Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mirko Stefani scalda il motore. Forse venerdì sera ci sarà anche il capitano, fra coloro che usciranno dal tunnel del Bottecchia. Probabilmente non nell’undici iniziale, ma almeno in panca potrebbe accomodarsi. «Mi sento abbastanza bene garantisce il difensore centrale, reduce dal problema al polpaccio -. Naturalmente valuterò il mio stato insieme al mister e allo staff medico».«Sono fiducioso riprende Stefani -, voglio dare il mio contributo alla squadra, dopo essere stato assente in un periodo così importante (coinciso con le tre sconfitte consecutive dei ramarri, ndr). Intanto continua Mirko dovrebbero tornare Misuraca e Berrettoni. Sono due recuperi importanti, anche se ogni singolo componente della rosa lo è. Più forze ha a disposizione il mister, più possibilità di fare bene ci sono. Peccato che sia indisponibile Gerardi. Federico tiene a sottolineare il capitano – stava facendo molto bene prima dell’infortunio. L’attacco ne ha risentito. Ora il recupero di Berre darà più sicurezza e tranquillità all’intero reparto». E pure, aggiungiamo noi, quella fantasia e quella imprevedibilità che sono venute a mancare in questo primo terzo di campionato. L’ha sottolineato anche lo stesso Colucci. «La squadra ha detto l’allenatore pugliese – riesce a muovere bene la palla sino agli ultimi 20 metri. Poi serve qualcuno che sappia saltare l’uomo o inventare qualcosa per andare in gol». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Né Claudio Foscarini, né Giorgio Roselli e neppure Gianluca Atzori: il Vicenza sorprende tutti e affida la propria panchina a Nicola Zanini, già calciatore dei biancorossi e attuale tecnico della Berretti. È lui il sostituto di Alberto Colombo, esonerato dopo il rovescio col Mestre. Per ora la scelta della nuova proprietà (Boreas) è questa e sembra che possa essere definitiva.La decisione è stata presa ieri all’ora di pranzo ed è stata comunicata tramite una nota ufficiale. «Vicenza calcio – si legge – informa di aver temporaneamente affidato la guida tecnica della prima squadra a Nicola Zanini, coadiuvato in staff dall’allenatore in seconda Davide Zenorini e dal preparatore atletico Lamberto Zanella. Mister Zanini dirigerà nel pomeriggio odierno (ieri, ndr) la prima seduta di allenamento al centro tecnico di Isola Vicentina in vista della sfida di venerdì sera con il Pordenone». Una decisione “low cost”, comprensibile visto che Boreas deve estinguere il debito da oltre 14 milioni accumulato dai precedenti proprietari. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) «Col Vicenza faremo vedere che siamo guariti». Il capitano del Pordenone, Mirko Stefani, è convinto che nella sfida di venerdì al Bottecchia la squadra ritroverà i punti e soprattutto la vittoria, assente da un mese e mezzo. «Siamo pronti», assicura il capitano, che con tutta probabilità tornerà a disposizione di Colucci dopo l’infortunio al polpaccio accusato prima della gara con la Reggiana. […] Lei ora sta bene. E il Pordenone? «Anche. Lo dimostreremo nel match col Vicenza. La partita col Padova ha significato per noi un nuovo punto di partenza. Con una prestazione come quella possiamo andare molto lontano: prendiamo esempio da quell’incontro. Sicuramente ora servono i punti». Anche perché il campionato non è lungo come quello dell’anno scorso: ci sono quattro gare in meno. «Bisogna centrare dei risultati positivi, senz’altro. Mancano tre giornate alla fine dell’andata: 6-7 punti sarebbero l’ideale, ma non dobbiamo stilare tabelle di marcia, bensì concentrarci partita dopo partita. Siamo in un processo di crescita, per cui non possiamo alzare troppo lo sguardo. Prima c’è il Vicenza, poi tutto il resto». […] Come sarà affrontare un team con un nuovo allenatore? «È un punto interrogativo. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, a ciò che dobbiamo fare in campo: chi avremo di fronte è assolutamente secondario». Intanto venerdì tornano i titolari: anche la Juventus, senza i senatori, perde… «L’assenza di giocatori importanti non può essere un alibi, ma è verso che è dura fare risultati se mancano elementi come Berrettoni, Gerardi e Misuraca. Guardiamo però avanti, perché il campionato ci dà ancora tante possibilità e noi vogliamo dimostrare che il peggio è passato».
