Domani, davanti agli occhi della Luparense, ci saranno i giocatori del Block Stem Cisterino, ma la sfida che chiuderà l’undicesima giornata di Serie A avrà un avversario in più, un avversario scomodo: i fantasmi della Uefa Futsal Cup e dell’Eto Gyor che vanno prontamente scacciati.
Sul più bello ci si è svegliati da un sogno che si è trasformato in un incubo dai sentimenti aspri e contrastanti: incredulità, dispiacere, rabbia, sconforto e delusione. E’ servito un po’ di tempo per mettere ordine e ritornare alla “normalità”. David Marin ritorna sull’Elite Round:
«La sconfitta è stata dura, è crudele uscire così. E’ evidente: nella partita più imporante abbiamo sbagliato di più. Mancava poco, davvero poco, poi è diventato tutto nero. Ci è mancato Ramon che stava disputando un ottimo torneo, un’assenza non solo per il suo valore ma anche per i minuti di gioco che potevano esserci utili per far rifiatere qualche altro giocatore. Ma non è una questione di chi c’era o non c’era: non è nella nostra consuetudine concedere sei gol in una partita»
Bisogna guardare avanti, si deve guardare oltre perché la stagione è ancora lunga e ricca di emozioni che si possono ancora vivere con tutta la squadra e i tifosi. La trasferta in Puglia si carica, dunque, di grinta e della voglia da parte della Luparense e di David Marin di riprendere la corsa in Serie A:
«Siamo maturi per capire che dobbiamo voltare pagina e concentrarci su tutti i fronti nei quali dobbiamo dire la nostra: ricordiamoci che giochiamo la Serie A, dobbiamo qualificarci per la Coppa Italia, abbiamo la Supercoppa italiana. Ma bisogna fare un passo alla volta e il prossimo step è la trasferta a Cisternino contro una squadra che, lo dicono i numeri e le prestazioni in campo, soprattutto al PalaWojtyla da e darà filo da torcere a tutti»
L’impegno promesso e richiesto da David Marin e da tutta la squadra si carica di una responsabilità in più: resistuire il sorriso e la gratitudine ai tifosi che, legati visceralmente da una passione infinita, hanno seguito la Luparense anche nella trasferta europea in Ungheria:
«Abbiamo sognato e pianto tutti assieme ed è stato bello ed emozionante. Ai tifosi non posso che dire grazie per la tanta forza che sanno trasmettere che sia a San Martino di Lupari, a Padova o a Gyor. Loro si meritavano un’altra trasferta, loro sono tifosi da Final Four. Ora proviamo a riportare l’allegria»
La squadra, che si è regolarmente allenata ieri e oggi, partirà questa sera per atterrare a Bari per le 23.00. Betao riposerà, mentre tutti gli altri giocatori sono a disposizione dell’allenatore Marin che valuterà fino all’ultimo se fare qualche cambio per far rifiatare alcuni giocatori più stanchi dopo la “tre giorni” di Elite Round.
Fischio di inizio ore 20.45