Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Giro di boa nella settimana del Mestre, che ieri ha continuato la sua preparazione in vista della gara di domenica con il Bassano. Quello contro i giallorossi sarà un match molto importante, come spiega Stefano Casarotto, contro una pretendente alla promozione. «Sappiamo che sarà una partita dura – spiga il centrocampista – da giocare contro una squadra importante di grande qualità. Sarà una bella sfida tra due squadre che proveranno a giocare a calcio, per cui sarà un grande spettacolo». Per gli arancioneri, quella di domenica sarà la prima di tre partite in otto giorni. «La prossima sarà una settimana davvero intensa, sappiamo che dovremo essere tutti sull’attenti per garantire sempre qualità ed energia in campo. In questo campionato così equilibrato è molto importante continuare a muover la classifica, perché con un paio di passi falsi il rischio è di farsi inghiottire nella zona calda della classifica». E come sempre, nonostante il buon avvio il Mestre continua solamente a guardare avanti. «Noi la classifica non la guardiamo, sappiamo di aver fatto bene fino a oggi ma allo stesso tempo vogliamo fare sempre di più. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci». […] Ore 20.10 – (Il Piccolo) Altro che meteora. Il Renate non è più la rivelazione del girone B, ma ormai una solida realtà che continua a macinare punti e a convincere. Dimostrando tra l’altro un rendimento esterno da fantascienza con 4 vittorie e un pareggio nelle cinque partite giocate in trasferta. Fatto sta che il Renate domenica è andato a vincere a Bassano con un secco 2-0, confermando ormai di essere una squadra da vertice. Quanto alla classifica, è quasi impossibile in questo momento parlare di capolista e di situazione reale: il Pordenone ad esempio ha giocato una partita in più di Renate, Padova e Sambenedettese, ma queste ultime tre si vedranno tra poco togliere 3 punti appena il Modena sarà escluso definitivamente dal campionato (ovvero dalla quarta volta in cui non si presenterà). Insomma è un gran caos, per il momento è opportuno parlare solamente di un gruppone al vertice, nel quale oltre al Renate hanno ovviamente un ruolo di primo piano Pordenone, Padova e Sambenedettese. Domenica però il Padova ha vinto a tavolino a Modena ottenendo tre punti virtuali che presto le saranno tolti, mentre Pordenone e Sambenedettese hanno deluso le attese (soprattutto i marchigiani). I neroverdi non sono andati oltre lo 0-0 sul campo della Fermana, dove hanno finito la partita in dieci, ma a destare più scalpore è stato lo 0-0 casalingo della Samb contro il Fano penultimo in classifica. […] Ore 19.50 – (Il Piccolo) […] Rossitto, che sfida si aspetta tra Pordenone e Triestina?«Credo che sarà una partita aperta a tutti i risultati. Secondo me la Triestina, anche dati alla mano, è molto più ostica da affrontare quando gioca fuori casa, ama chiudersi e ripartire, quindi per il Pordenone sarà una sfida difficile». Come ci arrivano i ramarri al derby? «Per il Pordenone è un momento particolare, viene da molti pareggi, ha avuto infortuni, mancheranno sia il difensore centrale che la punta più forte, insomma qualche problemino ce l’ha. Però è pur sempre lassù in classifica, dimostra grande continuità ed è l’unica a non aver mai perso».C ome giudica invece la Triestina? «Per me è una squadra tosta, lo sta dimostrando come detto soprattutto fuori casa. Devo dire comunque che Milanese ha fatto un grandissimo lavoro, ha allestito subito il primo anno una rosa competitiva, costruita con intelligenza e competenza. E poi la ciliegina è l’allenatore Sannino, tecnico di grande esperienza». Dove possono arrivare queste due squadre? Quali sono gli obiettivi reali? «La Triestina come ambizioni per il primo anno ha quelle di una salvezza tranquilla, ma secondo me per la rosa che ha può, anzi deve, arrivare nei primi dieci