Ore 23.20 – Alessandro Capello, attaccante Padova: “Sono tre punti importantissimi, era una partita difficile perché era un derby ma abbiamo dato un segnale al campionato! Ringrazio Marcandella per l’assist, è la riprova che c’è un bel mix tra esperti e giovani. Ora dobbiamo giocare con lo stesso spirito con l’AlbinoLeffe! Peccato solo che sull’1-1 abbia fatto un errore di marcatura…”.
Ore 23.15 – Giuseppe Sannino, sala stampa: “Stasera ha vinto il peggiore, ma alla fine conta il risultato, il Padova ha vinto sono contento per loro, ma se c’era una squadra che meritava il successo era la Triestina. Loro devono vincere il campionato, noi arrivare tra i primi dieci. I ragazzi sono stati straordinari contro una grande squadra, se loro sono primi in classifica un merito ci sarà. Il calcio è fatto di errori, quando si perde la prima cosa da fare è andare via. Siamo venuti a Padova per fare la nostra partita, abbiamo perso contro una grande squadra, torniamo qua martedì in Coppa, faremo un altra partita. Il nostro obiettivo è quello di portare il calcio a Trieste dove ancora si può vedere, noi puntiamo ad arrivare decimi. La società è solida, spero e credo vogliano fare le cose ben fatte. Noi non vogliamo fare i leoni, ma gli onesti lavoratori che fanno il loro campionato. Vogliamo essere rispettati sul campo”.
Ore 23.00 – Pierpaolo Bisoli, sala stampa: “La partita è stata maschia e combattuta, noi abbiamo sofferto molto nel primo tempo, loro avevano più brillantezza, a noi mancavano le geometrie a cui eravamo abituati, perché noi non ci siamo adattati subito. Abbiamo preso gol su un’ingenuità nostra, poi nel secondo tempo c’è stata una reazione importante. La nostra seconda rete è stata bellissima, come Rocco si sarebbe sognato di vederlo da quanto gli sarebbe piaciuto. Poi ci siamo difesi a tre, devo fare un applauso a Ravanelli, perché è entrato subito al meglio. Noi volevamo onorare Rocco, che lui giocava un calcio maschio e penso l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. Il Padova ha dimostrato di essere tosto, maschio, chi è entrato ha dato il massimo. La Triestina ha avuto possesso, angoli, nessuno glielo toglie, abbiamo sofferto le pene, ma ai punti non avrebbero vinto loro, forse il pareggio, ma alla fine abbiamo avuto noi la palla nitida per chiuderla. Venerdì in allenamento mi hanno fatto arrabbiare, stamattina invece erano tutti carichi, loro sulla sinistra avevano un punto debole e li abbiamo colpiti in quel punto. Ho fatto una squadra sbilanciata, ma se non si rischia nella vita nessuno ti regala niente. Io stasera volevo dare una prova di forza contro una squadra forte. Sannino? Fa parte del folclore del calcio. Gli infortunati? Marcandella ha sentito la vecchia cicatrice e Madonna ha piantato il piede e gli si è girato il ginocchio, speriamo sia solo una distorsione. L’arbitro in alcuni momenti è andato in difficoltà, ma la partita era maschia e può succedere. Dobbiamo migliorare da palla inattiva. Il Renate? Intanto abbiamo dato un grande distacco dalla terza, poi vediamo se alla lunga anche i lombardi terranno”.
Ore 22.45 – Termina la partita: Padova- Trestina 2-1, i biancoscudati volano a +4!
