Live 24! Modena-Padova, -5? Il punto di domanda è d’obbligo, ma intanto i Biacoscudati tornano ad allenarsi…

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Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Una situazione davvero idilliaca, che però non stupisce fino in fondo il presidente Stefano Serena. «Ad essere sincero non sono molto sorpreso, perché ho sempre avuto grande fiducia nello staff ed in questi giocatori. Partita dopo partita, i ragazzi stanno acquisendo sempre più cognizione delle loro capacità e della loro forza, capendo come in questa categoria, a molti di noi sconosciuta, possono starci tranquillamente». Un attestato di stima importante, che però non deve far venire meno i princìpi sul quale il Mestre basa il suo sistema. «Il punto conquistato a Pordenone ha dimostrato ancora una volta le capacità di questa squadra, ma dobbiamo sempre ricordarci di continuare a pensare di domenica in domenica, andando in campo con lo stesso atteggiamento umile e determinato chiunque sia il nostro avversario». […] Tornando alla partita, le soddisfazioni non si fermano al risultato finale. «Mi sento di fare un plauso ad ambedue le formazioni, perché quella di domenica è stata una gara davvero bella, un vero spot per il calcio. Il 2-2 finale rende giustizia a tutte e due le compagini, credo che nessuna delle due avrebbe meritato di uscire sconfitta da una partita così bella». […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un punto e una partita sono acqua che passa, come quella piovuta su Pordenone Mestre in abbondanza. Il margine minimo è quello del vantaggio neroverde, con il primato in classifica mantenuto in solitaria. La gara è quella già disputata in più dalla squadra di Colucci rispetto alle più vicine insidie, quali Sambenedettese e Padova (un passo dietro), come pure il Renate (meno due). I decimali della media-gol che si lasciano agli altri si annullano per il Pordenone: 20 punti in 10 incontri, alla media di 2 netti. Uno dei numero più belli, comunque, resta lo zero. Quello doppio, di una farina pordenonese che impasta tutto senza sconfitte in casa e in trasferta. Leggasi: imbattuti. Non imbattibili, forse, ma questo deve ancora arrivare. Quel che sta già qui è il maggior numero di reti segnate. Con la coppia di domenica sera se ne contano 18, almeno 3 più delle altre: in primis della Sambenedettese, seconda, come pure del Sudtirol nella parte destra della graduatoria generale e staccato di 8 passi. Con un 32 che si inverte in 23, quanto a vittorie e pareggi interni ed esterni, si è qui a enumerare cifre da primato. Per questo la media inglese quota zero. Come quella del Padova, comunque. A trovare la pecca nei numeri, ci si deve soffermare sui gol subiti: 11. Per trovare di peggio bisogna scorrere l’elenco ordinato sino, di nuovo, al Sudtirol. […]

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ramarri di nuovo primi e soli. Gli altri sono tutti alle spalle. Ma c’è quel ma, quel distinguo che non permette di gioire sino in fondo, frutto dell’ennesima situazione paradossale creata dal palazzo: il numero dispari di partecipanti al girone e, di conseguenza, il turno di riposo al quale ogni giornata è obbligata una delle 19 contendenti. Domenica è toccato alla Sambenedettese. Uno stop che ha permesso al Padova d’agganciarla a quota 19 e al Pordenone di staccarla e portarsi in testa da solo, nonostante l’ennesimo mezzo passo falso (il quinto stagionale) al quale è stato costretto dall’intraprendente matricola mestrina. Pordenone primo, quindi. Ma con una gara in più rispetto alle due immediate inseguitrici, Padova e Sambenedettese che hanno già riposato, così come il Renate, che segue a quota 18. Virtualmente tutte e tre potrebbero essere davanti ai ramarri. Da qui il freno psicologico che impedisce di gioire completamente. […] Nei prossimi due mesi i ramarri incontreranno i top team: Padova, Vicenza, Sambenedettese e Renate. Il gioco si farà veramente duro e allora vedremo se anche Stefani e compagni potranno definirsi tali. Intanto è meglio godersi il primato, reale o virtuale che sia, senza se e senza ma.

