Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Rivelazioni. Come quelle di Cristian Andreoni, che in un tranquillo venerdì pomeriggio racconta un sorprendente retroscena di mercato. «Ero stato cercato anche dal Vicenza — spiega l’esterno del Bassano — ma sono contento di aver firmato a Bassano». Dettaglio non indifferente, in vista del derby che si giocherà tra non molto. Il calendario lo mette in scena il 10 dicembre ma passano le settimane e alle latitudini giallorosse è una partita che regala parecchio pepe. Anche perché non sono state molte le possibilità di disputarla. Domani, intanto, c’è un altro osso durissimo sulla strada della consacrazione e cioè il Renate, che sarà di scena al Mercante dopo una partenza sprint che ha sorpreso tutti: «Il Renate è partito forte e ci metterà in difficoltà — dice Andreoni — dobbiamo trasformare la tranquillità che ci trasmette l’ambiente in energia da mettere in campo. Spero di poter migliorare e fare altri progressi. Ho fatto due assist ma posso mettere più palloni per i miei compagni». […] Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La Triestina, prossimo avversario del Pordenone allo stadio Bottecchia, anticipa stasera (alle 20.30) l’impegno casalingo contro il Santarcangelo. Attualmente con metà dei punti rispetto ai neroverdi (1020) gli alabardati potranno, così, godere di un giorno di riposo in più prima di arrivare al Bottecchia. Nel frattempo, nell’impianto calcistico triestino, si è svolto con esito positivo un sopralluogo in vista degli Europei Under 21 del 2019. Sia il Nereo Rocco che il Friuli/Dacia arena di Udine saranno sedi di gara. Ieri, intanto, novità sul caso Modena. La società, che nel suo passato vanta pure 13 anni in serie A e 50 in B, sembra ora volgere verso un azionariato popolare, che apre nuovi scenari. Il proprietario Aldo Taddeo aprirebbe all’iniziativa portata avanti dai legali di una cooperativa, tentando il possibile per evitare il fallimento del club. Per la cronaca, l’azionariato popolare aveva già l’1% delle azioni sino ad un anno fa. Partecipazione sfumata dopo un azzeramento del capitale, per debiti fondamentalmente, senza esercitare il diritto di opzione. Se confermata, l’acquisizione sarebbe un tentativo disperato di evitare oltre al fallimento, epilogo apparentemente ineluttabile, la sparizione del Modena dal campionato in corso. […] Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Pordenone sfida Arturo Lupoli, il predestinato che si è trasformato in un’anima persa del nostro calcio. Chi ha giocato con i videogame manageriali di inizio secolo se lo ricorda bene: chi voleva un giovane da acquistare e far esplodere con la propria squadra virtuale, magari realizzando poi una maxi plusvalenza sulla vendita, doveva cliccare sul suo nome. Sedicenne, in forza alle giovanili del Parma. Un fenomeno. Chi ha acquistato il gioco dell’anno successivo, cioè quello riferito alla stagione 2004-2005, invece, l’aveva ritrovato all’Arsenal e l’avrebbe dovuto pagare molto di più. In quegli anni la carriera di Lupoli sembrava su un razzo. Il Parma aveva appena affrontato lo shock del crac Parmalat e si stava reinventando un futuro. Decise di cedere Lupoli ad Arsène Wenger, il manager dell’Arsenal. Bresciano, allora solo diciassettenne, prese il volo verso Londra ed esordì anche in Premier League. Un sogno. Poi il prestito al Derby County e i primi gol. Sette in 35 partite, una bella prova. […] Lupoli è arrivato alla Fermana con sulla schiena un anno di astinenza da gol. Ma finalmente sembra aver ripreso il suo feeling con la porta. Quattro gol in nove partite di campionato, una partenza che non si vedeva almeno dal 2014, cioè da quando con la maglia del Varese aveva chiuso la sua stagione sportiva segnando sei reti in 18 gare ufficiali. Oggi ha 30 anni e i sogni li ha chiusi definitivamente nel cassetto. Non è più il prodigio dell’Arsenal, ma un buon giocatore di Serie C. Però è in vena, e fa di nuovo paura.