Live 24! AlbinoLeffe-Padova, il giorno dopo: la grandezza di un gruppo si misura da vittorie simili…

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Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con il pari per 1-1 di venerdì contro il Fano, il Mestre ha sciupato una ghiotta occasione di compiere un deciso balzo in avanti prima del turno di riposo che gli arancioneri osserveranno sabato prossimo. La delusione è tanta, perché come spiega il presidente Serena, anche stavolta è stata la sua squadra l’artefice del proprio destino. “La squadra ha decisamente sbagliato l’approccio alla gara – spiega il numero uno arancionero – non riuscendo a dare continuità alle recenti prestazioni. Sembra incredibile che sia la stessa squadra che ha giocato a Vicenza domenica scorsa”. Uno stato mentale che ha decisamente deluso Serena. “Non voglio colpevolizzare nessun giocatore, perché si vince e si perde assieme ed io sono il loro primo tifoso, ma i ragazzi devono capire come questo sia un lavoro e di questo debbano avere rispetto. Certi errori non si possono commettere, ed anche se il riferimento sembra evidente non dico questo per puntare il dito contro nessuno. Il mio è un invito a tutti i giocatori, perché adesso che abbiamo giocato contro quasi tutte le squadre del girone abbiamo capito come se vogliamo fare il risultato dobbiamo entrare in campo e dare il 110%, tenendo alta la concentrazione per tutti e 95 i minuti”. […]

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Rabbia e veleni, Mestre-Fano si è trascinata anche dopo il fischio finale dell’arbitro Raciti. L’1-1 strappato dal fanalino di coda a Portogruaro ha fatto schiumare di rabbia non solo Mauro Zironelli, ma pure Giampietro Zecchin, uno che di solito non si sbilancia facilmente. E che, invece, si è lasciato andare a un duro sfogo contro la direzione arbitrale: «Il Fano ha fatto la sua partita – ha sbottato – ma, anche se non lo sei, ti fanno diventare cattivo quando vedi certe cose. Non parlo dei nostri avversari, penso che nel secondo tempo sia stato tutto un susseguirsi di falli, di stare per terra, di perdere tempo a oltranza. Non ce l’ho con loro, ma con chi stava vicino a noi sul campo, che magari dovrebbe rivedersi la partita… Guardiamo avanti e cerchiamo di non pensarci troppo. Per carità, noi abbiamo commesso qualche errore ma sono contento per Sodinha che sta tornando ai suoi livelli. L’errore di Gagno? Ha fatto uno sbaglio, finisce qui. Ci sta, bisogna essere un po’ più concentrati rispetto a queste situazioni». […]

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Non andremo a Cagliari a fare una passeggiata, ci andremo per vincere». Il terzo gol stagionale ha interrotto la serie nera del Pordenone (tre sconfitte consecutive prima del 3-2 di venerdì col Vicenza) e ha galvanizzato Simone Magnaghi. Ora l’ex Taranto ipotizza addirittura un successo dei ramarri alla Sardegna Arena con conseguente passaggio al turno successivo di Tim Cup al Meazza contro l’Inter. […] A Cagliari martedì (inizio alle ore 15) il Pordenone, unica squadra di terza serie rimasta in corsa in Tim Cup, avrà l’occasione di misurarsi per la prima volta in una competizione ufficiale con una formazione di serie A, avendo addosso gli occhi del grande pubblico. «Siamo orgogliosi di esserci afferma il bomber neroverde e curiosi al tempo stesso. Vogliamo misurarci con un team della massima serie per capire chi siamo e quanto dobbiamo migliorare per arrivare nel calcio dei grandi. Di certo promette Magnaghi non regaleremo niente a nessuno. Scenderemo in campo, come sempre, per fare la nostra partita». Riporta tutti con i piedi a terra Leo Colucci. «Tra la serie C e la B dice – c’è una categoria di differenza e normalmente si vede; fra la B e la A ce ne sono addirittura tre, tanta è la differenza a livello qualitativo. Andremo alla Sardegna Arena con grande rispetto verso i rossoblu, la loro storia e il loro blasone e pure verso noi stessi. Ci siamo meritati questa chance che considero un premio per il lavoro svolto da tutto il gruppo. La grandissima qualità del Cagliari non ci impedisce però di sognare un’altra serata di gloria in uno stadio storico e importante come quello di San Siro contro un’avversaria immensa come l’Inter».

Ore 18.40 – (Messaggero Veneto) La prima parte della ripresa è da cancellare: anche lui lo sa tanto che dice «dobbiamo migliorare». Ma stavolta Leonardo Colucci, rispetto alla partita col Padova, ha passato un day-after sereno sia per la prestazione sia per i tre punti. Il Pordenone col Vicenza è tornato al successo dopo più di un mese e il tecnico ha scacciato via tante nubi che, nell’ultimo periodo, si erano addensate su panchina e squadra. […] I segnali buoni, per Cagliari, sono questi, oltre a un gruppo che ha recuperato i suoi senatori ( «aiutano anche a crescere i ragazzi» ha affermato il trainer) e a un attacco andato interamente in gol e in cui è spiccato il rientro di Berrettoni e la prestazione di Sainz-Maza, andato in gol e visto in grande crescita. «È un ragazzo eccezionale – l’ha definito Colucci – e sta migliorando sempre di più. Deve imparare a stringere i denti ed è per questo che l’ho tenuto in campo sino a pochi minuti dalla fine». Ha chiuso la partita Magnaghi, match-winner con il suo gol di testa e tutto sommato convincente come alter-ego di Gerardi. «La rete – ha detto – è stata frutto di uno schema provato in allenamento. Sono felice per me e per la squadra: vincere era importante. Ora possiamo concentrarci sulla sfida di Cagliari che affronteremo per vincere, consapevoli che sarà difficile».

