Ore 17.10 – (Gazzettino) Il pareggio con la Ternana lascia l’amaro in bocca a un Cittadella che per volume di gioco prodotto ha mancato ancora una volta punti preziosi per la sua classifica. Ha però corso anche il rischio di perdere la partita nel secondo tempo. Il tecnico granata così commenta l’1-1 finale: «Stiamo attraversando un momento in cui la squadra riesce a fare la prestazione e non raccoglie adeguatamente. Troviamo spesso degli avversari che vengono al Tombolato giocando molto coperti per poi rendersi pericolosi con veloci ripartenze». Altre partite contro squadre che occupavano le zone basse della classifica sono state perse dal Cittadella in modo beffardo. Sono sempre gli episodi a decidere l’esito. Riprende Venturato: «La Ternana è riuscita a pareggiare su una ripartenza mentre noi eravamo schierati bene, ma un fallo su Varnier non rilevato dall’arbitro è stato sfruttato dagli ospiti che sono andati in gol. L’episodio ha deciso il risultato, mentre in precedenza noi avremmo meritato di andare sul 2-0 per quanto abbiamo saputo costruire, in particolare Schenetti e Arrighini hanno avuto le occasioni. Dobbiamo certamente migliorare sotto questo aspetto, è una lacuna non nuova su cui bisogna insistere lavorando». Il tecnico granata è comunque soddisfatto: «Abbiamo fatto girare bene la palla e dato continuità alla nostra manovra. Cerchiamo di inserire sempre qualcosa di nuovo per essere meno prevedibili. Soprattutto in casa sappiamo che l’atteggiamento dell’avversario ci crea questo tipo di difficoltà, la Ternana si trova in una posizione di classifica che non consentiva comportamenti diversi. Noi dobbiamo mantenere la serenità e continuare a lavorare per fare ancora meglio, muovendo la palla in modo più veloce». […]
Ore 16.50 – (Mattino di Padova) Due punti lasciati a La Spezia, altrettanti dilapidati contro la Ternana. Il Tombolato non è più la roccaforte granata: dopo la Cremonese corsara fanno risultato anche gli umbri, riacciuffando un pareggio che, tutto sommato, ci sta. Il Cittadella è costretto a fare buon viso a cattiva sorte, mancando un’altra volta il decollo verso le posizioni di vertice della classifica, e la cosa dispiace, perché anche stavolta la prestazione c’è stata, sia pure con qualche… basso di troppo, ma, come in Liguria, l’occasione è stata sprecata. Morale: decimo posto in graduatoria, soli soletti a quota 18 (in attesa dei due posticipi, Empoli-Spezia di oggi e Perugia-Avellino di domani sera), a 5 lunghezze dalla capolista Frosinone e pure a 5 di distacco dalle ultime quattro. Insomma, a metà esatta del serpentone cadetto ci sono Iori e compagni, ai quali non dà neppure una mano la buona sorte.Primo tempo difficile. Che l’avversario fosse scorbutico si sapeva, a prescindere dalla sua posizione (ventesima). Ma con due partite casalinghe di fila – la prossima è con il Parma, domenica 12 – la squadra di Venturato avrebbe dovuto sfruttare meglio il fattore-campo. Avrebbe dovuto, appunto…Non ci è riuscita per una somma di fattori, che possono essere riassunti così: 1) l’atteggiamento tattico della Ternana, che si è chiusa bene nella propria metà campo sin dai primi minuti, affidandosi alle ripartenze dei suoi contropiedisti per tentare di alleggerire la pressione dei padovani; 2) la poca precisione delle punte granata, impegnatesi come al solito tantissimo anche nel lavoro “sporco” al fine di favorire i compagni, ma deficitarie al momento di concludere a rete; 3) una strana difficoltà da parte del Citta ad incanalare con profitto la manovra sulle fasce – da sempre uno dei suoi punti di forza – e a capitalizzare a dovere i palloni fatti viaggiare lungo l’out. […]