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tegola burocratica sul Mestre: il presidente arancionero Stefano Serena è stato deferito dalla Procura Federale a causa di un ritardo nella presentazione di un documento relativo alla stagione 2016/17. Nella fattispecie, il Mestre non ha rispettato la scadenza entro la quale andava comunicata la disponibilità del campo di gioco per la formazione Berretti, patteggiando così una multa di 667 euro e l’inibizione di Serena per venti giorni a partire da ieri. «La scadenza era il 12 luglio 2016 – spiega Serena – e per quella data noi avevamo già provveduto ad inoltrare in federazione il documento, fornitoci dal Comune di Venezia. Dalla lega però ci dissero che sistevano dei problemi e così fummo costretti a chiedere nuovamente lo stesso documento che però non arrivò nei tempi corretti, e di conseguenza fu inoltrato in ritardo». Nella fattispecie, si trattava della concessione da parte del Comune di Venezia dell’impianto di Zelarino dove la Berretti ha disputato la prima parte del suo campionato, conclusosi poi a Campagna Lupia. E il ritardo nella presentazione di questo documento ha fatto scattare la mannaia della Procura Federale, che ha di fatto inibito il presidente Serena fino al 5 dicembre 2017. «È stata una cosa inaspettata di cui avrei sicuramente fatto volentieri a meno, ma che va ovviamente accettata. Sono certo che questo problema non sia stato legato all’operato della nostra segreteria». […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Nella giornata di ieri è stato pubblicato sul sito ufficiale della Figc un comunicato relativamente al deferimento del presidente del Mestre, Stefano Serena, per mancato deposito della documentazione relativa al campo da gioco della formazione Juniores. Il tribunale federale nazionale ha disposto per Serena, con il patteggiamento, 20 giorni di inibizione e una multa per il club arancionero di 667 euro.
Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Un’altra variazione di programma nel calendario del Mestre. La partita in casa contro il Fano, ovviamente allo stadio “Mecchia” di Portogruaro, è stata anticipata di 48 ore e quindi si giocherà venerdì 24 novembre anzichè domenica 26. Confermato invece l’orario di inizio, palla al centro alle 14.30. La Lega ha accolto stavolta la richiesta del Mestre unita alle comunicazioni delle autorità competenti, in relazione alla concomitanza con un altro evento in programma allo stadio.Intanto nell’ambiente arancionero cresce l’attesa per la partita di dopodomani, derby veneto al “Menti” (ore 14.30) contro il Vicenza. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Al fascino della sfida dell’Euganeo non può restare insensibile Carmine Parlato, oggi al Rieti, padovano d’adozione, che guidò il ritorno dei biancoscudati in C.«Il primo nome che mi viene in mente di Nereo Rocco, che contribuì a fare la storia di entrambi i club. Sarà una partita sentitissima. Entrambe hanno tratto forza dai recenti successi al Bottecchia sul Pordenone. Il Padova è meglio attrezzato della Triestina in ogni reparto, ma dovrà vedersela con l’organizzazione tattica di Sannino». […] «Se lo scontro diretto può risultare incerto, nel lungo periodo il Padova ha le carte in regola per puntare alla B. L’unico pericolo, ora che è in vetta, è resistere alla forte pressione psicologica che deriva da una piazza tutt’altro che facile». Padova candidato alla B, quindi. E il Pordenone? Anche per valutare i ramarri Parlato è fra i più accreditati, avendo vinto in una singola stagione come nessuno (promozione e scudetto dei dilettanti) sulla panca neroverde. «Non l’ho ovviamente visto, ma mi hanno detto che i ramarri con il Padova meritavano di vincere. Segno rassicura che il periodaccio potrebbe essere alle spalle. Il Pordenone è partito di slancio, dovendo confrontarsi con i due anni di Tedino. Non era certo facile mantenere il passo di corsa iniziale. Un calo è comprensibile e fisiologico. Gli infortuni di Berrettoni, Gerardi e Stefani poi hanno avuto il loro peso. Quindi con i pareggi e le sconfitte è subentrata una condizione psicologica non certo ideale. La pausa è arrivata al momento opportuno. I ramarri hanno la possibilità di ricaricare le pile e ripartire alla grande. È il mio augurio a una città che mi è rimasta nel cuore».
