Ore 20.00 – (Il Piccolo) «Questa è una squadra che deve costruire il doppio o anche il triplo dell’avversario per vincere». L’analisi di Sannino al termine del match contro il Gubbio è lucida. Infatti la Triestina domenica ha ritrovato la vittoria al Rocco perché ha saputo costruire almeno sette palle-gol (oltre al rigore fallito da Arma) contro le due degli avversari. Non solo ma così è successo anche negli altri precedenti (cinque in tutto) nel quale l’Unione ha raccolto l’intera posta in palio. Non solo Bracaletti e compagni sono riusciti a costruire tante palle-gol ma hanno vinto soltanto segnando almeno tre reti. Insomma quando la Triestina va in gol una sola volta non vince. La “regola del tre” è un elemento decisivo per conquistare l’intera posta in palio. La formuletta che può valere come un giochino in realtà è la fotografia di quanto l’undici di Sannino è riuscito ad esprimere finora. Le disattenzioni in difesa che portano l’Unione a subire quasi sempre almeno una rete è tanto evidente quanto il deficit di cinismo della punte (Petrella a parte). Del resto l’arma letale del gruppo plasmato da Sannino è il fraseggio palla a terra. Quando gli alabardati si trovano di fronte complessi più fisici o squadre che chiudono gli spazi manca quel guizzo per fare il salto definitivo. Del resto le caratteristiche degli uomini a disposizione sono queste anche se, come dice il tecnico, si può migliorare nella percentuale di realizzazione quando la superiorità è manifesta. […] In classifica, al di là dei limiti, mancano almeno tre punti (il pari gettato a Portogruaro e il successo alla portata in casa con il Santarcangelo) e comunque l’Unione sta viaggiando a una media che la porterebbe a fine torneo attorno ai 48-50 punti con grandissime probabilità di chiudere nella zona play-off. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Brutte notizie arrivano dall’infermeria del Mestre: si è chiusa con netto anticipo la stagione di Nicolò Pozzebon, che ha subito la rottura del legamento crociato. Il giovane esterno di proprietà della Juventus, arrivato in prestito quest’estate, circa un mese fa si è infortunato durante un allenamento appoggiando male il piede, e dopo tutte le dovute valutazioni del caso si è arrivati alla diagnosi finale del danno subito dal ginocchio del giocatore. Il talentuoso classe ’98 chiude dunque il suo anno con soli 8′ minuti all’attivo, disputati nel finale della gara contro la Sambenedettese persa dal Mestre per 2-1, lasciando l’amaro in bocca a tutti quei tifosi che attendevano con ansia le sue giocate sull’out di destra, dove sia nelle giovanili della Juventus che l’anno scorso nelle file del Piacenza aveva fatto vedere lampi di grande classe. […] Sempre ieri il Mestre è tornato in campo dopo l’1-1 contro il Fano di venerdì agli ordini del vice Stefano Sottoriva, visto che Mauro Zironelli era impegnato a Coverciano nelle fasi finali del suo corso per ottenere il patentino per allenare la serie B. Anche oggi e domani Perna e compagni si alleneranno regolarmente al Baracca, mentre giovedì con ogni probabilità la squadra disputerà un amichevole a Trevignano (TV), che dovrebbe essere confermata oggi. La settimana si chiuderà con gli allenamenti di venerdì e sabato, poi riposo domenica e lunedì mentre martedì inizierà la preparazione alla sfida di Santarcangelo in programma sabato 9 dicembre alle 14.30.
