Live 24! Pordenone-Padova, -2: il big match è dietro l’angolo, e la corsa al biglietto continua…

Condividi

Ore 21.00 – (Il Piccolo) […] «Finalmente è arrivato il momento – dice Castiglia – sono molto felice di aver ritrovato il campo e riassaporato le sensazioni di una partita. Certo, è stato un periodo duro per me, quando si sta fuori non è mai facile, cerchi di guarire e poi di lavorare tanto per farti trovare pronto quando il mister ti chiama in causa». La soddisfazione per il rientro è però mitigata dall’ennesimo pareggio interno. Castiglia ammette che serve qualcosa in più, pur elogiando il cammino fatto dalla Triestina finora: «Un peccato per il risultato, non per la prestazione perché ogni partita diamo l’anima. Stiamo facendo bene, però dobbiamo fare ancora quel salto di qualità che per qualche motivo non riusciamo a fare. Cosa ci manca al Rocco? Non so, ma sono convinto che col tempo raggiungeremo questa maturità che ancora ci manca in casa». Quanto alle ambizioni della Triestina, Castiglia non si sbilancia, ma sottolinea che l’atteggiamento è quello giusto per arrivare in alto: «Secondo me bisogna pensare partita per partita, giocando ogni match come se fosse una finale. E credo che fino ad oggi l’abbiamo sempre fatto con lo spirito giusto, al di là di un passaggio sbagliato o di un gol fallito. Ma a livello di atteggiamento, di cuore e di grinta, diamo sempre il massimo. Siamo una squadra che non molla mai, che cerca di vincere le partite fino alla fine. Dobbiamo continuare su questa strada e trovare quel poco che ci manca per fare il salto di qualità. Ce la possiamo giocare con tutti, è un campionato strano e molto equilibrato, come hanno confermato i risultati dell’ultimo turno». […]

Ore 20.30 – (Il Piccolo) La Triestina in casa ha ottenuto risultati molto meno confortanti che lontano da Trieste. Tutti gli appassionati si interrogano quale sia il motivo. Tabù Rocco, stadio stregato, avversari che si esaltano, alabardati che sentono la pressione sono le componenti negative che vanno per la maggiore. E non solo da questa stagione. Qualcosa di vero ci sarà ma su tutti questi aspetti il tecnico e la squadra non possono lavorare più di tanto. Dopo il pareggio con il discreto Teramo (che fa seguito a quello con il più debole Santarcangelo) Sannino ha parlato di personalità come una carenza tra i tanti pregi del suo gruppo. «Ma la personalità non la compri. O ce l’hai o no» ha chiosato in sala stampa. Il tecnico vive a contatto con i ragazzi e quindi ne sa più di tutti ma c’è da dire che a voler ragionarci sopra a livello di singoli la personalità non sembra non esserci. […] Al Rocco sia con il Santarcangelo che mercoledì con il Teramo l’assenza di Aquaro non è stata irrilevante (si sono presi anche due gol banali). Con l’inserimento di Mori in buona forma ecco che tutta la Triestina avrebbe la possibilità di fare un salto rispetto a un rendimento già buono. Sette risultati utili non si buttano. Tra sette giorni sotto con il Padova. Per fortuna si gioca all’Euganeo…

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Un periodo che le cose girano male — spiega Stefano Botta, centrocampista acquistato in estate dopo la stagione positiva vissuta con la maglia della Reggina — Dobbiamo tornare a giocare con semplicità e rimanere tranquilli perché nulla è perduto. Paradossalmente quando facevamo partite a livello di prestazione magari inferiori rispetto a quella contro il Renate, il gol lo trovavamo sempre. Dobbiamo tornare ad avere un buon approccio alla partita. Quando non puoi vincere, non devi perdere. Una sconfitta ovviamente pesa, affrontare la settimana con una vittoria è diverso». Botta non lascia, anzi raddoppia. E scommette ancora sul Bassano, nella convinzione che la squadra possa ancora regalare soddisfazioni ai propri tifosi e lasciarsi alle spalle il periodo buio. «La cosa fondamentale è muovere la classifica per cambiare marcia — tuona Botta — Abbiamo le qualità di gruppo per arrivare nelle posizioni alte dei playoff, dipende solo da noi stessi. Il momento difficile e la mancanza di risultati pesano sul morale e sulla situazione complessiva, ma è nelle difficoltà che bisogna tirare fuori il meglio di sé. Già domenica dobbiamo portare a casa almeno un punto da Salò». […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «È stato un bellissimo colpo d’occhio – sottolinea il presidente Stefano Serena – non posso che ringraziare i nostri 400 tifosi per il calore con il quale hanno sostenuto la squadra. Stiamo tutti vivendo una crescita esponenziale, sia sul piano societario che su quello del tifo, il mio augurio è che i nostri sostenitori possano continuare a seguirci come hanno fatto fino ad oggi».
