Ore 20.20 – (Il Piccolo) La Triestina ha ricevuto un plauso da parte della delegazione della Deloitte (l’azienda di consulenza e revisione contabile che su indicazione della Figc ha il compito di controllare situazione finanziaria e puntualità dei pagamenti delle società), che giovedì si è recata nella sede societaria per il controllo relativo ad emolumenti, mensilità e contributi per il bimestre luglio-agosto (la scadenza era fissato al 16 ottobre). La Triestina non solo ha presentato la documentazione dei pagamenti di quel bimestre, ma ha mostrato l’avvenuta procedura anche per il bimestre settembre-ottobre, che ha il termine ultimo fissato al 16 dicembre.
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Elastica, magmatica, duttile, perfino misteriosa: ci sono tanti aggettivi per descrivere la Triestina che Sannino sta preparando per far dimenticare la batosta in Coppa Italia a Padova, ma soprattutto per ritrovare l’attesa vittoria al Rocco già domani contro il Gubbio (inizio ore 14.30). […] Sta di fatto che a Prosecco si è visto un po’ di tutto: dal classico 4-2-3-1 di queste ultime partite, al 4-3-3 che poi è la versione appena precedente dell’ultimo modulo, ma addirittura il 4-4-2 della prima parte di campionato. […] Partiamo dagli assenti, che sono i soliti infortunati Castiglia, Mori, Aquaro e Grillo, ma anche lo squalificato Porcari, un assenza pesante per l’Unione che per la prima volta dovrà fare a meno del suo perno di centrocampo. In difesa toccherà ancora alla coppia centrale El Hasni-Codromaz, con a sinistra Pizzul e a destra Troiani, che ha recuperato ed è tornato sano dal controllo alla caviglia. A centrocampo toccherà sicuramente alla coppia Meduri-Acquadro, mentre la variante è Bracaletti: se starà in linea con gli altri due sarà 4-3-3, mentre se giocherà dietro la punta sarà ancora 4-2-3-1. In avanti, assodato che Arma sarà la punta centrale, dovrebbero esserci Mensah a sinistra e Bariti a destra. Sul piano dei giocatori l’unico dubbio è su quest’ultimo, che però resta nettamente favorito rispetto a Petrella. La variante è che si è rivisto anche il 4-4-2: in questo caso Bracaletti giocherebbe esterno sinistro, Bariti esterno destro mentre la coppia d’attacco sarebbe formata da Arma e Mensah. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo aver compiuto l’impresa di espugnare Vicenza, affrontare l’ultima della classe si presentava agli occhi di tutti come l’occasione migliore per compiere un ulteriore salto di qualità. Non esserci riusciti ha lasciato indubbiamente molto rammarico in casa arancionera dove già si pregustavano i tre punti. Le responsabilità come al solito vanno viste prima di tutto al proprio interno, ma in questo caso mister Mauro Zironelli ha calcato la mano su una direzione arbitrale permissiva che nell’economia del secondo tempo ha pesato notevolmente. «Abbiamo disputato un buon primo tempo – ha dichiarato il tecnico – magari potevamo fare anche il secondo gol, abbiamo avuto le occasioni ma non ci siamo riusciti. Della ripresa c’è ben poco da dire. Noi abbiamo provato a giocare a calcio, ma non ci è stato permesso di farlo. I nostri avversari ci hanno menato dall’inizio alla fine, tanto che conto metà squadra in infermeria. Il fatto è che gli è stato permesso da una direzione arbitrale che non ha tutelato nessuno. In questi termini, diventa anche dura fare l’analisi della partita. Non ho problemi io, ho già parlato con l’arbitro. Al posto suo non avrei permesso che mi prendessero in giro, perché così è stato. Il loro portiere avrà perso almeno dieci minuti. Alla fine siamo stati bravi a finire in undici, perché quando ti entrano costantemente a mezza gamba è un attimo perdere le staffe e farsi espellere. Giovedì ci sarà un incontro con gli arbitri al quale parteciperò molto volentieri. Non protestiamo mai, ma questa volta voglio esprimere il mio pensiero». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Mestre e Fano si sono divise la posta in palio, il che per gli uomini di Zironelli è una grossa occasione sprecata per dare continuità al successo di Vicenza. Al vantaggio ospite firmato da Torelli al 37′ del primo tempo ha risposto Sodinha su punizione al 42′. Tutto in cinque minuti, risultato giusto dato che gli ospiti non hanno rubato nulla. Il Mestre ha condotto le danze giocando così come era stato preparato in settimana, producendo novanta minuti di netto predominio territoriale che però è rimasto fine a se stesso, prigioniero di una squadra che con le armi a disposizione ha fatto la sua partita arroccandosi davanti al portiere e affidandosi esclusivamente al contropiede. Gli arancioneri invece hanno provato a giocare regalando quantità e a sprazzi anche qualità nel fraseggio, ma a conti fatti le occasioni prodotte si sono potute contare sulle dita di una mano. […]
Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La prima notizia è che il Mestre non va oltre il pareggio al Mecchia, nell’anticipo contro il Fano, e getta alle ortiche un’occasione forse irripetibile per fare un salto di qualità in classifica. La seconda è che Mauro Zironelli e pure i giocatori schiumano rabbia per una direzione di gara che ha permesso un gioco molto «fisico» ai marchigiani, con il gioco effettivo che nella ripresa ha raggiunto livelli risibili. […] «Ci hanno menato dall’inizio alla fine — tuona Zironelli nel dopogara — e l’arbitro non ci ha tutelato. Giovedì abbiamo una riunione con gli arbitri e mi piacerebbe parlarne, non abbiamo mai protestato… Abbiamo preso “stecche” a destra e a manca, ognuno usa le armi che ha, se poi gli arbitri glielo permettono… Il loro portiere ha fatto grandi parate, Gagno? Si deve dare una svegliata perché l’errore è costato caro, visto che hanno superato solo quella volta la metà campo, non abbiamo giocato più di 15 secondi nel secondo tempo. Siamo arrivati più volte davanti al portiere ma non siamo riusciti a portare a casa i tre punti, però sono contento per Sodinha». Parole dure ma allo stesso tempo in qualche modo giustificate da quanto si è visto in campo. Oscar Brevi, ieri squalificato, ha messo in mostra il solito calcio, tutt’altro che gradevole da vedere, tanto muscoli e fisicità, poca tecnica. Ma del resto per il Fano fare un punto in trasferta con il Mestre è davvero tanta roba.
Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) «È andata così ma certe cose fanno innervosire e perdere concentrazione» attacca Giampietro Zecchin ancora in clima agonistico «nel secondo tempo non abbiamo giocato. Abbiamo provato a chiudere prima la partita ma dopo non si è più giocato a pallone. Per fortuna Sodinha sta tornando ai suoi livelli ma oggi abbiamo più preso calci che giocato a calcio. Nella loro squadra il migliore è stato il loro portiere e questo lo dice tutta». Tocca poi ad Alessandro Fabbri, un po’ più pacato del compagno. «Abbiamo sofferto molto il “non gioco” del secondo tempo» dice «eravamo preparati a trovare una squadra pronta a chiudersi ma non immaginavamo di giocare 45′ così spezzettati. L’arbitro forse poteva tenere un po’ di più il polso della situazione ma abbiamo anche dovuto giocare stando attenti a non rischiare di perdere le staffe». La parola a Matteo Gritti, subentrato in corsa al posto di un buon Boffelli. «Sono entrato a partita in corso nel momento più caldo dove loro facevano fallo sistematico per fermarci. Abbiamo cercato di fare il nostro gioco ma stavolta non siamo riusciti ad esprimerci al meglio. Dobbiamo giocarci bene le nostre partite una dopo l’altra e la pausa ci servirà per rifiatare. Faremo tesoro anche degli errori fatti e portarci a casa qualche punto in più». […]
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) È uno Zironelli amareggiato per il risultato quello che esce dagli spogliatoi. «Abbiamo giocato solo noi. Loro hanno fatto un solo lancio e su una indecisione di Gagno sono passati in vantaggio. Poi abbiamo recuperato con Sodinha ma avevamo avuto anche altre ottime occasioni con Beccaro nel primo tempo. La squadra sta crescendo ma abbiamo difficoltà ad entrare dentro in area quando le squadre si chiudono». La partita ha vissuto anche momenti di nervosismo. «Nel secondo tempo il Fano ha giocato arroccato, con il ricorso al fallo sistematico. Ci hanno ammonito Perna e Zecchin su falli subiti da noi ed espulso Ayuob per aver protestato dopo una ginocchiata subita da Sottovia. Questo ci ha innervositi e non siamo riusciti a esprimere il calcio che volevamo».