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre , che nel prossimo weekend osserverà un turno di riposo nel girone B della Serie C, in attesa di tornare in campo per la penultima giornata del girone di andata contro il Santarcangelo, deve far fronte a una grave tegola. Nicolò Pozzebon, che si era infortunato nei giorni scorsi, ha svolto ieri in mattinata gli esami strumentali al ginocchio dolorante e purtroppo l’esito è stato sconfortante: rottura del legamento crociato e stagione praticamente finita per il talento scuola Juventus, che sarà costretto a sottoporsi a intervento chirurgico e a successivo lungo percorso riabilitativo. La durata dello stop, come da prassi in queste circostanze, parla di almeno cinque-sei mesi di sosta ai box.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Avanti con Giuseppe Magi, fino a nuovo ordine. Dal quartier generale giallorosso, dopo una nottata di riflessioni e tante telefonate di allenatori che si proponevano tramite i canali consueti, il dg Werner Seeber, dopo un colloquio col presidente Stefano Rosso, ha deciso di tirare dritto. Nonostante il rendimento disastroso delle ultime settimane, con quattro sconfitte e un solo pareggio incassati e una squadra in caduta libera bel girone B della Serie C, il Bassano prova a cambiare strada rispetto a quella percorsa lo scorso anno. Quando l’esonero di Luca D’Angelo non solo non servì a nulla, ma anzi il cambio in panchina peggiorò la situazione, con una serie sconcertante di sconfitte e l’uscita di scena al primo turno dei playoff col Pordenone. Il ko interno contro la Reggiana ha fatto precipitare le quotazioni di Magi, ma la dirigenza gli ha concesso ancora fiducia. Questo quanto filtrato ieri sera da Bassano, con l’aggiunta e la postilla non trascurabile che la rotta dovrà essere invertita il prima possibile, pena un cambio di allenatore che a quel punto diverrebbe inevitabile. Non è ultimatum, ma poco ci manca. E il destino ha voluto che Magi si giocherà la panchina proprio sabato a Gubbio, contro la squadra che lo ha definitivamente lanciato nel calcio che conta nella passata stagione. […]
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Era il giorno dell’ok al bilancio della stagione 2016/2017 e ieri il presidente di «Vi.Fin. Spa», Marco Franchetto e l’amministratore delegato di «Boreas Capital», Francesco Pioppi si sono confrontati sulla situazione debitoria della scorsa annata. I debiti sono stimati a 13,8 milioni di euro, ma per andare in pareggio di bilancio servono (entro il 31 dicembre prossimo) ulteriori circa 2,8 milioni di euro. Soldi che servono in parte per saldare le note scadenze relative a Iva e debito con il Comune di Vicenza, ma anche per sanare le minusvalenze scaturite dalle cessioni di calciatori della rosa della scorsa stagione venduti a un valore più basso di quello messo a bilancio. […] Quello che è certo è che il tempo stringe e, se si calcolano i tempi tecnici, pare complicato riuscire a stare entro la data fissata e stabilita nel preliminare di acquisto. La possibilità di accorciare le tempistiche non sembra reale e di conseguenza potrebbe rendersi nulla la data del 10 dicembre. […] Franchetto e Pioppi dovrebbero aver discusso anche della difficile situazione tecnica, con la squadra biancorossa in caduta libera nel girone B della Serie C (nelle ultime dieci gare ha collezionato solo sei punti). In primis in ballo la posizione del direttore sportivo Moreno Zocchi, scelto in luglio in accordo tra «Vi.Fin.» e «Boreas Capital», ma in procinto di essere esonerato visto che di fatto è stato esautorato dal ruolo. Per sostituire Zocchi sembrava certo l’arrivo dell’ex direttore sportivo dell’Hellas Verona, Mauro Gibellini che ha sempre assistito alle ultime partite del Vicenza in compagnia del capo scouting del Vicenza calcio, Claudio Capuzzo. Da una settimana però tornata in auge la candidatura di Riccardo Guffanti che, in estate, sembrava a un passo dal ruolo poi affidato a Zocchi. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia inceppato e poco prolifico, il -4 dalla vetta fa sorridere ma il rendimento offensivo è un problema. È questo il rovescio della medaglia per un team arancioneroverde che tuttora, nonostante l’1-3 al Penzo col Novara, continua a vantare la retroguardia meno battuta della Serie B con 14 reti subite in 16 giornate, due in meno del Palermo vicecapolista cui bisognerà far visita sabato prossimo (ore 18). Una solidatà figlia del prudente 5-3-2 utilizzato finora da Pippo Inzaghi per accantonare il 4-3-3 della scorsa trionfale Lega Pro: un modulo ermeticamente ben interpretato (quasi sempre) ma che ha come controindicazione le oggettive difficoltà a servire nitide palle gol agli attaccanti. I quali, infatti, sono tutti a secco da oltre un mese: ultimo acuto quello di Moreo il 21 ottobre nell’1-0 sull’Empoli, dopodiché a segno sono andati centrocampisti e difensori, Stulac a Cittadella, Modolo col Frosinone, Pinato e Falzerano a Brescia, Garofalo col Perugia e ancora Falzerano contro il Novara. Solo Carpi, Brescia ed Ascoli (15) hanno segnato meno di un Venezia che i suoi 18 gol li ha realizzati con 11 giocatori diversi (più un’autorete a Terni): restando alle punte Zigoni (3 centri), Marsura (2) e Geijo (1) sono tutti a secco dal 3-3 di Ascoli del 14 ottobre. Una sterilità cui Inzaghi dovrà trovare rimedio nell’impegnativo calendario decembrino che chiuderà il girone di andata, lasciando poi spazio ad eventuali aggiustamenti nel mercato di gennaio. […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Ieri, alla ripresa degli allenamenti, Filippo Inzaghi ha ritrovato gli acciaccati Modolo e Falzerano e ha insistito parecchio sugli schemi d’attacco, alla ricerca di quella scintilla per tornare a far esplodere l’arsenale offensivo arancioneroverde. Ma la prima linea del Venezia da qualche tempo spara a salve, visto che da oltre un mese né Moreo, né Marsura, né Geijo e né Zigoni riescono a gonfiare la rete. L’ultima gioia è stato il gol segnato in extremis da Moreo nel finale di Venezia-Empoli, disputata il 21 ottobre scorso. Un digiuno lungo e inquietante, che si accompagna alle prime voci riguardanti il mercato di gennaio. Ieri indiscrezioni non confermate su un possibile interesse del Venezia per Alessandro Matri del Sassuolo (ex Milan e Juve, nonché azzurro), ma per ora sembra una situazione embrionale. Di sicuro il direttore sportivo Leandro Rinaudo qualcosa farà e la società è pronta a regalare un rinforzo a Inzaghi, magari sacrificando Gianni Fabiano, praticamente mai impiegato e che sta recuperando da un infortunio. […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Sulla testa di Geijo è passato il pallone del pareggio contro il Novara ed è emblematica l’immagine dell’attaccante spagnolo abbracciato al palo, dopo aver visto la sfera rotolare a fondo campo. Questione di centimetri, questione di posizione. «Credevo di essere molto più vicino alla porta» spiegato l’attaccante «dovevo andare di forza e non cercare di spizzicare il pallone, dovevo centrare lo specchio della porta». Qualche rimpianto per l’attaccante arancioneroverde, che non perde mai il buon umore, anche se in questa fase iniziale della stagione, complici prima la squalifica ereditata dall’anno scorso e poi infortunio, è stato utilizzato con parsimonia da Inzaghi: una sola gara da titolare a Cittadella, altri 165′ complessivi nei 10 spezzoni giocati con un solo centro ad Ascoli. «Non puoi mai essere contento quando perdi» aggiunge Geijo, «anche se il Venezia ha disputato un grande secondo tempo. Non è mai semplice rientrare in partita quando vai sotto di due reti, noi l’abbiamo fatto, anche se alla fine non è arrivato il pareggio. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di sabato, quando siamo stati più aggressivi, mettendo il Novara nella sua metà campo e creando tante occasioni». […] E sabato il Venezia sarà a Palermo. «Avversario forte, ma in Serie B ogni partita fa storia a sé e finora il Venezia ha sempre disputato grandi gare con le squadre che sono ritenute le favorite per la promozione. In questo campionato non ci sono partite facili». […]