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, quanto arrabbiato è per questo secondo pareggio consecutivo? «È un periodo in cui le prestazioni ci sono, ma non sempre le cose vanno per il verso giusto», risponde il tecnico del Cittadella. «Abbiamo avuto le occasioni per portarci sul 2-0, quelle più importanti sono capitate a Schenetti e ad Arrighini. Ma se non riesci a raddoppiare, può accadere che, per un errore dell’arbitro o semplicemente perché l’avversario si procura qualche opportunità, arrivi il pari. È chiaro che dispiace non poter festeggiare i tre punti al termine di una partita così positiva». Ha parlato di un errore del direttore di gara, si riferisce alla spinta di Finotto su Varnier? «In quell’azione c’era fallo sul nostro giocatore, ma l’arbitro non l’ha visto. E così abbiamo preso gol su una ripartenza, anche se in quel momento eravamo schierati bene». […] La prossima è una gara di cartello, con il Parma.«E noi dobbiamo ripartire da qui: dal gioco proposto. Dobbiamo essere più bravi, ma serve anche mantenere equilibrio e serenità nel guardare avanti, perché siamo in un momento importante della stagione. Occorre rimanere uniti, concentrati e continuare a lavorare». […]
Ore 16.10 – (Mattino di Padova) È stato fra i migliori sino all’azione del pareggio. Marco Varnier non ha potuto festeggiare come avrebbe voluto l’ennesima convocazione in una Nazionale giovanile (stavolta quella Under 20, che lo strapperà a Venturato sino a sabato per il Torneo “8 Nazioni”), diventando protagonista, suo malgrado, dell’azione che ha portato al pareggio della Ternana. «Ho provato ad andare in anticipo su Finotto, ma ho ricevuto una spinta e ho perso l’equilibrio. A quel punto mi aspettavo venisse sanzionato il fallo, non è successo. Con il senno di poi avrei evitato l’anticipo, cercando di tenere l’attaccante di spalle e facendo sfumare l’azione che, poi, purtroppo ha riaperto la partita», spiega il 19enne difensore centrale del Cittadella.Prima del gol c’erano state un paio di avvisaglie di pericolo. Proprio l’ingresso di Finotto ha cambiato volto alla Ternana. «Secondo me ci siamo fatti male da soli. Loro giocavano di ripartenza, mentre noi cercavamo il raddoppio. Ci siamo scoperti e loro sono stati bravi ad attaccare gli spazi che a quel punto si sono creati. È un peccato, perché questo pareggio ci va stretto».Cosa vi manca per fare il salto di qualità che ancora non siete riusciti a fare?«Abbiamo dei momenti in cui caliamo d’intensità. Dobbiamo alzare l’asticella e provare a fare per tutti i 90′ quello che sappiamo. Certo, è naturale che ci siano delle fasi nel corso della partita in cui dobbiamo rifiatare, ma in quei frangenti dobbiamo essere “più squadra”, più compatti. Direi anche un po’ più “furbi”, se vogliamo dirla così». […]
Ore 15.50 – (Corriere del Veneto) Un tempo a testa e il Cittadella deve accontentarsi di un punto. Secondo pari consecutivo per i granata di Venturato, che ieri pomeriggio al Tombolato contro la Ternana, dopo essere passati in vantaggio sul finale di primo tempo non sono riusciti a chiudere la gara nella ripresa, facendosi raggiungere a metà della seconda frazione. Al gol di Arrighini, il migliore in campo tra i padovani, ha risposto Carretta che ha beffato Alfonso con un velenoso diagonale sotto le gambe. Il Citta resta comunque a ridosso della zona playoff, con il Parma che occupa attualmente l’ottava posizione (20 punti) in compagnia di Bari, Empoli e Salernitana a sole due lunghezze dai granata. Per il match contro le «fere» il tecnico padovano sceglie la coppia Litteri-Arrighini per aprire la retroguardia rossoverde. […]
Ore 15.20 – (Il Piccolo) Nelle ultime due stagioni di serie C, chiuse rispettivamente al secondo e al terzo posto della regular season, il Pordenone ha fermato la sua corsa verso i cadetti solo nelle semifinali play-off, peraltro tra molti rimpianti. La logica conseguenza, dunque, è che la società neroverde del presidente Mauro Lovisa ci provi di nuovo e sia partita anche quest’anno con grandi ambizioni . E finora i ramarri stanno facendo abbastanza bene ma nonostante siano al vertice non hanno convinto del tutto. Certo, in questo momento sono l’unica squadra imbattuta del girone e già