Live 24! FeralpiSalò-Padova, -5: la capolista riparte dalla Guizza, a parte solo Marcandella

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Una Triestina da play-off in trasferta, un’altra Triestina quasi da play-out in casa. Le frasi di Giuseppe Sannino alla fine della partita con il Santarcangelo, su uno stadio Rocco da espugnare e su un possibile pericolo tabù a riguardo, non sono solo considerazioni dettate da una prestazione scialba, ma sono anche confortate da numeri inequivocabili. Adesso che dopo 10 partite (perfettamente divise tra 5 match al Rocco e 5 fuori) le cifre cominciano davvero ad avere un senso, non si può che restare stupefatti dalla differenza di rendimento dell’Unione tra casa e trasferta. Nelle 5 partite al Rocco la Triestina ha colto la miseria di 6 punti (media di 1,2 a partita) e nella classifica del rendimento interno è appena al quindicesimo posto nel girone, insomma roba da play-out o giù di lì. Peggio hanno fatto solamente Santarcangelo e Fano, senza considerare per ovvi motivi il Modena. La squadra di Sannino ha vinto in casa solo una volta (Fermana), per il resto sono arrivati tre pareggi (Reggiana, Sudtirol e Santarcangelo) e una sconfitta (Renate). L’attacco è stato piuttosto sterile con 6 gol all’attivo a fronte dei 4 subiti.Numeri sorprendenti se paragonati al rendimento esterno dell’Unione, che lontano dal Rocco sembra un’altra squadra. Nelle 5 partite in trasferta la Triestina ha ottenuto 8 punti (media di 1,6 a partita) e nella classifica specifica del girone è addirittura al sesto posto, insomma da play-off alti. Meglio hanno fatto finora solo Renate, Sambenedettese, Pordenone, Bassano e Albinoleffe. […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Quarto risultato utile consecutivo, settimo posto in classifica confermato ed un po’ di amarezza per non essere riusciti a conquistare il bottino pieno. […] In ogni caso, sono arrivate indicazioni positive. «Ancora una volta – afferma il presidente Serena – abbiamo avuto la conferma di come il Mestre possa giocarsela con tutti. Anche domenica siamo stati noi a cercare maggiormente la vittoria e creare più occasioni, mettendo in campo quella mentalità che ci contraddistingue. Per questo lo 0-0 lo inseriamo nella lista dei risultati utili, ma non in quella dei risultati positivi». Ma sebbene non sia arrivata la vittoria, è arrivato un altro punto da aggiungere al conto. «È sicuramente un buon segnale che indica come la squadra sia sul pezzo, stia prendendo sempre più convinzione nei propri mezzi e cerchi sempre e comunque la vittoria. Questo è un campionato equilibrato, come dimostrano i risultati, per cui dobbiamo essere bravi a continuare a lavorare duramente perché un paio di vittorie ti possono portare in vetta, ma un paio di sconfitte ti possono affossare. Non c’è un vero padrone del campionato e in questo scenario le opportunità per far bene ci sono per tutti». […]

Ore 19.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre fa i conti con il pareggio interno ottenuto contro il Ravenna e prepara il derby col Bassano di domenica prossima al «Mecchia» di Portogruaro. «Ci alleniamo tutta la settimana – sottolinea l’attaccante brasiliano Neto Pereira — Abbiamo la nostra idea di gioco, la strada è quella è dobbiamo percorrerla. Col Ravenna è arrivato questo pareggio, speravamo di vincere, ma è sempre importante fare punti. È stato un match combattuto, il nostro obiettivo è la salvezza quanto prima».