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dopo 10 giorni il Cagliari incrocia di nuovo il Friuli Venezia Giulia e di fronte al Pordenone c’è anche l’occasione per vendicare sportivamente Gigi Delneri. Per uno scherzo del calendario, la sfida di oggi pomeriggio in Tim Cup arriva a poco più di una settimana dall’esonero del tecnico di Aquileia, che non è più l’allenatore dell’Udinese. Gli è stata fatale proprio la sconfitta maturata contro il Cagliari nel penultimo turno di serie A. E ora un’altra squadra friulana, il Pordenone di Leonardo Colucci, ha l’opportunità di dare un dispiacere al killer di Delneri. I sardi, se si esclude la recente trasferta vittoriosa alla Dacia Arena, non hanno mai avuto una tradizione favorevole contro le squadre friulane. Un altro motivo per sperare nell’impresa storica. […] I rossoblù di Lopez si sono ormai stabilmente sistemati a tre in difesa. In campionato giocano Romagna, Ceppitelli e Andreolli, ma anche in quel reparto ci sarà spazio per una discreta dose di turnover. Il tecnico subentrato a Rastelli punta molto sulla fascia destra, generalmente ricoperta dal dinamico Faragò, ex novarese: è lì che si sviluppa il gioco del Cagliari, quindi si prevede un pomeriggio di super lavoro per Michele De Agostini.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone in serie A. Anche se, forse, solo per un giorno. Una chance storica che si consumerà questo pomeriggio, con inizio alle 15 e la diretta televisiva di RaiSport, nell’Arena Sardegna di Cagliari. Lì i ramarri proveranno a contendere ai rossoblù padroni di casa il passaggio agli ottavi di finale di Tim Cup. Un premio che il Pordenone di Colucci si è conquistato nel suo momento migliore, a fine estate, quando fu capace di battere nell’ordine il Matelica di Lega D (2-0 firmato da Buratto e Burrai), ma anche il Venezia di serie B (2-1 al Penzo di Sant’Elena, griffato da Martignago e ancora Burrai) e il Lecce di serie C in clamorosa rimonta (3-2 confezionato da Raffini, il solito Burrai e Parodi, dopo lo 0-2 iniziale dei giallorossi). […] L’altro ex è Salvatore Burrai, che ha confessato di tifare tuttora Cagliari. «Già sorride Colucci -, con quella confessione si è praticamente garantito il posto in squadra. Come potrei togliergli la soddisfazione di giocare, lui sardo, alla Sardegna Arena? L’altro che giocherà dall’inizio rivela Leo è Berrettoni. Emanuele ha bisogno di fare minutaggio. Deciderò gli altri 9 undicesimi solo nel riscaldamento prepartita. Sono tutti a disposizione (a eccezione di Gerardi, ovviamente, ndr), ma qualcuno è un po’ affaticato dopo il match con il Vicenza. In campo promette il tecnico andrà chi starà meglio. Davanti avremo gente di serie A, anche se Diego Lopez (che lui conosce bene dai tempi di Bologna, ndr) deciderà forse di utilizzare qualche seconda linea. Gente comunque di valore, che non ti perdona il minimo errore. Per questo dovremo giocare con concentrazione massima. Poi tutto può succedere. Anche che il piccolo faccia sgambetto al gigante. Nel 2016 l’Alessandria arrivò sino alla semifinale con il Milan. Io stesso ho in bagaglio confessa Colucci – un’esperienza negativa, quando con il Bologna di serie A persi 2-3 con il Brindisi di C2, nella Coppa Italia della stagione 2003-04. Restando concentrati e organizzati, potremmo anche è l’augurio del mister fare un altro grande regalo a noi stessi, alla società e alla città tutta». […]
Ore 13.10 – (Messaggero Veneto) Una partita a carte al gate dell’aeroporto di Treviso, le orecchie tese ad aspettare la chiamata del volo. La voce dell’altoparlante gracchia e tutti scattano verso l’uscita: il Pordenone non vedeva l’ora di imbarcarsi per questa grande avventura. […] Saranno in tutto un centinaio i cuori neroverdi alla Sardegna Arena. Al momento di scendere la scaletta, le prime belle sensazioni: aria di mare, 17 gradi, viene voglia di togliere i giubbotti e il gelo della partenza è già un ricordo. I giocatori respirano a pieni polmoni, poi salgono diligentemente sui pulmini e via, verso il ritiro e verso l’allenamento pomeridiano, rigorosamente a porte chiuse. Colucci ci crede. Non c’è tempo per godersi le meraviglie della Sardegna. E se miracolo sarà, il premio avrà la forma imponente dello stadio Meazza. Il gioco vale decisamente la candela.