questo dimostra la solidità della compagine allenata da Colucci. Ma è anche vero che a fronte di 5 vittorie, il Pordenone ha pareggiato per ben 6 volte. Anzi, in quest’ultimo periodo i ramarri vengono da 3 pareggi consecutivi (contro squadre non trascendentali come Fermana, Mestre e Albinoleffe), e addirittura 5 pareggi nelle ultime 6 partite. Oltre al Mestre, i neroverdi hanno pareggiato al Bottecchia anche contro il Gubbio e diverse vittorie le hanno scavate con fatica nel finale. Insomma qualche sbavatura c’è e la Triestina dovrà essere brava a insinuarsi proprio in queste crepe. […]
Ore 15.00 – (Il Piccolo) Dopo tre derby triveneti (Mestre, Bassano e Vicenza, manca ancora quello di Padova), ecco arrivare l’unico derby regionale per la Triestina. E come i precedenti di questo girone d’andata, anche con il Pordenone l’Unione gioca in trasferta. […] Saranno sicuramente assenti Aquaro, Mori e Hidalgo, ma nelle ultime ore c’è anche un allarme Porcari: il centrocampista lamenta una lieve infiammazione al polpaccio e ieri ha saltato tutta la rifinitura. In società assicurano che si tratta di uno stop precauzionale e c’è fiducia per un suo recupero, ma è ovvio che al momento Porcari è un po’ in dubbio e così restano molte incertezze anche sulla formazione, perfino sul modulo. Sannino recupera però Mensah e Castiglia, che ovviamente partiranno dalla panchina visto che la condizione non è al top, ma sono disponibili per giocare almeno uno spezzone di partita. In ogni caso, partendo dal portiere, oggi potrebbe essere la giornata del rientro di Perisan. Quanto alla difesa, la coppia centrale sarà ovviamente El Hasni-Codromaz, a destra Troiani dovrebbe farcela nonostante la caviglia malconcia, mentre a sinistra toccherà ancora a Grillo. A centrocampo come detto c’è il dubbio Porcari: se ce la fa, sarà ballottaggio Acquadro-Meduri per giocare accanto a lui. I due prescelti infatti potrebbero giocare davanti la difesa con avanzamento di Bracaletti dietro Arma, in una sorta di 4-2-3-1, che si candida a essere una variante del 4-3-3 visto nelle ultime partite. In avanti Petrella e Bariti sono gli esterni (con Petrella che potrebbe agire talvolta anche come trequartista) con Arma punta centrale. […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) C’è chi definisce Giuseppe Beppe Sannino un integralista del 4-4-2. A conti fatti, quando la sua Triestina si schiera prima del fischio finale è visivamente così: quattro difensori, quattro centrocampisti e due attaccanti. Tutti in linea. Poi però le cose cambiano. Lo ha spiegato lui stesso in un’intervista, parlando di una filosofia di calcio che non prevede un trequartista, ma che non deve incontrare il limite dettato dal modulo. Sono soltanto numeri, secondo Sannino, mentre quello che conta è la disponibilità dei giocatori a correre e a muoversi sul campo. Per lui non esistono l’esterno destro, il centrocampista centrale o il terzino. Ci sono gli attaccanti, i centrocampisti, i difensori. «Quello che conta – parole sue – è lo sviluppo del modulo, l’interscambio degli uomini sul campo». E ancora: »Il calciatore deve essere protagonista sempre, per tutti i 90 minuti». Deve essere disponibile e duttile, Sannino non vuole sentir dire Io non posso giocare in questa posizione o in questo modulo. Il tecnico della Triestina si è fatto da solo, è diventato grande con la gavetta, ha scalato le posizioni con merito e con i risultati. Lo ha fatto partendo dai settori giovanili, passando dai campi di Lega Pro, sempre con la voglia di creare calcio. La serie A è arrivata grazie alla chiamata del Siena, dopo la felice parentesi vissuta alla guida del Varese. Oggi a Trieste ha portato la sua filosofia, che forse fatica ancora a plasmare una squadra spettacolare (per il bel gioco probabilmente ci si deve rivolgere altrove, o perlomeno attendere) ma che almeno consente ad Arma e compagni di puntare alla zona playoff. […]