Questa è solo una delle note liete in una serata in cui il risultato non ha premiato gli sforzi e l’impegno degli arancioneri, capaci di tenere in mano il pallino del gioco per quasi tutta la partita. «A riprova che questa squadra, ad oggi, non è stata messa sotto da nessuno – continua Serena – È da qui che dobbiamo ripartire, dalla consapevolezza che i ragazzi devono avere nella loro forza, perché anche mercoledì siamo stati noi, con due errori, a favorire i gol avversari. Restiamo noi gli artefici del nostro destino». Anche se, secondo Serena, mercoledì ci sono stati altri fattori ad incidere sulla gara. «Non parliamo mai degli arbitri, ma onestamente non ho mai visto una conduzione di gara così sbilanciata in nostro sfavore. Dal secondo gol subito al rigore negatoci, ho visto una serie di fischi negativi importanti, per questo chiedo rispetto per Mestre. Nessuno deve abusare della nostra pazienza e della nostra bontà». […]

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) […] «Il Padova è una delle squadre più forti del girone e lo sapevamo», esordisce Alessandro Favaro, «perchè hanno tanti giocatori di esperienza e l’hanno messa tutta in campo meritando il vantaggio. Merito a loro, ma qualcosa di troppo abbiamo concesso noi. Resta il fatto che abbiamo tenuto testa a una delle squadre costruite per essere promosse riuscendo a riaprire la partita con una grande prestazione. Non abbiamo mai mollato e se fosse entrata la traversa di Beccaro la partita poteva cambiare, perché avremmo pareggiato subito». […] Poi un pensiero alla sua ex squadra. «È stato bello tornare all’Euganeo e ringrazio l’affetto dei tifosi per la grande cornice di pubblico. Ora vogliamo riprendere la serie positiva con il Renate anche se sappiamo che ha la miglior difesa del campionato e in attacco dobbiamo tenere d’occhio Gomez che quando ha il pallone giusto non perdona e un centrocampo che, per quanto giovane, sta dimostrando di essere compatto e muoversi molto bene. Adesso azzeriamo tutto e da venerdì testa solo al Renate. Al derby con il Vicenza penseremo dopo. Non dimentichiamo che l’obiettivo è salvarci il prima possibile e per farlo dobbiamo pensare una partita per volta. Se poi andremo oltre allora ci penseremo al momento. Ma attenzione: il Renate è stato inserito alla fine, ma per i risultati arrivati non può essere considerata una “sorpresa” che attraversa un buon momento, ma una squadra da rispettare».

Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «È un punto che ci sta stretto, abbiamo preso gol nell’unica loro azione pericolosa e invece noi nella ripresa abbiamo creato almeno sette-otto occasioni da rete — sottolinea Gianmario Comi — Non ci è girata bene, ma bisogna anche ammettere che Di Gregorio, il loro portiere, merita i complimenti: ha fatto super-parate, un paio su di me con palloni che avevo già visto dentro, ma anche su Magri e Lanini è stato determinante. Per questo c’è rimpianto per i tre punti che meritavamo e che ci avrebbero fatto fare un bel alto in avanti in classifica, (ora medio-bassa nel girone B della Serie C, Ndr )». Comi però cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e riparte dal secondo tempo in cui la squadra ha quasi dominato il campo. «Abbiamo sbagliato troppo negli ultimi sedici metri — precisa Comi — ma siamo contenti della prestazione e della voglia con cui abbiamo affrontato la ripresa. Non volevamo perdere e, dopo aver pareggiato, abbiamo dato tutto per vincere, ma non ci siamo riusciti. Quello che è sicuro è che siamo in crescita e adesso non dobbiamo fermarci». […] Ore 18.00  – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tre promozioni negli ultimi tre anni, in Serie A col Bologna, dalla D alla B a Venezia. Vincere è l’unico verbo conosciuto da Joe Tacopina, da un lato comprensibilmente entusiasta di quanto fatto finora dal team di Pippo Inzaghi, dall’altro ben lungi dal solo pensiero di tirare indietro la gamba qualora tra qualche mese gli arancioneroverdi fossero ancora lassù in alti a sgomitare per la A. «Ogni giorno cerco di convincermi di aver detto che il nostro progetto prevede due anni in Serie B ma non posso negare vincere subito il mio quarto campionato. Ad ogni modo è ancora troppo presto, a gennaio classifica alla mano valuteremo la possibilità di provarci e, ritenendolo opportuno, rinforzeremo la squadra come abbiamo sempre fatto. Mi viene da sorridere quando sento che