Ore 20.30 – (Il Piccolo) Gli alabardati hanno iniziato ieri la preparazione in vista del big-match di domenica a Pordenone (al Bottecchia il calcio d’inizio sarà alle ore 18.30). Buone notizie arrivano sulla situazione di Mensah: gli esami di controllo effettuati ieri non hanno evidenziato infatti criticità, il giocatore sta bene e ieri a Prosecco ha lavorato in gruppo col resto dei compagni nella parte atletica, evitando per precauzione solo la partitella finale. A questo punto aumentano le speranze che possa essere disponibile per domenica a Pordenone, anche se la situazione andrà monitorata giorno per giorno e si userà grande cautela. Meno positive le notizie per gli altri infortunati: Mori non ha preso parte alla seduta mentre Aquaro fa progressi ma si è limitato a correre a bordo campo: nessuno dei due difensori centrali quindi dovrebbe farcela per Pordenone. Come del resto dovrebbe essere ancora out Castiglia, comunque sulla via del pieno recupero, visto che ha svolto tutta la parte atletica con i compagni rinunciando solo alla partitella finale. Ormai comunque manca poco al rientro del centrocampista. In attacco preoccupano invece ancora le condizioni di Hidalgo, che ha sempre un problema al polpaccio e ieri ha svolto solo esercizi aerobici senza forzare. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Un po’ la tattica e gli spazi intasati, un po’ la condizione psicologica favorevole degli avversari in uno stadio maestoso, un po’ il caso, talvolta perfino gli arbitri: secondo il parere dei tifosi alabardati, c’è un mix di motivi che spiegano perché il Rocco è diventato quasi un tabù per la Triestina e la squadra fa fatica sul campo di casa. «La maggior parte delle squadre che vengono al Rocco – spiega Raffaella Longo, presidente del T.C. Totò De Falco – gioca con undici uomini nella propria metà campo e mette un pullman davanti la porta: così diventa difficile costruire un bel gioco. Inoltre gli avversari di certe squadre più piccole vengono qui a fare la partita della vita, visto lo stadio e il tifo che c’è: alcuni del Santarcangelo si facevano i selfie nel Rocco vuoto, per la maggior parte di loro è un evento clamoroso e quindi danno il 200 per cento. Questo però non succederà con gli squadroni più forti. In trasferta invece gli altri fanno la partita e noi andiamo a nozze, perché siamo tecnicamente meglio di tanti altri. Va detto che in minima parte anche i nostri forse sentono più pressione al Rocco, più che altro c’è il troppo desiderio di far bene. Ma questo comunque gioca un ruolo secondario».
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un pareggio che non appaga, ma soddisfa. Questa l’opinione di Alessandro Fabbri, che dopo lo 0-0 tra Mestre e Ravenna di domenica esprime lo stato d’animo del gruppo arancionero. «È vero, si poteva vincere, ma credo che lo 0-0 contro il Ravenna sia stato un buon pareggio, perché ci ha permesso di continuare a muovere la classifica e di affrontare questa settimana con serenità. A questo punto del campionato credo sia chiaro come nessuna partita sia facile, e che i risultati vadano conquistati solo attraverso una grande volontà, unicamente sul terreno di gioco». […] Domenica arriva il Bassano, una squadra pronta a mettere sul piatto le proprie carte e giocare a viso aperto. «Ci aspetta una gara molto difficile, contro una squadra che da anni milita in questa categoria e che non credo verrà qui per difendersi. Sarà una bella sfida, anche perché vorranno riscattarsi dopo la sconfitta subita con il Renate». Uno degli avversari del Mestre nel tour de force che inizia domenica, che prevede tre partite in otto giorni. Un bel banco di prova per gli arancioneri, ed un’ottima occasione per trovare ulteriori conferme. «La prossima settimana ci darà il reale valore del Mestre. Sarà un crocevia importante, perché in base ai risultati potremo davvero capire cosa possiamo ottenere da questo campionato». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La tegola picchia forte sulla testa del Pordenone, e al suo ritorno in Friuli il tecnico Leonardo Colucci dovrà mettere la questione al primo posto tra gli ordini del giorno. Federico Gerardi starà fuori per più di un mese, proprio nei 30 giorni cruciali che vedranno i ramarri affrontare le rivali accreditate alla vigilia come le più pericolose. Per la prima volta quindi Colucci si troverà nell’impasse: che modulo si inventerà per sopperire all’assenza prolungata del bomber principe del mercato estivo? Ecco le tre possibili soluzioni, da immaginare già in vista del derby regionale di domenica alle 18.30 contro la Triestina. C’è Magnaghi che scalpita, e finalmente potrebbe ricoprire il ruolo prediletto: quello della prima punta vera, la boa offensiva intorno alla quale girano gli altri compagni. […] Ora che il bomber si è fatto male, potrebbe toccare a lui prendere le redini del reparto, con al fianco i piccolini a fare la spola. È l’opzione primaria alla quale sta pensando il tecnico pugliese. C’è poi una seconda possibilità, che riguarda l’impiego contemporaneo di due attaccanti veri. In questo caso, ferma restando la riscoperta di Magnaghi, sarebbe previsto l’ingresso in campo di Raffini come seconda punta. Cambierebbe il modulo, che passerebbe a un 4-3-1-2, e sarebbe consigliato l’utilizzo di un trequartista chiamato ad agire dietro al duo d’attacco. Il ruolo in quel caso potrebbe essere ricoperto da uno tra Ciurria e Sainz-Maza, nell’attesa del rientro in campo di Emanuele Berrettoni. […] Il Pordenone potrebbe infine provare a giocare con il cosiddetto falso 9, quindi senza una vera punta di riferimento. In quel caso entrerebbero in campo tutti i piccolini (si fa per dire), quindi i vari Ciurria, Martignago e Sainz-Maza. Il tutto ovviamente aspettando sempre Berrettoni.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Mauro Lovisa ha fatto il punto della situazione della squadra e di quanto sta succedendo nel torneo di serie C. Il primo tema è stato la situazione del Modena, che con il Padova ha subito il terzo 0-3 a tavolino per l’indisponibilità del Braglia. «Sono cose – ha detto Lovisa a Tpn – che succedono solo in Italia. Premetto che mi spiace per ciò che sta vivendo una piazza importante e di lunga tradizione, ma in un Paese normale il Modena sarebbe già stato radiato. Invece da noi bisogna aspettare il quarto 0-3 a tavolino (l’8 novembre con Modena-Bassano, ndr). Poi verranno tolti i punti fatti da tutte le squadre che in quel momento avranno già incontrato il Modena. La cosa mi fa tornare in mente quanto successe a noi tre stagioni orsono, quando fummo sconfitti nel playout da un Monza che nemmeno un mese dopo fallì». […] Lovisa è tornato quindi sul pareggio di Fermo: «Mirko ha sbagliato ammette Lovisa e in settimana non mancherò di farglielo notare. Lui è il nostro capitano e deve essere di esempio per tutti. Capisco aggiunge che c’è tensione e nervosismo, dovuti al fatto che siamo primi e vogliamo restarci, ma episodi come quello non devono succedere. Questo però non nasconde il fatto che pochi secondi prima ci era stato negato un rigore evidente per un fallo di mano in area che ha fermato il pallone scagliato su punizione da Burrai verso la porta. Sarebbe stato rigore, con espulsione dell’avversario. Invece il risultato è rimasto inalterato e in inferiorità numerica per un’ora abbiamo giocato noi. Non chiediamo nulla che non ci spetti, ma non possiamo permettere che simili errori arbitrali vadano a compromettere i progetti di chi investe tanto e ha programmi di crescita importanti».
