La sfida contro il Padova, per lui, ha sempre avuto un sapore particolare.
[…]Figurarsi come dev’essere oggi questa partita, visto che con la maglia biancoscudata gioca un altro Serena: suo figlio Riccardo. «Stavolta ci sono ancora più sentimenti», sorride Michele. «Sto vivendo con un pizzico di emozione. Non dimentico i sentimenti per tutto l’ambiente padovano, ancora di più adesso perché in squadra c’è un “nuovo” Serena. Il legame col Padova prima era molto forte, adesso non passa un attimo prima che, finita la mia partita, vada a vedere cos’abbiano fatto loro». Per la prima volta affronterà Riccardo da avversario. «Sono molto contento per lui, davvero tanto. Ha fatto tanti sacrifici, probabilmente più di altri perché ha sempre portato su di sé questa mezza etichetta di raccomandato, come suo fratello Filippo (tesserato dal Venezia, ndr), per colpa del passato da calciatore di papà. Sono veramente contento per entrambi: se la sono scrollata di dosso e stanno dimostrando di valere ciò che si sono conquistati».
[…]Pensa che sia stato positivo per suo figlio trovare un allenatore come Bisoli? «Assolutamente sì, credo che debba molto a chi ha creduto in lui in passato, come Feltrin e Tiozzo, e che adesso con Bisoli, tecnico di carisma e di esperienza, abbia un altro step di crescita importante». Domenica ritrova il Padova: che effetto le fa vederlo primo in classifica? «Non mi sorprende, è squadra costruita per lottare ai vertici. Anche se non sarà facile arrivare primi in un campionato molto equilibrato, sono sulla strada giusta, e per noi è un ostacolo molto difficile».
[…]Se potesse togliere un giocatore a Bisoli, chi sarebbe? «Pulzetti, che contro il Bassano era al rientro e s’è vista la differenza. A parte le qualità di uno che ha visto la B, ha messo in campo grande determinazione e l’ha trasmettessa ai i compagni. Alla qualità abbina un temperamento notevole: ora capisco perché Bisoli l’abbia rivoluto con sé».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Non ha mai nascosto il suo grande affetto per il Padova, avendolo allenato qualche stagione fa. Figuriamoci poi se a indossare la maglia biancoscudata è ora il figlio Riccardo. Per Michele Serena la sfida di domenica sarà un incrocio all’insegna delle emozioni forti, fermo restando che con la Feralpi Salò cercherà di mettere i bastoni tra le ruote alla truppa di Bisoli. «Provo sempre una grande emozione nell’affrontare il Padova, e questa volta essendoci mio figlio lo sarà ancora di più. Non dimentico il legame e i sentimenti che si sono creati con la piazza biancoscudata». Non darà però consigli questa volta a Riccardo. «L’ho messo in castigo una settimana (scherza, ndr). Consigli? Assolutamente no. A parte che fino adesso gliene ho dati davvero pochi, ha un allenatore molto bravo e ci penserà lui».
[…]«Conosco Bisoli, possiede grandi capacità tecnico tattiche. È un allenatore che ha fatto la serie A e non c’entra niente con questa categoria. Il fatto che abbia accettato di venire in serie C dimostra che a Padova ci sono programmazione e ambizioni per volere tornare a essere protagonisti». Anche lei punta in alto. «Certo, nutro l’ambizione di tornare nel calcio che ho fatto fino a qualche anno fa e spero di farlo alla guida del Feralpi Salò perché con il presidente, con il direttore e con tutta la società condividiamo lo stesso sentimento e stiamo lavorando insieme per tornare in serie B. Quest’anno o il prossimo, ci proveremo». Sia voi e sia i biancoscudati arrivate a questa sfida dopo avere riposato nell’ultimo turno, anche se per ragioni diverse (il Feralpi Salò ha riposato). «Speravo che il Padova non giocasse con il Modena non perché cambia qualcosa sul piano della condizione fisica, ma perché spezza il ritmo ai biancoscudati che venivano da una grande vittoria. Così invece siamo veramente alla pari». È ottimo anche il rendimento della sua squadra, essendo in serie positiva da sette turni (tre vittorie e quattro pareggi). «È il record di questa società in serie C, mai ci era riuscita prima. Adesso però vogliamo proseguire. Chiaro che con una vittoria in più sarebbe stato meglio, però anche con i pareggi cerchiamo di costruire il nostro cammino».
[…]«Emerson non ha saltato finora neppure un allenamento, Francesco è rimasto fermo nelle ultime due gare per un problema alla caviglia che l’aveva già condizionato in precedenza, ma spero di recuperarlo per domenica. Vedo tutta la mia squadra con un piglio diverso in questi giorni, c’è la consapevolezza di giocare una partita che non è normale visto che davanti abbiamo il Padova, per di più capolista. Dopo il Padova, abbiamo Fermana e Bassano. Una settimana importante che ci dirà molte cose».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)