Ore 12.50 – (Messaggero Veneto) Che emozione pensare che oggi il Pordenone affronterà la squadra che tre giorni fa, per una buona mezz’ora, ha fatto penare l’Inter di Spalletti, salvo poi soccombere sotto i colpi di un fuoriclasse del calibro di Icardi. Che brividi al pensiero che se la squadra di Lopez giocasse con quell’intensità e quella cattiveria agonistica, oggi la partita dei neroverdi durerebbe probabilmente pochi minuti. […] «Un premio per la città, per i ragazzi e per la società», dice Colucci. Vero. Ma se i ramarri sono l’unica squadra di C ancora in lizza nella Tim Cup, un motivo ci sarà. Quindi non è e non sarà soltanto una gita di piacere: vada come vada, ma il Cagliari la qualificazione ai quarti di finale, dove troverebbe nuovamente l’Inter, stavolta a San Siro, se la dovrà conquistare. […] «A Cagliari – ricorda Colucci – ho giocato una sola stagione, nel 2006-2007. Ma è stata bellissima. Ho totalizzato 28 presenze e pure un gol, proprio contro l’Inter. Avrei potuto rimanere, me ne sono andato per motivi familiari, ero a fine carriera. Ora ci torno con il Pordenone, portandomi dietro un grande sogno. Sì, perché sognare non costa nulla e so che ce la giocheremo, con umiltà e un grande rispetto nei confronti di un avversario di due categorie superiore. Non abbiamo nulla da perdere. Lopez? Lo riabbraccerò volentieri. Se ho visto Cagliari-Inter? Sì, e ho visto un ottimo Cagliari. Però l’Inter ha Icardi che tocca un pallone e fa due gol… Spero e credo che i rossoblù mandino in campo le seconde linee. Come affronteremo una simile rivale? Mettendo in campo per 90 minuti la migliore formazione possibile e la massima concentrazione. Nel calcio tutto è possibile, una volta col Cagliari persi 3-2 in Coppa contro il Brindisi di C2, lo ricordo bene… Noi stiamo bene, probabilmente riposerà qualcuno che ha bisogno di rifiatare, giocherà chi mi dà più garanzie. Sicuramente dall’inizio Berrettoni, che ha bisogno di minutaggio, e Burrai, sardo doc, cui non posso fare lo sgarbo di non mandarlo in campo a Cagliari…». Dunque poche novità rispetto allo schieramento “base”, con Nunzella o De Agostini sulla fascia sinistra e appunto Berrettoni al posto di Ciurria, con Maza alle spalle di Magnaghi. Oppure in un 4-4-2 al fianco del centravanti. […]
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Il derby di domenica in Serie D ha segnato la consacrazione del Campodarsego. È stata invece una doccia fredda – e forse pure la prima, vera batosta stagionale – per l’Este, che ha dovuto arrendersi allo strapotere dei “Gabbiani”. Il 4-1 casalingo ha lanciato in orbita pure le ambizioni del patron del “Campo”, Daniele Pagin, che ha avuto le conferme che cercava: «Dopo quel famoso confronto in spogliatoio all’inizio di stagione poco convincente, i ragazzi hanno dimostrato di far parte di una vera big della categoria», afferma sicuro il massimo dirigente. «Sette vittorie in otto partite sono un risultato importante, tanto più se fra queste ci sono ottime prove come quelle, le ultime due, con Mantova ed Este, entrambi scontri diretti importantissimi». Proprio il match con i cugini della Bassa padovana ha soddisfatto in particolar modo il palato fine di Pagin. «Il match con l’Este sembrava la continuazione di quello con il Mantova», prosegue. «Ho visto un Campodarsego tosto, volonteroso e organizzato. Sulla carta eravamo forti da settembre, si trattava soltanto di esserlo pure sul campo e con una certa continuità». […] Il presidente dell’Este, Renzo Lucchiari, ha potuto seguire solo un tempo del derby col Campodarsego a causa di un imminente viaggio di lavoro. Quarantacinque minuti in cui peraltro era già successo tutto: i giallorossi hanno incassato quattro gol, accorciando le distanze soltanto con Pozza. E il 4-1 nella ripresa non è mutato: «Quello di domenica non era l’Este che conoscevo», le sue parole. «Non so se i ragazzi abbiano sottovalutato l’impegno, non credo a una cosa del genere, ma sembrava davvero una brutta copia della squadra vista nelle ultime uscite. C’era pure troppo nervosismo (sfociato poi nelle due espulsioni di Pozza e Gilli, ndr), altro aspetto che non mi è piaciuto». […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) Sfavorito sulla carta, con tanti volti nuovi rispetto alla partita vinta con la Salernitana in campionato, ma convinto di poter fare una bella figura oggi pomeriggio a Ferrara. «Giocare partite vere come lo sarà quella di Coppa è sempre gratificante, affrontiamo con piacere questo test», ha detto il tecnico Venturato nella conferenza stampa della vigilia. In palio il passaggio agli ottavi di finale per poi sfidare la Lazio. «Proveremo a superare il turno, ci sarà l’occasione per mettere in campo chi non ha giocato, così da tenere tutti in condizione e concentrati. Voglio una rosa sempre attenta e determinata, in ogni suo componente». La Spal merita tutto il rispetto possibile. «Nelle ultime due stagioni ha fatto cose straordinarie, quest’anno in serie A si sta comportando altrettanto bene. Sarà un impegno difficile, contro un avversario di categoria superiore. Non essendo previsto il pareggio, ce la giocheremo sino in fondo». Spal-Cittadella dello scorso campionato è stata una delle tante partite dove i granata hanno avuto di che recriminare. «Purtroppo non