quest’anno non avremmo speso, mentre per budget e ingaggi siamo i primi 5 club cadetti». Su questo tasto tuttavia Tacopina precisa. «Oggi però faccio davvero fatica a intravedere dove potremmo migliorare. Tra i pali e in difesa siamo i top in B, a centrocampo Bentivoglio costringe in panchina un talento come Stulac, Falzerano è uno dei migliori giocatori della categoria, Pinato una piacevole sorpresa e non dimentico Suciu e Signori. Gli attaccanti non segnano molto? Abbiamo quattro punte forti per due maglie, più Mlakar che non è uno qualsiasi. L’unico dispiacere è per l’infortunio alla caviglia di Fabiano, perché lui è l’emblema del Venezia, non gioca quasi mai ma è sempre pronto». […] Ore 17.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «Mi rendo conto che di stadio si parla da 60 anni in questa città — evidenzia Joe Tacopina — e che la gente nutra qualche dubbio finché non vede la posa della prima pietra. Ma dico ancora una volta di fidarsi di me, sono una persona di parola e se dico che il nuovo stadio verrà fatto, alla fine le cose andranno come ho detto». E Tacopina s’è sbilanciato anche su altro. «Se poi dovessimo andare in Serie A alla fine di questa stagione — ha chiosato — ci sono tre opzioni. Di sicuro non giocheremo all’”Euganeo” di Padova. O fruiremo di una deroga di un anno per il “Penzo” oppure vireremo su Trieste o Udine». Dichiarazioni circostanziate di un presidente ambizioso. Che ha sì detto che «la cosa migliore sarebbe rimanere altri due anni in B», ma non nasconde di «avere una mentalità vincente e, di fronte a certi risultati e se ci fosse la possibilità di essere promossi subito, di sicuro non mi dispiacerebbe». […] Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) Gianni Fabiano infortunato, Emil Audero (ieri titolare nel primo tempo dell’amichevole contro il Pescara persa 1-2) e Jan Mlakar in under 21 di Italia e Slovenia: tre assenze per Inzaghi. Ieri il presidente Tacopina ha assistito all’allenamento al Taliercio, mentre la prevendita ha raggiunto i 900 biglietti. […] Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) «Abbiamo firmato il contratto con lo Studio Rossetti di Chicago, ho incontrato giorni fa a Milano i rappresentanti di Tishman Speyer, mentre Legends continua ad analizzare lo studio di fattibilità, inoltre sono state effettuate delle analisi sui terreni di Tessera e Bosch è un nostro nuovo partner. E, naturalmente, c’è la spinta del sindaco Brugnaro». Joe Tacopina, rientrato martedì in Italia, snocciola alcuni dei passaggi effettuati nelle ultime settimane per il nuovo stadio, mentre John Goldman, consigliere di amministrazione e uno dei “fedelissimi” del presidente arancioneroverde, assiste compiaciuto insieme a Duncan Niederauer, un altro dei soci di Tacopina ed ex amministratore delegato della Borsa di New York, a gennaio cofondatore di Communitas Capital Partners. Partner di primissimo livello per Joe Tacopina: Tishman Speyer di New York è uno dei principali sviluppatori e gestori di fondi d’investimento immobiliari: lo studio di architettura di Matt Rossetti è un altro gigante nel proprio settore, senza dimenticare Legends, che sta curando lo studio di fattibilità del nuovo stadio. «Senza scordare il sostegno e la spinta del sindaco Brugnaro. Di solito, un’amministrazione tende a frenare, a Venezia ho trovato un interlocutore che anzi ci pressa. Quando tutti i tasselli del progetto andranno al loro posto», continua Tacopina, «saremo pronti per ripresentarci all’amministrazione per avviare l’iter burocratico. C’è ancora scetticismo? Anche quando sono arrivato a Venezia, c’era scetticismo quando dicevo che saremo arrivati in Serie B. Non sarei mai venuto a Venezia, se non avessi avuto la certezza di poter arrivare anche alla costruzione del nuovo stadio. È vero che in tanti hanno promesso il nuovo stadio senza riuscirci, ma in questo momento è cambiata la congiuntura: c’è la legge sugli stadi, c’è il Credito Sportivo. Io sono convinto che ce la faremo per la stagione 2019-2020». […]

Ore 16.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.50 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 15.30 – Qui Guizza: schemi in corso, mister Bisoli stringe il campo di cinque metri per adattarlo alle ridotte misure in larghezza del “Bottecchia”.

Ore 15.10 – Qui Guizza: squadra pressoché al completo per mister Bisoli, che può dunque provare al meglio le soluzioni anti-Pordenone.