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La panchina del Vicenza, dopo l’esonero di Aberto Colombo deciso domenica dopo la sconfitta interna col Mestre, è stata affidata a Nicola Zanini che fino a lunedì era l’allenatore della Berretti (l’equivalente della Primavera nei club di A). Al termine di una mattinata molto movimentata la società di via Schio ha deciso di affidare temporaneamente l’incarico a Zanini che guiderà la squadra venerdì sera nell’anticipo contro il Pordenone. Il giovane tecnico vicentino ha iniziato la sua carriera di calciatore nelle giovanili biancorosse fino a quando, appena 16enne, la Juventus lo ha acquistato ritenendolo una promessa del calcio italiano. Zanini ha poi avuto una carriera forse non all’altezza delle previsioni degli addetti ai lavori, appendendo le scarpe al chiodo nel 2010, quando a Treviso inizia anche la sua carriera di allenatore, che è proseguita poi nelle giovanili del Vicenza dove ha fatto tutta la trafila fino ad arrivare in questo campionato a guidare la Berretti. La scelta di Zanini è scaturita dopo che in mattinata i vertici di via Schio hanno incontrato Franco Lerda che, come è noto, è sotto contratto con il club berico fino al 30 giugno del 2018. Il tecnico piemontese, in predicato di diventare l’allenatore dell’Alessandria che lunedì scorso ha esonerato Cristian Stellini, ha chiesto la rescissione del contratto con il Vicenza ma ha avanzato la richiesta di una buonuscita che prevedeva il pagamento di altre cinque mensilità, cosa che i dirigenti del Vicenza non hanno accettato. Le complicazioni sorte nel raggiungere l’intesa per rescindere il contratto ancora in essere, hanno rallentato le consultazioni con altri tecnici, con Claudio Foscarini e Mario Petrone che sembravano essere in cima alla lista di Francesco Pioppi, l’amministratore delegato di Boreas Capital Sar, la holding che si appresta ad acquisire il Vicenza calcio. […]
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il prossimo gradino da salire è quello di migliorare nelle scelte e nell’ultimo passaggio, così da centrare l’obiettivo di fare qualche gol in più». […] Anche Bentivoglio dopo la faticosa trasferta di Chiavari si tiene stretto il quarto 0-0 stagionale del Venezia. «È stata una gara difficile, lo sapevamo, ci eravamo preparati con grande attenzione anche per l’incognita rappresentata dal terreno sintetico. In effetti giocato su quella superficie il calcio diventa quasi un altro sport, aggiungiamoci il valore dei singoli dell’Entella ed ecco che davvero abbiamo portato a casa un punto pesante. Finora il nostro campionato sta andando alla grande, il gruppo sta facendo ottime cose, ma l’umiltà di voler migliorare c’è sempre». A portare in alto il Venezia è soprattutto la tenuta difensiva rispetto al rendimento offensivo. «Le 8 gare su 15 senza prendere gol nascono da lontano e le punte ci danno una grossissima mano, per questo tutti noi dobbiamo aiutarle con ultimi passaggi più efficaci per battere a rete. Spesso chi ha un cannoniere sta in basso o retrocede, nessuno di noi farebbe cambio con i nostri attaccanti tutti uomini-squadra. Sabato torniamo davanti ai nostri tifosi dove nelle ultime uscite abbiamo fatto molto bene con 10 punti su 12. Col Novara vogliamo proseguire sulla strada tracciata».
Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) Ritrovare uno dei suoi maestri e dimostrare di saper mettere un pratica i suoi insegnamenti. Simone Bentivoglio rivede sabato Eugenio Corini, tecnico del Novara, passato però anche dal Chievo, club nel quale il centrocampista di Pinerolo è cresciuto tra il 2007 e il 2014, a parte le parentesi di Samp, Bari e Padova. «Ho ottimi ricordi dei mesi con Corini alla guida del Chievo» racconta il numero 7 del Venezia, «è stato uno dei migliori centrocampisti italiani nel ruolo che adesso ricopro io, spero di aver appreso tanto dai suoi insegnamenti come allenatore. Corini è stato un regista intelligente, ha avuto una carriera molto lunga da calciatore, rimanendo in campo fino a quasi quaranta anni. Se lo imitassi, avrei ancora tante stagioni davanti…». Bentivoglio ha infatti compiuto 32 anni, al Chievo incrociò Corini tra il 2012 e il 2014, adesso il tecnico bresciano di Bagnolo Mella è seduto sulla panchina del Novara. «Ogni gara nasconde le sue insidie, noi non abbasseremo la guardia» aggiunge Bentivoglio, «e la prepareremo nei minimi dettagli, come avviene da inizio stagione. Abbiamo grande rispetto del Novara, ma vogliamo continuare il nostro percorso. Stiamo disputando un grande campionato, abbiamo costituito un grande gruppo e questo è uno dei nostri punti di forza». […] Venezia solidissimo, fase difensiva quasi impenetrabile da parte degli avversari, il salto di qualità deve avvenire nella metà campo altrui. «Qualche gol in più dovremo iniziare a farlo. Quasi derby con il Novara? Ma no, anche se io sono di Pinerolo…». […]
Ore 15.00 – (Gazzettino) Undici gol in quattro attaccanti. Non è un grande biglietto da visita quello che può esibire il reparto offensivo del Cittadella dopo quindici turni di campionato, ed è anche per questo motivo che la squadra di Roberto Venturato non ha ancora fatto quel salto di qualità che tutti – l’allenatore per primo – attendono con trepidazione. Nel posticipo di lunedì sera a Palermo sono scesi in campo Strizzolo e Kouame, entrambi a segno nel 3-0 finale. Potrebbe essere la coppia del momento? Di sicuro entrambi, oltre ad aver timbrato il cartellino, hanno destato un’ottima impressione. Venturato a fine partita ha speso parole importanti per Kouame: «È un ragazzo ancora giovane, è cresciuto seguendo l’idolo del suo Paese, Didier Drogba della Costa D’Avorio. Non ha il suo fisico ma ha grande elasticità e rapidità. È dotato pure di buona tecnica, che gli consente di agire negli spazi stretti ma anche di andare in profondità. Mi viene in mente Caniggia, ma deve maturare ancora molto, lasciamolo sereno». E Kouame, accanto a uno come Strizzolo, potrebbe esaltare ancora di più le sue caratteristiche. A Palermo i due si sono cercati e trovati. «Spetta all’allenatore decidere chi mandare in campo – è il pensiero di Luca Strizzolo, forse il migliore del Cittadella a Palermo – Personalmente mi trovo bene con tutti, e vale per ogni mio compagno di squadra. Non c’è una formazione in casa e una in trasferta, sarà Venturato a decidere sulla base di chi vede meglio in settimana, durante gli allenamenti». […]
Ore 14.30 – (Mattino di Padova) Mai banali le dediche di Luca Strizzolo. Il gol al Venezia andava, in modo un po’sibillino, ad «una ragazza speciale, accompagnato al numero 13». Stavolta, invece, compare un velo di tristezza nelle sue parole. «La persona che doveva ricevere quel messaggio, dopo il derby, l’ha ricevuto e resta una cosa tra noi. Questo gol, invece, lo dedico ad un caro amico di Pisa che è venuto a mancare proprio domenica, Marco Deri (storico massaggiatore del club toscano, portato via dalla Sla a 51 anni, ndr). Ho avuto il privilegio di lavorarci assieme per quasi due stagioni, e il mio pensiero oggi non può che andare a lui».L’attaccante friulano a Palermo ha realizzato la rete del momentaneo 2-0, quella che ha di fatto chiuso il match, legittimando la superiorità del Cittadella. Ieri Strizzolo ha svolto la seduta defaticante direttamente in Sicilia con i compagni, rientrando nel pomeriggio con un volo diretto su Verona. Luca, può essere questa la partita della svolta?«Ci saranno molte altre battaglie nel corso del campionato. Non carichiamo di troppo peso questi tre punti, perché se non vinciamo la prossima gara torniamo daccapo».Però il 3-0 ai rosanero resterà a buon diritto nella storia delle imprese del Citta.«Sicuramente sono tre punti importantissimi, colti in una partita molto difficile, che avevamo preparato bene in settimana. E credo che a fare la differenza siano stati l’atteggiamento e la compattezza della squadra. In sfide del genere, se sbagli l’approccio, rischi brutte figure». […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La tegola di giornata arriva dall’infermeria e riguarda Francesco Grandolfo. L’attaccante del Bassano si era infortunato domenica durante la partita del Riviera delle Palme contro la Sambenedettese. Si sperava non fosse nulla di grave, ma purtroppo la diagnosi arrivata ieri è di quelle infauste e prevede un periodo di stop molto lungo: «A seguito degli esami strumentali – si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio – è emersa la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nelle prossime ore verrà stabilito il percorso per il recupero». […] Oggi, intanto, il Bassano affronterà la Feralpisalò alle 14.30, match valido per i sedicesimi di finale della Coppa Italia di Serie C. […] «Sarà l’occasione per qualcuno di dimostrare il proprio valore – spiega Giuseppe Magi nella tradizionale conferenza stampa della vigilia – anche se non penso ci saranno grossi stravolgimenti. Metteremo l’orgoglio di andare in campo per fare la nostra partita contro un avversario che dieci giorni fa ci ha superati. È una competizione che solo chi perde dice che non è utile e per questo noi ci teniamo molto. Dispiace molto per l’infortunio di Grandolfo, massima vicinanza da parte nostra e di tutto lo staff a Francesco in questo momento difficile».