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tutti a disposizione per la trasferta, tranne Berrettoni che ieri ha lavorato ancora a parte. Ma questa non è una novità. Stamattina, alle 10, mister Colucci gestisce l’ultima seduta di allenamento (a porte chiuse) e poi la comitiva salirà in pullman per scendere in centro Italia. I sette punti di distacco in classifica mostrano anche altre differenze tra Pordenone e Fermana. Il confronto di domani (ore 14.30) è anche una singolar tenzone fra un club rappresentante di un territorio che è stato fra gli ultimi ad assurgere a Provincia (quella di Fermo, pienamente operativa dal 2009, scorporata da Ascoli Piceno) ed il portacolori di un territorio fra i primi a perdere la titolarità provinciale (ovviamente parliamo di Pordenone). A Fermo è stata assegnata la sigla FM che fu di Fiume, quando l’attuale città croata era italiana. Promossi dalla serie D già a metà aprile, i marchigiani stanno nel bel mezzo del gruppone del girone B. Il decimo posto li vede equamente distanti fra play off e play out, tutti a 5 punti di distacco. Una panoramica doppia, un po’ com’è quel territorio: in collina, con vista sull’Adriatico. Il Pordenone non vince fuori casa dal 10 settembre. È reduce da un periodo ricco di pareggi (4 su 5 impegni), così come è forte della sua imbattibilità. Questa ultima caratteristica, associata al primato in graduatoria, contraddistingue in categoria solo il club del presidente Mauro Lovisa e la Robur Siena (girone A). […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) In trasferta la media del Pordenone non conosce decimali: un gol a partita. A Fermo, al cospetto della miglior difesa (una rete subita in 4 partite) tra le cosiddette mura amiche, potrebbe servire qualcosa di più. E allora Colucci starebbe pensando a dare maggiore peso al reparto offensivo, con l’inserimento di Magnaghi dal primo minuto. Due le ipotesi: tandem offensivo con Ciurria alle spalle, oppure tridente, con Gerardi nelle vesti di boa centrale. Ma le alternative al tecnico neroverde non mancano, considerando che al momento l’unico indisponibile è Berrettoni, che si siederà comunque in panchina per incitare da vicino i suoi compagni. Non è esclusa, pertanto, la conferma di Sainz-Maza, in gol contro il Mestre. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Un arco per lanciarsi verso il mese più duro della stagione. O sarebbe meglio dire balestra, in onore di quella suggestiva atmosfera medioevale che si respira a Fermo, splendida cittadina delle Marche in cui domani (alle 14.30) il Pordenone proverà a riconquistare una vittoria esterna che manca da oltre un mese: precisamente dal 10 settembre scorso, quando i neroverdi si imposero di misura a Fano, guarda caso altra località marchigiana. Il match con la formazione di Flavio Destro ha una valenza psicologica, oltre a mettere in palio 3 punti che permetterebbero ai neroverdi di rimanere da soli in vetta. Da Fermo in poi, infatti, il Pordenone non si… fermerà più. Nel mese di novembre saranno ben 6 gli impegni di Stefani e compagni: si parte con il derby con la Triestina di domenica 5 (alle 18.30), quindi la trasferta infrasettimanale di mercoledì 8 (alle 14.30) al Mapei Stadium di Reggio Emilia, a seguire la supersfida con il Padova al Bottecchia di domenica 12 (alle 18.30), il viaggio a Modena (alle 14.30) della domenica successiva, per arrivare al clou: la notturna in casa col Vicenza di venerdì 24, preludio della grande vetrina dei sedicesimi di Tim cup alla Sardegna Arena di Cagliari martedì 28 (alle 14.30). In palio la qualificazione agli ottavi con l’Inter di Spalletti. […]
Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Con i suoi 35 anni non ancora compiuti è l’allenatore più giovane delle serie professionistiche e domani vivrà una giornata speciale. Paolo Zanetti, di Valdagno, da questa stagione siede sulla panchina del Sudtirol e si appresta ad affrontare il Vicenza, la squadra dove è cresciuto calcisticamente e dove ha tanti ricordi da raccontare. «Nel Vicenza ho fatto la trafila di tutte le serie giovanili fino alla Primavera — ricorda — nel gennaio 2001 ho vissuto la grande emozione di esordire in serie A davanti al pubblico vicentino contro il Brescia, gara che non potrò mai dimenticare… Ma a Vicenza mi legano tanti ricordi ed è normale che per domani non sarà un match come gli altri. Probabilmente sarò ancora più emozionato al ritorno quando giocheremo al Menti ma intanto mi preparo a questa gara durante la quale sarò, mio malgrado, avversario perché il mio ruolo e la mia professione me lo impone». La sfida contro il Vicenza sarà particolare non solo per le sue origini e l’attaccamento ai colori biancorossi, ma anche perché sulla panchina berica siede Alberto Colombo che di fatto l’ha iniziato alla professione di allenatore. «Con Colombo il rapporto è sempre stato ottimo ed è stato proprio lui a consigliarmi di intraprendere questa strada — spiega Zanetti — considerato che aveva capito come a me piacesse la prospettiva di diventare allenatore. Ho subito colto al balzo la proposta e sono contento di aver accelerato i tempi perché ritengo che, anche a causa di diversi problemi fisici, la mia carriera di calciatore fosse arrivata a termine. Così prima sono entrato nello staff tecnico e poi sono stato il secondo di Colombo, con cui mi sono trovato molto bene». Zanetti è ovviamente al corrente del momento difficile che sta attraversando il Vicenza ed è anche dispiaciuto delle critiche che una parte di tifoseria sta rivolgendo all’allenatore biancorosso. «Alberto è un ottimo tecnico e saprà venire fuori da questo periodo complicato — sottolinea l’allenatore del Sudtirol — purtroppo ho letto che anche a livello societario c’è qualche problema e questo non aiuta. La squadra però è composta da ottimi giocatori, ci sono individualità importanti e quindi per noi non sarà una partita facile». […]
Ore 15.30 – (Il Piccolo) La Triestina ritorna stasera a giocare sotto i riflettori del Rocco (inizio ore 20.30, arbitra Tursi di Valdarno) per continuare il suo filotto positivo. I presupposti ci sono tutti, visto che di fronte ci sarà il Santarcangelo terzultimo in classifica, a patto però di non sottovalutare l’impegno. […] Gli infortunati Castiglia e Mensah sono ancora in fase di recupero e non sono convocati. Come del resto Aquaro, che dopo l’infortunio patito a Vicenza avrà un paio di settimane di stop. E anche se convocati, non sono disponibili Mori e Hidalgo: il difensore solo dalla prossima settimana si allenerà col gruppo, mentre l’argentino accusa un problema al polpaccio destro che andrà monitorato. Di fatto, oltre al portiere, in panchina il tecnico avrà solo cinque giocatori a disposizione. Confermato comunque il 4-3-3 visto a Vicenza e dell’undici titolare l’unica differenza, considerato il forfait di Aquaro, sarà l’inserimento di Codromaz accanto a El Hasni nella coppia di difensori centrali davanti al portiere, che probabilmente sarà ancora Boccanera. Come terzini confermati Troiani a destra e Grillo a sinistra. In mezzo al campo Porcari perno centrale con Acquadro e Bracaletti nelle vesti di mezzali, in avanti Arma punta con Petrella e Bariti esterni alti. In panchina, oltre a Perisan, di abili ci sono solamente Libutti, Pizzul, Meduri, Celestri e Pozzebon. […]
Ore 15.00 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento pomeridiano.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Affrontiamo la Juventus della B, quindi una partita perfetta potrebbe anche non bastare. Il Frosinone è più forte del Venezia, ma noi abbiamo già dimostrato di saper sovvertire i pronostici». Ci crede Pippo Inzaghi nelle possibilità del suo Venezia di sgambettare anche la vicecapolista, dopo esserci già riuscito con altre grandi come Empoli e Bari. «Riceviamo la squadra più attrezzata di tutte, che dopo aver sfiorato l’immediato ritorno in Serie A ha inserito gente come Ciano, Beghetto, Krajnic e davanti ha Ciofani-Dionisi, che lo scorso anno fatto una trentina di gol in due. In questo momento però è anche difficile essere più forti di noi, perché in 11 giornate nessuno ci ha mai messo sotto nemmeno nelle due gare che abbiamo perso». A livello di formazione dopo le sei novità di Cittadella