Ore 14.50 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo anche Pulzetti, l’unico a lavorare a parte è il solo Candido.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.10  – (Gazzettino) Domenica alle 15 allo stadio Tombolato (arbitra Marco Serra di Torino), ritornerà il Parma dopo otto campionati da quel 16 maggio 2009, quando l’unico match con i ducali finì 2-2 fra una straordinaria cornice di tifosi, di cui ben 4200 emiliani. Era quella la terzultima di campionato e il Parma centrò l’obiettivo della massima serie assieme al Bari e al Livorno, mentre il Cittadella, guidato da Claudio Foscarini al suo primo anno in serie B, raggiunse matematicamente la salvezza nell’ultima giornata battendo al Tombolato il Rimini con un rotondo 2 a 0. […] Così Manuel Iori ricorda quell’eccezionale evento: «Il Parma qui conquistò la serie A e per noi il punto fu fondamentale per raggiungere la salvezza. E’ stata una di quelle partite che più di altre fanno la storia. Ci fu un’invasione da parte dei tifosi ospiti, tanto che il nostro pubblico venne spostato per lasciare a loro tutta la tribuna est». In nove anni il Cittadella è cresciuto molto, soprattutto nella sua organizzazione acquisendo la necessaria esperienza. Allora guardava solo alla zona retrocessione, mentre adesso ha un occhio di riguardo anche per l’alta classifica. «Sono passati tanti anni -riprende il capitano-, il Parma ha avuto i suoi alti e bassi e ha conosciuto un fallimento, mentre adesso sta puntando nuovamente alla massima serie. Il Cittadella nel frattempo ha cambiato la sua mentalità sia di società che di squadra, sempre però facendo un passo alla volta con i piedi ben saldi a terra. E’ riuscito a risalire immediatamente in B dopo una retrocessione dimostrando di saper assorbire un’annata storta per ricaricarsi e darsi una mentalità vincente». Sull’attuale Parma e sulla partita di domenica, conclude Iori: «E’ un’ottima squadra con tante individualità di qualità. Ha fatto un mercato importante e ha un allenatore che lavora molto sui calci piazzati, parecchi loro gol sono scaturiti proprio da queste situazioni. Noi dovremo metterci la massima attenzione e preparare la partita come abbiamo sempre fatto. Prevedo una bella sfida fra due squadre che vorranno vincere, noi dobbiamo valorizzare i due ultimi pareggi con una vittoria che, non avendo ottenuta prima, vogliamo farla adesso». […] Ore 13.50- (Mattino di Padova) È un Cittadella meno brillante di quello della scorsa stagione? Qualche tifoso se lo sta chiedendo e i numeri sembrano confermare questa tesi, visto che i punti che mancano rispetto ad allora, dopo le prime 13 giornate di campionato, sono ben 7. […] Nel confronto fra le classifiche, a guadagnarci più di tutti sono in due: la sorprendente Salernitana, che dopo il pareggio raccolto contro il Bari nello scorso turno si trova a 20 punti, 7 in più nel confronto con l’anno passato, e l’Avellino, che è migliorato in egual misura. […] E qui veniamo alla squadra granata, seconda a pari merito con il Perugia (-7 anche per gli umbri) nel podio rovesciato guidato dall’Entella (-8), quest’ultimo appena tornato in mano al tecnico Aglietti. Il passo indietro si spiega facilmente: la classifica della scorsa stagione era “drogata” da una partenza lanciatissima, che vide il neopromosso Cittadella inanellare 5 affermazioni consecutive, eguagliando il record della striscia vincente più lunga in avvio di torneo per la Serie B. Uno sprint basato anche sul “fattore sorpresa” che, uno anno dopo, non può, ovviamente, più esserci. E qui vale la pena di fare due calcoli. Iori e compagni chiusero le 42 giornate della stagione regolare con 63 punti, con una media generale di 1,5 a partita. Ma se togliamo dal conto i 15 punti raccolti nelle prime cinque gare, ne rimangono 48 in 37 incontri, con la media che scende drasticamente a 1,29 a match. Ebbene, il Citta dei tanti alti e bassi e delle numerose occasioni sprecate visto sinora viaggia a 1,38 punti a gara (18 in 13 turni). Un ritmo più spedito di quello tenuto in gran parte della scorsa stagione. […] Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I ramarri non andavano così male dalla stagione 2014-15, ossia dal ritorno in C dopo la vittoria del campionato nazionale