Ore 19.20 – (La Nuova Venezia) In vista della sfida casalinga contro il Bassano, il presidente Stefano Serena fa il punto della situazione partendo dallo 0 a 0 di domenica contro il Ravenna. «Credo contro i ravennati si sia visto un Mestre un po’ meno brillante rispetto ad altre partite, ma non possiamo nascondere che abbiamo giocato contro una squadra che ha messo un autobus davanti alla porta e noi ci siamo andati a sbattere contro. Non siamo stati nemmeno fortunati perché 3/4 palle gol le abbiamo create soprattutto nel primo tempo». […] Poi un accenno alla sfida di domenica prossima. «Il Bassano è una delle formazioni che ci dirà realmente come siamo. È costruita per salire e conosce da anni la categoria e più volte ha sfiorato la promozione. Credo che il filotto di gare successive contro Padova, Vicenza e Renate potrà rivelare le vere ambizioni di questo Mestre. Ma noi ci concentriamo partita dopo partita ed è questa la nostra forza e per ora abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti. Il Bassano sarà un ottimo banco di prova ed è innegabile che noi diamo il meglio con squadre come queste», conclude Serena, «che giocano a viso aperto cercando sempre la vittoria e di imporre il proprio modo di giocare».

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ottobre in chiaroscuro. Il mese si chiude esattamente com’era iniziato, con una partita senza reti e segnata da un errore individuale. A Salò, nella sfida che si era giocata il primo ottobre, la sventura si era abbattuta su Salvatore Burrai, colpevole di aver gettato alle ortiche il rigore della possibile vittoria esterna contro la Feralpi; a Fermo, di fronte alla Fermana, è stato il capitano Mirko Stefani a tradire il Pordenone con il rosso che ha costretto la squadra a giocare in 10 più di metà gara. In mezzo solamente una vittoria, che fa di ottobre un mese in cui da salvare c’è quasi solamente il posto in classifica. Sulla bilancia ci sono tanti dubbi, affiorati prima di un ciclo di 30 giorni che potrebbe rivelarsi determinante per il campionato. A settembre il Pordenone aveva corso, a ottobre ha camminato. Non c’è stato lo stop brusco, ma il passo è stato troppo lento. Il primo numero difforme riguarda i gol. A settembre, nel mese d’oro, quelli segnati dal Pordenone sono stati 10 (ha inciso soprattutto il poker interno rifilato al Teramo) e non si era registrata alcuna partita senza reti all’attivo. A ottobre, invece, il ramarro è andato a segno 7 volte e in due occasioni non è riuscito a realizzare. Anche i punti sono stati meno rispetto ai 30 giorni precedenti: 10 quelli incamerati a settembre, 8 quelli raccolti nel mese dei pareggi. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Restano soltanto il Pordenone e il Livorno le squadre imbattute in Lega Pro. È un dato comunque confortante, dopo il pareggio di Fermo, mentre l’altra ormai ex primatista Robur Siena è caduta (3-0) sotto i colpi del Monza. Subendo pure il sorpasso proprio dei livornesi, allenati da questa estate da Andrea Sottil (tra l’altro ex difensore per 4 anni dell’Udinese, sino alla qualificazione Uefa), che hanno ottenuto l’ottava vittoria in 10 confronti e il comando del girone A con 26 punti (21 i neroverdi). Per la squadra di mister Colucci, intanto, sono 4 le disgrazie portate a casa da Fermo. La prima è quella di pareggiare ancora, la seconda il fatto di perdere Mirko Stefani per l’espulsione e la conseguente squalifica, la terza di recriminare per non aver avuto un rigore solare a proprio favore. La quarta, ma non ultima, il dover rinunciare per un po’ a Federico Gerardi. Durante la gara, alla mezzora del secondo tempo, l’attaccante neroverde ha rimediato la lussazione della spalla destra, poi ridotta al Pronto soccorso del centro marchigiano. I tempi di recupero attualmente stimati, in attesa di ulteriori controlli da effettuare durante il periodo riabilitativo, sono di 4 o 5 settimane. Il Pordenone, in una nota, tiene a evidenziare la grande professionalità dimostrata dal personale sanitario della struttura di Fermo. […]