«Ben venga, a questo punto, l’incontro di giovedì con gli arbitri» aggiunge il tecnico vicentino, «servirà per chiarirci. Certo che il Fano ha picchiato parecchio. Che fosse un fallo tattico o una gomitata non hanno risparmiato nulla pur di non permetterci di far girare palla. Non si poteva giocare per più di 15″ che ricorrevano al gioco duro ma siamo stati bravi a non perdere la calma e non finire la partita in 10 nonostante l’arrabbiatura di molti dei miei. Adesso la pausa ci permetterà di recuperare le energie e gli acciaccati. Avevo detto dall’inizio che era una partita insidiosa ma può capitare. Rimane il rammarico perché potevamo fare meglio e portare a casa tre punti preziosi». […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Avanti con il Black Friday: l’affare lo fa il Fano, due contropiede, un gol (praticamente un regalo) e un punto che vale ossigeno. La fregatura stavolta la prende il Mestre, che alla fine si ritrova con poco o niente in mano. Una partita comandata, tre-quattro occasioni limpide, un finale con i nervi a fior di pelle. E un punto che, a differenza di quello degli avversari, non fa fare capriole di gioia. Ma anche il Mestre, pur non avendo fatto una grande partita, esce con una certezza importante, una certezza che si chiama Felipe Diogo Monteiro, in arte Sodinha. In arte perchè il gol dell’1-1 è una pennellata su calcio punizione come gli artisti sanno fare, e anche perchè durante il resto della gara tutti i lampi che illuminano il gioco partono dal suo piede di velluto. Stop. Il resto è una partita abbastanza giocata nel primo tempo, mentre il secondo è un singhiozzo di falli tattici e poca lucidità.Zironelli valuta le condizioni di tutti prima di scegliere gli undici. Poi mette in campo una squadra che a tratti si dispone con il rombo a centrocampo, dove Boscolo Papo è il vertice basso, Sodinha il vertice alto, Rubbo e Beccaro i laterali. Proprio Marco Beccaro è il più pericoloso nei primi 45′: un paio di tagli a centroarea lo portano davanti al portiere che però è sempre attento e reattivo. Il Fano? Difesa e contropiede. […]
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Leonardo Colucci guarda al bicchiere mezzo pieno. «Dopo la prima parte ero soddisfattissimo della prestazione – usa il superlativo l’allenatore -. Ci capita spesso di dover gestire meglio la sfera – ammette poi -, anche recuperando la stanchezza palleggiando di più». Di positivo? «I ragazzi non si sono abbattuti dopo il loro pareggio. Il primo tempo poteva finire 3-0, con l’occasione di Magnaghi. Sono contento per loro e li ringrazio – dice – perché sono stati bravi a vincerla, questa partita. Era un periodo brutto, non è l’aspirina che fa passare la febbre», completa cautamente l’analisi. […] La rete decisiva è opera di Simone Magnaghi. «Finalmente un gol da 3 punti – esclama l’attaccante -. Abbiamo avuto un black-out nella ripresa, non so per cosa. Volevamo gestire e aspettarli, ma non ci siamo riusciti. Sottolineo che abbiamo vinto, finalmente. Ci voleva un successo, per uscire da questo momento. Ripartiamo dal primo tempo, giocato con personalità e sicurezza. Il mio centro è stato frutto di uno schema provato in allenamento». Buon viatico per la Tim Cup? «Cagliari sarà utile per vedere a che punto siamo a livello collettivo e individuale. Per quanto mi riguarda, so che devo essere anche piu utile alla squadra». […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Torna al successo dopo un mese e mezzo il Pordenone, ai danni di un Vicenza reduce dal cambio che ha portato in sede la Boreas e in panca Zanini per il silurato Colombo. Non è guarito però il ramarro, che ancora una volta subisce gol al Bottecchia. L’unica occasione in cui la porta di Perilli è rimasta vergine è stata d’estate in Coppa con il Matelica di Lega D. Il successo permetterà comunque al tecnico di Cerignola di gustarsi il match in Tim Cup a Cagliari martedì e di lavorare con più tranquillità da qui alle vacanze di Natale. È stata una sfida che il Pordenone ha vinto due volte. La prima portandosi sul 2-0 grazie ai centri di Ciurria e Sainz-Maza. La seconda, dopo aver subito il pareggio berico, grazie a un’inzuccata di Magnaghi. A segno quindi tutti gli attaccanti del tridente neroverde. Ora Leo dovrà lavorare per impermeabilizzare la difesa. Nota positiva: il ritorno in campo nella ripresa di Emanuele Berrettoni, che ha fatto subito vedere quanto può dare alla causa neroverde. Un paio di numeri a effetto e un siluro in chiusura che avrebbe meritato maggior fortuna sono stati il suo rinnovato biglietto da visita. Colucci non riserva sorprese, questa volta, a meno che non si voglia considerare tale Parodi in difesa al posto di Bassoli, al fianco del rientrante Stefani. In campo vanno i migliori undici, con Perilli fra i pali; Formiconi e De Agostini esterni bassi; Misuraca, Burrai e Danza sulla mediana; Ciurria e Sainz-Maza in appoggio a Magnaghi. […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Riecco la vittoria dopo più di un mese in casa Pordenone. L’ultima volta l’8 ottobre scorso, col Ravenna, sempre al Bottecchia: la squadra è tornata a fare a far valere la legge del proprio stadio e ha conquistato quei tre punti che, oltre a fare classifica, danno soprattutto morale a una squadra ultimamente giù poco consapevole dei propri mezzi. C’è lo spirito giusto ora per andare a Cagliari e affrontare così il quarto turno di Tim cup, che può regalare addirittura una gara a San Siro con l’Inter.