dilettanti. Certo, la posizione in classifica è nettamente migliore, poiché l’avvio della stagione ha regalato vittorie e bel gioco. Ma i numeri sono numeri e certificano che la serie negativa in cui è incappata la squadra dopo il successo interno sul Ravenna (lontano ormai un mese) è la più lunga da due anni e mezzo a questa parte. Tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque partite: i neroverdi non vincono da 30 giorni e hanno incassato nove reti, dal Ravenna alla Reggiana. Una rottura prolungata che non ha tolto alla squadra le possibilità di puntare ancora al primo posto (il derby con il Padova di domenica sarà una sorta di spartiacque del girone d’andata), ma ha minato le certezze di un gruppo che con Leonardo Colucci sembrava essersi già cementato. Invece i cambi dettati dal mercato si sono fatti sentire, così come le assenze pesanti che a rotazione hanno tolto qualcosa alla formazione titolare. Ben venga, si penserà, il riposo del 19 novembre (il Pordenone avrebbe dovuto affrontare il Modena, radiato dal campionato), che consentirà di tirare il fiato in un novembre duro, che proseguirà con la sfida casalinga al Vicenza. […] Ore 13.00  – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È durato meno di 24 ore il ritorno in vetta dei ramarri, dopo la radiazione del Modena che ha rimosso dalla classifica tutti i punti conquistati dalle squadre che avevano già battuto (sul campo o a tavolino) i canarini. […] Proprio per questo, al di là del fascino insito nella sfida con i biancoscudati, diventa importante tornare al successo quando il team veneto scenderà al Bottecchia. Lasciar fuggire il Padova potrebbe avere effetti pericolosi sullo stato d’animo neroverde. I ramarri hanno ripreso ad allenarsi già ieri mattina. Oggi doppia seduta (10.30 e 14.30), domattina rifinitura a porte chiuse. Non sono confortanti le notizie dall’infermeria. Stefani (polpaccio), Misuraca (flessore) e Berrettoni (polpaccio) ieri erano ancora ai box. Non si è persa però la speranza di recupererli. Niente da fare ovviamente per Gerardi, che non ha ancora iniziato la riabilitazione alla spalla infortunata. […] Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Alla domanda se sente ancora salda la panca sotto le terga, Colucci ha risposto realisticamente: «Penso di sì, anche se il mestiere dell’allenatore è molto legato ai risultati». La scorsa stagione in granata, alla tredicesima (stesso numero di partite disputate sin qui dal Pordenone in questa) aveva incassato 24 punti, contro gli attuali 21 dei ramarri. […] Uno degli appunti che gli vengono rivolti è quello di cambiare spesso formazione. Le sorprese sono all’ordine del giorno, o meglio del turno. Non sono mancate nemmeno a Reggio, anche se le assenze di Burrai, Gerardi, Misuraca e Stefani avrebbero dovuto limitare parecchio le possibilità di scelta. Nessuno si aspettava Formiconi e Magnaghi in panca, Pellegrini e Raffini in campo. «Io non scelgo i migliori 11, ma i migliori 11 della settimana. Gioca chi si è impegnato di più in allenamento. Se predico che alla domenica va in campo chi si è meritato il posto in settimana, poi non posso agire diversamente. Non perdo la mia dignità per niente e per nessuno. La sconfitta? A Reggio c’erano 5-6 ragazzi che nella scorsa stagione giocavano poco e in squadre che puntavano alla salvezza. Giocare per obiettivi importanti è molto più difficile. La personalità non si acquista al supermercato. Deve essere dato anche a loro il tempo di crescere».
Ore 12.20 – (Messaggero Veneto) Nella città del Santo c’è grande entusiasmo attorno alla squadra: Bisoli è portato su un palmo di mano e, inoltre, la vetta ritrovata non fa escludere un esodo di massa e quindi il settore ospiti affollato. È possibile che tutti i tagliandi a disposizione dei supporter del Padova – 800 – vengano venduti. Intanto il dg Giorgio Zamuner, illustre ex del match, afferma a tuttoc.com che la sfida di domenica «sarà difficilissima, anche se loro sono in un momento un po’ particolare con pochi punti raccolti nelle ultime gare. Vincendo al Bottecchia – continua – metteremmo una delle principali candidate alla vittoria finale a una distanza abbastanza importante. Ecco perché, più che mai, dovremo andare in Friuli a fare risultato».