Ore 13.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 12.50 – Qui Guizza: cross e tiri in porta finali.
Ore 12.30 – Qui Guizza: provati più volte schemi offensivi.
Ore 12.10 – Qui Guizza: iniziano i primi test anti-AlbinoLeffe.
Ore 11.50 – Qui Guizza: lavoro defaticante per i titolari di ieri, tra loro assente Serena. Lavoro atletico per riserve e non convocati, mentre corrono a parte Candido e Marcandella.
Ore 11.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 11.20 – (Il Piccolo) Nessuna rivincita per la Triestina all’Euganeo. Anzi, dopo la sconfitta immeritata in campionato, stavolta in Coppa Italia gli alabardati tornano a casa con una pesantissima batosta, una sconfitta per 5-0 e una dura lezione subita dal Padova, che ha convinto più con le scatenate seconde linee di ieri sera rispetto ai titolari di venerdì scorso. Ma forse sono stati gli alabardati a non esserci proprio con la testa. Sannino aveva sfruttato l’impegno di Coppa Italia per un esperimento, figlio dell’emergenza che continua a interessare il reparto dei difensori centrali. Così il tecnico alabardato all’inizio ha optato per un inedito 3-5-2, nel quale Porcari (per l’occasione capitano) è stato provato proprio come difensore centrale sulla linea di Codromaz ed El Hasni. A centrocampo da esterni sono partiti Libutti a destra e Bariti a sinistra, nel mezzo Meduri, Celestri e Hidalgo, quest’ultimo con libertà di supportare in avanti la coppia Petrella e Pozzebon. Ma l’esperimento è naufragato già nella prima mezz’ora, tanto che il tecnico ha provato a correre ai ripari sostituendo Codromaz con Pizzul già al 38′ e passando al 4-3-3, che peraltro non ha invertito la rotta della partita. Il Padova ha dominato in lungo e in largo fin dal via, grazie alla vivacità di Cisco in avanti e a una difesa compatta. Sul fronte alabardato larghi varchi difensivi e scarsa pericolosità in avanti. E chi aveva una possibilità per farsi notare, non l’ha sfruttata. […]
Ore 10.50 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Merelli 6; Mandorlini 6.5, Boscolo Bisto 6, Russo 7, Zivkov 6.5; Cisco 7.5, Serena 6.5 (Chajari 6), De Risio 7 (Pulzetti sv), Mazzocco 6.5, Zambataro 6.5; Chinellato 6.5 (Gerthoux sv).