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Emanuele Berrettoni, salvo sorprese, domenica sarà della partita. Tuttavia ieri, alla ripresa degli allenamenti, il numero dieci del Pordenone ha sostenuto una seduta differenziata. La condizione non è ancora al top e lo staff sta gestendo il suo recupero con cautela: non ci si può permettere un altro suo stop. Assente solo Gerardi, il resto della squadra si è allenata agli ordini di Gianni Migliorini.Il viceallenatore potrebbe dirigere tutte le sedute della settimana: Leonardo Colucci è tornato a Cerignola, sua città natale. Nella giornata di ieri, infatti, il tecnico è stato colpito da un grave lutto in famiglia, visto che è mancata la mamma. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Si temevano tre giornate di squalifica. E già si pensava alla difficoltà di affrontare il triplo turno della settimana senza il capitano. Non è andata così: a sorpresa Mirko Stefani è stato graziato dall’arbitro (che ha compilato il referto) e dal giudice sportivo. Il difensore dei “ramarri” ha rimediato solo una giornata di squalifica per l’espulsione subita domenica scorsa con la Fermana, in seguito alla gomitata sferrata in pieno volto all’attaccante Marco Sansovini. Visto il “rosso” diretto e, oltretutto, la fascia di capitano che porta al braccio, due giornate di stop parevano essere la pena minima. Contro ogni pronostico invece Stefani salterà solo il derby con la Triestina e tornerà a disposizione con la Reggiana mercoledì prossimo.È andata di lusso, insomma: con questa decisione è come se si fosse compensato l’errore dell’arbitro nell’azione immediatamente precedente il cartellino rosso, ovvero il rigore non concesso da Volpi per un fallo di mano di Lupoli parso netto. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] Lovisa, torniamo alla gara con la Fermana. È ancora arrabbiato? «Sì, col direttore di gara. E’ incredibile cosa non ha visto. Sull’assegnazione dei rigori non intervengo mai, in particolare su quelli dubbi: si possono dare come no. Ma questo era netto. E la decisione sarebbe stata penalty più espulsione. Il giocatore (Lupoli, ndr) che ha colpito la palla con la mano deve andare dalla madonna di Loreto e ringraziarla: gli è andata bene». Arbitro da bocciare nettamente, quindi? «Certo. Al consiglio di Lega ho già espresso la mia opinione al presidente Gravina: noi, sotto il profilo dei torti arbitrali, abbiamo già dato. Mi riferisco naturalmente a ciò che è successo nella semifinale playoff col Parma. Tutti devono stare più attenti: si gioca un campionato di serie C, non il torneo della parrocchia». […] Il “rosso” al capitano: come l’ha commentato? «Se fosse stato un altro giocatore ad aver commesso un gesto del genere l’avrei colpevolizzato. Lui no. Ma non deve succedere più una cosa del genere: Mirko è un esempio per tutti i ragazzi del settore giovanile». Arriva novembre, mese duro e da affrontare senza Gerardi. Quanto peserà l’infortunio del bomber? «Abbiamo una rosa lunga anche per sopperire a un’assenza così. Punto su Magnaghi e su Raffini: non so chi dei due giocherà, sono consapevole che è la loro chance e devono sfruttarla. Ma noi, sopra a ogni cosa, dobbiamo recuperare Berrettoni. Lui è insostituibile». Il derby con la Triestina bisogna provare a vincerlo: tre pareggi di fila sono troppi se si vuole rimanere lassù. «Dobbiamo farcela. Ce lo meritiamo noi e i nostri tifosi».
Ore 16.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.20 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.
Ore 16.00 – Qui Guizza: aumenta l’intensità delle esercitazioni col pallone, mister Bisoli ne ha per tutti.
Ore 15.40 – Qui Guizza: lavoro col pallone. Maggior presenza di tifosi rispetto al solito.