posti e andare ai play-off, credo questo sia il loro obiettivo reale. Il Pordenone invece è partito per essere lì in alto e vincere il campionato, ci stanno provando da anni e ci credono. Soprattutto adesso che non ci sono più squadroni come Parma e Venezia e il torneo è più equilibrato. Credo che la sfidante numero uno per il Pordenone sia il Padova». […] Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Rachid Arma sogna il grande scherzo a quello che è stato il suo Pordenone, ma nel derby regionale c’è già stato un uomo che ha matato la sua ex squadra. E quel giorno per il Ramarro fu festa grande. Era la fine di novembre di quattro anni fa, in una giornata con la Bora forte che spazzava anche la tribuna del Nereo Rocco. Quel Pordenone non lasciò respirare la Triestina allenata da Fabio Rossitto e ad aprire le marcature fu Daniele Mattielig, proprio un grande ex. Si torna con la mente al 2013, quindi. Ed è un bel viaggio. Il Pordenone di Carmine Parlato volava, in un girone d’andata praticamente sempre condotto in testa alla classifica. La Triestina aveva cambiato da poco la guida tecnica: fuori Costantini e dentro Rossitto, altro ex che l’anno successivo sarebbe tornato sulla panchina dei neroverdi. Corsi e ricorsi. L’inizio di gara vide il Pordenone leggermente imballato. Poi però ci pensò il mediano di Attimis a mettere tutti d’accordo, tranne ovviamente la Curva Furlan. Mattielig aprì la giornata di festa segnando il suo primo gol con la maglia neroverde e spegnendo l’entusiasmo del Rocco per il buon inizio di partita dei Muli. Successivamente arrivò la grandinata. Spettacolare il gol di Zubin, su suggerimento prezioso di Zanardo. Quindi un meraviglioso pallonetto dello stesso Zanardo e il sigillo finale di Enrico Bearzotti, allora giovane di belle speranze e oggi al Verona in serie A. L’unico gol delle Alabarde lo segnò proprio Zubin, ma nella porta sbagliata. […] Pordenone-Triestina è una sfida che si è giocata al Bottecchia anche 41 anni fa. Allora i giuliani viaggiavano verso la vittoria del campionato interregionale, mentre il Pordenone navigava nei bassifondi della classifica. I rossoalabardati espugnarono il Bottecchia con l’1-0 che resta ancora oggi l’ultima loro vittoria in terra naoniana.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Il primo pensiero di Rachid Arma è per Gerardi. «Mi spiace che sia infortunato. Gli auguro di tornare presto. La sua mancanza è sicuramente importante, ma il Pordenone ha tante altre soluzioni per l’attacco. Raffini era già una buona punta quando giocavamo insieme. Dopo l’esperienza alla Lucchese, Simone è ulteriormente maturato. E poi c’è Riccardo (Martignago, ndr), uno dei giocatori più forti con i quali ho giocato. Ma io ho consigliato ai miei nuovi compagni di stare attenti particolarmente a Burrai. Niente falli nell’arco dei 20 metri, perché Salvatore sui piazzati è micidiale». Non ci sarà nemmeno Stefani, squalificato. «Può essere un vantaggio – ammette – ma io avrei preferito trovarmelo davanti. Sarebbe stato un grande duello con il mio ex capitano». […] Arma sogna un gol nella sua vecchia casa. «Sì, da dedicare al mio cucciolo Anuar (significa luminoso, ndr), nato a Trieste, ma concepito a Pordenone. Sarà al Bottecchia con la mamma». A Trieste, poi, Arma si trova benissimo. «È una città splendida, fra quelle che ho visto è seconda solo a Barcellona. Fantastica la gente, sana la società. C’è tanto entusiasmo». Ma confessa che stava bene pure sul Noncello. «Ho ancora tanti amici. Anche i tifosi neroverdi sono fantastici. Certo, mi è rimasto il rammarico per la semifinale persa ingiustamente con il Parma. Spero che il Pordenone conquisti la B in questa stagione. Per me è la squadra più attrezzata, migliore anche del Padova. Auguro ai miei amici neroverdi sugli spalti e in campo di vincere tutte le partite. Escluse, ovviamente – sorride Rachid – le due con la Triestina».