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Soltanto 8 punti nelle ultime 6 partite. Eppure i ramarri ieri erano ancora in vetta, insieme alle pantere di Renate, a quota 21. Oggi il Palazzo ammetterà la sua debacle gestionale e il giudice sportivo assegnerà ufficialmente l’ennesima sconfitta a tavolino (0-3) al Modena, che non è riuscito neppure in questa occasione a farsi aprire il Braglia. Di conseguenza arriverà l’inevitabile successo senza colpo ferire del Padova, che salirà a quota 22, pur avendo, rispetto ai neroverdi, una gara in meno; così come lo stesso Renate che li affianca e la Sambenedettese che li segue a una sola lunghezza. Classifica provvisoria che verrà ulteriormente cambiata quando i canarini saranno esclusi dal campionato e alle squadre che li hanno già affrontati (o meglio, non affrontati), biancoscudati compresi, verranno tolti i 3 punti assegnati loro a tavolino. Che campionato è questo? Sconvolto dal giallo Modena e dal numero dispari di partecipanti, che costringe per ogni turno una squadra al riposo. Visto l’equilibrio generale, non è escluso che diventi necessario aspettare fino all’ultima giornata (il Pordenone riposerà alla penultima) per avere una graduatoria veritiera. […]

Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) L’ottobre deludente dal punto di vista dei risultati del Pordenone lo si registra anche facendo un confronto con le altre “big”. Dei team che occupano le prime otto posizioni in classifica i neroverdi sono quelli che hanno raccolto di meno assieme al Bassano, pur avendo giocato tutte e sei le partite del mese: solo 8 punti, frutto di una vittoria e cinque pareggi. Media tutt’altro che buona non solo per poter ambire ai primi posti, ma anche solo per raggiungere i playoff. L’imbattibilità mantenuta è un vanto ma, alla lunga, poco influente se questi sono i conteggi globali.Al primo posto della speciale classifica si trova il Padova. Per quanto il risultato col Modena in attesa di omologazione, con i tre punti a tavolino ancora da assegnare, la squadra di Bisoli ne ha conquistati 15, con cinque vittorie e una sola sconfitta, quella col Teramo. Sono 7 lunghezze recuperate ai ramarri, che infatti sono virtualmente secondi. E, attenzione, i veneti hanno una gara in meno. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Per l’attesa sfida con la Triestina Colucci avrà tutti a disposizione eccetto Gerardi e ovviamente Stefani, che sarà squalificato. Il capitano sosterrà un programma personalizzato, visto che dovrà rimanere fuori per almeno due gare: il capitano è il primo giocatore espulso dei neroverdi nel corso della stagione. Il cartellino rosso è arrivato a causa di una gomitata sferrata ai danni di Sansovini per prendere posizione: un gesto non da lui e che l’ha portato alla prima squalifica “pesante” in quindici anni di carriera. La sua assenza domenica peserà molto, in quanto dai suoi piedi si generano le azioni dei ramarri.Intanto è partita con un buon ritmo la prevendita di Pordenone-Triestina, derby regionale della dodicesima giornata, in programma domenica prossima alle 18. 30. Sono già più di cento i biglietti staccati contando tutti i settori: le previsioni parlano di un Bottecchia se non verso il tutto esaurito con almeno 2 mila spettatori sugli spalti. […]

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) Brutta tegola sul Pordenone, che già non sta attraversando un periodo d’oro. Federico Gerardi, vice-capocannoniere del girone B di serie C con 5 reti, sicuramente uno dei neroverdi più in forma, dovrà stare ai box tra le 4 e le 5 settimane in seguito alla lussazione della spalla destra rimediata a Fermo. In attesa di ulteriori controlli, che saranno effettuati durante il periodo di stop, il centravanti dei ramarri salterà il mese di novembre e tutte le gare più importanti, dal derby di domenica con la Triestina alla sfida di Tim cup col Cagliari di martedì 28. Se la riabilitazione procederà senza intoppi, l’attaccante potrà tornare anche prima ma, al momento, meglio evitare ipotesi ottimistiche. […] Scatterà così l’ora di Simone Magnaghi e Alessandro Bassoli. L’attaccante e il difensore sono rispettivamente i giocatori chiamati a sostituire Gerardi e Stefani: due professionisti di spessore che proveranno a non far rimpiangere i compagni e a dimostrarsi all’altezza della situazione. Un’occasione ghiotta per entrambi per scalare le gerarchie, perché Leonardo Colucci ha sempre fatto capire che nessuno ha il posto assicurato: «Giocano i migliori della settimana», ha ribadito più volte l’allenatore. […]

Ore 16.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale a campo ridotto.