torneranno probabilmente tutti i titolari, Andelkovic e Garofalo in difesa, Bentivoglio e Suciu in mediana, mentre davanti l’unico sicuro sembra Zigoni. Per la prima volta dall’inizio al fianco di quest’ultimo potrebbe esserci Geijo, con Moreo e Marsura pronti a portare impatto in corsa. «Le quattro punte partono tutte alle pari assicura Inzaghi Dopo averla rivista dico che anche a Cittadella la prestazione c’è stata, magari non la nostra migliore, ma abbiamo creato più di quanto non mi fosse sembrato dalla panchina. Come affronteremo il Frosinone? Noi vorremmo sempre comandare il gioco, poi dipende anche da ciò che ti permette chi hai davanti. Giochiamo in casa, cercheremo di fare una bella partita, con quel pizzico di furbizia e scaltrezza in più che finora ci sono costati gli unici scivoloni». […]
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Al Penzo la corazzata Frosinone (ore 15) per un Venezia che vuole rialzarsi subito dallo scivolone di Cittadella. Una settimana fa l’1-0 casalingo sull’Empoli firmato da Moreo all’87’, martedì il ko per 2-1 nel derby, oggi al terzo impegno ravvicinato gli arancioneroverdi non vogliono contraccolpi dopo la seconda sconfitta stagionale. La prima, a Sant’Elena col Parma, il Venezia l’aveva cancellata raccogliendo 10 punti su 12 fino ad agguantare, grazie al successo sull’Empoli, quella vetta della classifica che (pur non essendo certo l’obiettivo) è lì a -3 punti. «Il Frosinone ne ha 2 più di noi ed è la prima candidata alla vittoria della serie B inquadra il team laziale Marcello Falzerano Abbiamo stimoli decisamente superiori, finora contro le più blasonate non abbiamo mai sbagliato, sappiamo cosa ci aspetta ma anche cosa fare per continuare nel nostro trend». Fiducia massima quella di un Falzerano che nelle prime 11 giornate è stato senza dubbio il miglior lagunare, mezzala in mediana solo in partenza data la sua corsa a tutto campo. «Dovremo avere le stesse accortezze avute contro l’Empoli, anche perché il Frosinone è almeno al livello dei toscani e ha più qualità del Cittadella. Ormai tutti sanno come impostiamo le partite, abbiamo trovato una nostra precisa identità nel colpire con le ripartenze dopo una fase difensiva molto accorta. Finora questo grande impegno è stato ripagato, continuare così è l’obiettivo logico». […]
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Aveva promesso che avrebbe rivisto la partita del Tombolato, perché la sconfitta di Cittadella bruciava. Eccome se bruciava… Filippo Inzaghi è stato di parola e, infatti, nella conferenza stampa della vigilia di Venezia-Frosinone comincia da un rospo che non è riuscito a ingoiare. Il primo input lo aveva dato 24 ore prima il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo, Superpippo lo segue volentieri e puntualizza: «Ho rivisto le immagini e devo sottolineare che il secondo gol che abbiamo subito martedì era irregolare — dice — io non me ne ero accorto dal campo e questo dispiace, perché Del Grosso stava respingendo la palla ed è stato buttato dentro la porta. Un fallo abbastanza netto; per il resto non posso rimproverare nulla alla squadra, se non forse che avremmo dovuto avere un po’ più di rabbia e di cattiveria. Anche martedì la partita è stata fatta ed era difficile, perché il Cittadella è un’ottima squadra, ha vinto a Pescara e a Empoli, non si vince così per caso». Oggi ci saranno sicuramente alcuni cambi rispetto alla formazione quasi sperimentale vista al Tombolato. In difesa rientrerà Andelkovic al posto di Bruscagin, a centrocampo Bentivoglio e Garofalo, mentre per il ruolo di mezzala sinistra il ballottaggio è a tra Suciu, Pinato e Signori, promosso da Inzaghi nonostante una prestazione non certo esaltante nel derby. […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Big-match al Penzo, ancora una volta. Dopo il Carpi e l’Empoli, a Sant’Elena sbarca il Frosinone, scattato al secondo posto con l’ampio successo (4-2) sulla Ternana e candidato alla promozione. Venezia che si arrocca nel suo fortino, espugnato finora solo dal Parma, unica squadra