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È il D-day, il giorno del derby con la Triestina. Inizio alle 18.30 al Bottecchia. Sfida di grande intensità, non solo perché confronto fra le due realtà regionali in Terza serie, ma anche per l’importanza che riveste ai fini della classifica. […] «Vorrei dire che si tratta di una partita come tutte le altre, ma so che non sarà così. È un derby che in serie C manca da parecchi anni (l’ultima volta nella stagione 1961-62, quando le alabarde s’imposero 2-0 al Bottecchia e 1-0 a Valmaura 1-0, ndr). Inoltre affrontiamo una società di grande blasone. Per restare al presente avremo a che fare con una squadra organizzata, allenata da un tecnico importante, composta da giocatori di valore. È stato bravo Milanese a mettere insieme un organico importante nel poco tempo a disposizione dopo il ripescaggio. Sarà una partità ancora più tosta di quelle che abbiamo affrontato negli ultimi tempi». Colucci non lo dice, ma dopo aver vinto una sola volta e pareggiato in 5 degli ultimi 6 turni, oggi i ramarri non possono mancare l’appuntamento con il successo. Come rompere l’incantesimo? «Non esistono magie. Dovrà essere il solito Pordenone, capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo». Mancheranno giocatori importanti come Stefani e Gerardi. «Chi li sostituirà non li farà rimpiangere. Al di là delle assenze, se giocheranno come sanno, i ragazzi si faranno valere». […]
Ore 13.50 – (Messaggero Veneto) […] Prima della rifinitura di ieri – svoltasi a porte chiuse – la squadra ha ricevuto la visita di due gruppi di tifosi, i Supporters e i Bandoleros: sono passati per incitare il gruppo e porgere le condoglianze al tecnico Leonardo Colucci, rientrato ieri in città dopo essere sceso a Cerignola per prendere parte ai funerali della mamma, scomparsa all’inizio della settimana. «Sono cose che non dimentico – ha detto il trainer -. Li ringrazio molto, mi ha fatto piacere. La gara? il derby è una partita diversa. E la Triestina è una formazione forte e ben allenata: dovremo buttare il cuore oltre l’ostacolo per fare un risultato». […] Colucci, a cui ieri hanno tesserato il difensore argentino classe 1999 Santiago Visentin, affronta il derby privo del capitano e del centravanti: se per sostituire Stefani è certa la scelta di Bassoli, al posto di Gerardi dovrebbe giocare Magnaghi. «Tutti ora devono dare qualcosa in più – ha affermato il trainer -. Ci mancano due giocatori importanti, ma proprio per questo capiremo ancora meglio di che pasta siamo fatti». Magnaghi è stato già titolare a Bergamo con l’Albinoleffe e ha segnato una rete pesante, quella col Gubbio all’ultimo respiro lo scorso 5 ottobre. Il centravanti di Lovere sarà il terminale offensivo di una squadra schierata col 4-3-2-1, con Perilli in porta, Sainz-Maza e Ciurria in veste di rifinitori, Misuraca, Burrai e Lulli (favorito su Danza in mezzo), Formiconi, Bassoli, Parodi e De Agostini sulla linea difensiva. […]
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Guardi il cielo e ti aspetti burrasca. Quella burrasca che oggi probabilmente si abbatterà su Portogruaro e che le ultime due sconfitte hanno già portato direttamente nella tranquilla Bassano. Che adesso prova a rialzarsi e a uscire dalle tempesta. Oggi al Mecchia altro giro e altro derby, contro il Mestre dell’ex Mauro Zironelli. Perché certi amori non finiscono, ma oggi alle 14.30 ognuno tirerà dritto per la propria strada. Senza timori e senza paura dello sgarbo al vicino di casa. «Dobbiamo saper leggere meglio le situazioni e l’andamento della partita — dice Giuseppe Magi, che cerca di tenere la barra del timone ben salda dopo quanto accaduto nelle ultime due uscite — quando l’avversario trova metri dobbiamo essere bravi nel far passare la burrasca, per poi imporci nuovamente nei minuti successivi. Dobbiamo saper mangiare anche il “pane duro”, senza cadere nel tranello di pensare alla sfortuna, dobbiamo essere forti nei momenti di difficoltà, perché la voglia di superare questi momenti difficili fa la differenza. La strada per il successo passa anche attraverso questo, riuscire a metabolizzare correttamente le gare in cui perdi immeritatamente, senza farsi travolgere dalle emozioni, altrimenti corri il rischio di ulteriori imbarcate». […]
Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Inizia oggi la settimana di fuoco del Mestre, che alle 14.30 affronta al Mecchia di Portogruaro il Bassano nella prima delle tre partite in programma nei prossimi otto giorni. […] E per centrare l’obiettivo il Mestre dovrà giocare una partita attenta e diligente, come spiega Alberto Rubbo. “Dovremo stare molto attenti – spiega il centrocampista mestrino – conosciamo bene la forza del Bassano, che può contare su giocatori esperti e di assoluta qualità come Laurenti, giusto per citarne uno. Davanti sono molto veloci, dovremo essere bravi a non concedere nulla ad una squadra molto pericolosa, cercando di subire il meno possibile”. E per far questo, gli arancioneri vogliono tenere in mano il pallino del gioco fin dal calcio d’inizio. “Come cerchiamo di fare sempre – continua Rubbo – il nostro modo di giocare è la nostra forza, ed anche se affrontiamo una squadra con una spiccata mentalità offensiva, noi non cambieremo il nostro approccio alla gara. Giorno dopo giorno cerchiamo di migliorare e perfezionare il sistema, ed anche questa settimana abbiamo svolto un lavoro importante per prepararci a questa gara”. […] Per quanto riguarda l’undici iniziale, dopo aver scontato il turno di squalifica Matteo Gritti è pronto a rientrare dal primo minuto, mentre Kirwan potrebbe prendere il posto del sempre presente Fabbri in modo da far rifiatare l’esterno in vista dei prossimi impegni. In mezzo, anche Rubbo dovrebbe rientrare dal primo minuto al posto di Sodinha, in una partita dove alla qualità bisogna aggiungere anche tanta quantità.
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sliding doors, guarda un po’ il destino cosa ti combina. Mauro Zironelli ritroverà il Bassano oggi al Mecchia (ore 14.30) dopo il titolo nazionale conquistato alla guida della Berretti giallorossa cinque anni fa. «Mi sentivo pronto per allenare la prima squadra — ammette l’allenatore vicentino — e devo riconoscere che ci speravo tanto. La società però non è stata d’accordo e le nostre strade alla fine di quella stagione si separarono. Non ho rimpianti, visto quello che ottenendo a Mestre e il percorso che sto facendo alla guida di questa squadra che mi sta dando tante soddisfazioni. Il Bassano sta facendo bene anche quest’anno nonostante le ultime due sconfitte. Col Renate hanno perso, ma la partita l’ho vista e ci sono state un sacco di palle gol non sfruttate che alla fine hanno pesato sul risultato. Mi aspetto una battaglia, dovremo curare ogni dettaglio». […]
Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) Oggi inizia il tour de force del Mestre. Al Mecchia arriva il Bassano, reduce dalla sconfitta con la capolista Renate e in cerca di riscatto. In nessuna delle due formazioni si registrano squalificati o infortunati e i rispettivi mister potranno contare sulla rosa al completo. Adesso il Mestre è atteso da un ciclo di fuoco. Dopo il Bassano (distante un solo punto) ci saranno in successione il Padova mercoledì alle 20.30 all’Euganeo nel turno infrasettimanale (primo con 22 punti), poi il Renate (21 punti) in casa per chiude al Menti (15 punti) contro il Vicenza.[…] Mestre (3-4-3): Favaro; Gritti, Perna, Politti; Fabbri, Lavagnoli, Boscolo, Rubbo; Neto, Sottovia, Beccaro. A disp: Ayoub, Gagno, Zanetti, Kirwan, Boffelli, Casarotto, Spagnoli, Stefanelli, Pozzebon, Sodinha, Zeccchin, Bussi. Allenatore: Zironelli. Bassano Virtus (4-3-1-2): Grandi; Andreoni, Pasini, Barison, Karkalis; Bianchi, Botta, Laurenti; Minesso; Fabbro, Grandolfo. A disp: Falcone, Salvi, Piras, Proia, Gashi, Bortot, Venitucci, Bonetto, Diop, Popovic. Allenatore: Magi.
