«Entriamo nel periodo più caldo di questa fase», le parole di Trevor Trevisan, pronto a rientrare dopo la squalifica scontata in occasione della trasferta di Bergamo. «Arrivati lì in alto, ci vogliamo rimanere, ma sappiamo che sarà difficilissimo perché ogni avversario ci affronterà con il coltello tra i denti. Siamo la squadra da battere, e questo ci deve dare ancora più voglia e più fame: siamo pronti a sacrificarci per rimanere in vetta». Cosa può rappresentare dicembre? «Guardando il calendario, tutto è possibile, ma bisogna ragionare di gara in gara. Contro le quattro squadre più attrezzate abbiamo portato a casa tanti punti, ma a livello di energie mentali e fisiche abbiamo speso molto. Ci aspettano due gare davanti ai nostri tifosi, poi la trasferta a Gubbio, e poi il via al girone di ritorno: se si affrontano nella maniera giusta, in queste 5 partite possiamo dare un segnale importante. Dipende tutto da noi». Il doppio match in casa è una grande occasione… «Saranno due impegni molto complicati. La Fermana è una squadra che, come tutte le altre che navigano nelle zone medio-basse della classifica, è abituata a lottare fino al 90′: sarà una partita veramente difficile, perché hanno giocatori di valore e attaccanti esperti, dal passato importante. Poi arriverà la Reggiana, che era partita male e che invece, e lo avverto anche dalle parole dei miei “ex” compagni che ogni tanto sento, adesso è in salute e si sta risollevando, sia mentalmente che fisicamente. Abbiamo la possibilità e la fortuna di giocare entrambi i match qui da noi, sarà una fattore importantissimo perché l’apporto del nostro pubblico ci ha sempre dato una grande mano».
[…]Lunedì tornerà dopo la squalifica, in una difesa che nel frattempo ha però perso Madonna. «Purtroppo l’infortunio di Nicola è stato una brutta botta per tutti, umanamente e tecnicamente. Adesso dobbiamo sostituirlo, ma le ultime due gare hanno dimostrato che chi è stato chiamato a quest’incombenza l’ha fatto già in maniera egregia: ci sono tanti giovani in rampa di lancio, ragazzi come Zambataro e Ravanelli che, gettati nella mischia, hanno mostrato di valere molto. Ci vorrà un po’ di tempo per trovare un nuovo amalgama, ma a Bergamo abbiamo già risposto bene alle assenze».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)