Ore 18.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il cambio di panchina non ha portato i risultati sperati. Il Vicenza cade a Pordenone e quella in terra friulana è la terza sconfitta consecutiva della truppa biancorossa, che scivola sempre più in giù in classifica. Gli uomini del nuovo tecnico Nicola Zanini hanno disputato un primo tempo negativo, andando al riposo sotto di due gol. «Niente da dire – spiega Zanini – nella prima frazione di gioco non abbiamo giocato come è nelle nostre possibilità. Abbiamo pagato nostri evidenti errori, ma all’intervallo ci siamo detti che c’era lo spazio per rimontare e siamo rientrati convinti di potercela fare». E il Vicenza del secondo tempo, con Lanini al posto di Giusti, ha dominato la gara creando sei occasioni da rete con due gol e un palo clamoroso. «Abbiamo dimostrato di saper tenere testa al Pordenone – sottolinea il tecnico dei biancorossi – e in meno di mezz’ora eravamo riusciti a pareggiare. Poi sul 2-2 ci siamo colpevolmente distratti sul calcio d’angolo e abbiamo subito il gol che ci ha tagliato le gambe. Abbiamo cercato fino alla fine il 3-3 ma non era facile trovare ancora il gol contro un Pordenone che si difendeva con dieci uomini sotto la linea della palla». […]

Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Rispolverato titolare al posto di Marco Modolo, Matteo Bruscagin è parso più a suo agio nella ripresa da terzino destro che non da centrale tra Andelkovic e Domizzi. «Anch’io sono andato di pari passo alla squadra come rendimento conferma . Nel primo tempo abbiamo fatto tutti male, arrivavamo sempre in ritardo rispetto ai novaresi, nel secondo abbiamo messo tutto quello che avevamo ma non è bastato. C’è rammarico perché potevamo farcela a raggiungere il 2-2, la cattiveria e la foga erano quelle giuste, chiaramente spingendo tanto era inevitabile concedere qualcosa al loro contropiede. C’è qualcosa da rivedere e migliorare, l’approccio non è stato all’altezza di quello che avevamo avuto col Perugia». Scampolo di partita contro la sua ex squadra per Francesco Signori, in azzurro due stagioni fa con 14 presenze. «Certamente dispiace aver raccolto un solo punto tra Entella e Novara, però non credo ci sia da preoccuparsi, abbiamo affrontato due ottime squadre. Peccato aver sbagliato il primo tempo, nel secondo siamo tornati noi riaprendola e sfiorando il pareggio. Ci credevamo, stavamo per scardinarli ma purtroppo in contropiede è finita lì». […]

Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un Venezia da dimenticare quello visto nei primi 45′ del match col Novara. Il tecnico Pippo Inzaghi non va tanto per il sottile e bacchetta i suoi senza giri di parole. «Qualche avvisaglia c’era stata nella rifinitura di venerdì, dentro di me speravo solo in un brutto allenamento, il primo peraltro da un anno e mezzo a questa parte rivela quindi non potevo certo farne un dramma. Invece i segnali negativi li ho rivisti in una partita approcciata con l’atteggiamento sbagliato, dispiace molto aver fatto 45′ così, non ci era mai successo». Al Penzo si sono affrontate due squadre con uno speculare 5-3-2, inevitabilmente stravolto da Inzaghi, dato lo 0-2, passando prima al 4-4-2 e alla fine al 4-2-4. «Non è una questione di modulo perché giochiamo da sempre così taglia corto l’ex milanista. Abbiamo sbagliato atteggiamento, lo si è visto proprio per come nel secondo tempo siamo tornati in campo con la giusta rabbia. Dopo l’intervallo abbiamo schiacciato il Novara che non è più uscito dalla sua area, almeno il pareggio l’avremmo sicuramente meritato». […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Brusca frenata del Venezia al Penzo: secondo stop interno meritato -, terzo complessivo da inizio stagione. Il Novara si è dimostrato più concreto e più cinico, sfruttando spazi e occasioni, chiudendosi bene e riuscendo a reggere il furioso assalto lanciato dai lagunari nella ripresa. L’aveva preparata bene il Novara questa partita o il Venezia l’ha approcciata malissimo? Al solito la risposta sta nel mezzo. Anche se c’è da dire che i lagunari dopo aver pareggiato a Chiavari sono caduti al Penzo e sembrano pagare in attenzione e determinazione il grande cammino di inizio stagione. Gara dai due volti con fiacca prima frazione e ripresa scatenata ma anche convulsa, frenetica e poco lucida, ma almeno grintosa. Il Novara ha fatto la sua parte con ordine e con una determinazione particolare, indubbiamente superiore a quella messa in mostra dagli uomini di Pippo Inzaghi nella prima frazione, vincendo praticamente tutti i duelli. Ma è stata anche la partita dei legni: tre si sono trasformati in gol, uno lagunare no. Primo tempo non bellissimo e che alla fine si è limitato alle due reti, senza riservare alcuna altra emozione. Il Venezia costretto a rinunciare all’ultimo a Modolo per un acciacco, sostituito da Bruscagin, ha riproposto Pinato sulla mediana e davanti metteva Zigoni al fianco di Moreo. La gara non decollava in alcuna maniera, entrambe le formazioni schierate con moduli speculari si annullavano pur evidenziandosi una maggior vivacità da parte novarese che spesso teneva il pallino e il campo. […]

Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un primo tempo degno del miglior Dario Argento condanna il Venezia alla seconda sconfitta al Penzo. Non basta infatti una ripresa all’arma bianca per recuperare una partita che poco dopo la mezz’ora si era già messa terribilmente in salita per gli arancioneroverdi, annebbiati nelle idee e dei movimenti, mai pericolosi, in ritardo nei contrasti e prevedibili. «Ho sostituito Zampano, ma potevo cambiarne dieci, c’era solo l’imbarazzo della scelta», dice a fine gara Pippo Inzaghi. «Le giocate del Novara hanno fatto sembrar il primo tempo più brutto di quello che è stato», spiega il capitano Maurizio Domizzi. Ma le prime avvisaglie, a sentire il mister lagunare, c’erano già state venerdì: «Non mi erano piaciuti, ma era il primo allenamento che sbagliavano in un anno e mezzo, pensavo che la cosa fosse passeggera. E invece…». Invece il Venezia è entrato in campo troppo molle e brutto per essere vero e, soprattutto, per fermare una squadra che ha guadagnato 15 dei suoi 21 punti fuori casa. «Non eravamo noi, abbiamo regalato un tempo, loro sono stati bravi a concretizzare», ammette il regista Simone Bentivoglio. […]

Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) La prestazione negativa del primo tempo non viene nascosta dai giocatori del Venezia. Tutti ammettono le difficoltà incontrate nell’approcciare la partita contro il Novara, e Maurizio Domizzi non usa tanti giri di parole. «Intanto vorrei sottolineare la bellezza del gol di Da Cruz, bravo e non fortunato come potrebbe invece sembrare da fuori campo. Le partite vivono sempre sul solito equilibrio che sta caratterizzando questa stagione, e giocate come la sua fanno la differenza. Sicuramente dovevamo fare di più contro una squadra buona e giocatori di livello per la categoria. Nel primo tempo si giocava a specchio, era difficile venire fuori nei duelli uno contro uno, ma nella ripresa abbiamo fatto più gioco con gli esterni ed è stata un’altra cosa. Il nostro primo tempo è diventato così ancora più brutto di quel che poteva sembrare. Il Novara ha arretrato il baricentro per difendere il risultato, e dopo che abbiamo trovato il gol ci è mancato un pizzico di fortuna, in certe situazioni in area basta veramente un attimo per segnare». […] Infine Simone Bentivoglio che conferma: «Nei primi 45′ non eravamo noi, e abbiamo regalato la partita al Novara. Bisogna essere onesti, a volte inconsciamente succedono queste cose. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute in seguito per pareggiare. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e non dico che si sia peccato di sufficienza. Alla fine è stata anche una partita nervosa, ma quando vai sotto la voglia di recuperare è tanta, sale l’agonismo e ci sta. Poi finisce tutto lì. Io invece ho sbagliato a calciare troppi angoli».

Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) «Dispiace aver disputato un primo tempo del genere, abbiamo sbagliato un po’ tutto e con questo atteggiamento il Venezia diventa una squadra normale». Filippo Inzaghi fa mea culpa a fine partita e la sconfitta contro il Novara lascia il segno soprattutto per l’approccio che la sua squadra ha avuto sulla partita. «Se avessimo giocato con la rabbia messa in campo nella ripresa» prosegue il tecnico piacentino, «probabilmente avremmo vinto noi, ma dalle sconfitte si cresce e questa è la Serie B, senza mai poter neppure immaginare di affrontare una partita facile. Nella ripresa il nostro atteggiamento è stato completamente diverso, abbiamo giocato come sempre e del resto venivamo da un ottimo periodo». Inzaghi però fa una osservazione precisa. «L’allenamento di venerdì non mi era piaciuto, e forse inconsciamente è successo quello che abbiamo visto. È la prima volta in un anno e mezzo che non ci alleniamo bene. Mi assumo le responsabilità di quanto è successo e spero che non accada più in futuro. Mi auguravo che quell’allenamento fosse solo un episodio storto, una cosa passeggera. Invece in partita abbiamo perso i contrasti e non abbiamo giocato la palla velocemente. Per fare bene dobbiamo sempre andare oltre le nostre possibilità, e poi abbiamo avuto anche sfortuna nel non riuscire a pareggiare. Dalla traversa colpita da Falzerano ad altre occasioni mancate a un passo dalla porta. Quelli presi nel primo tempo sono stati invece due gol strani. Non parlo degli assenti se si tira in ballo Modolo, poiché Bruscagin mi dava ampie garanzie e non dobbiamo aggrapparci a queste cose. Modolo è importante, ma tutta la squadra lo è. La sostituzione di Zampano? Ho tolto lui in quel momento per cambiare modulo, ma potevo sostituire chiunque visto il primo tempo che stavamo giocando. Ho scelto lui solo perché era stato già ammonito». […]

Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Troppo grigio il cielo sopra Venezia per poter promettere qualcosa di radioso. L’ultimo sabato di novembre porta alla squadra di Inzaghi la seconda sconfitta in casa e non offre molte scusanti cui aggrapparsi. Fa festa il Novara, vince 3-1 e tutto sommato se lo merita.Inquadriamo subito la partita: per tutto il primo tempo è il più brutto Venezia della gestione Inzaghi, una squadra incapace di costruire gioco, sorpresa dalla trappola costruita da Corini e addirittura timida in difesa, dove – anche se è sempre brutta la santificazione degli assenti – pesa la mancanza di Modolo. Nel secondo tempo meglio, c’è cuore, c’è intraprendenza e soprattutto spunta fuori un Falzerano indiavolato, incontenibile, immarcabile. Ma è già tardi. Lo 0-2 viene dimezzato, le mischie sotto la curva sud fanno trattenere il respiro, che però non si risolve con il sollievo. Stop. Proviamo a guardare la partita da un’altra angolazione: il Novara ha giocato come gioca quasi sempre il Venezia fuori casa. Con un centrocampo robusto, una difesa attenta, la copertura di tutti gli spazi e lo sfogo in contropiede. Corini ha costretto il Venezia ad attaccare e questo ha messo in difficoltà gli arancioneroverdi, abituati ad aspettare e colpire di rimessa. […]

Ore 14.50 – (Gazzettino) Il primo sigillo tra i professionisti di Varnier e il ritorno al gol di Litteri, che guarda caso un mese fa aveva realizzato anche la rete della vittoria con il Venezia nell’ultimo acuto dei granata al Tombolato. Ci sono due firme importanti nel preziosissimo successo del Cittadella che bissa l’exploit di Palermo, manda al tappeto un avversario che finora aveva perso solo una volta e soprattutto si rilancia nei quartieri alti della classifica. Che sia la volta buona per il tanto atteso salto di qualità auspicato da Venturato? La prossima trasferta a Foggia (ma prima c’è di mezzo la sfida di Coppa Italia con la Spal in programma martedì a Ferrara) potrà dare il responso definitivo, ma di sicuro la strada intrapresa sembra quella giusta. Tanto più che la difesa con il rientro di Scaglia ha ritrovato la giusta compattezza e il centrocampo è lievitato sul piano della qualità grazie all’innesto di Chiaretti. […]

Ore 14.30 – (Gazzettino) Il Cittadella dopo l’exploit di lunedì scorso a Palermo è riuscito a bissare la vittoria al Tombolato con la Salernitana, tornando così a vincere due partite di seguito; l’obiettivo in precedenza era stato centrato solo una volta con i due successi consecutivi su Cesena e Empoli. Il tecnico granata Roberto Venturato ha pertanto un motivo in più per essere soddisfatto: «Abbiamo vinto contro una squadra che ha elementi di qualità e una buona organizzazione di gioco. Ci abbiamo messo tutte le componenti necessarie per ottenere questo successo: dal carattere alla volontà alla determinazione, siamo riusciti soprattutto a esprimere un buon gioco nonostante il campo non fosse nelle condizioni più favorevoli. Siamo stati bravi a tenere alto il ritmo per tutta la partita e ad essere incisivi negli ultimi venti metri».
La Salernitana ha il record in campionato con ben dieci pareggi ed era l’unica squadra ad aver perso in precedenza una sola volta. «Dobbiamo essere contenti per il risultato – riprende il tecnico – ma è necessario avere la capacità di guardare oltre. Martedì ci attende un altro impegno difficile in Tim Cup a Ferrara con la Spal. Nonostante i tempi stretti dobbiamo essere in grado di recuperare le energie ed essere pronti ad un’altra battaglia. Azzeriamo dunque questo meritato successo per ripartire con la stessa fame. Sappiamo che non è facile dimostrarlo sul campo, ma questo gruppo ha tutte le capacità per riuscire a farlo». […]

Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Se doveva essere un esame di maturità, il Citta l’ha superato con merito. Troppe volte, in passato, a un’impresa era seguito un passo indietro. Stavolta, invece, dopo la scorribanda di Palermo capitan Iori e compagni hanno saputo concedere il bis, “espugnando” il Tombolato a un mese di distanza dal successo nel derby con il Venezia. Come allora finisce 2-1 per la squadra granata, che batte la Salernitana grazie ai gol di Varnier (al primo centro fra i professionisti) e Litteri, inframmezzati dalla rete di Pucino, con quella che è stata l’unica conclusione dei campani verso la porta di Alfonso. Il successo vale il sorpasso in classifica ai danni degli uomini di Bollini e il ritorno in zona playoff, con la squadra di Venturato ora settima. Squadra che vince non si cambia. È il frutto di una prova gagliarda, in cui il tecnico di casa ha riproposto per 10/11 la squadra ammirata al “Barbera”, anche se verrebbe da dire che l’ha confermata in toto, visto che Pezzi, schierato a destra, aveva giocato più di un’ora in Sicilia. Il copione è stato quello visto molte volte in questa stagione, con la formazione avversaria rintanata nella sua metà del rettangolo di gioco. Più ancora che in altre occasioni, il Citta ha tuttavia saputo sempre arrivare prima sulle seconde palle, vincendo la gara a centrocampo, dove i suoi uomini erano spesso e volentieri in anticipo. E ha mostrato carattere, trovando la forza di portarsi nuovamente in avanti dopo aver incassato il gol del pari. […] Solo tra la 5ª e la 6ª giornata, con Cesena ed Empoli, il Citta aveva colto due vittorie consecutive in questa stagione.