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Con tutti i sacrifici che ho fatto per arrivarci, vorrei rimanere in B». Un post online di Luca Cattaneo a un amico sgonfia parecchio le speranze di rivedere Veleno in neroverde a gennaio. La conferma arriva anche dall’intervista di Maurizio Casilli rilasciata a TuttoC (l’ex TuttolegaPro) che conferma l’interesse di Padova e Pordenone per il fantasista, ma confessa pure le ambizioni diverse del suo assistito. […] In verità Colucci non guarda ancora a gennaio. È tutto concentrato su come far rialzare la cresta al ramarro, scosso dalle tre sconfitte consecutive subite nella prima metà di novembre. Leo aveva quasi due settimane per preparare i suoi alla sfida di venerdì 24 novembre (20.30) al Bottecchia con il Vicenza. Un’altra sconfitta, al di là delle dichiarazioni rassicuranti della dirigenza, metterebbe seriamente in discussione la sua posizione. La lista dei papabili si allunga. Oltre a Pillon e Foscarini, sarebbero stati sentiti da persone riconducibili all’ambiente neroverde Colella e, forse più degli altri, Zanin. Colucci tira dritto. «Ogni squadra durante una stagione afferma paga un momento di flessione. Noi l’abbiamo avuto a cavallo fra ottobre e novembre. Sono certo che il peggio sia alle spalle. Lo abbiamo constatato durante la partita con il Padova. Gli applausi dei tifosi, nonostante la sconfitta, sono stati per i ragazzi un’iniezione di fiducia. Il nostro è un pubblico maturo: apprezza la squadra quando vede che sta dando il massimo, indipendentemente dal risultato. Ora stiamo bene. Cercheremo di recuperare almeno Misuraca e Berrettoni per ripresentarci alla grande nel match con il Vicenza che, ne sono certo Leo si sbilancia, mostrando convinzione -, coinciderà con il nostro ritorno al successo».
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Nelle 14 partite disputate sinora Leonardo Colucci ha cambiato tre giocatori nel ruolo di mezzala sinistra: Luca Lulli, Dejan Danza e Matteo Buratto. Cosa vuol dire? Considerato che gli altri due interpreti del centrocampo, Salvatore Burrai e Gianvito Misuraca, sono intoccabili, significa che nessun componente del terzetto ha convinto in maniera totale il tecnico del Pordenone. Non è un caso che molti sostengano quanto manchi Sergiu Suciu, titolare inamovibile della squadra guidata da Tedino. Premesso che c’è ancora molto tempo per raddrizzare la stagione, sinora è mancato qualcosa in quella zona del campo. […] Le ultime due partite sono state contraddistinte dal cambio modulo (reparto a 4 con la Reggiana) e dall’assenza di Misuraca: col Padova si è tornati a 3 in mezzo ma per sostituire il siciliano hanno giocato sia Lulli sia Danza. A chi toccherà col Vicenza? Sicuramente, chiunque sarà, dovrà provare a dare qualcosa in più.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Un weekend in poltrona. A fare il tifo per le squadre che possono stoppare le rivali di vertice. Così da non risvegliarsi in una posizione troppo diversa dall’attuale: un terzo posto che, per quanto virtuale, scalda i cuori neroverdi nonostante il momento difficile.Il Pordenone starà alla finestra nel turno di campionato alle porte, in attesa di un rientro in scena da cardiopalmo: derby col Vicenza e sfida di Tim cup a Cagliari. La sosta sembra giungere a proposito. Ma per essere preziosa, non soltanto per i muscoli, serve qualche risultato favorevole sugli altri campi. A partire dalla supersfida di stasera (alle 20.45) tra la capolista Padova e la Triestina. Un successo dei biancoscudati potrebbe dare il colpo di grazia (più 8 e una gara in meno) alle residue speranze di primato del Pordenone. Viceversa, un’impresa della squadra di Sannino potrebbe riaprire orizzonti sfumati. Ad alimentare le speranze dei ramarri c’è la predisposizione esterna degli alabardati, vittoriosi proprio al Bottecchia due settimane fa. In tutto, 11 punti in 6 partite lontano dallo stadio Rocco: una media da promozione, che non ha però trovato sinora riscontro in casa. