Se la formazione è quasi fatta, non si può dire lo stesso dello stadio. Il manto erboso era stato abbondantemente “insabbiato” alla vigilia del match di rugby tra Italia e Sudafrica di sette giorni fa, grazie a questo stratagemma non ha risentito eccessivamente del test match. Eppure la situazione, nonostante questo, è ancora lontana dalla normalità. Se le linee devono ancora essere tracciate, e nella zona centrale del campo il fondo appare a tratti ancora irregolare, con qualche inevitabile buca qua e là, è nelle aree di rigore che nascono i maggiori problemi. Dove erano stati piantati i pali delle porte da rugby, infatti, sono rimasti dei grandi dischi di sabbia in piena area piccola: se non saranno rizollati a dovere, ma lasciati così come sono, potrebbero compromettere le traiettorie della palla proprio a due passi dai due portieri.
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)