Ore 10.40 – (Gazzettino) La formazione alabarda non riesce quasi mai a pungere. Assai più fluida è invece la manovra del Padova che arriva sempre con facilità nei pressi dell’area avversaria. E puntuale si materializza il 2-0. Russo interviene con perfetto tempismo sull’angolo di Zivkov e con un tocco di esterno spedisce di giustezza la sfera in rete. È soprattutto in mezzo al campo che il Padova si dimostra superiore: De Risio si esalta nelle chiusure e detta i tempi delle giocate, ben spalleggiato da Serena e Mazzocco che dimostrano di avere corsa e intraprendenza. […] In avvio di ripresa i biancoscudati chiudono i conti. Ed è un gol importante perché lo firma Chinellato, a digiuno da due mesi e mezzo. […] Cisco semina di nuovo il panico nella difesa avversaria, la finalizzazione è affidata a Mazzocco. Ed è 4-0. Ma c’è tempo anche per il quinto sigillo che premia la brillante serata dello stesso Cisco. Biancoscudati di slancio agli ottavi dove sfideranno il Vicenza.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Anche il Padova di Coppa non sbaglia un colpo ed è ancora la Triestina a farne le spese. Come già venerdì sera sono i biancoscudati ad imporsi, sfoderando un calcio piacevole ed efficace. Il tutto nonostante il turnover massiccio in previsione della delicata sfida di sabato con l’Albinoleffe. Al contrario di quanto aveva fatto intendere alla vigilia, Bisoli si affida alla difesa a quattro. L’aspetto più interessante è Mandorlini schierato a destra del pacchetto arretrato, soluzione che il tecnico potrebbe riproporre anche in campionato per ovviare all’infortunio di Madonna. La Triestina risponde con un 3-5-2 all’apparenza molto compatto: Pozzebon è il terminale offensivo mentre alle sue spalle agisce il guizzante Petrella. Iniziano meglio gli ospiti sul piano dell’atteggiamento, ma a passare in vantaggio è il Padova. Bello lo spunto in velocità di Cisco che viene atterrato al limite da Porcari. E perfetto è il mancino di Zivkov ad aggirare la barriera, con il pallone che si infila alle spalle di Perisan. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Un’ottima partita, i ragazzi sono stati molto bravi». Bisoli promuove anche il Padova di Coppa, e non potrebbe essere diversamente alla luce della netta vittoria. Alla vigilia aveva lasciato intendere che la squadra avrebbe giocato con il 3-5-2, invece l’ha schierata con il 4-3-3. «Mi dispiace che un’altra volta ho cambiato idea, ma dovete abituarvi – dice rivolgendovi ai cronisti – Durante la notte ho capito che con il 3-5-2 non riuscivamo a esprimere le nostre qualità, e questa mattina (ieri, ndr) ho optato per il 4-3-3 molto largo per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti e l’uno contro uno sugli esterni. Mi è piaciuta la circolazione palla e l’attacco della profondità. L’unico intoppo riguarda Serena che ha avvertito una fitta all’inguine, speriamo che non sia niente di grave». Sull’impiego di Mandorlini terzino destro. «Purtroppo abbiamo perso Madonna per tutta la stagione, e volevo vederlo in quella posizione. Quando ha avuto davanti Mensah ha fatto meglio di quando non aveva nessuno. È una soluzione da tenere molto in considerazione per le prossime gare di campionato fino alla sosta». […]
Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Merelli sv; Mandorlini 6, Boscolo Bisto 6, Russo 6.5, Zivkov 7; Cisco 7, Serena 6.5 (Chajari 6), De Risio 6.5 (Pulzetti 6), Mazzocco 6.5, Zambataro 6.5; Chinellato 6.5 (Gerthoux sv).