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] La flessione si è fatta crisi. Almeno a livello di risultati. E le assenze di questo periodo, in primis quelle di Stefani, Misuraca, Berrettoni e Gerardi, sono diventate pesanti come macigni. Rientri. La mente del tecnico neroverde va proprio a là, a cosa avrebbe potuto essere e non è stato. Anche a causa della sfortuna: «La presenza di elementi come Stefani e gli altri indisponibili di questo periodo non soltanto si sente in campo la domenica, ma ti fa lavorare meglio anche in settimana. I più giovani prendono loro ad esempio. È per questo che spero di recuperarli al più presto». Le notizie in tal senso sono più che rassicuranti. Misuraca è tornato a lavorare in gruppo. Stefani e Berrettoni dovrebbero aggregarsi lunedì, in modo tale da essere pronti per la sfida col Vicenza in programma venerdì prossimo (alle 20. 30). L’unico a dover ancora attendere è Gerardi, per il quale, nella più ottimistica delle ipotesi, si parla di rientro a dicembre inoltrato. […] «Ogni squadra – ha commentato Colucci – attraversa una fisiologica fase di calo. Penso che nel nostro caso, sia capitato tutto in poco tempo, ovvero nell’arco di una settimana. Eppure, col Padova non avremmo meritato di perdere. Anche un pareggio ci sarebbe stato stretto. Ma questo è il calcio. Pensiamo oltre». Per l’appunto al match con il Vicenza, società che ha appena cambiato proprietà e che si avvarrà di una ex bandiera dell’Inter, come Riccardo Ferri, nelle vesti di responsabile dell’area tecnica. Reazione. Nomi blasonati ed entuasiasmi risvegliati non preoccupano Colucci, che guarda al sodo: «Col Vicenza dobbiamo tornare a fare punti. Mi attendo una grande reazione. Sembrerà paradossale, ma dopo la sconfitta col Padova sono ancora più convinto che faremo un campionato di vertice». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Vicenza da avversario è sceso in campo con la maglia della Fiorentina, del Chievo e del Venezia, anche se in maglia biancorossa è cresciuto e questi colori sono sempre nel suo cuore. […] Da tifoso Zironelli andava allo stadio con il nonno e i ricordi da giovane tifoso biancorosso sono tanti. «Come tutti i giovani tifosi arrivavo al Menti molto tempo prima per prendere un posto vicino alla ringhiera dei distinti — ricorda Zironelli — e allora non avrei mai pensato anni dopo di esordire in prima squadra con quella maglia. Ho tanti ricordi bellissimi e per domenica sarà una giornata particolare: da allenatore è la prima volta che calcherò l’erba del Menti. In tribuna ci saranno tanti amici e parenti che faranno il tifo per il Vicenza ma l’importante è che sia una bella giornata di sport». […] «Sono contento di quanto abbiamo fatto finora — spiega Zironelli — abbiamo mantenuto l’ossatura della squadra dello scorso anno inserendo alcuni buoni giocatori di categoria. Finora abbiamo sempre ricevuto tanti complimenti, a volte abbiamo perso ma dal punto di vista delle prestazioni non posso che essere contento». Il Vicenza invece attraversa un periodo di crisi, sia di risultati che di gioco. «Senza dubbio nelle ultime partite il Vicenza ha incontrato più di qualche problema, ma in rosa ci sono giocatori di categoria superiore come Comi, Giacomelli, De Giorgio, Ferrari e Romizi che sicuramente daranno una svolta positiva al campionato del Vicenza. Che magari non è stato costruito per arrivare primo, ma che ha un organico che vale più della posizione che occupa oggi». […]
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ancelotti per il dopo-Ventura? Penso sia il nome con il quale sarebbero tutti contenti». Pippo Inzaghi vota per Carlo Ancelotti, suo ex allenatore alla Juventus e al Milan, come citì dell’Italia. «Della Nazionale hanno parlato tutti, a me non va taglia corto il campione del Mondo a Germania 2006 da italiano mi dispiace solo che non andiamo al Mondiale, però penso sia il momento di riflettere, di rimettersi in riga e di ricominciare ad essere protagonisti». Poi passa subito a pensare al suo Venezia, stimolato dai cronisti. Vincendo a Chiavari la prospettiva, limitandosi a ragionare in ottica salvezza, è quella di aumentare l’attuale +9 sui playout. Tanti, infatti, sono i punti che separano il Venezia, vicecapolista a quota 24, da una Entella che Pippo Inzaghi tiene nella massima considerazione. «Ci avessero detto a inizio stagione, che alla 14. avremmo avuto questo margine sulla zona calda, penso che nessuno ci avrebbe scommesso le parole