Ore 18.40 – (Messaggero Veneto) Stenta a decollare la prevendita relativa ai biglietti di Pordenone-Triestina: poco più di 400 i ticket venduti (di cui 100 per il settore ospiti). La società neroverde comunica che bisogna affrettarsi per acquistare gli ultimi tagliandi relativi alla tribuna coperta. […] Prosegue intanto la preparazione di entrambe le squadre in vista del derby. Ieri il Pordenone si è allenato agli ordini del vice Gianni Migliorini, che seguirà il gruppo anche domani in attesa del rientro di Leonardo Colucci, attualmente a Cerignola, dove è sceso per dare l’ultimo saluto alla mamma, scomparsa due giorni fa. Se nel reparto difensivo i giochi sono fatti, con Bassoli che sostituirà lo squalificato Stefani, davanti ci sono ancora dei dubbi anche se il candidato principale a prendere il posto dell’infortunato Gerardi è Magnaghi, con Ciurria e Sainz-Maza alle sue spalle. […]
Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) Un ex a testa. Rachid Arma da parte alabardata e Michele De Agostini sulla sponda neroverde. Il terzino friulano, classe 1983, ha cominciato la sua carriera professionistica proprio a Trieste, quando aveva 22 anni. Al Rocco cominciò il suo percorso pro: quattro presenze in serie B, agli ordini del suo conterraneo Attilio Tesser. […] Nella Triestina c’è anche un pordenonese, il portiere Samuele Perisan. Classe 1997, nativo di San Vito , è un prodotto dell’Udinese Primavera ed milita coi giuliani dalla scorsa estate.
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) «Al Pordenone la promozione in serie B, a me il derby». Firmato Rachid Arma. […] Come sta vivendo la settimana?«Bene, sono pronto alla battaglia. Mi sarebbe piaciuto affrontare Stefani: peccato sia squalificato, anche se per noi è ovviamente un vantaggio. Sono contento di tornare a Pordenone, dove mi sono rilanciato dopo una stagione così così a Reggio Emilia». Ha lasciato il club nonostante un altro anno di contratto: il motivo sono i contrasti col presidente Lovisa? «Avevamo visioni diverse: in generale e sotto il profilo calcistico. Così si è deciso di prendere strade diverse. Ma ai ramarri sono grato. A Pordenone ho vissuto una delle mie migliori stagioni. Avrei voluto segnare di più nel girone di ritorno, ma avevamo anche cambiato modo di giocare: ero maggioramente a disposizione della squadra». Se domenica segna esulta? «Sì, come ho sempre fatto da ex. Non ho mai gioito in maniera eccessiva dopo ogni rete. Figuriamoci se mi lascio andare contro il Pordenone, a cui devo molto». […] È l’anno buono per il Pordenone tra i cadetti?«Sì. La squadra si è rafforzata rispetto allo scorso torneo. Ora ha molti più cambi. E ha una qualità generale superiore rispetto a tutti. Noi? Siamo all’inizio di un ciclo e alla ricerca di continuità. I neroverdi ora sono al top, ma io spero di batterli domenica». […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La lunga e complicata trattativa finalizzata alla cessione del Vicenza Calcio si appresta a vivere i momenti decisivi, quelli che potrebbero definire il passaggio del 100% delle quote alla holding lussemburghese «Boreas Capital Sarl». La finanziaria da maggio sta trattando con «Vi.Fin.», la società che detiene la maggioranza delle quote del club berico. Tutte le indiscrezioni portano lì, con l’attuale proprietà che ha ormai deciso di cedere il club. «Boreas Capital» non è l’unica pretendente all’acquisto del Vicenza Calcio, ma è in netto vantaggio sul gruppo rappresentato da Fabio Sanfilippo e da una terza cordata capitanata da un imprenditore francese che ha interessi nel mondo del calcio. «Boreas» però vede lo striscione del traguardo. Lo conferma l’avvocato vicentino Roberto Atzeni che spiega come «la holding lussemburghese abbia fatto tutto il possibile, e forse anche di più, per arrivare all’acquisizione del club». […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: terminano nella penombra partitella ed allenamento.
Ore 16.50 – Qui Guizza: tripletta anche per Chinellato.
Ore 16.30 – Qui Guizza: in corso il secondo tempo della partitella, in campo tutti gli altri Biancoscudati.
Ore 16.10 – Qui Guizza: in grande spolvero Guidone, autore di una tripletta.
Ore 15.40 – Qui Guizza: iniziata la partitella, Padova schierato col consueto 4-3-1-2 con Pulzetti trequartista alle spalle di Guidone e Capello mentre Mandorlini ritorna a centrocampo con Pinzi e Belingheri.