È proprio questo il Colucci-pensiero a fine gara: «Ci godiamo questi tre punti importanti e attesi, che fanno morale e ci consentono di andare a Cagliari a inseguire un sogno». L’incontro col Vicenza ha alternato luci e ombre. Ottima prima mezz’ora, con la squadra capace di trovare i due gol che sembravano poter bastare. Si è visto però un pessimo inizio di ripresa, dove sono riaffiorati i fantasmi: due gol subiti e risultato nuovamente in equilibrio. Per fortuna ci ha pensato Magnaghi a risolvere la sfida e soprattutto a mettere in vetrina il cuore del gruppo, qualità sempre avuta negli ultimi anni. I ramarri oggi sono già al lavoro per preparare la sfida in Sardegna con il Cagliari, che gioca stasera al cospetto dell’Inter alle 20.45 in casa. Il Pordenone parte lunedì alla volta del capoluogo sardo e martedì scenderà in campo per l’incontro che può valere la storia (alle 15 diretta Rai). […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone torna a sorridere e a fare bottino pieno dopo tre pareggi e tre sconfitte in serie, ma dire che è guarito sarebbe un azzardo: i neroverdi si fanno rimontare due gol da un Vicenza parso “squadra” solo nella prima parte della ripresa, e si spengono come un cerino prima di trovare il colpo del ko nel finale. In classifica è di nuovo terzo posto, ma i ramarri hanno due partite in più rispetto ai “coinquilini” dell’Albinoleffe e alle battistrada Padova e Renate. Però serviva vincere, e il successo è arrivato, al termine di una partita dagli scarsi contenuti tecnici, ma se non altro divertente ed emozionante. Per i berici di Zanini, “ammirati” dal neoresponsabile dell’area tecnica Riccardo Ferri, in tribuna assieme all’amico azzurro di una vita Gigi De Agostini, c’è ancor più da lavorare rispetto a un Pordenone che saluta con un sospiro di sollievo i tre punti e il positivo rientro di Berrettoni. Solito schieramento per Leonardo Colucci, che ritrova capitan Stefani in difesa è al suo fianco preferisce Parodi a Bassoli, mentre a centrocampo sceglie Danza e non Lulli al fianco del regista Burrai e del rientrante Misuraca, illustre ex di turno. In attacco la punta centrale, al posto del lungo degente Gerardi, è Simone Magnaghi, con “Berre” ancora in panchina. […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sarà sicuramente un caso, una sfortunata coincidenza magari, ma da quando è emerso che il Vicenza sarebbe passato di mano da Vi.Fin a Boreas Capital, sono arrivate solo sconfitte. Prima a Santarcangelo, poi in casa col Mestre e, infine, ieri sera a Pordenone. Difficile, davvero difficile, parlare solo di calcio quando tutto attorno i malesseri si avvertono ovunque nell’aria, più che mai se i protagonisti fanno ben poco per diffondere chiarezza. Figuriamoci, poi, se la prima di Nicola Zanini si accompagna alla notizia che Massimiliano Giusti sarebbe stato caldamente suggerito dal consigliere Claudio Capuzzo (lo stesso che aveva spinto a suo tempo per Alberto Colombo) al nuovo allenatore nella formazione titolare da schierare al Bottecchia. Vero o falso che sia, nonostante le prevedibili smentite e le molte conferme che arrivano dietro le quinte, fatto sta che Giusti nel primo tempo si divora un gol incredibile dopo aver fatto faville e quando esce dal campo proprio l’ex Abano la squadra si trasforma. Nel secondo tempo, infatti, il Vicenza schiaccia per mezz’ora il Pordenone, che non esce più dalla propria metà campo, gioca pure bene, segna due gol ma non basta per evitare un nuovo ko che, di fatto, fa precipitare la squadra nei bassifondi della classifica. E dire che l’inizio, con il 4-2-3-1 scelto da Zanini con Giusti dietro a Comi e con Alimi escluso a favore di Salifu, sembrava molto promettente. […] Non bastano neppure cinque minuti e mezzo di recupero per invertire la rotta, il Vicenza affonda ancora e si avvicina pericolosamente alla zona playout. E non ci possono essere spiegazioni tecniche per giustificare questo crollo. Dopo la retrocessione dello scorso anno, non sembra esserci pace per il Lane. E non basta certo un cambio di allenatore per risolvere tutti i problemi ancora sul piatto.