ad aver battuto Audero al Penzo, dove sono stati respinti gli assalti di Salernitana, Spezia, Carpi ed Empoli. Classifica cortissima, avversario temibilissimo, che la scorsa primavera è arrivato fino alla semifinale playoff contro il Carpi, sfida inedita. Buona la risposta del pubblico, oltre 1.200 i biglietti venduti in prevendita, di cui circa 200 a Frosinone. Venezia che ha ufficializzato la partnership con Frecciarossa e che punta a scattare nuovamente verso il vertice della classifica, lasciato dopo la sconfitta di martedì a Cittadella.Inzaghi. «Per il Frosinone valgono le stesse considerazioni fatte prima delle gare contro Bari ed Empoli» sottolinea Pippo Inzaghi, «sono partite facili da prepararsi, dove non abbiamo nulla da perdere. Servirà un’altra partita perfetta perché affrontiamo, secondo me, la squadra più forte della Serie B, una specie di Juventus della categoria. Nella rosa che nella passata stagione ha disputato i playoff per salire in Serie A sono stati inseriti giocatori come Ciano, Krajnc, Beghetto. A un pacchetto di attaccanti già forte, è stato aggiunto anche Ciano. Non bisogna commettere errori, bisogna ripetere le prestazioni offerte contro Bari, Carpi ed Empoli». […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) ESTE. Al Nuovo Stadio di Este i ragazzi di mister Michele Florindo avranno un duplice obiettivo: entrare in zona playoff (distante soltanto un punto) e agganciare una diretta concorrente per le posizioni che contano come il Belluno (arbitro Marco Sicurello di Seregno) di Michele Baldi, al momento a +3 dagli atestini. […] Formazione Este (4-3-1-2): Lorello; Pizzolato, Munaretto, Colacicco, Ostojic; Tomasini, Viviani, Serafin; Rondon; Fioretti, Florian. All. Florindo. ABANO. Non potrà fallire l’appuntamento in trasferta, invece, l’Abano di Franco Gabrieli, alla ricerca del primo acuto stagionale e di uno slancio per abbandonare un ultimo posto in classifica che non rende comunque giustizia a una compagine che, finora, ha mostrato un buon calcio, salvo poi incappare in episodi sfortunati ed eccessi di inesperienza. Dall’altra parte ci sarà l’Union Feltre (arbitro Edoardo Gianquinto di Trapani), ottava forza del girone con 11 punti e un condottiero come Andrea Pagan al timone. […] Formazione Abano (4-3-3): Castaldo; Lacerti, Manuel Cecconello, Di Bari, Dabalà; Carteri, Faggin, Tescaro; Franceschini, Mattia Cecconello, Rampin. All. Gabrieli.
Ore 12.30 – (Gazzettino) Andrea Gabrielli e Stefano Marchetti aspettano il regalo dal Cittadella a La Spezia. Presidente e direttore generale sono freschi di compleanno, e attendono un altro risultato positivo dalla squadra dopo la vittoria nel derby con il Venezia. In una classifica cortissima, dove in dieci punti troviamo le ventidue le squadre della serie cadetta, la continuità nei risultati è ancora l’illustre sconosciuta a tutti. […] Oggi al Picco il Cittadella va a caccia di conferme. «Lo Spezia ha cambiato orientamento, affidandosi di più ai giovani, anche alla prima esperienza di categoria, affiancandoli però a giocatori esperti. Un mix interessante, ci sono elementi bravi nella rosa. La proprietà è sempre ambiziosa, magari sta cercando una strada diversa per ottenere risultati positivi rispetto al passato. Lo Spezia rimane un’avversaria con valori assoluti, che sta cercando di disputare un campionato con vista all’alta classifica». La sconfitta rimediata ad Ascoli impone un pronto riscatto ai liguri. «Dopo il risultato di martedì mi aspetto un ambiente caldo e una squadra molto carica. Sarà una partita da affrontare con il miglior atteggiamento possibile, voglio un Cittadella che sappia vincere anche queste difficoltà, per riuscirvi occorre cattiveria». […] Con Pasa (naso rotto) e Adorni (distorsione al ginocchio destro) rimasti a casa, sono 21 i giocatori convocati da Venturato. In difesa spazio a Varnier e Pelagatti, gli unici disponibili (Camigliano è ancora out), in mezzo al campo dovrebbe trovare spazio Siega mentre Schenetti e Chiaretti si giocano la maglia sulla trequarti; in avanti tornerà Kouame.