del tecnico . Io però non guardo la classifica ma alla mia squadra, che sta crescendo nel gioco ma deve fare meglio nella gestione del match e nel chiudere prima le gare. I margini di miglioramento sono ancora ampi». In Liguria in panchina sarà sfida a distanza tra due ex attaccanti come Pippo Inzaghi e Alfredo Aglietti. «Lui all’Entella aveva già fatto bene (playoff sfiorati per un punto, ndr), è molto preparato e quella di domani sarà la prima in casa dal suo ritorno. L’Entella vale molto più della classifica che ha, in tutti i reparti ha gente forte e di categoria, in avanti La Mantia-De Luca sono molto bravi, più Diaw e Luppi che lo scorso anno è salito in A col Verona». […]
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La marcia di avvicinamento alla trasferta di Chiavari contro l’Entella è completata. La lista dei convocati dell’antivigilia del match non presenta sorprese all’interno dell’organico del Venezia e, non a caso, l’unico assente è l’infortunato Gianni Fabiano. Per il resto solo facce sorridenti e tanta fiducia, senza dimenticare che tornerà fra i pali Emil Audero, una delle certezze arancioneroverdi, protagonista vincente della scalata di una squadra seconda in classifica e che strizza l’occhio alla vetta. Parole al miele per il portiere scuola Juve sono arrivate in settimana sia dal presidente Joe Tacopina che da Filippo Inzaghi, che credono ciecamente in lui. La continua spola tra laguna e Under 21 ha prodotto risultati tangibili senza intaccare minimamente il rendimento del portiere italo-indonesiano. Un ragazzo che si comporta come un veterano, come lo ha simpaticamente tratteggiato nell’incontro con i tifosi sul canale ufficiale Fb avvenuto in settimana proprio Tacopina. «Ha una testa incredibile — ha detto il numero uno arancioneroverde — ha 20 anni ma ragiona come un veterano, ha un equilibrio che raramente ho visto in un giocatore così giovane. Si vede che è cresciuto sotto la guida di Gianluigi Buffon, Emil rappresenta il grande futuro per il calcio italiano, sono sicuro che farà molto parlare di sé nel futuro». Inzaghi, senza troppi giri di parole, ha escluso qualsiasi avvicendamento in porta, ribadendo con forza (se mai ci fossero stati dubbi) che il titolare è e resta Audero. «Le gerarchie sono chiare e sono state definite a inizio stagione — ha spiegato Superpippo — Audero è il titolare, si allena sempre con intensità. Anche se Gori e Vicario sono giocatori che non meriterebbero di stare fuori, domani a Chiavari giocherà Emil». […]
Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Liguria, quattro anni dopo. Il Venezia parte stamattina per Chiavari, dove sosterrà la rifinitura, come era accaduto nel 2013 con Dal Canto in panchina, visto che Virtus Entella e Savona erano nel girone di Lega Pro degli arancioneroverdi. Venezia che avrà quindi il tempo per “saggiare” il fondo dello stadio della Virtus e cominciare a memorizzare i punti di riferimento del campo. «L’Entella è una squadra molto fastidiosa» il commento di Inzaghi, «la classifica non rispecchia il reale valore della squadra, ha una coppia di attaccanti molto forte con l’aggiunta di Luppi, che lo scorso anno ha conquistato la promozione con il Verona, e un centrocampo con elementi di categoria, come Eramo, Crimi, Troiano e Palermo. Sarà una da affrontare nel modo giusto, come del resto tutte quelle in Serie B. L’Entella è molto insidiosa sul suo campo». […] «L’Entella è ovviamente più abituata di noi a giocare su quel campo, che testeremo nel pomeriggio, ma non deve diventare un alibi. E’ un sintetico di ultima generazione, credo che potremo esprimerci al meglio anche a Chiavari. Sappiamo, dalle dichiarazioni che arrivano dalla Liguria, che ci tengono molto a vincere, noi stiamo attraversando un buon periodo e vogliamo prolungare questa striscia positiva». […]