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tranne Gianni Fabiano – alle prese con il guaio alla caviglia – arancioneroverdi tutti a disposizione per Venezia-Novara. Dopo la rifinitura mattutina di ieri il tecnico Pippo Inzaghi ha convocato Falzerano, reduce da alcuni giorni di febbre, nonché Pinato e l’ex Garofalo: il primo, in tribuna contro l’Entella, pare aver smaltito la botta al polpaccio, il secondo invece il problema muscolare che l’aveva costretto ad uscire prima dell’intervallo contro l’Entella. Entrambi potrebbero tornare subito nello schieramento titolare, Garofalo al posto di Del Grosso sulla sinistra del quintetto difensivo davanti ad Audero formato da Zampano, Andelkovic, Modolo e capitan Domizzi. Quest’ultimo è l’unico diffidato e deve evitare cartellini per non saltare la trasferta di sabato 2 dicembre a Palermo (si giocherà alle ore 18). In mediana a fare posto a Pinato sarà Suciu con gli intoccabili Bentivoglio e Falzerano, mentre davanti potrebbe rifiatare Moreo per fare spazio a Zigoni dal 1′ al fianco di Marsura o Geijo. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) C’è il Novara formato trasferta per un Venezia che al Penzo vuole continuare a dettare legge. «Affrontiamo una squadra che non vince da un po’, noi a prescindere non sottovalutiamo mai nessuno in una B così combattuta – garantisce un Gianmarco Zigoni in odore di maglia da titolare in attacco -. Puntiamo solo ai tre punti come sempre, anche perché si può salire un altro po’ e questa prospettiva basta e avanza per avere la giusta fame. Siamo quasi in vetta, le squadre sono ancora tutte attaccate ed è presto per parlare di obiettivi. Noi di sicuro vogliamo fare più punti possibile da qui alla fine del girone di andata per poi tirare le somme: il Novara è una tappa importante di questo percorso». […] L’attaccante di proprietà del Milan, che in caso di salvezza sarà tutto del Venezia, finora ha segnato tre reti (un anno fa con la Spal era a due e poi ha chiuso a 11) tutte in trasferta. «È chiaro, per me il gol è importantissimo, ci tengo a farne più possibile ma questo Venezia non è zemaniano, tutti assieme ci sacrifichiamo molto per difenderci bene e ripartire. Possiamo arrivare lontano, se il prezzo da pagare per restare davanti è rinunciare a qualche gol allora ci sto. Il Novara è da anni consolidato in serie B, adotta il nostro stesso modulo, quindi conterà molto l’uno contro uno e la bravura nel capitalizzare. Non sarà facile, ma vogliamo vincere per poi scendere a Palermo con la spinta giusta».