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) A un certo punto, sopra il Tombolato, erano riapparsi i soliti fantasmi: un Cittadella che parte con il piglio giusto, domina, passa anche in vantaggio ma dopo essere stato raggiunto fatica a rimettere la sfida nei giusti binari. Fantasmi scacciati dal ritorno al gol di Litteri, che regala a Venturato una vittoria assolutamente meritata: «Alla vigilia avevo detto che sarebbe importante, ogni tanto, vincere anche senza essere belli. Ma in questa occasione, secondo me, abbiamo giocato anche molto bene», sorride il tecnico. «Abbiamo mostrato voglia, carattere e determinazione, creando tante occasioni e subendo gol nell’unica palla concessa ai nostri avversari. Abbiamo dato un segnale molto importante, perché non è affatto facile tenere alto il ritmo per tutta la partita e saper incidere, fino all’ultimo, nei trenta metri finali». C’è un altro aspetto non facile, sul quale Venturato sta lavorando e continuerà a lavorare nelle prossime settimane: «è la capacità di avere fame e non accontentarsi. Può sembrare una cosa semplice a dirsi, ma la differenza la si fa soltanto continuando a volere sempre di più per migliorarsi. Contro la Salernitana abbiamo dato una risposta importante, mantenendo alta la concentrazione e offrendo continuità per tutti i 90 minuti. Sono contento che la squadra sia riuscita a dimostrarlo perché a mio modo di vedere abbiamo le qualità fisiche, mentali e tecniche per restare nella parte sinistra della classifica». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto) A dare un’occhiata neppure troppo attenta all’attuale classifica della serie B viene da pensare, ancora una volta, che tutti i messaggi lanciati in queste settimane fossero più che leciti. Dopo aver divorato in un boccone il Palermo, il Cittadella si rimbocca le maniche, riapparecchia la tavola e si mangia pure pure la Salernitana. Mica poco, a pensarci bene. Adesso la vetta occupata dal Palermo dista appena quattro punti, ma in un campionato come questo di serie B Roberto Venturato e Stefano Marchetti fanno bene, anzi benissimo a non accontentarsi. Difficile possano ricapitare occasioni come questa. Competizione livellata, nessuno squadrone e, per una lunga serie di motivi, nessuna corazzata che possa davvero «ammazzare» il campionato. Certo, di squadre sulla carta superiori ai granata ce ne sono più di una, ma il Cittadella ha tre ingredienti che, sapientemente mescolati, possono dare un risultato esplosivo: gruppo, determinazione e spensieratezza. E ancora, il pubblico che cresce passo dopo passo e che ieri ha toccato quota 3300 in una partita di appeal medio. […]

Ore 13.00 – (Il Piccolo) Altra dimostrazione di forza della capolista Padova, che nel big-match di ieri sera a Bergamo ha battuto per 2-1 l’Albinoleffe, terzo in classifica. Eppure erano stati proprio i padroni di casa bergamaschi a passare in vantaggio nel primo tempo grazie a un autogol di Russo. Nella ripresa però è arrivata la veemente reazione della capolista che ha ribaltato il risultato grazie a una doppietta dello scatenato Cisco, già messosi in luce martedì scorso contro la Triestina in Coppa Italia. Il Padova di Bisoli così allunga ancora in vetta alla classifica mentre l’Albinoleffe resta al terzo posto assieme al Pordenone. […] Le partite di oggi (ore 14.30): Bassano-Reggiana, Ravenna-Renate, Triestina-Gubbio, Santarcangelo-Feralpi Salò. Domani ore 20.45: Teramo-Sambenedettese. La classifica: Padova 32, Renate 26, Albinoleffe e Pordenone 24, Sambenedettese e Mestre 21, Sudtirol e Feralpi Salò 20, Bassano 19, Triestina e Fermana 18, Reggiana e Vicenza 16, Teramo e Gubbio 15, Ravenna e Santarcangelo 10, Fano 7.

Ore 12.40 – (Il Piccolo) La Triestina ritorna al Rocco a 18 giorni di distanza dal pareggio infrasettimanale col Teramo, ma l’obiettivo resta sempre quello: ritrovare finalmente la vittoria casalinga che manca ormai da un mese e mezzo, ovvero da quel 9 ottobre nel quale l’Unione superò la Fermana con un rotondo 3-0. Purtroppo, ad oggi, quello resta anche l’unico successo casalingo della stagione, per cui è davvero giunta l’ora di invertire il trend. […] Oggi alle 14.30 (arbitra Bitonti di Bologna) la Triestina si ritroverà di fronte il Gubbio, che è dietro l’Unione ma di soli 3 punti, quindi squadra da prendere con le molle e certamente rocciosa, nella quale il bomber è la vecchia conoscenza alabardata Ettore Marchi, già autore di 5 reti in questa stagione. La squadra di Dino Pagliari, subentrato all’esonerato Cornacchini già a fine settembre, si schiererà con un classico 4-4-2 e si presenterà al Rocco probabilmente molto chiusa e accorta. […] Stavolta, più che il 4-3-3 o il 4-3-1-2 delle ultime partite, c’è la sensazione che si possa rivedere il 4-4-2 utilizzato nella prima parte di campionato. Se sarà così, davanti a Boccanera (che sembra favorito su Perisan), ci sarà ancora la coppia centrale El Hasni-Codromaz, con Troiani a destra e Pizzul a sinistra. Coppia inedita a centrocampo con Meduri e Acquadro, mentre gli esterni dovrebbero essere Bariti a destra e Bracaletti a sinistra. Davanti ad Arma e Mensah spetterà il compito di pungere il Gubbio. Le possibili variazioni riguardano soprattutto le posizioni di qualche giocatore: se Bracaletti si sposta a mezzala il modulo diventa un 4-3-3 con Bariti e Mensah esterni alti, ma potrebbe anche fare il trequartista dietro ad Arma come nelle ultime occasioni. […]