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Tra i tanti addetti ai lavori che stanno seguendo con interesse il campionato di Serie B, ce n’è uno che controlla sempre con un occhio particolare le partite del Cittadella. Per motivi di vicinanza, di aggiornamento e un pochino anche di cuore. Stiamo parlando di Fabrizio De Poli, il direttore sportivo che portò i granata in B per la prima volta a inizio millennio e che dopo le esperienze con Padova e Taranto sta aspettando una nuova chance lavorativa. Nel frattempo non manca mai al Tombolato: «Seguo tante partite e vedere il Citta mi piace», sorride De Poli. «La sconfitta contro il Parma è stata una beffa. La squadra di Venturato aveva interpretato bene la partita, poi per colpa di alcune leggerezze si è trovata con un pugno di mosche in mano. Peccato, perché è un ko che aumenta i rimpianti». In effetti, senza qualche punto perso per strada in maniera molto ingenua, il Citta adesso occuperebbe una delle prime tre posizioni. «Una classifica così corta non si era mai vista e credo che i granata abbiano qualche rammarico per non averne approfittato in pieno. La mia idea è che si continuerà con questo andamento fino a gennaio, quando le “grandi” si rafforzeranno ulteriormente e magari potrebbero provare la fuga. Il Cittadella, in ogni caso, può lottare fino alla fine per le zone medio-alte. Ha un gioco collaudato e può crescere». […] Il Citta ha già raccolto un paio di scalpi importanti in trasferta (vedi Empoli e Pescara). Pensare di espugnare il “Barbera” è troppo? «No, a mio avviso il Cittadella è la squadra più difficile da affrontare in casa per le rivali. In questo momento i granata rendono meglio lontano dal Tombolato, grazie a caratteristiche che permettono loro di impostare una partita cautelativa e allo stesso tempo di ripartire con grande qualità offensiva». […]
Ore 12.10 – (Il Piccolo) La capolista del girone, prima con 26 punti in 12 partite e un cammino casalingo quasi perfetto, con 5 vittorie e 1 pareggio in sei gare. Sono i grandi numeri del Padova che mister Bisoli dopo un inizio un po’ stentato ha gradatamente portato in vetta, confermando del resto i pronostici che vedevano i veneti tra i favoriti per il salto fra i cadetti. Un progresso dovuto anche all’aver trovato cammin facendo un modulo vincente, il 4-3-1-2, con cui il Padova si presenterà anche stasera all’Euganeo. In porta la sicurezza Bindi, la coppia centrale difensiva sarà formata da Cappelletti e Trevisan, mentre i terzini saranno Madonna a destra e Contessa a sinistra. In mezzo al campo mancherà il faro Pulzetti, squalificato, ma non mancano le alternative. Perno del centrocampo sarà Pinzi, per tanti anni in A con l’Udinese, che avrà al suo fianco Serena e Belingheri. Il ruolo di trequartista dovrebbe essere di Capello, che però è anche molto abile in zona gol visto che con 6 reti è il capocannoniere della squadra. Con lui in attacco Guidone e Marcandella. Insomma una vera corazzata costruita per vincere il girone ma la Triestina dalla sua può contare non solo sulla sua forza in trasferta ma anche su una certa tradizione favorevole all’Euganeo. […]
Ore 11.50 – (Il Piccolo) La Triestina ci riprova. Stasera con inizio alle 20.45 (diretta tv su Sportitalia, arbitra Pasciuta di Agrigento) all’Euganeo va in scena il sentito derby con il Padova, che torna finalmente a essere disputato tra i professionisti dopo 6 anni (in D le squadre si erano incrociate nel 2014/15). E visto che in questa stagione le precedenti trasferte importanti dell’Unione sono state praticamente un trionfo, è ovvio che i tifosi alabardati sperino in un’altra notte da sogno. […] Se sotto l’aspetto mentale la Triestina in trasferta è una sicurezza, sul fronte infermeria ci sono purtroppo ancora problemi che non consentono a Sannino di avere molte scelte a disposizione. Saranno innanzitutto assenti Grillo e il solito Mori, ma anche Castiglia è costretto a dare nuovamente forfait causa un problema muscolare accusato nella sgambata contro la Berretti. Sono convocati invece Aquaro, Petrella e Hidalgo, che fino a mercoledì si sono allenati a parte. […] In porta c’è il solito margine di dubbio ma dovrebbe toccare ancora a Boccanera, mentre Codromaz ed El Hasni saranno la coppia centrale difensiva con terzini Troiani a destra e Pizzul a sinistra. Davanti la difesa ci saranno Porcari e Meduri, mentre Bracaletti dovrebbe essere più libero di agire dietro la prima punta Arma, con Bariti e Mensah esterni alti. E proprio da questi ultimi due, con gli spazi che potrebbero esserci a disposizione, dipenderanno probabilmente gran parte delle fortune offensive dell’Unione.
