Padova-Triestina, Trevisan: “Bello vederci in testa! E che ricordi contro gli Alabardati e Sannino…”

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Bei ricordi, ma pure precedenti che mettono un po’ di paura. Se il primo pensiero associato alla Triestina, avversaria domani sera all’Euganeo, è quello legato alla salvezza in B conquistata ai play out nella stagione 2009-10, va rilevato che nelle sette sfide disputate nell’impianto di viale Rocco solo una volta i biancoscudati hanno vinto, con cinque pareggi e un ko nel febbraio 2011. Proprio quell’anno però la squadra sfiorò la serie A, superando nella semifinale play off il Varese allenato da Giuseppe Sannino, ora tecnico alabardato. Tra i protagonisti di tutte quelle sfide Trevor Trevisan, trait d’union tra il recente passato del Padova e un presente che fa sorridere i tifosi. «Tanti bellissimi ricordi difficili da cancellare. A Trieste vincemmo 3-0 e ripensando a Sannino, la cui carriera dimostra il grande valore, salta alla mente quel 3-3 a Varese grazie a El Shaarawy e Legati. È anche vero che in casa con la Triestina il passato non è dei migliori e dunque sarebbe il caso di riscriverlo in maniera diversa».

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«Se sono soddisfatto a livello personale? Come in tutte le cose si può fare sempre meglio e quando analizziamo le partite appena giocate, troviamo ogni volta qualche errore, ma ci può stare».

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Trevisan in carriera ha già vinto il campionato di serie C a Pisa e a Salerno. «Ho già capito a cosa porta questa affermazione. Inutile nascondersi, con la squadra allestita dalla società il pensiero emerso sin dai primi giorni è quello di cercare di vincere. Siamo partiti con il piede giusto e bisogna continuare così. È bello vederci in testa, ma ora tutto è relativo e la classifica è corta». Cosa bisogna evitare? «Pensare che saremo sempre primi e avere dunque cali di tensione e concentrazione. Il ko a Teramo dimostra la difficoltà di questo campionato in cui nulla è scontato. Si deve pensare a ogni singola gara, vivendola come una finale». E quella con la Triestina nasconde vari trabocchetti: «Hanno trovato l’assetto giusto, sono in grande forma e hanno un cammino esterno migliore di quello casalingo, tutti aspetti che ci impongono di stare sul pezzo». E poi c’è l’attaccante Arma, già a segno sei volte: «Uno dei migliori della C, con grandi doti fisiche e al tempo stesso qualità tecniche. Con gente del genere non puoi mai staccare la spina».

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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