Ore 15.20 – Qui Guizza: prevista una partitella in famiglia con gli Allievi Nazionali, a cui non parteciperanno Marcandella e Tabanelli.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lo scorso anno si era esaltato con una stagione da imprendibile e da uomo-assist sulla fascia sinistra. Ora invece, vuoi per una questione tattica (il passaggio dal 4-3-3 al 5-3-2 col venir meno dell’asse con Marsura), vuoi per il lungo infortunio al polpaccio, fatto sta che il Venezia è ancora in attesa del miglior Agostino Garofalo. Il diretto interessato è il primo a confermare il lavori in corso con il pieno di fiducia. «Tranquilli, pian piano sto tornando grande e rivedrete cross e assist strizza l’occhio il 33enne di Torre Annunziata So anch’io di non essere ancora il solito pendolino, però ogni settimana miglioro e mi avvicino al top della condizione che inevitabilmente non posso aver già raggiunto, avendo saltato tutta la preparazione estiva. La competitività della squadra e i risultati sono un aiuto importante, finora ho giocato quattro partite con due vittorie e due pareggi, non male direi». Sabato scorso contro il Frosinone proprio Garofalo è stato infilato da Ciofani in occasione dell’1-1. «In un attimo devi scegliere su quale avversario andare, peraltro mister Inzaghi ci aveva messo in guardia sulla loro abilità. Onestamente in quel frangente sono stati più bravi loro, dispiace perché sono sicuro che se avessimo conservato il vantaggio per qualche altro minuto l’esito sarebbe stato più probabile portare a casa la vittoria». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il grande ex che cerca una maglia da titolare sarà Alex Geijo, a segno 11 volte durante la sua stagione trascorsa con la maglia delle Rondinelle. Geijo ha lasciato un piacevole ricordo fra i tifosi bresciani e l’attaccante spagnolo ha voluto ricambiare l’affetto ricevuto con dichiarazioni di stima nei confronti della sua ex squadra. «Non so come finirà la partita — evidenzia — ma posso dire che nutro un grande affetto e rispetto per il Brescia e per i suoi tifosi. Sono stato benissimo sia in città sia per il rapporto con l’ambiente e reputo quella stagione molto positiva sotto tutti gli aspetti. Le loro difficoltà penso siano normali, sono una squadra giovane e tanto rinnovata. Il campionato di Serie B lo conosciamo, è equilibrato e noi dovremo stare molto attenti. Considerate Palermo ed Empoli le squadre migliori, per il resto ce la giocheremo senza problemi contro chiunque, ma allo stesso tempo non dobbiamo mai abbassare la guardia».
Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Il profilo dell’Airone, al secolo Andrea Caracciolo, si staglia all’orizzonte dello stadio Rigamonti, ma il Venezia è pronto ad opporre la solidità della sua difesa, la seconda della Serie B alle spalle del Palermo, di fronte agli assalti del Brescia. E magari Emil Audero si augura di trascorrere un pomeriggio tranquillo, come quelli vissuti al Penzo con Empoli e Frosinone, e non sulle montagne russe come nelle trasferte di Terni, Ascoli e Cittadella dove il Venezia ha incassato 7 delle 10 reti complessive. «Basta osservare il cammino del Brescia per intuire che si tratta di una squadra molto insidiosa» commenta il portiere del Venezia «sia perché giochiamo al Rigamonti sia perché ha ottenuto risultati importanti contro le grandi squadre». A Brescia, infatti, è passato solo il Novara, sono caduti Perugia e Bari, si è fermato il Palermo, inoltre la squadra di Pasquale Marino, subentrato a Boscaglia l’11 ottobre, arriva galvanizzata dal raid (3-0) di sabato a Pescara. Il portiere nato in Indonesia di scuola Juventus non ha pagato alcun tributo al debutto da titolare in Serie B. «Mi trovo benissimo al Venezia. L’ambientamento è stato rapidissimo anche perché sono arrivato in un gruppo fantastico. L’ambiente è familiare e ho trovato subito la giusta intesa con l’allenatore e i compagni del reparto difensivo. Il gol con il Frosinone? Soddimo ha messo un pallone da Serie A in area, difficile da leggere e interpretare per la difesa. Peccato che sia arrivato poco dopo il nostro vantaggio». […]
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) L’Abano non si basta più. D’altra parte, due punti in dieci partite sono un bottino da mani nei capelli per una squadra che, dal ritorno in Serie D, ha sempre ottenuto risultati sopra le aspettative. I neroverdi falliscono l’appuntamento più importante di questo primo scorcio di stagione. Quello della piccola svolta, contro una compagine, l’Ambrosiana, giunta allo Stadio delle Terme con il penultimo posto. Insomma, ad armi (quasi) pari arriva un altro ko, un 2-1 senza “se” e senza “ma”, con gli uomini di Franco Gabrieli bloccati in una fase di stallo preoccupante. […] Nel post gara, il presidente dell’Abano Gildo Rizzato si lascia andare a un tiepido sfogo: «A chi si può dare la colpa?», si domanda sconsolato. «L’allenatore non può farci niente finché perdiamo le partite con i soliti episodi sfavorevoli. Stiamo cercando giocatori di esperienza per rinforzare la squadra e onorare il campionato. L’Abano deve viaggiare sempre a testa alta».