Ore 11.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Dopo essere stato ad un passo dall’esonero, Alberto Colombo si gioca oggi le possibilità di riscatto contro la Samb di Francesco Moriero, ben consapevole che il suo futuro dipenderà anche dallo sviluppo che prenderanno le vicende societarie. «Non posso certo sostenere che questa sia stata una settimana come le altre — spiega Colombo — da parte mia sono consapevole che i risultati delle ultime settimane non siano a mio favore, ma adesso voglio giocarmi questa chance al meglio. Ho vissuto questa settimana quasi con maggior serenità, ad un certo punto la decisione dell’avvicendamento in panchina sembrava inevitabile per cui essere qui nuovamente mi ha dato una forza maggiore per giocarmi con ancor più volontà le mie carte. Quello che succederà poi non si può sapere ma alle volte ci sono degli snodi, ricordo in passato allenatori quasi esonerati che hanno poi cambiato volto alla stagione». La squadra è con il suo allenatore e il faccia a faccia alla ripresa degli allenamenti è stato giudicato positivo da tutti. «Ad inizio settimana c’è stato un confronto all’interno dello spogliatoio che ritengo positivo perché in tutti i giocatori è maturata la consapevolezza che tutti devono dare qualcosa di più: del resto — spiega Colombo — è inevitabile che sia così, i risultati non sono certo in linea con le nostre aspettative, ma lo spogliatoio ha dimostrato grande unione e compattezza e questo mi fa ben sperare per la partita con la Sambenedettese». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Allo stadio “Gabbiano” i biancorossi si giocano il pokerissimo. Sono quattro, infatti, le vittorie consecutive raccolte nell’ultimo mese dagli uomini di Gianfranco Fonti, definitivamente guariti dalla crisi d’identità di inizio stagione. La Liventina (arbitro Daniel Caldirola di Milano), reduce dalla batosta casalinga con l’Este che ne ha bloccato la marcia a 11 punti, deve tirarsi fuori dalla zona playout. […] Formazione Campodarsego (3-4-3): Pirana; Ndoj, Leonarduzzi, Colman Castro; Sanavia, Dalla Vedova, Radrezza, Caporali; Aliù, Pietribiasi, Michelotto. Allenatore: Fonti. ESTE. […] L’avversario di giornata, il Delta Porto Tolle (arbitro Tommaso Zamagni di Cesena), sta deludendo le aspettative, anche se 13 punti sono comunque un ruolino di marcia che permette di guardare alla zona playoff. I rodigini, fra l’altro, stanno vivendo un momento particolare dopo l’esonero di mister Oscar Cavallari, sostituito per ora dal vice Alessandro Tessarin. […] Formazione Este (4-3-1-2): Lorello; Gilli, Munaretto, Ferrando, Boron; Ostojic, Pozza, Tomasini; Rondon; Florian, Fioretti. Allenatore Florindo. ABANO. La nota dolente, parlando di risultati, arriva da Abano, dove il presidente Rizzato ha rinnovato la fiducia a Gabrieli. […] A Chioggia, contro la Clodiense (arbitro Andrea Calzavara di Varese), non sarà certo facile: la compagine allenata dall’ex di turno Massimiliano De Mozzi si è trovata piuttosto indietro (in piena zona playout) ed è quindi alla ricerca dei tre punti per risollevare un girone d’andata sinora zoppicante. […] Formazione Abano (4-3-3): Castaldo; Lacerti, Manuel Cecconello, Di Bari, Ceccarello; Faggin, Carteri, Tescaro; Rampin, Franceschini, Mattia Cecconello. Allenatore: Gabrieli.
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Madonna, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Sarà la prima gara di un trittico in sette giorni. «Non mi preoccupano le tre gare ravvicinate quando hai tutti gli effettivi, piuttosto la mentalità con la quale affrontiamo ciascun impegno. È una settimana importante per dare un ulteriore scossone alla classifica e proseguire il cammino. Siamo sulla buona strada, anche perché più di essere primi non possiamo fare». A questo punto Bisoli si leva qualche sassolino. «Mi sembra che il Padova inizi a dare noia agli altri. Mi pare che alcune persone non guardino la classifica e stiano facendo di tutto per screditare il nostro lavoro. In questo momento siamo primi, se dovessero toglierci i tre punti di Modena saremo secondi a due lunghezze dalla vetta con due gare in meno (rispetto al Pordenone, ndr). Vorrei che tutti cominciassero a capire che il Padova sta facendo qualcosa di importante». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Affrontiamo una formazione costruita per un campionato di vertice e ci vuole attenzione – sottolinea Bisoli – Stimo Serena, ha sistemato la sua squadra trovando un equilibrio. Poi c’è l’insidia del campo: è prevista pioggia e finora non abbiamo mai giocato su un campo pesante. Siamo una formazione tecnica, come del resto anche la Feralpisalò, e sarebbe meglio per noi giocare su un terreno asciutto, ma se è necessario siamo pronti anche alla battaglia. Il processo di crescita della squadra è stato molto più veloce di quanto mi aspettassi, adesso dobbiamo proseguire. Ci teniamo a vincere, anche se l’importante è allungare la striscia positiva e mantenere un equilibrio mentale per continuare questa corsa a tappe che si concluderà il 2 maggio».