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha incassato 11 gol: più di uno a partita dice la media. Per disputare un campionato di alto profilo sono troppi. Tutti ne sono consapevoli, Colucci in primis che tuttavia ha sottolineato come alcune reti siano arrivate a causa di errori individuali. Sotto questo profilo ha pienamente ragione. Tuttavia la squadra sta ancora assimilando i suoi concetti, diametralmente opposti a quelli di Tedino: il trainer del Palermo, nell’impostare la marcatura, teneva l’uomo (l’avversario) come riferimento; Leo invece la palla e la sua traiettoria (come Sarri e Giampaolo). Due delle ultime tre reti, poi, sono state causate da mezze papere di Perilli: il portiere però nel complesso sta facendo bene e, visto che ha 22 anni, tutti capiranno che errori del genere fanno parte del processo di crescita di un giocatore su cui la società ha investito molto (contratto triennale) e dal quale conta di ricavare qualcosa in un futuro. Sembra paradossale per una squadra che vanta il miglior attacco della categoria e ha mandato undici marcatori diversi a bersaglio. Eppure la manovra in fase di possesso sembra sempre troppo ancorata all’iniziativa dei singoli, che non sono né Berrettoni né Cattaneo: Ciurria ha 22 anni e l’anno scorso era all’Alto Adige, Sainz-Maza era una riserva del Foggia che ha vinto il campionato. Oltre a recuperare Berrettoni, forse serve inserire qualche concetto in più per essere maggiormente scintillanti e imprevedibili. Oppure si aspetta gennaio e si acquista un giocatore “fatto e finito”: uno come Cesarini della Reggiana, per fare un esempio, che risolve da solo tante situazioni intricate. […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Pur dovendo lottare da solo contro almeno due uomini ogni partita, e con palloni che gli arrivano col contagocce, il centravanti Federico Gerardi ha sinora segnato cinque gol, è salito al secondo posto della classifica marcatori ed è il top-scorer di una squadra che ha il miglior attacco della categoria (18 reti) e che ha spedito in gol undici giocatori. I numeri parlano da soli. Gerardi convince anche per il fatto di mettersi a disposizione della squadra sbrigando tanto lavoro sporco. Ha la fiducia del tecnico e dei “senatori”. Gli unici poco soddisfatti di lui sono i “palati raffinati” del Bottecchia, che evidentemente hanno dimenticato i giocatori che il club aveva una decina di anni fa (o forse questi fan al tempo non erano in tribuna?). Gerardi poi è l’unico pordenonese in rosa: perché non sostenere un proprio concittadino? […] Si può attaccare sotto molti fronti questa formazione, che, però, è l’unica imbattuta del campionato. Delle dieci gare sinora disputate non ne ha persa una: cinque ne ha vinte, altrettante ne ha pareggiate. Va avanti, viene ripresa; va in svantaggio, rimonta, ma alla fine non cade. Colucci è molto orgoglioso di questo e usa assieme ai giocatori la statistica come arma per far capire che la stagione sta andando molto bene: non gli si può dare torto. È un aspetto che fa capire come il gruppo sia competitivo e quanto stia lavorando bene.

Ore 18.40 – (Messaggero Veneto) La partita col Mestre, terminata 2-2 con il pareggio dell’ex Tamai Politti nei minuti finali, ha lasciato l’amaro in bocca in casa Pordenone. Per quanto Leonardo Colucci, per difendersi, abbia detto in maniera molto astuta che «va bene così, certe partite puoi anche perderle», sicuramente il modo in cui è stato subìto il gol del 2-2 non è piaciuto alla proprietà, così come non è andata giù la gestione del secondo tempo, quando la squadra si è abbassata troppo e ha permesso al Mestre di forzare alcune giocate e andare a prendersi il pareggio. Detto questo, e con tutte le attenuanti del caso relative alle reti subite (frutto di tanti errori individuali), il Pordenone dell’ultimo periodo sembra involuto. Lo dicono i risultati – 4 pareggi nelle ultime 5 partite – e anche una manovra offensiva che non pare più quella di inizio stagione e dà l’impressione di essere aggrappata a giocate individuali. La squadra rimane prima in classifica, va detto: ma basterà questo per proteggere il primato? […]

Ore 18.10 – (Il Piccolo) Al Menti la Triestina trova la prima vittoria del dopoguerra, fatta eccezione per la partita di play-out nel 2005 che condannò i berici alla retrocessione nell’allora C1. Un colpaccio che non è figlio del caso e la soddisfazione del tecnico Giuseppe Sannino la si vede in volto. Il tecnico napoletano accoglie con il sorriso la statistica che vede l’Unione vincere a Vicenza per la terza volta su venticinque incontri.«Dopo questa partita siamo con l’animo sereno, sono felice per i giocatori e sono felice per i tifosi. Non sapevo questa statistica ma c’è sempre una prima volta, sono contento di aver potuto vincere con questi ragazzi. Godiamoci la vittoria ma guardiamo già a sabato prossimo, avremo un’altra partita per noi molto importante. Dentro di me pensavo che avremmo potuto fare una grande partita qui al Menti, e abbiamo fatto una grande gara, una svolta a questo nostro cammino che è stato sempre positivo e costellato da qualche piccolo incidente. Abbiamo a che fare con ragazzi seri, per me comunque non si deve mai guardare alla singola partita. Ora sono 4 risultati utili consecutivi e credo che la continuità sia la cosa più importante per la squadra, soprattutto per l’umore e la convinzione dei ragazzi. Sono felice, ci speravo di uscire da Vicenza con una vittoria». […]