Ore 11.20 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Madonna, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Serena, Pinzi, Belingheri; Capello; Guidone, Marcandella.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Padova-Triestina è anche il derby all’insegna del Paròn. Suo figlio Tito, che sarà all’Euganeo, in un’intervista ha paragonato Bisoli a suo padre per alcuni aspetti caratteriali. «Mi riempie il cuore – commenta il tecnico biancoscudato – essere paragonato a un grande del calcio. Lo ringrazio, mi ha fatto un complimento che tutti gli allenatori vorrebbero sentirsi dire. Non posso deludere una persona che dal cielo guarderà il suo Padova e anche un po’ la sua Triestina». A proposito di Tito Rocco, stasera il presidente Roberto Bonetto e il direttore sportivo del club alabardato Mauro Milanese gli consegneranno una maglia personalizzata nel ricordo del mitico Paròn, allenatore e giocatore di entrambe le squadre.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Il campionato è molto duro e dietro all’angolo ci sono dei cecchini che ti aspettano. Dobbiamo proseguire con grande umiltà. Dalla squadra pretendo che vada sempre in campo con la concentrazione massima sapendo che qualche cecchino prima o poi qualche ferita ce la farà. Se accadrà, andremo in infermeria a rimetterci a posto e ripartiremo come sempre». Essendo davanti a tutti, è come se aveste il destino nelle vostre mani. «Se vinciamo sempre, restiamo davanti sempre. Ma mancano troppe partite per fare questo giochino psicologico. Il calendario nel girone di ritorno? Spero sempre che sia riformato, ma dalle notizie che mi giungono ho il sentore che resterà tutto come è con le due soste».
Ore 10.50 – (Gazzettino) Vincere per dare un ulteriore strattone alla classifica. Ecco l’obiettivo di questa sera del Padova nel primo dei due derby ravvicinati con la Triestina (martedì prossimo la sfida di Coppa) nell’anticipo di campionato all’Euganeo. […] Tre punti nel derby significherebbe allungare a +4 sul Renate e a +8 su Albinoleffe e Pordenone, le più dirette inseguitrici. «Sarebbe un ulteriore prova di forza della mia squadra e metterebbe pressione alle altre che devono giocare dopo di noi. Mi piacerebbe vedere il Renate con quattro punti di distacco come abbiamo avuto all’inizio. Non dimentico che alla vigilia del derby con il Vicenza sembrava che se avessimo perso sarebbe stato un dramma, e adesso invece il Vicenza è staccato di dieci punti e ha una gara in più.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Solo questa mattina Bisoli scioglierà gli ultimi dubbi. «Il più grande riguarda Tabanelli che ha smaltito l’infortunio, anche se fisicamente non è al top. Farlo partire dall’inizio potrebbe essere un azzardo, come anche una pedina importante». Più facile immaginare che il centrocampista, al rientro da un lungo stop, venga proposto dal primo minuto nella sfida di martedì con la Triestina in Coppa Italia, e che questa sera il tecnico si affidi al centrocampo visto con il Mestre: Serena, Pinzi e Belingheri. Pulzetti (squalificato) resterà in tribuna, come Candido (infortunato). A proposito di acciacchi. «Qualcuno ce lo siamo portati dietro: Contessa, Guidone e Pinzi, anche se gli ultimi due hanno già fatto giovedì quasi tutto con la squadra». Davanti in rialzo le quotazioni di Marcandella.
Ore 10.30 – (Gazzettino) La scelta per la panchina di un tecnico del calibro di Giuseppe Sannino era già significativa di una volontà di recitare un ruolo da protagonista in campionato, sia pure da matricola. La Triestina è poi andata oltre, ingaggiando, tra gli altri, a centrocampo l’ex biancoscudato Porcari, che ha già vinto in questa categoria, e in avanti Rahid Arma, 17 gol nella scorsa stagione e 85 gol negli ultimi sei campionati. Vedere l’undici giuliano a ridosso delle prime non è dunque una sorpresa, il tutto con qualche dato, in particolare quello relativo al suo cammino esterno che mette un pizzico di apprensione per questa sera. In trasferta, infatti, la Triestina ha finora conquistato 11 punti su 18, espugnando negli ultimi impegni i campi di Vicenza (3-1) e Pordenone (4-2) dopo quello di Ravenna a inizio stagione (5-1) e perdendo solo a Mestre. Poi un punto con l’Albinoleffe e a Bassano. La squadra è imbattuta da sette turni (ultimo ko in casa con il Renate l’1 ottobre). […]