Ore 15.50 – Qui Guizza: nuova parentesi di lavoro atletico.

Ore 15.30 – Qui Guizza: lavoro col pallone ancora in corso.

Ore 15.10 – Qui Guizza: lavoro col pallone, mister Bisoli chiede alta intensità.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico, a parte solo Marcandella.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, a colloquio con mister Bisoli.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Alberto Colombo a un passo dall’esonero. La pesante sconfitta subita a Bolzano contro il Sudtirol dell’ex Paolo Zanetti e il solo punto raccolto nelle ultime quattro partite del campionato di Serie C hanno compromesso la posizione del tecnico di Cesana Brianza. Stamattina il direttore sportivo del Vicenza Moreno Zocchi incontrerà Franco Lerda che, esonerato un anno fa (in Serie B) dopo un pesante 4 a 1 subito a Chiavari contro la Virtus Entella, è ancora sotto contratto col club berico e così non peserebbe sulle casse della società di via Schio. Lerda sembra essere nettamente favorito su una ipotetica concorrenza composta da Pasquale Luiso e il suo secondo Davide Zenorini, soluzione caldeggiata da una parte della tifoseria e l’ex tecnico di Cittadella e Livorno Claudio Foscarini. […] Un cambio che, se avverrà, verrà deciso dall’attuale proprietà nonostante da più parti si vocifera come entro una decina di giorni il Vicenza Calcio possa cambiare proprietà, passando alla holding lussemburghese «Boreas Capital Sarl» o alla cordata guidata da Fabio Sanfilippo. Due concorrenti che stanno trattando con i soci di «Vi. Fin.», la finanziaria vicentina che detiene la maggioranza delle quote del club berico. L’eventuale cambio sulla panchina del Vicenza verrà deciso con i possibili acquirenti oppure sarà una decisione presa in autonomia dai soci di «Vi. Fin.»? Questa sembra poter essere l’unica incertezza nella decisione di cambiare guida tecnica in casa biancorossa, una scelta che — dal punto di vista tecnico — pare essere già stata presa.

Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Peccato per lo scivolone di Cittadella, ma contro squadre da Serie A come Empoli e Frosinone ci siamo espressi al meglio sfruttando quelli che sono i nostri punti di forza». Emil Audero promuove convinto il Venezia che ha chiuso il ciclo di ferro con un bottino di quattro punti, ottenuti tutti al Penzo battendo l’Empoli e pareggiando tre giorni fa con il Frosinone. Gare nelle quali, nonostante i grossi nomi dei reparti offensivi avversari (Caputo-Donnarumma tra i toscani, Ciofani-Ciano nei laziali), è stato costretto al ruolo di semplice spettatore o quasi. «In effetti è andata così, ma io non avevo dubbi che la gara più insidiosa sarebbe stata il derby che purtroppo abbiamo perso confida il portiere arancioneroverde Al contrario davanti ai nostri tifosi abbiamo dato tantissimo, innanzitutto sul piano dell’attenzione e della determinazione nella fase difensiva, raccogliendo quattro punti molto pesanti che ci fanno pensare positivo per le prossime tappe». Audero non ha dovuto compiere nessun miracolo ma ha ugualmente dimostrato di aver dimenticato il gol regalato suo malgrado all’Ascoli per un controllo di piedi difettoso. «Non mi sono demoralizzato proprio per la dinamica fortuita di quell’episodio. Io non cerco mai alibi per giustificarmi spiega il ventenne di proprietà della Juventus però in quella situazione sono stato vittima di un incidente più che di un errore, per colpa di un banale rimbalzo strano del pallone. Ad Ascoli avremmo meritato di vincere, tutto fa esperienza e io sul campo lavoro per imparare». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «Segnare è sempre bello — sorride Modolo — Se poi vinci anche è un valore aggiunto, ma è comunque una bella soddisfazione. Mi dispiace perché avremmo potuto portare a casa anche l’intera posta in palio contro una squadra fortissima come il Frosinone. E io avrei potuto segnare anche una doppietta, considerato che quei palloni che arrivavano in area erano perfetti. Mentre li aspettavo, dentro di me ero convinto di potermi ripetere, mi è andata male per poco. Negli ultimi venti minuti c’è stata la sensazione di poter portare a casa i tre punti, però di fronte avevamo una squadra come il Frosinone, che è stata costruita per stravincere il campionato, quindi poi, alla fine, il pareggio ci sta. Secondo me ci avevano studiato, hanno fatto una partita molto accorta, lasciando poca profondità ai nostri attaccanti. È andata così, ci teniamo il punto e cominciamo a pensare alla partita di sabato a Brescia, un altro passaggio fondamentale della nostra stagione». […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Operazione-Brescia, si alza il sipario. Dopo il trittico di partite con Empoli, Cittadella e Frosinone, il Venezia ha iniziato ieri pomeriggio a preparare la trasferta di sabato (ore 15) a Brescia. Ha lavorato a parte solo Maurizio Domizzi per affaticamento muscolare, mentre Cristiano Del Grosso ha avuto un giorno di permesso. […]

Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Con Parma e Cittadella non c’era: la prima perché non ancora a posto dopo l’infortunio al polpaccio, la seconda nel turn-over deciso da Inzaghi nell’ultimo turno infrasettimanale. Così, Agostino Garofalo si gode il primato di imbattuto (“Due vittorie e due pareggi da quando sono rientrato”) nel Venezia. «Devo crescere, migliorare la condizione, ma questo lo sapevo. Non sono ancora lo stantuffo della passata stagione, ma manca poco per ritornare a essere il giocatore che lo scorso anno ha sfornato cross a ripetizione e assist». Il problema al polpaccio, accusato addirittura prima del raduno, è ormai solo un pallido ricordo. «Sì, adesso va bene, ma quell’infortunio mi ha costretto a saltare l’intera preparazione precampionato. Non proprio l’ideale per affrontare un campionato lungo come la Serie B». Venezia che ha fermato, dopo l’Empoli, anche il Frosinone chiudendo con 4 punti il trittico che comprendeva anche la trasferta a Cittadella. «Potevamo raccogliere qualche punto in più», ammette Agostino Garofalo, «se però ripensiamo quali avversarie abbiamo affrontato, allora il bilancio può essere anche positivo. La Serie B è questa e il Venezia ha dimostrato di poterci stare alla grande. A parte il Palermo, abbiamo affrontato quasi tutte le pretendenti alla promozione». […] Serie B equilibrata come non mai, testa della classifica che cambia di settimana in settimana, adesso è il Palermo a guidare. «Non bisogna abbassare mai la guardia perché se perdi due partite ti ritrovi a ridosso della zona playout, oppure vinci tre partite, come è accaduto al Parma nell’ultima settimana, e ti ritrovi secondo in classifica».