Ore 15.20 – Qui Guizza: assenti Marcandella e Tabanelli.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Lunedì pomeriggio l’esonero di Alberto Colombo era cosa definita. Mancava di fatto solo l’annuncio ufficiale della società di via Schio che nel frattempo aveva contattato l’esonerato (e ancora a libro paga) Franco Lerda e aveva valutato un altro paio di candidature come soluzioni alternative. Ieri mattina, come previsto, Lerda ha incontrato il direttore sportivo del Vicenza Calcio Moreno Zocchi, ma l’incontro ha avuto quasi subito un esito imprevisto: il dirigente dei berici, ricevuta una telefonata dai vertici di via Schio, ha comunicato a Lerda che non era più possibile il suo ritorno sulla panchina biancorossa. […] Alberto Colombo, dunque, resta alla guida del Vicenza Calcio e il perché si sia arrivati a questa decisione, è di facile lettura. L’attuale proprietà biancorossa era dell’idea di esonerare il tecnico, ma essendo in corso più trattative per la cessione della società, è probabile che i possibili nuovi proprietari abbiano idee diverse sulla conferma di Colombo e su un’eventuale sostituzione in panchina con un altro candidato che non sia Franco Lerda. Una decisione, quella di non cambiare la guida tecnica, a conferma di come le trattative finalizzate alla cessione del club siano entrate in una fase decisiva che tra pochi giorni potrebbero portare alla vendita. […] Domenica al «Menti», contro la Sambenedettese terza nella classifica del girone B di Serie C, in tribuna ci saranno ancora i soci di «Vi. Fin.» come proprietari del club berico e Alberto Colombo guiderà regolarmente la squadra dalla panchina. Tutto lascia pensare però che nel giro al massimo di una decina di giorni in via Schio cambieranno molte cose e che una svolta sia vicina.
Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Mille tifosi in più di media al Penzo con il salto dalla Lega Pro alla Serie B. Trend positivo e in crescita accanto al Venezia, che nelle prime sei uscite stagionali a Sant’Elena ha avuto con sé 4074 spettatori a partita, rispetto ai 3063 dello scorso anno nella categoria inferiore. Un dato che, seppur ritoccato leggermente al ribasso sabato contro il Frosinone (3909 presenti a una settimana dal record stagionale di 4426 con l’Empoli), è il secondo più alto degli ultimi 16 campionati superato solo dai 5144 della Lega Pro1 2006/07. Soprattutto si nota la maggiore costanza dei tifosi, sopra quota 4000 in quattro gare su sei, rispetto alla media di 3063 del 2016/17 che gonfiata dai due picchi di 5985 contro il Parma e 6844 nel derby col Padova. Stando ai dati del sito Stadiapostcards.com, oggi con 4074 spettatori di media il Venezia dopo l’incremento estivo degli abbonamenti da 1111 a 1930 è 17. tra le 22 squadre cadette: peggio fanno Novara (3716), Cittadella (3453, nonostante i 5099 del derby con i lagunari), Pro Vercelli (2895), Carpi (2606) ed Entella (2019), mentre appena sopra ci sono l’Empoli (4399), che lo scorso anno militava in A, e la Ternana (4684). In cima alla graduatoria c’è sempre il Bari (14661, nonostante i quasi 7000 in meno rispetto a due stagioni fa), seguito da Cesena (11900, primo per abbonamenti, ben 9445), Foggia (11664) e Parma (11104): tutte le altre sono sotto i 10 mila di media, spicca il magro 7. posto del Palermo che con la retrocessione dalla A alla B ha quasi dimezzato (6392 contro 13204) i presenti al Barbera. Davanti al Palermo c’è proprio il prossimo avversario, un Brescia (6926) che sabato riceverà gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi (ore 15). […]
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) L’allarme Domizzi, che suona a intermittenza nella settimana che precede Brescia-Venezia, non fa star tranquillo Filippo Inzaghi. La presenza del capitano è giudicata fondamentale per i destini arancioneroverdi e il carisma dell’ex Udinese in difesa regala sicurezza anche ai compagni di reparto. Ieri Domizzi ha svolto parte della seduta di allenamento col gruppo e parte con lavoro personalizzato, il segnale che le sue condizioni non sono ancora rassicuranti. L’impressione è che l’allenamento decisivo sarà quello di oggi, in cui si capirà se Inzaghi sabato al «Rigamonti» potrà contare su di lui. Chi sicuramente ci sarà è Agostino Garofalo, che ha ripreso ormai in pianta stabile il suo posto in squadra. «Ho saltato tutta la preparazione — spiega l’esterno arancioneroverde — Non è facile poi riprendersi la condizione atletica dopo un infortunio che, di fatto, ti ha tagliato fuori nel momento più importante dell’anno. Lentamente sto raggiungendo uno standard più che discreto, ma mi manca ancora qualcosa per arrivare al top della condizione». