una squadra attrezzatissima. È arrivato un risultato importante e meritato». […] Nota preoccupante le tante assenze in vista. «Il campionato comincia un po’ a presentare il conto tra squalifiche e infortuni: quando lo definivo lungo e imprevedibile mi riferivo anche a queste situazioni. Poi si fa male un difensore e ne viene squalificato un altro, nessuno lo vorrebbe ma capita. In questo Venezia pure chi ha giocato meno ha dimostrato di poterci stare, ora chi subentra farà il proprio dovere e metterà l’allenatore in difficoltà. Giocatori come Suciu e Signori, ad esempio, sono pedine di valore che non hanno ancora espresso le qualità che hanno: ora toccherà a loro dimostrare a Inzaghi che ci sono». […] «Il mercato? Siamo vigili, sto parlando col mister e a breve tornerà il presidente Tacopina. La società è presente e non lascia nulla al caso, ci crede molto. Qualcosa faremo, se ci sarà la possibilità di migliorare davvero».

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia fa la conta, e non potrebbe essere diversamente. Ieri mattina allenamento defatigante a Palermo, prima di far rientro a casa, con un gruppo ridotto a causa delle defezioni per infortunio. Sabato, al Penzo, arriva la Pro Vercelli, ma la settimana si apre con tante spie accese nella testa di Filippo Inzaghi. Intanto due certezze: la squalifica di Simone Bentivoglio e di Maurizio Domizzi, entrambi diffidati con il capitano per di più espulso. E poi gli infortuni: Garofalo e Marsura erano stati costretti a saltare la trasferta in Sicilia, al “Barbera” si sono poi aggiunti Modolo, Falzerano e Moreo. Preoccupa soprattutto il reparto difensivo con il sicuro forfait di Domizzi, se dovesse aggiungersi anche il mancato recupero di Modolo, Inzaghi sarebbe costretto a inserire contemporaneamente Bruscagin e Cernuto, senza avere cambi in panchina come difensore centrale. […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) […] «Abbiamo giocato su un campo pesante, anche se ha retto bene» osserva Giuseppe Zampano «perché nel pomeriggio aveva piovuto. Ma siamo soddisfatti del pareggio ottenuto a Palermo. Nel complesso, siamo stati ancora una volta solidi e, nonostante le loro assenze, siamo riusciti a difenderci bene». Il Venezia visto in Sicilia ha dimostrato grande compattezza, caratteristica via via cresciuta in questi tre mesi di campionato e anche i rosanero non sono riusciti a scardinare il muro arretrato. Al Palermo mancava in attacco Nestorovski e Audero è stato insuperabile ma il reparto ha dato prova il essere il punto di forza della squadra, una diga difficile da abbattere. «Ci siamo ben comportati» continua il laterale genovese «contro un avversario forte. Il Palermo si è dimostrato una grande squadra, tra le migliori del torneo, lo sapevamo, e il punto ci va bene». […] «Inzaghi cura tanto la fase difensiva» continua «e se abbiamo subito meno reti di tutti in campionato, il merito va anche agli attaccanti, primi a sacrificarsi e a fare tanto lavoro. Poi magari capita che arrivino poco lucidi in area ma diamo atto a quanto fanno durante i 90’». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Quasi l’avessero chiamata: «partita pericolosissima», il refrain di via Biagi degli ultimi giorni. E puntualmente ha preso forma lo scenario peggiore per il Montebelluna, costretto dall’ultima della classe al terzo tonfo di fila. L’Abano è più vivo che mai, di recente aveva quasi piegato la Vecomp e la seconda vittoria in campionato è meritatissima. Sconcertante, per contro, l’atteggiamento mentale dei biancocelesti: dopo un buon primo tempo, che li aveva visti segnare ma sciupare troppe chance, sono letteralmente spariti, facendosi rimontare in zona Cesarini. Il vantaggio montelliano, al 16′, scaturisce da un rasoterra sottomisura di Barbon, di nuovo titolare accanto a Fantinato L’1-1, improvviso ma nell’aria, coincide al 37′ del secondo tempo, con la botta da fuori area di Boreggio, ma è propiziato da una papera di Milan che toppa clamorosamente il controllo della sfera. Poi, al 44′, sugli sviluppi di un corner, la zampata dello smarcato Mattia Cecconello. […]