Ore 12.00 – (Messaggero Veneto) Otto punti nelle ultime otto partite: i numeri dicono che il Pordenone è in crisi. Nel ko con la Reggiana hanno pesato le assenze, è indubbio. Ciò non toglie che la squadra sia in difficoltà e per certi versi involuta rispetto allo sfavillante inizio di stagione, in cui occupava il primo posto in classifica a punteggio pieno ed era reduce dalla conquista del quarto turno di Tim cup (che affronterà il 28 novembre col Cagliari). Il problema principale della squadra di Leonardo Colucci è che incassa troppi gol. Con quello subìto a Reggio Emilia sono 16 sinora i palloni raccolti da Perilli in fondo alla rete: la media dice più di un centro a partita (1,23 a gara). È un dato inaccettabile considerato che l’obiettivo è vincere il campionato o perlomeno rimanere incollati al treno di testa sino all’ultimo istante. […]Sotto il profilo della fase realizzativa c’è poco da dire: nonostante le potenzialità sembrino minori rispetto alla scorsa stagione, i neroverdi, con 20 reti segnate, hanno il secondo miglior attacco dietro la Triestina (a quota 21). Appare però difficile continuare ad andare in gol con una certa facilità, considerato che Gerardi (capocannoniere con 5 firme) starà fuori ancora molte partite e che alcuni elementi del reparto sono attualmente in difficoltà: emblematiche e comunque forti le parole di Colucci dopo il ko con la Reggiana, quando ha detto che chi gioca davanti deve fare qualcosa in più. […] Ore 11.40 – (Messaggero Veneto) La sconfitta con la Reggiana, viste le numerose assenze (cinque titolari più Formiconi tenuto in panchina), era sotto certi aspetti preventivabile. Archiviato il rovescio, però, bisogna già pensare alla sfida con la capolista Padova, attesa al Bottecchia domenica alle 18.30. Ma le notizie che giungono dall’infermeria non sono per nulla positive: è infatti molto difficile il recupero di Stefani, Berrettoni e Misuraca. Lo staff medico e quello tecnico proveranno a fare di tutto nelle prossime ore per recuperare il terzetto. Se a queste si aggiunge l’assenza di Gerardi, che sino a dicembre non vedrà il campo, l’incontro con i biancoscudati si annuncia in salita, nonostante il rientro di Burrai. Stefani ha un polpaccio malconcio: si è fatto male lunedì scorso in allenamento e anche a Reggio Emilia ha dovuto dare forfait, nonostante lui abbia provato sino all’ultimo – effettuando il riscaldamento – di scendere in campo. Berrettoni soffre dello stesso problema, accusato dopo il rientro in campo dall’infortunio: nonostante sia passato un mese il giocatore non riesce a uscire da quest’ultimo tunnel. Le condizioni del flessore della gamba destra di Misuraca, uscito domenica scorsa con la Triestina, stanno migliorando, ma forse non a sufficienza per giocare domenica. La morale è che serve una piccola impresa per vederli battagliare col Padova. […] Che soluzioni prenderà Colucci? Il tecnico neroverde, che ha attaccato dopo il match con la Reggiana gli elementi del reparto avanzato, ha ancora due allenamenti per pensarci: probabilmente tornerà alla difesa a quattro, abbandonando il 3-4-3 visto al Mapei Stadium. In questo momento è meglio ripartire dalle certezze.

Ore 11.10 – (Gazzettino) Marcandella era partito titolare con il Rende all’esordio nella Tim Cup decidendo il match con una doppietta, con il Mestre per la prima volta è partito nell’undici in campionato con tanto di doppio assist. “Quando ho l’occasione cerco di sfruttarla al massimo, per fortuna è andata bene. Era importante vincere dato che i risultati delle nostre rivali al pomeriggio erano stati a nostro favore. Abbiamo dato un segnale alla concorrenza e anche a noi stessi che possiamo stare lì in alto dove ci spetta”. […] “Spero che sia un punto di partenza importante dopo un periodo sfortunato. Nelle ultime settimane ho lavorato a parte proprio per mettermi alla pari dei compagni sul piano fisico”. Nel dopo gara Zironelli si è lamentato per un suo presunto fallo a Gritti nell’azione del raddoppio. I”n campo non mi era sembrato di averlo sfiorato, rivedendo le immagini non c’è stato niente di evidente. Magari l’ho un po’ sbilanciato, ha influito molto il terreno: nei primi passi è un po’ scivolato, ma non c’è stato fallo”. Sul Pordenone. “Sappiamo che è attrezzato per darci fastidio. E’ un big match, lo prepareremo al meglio senza sottovalutare niente”.

