Giorgio Zamuner, come si sta da primi in classifica? «Una sensazione strana, ma bella. I tre punti col Modena probabilmente ce li toglieranno, una volta che arriverà il quarto 0-3 a tavolino della loro stagione, ma in quel caso la situazione si riequilibrerà presto. Per adesso ci godiamo questo traguardo per cui avrei messo la firma in estate».
[…]Sarà la partita degli ex. Partiamo da Michele Serena… «Un allenatore e una persona che stimo particolarmente. Quando ragionammo sull’ipotesi di sostituire Oscar Brevi prima della partita di andata con la Reggiana, il nome di Serena era uno dei due valutati. Mi auguro che non ci dia un altro dispiacere, stavolta la storia dovrà essere diversa». Secondo ex, Emerson… «A Padova l’ho portato io, lo stimo come uomo e professionista. Ha lasciato un grande ricordo fra i tifosi e mi è spiaciuto molto non riconfermarlo. È stata una questione di modulo, col passaggio alla difesa a quattro e anche di scelte fatte insieme all’allenatore, oltre che di lista over, con la riduzione a 14 giocatori in lista anziché i 16 dell’anno precedente che ha fatto la differenza». Terzo ex, Dettori: una storia turbolenta… «Aveva chiesto il rinnovo, a lui come ad altri abbiamo fatto un discorso preciso: che avremmo valutato a metà del girone di andata. Per Bindi, Cappelletti, Mandorlini, Madonna, De Risio e Mazzocco ci prendiamo ancora 3-4 giornate e poi decideremo assieme a loro. Per Dettori a far la differenza è stato il contratto biennale che gli ha proposto la Feralpi e il fatto che avessimo acquistato Pulzetti. Francesco ha fatto una scelta professionale e di vita». Chi toglierebbe alla FeralpiSalò? «Il più talentuoso è Ferretti, toglierei lui. Quello che sta facendo meglio è Guerra, un attaccante di categoria che difficilmente tradisce». Tabanelli è finalmente recuperato? «Ha fatto due ottimi allenamenti, si è scrollato tante ansie e preoccupazioni di farsi male ancora: sarà dei nostri».
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]«Al primo posto arriviamo con una vittoria a tavolino: ci prendiamo i tre punti noi come hanno già fatto molte altre squadre», spiega il direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner. «Se il Modena verrà radiato, alla fine ci verranno tolti, ma per ora ci prendiamo questo primo posto, che fa ovviamente piacere, anche se non è arrivato come vorremmo. Però adesso inizia un mese molto difficile, ed è sicuramente meglio arrivarci così: con il Padova in testa, e le altre a inseguire». Novembre sarà un mese decisivo? «Ci attendono sfide importanti: possiamo tenere dietro le avversarie, o provare a distanziarle ancora di più. Saranno sei partite difficili, sia per noi che per i nostri avversari: se ne usciamo bene, possiamo rafforzare la nostra posizione e le nostre certezze facendolo diventare uno spartiacque importante, anche se credo non sarà ancora decisivo». Come avete vissuto la trasferta a Modena di domenica? «Purtroppo è stata una domenica surreale, sapevamo che sarebbe andata così. Il regolamento, per quanto strano, dice questo: ci siamo presentati allo stadio, abbiamo atteso l’arbitro, e siamo tornati a casa. Il viaggio di ritorno, perciò, ci ha tenuto occupati con gli aggiornamenti dagli altri campi: i risultati, alla fine, ci hanno dato una mano, con la sconfitta del Bassano e i pareggi di Samb e Pordenone. La cosa positiva è che oggi andremo in testa, e lo faremo ancora con una gara in meno rispetto ad alcune delle nostre avversarie: psicologicamente questo ci darà sicuramente una mano».
[…]Che cosa si aspetta dalla squadra a Salò? «Una risposta forte, una squadra consapevole dei propri mezzi, che non sottovaluti un buon avversario e che metta la giusta cattiveria. Adesso che siamo primi, non deve cambiare nulla: le squadre che ci affrontano lo sapevano anche prima, che puntavamo al vertice. E noi stessi sapevamo bene di aver un obiettivo da inseguire». Ritroverete sul campo gli ex Dettori ed Emerson, oltre a mister Serena. «Due giocatori che l’anno scorso hanno fatto un ottimo campionato con noi, ma i cui addii sono nati da due situazioni molto diverse: Emerson è rimasto libero perché il mister avrebbe cambiato modulo e perché il numero degli over sarebbe stato ridotto, mentre Dettori ha fatto delle scelte personali, un po’ perché non si sentiva più molto considerato e un po’ perché aveva la possibilità di firmare un biennale, cosa che noi non avremmo concesso né a lui né ad altri giocatori in scadenza. Due ragazzi che a Padova, comunque, hanno lasciato un buon ricordo: li ritroveremo con piacere».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)