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Madonna, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Feralpi, Mestre e Pordenone: tre gare importanti in soli otto giorni. «Stanno iniziando settimane importanti per noi, possono permetterci di dare uno scossone alla classifica. Ma a me più degli impegni ravvicinati preoccupa la mentalità: abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada, e sembra che anche gli altri comincino a capire che il Padova può dare noia…». A cosa si riferisce? «Tanti parlano di noi, evidentemente stiamo diventando antipatici: è un buon segno. Il processo di crescita della squadra è stato molto più veloce di quello che mi aspettavo, ma ci saranno ancora degli inciampi. Le insidie principali sono nostre: potrebbero esserci ancora degli inciampi, ma noi dobbiamo mantenere l’equilibrio mentale per proseguire questa corsa a tappe che si concluderà solo a maggio». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «La squadra ha lavorato bene, siamo quasi al completo anche se non tutti sono al cento per cento, ma stiamo andando verso una buona situazione, perché credo che mercoledì avremo tutti gli effettivi a disposizione», esulta l’allenatore del Padova, Pierpaolo Bisoli. «Questo mi dà la possibilità di scegliere, e anche di sbagliare di meno: siamo in un buon momento». […] Che gara si aspetta? «Sembra che il meteo dica pioggia battente. Noi fino ad ora non abbiamo mai giocato in una situazione simile, ma anche la Feralpi è una squadra molto tecnica, quindi partiremo comunque alla pari. Se il campo non lo permetterà useremo la spada invece del fioretto, ho visto la squadra pronta anche a battagliare: è la mentalità che fa la differenza».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La farsa del Modena continua. Lo sciopero dei calciatori gialloblù è confermato, ma oggi a Santarcangelo si dovrebbe giocare il match valevole per la 12ª giornata del girone B: l’intenzione del club emiliano sarebbe quella di inviare la Berretti per non incappare nella quarta sconfitta a tavolino, che significherebbe automatica radiazione. […] Il programma: Reggiana-Fano 1-0 (giocata venerdì); oggi alle 14.30 Fermana-AlbinoLeffe, Mestre-Bassano, Renate-Gubbio, Teramo-Sudtirol e Vicenza-Samb; alle 18.30 FeralpiSalò-Padova, Pordenone-Triestina e Santarcangelo-Modena. Riposa il Ravenna.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Madonna, Cappelletti, Trevisan, Contessa; Mandorlini, Pinzi, Belingheri; Pulzetti; Guidone, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una cosa è certa. Ogni conferenza con Pierpaolo Bisoli regala spunti, osservazioni e affondi verbali che lasciano il segno. Alla vigilia di FeralpiSalò-Padova l’allenatore sbotta ancora. Ce l’ha con chi continua a mettere in discussione il primato della sua squadra, con chi a suo avviso non riesce a mandare giù che i biancoscudati guidino il gruppo e con il pasticcio-Modena che viene usato, a suo parere, per minimizzare quanto fatto sinora dal Padova. « Mi sembra che il Padova dia noia da primo in classifica — tuona Bisoli — altre persone cercano di fare di tutto per screditare il lavoro che abbiamo fatto. Vorrei che cominciassero a capire tutto quello che stiamo facendo, vengo dalla strada e sono abituato ai trucchetti psicologici. Evidentemente sto antipatico come sta antipatico chi vince, e comincia a stare antipatico il mio Padova. Anche se ci tolgono i tre punti con il Modena prima di tutto non succederà solo a noi e poi siamo secondi, con due partite in meno rispetto al Pordenone. Alla seconda giornata eravamo la delusione del girone — sottolinea il tecnico — adesso cosa si dice? Anche sulla stampa nazionale veniamo considerati poco, dicevano che non eravamo all’altezza, adesso secondo qualcuno siamo “poca roba”, ma credo che ognuno debba guardare in casa propria». I bersagli? Sono la stampa nazionale, alcuni titoli che esaltavano il Renate senza considerare la vittoria a tavolino del Padova a Modena e il presidente del Bassano Stefano Rosso, che aveva definito il Padova «poca roba». […]