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) Per dare l’idea di cosa sia il Cittadella di Roberto Venturato, si potrebbe usare l’immagine di un mastino, che non molla l’osso neppure quando è stremato, sfinito. Si rialza sempre e morde, fino allo sfinimento, con una «fame» che porta con sé risultati davvero eccezionali, se rapportati alle cifre spese per costruire la rosa granata. Martedì il successo con il Venezia dopo le due sconfitte contro Cremonese e Bari che avrebbero steso un toro e cinquemila persone al Tombolato, la miglior conferma di quanto stia portando lontano la semina degli ultimi anni. Oggi si va a La Spezia, contro un avversario che resta un enigma, prigioniero di mille contraddizioni. «Abbiamo giocato martedì — ricorda l’allenatore granata — e abbiamo cercato di recuperare le energie nervose e preparare la partita a livello tattico. Abbiamo una rosa che mi mette in condizione di affrontare questi turni infrasettimanali con molta competitività. Abbiamo sei attaccanti molto importanti, Litteri e Strizzolo hanno ritrovato il gol e ci serviranno molto. Sono molto contento di averli recuperati. Sono giocatori che possono giocare insieme, non li ho utilizzati molto insieme lo scorso anno perché non erano spesso disponibili per svariati motivi». L’impressione è che al Picco uno dei due potrebbe finire in panchina a favore di Kouamé. Il resto del bollettino della vigilia ricorda le defezioni di Adorni, Pasa e Camigliano, il possibile (ma non certo) ritorno fra i titolari di Scaglia e il rientro nella lista dei convocati di Lora. Lo Spezia, nel frattempo, recupera in extremis il grande ex della partita di oggi, ossia Raffaele Di Gennaro, che sarà regolarmente al suo posto tra i pali dopo aver saltato gli ultimi impegni per diversi guai fisici. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) C’era anche il presidente a salutare i giocatori, ieri pomeriggio, mentre salivano in pullman. Ma sono stati loro ad andare a fare gli auguri ad Andrea Gabrielli, per il suo compleanno (mentre il giorno precedente era stato il dg Marchetti a festeggiarlo). Il regalo, però, hanno promesso di farlo ad entrambi, sia pure con qualche ora di ritardo. Perché oggi, a La Spezia, il Cittadella tornerà in campo per la terza gara nel giro di una settimana, ospite dello stadio Picco alle 15. Di fronte, due squadre che quasi non sanno pareggiare, visto che lo hanno fatto una sola volta nella stagione. E l’obiettivo per quella granata – facendo tutti gli scongiuri del caso – è prolungare una tradizione favorevole che vede il Citta sconfitto una volta nelle ultime sette partite disputate in Liguria. Mister, la classifica cortissima sta lì a dimostrare che la continuità, a cui fa sempre riferimento, non l’ha ancora trovata nessuno… «I numeri del campionato dicono questo», risponde Roberto Venturato, che non potrà contare su Adorni (leggera distorsione al ginocchio destro) e Pasa (frattura alle ossa nasali), usciti malconci dal derby con il Venezia, che si aggiungono agli infortunati Camigliano e Maniero. «È un torneo in cui le altre pareggiano spesso e che si sta dimostrando molto livellato nei valori espressi. E i punti che abbiamo buttato via lasciano un certo rammarico, perché ci avrebbero permesso di essere in testa». […]
Ore 11.20 – (Gazzetta di Modena) Modena protagonista anche all’inaugurazione di Skipass, dove autorità sportive ed istituzionali non hanno potuto non commentare le tristi vicende di un club sempre più vicino alla scomparsa dopo 105 anni di storia senza macchia. Durissimo Stefano Bonaccini, presidente della Regione ed affezionato ai colori gialloblù in quanto modenese: «Caliendo e Taddeo – ha dichiarato ai microfoni di Trc – devono vergognarsi. Oltre a vergognarsi dovrebbero chiedere scusa ma penso non ne abbiano nemmeno la dignità. Nella vita l’unica cosa che è irreparabile e quando una persona non ce la fa più, nel senso che scompare come abbiamo visto nelle tragedie del terremoto e questo è un terremoto vero e proprio dal punto di vista della storia di questa società. Però ripeto di irreparabile c’è solo la scomparsa delle persone perché tutto il resto si può riparare. La pèolitica deve rimanere fuori dalle questioni sportive, nel senso di non intromettersi per parteggiare per l’uno o per l’altro. Ma certamente adesso un appello agli imprenditori della città va fatto».Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha invitato tutti a guardare già avanti: «Questo mi sembra un “case history” da portare all’università, in modo tale che non venga più replicato. Voglio dire una cosa: è certamente un momento triste per questa società gloriosa, per la città e per il calcio, però nella vita se uno ha questo tipo di situazioni è meglio ripartire dal basso, pulito e a posto, e levarsi tante soddisfazioni. Guardate quello che è successo alla Fiorentina o al Napoli, che oggi lotta per lo scudetto ed è tra i primi posti in Europa. Si deve creare questo presupposto, eliminando completamente i personaggi che hanno danneggiato a tal punto la squadra e in assoluto il mondo dello sport». […]