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «Il Novara non è in un buon momento — sottolinea Inzaghi — ma, nonostante qualche partita dove non sta raccogliendo risultati, anche domenica ha comunque fatto una grande partita contro il Bari ed è una squadra molto pericolosa, soprattutto in trasferta. Non dimentichiamoci che ha battuto il Frosinone ed il Palermo. Per cui, una compagine che riesce a vincere sulle due più forti della serie B non ti può far star tranquillo, ma questo contro tutti. Per vincere dovremo fare una grande gara, considerato che loro hanno ottime alternative in tutti i reparti». L’unico assente dall’elenco dei convocati sarà Gianni Fabiano, infortunato e possibile partente a gennaio, mentre Inzaghi dedica un pensiero a chi gioca meno e tiene coinvolto tutto il gruppo. «Penso a Mlakar, Soligo, Fabris, Cernuto — spiega Superpippo — sono giocatori fantastici che ci mettono gran voglia, ti fanno allenare benissimo. Il mio pensiero va a loro e se continueranno così, a rendere gli allenamenti ad alta intensità, a metterci questo amore, questa voglia, io penso che si ritaglieranno momenti importanti, come è già successo. Penso a Cernuto, che ha fatto qualche partita straordinaria, ma anche agli altri. Credo che la fortuna di questa squadra sia proprio questo gruppo, perché questi ragazzi, in un anno e mezzo, hanno fatto delle cose per ora meravigliose». […]
Ore 12.50 – (La Nuova Venezia) Il Novara ha trovato spesso disco rosso in laguna, però l’ultima volta che calò al Penzo (19 ottobre 2014) la squadra piemontese intascò facilmente i tre punti (2-1) con le firme d’autore di Evacuo nel primo tempo (23′) e Gonzalez nella ripresa (30′), prima del superfluo rigore trasformato da Raimondi a recupero quasi scaduto (52′). Sconfitta che costò la panchina ad Alessandro Dal Canto, sostituito 24 ore dopo da Michele Serena. Una partita da disco rosso per Cernuto, espulso per somma di ammonizioni pochi secondi prima dell’assegnazione del penalty. Nel Novara giocava Dickmann, quella domenica era assente Garofalo, i piemontesi salirono in Serie B e vinsero anche la Supercoppa di Lega. In 21 precedenti in laguna rimane l’univa vittoria del Novara, il Venezia si è imposto 14 volte con 6 pareggi. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Il Bomber contro il Genio, non più in campo, ma a gestire tattiche e stratagemmi dalla panchina. Venezia-Novara è anche la sfida tra Pippo Inzaghi ed Eugenio Corini, tra due squadre che hanno affidato i loro successi al 3-5-2. In un campionato equilibrato con una classifica cortissima, un successo lancerebbe in orbita il Venezia (10 punti nelle ultime quattro gare casalinghe), ma di fronte avrà una squadra, il Novara, che finora si è disimpegnata molto meglio in trasferta (12 punti in otto partite) che non al Piola (cinque sconfitte si sette partite), tanto da avere una striscia aperta positiva fuori da casa di cinque incontri con lo “scalpo” del Palermo. Inizia il rush finale con sei partite tra oggi e fine dicembre (Novara, Pro Vercelli e Cremonese al Penzo, Palermo, Foggia e Pescara in trasferta). Inzaghi può pescare liberamente nella sua rosa visto che solo Gianni Fabiano non è stato convocato, ma anche il trequartista milanese è sulla strada del completo recupero. La scelta più ampia rimane sul fronte offensivo dove il tecnico potrebbe rilanciare dal primo minuto Zigoni, partito titolare solo con il Frosinone nelle ultime cinque gare, con al fianco Marsura, che a sua volta sembra essere salito di quotazione nelle valutazioni di Inzaghi, o Geijo, che ha disputato solo un match dall’inizio nel derby di Cittadella. Zampano e Garofalo (ritrova il Novara con cui ha vinto Lega Pro e Supercoppa di Lega nel 2014) saranno i due stantuffi sulle fasce, se Pinato ha recuperato al 100% dall’infortunio muscolare della passata settimana toccherà a lui a giostrare alla sinistra di Bentivoglio con Falzerano (costretto a fermarsi nei giorni scorsi per un attacco febbrile) alla destra del regista di Pinerolo. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) L’exploit di Palermo ha inevitabilmente riportato a galla la solita domanda: il Cittadella è finalmente maturo per il salto di qualità? La prestazione maiuscola del Barbera non lascerebbe spazio ad alcun dubbio: nel posticipo si è ammirato una signora squadra, compatta, determinata e attenta, e il 3-0 finale è stato la logica e naturale conseguenza di un predominio totale. Oggi, contro un’avversaria tosta come la Salernitana – Venturato l’ha più volte sottolineato nella conferenza stampa della vigilia – tutti si aspettano conferme positive. «L’ho detto anche lunedì sera, credo che il Cittadella sia quello visto contro il Palermo, sono fermamente convinto di questo». L’allenatore granata ancora una volta scommette sul suo gruppo, ma anch’egli vuole continuità. «È un dato di fatto che il Cittadella finora non è riuscito a ripetersi. Il vero potenziale lo si è visto soltanto a fasi alterne, anche nell’arco della stessa partita. È il nostro limite più grande evidenziato nelle prime quindici gare della stagione». E adesso? «Dovremo essere bravi da qui in avanti a interpretare bene partita dopo partita, sapendo benissimo che in serie B non possiamo permetterci pause né nel lungo termine né durante lo stesso incontro. Dobbiamo prendere lezione da Palermo, sapendo che per emergere dovremmo sempre proporci con quella padronanza di stare in campo. Abbiamo posato un primo, importante mattoncino, ma c’è ancora tanto da lavorare, per questo il Cittadella si deve sentire in discussione in ogni turno». […]
Ore 11.40 – (Corriere del Veneto) Avanti tutta, sotto il segno di un gruppo che regala sempre grandi soddisfazioni. E una volta tanto, alla vigilia di Cittadella-Salernitana, a farla da padrone è la continuità anche nelle scelte. Roberto Venturato dovrebbe confermare oggi alle 15 allo stadio Tombolato la formazione che ha entusiasmato e vinto lunedì sera a Palermo. Con un’unica eccezione, Pezzi al posto di Caccin, sostituito a primo tempo inoltrato al Barbera e parso tutt’altro che a proprio agio come laterale basso di sinistra. […] Quanto alla formazione, non ci saranno Benedetti, Camigliano (su cui è piombata la Triestina, ma che è alle prese con la pubalgia), Iunco, Siega e Bizzotto e l’unica variazione riguarderà come detto la difensa. In attacco, con ogni probabilità, verrà confermata la coppia Kouamé-Strizzolo, a segno entrambi lunedì al Barbera e parsi molto ispirati anche negli allenamenti.