siamo stati bravi a trovare il gol per primi nonostante un ottimo primo tempo – ricorda Venturato – Le opportunità le abbiamo avute, la Spal è stata brava, come ha fatto tutto l’anno, a sfruttare le sue occasioni. Noi invece non lo siamo stati altrettanto, incassando su calcio d’angolo un gol evitabile. La bravura di una squadra la si vede anche in questi frangenti». […] La Tim Cup rappresenta poi un’occasione da non sprecare per tutti coloro che stanno trovando meno spazio in campionato. «Credo sia gratificante affrontare partite come quella di Ferrara ed avere una rosa all’altezza per questo tipo di impegni. Mi aspetto un Cittadella che mantenga il suo atteggiamento, il giusto equilibrio. Voglio una squadra concentrata e continua per tutta la partita». Uno degli osservati speciali sarà Lora. «Giocherà da mezzala o da mediano, nei ruoli dove riesce ad esprimersi meglio. Arriva da un periodo lungo di inattività, lo metteremo nelle condizioni migliori». […]
Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Il sogno è lì, a portata di mano. Anche se oggi in Spal-Cittadella (quarto turno di Tim Cup con inizio alle 18 e diretta su Raisport) in campo andranno due formazioni ampiamente rimaneggiate e infarcite di cosiddette «riserve». Però il concetto di turnover è molto più labile per quel che riguarda i granata di Roberto Venturato che, di solito, attinge a piene mani da tutto l’organico e ruota tutti i giocatori a propria disposizione, chi più chi meno. La novità più importante è il ritorno dal primo minuto di Filippo Lora, reduce dal terzo intervento chirurgico al ginocchio in carriera e pronto almeno per giocare una partita. Magari non rimarrà in campo per novanta minuti, ma Venturato ne annuncia l’impiego nell’undici di partenza e questa è una buona notizia. Sottolinea l’allenatore granata: «Scenderanno in campo giocatori che non hanno giocato sabato. Lora può essere uno di questi, Filippo sta bene e avrà la sua occasione, è fondamentale mantenere la concentrazione e la continuità. Giocherà mezzala, non trequartista, penso sia il ruolo in cui riesce a esprimersi meglio. Schenetti e Chiaretti? A grandi linee ho in testa la situazione e la formazione che manderò in campo, ma ci sono 3-4 giocatori e ruoli che deciderò domani (oggi, Ndr ). La Spal ha un’altra partita di campionato venerdì, magari metterà in campo qualcuno che ha giocato meno, ma avrà un’identità e un modo di fare calcio, con tanti giocatori molto bravi. Hanno qualità». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] Non saranno a disposizione Benedetti (che si conta di recuperare per la trasferta a Foggia di sabato), Siega, Iunco e Bizzotto. A loro si aggiungono Strizzolo, uscito presto dal campo con la Salernitana a causa di una lesione di primo grado all’adduttore, e Pezzi, che accusa un risentimento ai flessori. Mancherà anche Iori, che è squalificato e che, comunque, sarebbe stato risparmiato in via precauzionale per la botta presa al ginocchio in seguito all’entrataccia di Rossi, non sanzionata dall’arbitro nel match contro i campani. Roberto Venturato, lo confessi, avrebbe evitato volentieri la Coppa Italia in questa fase della stagione… «Non è così. Giocare partite vere è sempre piacevole e noi andremo a Ferrara con l’intento di provare a passare il turno. In più, questa partita ci consentirà di migliorare la condizione di chi ha giocato meno e servirà a tenere alta la concentrazione di tutto il gruppo. Affronteremo una squadra che, nelle ultime due stagioni, ha realizzato qualcosa di straordinario e che ora, in Serie A, se la sta giocando». […] Sarà la serata dell’esordio stagionale di “Pippo” Lora? «Sì, Lora sarà impiegato da mezzala o da mediano: viene da un lungo periodo senza partite, quindi cercherò di utilizzarlo nel ruolo in cui può esprimersi meglio. In ogni caso, mi aspetto che chi scenderà in campo giochi con attenzione e, soprattutto, con cattiveria agonistica, anche perché questa è una gara secca, che non contempla il pareggio: il minimo errore rischia di costare caro. A grandi linee ho in testa la formazione, ma risolverò all’ultimo i 3 o 4 dubbi che ancora ho».In attacco potrebbe trovare spazio Fasolo, che tanto bene sta facendo con la Primavera? «Assolutamente sì». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Madonna sarà tolto dalla lista a gennaio dato che per lui purtroppo la stagione è finita. Al di là delle alternative che avete in casa, come vi muoverete? «È un vuoto che va colmato. Nicola è un giocatore di corsa e spinta, devo capire se l’allenatore preferisce avere un elemento con le stesse caratteristiche oppure uno più bloccato. Dopodiché mi indirizzerò su alcuni profili, anche se ho già iniziato a guardare quali giocatori si potrebbero muovere a gennaio in serie C e anche tra quelli che stanno giocando poco in B». Potreste anche mettervi a caccia di un bomber che garantisca nel ritorno un buon gruzzolo di gol? «Preferirei non toccare niente perché significa che la squadra continua a fare risultati importanti. E poi non è scontato che prendendo un attaccante di un certo tipo, vinci il campionato. Le soluzioni non ci mancano, siamo il terzo attacco del campionato, per cui non è una priorità. Se qualcuno invece chiedesse di essere ceduto perché non è contento, valuteremo».