Ore 12.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Allarme rosso al quartier generale del Bassano. Mentre il nervosismo di Giuseppe Magi nei confronti della squadra si alza settimana dopo settimana, oggi c’è una nuova occasione per provare a raddrizzare la rotta. […] Il tempo per recuperare teoricamente ci sarebbe tutto e oggi al Mercante (ore 14.30) arriva la Reggiana, che si è rialzata dopo una crisi profonda e ha ritrovato i gol di Cristian Altinier, a segno per due volte contro il Ravenna. A Bassano l’emergenza assenti non conosce fine, visto che oltre a Grandolfo (out fino a stagione pressoché terminata), oggi non ci saranno Gashi, Bortot e Botta, ragion per cui si potrebbe anche rivedere il 5-3-2 che ha portato in dote un punto a San Benedetto del Tronto contro la Sambenedettese. «Mi aspetto una prova di rabbia, coraggio, lottando su ogni pallone — tuona Magi — dobbiamo vendere cara la pelle. Serve umiltà, ardore, temperamento, la maglia del Bassano è troppo importante e dobbiamo lottare e tenercela stretta fino alla fine. Quando non si è umili e cattivi si viene superati. Dobbiamo reagire e la gara deve passare attraverso la nostra reazione, dobbiamo uscire dal campo consapevoli di aver dato tutto. Non dobbiamo giocare con ansia e paura, non siamo all’ultima spiaggia, dobbiamo avere la lucidità di capire che le gare si possono vincere anche all’ultimo e non abbatterci alle prime difficoltà. A volte aspettiamo passivamente l’episodio, questo non deve accadere: gli episodi vengono determinati dallo stato mentale. La Reggiana è in un buono stato di forma, ha un buon organico e sono in ripresa. Vanno affrontati a testa alta con grande furore agonistico, con anima e cuore». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) CAMPODARSEGO ED ESTE. La terza e la quarta forza del girone C, l’una contro l’altra. E con la testa della classifica, traguardo ambito da entrambe, distante appena un punto per il Campodarsego (ora a quota 26) e quattro per i giallorossi, pronti a tentare l’aggancio sui cugini dell’Alta (arbitro Federico Gobbato della sezione Basso Friuli). «Sarà una partita importantissima, anche se non ancora fondamentale», avverte il tecnico dei biancorossi Gianfranco Fonti. «Mancano ancora troppe giornate per tirare le somme, ma noi scenderemo in campo con due obbiettivi: fare il pieno di autostima battendo una compagine di livello come l’Este, anche per confermare l’ottima prestazione con il Mantova, e poi per racimolare punti pesanti. Dobbiamo assolutamente restare attaccati ad Arzignano Valchiampo e Virtus Vecomp». […] Il collega di sponda atestina Michele Florindo è sulla stessa lunghezza d’onda: «Sicuramente sarà una partita importante in chiave primato, soprattutto per loro. Per quanto ci riguarda, sarà utilissima per capire la dimensione reale delle nostre potenzialità», afferma il tecnico dei giallorossi. «Il Campodarsego, visto da fuori, ha un gruppo che mi piace moltissimo», aggiunge l’ex difensore. «Come noi ha avuto qualche problema all’inizio ma poi è venuto fuori alla grande. Ciò dimostra che c’è grande coesione e unità d’intenti». […] Formazione Campodarsego (3-4-3): Pirana; Dario, Leonarduzzi, Colman Castro; Trento, Caporali, Radrezza, Ndoj; Aliù, Pietribiasi, Kabine. All. Fonti.Formazione Este (4-3-1-2): Lorello; Gilli, Munaretto, Ferrando, Boron; Ostojic, Pozza, Tomasini; Rondon; Fioretti, Florian. All. Florindo. ABANO. Con il Tamai ci sarà da sudare. I friulani di mister Vinicio Bisioli sono “bloccati” nel gruppone fra la zona playout e la salvezza risicata (13 punti) e dovranno assolutamente difendere il bottino dal grande ritorno dell’Abano (arbitro Gabriele Restaldo di Ivrea), che ha vinto la sua prima partita col Cjarlins Muzane – dopo il pari con la Virtus Vecomp – e si trova dunque con un buon vento in poppa. […] Formazione Abano (4-4-2): Bettin; Ceccarello, Di Bari, Daminuta, Lacerti; Tescaro, Gargini, Carteri, Boreggio; Franceschini, Mattia Cecconello. All. Gabrieli.

Ore 11.10 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 5.5; Cappelletti 6, Ravanelli 6, Russo 5.5 (Zambataro 6), Contessa 6; Tabanelli 5.5 (Cisco 8), Pinzi 5.5 (De Risio 7), Belingheri 6; Pulzetti 6 (Zivkov sv); Guidone 6.5, Capello 6 (Mandorlini sv). 