Ore 11.00 – (Gazzetta di Modena) C’è una flebile speranza di salvare un Modena che pare condannato all’esclusione imminente dal campionato, ancor prima che al fallimento? Sembra un’utopia, a maggior ragione dopo la nuova sconfitta a tavolino che arriverà domani per l’indisponibilità dello stadio Braglia. Eppure Aldo Taddeo, l’imprenditore varesino che in un amen ha fallito la sua missione proponendo parole anziché fatti, ci crede ancora e in un comunicato ufficiale si dice disposto a lasciare in mano ad imprenditori modenesi una scomoda eredità: «La mia intenzione – dichiara – è sempre stata quella di dare una mano per evitare che una squadra così blasonata scompaia. Per questo rivolgo un accorato appello agli imprenditori modenesi che potrebbero essere forse più graditi alla piazza. I tempi ci sono ancora e se necessario, io sono disponibile a dare una mano anche dal punto di vista finanziario. Sarebbe davvero un peccato ripartire da campionati dilettantistici». Se Aldo Taddeo ci crede, c’è anche chi vuole provarci. Si tratta di Andrea Gigliotti, che con l’azionariato popolare oggi potrebbe coronare il sogno di diventare proprietario del club gialloblù. Proprio così, perché questa mattina è in programma un summit per sancire il passaggio immediato del cento per cento delle quote del Modena dalla Ital Slovakia di Taddeo a Coop Modena Sport Club, appunto l’azionariato popolare, che da ormai un decennio cerca di portare questo modello di finanziamento tanto gettonato in Spagna nel calcio geminiano. L’incontro è in programma a Varese, Gigliotti sarà accompagnato dal commercialista Luppi e dall’avvocato Marchiò sperando nel buon esito. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Si deve cercare di ricomporre il calendario nel modo giusto, ed è un compito che spetta a Federcalcio e Lega. Devono trovare un’unione d’intenti per fare andare avanti questa serie C perché è un campionato importante con società gloriose e non è giusto stravolgerlo». […] Il tecnico del Modena si presenterà al Braglia e convocherà i giocatori. «Sono vicino a Capuano, è un collega che conosco bene avendo fatto due corsi insieme, e so che passione ha per il calcio. Sulla carta il Modena è una grande squadra, mi chiedo come ha fatto a prendere giocatori come Popescu, Maritato e Capellini senza avere soldi per pagarli dopo venticinque giorni. Mi viene da dire che il calcio è una giungla, e per farlo bisogna gestire le società come aziende tenendo sempre conto di entrate e uscite. Poi nessuno degli addetti ai lavori ha fatto qualcosa per cercare di salvare il Modena. L’unica azione è arrivata dal presidente federale Tavecchio che ha deciso per il rinvio della partita con il Fano, dopo che il Modena ne aveva già due perse a tavolino. Bisognava farlo prima, adesso è troppo tardi».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Si prospetta una domenica atipica per il Padova. Alle 10 la partenza per raggiungere Modena, non prima del pranzo a Formigine nell’hotel originariamente prenotato come sede del ritiro nel caso in cui si fosse giocato. Poi al Braglia la procedura canonica: i biancoscudati indosseranno le maglie per l’appello dell’arbitro, aspetteranno quarantacinque minuti, dopodiché faranno ritorno a Padova con la vittoria a tavolino. «Dobbiamo presentarci perché l’arbitro sarà presente – sottolinea il tecnico biancoscudato Bisoli – Poi vediamo cosa decideranno Figc e Lega. Prima mi danno i tre punti, poi me li tolgono: è una situazione strana. Bisogna trovare una soluzione che per me sta nel dare tre punti a tutti e cercare di togliere la sosta di riposo nel girone di ritorno. Non so come ci si possa arrivare, ma bisogna trovare una soluzione perché così il campionato può essere falsato». L’ideale sarebbe riscrivere il girone di ritorno cercando di aggiustare tutto. «Certo, senza turni di riposo. Il calcio non è fatto di pause. A grandi livelli non le fanno, ci dobbiamo adeguare.