Ore 13.20 – (Gazzettino) Ha ragione di essere soddisfatto Michele Florindo nel dopo gara. […] Sedici punti in sei gare (vinte le ultime quattro) e terzo posto in classifica a tre punti dalla vetta. «Si è riaperto un po’ tutto. Dobbiamo continuare ad allenarci con serenità come abbiamo fatto fino adesso. Abbiamo lavorato molto per arrivare a questo punto. Dopo un avvio difficile, ci siamo messi a pedalare in silenzio per scalare una classifica che era al di sotto delle aspettative. Ci godiamo il momento, ma già da domani (oggi, ndr) penseremo al Delta Rovigo che ha vinto in rimonta. Domenica sarà una partita che ci potrà dire quale ruolo possiamo recitare».
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Quarto stop consecutivo per la Liventina, ennesima impresa dell’Este. Obiettivi diversi da raggiungere, per le due squadre, che hanno dato vita ad una partita in cui, soprattutto nella prima frazione di gioco, a primeggiare sono stati gli ospiti. Mauro Conte, tecnico dei padroni di casa, si presenta in campo con la solita formazione, e dunque, contrariamente alle previsioni, niente turnover. La Liventina prova a farsi vedere subito, ma va a cozzare contro il muro padovano, che consente alla squadra di ripartire e constringe la difesa di casa agli straordinari. Al 15′ ospiti in vantaggio grazie al gol siglato da Fioretti. La Liventina prova a reagire, ma la reazione è piuttosto sterile. Alla mezz’ora su azione di calcio d’angolo prova a combinare qualcosa Furlan, ma non va. Al 33′, dritto per dritto, l’Este raddoppia, e il gol porta la firma di Fioretti. Al 40′ e al 42′ la Liventina ha due occasioni. La prima porta la firma di Campaner, la seconda di Furlan, ma di fare gol neanche a parlarne. A farlo, a tempo scaduto, dopo cinque lunghi e un po’ inspiegabili minuti di recupero comandati dal direttore di gara, ancora l’Este con Tresoldi. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) «Siamo partiti forte come ci eravamo prefissati. È stato confortante mettere subito la gara su un certo binario». Gianfranco Fonti si gode la quarta vittoria di fila della sua squadra, che ha dato dimostrazione di grande forza portandosi sul 3-0 in appena tredici minuti. «Poi il Calvi Noale ha trovato il gol su un calcio piazzato che è stato anche spizzato da Ndoj, ma abbiamo disputato una buona gara. Continuiamo così che va bene. Fino a quando la partita è stata in bilico non ho fatto calcoli nei cambi in vista della prossima gara. Abbiamo tre giorni per recuperare, lo spirito è giusto. L’importante è che la squadra non si monti la testa, e sono sicuro che non lo farà perché dopo il pareggio con il Montebelluna e le due successive sconfitte abbiamo imparato molte cose. Il campionato è lungo e dobbiamo essere bravi a mantenere questa mentalità per dire la nostra in questo campionato». […]