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) […] Mister, è quello di Palermo il vero Citta? «Ne sono convinto. Allo stesso tempo è innegabile che non sempre siamo stati quella squadra. Da qui in avanti dovremo migliorare nell’interpretazione di ogni partita, perché in B non è possibile concedersi pause, né all’interno dello stesso incontro né a lungo termine. Quell’atteggiamento e quella padronanza sono un primo mattoncino per costruire il Citta che voglio: troppe volte ci hanno detto che siamo belli ma poi i punti li portavano a casa gli altri». Di fronte oggi avrete una squadra ai vostri antipodi: nessuno nei maggiori campionati europei ha pareggiato quanto i campani (10 volte), in serie positiva da 12 giornate. «È una squadra di temperamento. Di quei 10 pareggi, 4 sono arrivati in rimonta, e ci sarebbe stata una quinta volta, con l’Avellino, in una gara che perdeva per 2-0 e che poi ha vinto. La Salernitana gioca un calcio particolare, con due difensori centrali che in realtà sono due terzini, bravi a impostare il gioco. Ha qualità in mezzo ed elementi molto pericolosi in avanti come Bocalon e Rodriguez, senza contare Rossi, un giovane che si fa valere in area». Avete vinto una sola delle ultime 5 al “Tombolato”, con il Venezia il 24 ottobre. Nel mezzo un pareggio e 3 ko. Dipende solo dal fatto che le avversarie che vi affrontano sotto le mura puntano tutto su difesa e contropiede? «Dipende da noi. Se siamo quelli che hanno battuto il Venezia, squadra che certo non ti lascia spazi, possiamo tornare a vincere. Però contro i lagunari abbiamo saputo tenere alti i ritmi, giocando con intensità e attaccando gli spazi con i tempi giusti. Il nostro resta un campo “amico”, dove la gente viene volentieri a vederci. Sta a noi farlo diventare un alleato, più di quanto non sia oggi». […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Russo, Contessa; Tabanelli, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Quanto all’Albinoleffe, Bisoli sottolinea: «Non è una sorpresa del campionato, ha trovato una quadratura importante. Viene da sette risultati positivi, ha preso pochi gol come noi, per cui ci attende una trasferta difficilissima. Il suo gioco è attendere l’avversario e puntare su un fraseggio molto veloce per andare ad attaccare subito la porta. Non dovremo farci attirare nella loro ragnatela e pensare che sia facile, tutt’altro: bisogna stare sempre concentrati e attenti anche quando siamo in possesso palla. Stiamo attraversando un buon momento e bisogna tenerlo il più a lungo possibile, possibilmente fino al 29 dicembre», ossia alla sosta. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Togliersi subito due ore e mezza di pullman e poi allenarsi è più consono che partire alle 17 e arrivare alle 19». Come nel turno precedente con la Triestina, i biancoscudati scenderanno in campo prima delle altre rivali. «Per noi è indifferente, siamo abituati a giocare con la pressione perché il nostro cammino è stato un continuo crescendo dopo essere stati per un po’ alla gogna. Dopodiché abbiamo iniziato la scalata, e adesso voglio vedere se gli altri ci stanno dietro. Se facessimo risultato pieno a Bergamo, sarebbe ulteriormente sotto pressione il Renate che già una settimana fa ha avuto qualche piccolo problema». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Vincere per dare un ulteriore strappo alla classifica. Il Padova ha questa sera l’occasione di fare il vuoto alle proprie spalle, certificando la fuga in vetta. Centrare il bottino pieno nello scontro diretto con l’Albinoleffe vorrebbe dire cacciare la terza forza del campionato a sette punti, e mettere ulteriore pressione al Renate (secondo) che domani scenderebbe in campo sapendo di avere un distacco di sei lunghezze. Basta questo per fare capire l’importanza dell’appuntamento a Bergamo, tanto che Bisoli ha anticipato a ieri mattina la partenza della squadra per il ritiro «perché voglio tenerla molto concentrata essendo una partita che può dare un altro scossone alla classifica.