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Maurizio Domizzi ieri ha lavorato in parte con la squadra e in parte seguendo un lavoro differenziato. Il difensore sta smaltendo un affaticamento muscolare. Foggia-Venezia (19ª giornata) è stata anticipata a venerdì 15 dicembre (ore 20.30).Il prossimo impegno di campionato del Venezia è sabato alle 15 a Brescia. […]
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) […] Presidente Tacopina, come è il bilancio del Venezia alla fine di ottobre? «Credo sia positivo. Il Venezia è una neo-promossa e siamo a soli 3 punti dal Palermo. Non dobbiamo, però, prestare molta attenzione alla classifica perché è ancora molto corta e anche la zona play-out è molto vicina. Il Venezia c’è e darà filo da torcere a tutti». […] Quattro punti in 3 gare nell’ultima settimana fermando Empoli e Frosinone: soddisfatto? «Sì, assolutamente. Ormai mi conoscete e sapete che vorrei vincere sempre, ma non è successo. Abbiamo affrontato tre ottime squadre che mirano alla A. Forse quella di Cittadella è stata la partita più sotto tono delle tre, quella in cui è mancata la solita nostra cattiveria, ma i ragazzi si sono subito riscattati con un’ottima prestazione contro il Frosinone». […] Il ritorno alla miglior condizione di Geijo che vantaggi potrà dare? «Alex è un grande giocatore che sta ritrovando la condizione. L’anno scorso è stato uno dei protagonisti in un campionato che non era il suo. Sono sicuro che appena sarà al top della condizione potrà darci una grande mano. Credo comunque che tutto il parco attaccanti sia adatto alla categoria». Come procede l’iter per il nuovo stadio? «Stiamo andando avanti. Siamo quasi al termine dello studio commissionato a Legends in base al quale andremo a definire i dettagli del progetto. Stiamo completando la documentazione necessaria per istruire l’inizio del procedimento amministrativo presso il Comune».
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. C’è poco da fare: il Campodarsego vuole assolutamente il primato. […] L’avversaria di giornata, la Calvi Noale, è una compagine collaudata con un buon bottino di 12 punti, che potrebbe invogliare il portiere-leggenda Fortin & co. al colpaccio. […] In attacco, invece, rientrerà dalla squalifica Kabine, pronto ad affiancare Aliù e Michelotto, entrambi a segno domenica. Campodarsego (3-4-3): Pirana; Ndoj, Leonarduzzi, Colman Castro; Trento, Radrezza, Caporali, Dario; Aliù, Kabine, Michelotto. All. Fonti. ESTE. L’Este vuole affermarsi fra le prime cinque del girone. […] Non a caso, il 3-1 rifilato al Belluno sabato scorso è servito a ristabilire le gerarchie: la Liventina potrebbe diventare così la “vittima” perfetta per allungare la serie positiva e ricavarsi un posto fra le big. Mister Michele Florindo dovrà rinunciare a Luca Viviani, fermato dal giudice per due turni mentre potrà contare su Stefano Pozza, ai box col Belluno. Este (4-3-1-2): Lorello; Gilli, Munaretto, Ferrando, Boron; Ostojic, Pozza, Tomasini; Rondon; Fioretti, Florian. All. Florindo. ABANO. Con due punti in nove partite, l’Abano non ha altra soluzione. La vittoria, a questo punto, oltre che un’ossessione, è una necessità, visto che – storicamente – in Serie D gran parte della salvezza si costruisce all’andata. […] L’Ambrosiana, penultima, ha operato alcuni innesti dal mercato degli svincolati, ma è scoglio superabile. Abano (4-3-3): Castaldo; Ceccarello, Manuel Cecconello, Di Bari, Dabalà; Faggin, Carteri, Tescaro; Rampin, Franceschini, Mattia Cecconello. All. Gabrieli.