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Troppo forte il Campodarsego per la Calvi di questo ultimo periodo. Allunga nel primo tempo 3-1 e amministra nel secondo, e per l’undici di Giovanni Soncin non c’è più nulla da fare. La Calvi per questa decima giornata di campionato torna in via dei Tigli contro una delle favorite del girone, il Campodarsego, reduce da tre vittorie consecutive e forte anche del rientro dalla squalifica di Kabine per un attacco a tre punte, composto dallo stesso attaccante ex Mestre, da Aliù e Pietribiasi, che almeno all’inizio è difficile da contenere per la difesa noalese. Infatti i primi quindici minuti sono da incubo per la retroguardia di Soncin, con i due attaccanti esterni imprendibili nei dribbling e negli affondi. L’undici di casa rinuncia a Bandiera e Baldrocco che rimangono in panchina, in non perfette condizioni fisiche, nel tentativo di preservarli per i prossimi appuntamenti. Che il reparto arretrato di casa sia in difficoltà lo si capisce già al 1′ con Pietribiasi che va via sulla destra e crossa un invitante pallone per la testa di Kabine che da due passi infila un incolpevole Fortin. Non passano nemmeno 180″ e il Campodarsego raddoppia. Preme sulla sinistra la formazione padovana, sino a quando nell’azione non entra Kabine, progressione, palla in mezzo per l’arrivo di Caporali che piazza il colpo del 2-0. Ma non è finita. Al 12′ percussione centrale di Pietribiasi, Toso non riesce a fermarlo, dribbling anche a Fortin, e palla in rete ad evitare il disperato intervento di Taddia. Improvviso arriva anche il gol della Calvi che infatti è un incidente della difesa ospite. Al 15′ Bernasconi dalla destra batte un’insidiosa punizione che Leonarduzzi nella sua area tocca di testa quel tanto da renderla imprendibile per Pirana. […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) «Per certi versi, è come se fossi ancora a Cittadella». Andrea Paolucci quest’estate ha lasciato la maglia granata per indossare quella della Ternana, ma i sei anni trascorsi da queste parti non si dimenticano tanto in fretta. Forse non si scorderanno davvero mai. […] Come sta andando la stagione? «Sicuramente anche noi, come tante altre squadre, avremmo da recriminare per qualche punto in classifica che non è arrivato. Quando parti con un gruppo nuovo non è mai facile, bisogna conoscersi, imparare le direttive dell’allenatore. È logico che ci voglia un po’ di tempo per farlo, e qualcosa all’inizio lo paghi, in termini di punti. Ora piano piano stiamo crescendo, mi auguro che con la crescita arrivino anche i risultati». […] Segue ancora la sua ex squadra? «Certo, mi informo dei risultati, delle prestazioni, e sono contento che abbia iniziato bene la stagione. Il gruppo è consolidato, spero possa fare grandi cose anche quest’anno». Anche il Cittadella, dal punto di vista dei rimpianti, ha una bella lista. «Lo so bene. Nell’arco di un campionato lungo come quello di B, però, quei punti lasciati per strada magari ritorneranno indietro in partite dove non meriteresti». Che partita sarà Cittadella-Ternana, come se la immagina Paolucci? «Noi abbiamo un’idea di gioco ben precisa, che è quella di cercare di essere sempre propositivi, contro tutti e su ogni campo. È il calcio che cerca di proporre anche Venturato con il suo Cittadella. Penso perciò che sarà una bella partita da vedere e da seguire. Il pubblico avrà di che divertirsi». Cosa farà la differenza? «La voglia di fare risultato. Entrambe le squadre hanno capacità tecniche e un’idea precisa di gioco: chi sarà più determinato, la spunterà».