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Madonna, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Serena, Pinzi, Belingheri; Capello; Guidone, Marcandella.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Un piccolo vantaggio ce l’hanno, perché domenica scorsa hanno riposato, ma dare un ulteriore scossone alla classifica con una vittoria metterebbe ancora più pressione alle avversarie e ci permetterebbe di dare una grande prova di forza». Che Triestina si aspetta? «Hanno preso un allenatore di categoria superiore come Sannino, segno che ambiscono a posizioni importanti: è un tecnico che tiene le squadre molto corte e strette, pronte ad aggredire l’avversario e a ripartire. Trieste è una piazza in cui da tempo mancava il calcio a grandi livelli, e so che non sarà una gara facile, ma noi abbiamo ormai una nostra fisionomia e non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo per il primo posto». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Non pensavo che questo derby fosse così sentito, ho cominciato a percepirlo in questa settimana», l’ammissione di Bisoli, «Siamo in un buon momento e dobbiamo provare a cavalcare quest’onda, ma dobbiamo farlo con umiltà». Che gara sarà? «Una partita difficile, veniamo da tre gare ravvicinate nelle quali abbiamo speso moltissimo sotto l’aspetto fisico, non abbiamo avuto molto tempo per recuperare e non avremo Pulzetti, ma proveremo comunque a centrare il nostro obiettivo». Con che mentalità vuol vedere la squadra in campo? «Abbiamo provato diverse cose per cercare di mettere in difficoltà la Triestina.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Padova-Triestina è una grande “classica” del calcio nostrano. Una sfida che si è giocata, dagli anni Trenta in poi, in tutte le categorie, dalla Serie A edizione 1929-30 fino alla Serie D 2014-15. Questa sera, alle 20.45, il girone B di Serie C presenta un anticipo di grande blasone: allo stadio Euganeo, e in diretta tv su Sportitalia, tornano a sfidarsi il Biancoscudo e l’Alabarda, di fronte per la 78ma volta nella storia. Il “derby del Triveneto”, sulla carta, per la squadra di Pierpaolo Bisoli è un’altra occasione per rafforzare la leadership del girone, ma quella di Sannino, che in trasferta finora ha raccolto i due terzi dei suoi 18 punti, non farà certo la vittima sacrificale e in attacco schiera il sempre temibile Rachid Arma.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Per il 78° derby del Triveneto in tribuna ci sarà anche Tito Rocco, figlio del leggendario Nereo. È la sfida tra le due squadre che hanno segnato la carriera di uno dei più grandi allenatori italiani. […] Il presidente del Padova Roberto Bonetto e il direttore sportivo della Triestina Mauro Milanese gli consegneranno una maglia personalizzata. A seguire i giuliani ci saranno anche 200 tifosi. Sarà una serata particolare per il tecnico Giuseppe Sannino, che per la prima volta ritroverà il Padova dopo la semifinale playoff del 2011 in B: dopo l’andata, vinta 1-0 dai biancoscudati di Dal Canto all’Euganeo, l’allora allenatore del Varese non le aveva mandate a dire al pubblico padovano che l’aveva “beccato”. Il resto è storia: la partenza sprint del Varese ra e le magie di El Shaarawy a regalare il 3-3 e la finale col Novara.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Pierpaolo Bisoli, dopo aver letto l’intervista in cui Tito Rocco, figlio del Paron, lo ha paragonato al padre, si illumina nel prepartita. E proprio a Tito, presente stasera in tribuna, verrà consegnata una maglia speciale. «Sono commosso da quello che ha detto — dice Bisoli — penso che ogni allenatore vorrebbe sentir dire una cosa simile, significa che forse qualcosa in questa città sono già riuscito a fare, anche se siamo appena agli inizi. Sono orgoglioso di queste parole e spero di non deludere chi mi guarderà dal cielo». […] E Bisoli stuzzica pure il Vicenza. «Ho una memoria da elefante — sferza la platea — e ricordo bene cosa si diceva prima del derby. Che dovevamo vincere, che se perdevamo era tutto un disastro, tutto finito. Sono passate un po’ di giornate e adesso abbiamo 10 punti più di loro, le cose cambiano in fretta e magari cambieranno ancora, perché avremo sicuramente ancora degli inciampi. Il campionato è lungo, ne possono succedere tante. Io leggo tutto, leggo le dichiarazioni dei miei giocatori e osservo i dettagli. Bisogna essere forti e capaci di rimanere sul pezzo, abbiamo superato un trittico di impegni difficilissimo contro Feralpisalò, Mestre e Pordenone. Andiamo avanti, poi ci sarebbe pure il calendario. A me piacerebbe che si sistemasse eliminando il turno di riposo, ma temo che non sarà così…».