Ore 11.00 – (Gazzettino) Nella ripresa Bisoli passa al 4-3-3, inserendo Zambataro per Russo, De Risio per Pinzi e Cisco al posto di Tabanelli. Una mossa decisamente azzeccata, con il diciannovenne padovano che già dopo un minuto è protagonista di uno slalom in area con Coser che riesce a rimediare. La squadra gioca con piglio diverso, si fa più aggressiva e corta e punta in particolare sulle verticalizzazioni per gli avanti biancoscudati, come quella di Pulzetti al 9′ che mette Cisco davanti al portiere per il pareggio. Meritato il successivo sorpasso che però è anche in questo caso frutto di una sequenza di episodi, questa volta favorevoli. Al 20′, su errato retropassaggio di Zambataro, Colombi potrebbe calciare a porta vuota, ma De Risio è provvidenziale nella chiusura e sul rovesciamento di fronte Guidone serve in area Cisco che insacca di sinistro alla destra del portiere. […] Promessa dunque mantenuta. A novembre Padova macchina da guerra come aveva preannunciato Bisoli.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Un imprendibile Cisco regala al Padova tre punti pesantissimi a spese dell’Albinoleffe in una sfida che si è confermata tutt’altro che morbida per i biancoscudati, protagonisti di un primo tempo opaco e rivoluzionati negli uomini e nell’atteggiamento nella ripresa. Grazie a questo successo, il quarto di fila per 2-1 in un mese di novembre che ha visto la squadra conquistare tredici punti su quindici, Pinzi e colleghi si portano a +8 dai bergamaschi, terza forza del girone, e a +6 dal Renate, oggi impegnato a Ravenna. Assenti l’infortunato Madonna e lo squalificato Trevisan, Bisoli opta per l’inedita coppia di centrali formata da Ravanelli e Russo, con Cappelletti spostato sulla destra. I primi minuti viaggiano all’insegna dell’equilibrio, con le due squadre che provano entrambe ad attaccare sulla corsia sotto la tribuna. Pimpante a sinistra Contessa che però al tempo stesso, poco supportato dai compagni, fatica a contenere il rapido Gonzi. Al 6′ il Padova potrebbe rompere l’equilibrio con Belingheri che, servito da Guidone, abile a intercettare un passaggio verso il centro di Zaffagnini, sfiora l’incrocio. Più fortunata l’Albinoleffe (13′): Gonzi, dopo una palla persa da Tabanelli a centrocampo, supera Pinzi e fa partire un cross su cui Russo, nel tentativo in spaccata di liberare, mette nella propria porta spiazzando Bindi. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) A Pierpaolo Bisoli non è piaciuto il primo tempo della sua squadra: «Ci siamo messi in difficoltà da soli, perché non avevamo capito che la partita era molto aggressiva, impostata sui due tocchi. Ci hanno preso un po’ di sorpresa». Completamente diversa la ripresa dei biancoscudati. «Ho ribaltato la squadra, bisognava cambiare sistema di gioco e anche interpreti per rimettere in sesto la partita. Questa è forza del Padova: pesco dalla panchina due 98 e vinciamo la gara, a dimostrazione che il gruppo è forte, e non gli si può rimproverare niente. Magari possiamo sbagliare un tempo, anche per merito degli avversari, e l’Albinoleffe è una buonissima squadra, fisica, con buoni palleggiatori, ma la risposta che ho avuto è stata molto positiva». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Quarta vittoria consecutiva per 2-1, sesto risultato utile di fila: il Padova non si ferma. Dopo un primo tempo sofferto, con un solo tiro nello specchio della porta e l’Albinoleffe in vantaggio, il Padova al rientro dagli spogliatoi ha cambiato marcia e ribaltato partita e risultato. Merito (anche) dei cambi di Pierpaolo Bisoli, che ha gettato nella mischia il giovane Andrea Cisco, decisivo nel successo finale con una doppietta. L’attaccante era visibilmente emozionato al termine della gara: «Sono a disposizione della squadra, mi sono fatto trovare pronto alla chiamata dell’allenatore. Credo di aver fatto quello che Bisoli mi aveva chiesto prima di mandarmi in campo. Il Padova ha vinto, io ho fatto gol: più di così non potevo immaginare, sono contentissimo. Sto attraversando un buon momento di forma, sono in condizione». Il giovane attaccante è stato ovviamente osannato nello spogliatoio: «Ho ricevuto i complimenti dall’allenatore e dai compagni di squadra, i gol li dedico a loro».

Ore 10.10 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Bindi 6; Cappelletti 7, Ravanelli 6, Russo 5 (Zambataro 6.5), Contessa 6; Tabanelli 5.5 (Cisco 8), Pinzi 5.5 (De Risio 6.5), Belingheri 6; Pulzetti 7 (Zivkov sv); Guidone 6, Capello 6 (Mandorlini sv).