Ore 11.00 – (Gazzettino) L’hanno festeggiata i compagni in spogliatoio? “Sì, forse offrirò una pizza. Dedico i gol a loro perché mi sono stati sempre vicino e hanno sempre creduto in me”. Anche Bisoli le ha fatto i complimenti, fermo restando che l’ha sempre elogiata. “Lo ringrazio per le belle parole che spende per me. E’ bello avere un allenatore che nei momenti in cui non segnavo mi ha sempre difeso. Io un leader? Nello spogliatoio sono ormai un vecchietto. Mi piace ridere e scherzare, poi quando c’è da lavorare con altri tre-quattro compagni sappiamo tirare bene il gruppo”. Ora il Pordenone. “Una partita fondamentale, ci vuole attenzione perché è una squadra molto forte. E’ ferito e vorrà riscattarsi. Conosco bene Colucci avendolo avuto alla Reggiana: assomiglia a Bisoli perché trasmette tanta cattiveria e voglia di lottare alla squadra, e in più la fa giocare bene. Ho un bel ricordo di lui”.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Un feeling pazzesco alla prima partita insieme. Davide Marcandella nei panni del rifinitore con due assist al bacio, Marco Guidone in quelli del finalizzatore con altrettanti sigilli. Ecco la nuova coppia d’attacco che ha affondato il Mestre lanciando il Padova di nuovo in vetta alla classifica. “L’intesa è stata perfetta – sottolinea Guidone – Il merito è di Davide che ha saputo integrarsi subito dopo tanto che era fermo, i complimenti vanno fatti soprattutto a lui. Ha dimostrato di volere fare parte di questo gruppo”. […] Guidone ha firmato i suoi primi sigilli biancoscudati. “Finalmente è arrivato il gol, l’aspettavo. Dopo tanto lavoro e sacrificio sono stato ripagato. Sono contento, soprattutto perché abbiamo ottenuto una grande vittoria e siamo primi in classifica. Adesso ciò che più conta è stare lì davanti. Dobbiamo rimanere umili e continuare a giocare con la stessa voglia e con la paura di perdere. Ogni partita deve essere quella della vita”.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Sono tornati subito al lavoro i biancoscudati ieri mattina per smaltire le fatiche della gara con Mestre e per prepararsi alla trasferta a Pordenone domenica alle 18.30. I giocatori impiegati nel derby hanno svolto un lavoro defaticante, gli altri si sono cimentati in una seduta più intensa sul piano fisico durata poco più di un’ora. Palestra per Bindi, Candido e Pulzetti. Oggi alle 14.30 alla Guizza si metteranno a fuoco le strategie per affrontare i ramarri. Intanto Trevisan, ammonito con il Mestre, è entrato in diffida. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Non è passato inosservato l’allontanamento volontario di Mauro Zironelli quando il derby era ancora in corso, sia pure agli sgoccioli. Il tecnico del Mestre ha lasciato la sua postazione davanti alla panchina e si è diretto verso l’uscita dal campo, imboccando il sottopassaggio che conduce agli spogliatoi prima del triplice fischio finale contrariato per alcune decisioni dell’arbitro Federico Dionisi de L’Aquila. Nel dopo gara in sala stampa Zironelli è apparso tranquillo, riconoscendo i meriti dei biancoscudati, e anche elogiando il comportamento dei suoi giocatori. I presunti torti arbitrali sono riconducibili sostanzialmente a due situazioni di gioco. Intanto, all’azione che ha portato al raddoppio del Padova. In particolare il tecnico ex Abano ha sottolineato come Marcandella, proprio davanti a lui, si sia impossessato della sfera commettendo fallo su Gritti per poi involarsi verso la porta e servire al centro Guidone, che a suo giudizio era in posizione di fuorigioco. Altro episodio che gli ha fatto storcere il naso è stata la mancata concessione di un calcio di rigore ai danni di Neto Pereira. […] «La cosa che mi spiace di più – ha detto Zironelli – è non essere andato a salutare i nostri tifosi, oltre 400 presenti sugli spalti. Il dispiacere per la sconfitta unita alla mia volontà di non voler chiedere spiegazioni alla terna dopo il fischio finale mi ha portato però ad uscire prima dal campo». […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Bravo mister, anche le bugie aiutano a vincere”) Una bugia si può perdonare, due sarebbero un po’ troppe. Battute a parte, il (nuovo) primato del Padova è figlio anche della pre-tattica sposata da Pierpaolo Bisoli prima del derby con il Mestre, la migliore squadra – Renate a parte, ma era la gara d’esordio e quella sera a Meda nessuno ci capì nulla – affrontata sin qui dai biancoscudati. L’allenatore di Porretta Terme ci ha raccontato un po’ di balle tra lunedì (in tv) e martedì (al campo), ma il fine, come diceva un certo Machiavelli, giustifica i mezzi, e quello del confondere le idee agli avversari (oltre, ovviamente, ai cronisti) è accettabile nella misura in cui produce i risultati auspicati. Bravo mister, dunque, la vittoria sugli uomini di Zironelli – ottimo allenatore, farà strada – è arrivata grazie all’astuzia, al mestiere e a scelte indovinate, compresa la mossa (a sorpresa) di inserire subito Marcandella, in grado di far saltare la retroguardia mestrina con le sue percussioni a sinistra. […] Dopo tanti anni abbiamo finalmente un nocchiero sulla tolda di comando che sa il fatto suo, non vende fumo (per fortuna) e dimostra di avere esperienza e carisma tali da guardare al futuro con ragionata fiducia. […] Padova torna a sognare la Serie B, dopo gli anni sciagurati di fine gestione Cestaro e l’approdo in viale Rocco di quell’Attila del pallone che è stato Penocchio (con i Valentini degni comprimari), affossatore del Biancoscudo sino a farlo sparire dal professionismo. Ai menagrami consigliamo di starsene zitti, una volta tanto. Questa squadra e questa società stanno dando prova tangibile della loro forza: tentare di sminuirne successi e sforzi economici sarebbe, adesso sì, un… delitto calcistico in piena regola.