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Tra le tante novità in campo, la più evidente (e non prevista) è il modulo di gioco. Non il 3-5-2 annunciato apertamente da Bisoli alla vigilia, ma un 4-5-1 che, con l’avanzamento di Cisco e Zambataro, diventa un 4-3-3 improntato allo sfondamento sugli esterni. Il risultato è che nella retroguardia, con la coppia centrale formata dal giovane Boscolo Bisto e da Russo, sulla destra agisce Mandorlini: se semplice esperimento o concreta prospettiva per il futuro, visto l’infortunio di Madonna, lo dirà il tempo. Nella Triestina di Sannino, invece, turnover decisamente meno massiccio, ma con esiti imbarazzanti. Tra la fisicità davanti alla difesa di De Risio, la grinta messa da Serena e Mazzocco su ogni pallone, e la rapidità degli esterni, il Padova ha vita fin troppo facile contro l’instabile formazione ospite. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Padova-bis conquista gli ottavi di Coppa Italia e si regala, ad inizio dicembre, un derby in casa del Vicenza. A soli quattro giorni dalla sfida di campionato, la Triestina esce ancora sconfitta dall’Euganeo, ma stavolta con le ossa rotte: i biancoscudati versione baby, con due soli giocatori (Russo e Mandorlini) al di sopra dei 26 anni e un classe 2000, Boscolo Bisto, titolare in difesa, rifilano 5 gol agli alabardati, meno rimaneggiati rispetto alla squadra di Bisoli ma inesistenti per tutta la gara.Missione compiuta, davanti ai pochi intimi (meno di 600) all’Euganeo, ma l’orario (non proprio felice) era quello che era. L’ottavo di finale sarà Vicenza-Padova, anche se sulla data è mistero: da calendario dovrebbe essere mercoledì 6 dicembre, ma contando che Pulzetti & C. giocheranno lunedì 4 con la Fermana e sabato 9 con la Reggiana, in entrambi i casi all’Euganeo, bisognerà trovare un’altra data.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Al di là delle buone indicazioni offerte dai giovani, la partita di Coppa è servita a Pierpaolo Bisoli per testare qualche novità. L’esperimento più interessante, anche in ottica futura, è stato l’inserimento di Mandorlini come terzino destro. Può essere lui il sostituto di Madonna?«L’ho schierato lì proprio per questo», conferma il mister. «Ha fatto bene quando è entrato Mensah, è una soluzione da tenere molto in considerazione».Ancora una volta il tecnico ha sorpreso, rinunciando alla difesa a tre annunciata alla viglia: «Mi spiace avervi depistato ancora, ma nella notte ho pensato che con il 3-5-2 non avremmo sfruttato appieno le nostre qualità. Abbiamo disputato un’ottima partita, i ragazzi hanno capito che c’è spazio per tutti e che avremo bisogno anche di chi finora ha giocato meno. L’unico intoppo è la fitta muscolare che ha avvertito Serena, speriamo non sia nulla di grave».Cinque gol con una squadra inedita e zeppa di giovani. Che segnale è?«Molto buono, anche perché la Triestina ha schierato sette titolari di venerdì e forse pensava di fare un sol boccone di noi. Invece ha trovato una squadra competitiva, che farebbe bene anche in campionato». […]
Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Merelli sv; Mandorlini 7.5, Boscolo Bisto 6.5, Russo 7, Zivkov 7; Serena 6.5 (Chajari 6), De Risio 7 (Pulzetti 6), Mazzocco 6.5; Cisco 7, Chinellato 6.5 (Gerthoux 6), Zambataro 6.5.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Tutto bene dal fronte. E bis servito su un piatto d’argento, con un altro derby in arrivo agli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Vicenza. Serata magica per il Padova, che travolge la Triestina addirittura per 5-0 e ripete, persino migliorandola, l’ottima prestazione che venerdì aveva regalato il successo in campionato contro gli uomini di Giuseppe Sannino. Applausi per Pierpaolo Bisoli, che continua a mietere successi anche nelle competizioni meno reclamizzate e si gode un gruppo che, in tutta evidenza, lo sta seguendo fedelmente, alla ricerca delle giuste coordinate per rendere la stagione indimenticabile. Contrariamente alle previsioni della vigilia, il nocchiero biancoscudato non sceglie la difesa a tre, ma insiste con la linea a quattro, schierando De Risio a centrocampo e Mandorlini come esterno basso a destra. Proprio Mandorlini fa un figurone con una partita eccellente per abnegazione e spirito di sacrificio. […] Detto che la Coppa Italia evidentemente non suscita grande appeal nei giocatori e neppure nel pubblico, con uno stadio semideserto, quello che si vede all’Euganeo porta con sé diverse sentenze. La prima, scolpita su pietra, è che anche le cosiddette seconde linee sgomitano per cercare spazio da titolari. Gli esempi migliori sono quelli di De Risio e Mandorlini, entrambi perfetti e del giovane Cisco, che deve migliorare sottoporta, ma che dimostra qualità che, adeguatamente supportate dal lavoro di un allenatore come Bisoli, potrebbero portare lontano. […] Avanti tutta, dunque, per questo Padova novembrino che sabato sarà di scena a Bergamo contro l’Albinoleffe terza forza del girone. Se davvero dovesse arrivare ancora una vittoria, allora sì che il campionato potrebbe regalare una prima mezza sentenza. Senza dirlo troppo forte, altrimenti qualche scaramantico potrebbe risentirsi…