Ore 11.50 – (Gazzettino) […] In terra ligure Iori ha raggiunto le 200 presenze con la maglia granata: davanti a lui ci sono Davide Carteri (201), Joachim De Gasperi (224) e Alberto Marchesan, che guida questa speciale graduatoria con 231 presenze. «Avrei voluto festeggiare diversamente questo traguardo, ma non per me stesso quanto per la squadra. C’è rammarico per non aver portato a casa due punti in più, per come si era messa questa partita si poteva vincere. Avevamo la possibilità di dare continuità con un’altra vittoria dopo quella con il Venezia. Sono punti importanti. Ne abbiamo già lasciati altri per strada, cominciano ad essere un po’ troppi». La sua assenza nelle partite con Cremonese e Bari ha coinciso con due sconfitte. Il peso dell’esperienza del capitano si fa sentire in campo, punto di riferimento e stimolo per i compagni. L’interessato però dribbla: «Non sta a me fare queste valutazioni. Non credo neanche che la mia presenza c’entri con questi risultati perchè abbiamo perso altre partite con me presente. Chi ha giocato al mio posto ha fatto bene, non è il singolo a fare la partita, ma il collettivo. Con la Cremonese, e anche in altre partite, se c’era una squadra che doveva vincere era il Cittadella». Il discorso scorre sul suo naturale sostituto, Simone Pasa, ventitreenne di Montebelluna, scuola Inter. «Non mi sento di dargli consigli. Lui è un bravo ragazzo con una intelligenza calcistica notevole. Sa adattarsi molto bene a diversi ruoli, ma credo che adesso si senta più un interno. Potrà diventare il mio erede, ha tutte le potenzialità per farlo, però io ho voglia di continuare a giocare per diversi anni». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Buone notizie dall’infermeria, alla ripresa degli allenamenti al Tombolato. Il medico sociale Ilario Candido conferma che, a La Spezia, sia Strizzolo che Litteri sono usciti dal campo anzitempo per semplici contusioni (per il primo alla coscia, per il secondo al bacino). In via precauzionale, ieri pomeriggio, hanno svolto un allenamento differenziato, ma sono pronti a rientrare in gruppo. Seduta differenziata per Camigliano, Adorni e Maniero, oltre a Pasa.

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Duecento volte Manuel Iori. Tante sono le presenze ufficiali totalizzate dal capitano con la maglia del Cittadella, tenendo conto sia della prima esperienza in granata, dal 2006 al 2009, sia di quella attualmente in corso. Peccato soltanto che il regista varesino, a La Spezia, non abbia potuto festeggiare la ricorrenza come desiderava, per via del rigore deviato sul palo da Di Gennaro.Manuel, è riuscito a dormirci sopra in queste notti? «Ni. Diciamo che ci sto ancora pensando». E la conclusione è che l’ha sbagliato lei o è stato eccezionale il portiere? «Lui è stato bravo, ma è chiaro che quando si sbaglia un rigore la colpa è sempre di chi tira. Il portiere, di fronte a una conclusione dagli 11 metri, per certi versi ha solo da guadagnarci. L’avevo angolato bene, il mio errore casomai è stato quello di non guardarlo: credo che lui sia partito in anticipo, avrei dovuto tenerne conto». In spogliatoio sappiamo che ha chiesto scusa ai compagni.«L’ho fatto perché il dispiacere era forte. Avremmo dato continuità alla vittoria nel derby col Venezia, in più meritavamo quei tre punti per quanto fatto nella ripresa. Ne abbiamo lasciati per strada già tanti, in questa stagione, e quel gol ci avrebbe permesso di recuperarne: sull’1-0 a un quarto d’ora dalla fine, dubito che lo Spezia ci avrebbe ripreso». […] Sente ancora dolore al costato per la frattura rimediata a Pescara? «Gioco con una protezione e prendo antidolorifici. Per guarire bene sarei dovuto star fermo un mese. Andarci sopra non aiuta, ma è chiaro che si fa quello che si deve fare». Torniamo alle 200 partite. Quali le più belle? «Sono tante quelle da ricordare. Ma è facile: direi la vittoria playoff a Cremona che ci ha dato la prima promozione e la gara con il Pordenone che ci ha permesso di tornare in Serie B due stagioni fa». Ma s’immaginava che ne avrebbe messe in fila tante così con questi colori? «Non lo avrei mai creduto. Fa piacere voltarsi indietro, perché sono traguardi che non tutti raggiungono. Però significa anche che sono passati un bel po’ di anni… Ma io mica voglio fermarmi».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Intanto, anche se a guardare la graduatoria, tra punti dati e tolti, giornate di riposo e altro, viene il mal di testa, il primo posto del Padova oggi sarà una certezza. «È vero. La classifica è elastica, un po’ vai su o un po’ vai giù per tutti questi motivi che non riguardano il campo, ma per noi è comunque un primo passo. Stiamo facendo bene, diciamo che siamo con le prime e questa è la cosa più importante». Il tutto alla vigilia di un tour de force che, a partire dalla trasferta di domenica a Salò con la Feralpi (ore 18.30) e fino al 25, vedrà in biancoscudati disputare cinque sfide dopo i bresciani Mestre in casa, Pordenone in trasferta, Triestina all’Euganeo e Albinoleffe a Bergamo più quella di Coppa ancora con la Triestina – nell’arco di venti giorni. «Saranno partite che potranno disegnare un quadro più preciso della graduatoria. Quello che conta è lavorare a testa bassa – conclude Bonetto – e avere umiltà, ma l’umiltà dei forti».