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Una trappola praticamente perfetta. O, forse, un piccolo capolavoro tattico dell’Este che, senza quattro titolari (Munaretto, Gilli, Pozza e Florian, tutti ai box tra squalifiche e infortuni), riesce ad imbrigliare con un sano attendismo l’Arzignano Valchiampo, capolista indiscussa del girone C almeno fino al match del Nuovo Stadio, costato agli ospiti – si fa per dire – sia la vetta (la Virtus Vecomp Verona è a + 2 punti) che il secondo posto, ora appannaggio del Campodarsego. Eppure, gli uomini di mister Vincenzo Italiano dimostrano, sin dalle prime battute di gioco, di avere più voglia di arrivare in area rispetto agli avversari, anche se Ilari, Forte e Veratti non fanno perdere la Trebisonda a Cassandro, Dei Poli e Ferrando. […] Lo 0-0 finale, fra l’altro, non ha chissà quali conseguenze per capitan Lorello e compagni: l’Adriese, forte del tris rifilato alla Calvi Noale, può godersi il sesto posto, ma con un solo punto di distacco sui giallorossi. Le cose potrebbero cambiare già da domenica, quando al Nuovo Stadio arriverà l’Union Feltre di Andrea Pagan (che segue l’Este nella graduatoria).

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Un Campodarsego da sballo. Sotto di due gol (con merito), la squadra di Fonti rimonta e poi travolge il Tamai, mettendo a segno il colpaccio della quindicesima giornata del girone C di Serie D: grazie all’ottava vittoria nelle ultime nove partite Kabine e compagni superano l’Arzichiampo (fermato sul pari dall’Este) e si portano al secondo posto in solitaria a una sola lunghezza dalla capolista Virtus Vecomp, capace di vincere l’anticipo col Belluno. Risponde alla capolista, il Campodarsego, che sul campo del Tamai parte male, viene graziato (annullate due reti dubbie ai pordenonesi), ma poi va a prendersi i tre punti con grande autorità, dimostrando di essere meritamente nei quartieri alti. Nota oltremodo positiva nel finale il gol di Edoardo Nalesso, prodotto del settore giovanile del club. E alla fine della gara è festa grande negli spogliatoi, con il presidente Daniele Pagin portato in trionfo dai suoi giocatori.Gianfranco Fonti, che torna a Tamai – dov’era stato vicino alla panchina nell’inverno del 2014 -, punta sempre sul suo 3-4-3 con Aliù, Michelotto e l’ex Sacilese Kabine davanti. Bisioli risponde con il 4-4-1-1 con l’ex Luparense Giglio alle spalle dell’unica punta Maccan. […] Grande euforia, come detto, a fine gara nello spogliatoio biancorosso. Ed è raggiante il presidente Daniele Pagin: «Questa è diventata davvero una grande squadra, se è stata capace di ribaltare una partita come questa. Io alla Serie C ci credo davvero».

Ore 11.40 – (Gazzettino) […] «Sto giocando – spiega Andrea Schenetti – con grande continuità e di questo non posso che essere contento. Al pari del Cittadella, so che anche personalmente posso migliorare ancora. Lavorerò sodo per riuscirci». Dove, in particolare? «Sicuramente nella conclusione verso la porta avversaria. Sono a due gol ma se guardo indietro mi accorgo che ho avuto diverse occasioni per aumentare il mio bottino. Almeno quattro, cinque gol li potevo fare. Poi devo allenarmi bene per restare sempre al top della forma fisica». […] Ritorniamo al successo di Foggia: fanno tre di fila in campionato – mai accaduto finora – più l’acuto di Tim Cup. «È stata una vittoria importante perché ci allunga la serie positiva. È fondamentale avere continuità in un torneo impegnativo e logorante come quello di B. Adesso dobbiamo mantenere questi numeri e restare sempre concentrati perché ci attende un mese di dicembre dove possiamo fare qualcosa di veramente importante». Possiamo dire di aver ritrovato il migliore Cittadella, che ha grande gamba e mente lucida? «A livello fisico siamo sempre stati bene sin dall’inizio del campionato, ora abbiamo trovato la compattezza di squadra e i risultati aiutano in questo senso. Le partite che ci attendono sono tutte difficili, ma sappiamo che possiamo interpretare un ruolo importante in questo finale di girone di andata». Venturato ha detto che adesso inizia la parte più difficile, quella delle conferme. «Ha ragione. Arrivare è una cosa, confermarsi è sempre molto difficile. La classifica in questo momento ci sorride, ma non abbiamo ancora vinto e raggiunto niente. Stiamo posando piccoli mattoncini gara dopo gara, ma la strada è molto lunga». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Ma lei se l’aspettava, a questo punto della stagione, di avere soltanto un punto in meno rispetto all’anno scorso? «L’ho scoperto pure io nelle scorse ore. Non me l’immaginavo, anche perché, l’anno passato, avevamo tutti una percezione diversa della situazione. In realtà, i 27 punti raccolti oggi fanno ancora più piacere dei 28 che avevamo dodici mesi fa». Andrea Gabrielli si gode il momento d’oro del suo Cittadella, risalito al quarto posto nella classifica della Serie B, ma non perde il senso della misura. Niente proclami da parte sua, dopo le tre vittorie consecutive in campionato – che diventano quattro considerando l’impresa compiuta in Coppa Italia in casa della Spal – ma una consapevolezza: «Ho la sensazione che ci sia lo spirito giusto per mantenere questa posizione». Oltretutto, presidente, quest’anno non si può nemmeno tirare in ballo il “fattore sorpresa”… «Se è per questo, incontrando gli addetti ai lavori delle altre città, posso dirvi che nessuno più ci considera una sorpresa, per tutti siamo una realtà solida di questa categoria». […] Dopo il 2-0 alla Spal i tifosi sognano e stanno già organizzando la trasferta del 14 dicembre all’Olimpico contro la Lazio. Sognare si può?«È un momento storico per il Cittadella: la vetrina nazionale su Rai 2 in prima serata non capita tutti i giorni. Avere la possibilità di sfidare gli uomini di Inzaghi è già di per sé un premio e una conferma che il lavoro svolto è valido. Chiaramente dobbiamo rimanere obiettivi ed essere consapevoli che davanti ci sarà una delle squadre più forti della Serie A. Noi, però, non partiremo sconfitti». Probabilmente anche a Roma Venturato darà spazio a chi ne ha meno in campionato. «Sulle scelte del tecnico non entro, non è giusto farlo. Chiunque schiererà, si farà valere». […]

Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Cisco, Guidone, Capello.

Ore 10.40 – (Gazzettino) A chi sento dire che il nostro è il girone più facile, mi viene da sorridere. Vorrei che tutti guardessero in casa propria e non in quella degli altri. Sabato ho sentito la conferenza stampa della Sambenedettese nella quale un giornalista ha detto che il Padova ha avuto sette rigori a favore: sbaglia i conti, perché ne abbiamo avuti tre come Sambenedettese e Pordenone. Bisogna smettere di mettere benzina sul fuoco alla mia squadra». Quanto al titolo d’inverno, il tecnico aggiunge: «È vero che possiamo conquistarlo, però il nostro obiettivo è a maggio. La gara con la Fermana non è per il titolo d’inverno, ma per fare un ulteriore passo avanti nella scalata che ci siamo prefissati quando abbiamo iniziato il ritiro. Poi è naturale che con una vittoria daremmo un’altra prova di forza alla classifica mettendo ancora più pressione alle inseguitrici». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) La possibilità di dare ancora uno strappo alla classifica e di mettere le mani sul titolo d’inverno con due giornate d’anticipo. I risultati di sabato delle dirette rivali consentono al Padova di approcciare alla sfida con la Fermana con un quadro ottimale sul piano psicologico e dei numeri. Tanto più che all’Euganeo i biancoscudati hanno un bilancio di sei vittorie e un pareggio. Bisoli però sottolinea: «Non voglio cali di concentrazione e che si pensi che sia facile. In campo ci dovranno essere undici giocatori con il coltello tra i denti, come se fossero ultimi in classifica e desiderosi di conquistare la prima vittoria». […] «I risultati confermano che non ci sono partite scontate – sottolinea Bisoli – e che bisogna affrontarle con massima concentrazione. Dobbiamo avere ancora più cattiveria agonistica e voglia di vincere per cercare di allontanarci ulteriormente.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Dieci reti segnate nelle prime cinque gare e poi due uniche marcature, concentrate nella trasferta vincente a Salò, nelle nove successive. Questa la curiosa parabola in fase offensiva della Fermana, penultimo attacco del girone, ma al tempo stesso formazione solida dietro, se è vero che in sette partite non ha subìto gol, chiudendo a reti bianche quattro delle ultime sei. Salvo sorprese il tecnico Flavio Destro oggi dovrebbe confermare il modulo 4-4-2 e gli interpreti delle ultime due sfide con Feralpi e Gubbio (quattro punti): l’esperto Comotto agirà in difesa, mentre la coppia offensiva sarà formata dagli esperti Sansovini e Lupoli. Altra incognita, il fatto di avere giocato solo due gare negli ultimi quattro turni, con due domeniche di riposo. «Quando affronti la capolista ha dichiarato alla vigilia l’allenatore gli stimoli vengono da sé. In più c’è la diretta televisiva nazionale e dunque non c’è bisogno di cercare ulteriori motivazioni per fare bene e portare a casa un risultato positivo, il tutto contro una squadra che ha raggiunto meritatamente la vetta del girone ed è composta da giocatori di categoria superiore». […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Quei segnali che fanno sperare in un grande 2018”) Ci sono segnali inequivocabili che giungono dalle squadre padovane che vanno per la maggiore: il Cittadella quarto in Serie B, a meno 2 dalle capoclassifica, il Padova primatista solitario della Serie C, con 5 punti di vantaggio sulla seconda e una partita ancora da disputare, il Campodarsego vice-capolista in Serie D, staccato di una sola lunghezza dalla Virtus Vecomp Verona, che comanda il girone.Dopo stagioni di sofferenza, se non di grigiore, il calcio di casa nostra offre motivi di soddisfazione e orgoglio impensabili sino a qualche tempo fa. […] In città il tifo biancoscudato sta finalmente ritrovando linfa vitale per colmare il gap accusato negli ultimi anni nei confronti delle altre piazze venete. Stasera potremmo persino festeggiare in anticipo il titolo di campione d’inverno, sempreché Pulzetti & C. superino la Fermana, ostacolo duro ma non proibitivo. […] L’importante è che ognuno reciti a dovere la parte richiestagli, e sotto tale aspetto si possono dormire sonni tranquilli, perché a capo delle tre società ci sono imprenditori seri, misurati e attenti anche nel ponderare le parole di fronte a situazioni che pure giustificherebbero considerazioni roboanti. Invece Gabrielli, Bonetto e Pagin, e lo staff di collaboratori che ruotano attorno a loro, stanno gestendo con intelligenza e buonsenso il quadro estremamente positivo tracciato dai risultati dei rispettivi gruppi. […] Si può pensare di festeggiare un Natale con i fiocchi, a patto che si resti sul pezzo e non ci si lasci distrarre da facili suggestioni, come se il più fosse fatto. I campionati, va sempre tenuto a mente, si vincono a primavera, ed aprile e maggio sono ancora assai lontani. Per cui niente… scherzi, la parola d’ordine è “vietato mollare”.

Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Pulzetti, Pinzi, Belingheri; Cisco, Guidone, Capello.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il terreno di gioco, dopo la partita di rugby, è in condizioni discrete, l’unico problema sarà il fatto che si vedono ancora tante righe bianche della tracciatura, e i giocatori potrebbero confondersi». […] Rientra Trevisan dalla squalifica, e si va verso la conferma del “4-3-3” che ha fatto la differenza nella ripresa contro l’Albinoleffe. Anche perché è difficile lasciare in panchina un Andrea Cisco straripante come quello visto otto giorni fa a Bergamo. «Abbiamo sempre giocato con due punte e un trequartista, vedremo se le allargheremo di più. Abbiamo provato entrambe le soluzioni, e siamo pronti anche a cambiare a seconda dei vari momenti della gara. Ho ancora tre o quattro dubbi sugli interpreti da mandare in campo: a parte Serena, che è convocato ma ha fatto un solo allenamento, gli altri stanno tutti bene. Nella seconda parte dell’incontro di Bergamo abbiamo coperto bene la discesa degli esterni avversari con il “4-3-3”: la soluzione con Cisco e Capello ha portato frutti importanti, non la escludo». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Un’occasione da non fallire, la grande chance per allungare ancora di più in vetta alla classifica del girone B di Serie C e rendere il vuoto sulla seconda posizione ancora più marcato, prendendosi il titolo di campione d’inverno con due turni di anticipo. Stasera si accendono i riflettori sullo stadio Euganeo: c’è Padova-Fermana, e per Pulzetti & C. l’opportunità è di quelle ghiottissime: consolidare la fuga al vertice. Delle prime dieci squadre che inseguono i biancoscudati, in questo turno hanno vinto solo FeralpiSalò e Reggiana: fare tre punti stasera vorrebbe dire volare a + 8 sul Renate, secondo. Il che, se non fosse una prima ipoteca sulla promozione in B, ci andrebbe comunque molto vicino. […] «Non voglio cali di concentrazione, non abbiamo ancora vinto nulla», avverte l’allenatore Pierpaolo Bisoli. «Sarà una gara difficile e per questo voglio undici giocatori con il coltello tra i denti, che scendano in campo come se fossero ultimi in classifica. La partita si deciderà soprattutto sulla tecnica: sarà la precisione del singolo passaggio al compagno a fare la differenza. Tanti piccoli dettagli che, in un match del genere, possono spostare gli equilibri.




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