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Domenica si va a Pordenone da capolista, con due punti di vantaggio e due gare in meno rispetto a loro. Meglio di così… «Ci siamo messi veramente in una posizione importante nei loro confronti, ma l’errore più grande che ora possiamo commettere, è quello di andare al “Bottecchia” pensando di poterci anche accontentare di un pareggio, solo perché poi a loro toccheranno due turni di riposo».Lei che conosce bene il tecnico, perchè lo ha avuto, che Pordenone si aspetta? «Colucci è stato l’anno scorso il mio allenatore a Reggio Emilia, so quale può essere la forza di questo Pordenone. Affrontiamo una squadra ferita (che non vince da 5 turni e arriva da due ko di fila, ndr) e con una rosa competitiva. Lui fa giocare bene le sue squadre e pretende che non si molli mai di un centimetro: non sarà semplice».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Abbiamo sfruttato un turno importantissimo, che con i risultati degli altri campi ci ha riportato in vetta: abbiamo dimostrato la nostra forza battendo una squadra davvero importante, la migliore incontrata finora». E dire che sembrava che non dovesse nemmeno giocare… «Fino a martedì non ero in ottime condizioni, ma non si trattava di un problema muscolare, bensì di un fastidio alla schiena: quando ho capito che non correvo rischi particolari ho voluto stringere i denti e dare la disponibilità al mister. Sono contento di esserci stato, era importante vincere: ma con questi due gol ha avuto un altro sapore». Che dirà a Marcandella, dopo quei due assist? «È stato fondamentale, c’è poco da dire. La sua gara dimostra meglio di ogni altra cosa lo spirito di questa squadra: non era mai partito titolare in questo campionato, si è fatto trovare pronto ed ha ripagato sia noi che il mister. Questa mentalità, in un gruppo, è fondamentale». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] I due gol contro il Mestre, per Marco Guidone, sono stati una manna, una liberazione vera. Aveva giocato dieci gare in campionato, per complessivi 751 minuti, senza riuscirci, ma solo avvicinandosi in due o tre circostanze. Due sere fa, invece, è stato l’uomo-copertina. «Sono davvero contento, finalmente mi sono sbloccato», confessa l’attaccante brianzolo. «Non nascondo che avevo voglia di segnare, dentro di me c’era sempre stata, e nelle ultime occasioni avevo cominciato ad innervosirmi. In questi mesi sono rimasto lucido, ho sempre lavorato bene, e ne sono stato ripagato. Speravo davvero che i primi gol arrivassero davanti al pubblico dell’Euganeo». Soddisfatto e finalmente sollevato. «Sono contento per me e soprattutto per la squadra.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sono ottocento, come è stato nella passata stagione, i biglietti messi a disposizione dal Pordenone ai tifosi padovani per il settore ospiti dello stadio “Bottecchia”, in vista del match che si giocherà domenica alle 18.30 tra ramarri e biancoscudati. […] L’esodo dei tifosi biancoscudati è pronto a partire, e intanto anche la squadra comincia a preparare la sfida: ieri mattina, a dodici ore dalla vittoria sul Mestre, semplice lavoro defaticante alla Guizza per i biancoscudati, che oggi torneranno ad allenarsi alle 14.30 per cominciare a preparare la partitissima contro i neroverdi di Colucci. Bisoli punta a recuperare appieno Pulzetti, mentre Candido rimane ancora in dubbio.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Presidente Bonetto, notte tranquilla? «Una dolce notte. Ho dormito benissimo e stamattina (ieri, Ndr ) mi sono goduto la lettura dei quotidiani e soprattutto ho guardato mille volte la classifica». Una bella soddisfazione che parte in estate e dalla scelta dell’allenatore. Stavolta, dopo tanti anni, si è scelto di andare sul sicuro… «Non avremmo mai pensato che Bisoli potesse accettare di scendere in Serie C, ma lo avevo detto dal mio primo giorno di presidenza: stavolta niente risparmi sull’allenatore. Dovevamo andare sul sicuro e Bisoli sta dimostrando tutto il suo valore. Occhio, però, a tenere i piedi per terra, il campionato è ancora lunghissimo e non abbiamo ancora fatto niente». Domenica Pordenone-Padova. La volta buona di battere la bestia nera? «Grande rispetto per il Pordenone, una società che negli ultimi anni ha sempre lavorato bene e che ci ha fatto spesso soffrire infliggendoci risultati negativi. Ma lavoriamo per invertire questa brutta tradizione. Magari sarà la volta buona, chissà… ». Bisoli sta valorizzando due patrimoni societari come Marcandella e Cisco… «Ricordo un’intervista rilasciata in estate da Bisoli in cui ricordava tutti i giovani che ha lanciato negli ultimi anni. È un allenatore che crede molto nel lavoro e che non guarda in faccia a nessuno. Si gioca se lo si merita, che ti chiami Pulzetti, Belingheri, Capello, Pinzi, Marcandella o Cisco. A noi fa piacere se prodotti del settore giovanile verranno adeguatamente valorizzati». […]




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com