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Il Padova è leader assoluto del girone B e ha già fatto il vuoto alle sue spalle. Una partita – va detto – che, oltre ai meriti indiscussi del gruppo, esalta ancor più la mentalità da grande stratega di Bisoli, davvero il miglior allenatore visto da queste parti negli ultimi 10 anni. La sua decisione di rivoltare come un guanto la formazione dopo una frazione molto difficile si è rivelata il valore aggiunto, perché ha dato la sterzata auspicata e rimesso le cose a posto. […] Un ribaltone in piena regola, frutto delle mosse azzeccatissime del mister. E ora aspettiamo di vedere cosa fanno gli altri, Renate in primis. Ma sino ad un certo punto, perché più si va avanti così e più il futuro si annuncia radioso. Sorridi Padova, finalmente.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Andrea Cisco, classe 1998, padovano di Altichiero. È lui, nell’umida e fredda serata di Bergamo, a risollevare il Padova e a portarlo in… paradiso. La carta che Bisoli si gioca a cavallo dei due tempi sbanca il tavolo di una sfida fattasi complicata per la capolista, che contro la sua “bestia nera” era andata sotto, surclassata sul piano del ritmo e dell’aggressività per quasi tutto il primo tempo. L’Albinoleffe, che a maggio aveva compiuto la clamorosa impresa di eliminare al turno preliminare dei playoff proprio i biancoscudati, stavolta raccoglie i cocci, dopo aver cullato il sogno di fermare la prima della classe. È la decima vittoria stagionale (su 14 partite giocate) per Pulzetti & C., ma soprattutto è la conferma che in questo momento non ce n’è per nessuno.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ma soprattutto abbiamo dimostrato che possiamo andare sotto in qualsiasi momento, ma che abbiamo tutte le capacità per venirne fuori: con gli uomini, con il carattere o con il modulo. Ho un gruppo straordinario, queste gare mi danno la sicurezza di avere 22 giocatori pronti a tutto». […] Si aspettava che Cisco potesse spaccare così la partita? «È un giocatore che, quando viene messo in profondità, è devastante. È stato bravo, quando ha subito fallito la prima chance ho avuto i sudori freddi, ma poi ha segnato ed è migliorato molto anche in fase difensiva, rispetto alle ultime uscite».La serata magica di Andrea Cisco, infatti, non avrebbe potuto essere più dolce di così. «Un’emozione unica e indescrivibile», le prime parole dopo la gara del match-winner. «Ringrazio il mister per l’opportunità che mi ha dato e dedico questi miei primi gol allo staff e ai miei compagni di squadra. È un sogno che si realizza, non svegliatemi».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Se riesci a portare a casa anche partite che all’intervallo mai avresti pensato di vincere, la testa della classifica non può più essere semplicemente una piacevole abitudine. Il Padova, dopo un primo tempo di assoluta sofferenza, ha vinto d’autorità, e dimostrato di avere un asso nella manica non da poco, oltre ad una rosa ricca di alternative: un tecnico coraggioso, che, quando le cose non girano, non ha nessun problema a sostituire due giocatori come Pinzi e Russo, gettando nella mischia due ventenni.«Le squadre forti vincono anche così, con un gol di scarto e qualche sorpresa», gongola Pierpaolo Bisoli. «Sapevo che questa gara sarebbe stata difficile: avevo visto il riscaldamento dell’Albinoleffe, avevo avvertito i miei di prepararsi alla battaglia, ma nel primo tempo non è bastato. Vincere gare simili dà un segnale importantissimo: abbiamo dato un ulteriore distacco alle avversarie, l’Albino stesso ora è 8 punti dietro di noi e il Renate è costretto a vincere.

Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Bindi 5.5; Cappelletti 6.5, Ravanelli 6, Russo 4 (Zambataro 6), Contessa 5.5; Tabanelli 5 (Cisco 8), Pinzi 5 (De Risio 7.5), Belingheri 6.5; Pulzetti 7 (Zivkov sv); Guidone 6, Capello 5.5 (Mandorlini sv). 

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) C’è stato chi, prima di Pierpaolo Bisoli, voleva spedire Andrea Cisco e Davide Marcandella a giocare in serie D. A chi ancora sostiene che l’allenatore non conti nella gestione di un gruppo di giocatori professionisti, si suggerisce una visione attenta di Albinoleffe-Padova, la partita che potrebbe rappresentare la svolta definitiva del campionato biancoscudato. Primo tempo da dimenticare, centrocampo delle meraviglie Pinzi-Tabanelli-Beligheri-Pulzetti che si dimostra tale solo sulla carta. Perché Tabanelli evidentemente accusa il contraccolpo dopo essere stato fermo quasi tre mesi, Pinzi rallenta e annaspa come mai si era visto prima di ieri e Russo completa 45 minuti horror con un’autorete sconcertante quanto sfortunata, di quelle che si vedono solo in rarissimi casi in un campionato professionistico. Se poi aggiungiamo che nel finale di tempo Tabanelli non sfrutta un’occasione colossale e che reclama un rigore (molto dubbio) che l’arbitro decide di non assegnare, ecco che il quadro si completa. A quel punto entra in scena Bisoli, che inizia la ripresa con un triplo cambio e una variazione tattica che, di fatto fa sciogliere come neve al sole l’Albinoleffe. Fuori Russo e dentro Zambataro, che si sistema sulla fascia destra con Cappelletti restituito al ruolo di centrale; fuori Pinzi e dentro un ottimo De Risio e soprattutto fuori Tabanelli e dentro il gioiellino Andrea Cisco, attaccante padovano doc classe 1998. È questa, in particolare, la mossa che spacca in due la partita perché, dopo aver timbrato nella «manita» di Coppa Italia contro la Triestina, Cisco decide di prendersi tutta la scena e di trasformare il talento grezzo in oro puro a 24 carati. Il primo gol è una folata degna di una gazzella su invito a nozze di Pulzetti con deposito dolce in fondo alla rete. Il secondo è un’unghiata di chi vuole a tutti i costi mettere il punto esclamativo alla sua partita apponendo la sua firma il calce al 2-1 di Bergamo. L’Albinoleffe affonda e alza bandiera bianca dopo aver giocato una partita gagliarda, tenace, tecnica e fisica allo stesso tempo senza mollare di un centimetro. Ma la superiorità del Padova si esemplifica in tanti piccoli particolari, nella panchina lunga, nello spessore tecnico dei suoi giocatori migliori, in un gruppo che lotta e soffre insieme e dove ognuno aiuta l’altro. […]




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