Ma quando rientra “Pippo” Scaglia? Più che una domanda, è ormai un tormentone fra i tifosi del Cittadella che, dopo aver trepidato nel corso del mercato estivo per la possibile partenza del difensore, si attendevano di rivederlo in campo già ad ottobre. Tanto vale, allora, chiedere lumi al diretto interessato, fermo da maggio per la frattura alla tibia destra rimediata in uno scontro di gioco con Pucino nel derby con il Vicenza: e se fosse proprio la sfida di domenica con il Parma, da pochi giorni ufficialmente in mano cinese, quella del suo rientro? «Non dovete chiederlo a me», risponde il 25enne centrale torinese, che nel frattempo ha giocato una gara con la squadra Primavera e un’amichevole interna, sempre con i ragazzi di Beghetto. «Io mi alleno in gruppo da un mese. All’inizio non ero in condizione, ma diciamo che almeno dalla trasferta di La Spezia sto bene. È chiaro che il mister sta aspettando il momento giusto, perché qualche piccolo acciacco c’è stato. Da almeno una settimana, però, sono pronto». Sensazioni? «Molto positive. Dopo la partitella con la Primavera, giocata sul sintetico un paio di settimane fa, ho avvertito un leggero fastidio alla caviglia, ma il mio più grande problema era quello di superare la paura dei contrasti e delle botte, ed è pienamente superato».
[…]Crede che l’infortunio abbia influito sulla sua mancata partenza verso altri lidi? «Non è un discorso da fare adesso. Ci sono stati degli interessamenti da parte di alcune società, dal Cittadella è stata richiesta una cifra molto alta (si parla di 2 milioni di euro, ndr) e forse la mia situazione complicata ha influito sull’evolversi delle cose. Ma la mia posizione è sempre stata la stessa: se arriva l’offerta che può essere un miglioramento per me e un guadagno importante per il club se ne può parlare, io di sicuro non ho mai chiesto di andar via».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Ci sono due Filippo, Scaglia e Lora, che da qualche settimana sono nella lista dei convocati del Cittadella, dopo essere stati costretti a stare fuori per un lungo periodo a causa di infortunio. Finora sono rimasti in panchina, ma aspettano l’ora giusta.
[…]Questo calvario per una frattura composta alla tibia destra, che si protrae dalla metà del mese di maggio, penultima partita di campionato con il Vicenza, è dunque alle spalle. Riassume Scaglia: «Mi sono infortunato in un contrasto con Pucino e sono stato operato a Torino, dove ho svolto l’intero periodo di riabilitazione. Sono rientrato in agosto a Cittadella facendo terapie alla FisioSport Polimedica e poi ho iniziato il lavoro in campo. Dal primo di ottobre sto svolgendo il programma completo con i miei compagni di squadra». Sui tempi del suo recupero, precisa: «Sono stati quelli giusti, i tempi biologico per la calcificazione dell’osso sono di tre mesi, quello che ci ho messo io. Era prevista addirittura la possibilità di un rallentamento del processo di calcificazione, invece è andato tutto bene anche grazie ai trattamenti effettuati. Cinque mesi e mezzo era quello che mi aspettavo, il lavoro di tonificazione del polpaccio è stato regolare. L’infortunio non è stato grave dal punto di vista della funzionalità, per cui non avrò problemi, ma non c’era la possibilità di anticipare i tempi».
[…]Il pareggio con la Ternana ha lasciato più di qualche rimpianto e domenica al Tombolato arriva il Parma. «Ci stiamo preparando a una partita impegnativa perchè il Parma ha l’entusiasmo delle neopromosse ed è forte grazie ad una campagna acquisti considerevole. Cercherà di rifarsi dopo il ko a Frosinone puntando come noi all’alta classifica. Ci sono tutte le premesse per una bella partita, che noi vogliamo vincere. Non siamo riusciti a farlo con la Ternana, che ci ha punito con due ripartenze. Gli umbri hanno concesso poco in difesa e sanno essere pericolosi davanti. In precedenza avevano giocato spesso all’arrembaggio, ma al Tombolato sono rimasti molto prudenti».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)