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Della situazione del Modena, anche se non come argomento principale all’ordine del giorno, si è discusso ieri a Firenze al Consiglio federale a cui ha partecipato anche il presidente Roberto Bonetto che è consigliere di Lega. «Abbiamo parlato del bilancio di Lega – premette – e di altri aspetti. Sulla vicenda del Modena c’è stato solo un passaggio veloce e di certo non verrà preso alcun provvedimento finché non si arriverà alla quarta partita non disputata». La terza era quella di domenica, con il Padova comunque presente al Braglia per le formalità di rito, in un clima decisamente surreale. «Io non sono andato perché non mi sentivo molto bene, ma non mi sono perso nulla. Queste sono cose che fanno male al calcio che dovrebbe essere giocato e vissuto per provare emozioni e invece in questi frangenti ha regalato solo amarezze». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Dopo il riposo forzato con il Modena e tanto di vittoria 3-0 a tavolino, riprende oggi la preparazione dei biancoscudati in vista della trasferta in programma domenica alle 18.30 con la Feralpi Salò. […] Quella con i bresciani è una sfida dal sapore speciale anche perché non mancano gli ex, tutti in forza alla Feralpi. Tanto per cominciare in panchina, dove siede Michele Serena che nell’occasione affronterà per la prima volta da avversario il figlio Riccardo. Calcheranno il rettangolo di gioco anche due giocatori che nella passata stagione sono stati tra i più apprezzati all’ombra del Santo. Si tratta di Emerson, non confermato in estate per scelta tecnica, e di Dettori con quest’ultimo che quest’estate ha preferito cambiare aria a fronte di un contratto biennale.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Adesso che siamo primi, non deve cambiare nulla: le squadre che ci affrontano lo sapevano anche prima, che puntavamo al vertice. E noi stessi sapevamo bene di aver un obiettivo da inseguire». Ritroverete sul campo gli ex Dettori ed Emerson, oltre a mister Serena. «Due giocatori che l’anno scorso hanno fatto un ottimo campionato con noi, ma i cui addii sono nati da due situazioni molto diverse: Emerson è rimasto libero perché il mister avrebbe cambiato modulo e perché il numero degli over sarebbe stato ridotto, mentre Dettori ha fatto delle scelte personali, un po’ perché non si sentiva più molto considerato e un po’ perché aveva la possibilità di firmare un biennale, cosa che noi non avremmo concesso né a lui né ad altri giocatori in scadenza. Due ragazzi che a Padova, comunque, hanno lasciato un buon ricordo: li ritroveremo con piacere».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Come avete vissuto la trasferta a Modena di domenica? «Purtroppo è stata una domenica surreale, sapevamo che sarebbe andata così. Il regolamento, per quanto strano, dice questo: ci siamo presentati allo stadio, abbiamo atteso l’arbitro, e siamo tornati a casa. Il viaggio di ritorno, perciò, ci ha tenuto occupati con gli aggiornamenti dagli altri campi: i risultati, alla fine, ci hanno dato una mano, con la sconfitta del Bassano e i pareggi di Samb e Pordenone. La cosa positiva è che oggi andremo in testa, e lo faremo ancora con una gara in meno rispetto ad alcune delle nostre avversarie: psicologicamente questo ci darà sicuramente una mano». […] Che cosa si aspetta dalla squadra a Salò? «Una risposta forte, una squadra consapevole dei propri mezzi, che non sottovaluti un buon avversario e che metta la giusta cattiveria.