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Più la Lega o la Federazione? «Entrambe, devono trovare unione d’intenti per far andare avanti questa Serie C, un campionato importante, con società gloriose e piazze storiche. In carriera non mi era mai capitato di presentarmi ad una partita sapendo già di aver vinto. A conti fatti prenderemo i tre punti, ma per noi sarà una perdita di tempo: perderemo un giorno di allenamento, la società spenderà dei soldi per una trasferta inutile, e in più perderemo il ritmo partita. Il calcio italiano non sta prendendo una bella direzione». […] Sta per scomparire un grande club, glorioso e storico: che effetto le fa? «Il calcio è una giungla, per farne parte bisogna ragionare come un’azienda. Il Modena ha una rosa di valore, elementi come Cappellini, Maritato, Popescu: come hanno fatto a prenderli se non ne avevano le possibilità? Allora pure noi prendiamo Chiellini, tanto poi non lo paghiamo e va tutto bene: non posso pensare di comprare una Ferrari, se dispongo di 40mila euro».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Bisognerebbe cercare di cambiare questa situazione: capiterà che in classifica ci siano squadre con due gare in meno rispetto alle altre, in questo momento va trovata una soluzione, che per me potrebbe essere quella di dare i tre punti a tutti, e togliere la sosta nel girone di ritorno». Cioè: secondo lei andrebbe modificato il calendario? «Sì, se si va avanti così il campionato è falsato. Nel girone di ritorno andrebbe tolto il turno di riposo, e magari un turno infrasettimanale, così da rimettere a posto le cose. Il calcio non è fatto di pause, a grandi livelli non si fanno mai e noi dovremmo prendere spunto da questo e ricomporre il calendario nel modo giusto. Non sta a me dire come, io faccio un mestiere diverso, ma credo che questa situazione debba far riflettere molti».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Soddisfatto dei tre punti a tavolino? Ottimista per il recupero degli infortunati in vista di Salò? Nemmeno a parlarne. La gara a Modena domani non si giocherà, e questo ha reso Pierpaolo Bisoli un fiume in piena. Il tecnico biancoscudato ne ha un po’ per tutti: la Figc, la Lega Pro, la gestione del club emiliano. E pure le altre squadre del girone. «Domani ci dobbiamo presentare al “Braglia”», annuncia l’allenatore biancoscudato. «Ci sarà la terna arbitrale e noi dovremo essere lì per l’appello, poi vedremo cosa decideranno Lega e Figc. Il fatto che ci diano i tre punti, per poi toglierceli quando e se il Modena sarà radiato, credo sia una cosa strana.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) C’è anche il Padova tra le realtà sportive entrate in convenzione con l’Università nella nuova “Studiare a Padova Card”. La tessera, che fornisce servizi e sconti agli studenti universitari in ambito culturale, sportivo e commerciale, permetterà agli iscritti ai corsi del Bo di acquistare i biglietti per lo stadio Euganeo ad un prezzo speciale: basterà che gli studenti si presentino alle biglietterie di viale Rocco il giorno della gara, o nei giorni precedenti al Padovastore e nei punti Ticketone, esibendo il loro badge universitario, per acquistare a 5 euro un biglietto di Tribuna Fattori o Tribuna Est.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La battuta più significativa dell’antivigilia di una partita «fantasma» la regala il dg del Padova Giorgio Zamuner che, a intervista ormai conclusa, «ammonisce» bonariamente Pierpaolo Bisoli: «Mi raccomando, un po’ di diplomazia…». La diplomazia, Bisoli però non la utilizza per nulla, anzi sul caso Modena va giù con l’accetta e dice quello che tutti pensano. Ad esempio che il Fano, unica squadra ad aver avuto l’imposizione del rinvio del match contro il club emiliano, è quella sinora più penalizzato. «L’ho detto e lo ripeto — tuona Bisoli — non era giusto che il Fano fosse costretto a rinviare la partita. L’unico che ha fatto qualcosa per salvare il Modena è stato il presidente federale, che ha rinviato la partita col Fano. E adesso è tardi per rinviare la nostra partita. Mi vien da dire che il calcio è una giungla». Fuori uno. E poi ancora, sul regolamento che, quasi certamente, domani assegnerà tre punti senza giocare al Padova con un viaggio a vuoto, salvo poi toglierli non appena il Modena raggiungerà la quarta sconfitta consecutiva a tavolino: «Ma perché togliere i tre punti? Preferisco averli piuttosto che toglierli, capite che non è giusto? Qui sembra che vogliamo incentivare tutti a perdere… Noi andremo a Modena, si farà l’appello, aspetteremo 45 minuti e poi torneremo a Padova. Ma vi pare una cosa normale?». […]