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Russo, Contessa; Tabanelli, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Cosa teme dell’Albinoleffe? «Non è affatto una sorpresa, ha in rosa giocatori che hanno calcato campionati importanti. Magari non era tra le favorite per le primissime posizioni, ma viene da sette risultati utili e prende pochi gol, quindi sarà una trasferta difficilissima. Noi però vogliamo proseguire il nostro buon momento, fino alla sosta invernale». […] Chi è il sostituto ideale di Madonna? «Di primo acchito ho visto molto a suo agio Cappelletti, anche perché credo avesse giocato tante partite in quel ruolo quando era a Cittadella, è un ruolo che ha nel dna. Mandorlini mi è piaciuto contro la Triestina, ma l’Albinoleffe ha un modo di giocare che potrebbe metterlo in difficoltà: lo dovrò abituare, non posso avere una sola alternativa. Zambataro, invece, è più in difficoltà nelle diagonali e nell’uno contro uno». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] È all'”Azzurri d’Italia”, questa sera alle 20.30, che la squadra di Pierpaolo Bisoli cerca ancora una volta l’allungo in vetta alla classifica: dopo aver portato a tre i punti di vantaggio sul Renate, secondo, Pulzetti e compagni cercano di distanziare i seriani, terzi, nonostante le pesanti assenze di Trevisan, squalificato, e dell’ex Madonna, per il quale la stagione è praticamente finita dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. La squadra biancoscudata è partita ieri mattina per la Lombardia, dove nel pomeriggio ha svolto l’allenamento di rifinitura. «Li voglio tenere molto concentrati», la spiegazione del tecnico Bisoli. «Questa è un’altra gara-chiave in questa fase della stagione. L’Albinoleffe è terzo in classifica, vincere vorrebbe dire dare un’altra spallata importante, e non voglio lasciare nulla al caso». Anche stavolta, come domenica scorsa, giocate un giorno prima del Renate. È un vantaggio? «A me non fa differenza, ci siamo abituati: abbiamo avuto un crescendo continuo, adesso voglio vedere se le altre riescono a starci dietro».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Turno-spezzatino, questo, nel girone B di Serie C, spalmato su ben quattro giornate. Ieri due anticipi: a Portogruaro non è ancora arrivata la prima vittoria per Oscar Brevi, che con il Fano è andato però a strappare un buon 1-1 sul campo del Mestre. In serata, invece, il derby tra Pordenone e Vicenza si è chiuso 3-2. Questa sera è di scena il Padova a Bergamo, mentre il resto del girone scenderà in campo tra domani e lunedì con questo programma: domani (14.30) Bassano-Reggiana (De Remigis di Teramo), Ravenna-Renate (Cudini di Fermo), Santarcangelo-FeralpiSalò (Cosso di Reggio Calabria) e Triestina-Gubbio (Bitonti di Bologna); lunedì (20.45) Teramo-Sambenedettese (D’Apice di Arezzo). Riposano Fermana e Sudtirol.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Russo, Contessa; Tabanelli, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Dovesse vincere anche stasera il Padova infliggerebbe un duro colpo alla concorrenza, considerato che il Renate sarà impegnato a Ravenna in trasferta e che la Samb dovrà sudare per portare via punti dal difficile campo di Teramo. Insomma, anche se qualcuno sperava che il seguito di tifosi della prima della classe (prevendita chiusa a quota 220) fosse più corposo, sul campo il Padova ha voglia di mettere la quinta. E potrebbe farlo grazie alla prima assoluta del suo centrocampo titolare, o meglio ancora «titolarissimo», considerato che Tabanelli, Pinzi, Belingheri e Pulzetti non hanno mai avuto sinora la possibilità di giocare assieme. L’incognita maggiore è la difesa, dove la coppia centrale cambierà e sarà formata da Ravanelli e Russo con Cappelletti a destra e dove mancherà Madonna, infortunatosi gravemente al ginocchio. Insomma, le incognite non mancano ma ci sono anche tante certezze, nonostante le assenze di Marcandella, Serena, Trevisan per squalifica e, appunto, Madonna. […]