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Sabato arriverà la Ternana di Pochesci con tre ex da tenere d’occhio: Andrea Paolucci, che ha indossato la casacca granata dal gennaio 2012 al giugno 2017 (5 gol messi a segno), Daniele Gasparetto che è stato alla corte di Foscarini per quattro stagioni dal 2010-11 (7 reti) e Andrea Signorini con sole quattro presenze nel campionato 2014-15. Edoardo Gorini, attuale vice allenatore di Venturato, ha avuto modo di conoscerli tutti e tre. «Conservo dei buoni ricordi – sottolinea il Goro – per avere vissuto insieme a loro diversi anni della mia carriera. Con Paolucci sono stato compagno di squadra e ultimamente anche suo allenatore, con Gasparetto invece ho condiviso l’attività sportiva da giocatore, mentre Signorini è rimasto con noi soltanto una stagione che per lui è stata piuttosto sfortunata a causa di un infortunio». Sulle loro caratteristiche e su quali consigli potrebbe suggerire a Venturato in vista della sfida di sabato, sottolinea: «È chiaro che conosco meglio Paolucci e Gasparetto, sicuramente due bravi ragazzi dal carattere generoso. Hanno determinati pregi che starà a noi cercare di limitare, e magari hanno anche alcuni difetti che cercheremo di sfruttare nei loro punti deboli. Andrea ha acquisito una notevole esperienza e riesce ad amministrare con intelligenza il gioco della sua squadra, tanto da essersi ritagliato uno spazio da titolare; inoltre sa calciare molto pericolosamente le punizioni dal limite dell’area. Daniele, nonostante sia un difensore, è sempre riuscito a mettere a segno diversi gol, favorito in particolare dalla sua statura. Di recente è andato a bersaglio con il Frosinone e anche la stagione scorsa con la Spal ha realizzato diverse reti. Mi ricordo – continua Gorini – che quando è arrivato a Cittadella era all’inizio della sua carriera, qui da noi è cresciuto parecchio allenandosi con molto impegno e adesso è un punto di forza nella difesa della Ternana». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Manca il bomber da venti reti a campionato? Non è detto che sia in assoluto un problema. Certo, poter contare sull’attaccante che la mette dentro con regolarità è utile, soprattutto in certe partite, quando la manovra è meno fluida o l’avversario si difende in trincea. Ma si può ovviare al problema-gol anche sfruttando una soluzione diversa: portare tanti uomini in porta.È quello che fa il Cittadella che, a pari merito con il Frosinone, incarna meglio di tutti la definizione di “cooperativa del gol” in Serie B. Il primato non è una novità per la squadra di Venturato, sin qui capace di mandare già 10 giocatori a bersaglio in 12 giornate, praticamente un’intera formazione, tranne il portiere. Per dire, lo 0-0 di La Spezia dello scorso turno è appena il terzo pareggio a reti bianche da quando Iori e soci sono tornati fra i cadetti, il primo in questa stagione. L’Empoli, che guarda tutti dall’alto nella graduatoria dei gol fatti (24, contro i 17 dei granata) ha fatto centro “solo” con 7 diversi elementi. Il Bari, che segue a ruota con 23 reti, ha “usato” 8 uomini.Certo, i toscani possono contare su Caputo (10), i pugliesi su Galano e Improta (7 ciascuno). Mentre il Citta un uomo da doppia cifra – e che comunque lavora tanto per aprire spazi ai compagni – ce l’ha, Gianluca Litteri, ma, come spiegava di recente lo stesso centravanti catanese: «Ho cambiato qualcosa nella preparazione e ancora non mi sento al top». Nell’attesa del suo ritorno a tutti gli effetti, così, ad affiancarlo in cima alla lista dei migliori marcatori granata provvedono Kouamé e… Salvi, un terzino, entrambi a quota 3. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) È ottimo anche il rendimento della sua squadra, essendo in serie positiva da sette turni (tre vittorie e quattro pareggi). «È il record di questa società in serie C, mai ci era riuscita prima. Adesso però vogliamo proseguire. Chiaro che con una vittoria in più sarebbe stato meglio, però anche con i pareggi cerchiamo di costruire il nostro cammino». […] «Emerson non ha saltato finora neppure un allenamento, Francesco è rimasto fermo nelle ultime due gare per un problema alla caviglia che l’aveva già condizionato in precedenza, ma spero di recuperarlo per domenica. Vedo tutta la mia squadra con un piglio diverso in questi giorni, c’è la consapevolezza di giocare una partita che non è normale visto che davanti abbiamo il Padova, per di più capolista. Dopo il Padova, abbiamo Fermana e Bassano. Una settimana importante che ci dirà molte cose».