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Bisoli è stato chiaro sin dall’inizio del ritiro: chi dimostra di andare più forte durante gli allenamenti, gioca a prescindere dalla carta d’identità e dal curriculum. E sabato ne è stata la riprova, dato che avevamo in campo due ragazzi classe 1997 e uno classe 1998. Riempie anche questo di soddisfazione, perché dare sfoggio ai giovani del vivaio era un altro obiettivo della società. Stanno dando un contributo importantissimo». Cisco è l’unico ad avere il cosiddetto addestramento. Visto che sta bruciando le tappe, potreste metterlo al più presto sotto contratto? «A fine stagione gli sarà fatto un triennale, ma ci sta che si possa sistemare prima la situazione. In ogni caso credo che Andrea debba restare sereno in questo momento. Ha i mezzi per diventare un giocatore vero, ma non deve pensare al contratto. Deve solo continuare a crescere seguendo i consigli del tecnico e dei compagni più esperti. Di sicuro è un capitale che non ci faremo scappare».
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Abbiamo una classifica importante, che ti fa capire l’ottimo momento che stiamo attraversando». Con il Padova che fa il suo dovere e alle spalle le rivali perdono colpi (+6 sul Renate, +8 su Albinoleffe e Pordenone) il sorriso diventa automatico. E le parole del direttore generale Giorgio Zamuner fotografano al meglio lo stato d’animo che si respira all’interno del mondo biancoscudato. «Abbiamo raccolto sedici punti nelle ultime sei partite e vedendo che le altre stanno facendo fatica, è un bottino che sicuramente fa ben sperare per il prosieguo. L’essere davanti non ti obbliga a dovere guardare quello che fanno dietro: andiamo in campo per fare risultato sapendo di avere un vantaggio considerevole, e questo mentalmente ti dà una mano perché puoi giocare con maggiore serenità». Nel Padova che viaggia come un siluro c’è anche un apporto considerevole dei giovani, con Cisco in primo piano grazie alla doppietta che è valsa la vittoria in rimonta a Bergamo. Senza dimenticare Marcandella e Serena, che sono come Cisco di proprietà del Padova, Ravanelli (prestito dal Sassuolo) e Zambataro (Atalanta).
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Bisoli l’ha detto fin dal primo giorno, e il suo grande merito è mantenere ciò che dice. Gran parte del merito è suo, poi sta ai ragazzi avere le qualità e i mezzi per sfruttarle. Credo che qualche squadra li stia già seguendo, ma se qualcuno verrà alla nostra porta il Padova risponderà che sono giocatori suoi, e che se arriverà il salto di categoria avrà ancora più voglia di metterli in mostra». Marcandella ha due anni di contratto, Serena uno solo, a Cisco scatterà un triennale in automatico quando arriverà al quindicesimo gettone stagionale tra campionato e coppa: è già arrivato a otto presenze. Dalla prossima settimana, però, i primi contratti sotto la lente della società saranno quelli dei giocatori più esperti. «Le situazioni più impellenti sono i giocatori in scadenza a giugno: la prossima settimana cominceranno i colloqui con loro, compreso Madonna (infortunato di lunga data, ndr),per parlare dei prolungamenti contrattuali».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nei primi 45′ di sabato, il Padova non è sembrato il solito. «Siamo stati un po’ sorpresi dal ritmo e dall’aggressività dell’Albinoleffe», prosegue Zamuner. «Non siamo stati attenti, non abbiamo ribattuto ai loro attacchi, siamo andati in affanno: probabilmente non l’abbiamo approcciata nel modo giusto, ma qualche volta bisogna anche elogiare i meriti dell’avversario. Vincere gare del genere significa avere dei valori, avere forza morale. La squadra ha reagito in maniera importante nel secondo tempo, e Cisco, al di là dei due gol, ha scombinato tutti i loro piani. L’abbiamo rimessa in piedi da grande squadra, una prova di forza». Proprio i giovani (Cisco, ma anche Marcandella e Serena) sono il fiore all’occhiello di una squadra che va a mille. «Tutti hanno capito che possono trovare spazi, se in allenamento si impegnano al massimo», conferma Zamuner.