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Quando se n’è andato, lo scorso 28 giugno, legandosi alla Ternana con un contratto triennale, ha voluto salutare tutti con una lettera pubblica firmata “Andrea Paolucci 23”, con il numero con cui giocava a Cittadella ad accompagnare il nome. […] Paolucci, con che spirito si prepara a questa partita?«Sarà strano tornare al Tombolato. In fondo l’ho lasciato poco tempo fa, dopo esserci stato per sei anni. Ho tanti amici a Cittadella, i contatti rimangono al di là delle maglie indossate e credo resteranno. È stata un’esperienza importante per la mia vita, non solo calcistica. Per certi versi, è come se fossi ancora in quella squadra». […] Immaginiamo che stia continuando a seguire da vicino i risultati degli ex compagni.«Ovviamente, e mi sembra stiano continuando sulla scia della scorsa stagione, offrendo sempre ottime prestazioni. Il vantaggio del Citta rispetto a noi è quello di avere un gruppo consolidato. Come noi recrimina per qualche punto perso, ma credo che nel corso dell’anno arriveranno momenti più fortunati, in cui magari riuscirà a recuperare quanto ha lasciato per strada». […] Che gara vi aspetta? «Noi abbiamo una nostra identità di gioco e puntiamo sempre a fare la partita. Del resto, è quello che vuole sempre fare anche il Citta, per cui m’immagino sarà una sfida aperta, bella da vedere». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Obiettivo dichiarato apertamente dalla società. «Anche se vincere non è mai facile, tanto più che in C vince solo una squadra per girone. Ci sono quattro-cinque compagini attrezzate per la vittoria finale, ma ci proveremo senz’altro cercando di conquistare più punti possibile. Società e tifosi ci incitano sempre, speriamo di renderli felici». […] Domenica surreale quella vissuta a Modena, piazza nella quale Belingheri ha militato per una stagione. «Mi è dispiaciuto per i ragazzi del Modena, ne conosco tanti avendo giocato lì. Non mi riferisco solo ai calciatori, ma anche a magazzinieri, massaggiatori e fisioterapisti che stanno vivendo un dramma dato che rischiano di restare senza lavoro. Non mi ha fatto piacere vincere 3-0 in quel modo, non è calcio questo. Ma purtroppo quando certi presidenti non rispettano le regole, è giusto che vengano puniti».
Ore 10.50 – (Gazzettino) Domenica ci rivedremo al campo, di sicuro dovremo avere un occhio di riguardo nei suoi confronti. Anche se è tutta la Feralpi Salò a essere un’ottima formazione. Conosco anche Caglioni che è stato mio compagno di squadra nelle giovanili dell’Atalanta e Raffaello con il quale ho giocato insieme ad Ascoli. Ripeto, una squadra importante nel suo insieme che è reduce da ottimi risultati e che lotterà fino alla fine». Se la Feralpi ha appena stabilito il suo record in serie C inanellando sette risultati utili di fila, il Padova non è da meno. E il primato solitario in classifica è lì a testimoniarlo. «Stiamo facendo bene, ma adesso viene il bello visto che vogliamo restare in alto. Abbiamo acquisito determinati meccanismi e ci stiamo conoscendo sempre di più, per cui speriamo di proseguire su questa strada. Abbiamo ancora margini di crescita per limare alcuni errori come è stato nella trasferta con il Teramo, stiamo dando tutti il meglio di noi stessi per cercare di vincere questo campionato».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Un’amicizia sbocciata a Livorno con tante gioie condivise sul campo e culminate nella promozione in serie A. Ecco allora che la sfida con la Feralpisalò rappresenta per Luca Belingheri anche il primo confronto da avversario con un vecchio compagno di squadra che il popolo biancoscudato ha avuto modo di apprezzare un anno fa, ossia il Puma Emerson. «Ci sentiamo spesso, anche con le nostre famiglie – racconta Belingheri – Abbiamo vissuto insieme un anno e mezzo bellissimo a Livorno, dopodiché sono andato al Cesena da Bisoli. È un bravissimo ragazzo, e un giocatore fortissimo. Nessuno ha un piede come il suo in serie C e possiede anche grande personalità e carisma. Gli ho sempre detto che lo vorrei sempre con me in squadra perché è un valore aggiunto. Mi ha raccontato che a Padova si è trovato benissimo, e quando ho ricevuto la proposta dei biancoscudati mi ha consigliato di accettare, fermo restando che già conoscevo questa piazza.