Nuovo intervento del Comitato Sì allo stadio Plebiscito dopo gli ultimi sviluppi, o per meglio dire presunti tali, sull’Euganeo. Vengono pubblicate le seguenti considerazioni: “1-Se si pensa che avvicinare le curve al campo (costruendo due strutture in tubi innocenti che alla prima retrocessione probabilmente verrebbero smontate) rappresenti la soluzione dei problemi dell’Euganeo – si legge in un post – significa che non si è capito niente! Se si desidera che nel prossimo futuro lo stadio sia una risorsa e non più un problema per il Calcio Padova, bisogna pensare ad una sua ristrutturazione completa, in modo che avvicini tutti e quattro i lati dello stadio al campo, eliminando completamente la pista d’atletica.
Inoltre sono indispensabili tutta una serie di servizi supplementari, come la presenza di negozi, bar, attività, di un servizio di mezzi pubblici permanente (a proposito, dove sono finiti i bus navetta promessi ad inizio campionato?).
Avvicinare le curve al campo va benissimo come soluzione temporanea, ma non può e non deve essere una soluzione definitiva.
2-D’innanzi ad uscite sul fatto che “dalle tribune si vede bene” non vogliamo nemmeno commentare, perché non possiamo intavolare alcuna discussione con chi, per compiacere a qualcuno (i famosi 100 firmatari D.O.C. contrari al Plebiscito) nega pure l’evidenza.
3-Tutti d’accordo sul fatto che “sarebbe bello rifare completamente l’Euganeo, ma purtroppo mancano i soldi”.
Ci sembra che lo stesso Giordani abbia detto più volte che gli interventi sull’Euganeo verrebbero eseguiti con soldi privati, ed a questo punto sarebbe una mossa intelligente (ma in questa città di intelligenza ne vediamo veramente poca) coinvolgere i privati nella realizzazione della presunta Cittadella dello Sport (diciamo presunta perché è un progetto di 30 anni fa) che dovrebbe sorgere nei dintorni dell’Euganeo, andando a ristrutturare completamente lo stadio… La domanda è: cosa interessa se i privati hanno o non hanno 25 milioni di euro da investire? Sono soldi loro?
4-Apprezzabile anche la mossa elettorale di Liccardo a difesa di Giordani e Bonavina, dipinti come “grandi sostenitori del Calcio Padova”. Sarà anche vero, ma fino ad oggi l’unico vero progetto che avrebbe cambiato in positivo le cose era quello del Plebiscito di Bitonci. E crediamo l’abbia capito qualsiasi vero tifoso biancoscudato. Tranne ovviamente chi usa la propria posizione di “tifoso d.o.c” per scopi politici. In conclusione sono anni che sentiamo le chiacchiere qui a Padova, ma di fatti non ne abbiamo visto nemmeno uno. Ed alle chiacchiere non ci crediamo più. Siamo altresì coscienti che il Padova in questo stadio non può avere nessun futuro, ed invitiamo il Signor Bonetto a prendere in considerazione l’ipotesi di trasferire la squadra in qualche paese della provincia, dove c’è molto più attaccamento ai colori biancoscudati rispetto ad una città che si sta dimostrando ostile”