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Abbiamo preso un bel margine di vantaggio sia sulla seconda che sulla terza in classifica», osserva il direttore generale Giorgio Zamuner. «Il dato positivo è che le principali squadre accreditate alla vittoria finale devono inseguire. Anche se il campionato è ancora lungo, si può parlare di una piccola fuga: cerchiamo almeno di mantenere tale il nostro vantaggio fino alla sosta». La speranza è che, come nelle ultime due settimane, le avversarie si tolgano punti a vicenda. «Ma il Renate ha perso 5 punti con due squadre di medio-bassa classifica, e questo ci deve mettere sull’attenti. Lunedì arriva a Padova la Fermana, che sulla carta può sembrare una gara semplice, ma non lo sarà. Il calendario ci mette di fronte ad una grande possibilità: tutte le prime della classe hanno tanti scontri diretti da affrontare. Però le insidie sono sempre dietro l’angolo. Se poi facciamo il primo tempo come a Bergamo, ci mettono in difficoltà anche le squadre normali».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova, ora in testa al girone B con un vantaggio che è salito a sei punti sulla seconda della classe, dopo la vittoriosa trasferta in casa dell’Albinoleffe si gode due giorni di meritato riposo, e tornerà ad allenarsi alla Guizza solo domani pomeriggio, visto che il prossimo match casalingo, contro la Fermana, è fissato per lunedì sera, 4 dicembre, alle 20.45. […] La sezione disciplinare del Tribunale federale della Figc, nel frattempo, ieri ha sanzionato 5 società per violazioni finanziarie: 3 punti di penalizzazione per l’Akragas, 2 punti per l’Arezzo e 1 punto a Matera, Fidelis Andria e Santarcangelo, quest’ultima unica società appartenente al girone dei biancoscudati. Questa la nuova classifica del girone B: Padova 32 punti; Renate 26; Albinoleffe, Pordenone e Sambenedettese 24; Feralpi 23; Triestina e Mestre 21; Sudtirol 20; Reggiana e Bassano 19; Fermana 18; Vicenza 16; Gubbio e Teramo 15; Ravenna 13; Santarcangelo 9; Fano 7.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Avanti tutta, con un primo posto sempre più scintillante che promette faville. Il Padova va che è un piacere, espugna Bergamo in rimonta e vince la quarta partita consecutiva, sempre con lo stesso punteggio: 2-1. Un marchio di fabbrica, uno scarto minimo ma quanto basta per mettere la quinta e scavare il primo solco rispetto alla concorrenza. Un +6 sulla seconda, il Renate e un +8 su Albinoleffe, Sambenedettese e Pordenone, che peraltro ha una partita in più. Insomma, se non è un allungo decisivo, di sicuro è il primo sprint in questo campionato di Serie C (girone B). E il posticipo in programma lunedì prossimo contro la Fermana allo stadio «Euganeo» sembra un’altra partita alla portata della capolista. Se poi ci si aggiunge un rendimento della panchina che parla da solo, con ingressi decisivi di chi gioca meno nelle ultime due uscite, ecco che tornare sul mercato a gennaio sembra un’operazione meno urgente di quanto non potesse sembrare. Spiega il direttore generale Giorgio Zamuner: «Se Marcandella, Cisco, De Risio e Mandorlini, senza dimenticare Serena, sono quelli visti fra Mestre, Pordenone, Triestina e Albinoleffe, sembra che ci stia arrivando un messaggio forte e chiaro. Ossia che teoricamente non dovremmo toccare nulla e continuare con la rosa attuale. Cisco ha fatto una doppietta incredibile, Marcandella ha fatto benissimo e siamo tutti molto felici, anche perché la proprietà a inizio anno aveva chiesto a Bisoli se fosse possibile inserire un paio di ragazzi delle nostre Giovanili in prima squadra. Credo che questo stia avvenendo e che dobbiamo tutti essere felici per l’esplosione, forse persino inattesa, a questi livelli dei nostri giovani».[…]