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Prosegue la preparazione dei biancoscudati in vista della trasferta in programma domenica alle 18.30 in riva al Garda con la Feralpisalò. Assente Tabanelli che è rimasto a casa precauzionalmente perché indisposto (dissenteria), anche se già oggi dovrebbe rientrare nel gruppo, mentre Marcandella ha proseguito nel suo lavoro differenziato tra esercizi in palestra e sul campo. Il resto della truppa si è allenata regolarmente cimentandosi in un allenamento incentrato quasi esclusivamente sul pallone, con tanto di partitella su campo ridotto nella quale Bisoli ha provato il possibile undici titolare con Candido trequartista alle spalle di Guidone e Capello. Oggi alle 14.30 sempre alla Guizza è fissata un’altra sessione per affinare schemi e meccanismi. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Con il Padova in testa alla classifica e con un trasferta non troppo lontana, facile attendersi domenica a Salò un seguito di tifosi di tutto rispetto. È già andato esaurito il pullman organizzato dall’Aicb che partirà dal parcheggio del tram alla Guizza alle 13.30, con tappa allo stadio Euganeo alle 13.45. I ragazzi della Fattori si muoveranno invece con mezzi propri e danno appuntamento alle 15.30 al parcheggio sud dell’Euganeo.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ho cercato sempre di dimostrare sul campo che sbagliavano, a considerarmi solo come il “figlio di…” : alla fine è sempre il terreno di gioco a dare la misura del tuo valore». […] Un anno fa era nei dilettanti, oggi è primo in classifica in Serie C. L’avrebbe mai detto? «Di sicuro non ci avrei creduto, se me l’avessero pronosticato. Per me è la prima volta in assoluto, non ero mai stato in una squadra da primo posto e il fatto di esserci riuscito alla prima esperienza tra i professionisti suscita un effetto particolare. È una sensazione molto piacevole, devo dire, ma la vera impresa sarà rimanerci: dobbiamo dare il massimo come per restare lassù, in quella posizione, e il prossimo mese può essere importante». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Sarà la nostra prima volta da avversari, e certo è una sensazione completamente nuova. Io non sento particolarmente la differenza rispetto alle altre partite, un pizzico di emozione c’è, ma niente che possa rischiare di togliermi la concentrazione dal match. La cosa importante è pensare solo alla partita». Suo padre dice che per lei e suo fratello l’essere un figlio d’arte non è stato un vantaggio, anzi. Concorda? «Sinceramente non ci ho mai fatto caso più di tanto. Alcune volte mi sono sentito dire che ero il figlio del mister, il figlio di Michele Serena, ma quando è successo, non ci ho mai dato troppa importanza.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Di padre in figlio, la marcia di avvicinamento al match tra FeralpiSalò e Padova, in programma domenica sulle rive del Garda, procede con tanta emozione e un inaspettato… silenzio. Tra Michele Serena, allenatore dei bresciani, e il figlio Riccardo, giocatore di quel Padova che papà aveva allenato cinque anni fa, questa settimana i contatti saranno ridotti al minimo. […] «E non ho ancora capito se scherzasse davvero, dicendomi che ci vedremo solo domenica», sorride Serena jr. «In questi giorni non ci sentiremo molto, penso che giustamente un po’ ci isoleremo, visto che domenica ci dovremo sfidare.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Prosegue la marcia di avvicinamento alla sfida con la FeralpiSalò di domenica, alle 18.30, allo stadio “Turina”. Ieri Bisoli ha annullato la seduta mattutina, condensando il lavoro in palestra subito prima delle esercitazioni sul campo, nel pomeriggio: visto il giorno festivo, tanti i tifosi presenti all’allenamento dei biancoscudati. Oltre a Marcandella, che lavora ancora a parte, non si è allento nemmeno Tabanelli, messo k.o. da un po’ di dissenteria: comunque, domenica ci sarà.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Padre contro figlio, figlio contro padre. Non soltanto Pierpaolo Bisoli contro Dimitri Bisoli, ma anche Michele Serena contro Riccardo Serena. Dopo il duello dello scorso anno fra i due Bisoli in Brescia-Vicenza, accadrà quello tra i Serena per la prima volta domenica a Salò per Feralpisalò contro il Padova capolista nel girone B della Serie C: l’ex allenatore biancoscudato fronteggerà il figlio. «Ho visto mio padre — sorride il centrocampista del Padova — e mi ha detto di staccare il telefono, questa settimana siamo avversari. E se lo chiamo per avere informazioni mi sa che non mi risponde proprio… Sarà una situazione particolare, ma non dev’essere un peso. La Feralpi è una squadra competitiva, quindi dovremo dare il massimo in campo per ottenere i tre punti. Non so per chi tiferanno i miei parenti, non sono riuscito a saperlo nemmeno io perché non si sbilanciano… Di sicuro in famiglia ci saranno sfottò fino al ritorno contro chi perderà, fra di noi c’è sempre un bel clima quando si parla di calcio». […]