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Conosco Bisoli, possiede grandi capacità tecnico tattiche. È un allenatore che ha fatto la serie A e non c’entra niente con questa categoria. Il fatto che abbia accettato di venire in serie C dimostra che a Padova ci sono programmazione e ambizioni per volere tornare a essere protagonisti». Anche lei punta in alto. «Certo, nutro l’ambizione di tornare nel calcio che ho fatto fino a qualche anno fa e spero di farlo alla guida del Feralpi Salò perché con il presidente, con il direttore e con tutta la società condividiamo lo stesso sentimento e stiamo lavorando insieme per tornare in serie B. Quest’anno o il prossimo, ci proveremo».
Sia voi e sia i biancoscudati arrivate a questa sfida dopo avere riposato nell’ultimo turno, anche se per ragioni diverse (il Feralpi Salò ha riposato). «Speravo che il Padova non giocasse con il Modena non perché cambia qualcosa sul piano della condizione fisica, ma perché spezza il ritmo ai biancoscudati che venivano da una grande vittoria. Così invece siamo veramente alla pari».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Non ha mai nascosto il suo grande affetto per il Padova, avendolo allenato qualche stagione fa. Figuriamoci poi se a indossare la maglia biancoscudata è ora il figlio Riccardo. Per Michele Serena la sfida di domenica sarà un incrocio all’insegna delle emozioni forti, fermo restando che con la Feralpi Salò cercherà di mettere i bastoni tra le ruote alla truppa di Bisoli. «Provo sempre una grande emozione nell’affrontare il Padova, e questa volta essendoci mio figlio lo sarà ancora di più. Non dimentico il legame e i sentimenti che si sono creati con la piazza biancoscudata». Non darà però consigli questa volta a Riccardo. «L’ho messo in castigo una settimana (scherza, ndr). Consigli? Assolutamente no. A parte che fino adesso gliene ho dati davvero pochi, ha un allenatore molto bravo e ci penserà lui». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Arriva anche l’ufficialità del giudice: vittoria 3-0 a tavolino a favore del Padova. Il che significa anche ufficializzazione del primato solitario in classifica. […] Intanto i biancoscudati hanno ripreso la preparazione alla Guizza per mettere nel mirino il trittico di gare in sette giorni che sarà inaugurato domenica nella trasferta con la Feralpi Salò. Eccezione fatta per Marcandella che ha effettuato una seduta differenziata, il resto della truppa si è allenata alternando lavoro atletico ad esercizi con il pallone, con tanto di partitella finale su campo ridotto. Il tutto sotto lo sguardo vigile di Bisoli che, come al solito, ha spronato la squadra a darci dentro senza risparmiarsi. Il programma di avvicinamento alla sfida in riva al Garda proseguirà oggi con una doppia seduta (mattino e pomeriggio) alla Guizza, dove Pulzetti e compagni si alleneranno alle 14.30 anche giovedì e venerdì, mentre sabato mattina la rifinitura si terrà all’Appiani, e al termine la comitiva partirà per il consueto ritiro pre partita. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Domenica ritrova il Padova: che effetto le fa vederlo primo in classifica? «Non mi sorprende, è squadra costruita per lottare ai vertici. Anche se non sarà facile arrivare primi in un campionato molto equilibrato, sono sulla strada giusta, e per noi è un ostacolo molto difficile». […] Se potesse togliere un giocatore a Bisoli, chi sarebbe? «Pulzetti, che contro il Bassano era al rientro e s’è vista la differenza. A parte le qualità di uno che ha visto la B, ha messo in campo grande determinazione e l’ha trasmettessa ai i compagni. Alla qualità abbina un temperamento notevole: ora capisco perché Bisoli l’abbia rivoluto con sé». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per la prima volta affronterà Riccardo da avversario. «Sono molto contento per lui, davvero tanto. Ha fatto tanti sacrifici, probabilmente più di altri perché ha sempre portato su di sé questa mezza etichetta di raccomandato, come suo fratello Filippo (tesserato dal Venezia, ndr), per colpa del passato da calciatore di papà. Sono veramente contento per entrambi: se la sono scrollata di dosso e stanno dimostrando di valere ciò che si sono conquistati». […] Pensa che sia stato positivo per suo figlio trovare un allenatore come Bisoli? «Assolutamente sì, credo che debba molto a chi ha creduto in lui in passato, come Feltrin e Tiozzo, e che adesso con Bisoli, tecnico di carisma e di esperienza, abbia un altro step di crescita importante».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La sfida contro il Padova, per lui, ha sempre avuto un sapore particolare. […] Figurarsi come dev’essere oggi questa partita, visto che con la maglia biancoscudata gioca un altro Serena: suo figlio Riccardo. «Stavolta ci sono ancora più sentimenti», sorride Michele. «Sto vivendo con un pizzico di emozione. Non dimentico i sentimenti per tutto l’ambiente padovano, ancora di più adesso perché in squadra c’è un “nuovo” Serena. Il legame col Padova prima era molto forte, adesso non passa un attimo prima che, finita la mia partita, vada a vedere cos’abbiano fatto loro».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è ufficialmente capolista. Tutto come previsto: ieri il giudice sportivo, Pasquale Marino, ha inflitto al Modena la sconfitta per 0-3 a tavolino assegnando ai biancoscudati i tre punti per la gara non disputata domenica al “Braglia”, proiettandoli quindi a quota 22, al primo posto solitario. Al club emiliano 3mila euro di ammenda e altri due punti di penalizzazione: in classifica, adesso, il Modena è a -3. La squadra di Bisoli, archiviata la brutta pagina di domenica, da ieri è tornata al lavoro alla Guizza per preparare la trasferta di domenica, a Salò alle 18.30. Tutti presenti agli ordini del tecnico bolognese: solo Marcandella ha svolto lavoro differenziato. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] I biancoscudati si preparano a un incrocio pericoloso domenica prossima a Salò contro tre pezzi di un passato che non si dimentica. E così ecco Michele Serena in panchina, Francesco Dettori ed Emerson in campo per un amarcord alla rovescia dopo il 2-1 che, di fatto, azzerò proprio al «Turina» nel marzo scorso le speranze di promozione diretta in Serie B del Padova, quando il Venezia capolista era ancora a tiro. E in quella squadra, Francesco Dettori, c’era proprio lei… «Quella partita fu la tomba delle nostre aspirazioni di promozione. Andò tutto male, io non giocai e so che molti si sorpresero di quella scelta. Ma certe dinamiche si potevano capire solo dentro lo spogliatoio». […] Ha cambiato maglia e per la prima volta ritroverà il Padova da avversario… «Non sono sorpreso che siano primi in classifica, mi aspettavo che a questo punto della stagione i miei ex compagni sarebbero stati fra le prime tre della graduatoria. È una squadra forte e costruita per vincere il campionato o almeno per provarci». […] Con Serena come si trova? «Il mister è un uomo schietto e leale, ce ne sono pochi come lui nel mondo del calcio. Apprezzo molto chi dice le cose in faccia». Ha già spiegato perché lasciò il Padova in estate. Fra i motivi, anche l’arrivo di Pulzetti… «Bisogna essere onesti prima di tutto con se stessi. Quando ho visto che il Padova lo aveva acquistato, ho capito che per me non ci sarebbe stato spazio. Cosa c’entra Pulzetti con la Serie C? È il centrocampista più forte della categoria. Poi la Feralpi mi offriva un biennale e a 34 anni bisogna fare delle scelte. Peccato perché a Padova mi hanno voluto bene e io sono stato benissimo. Nessuna rivalsa o vendetta, rimarrà un capitolo meraviglioso della mia carriera». Domenica sarà in campo? «Farò di tutto per esserci, ho saltato le ultime due partite per una distorsione alla caviglia e non sto ancora bene. Sarà strano essere dall’altra parte della barricata».