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Al primo posto arriviamo con una vittoria a tavolino: ci prendiamo i tre punti noi come hanno già fatto molte altre squadre», spiega il direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner. «Se il Modena verrà radiato, alla fine ci verranno tolti, ma per ora ci prendiamo questo primo posto, che fa ovviamente piacere, anche se non è arrivato come vorremmo. Però adesso inizia un mese molto difficile, ed è sicuramente meglio arrivarci così: con il Padova in testa, e le altre a inseguire». Novembre sarà un mese decisivo? «Ci attendono sfide importanti: possiamo tenere dietro le avversarie, o provare a distanziarle ancora di più. Saranno sei partite difficili, sia per noi che per i nostri avversari: se ne usciamo bene, possiamo rafforzare la nostra posizione e le nostre certezze facendolo diventare uno spartiacque importante, anche se credo non sarà ancora decisivo».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Padova torna a vestirsi d’azzurro e ad ospitare la Nazionale Under 19. L’appuntamento è per venerdì 13 novembre, e lo scenario sarà il glorioso stadio Appiani: è qui che la selezione giovanile azzurra, con calcio d’inizio alle 14.30, affronterà in un test amichevole i pari età dell’Ungheria. L’Under 19 dell’Italia, allenata da Paolo Nicolato, a inizio ottobre si è qualificata alla seconda fase dell’Europeo vincendo tutte e tre le gare del proprio girone contro Svezia, Estonia e Moldavia, e tornerà a giocare nella città del Santo a circa un anno e mezzo di distanza dai successi con Israele e Svizzera ottenuti all’Euganeio nei due match dell’Elite Round dell’Europeo, disputati nel marzo 2016.Dello schieramento azzurro i giocatori più in vista sono Andrea Pinamonti, attaccante della Primavera dell’Inter, Alessandro Bastoni, difensore dell’Atalanta in Serie A, e pure Pietro Pellegri, stellina del Genoa che vanta, a soli 16 anni, già tre reti nella massima serie. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Giorgio Zamuner, come si sta da primi in classifica? «Una sensazione strana, ma bella. I tre punti col Modena probabilmente ce li toglieranno, una volta che arriverà il quarto 0-3 a tavolino della loro stagione, ma in quel caso la situazione si riequilibrerà presto. Per adesso ci godiamo questo traguardo per cui avrei messo la firma in estate». […] Sarà la partita degli ex. Partiamo da Michele Serena… «Un allenatore e una persona che stimo particolarmente. Quando ragionammo sull’ipotesi di sostituire Oscar Brevi prima della partita di andata con la Reggiana, il nome di Serena era uno dei due valutati. Mi auguro che non ci dia un altro dispiacere, stavolta la storia dovrà essere diversa». Secondo ex, Emerson… «A Padova l’ho portato io, lo stimo come uomo e professionista. Ha lasciato un grande ricordo fra i tifosi e mi è spiaciuto molto non riconfermarlo. È stata una questione di modulo, col passaggio alla difesa a quattro e anche di scelte fatte insieme all’allenatore, oltre che di lista over, con la riduzione a 14 giocatori in lista anziché i 16 dell’anno precedente che ha fatto la differenza». Terzo ex, Dettori: una storia turbolenta… «Aveva chiesto il rinnovo, a lui come ad altri abbiamo fatto un discorso preciso: che avremmo valutato a metà del girone di andata. Per Bindi, Cappelletti, Mandorlini, Madonna, De Risio e Mazzocco ci prendiamo ancora 3-4 giornate e poi decideremo assieme a loro. Per Dettori a far la differenza è stato il contratto biennale che gli ha proposto la Feralpi e il fatto che avessimo acquistato Pulzetti. Francesco ha fatto una scelta professionale e di vita». Chi toglierebbe alla FeralpiSalò? «Il più talentuoso è Ferretti, toglierei lui. Quello che sta facendo meglio è Guerra, un attaccante di categoria che difficilmente tradisce». Tabanelli è finalmente recuperato? «Ha fatto due ottimi allenamenti, si è scrollato tante ansie e preoccupazioni di farsi male ancora: sarà dei nostri».




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