Ore 17.50 – (Il Piccolo) Sette anni e passa senza uno dei derby più sentiti dalla due tifoserie. L’Ultimo era stato in serie B. Sette anni festeggiati dall’Unione con una vittoria netta ottenuta con la miglior prestazione della stagione. I ragazzi di Sannino hanno domato il Vicenza con un primo tempo giocato con velocità, intelligenza e cinismo. Grazie a un centrocampo a tre in gran spolvero e a un Petrella (doppietta) strepitoso in fase di finalizzazione. Per l’occasione si mobilitano oltre duecento supporter alabardati che si fanno sentire mentre suul’altro fronte quelli della Sud stanno in silenzio trincerati dietro a allo striscione “Chiusi per dignità”. I triestini chiudono con la Marinaresca, il Menti in silenzio. Un 3-1 che resterà nella storia e apre orizzonti rosei per una squadra che soprattutto in trasferta è in grado di far male a chiunque.Sannino deve far fronte a tante defezioni (Mensah, Meduri non in ottime condizioni, oltre a Mori e Castiglia). A parte le scelte tecniche di Boccanera e Grillo le altre opzioni sono quasi comandate. Si passa al 4-3-3 con tre centrocampisti Aquadro, Porcari e Bracaletti con Arma e Petrella di punta e Bariti a fare la spola sulla sinistra.Schieramenti a specchio con Colombo che si affida davanti alla velocità di Giacomelli e al centro all’esperienza di Comi e Lanini. […]

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La telenovela sulla cessione societaria che sembra non voler mai terminarei, il silenzio tombale della curva ancora in «sciopero del tifo», qualche scelta di formazione discutibile e una condizione atletica che appare tutt’altro che ottimale. Ha spiegazioni precise e non certo campate per aria, il durissimo ko che matura al Menti in una serata quasi surreale e che inchioda al muro il Vicenza. Passeggia e maramaldeggia per ampi squarci di partita, la Triestina, messa benissimo in campo da Giuseppe Sannino e superiore sulla corsa e sulla tenuta prima che sulla tecnica. Il tutto fa 3-1 nel «derby del Nordest» che mancava da sette anni: un risultato che mette a nudo tutti i limiti del Vicenza attuale e che, tuttavia, in tutta evidenza affonda le proprie radici fuori dal campo prima che in campo. La scritta che campeggia in Curva Sud è sempre la stessa: «Chiuso per dignità». E il silenzio degli ultras, nonostante l’incontro in settimana avvenuto con il numero uno di Vi.Fin. Marco Franchetto, si mescola al caos persistente nella stanza dei bottoni, creando un mix che non può non influenzare la squadra come dimostrano gli ultimi risultati. E infatti sul campo, nonostante le piccole correzioni di Colombo rispetto al tema base (Tassi per Bangu e Salifu e, a sorpresa, Lanini per De Giorgio e non per Giacomelli, senza dimenticare l’esclusione di Beruatto), arriva una Caporetto. Per mezz’ora in campo c’è solo la Triestina, che produce tutto il meglio del repertorio tipico della squadre di Sannino: 4-3-3 che oscilla in fase difensiva in un 4-1-4-1 e finalmente congeniale alle caratteristiche dei suoi top-player (Porcari, innanzitutto, ma anche Petrella e Bariti, liberi di inventare per Arma). E i risultati sono tangibili: il Vicenza viene letteralmente «suonato» per trenta minuti come un pugile costretto alle corde e con tre gol al passivo. […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.40 – Qui Guizza: partitella finale. Non vi partecipano Mandorlini, Tabanelli e Contessa.

Ore 16.20 – Qui Guizza: corsa ad alta intensità, mister Bisola sprona tutti a modo suo.

Ore 16.00 – Qui Guizza: corsa a parte per Marcandella.

Ore 15.40 – Qui Guizza: si inizia a lavorare col pallone.

Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico, in gruppo anche Tabanelli e Mandorlini.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, consueto colloquio di inizio settimana tra la squadra e mister Bisoli.

Ore 14.50 – (Gazzettino) Doppio anticipo di campionato sabato alle 15 nel campionato di serie D. L’Este affronterà sul campo amico il Belluno, mentre l’Abano andrà a fare visita all’Union Feltre. Estensi e aponensi, d’accordo con i rispettivi avversari, hanno optato per giocare di sabato visto che il mercoledì successivo è in programma il turno infrasettimanale (Este in trasferta con la Liventina, Abano tra le mura amiche con l’Ambrosiana) e quindi potranno avere un giorno in più per recuperare le energie spese. Niente anticipo invece per il Campodarsego che come da calendario scenderà in campo domenica alle 14.30 nella sfida al Gabbiano con il Legnago, dal momento che i veronesi non sono stati dello stesso avviso di anticipare il match (mercoledì i biancorossi saranno poi impegnati in casa del Calvi Noale). […]

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) ABANO. «Dopo la bella prestazione di domenica, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi», le parole del presidente neroverde Gildo Rizzato. «Tuttavia, l’Adriese è riuscita a portare a casa il successo con un cross teso e un colpo di testa altrettanto preciso. Nulla di più». L’Abano macina gioco ma deve ancora guardare tutti dal basso, complice l’inesperienza dei giocatori in rosa, tutti giovanissimi tranne capitan Carteri e l’esterno offensivo Franceschini. «L’ho detto anche a mister Gabrieli nel post gara: non solo pecchiamo di inesperienza ma anche di ragionamento. A mio parere ci sono giocatori che vanno un po’ per conto loro», aggiunge Rizzato. «S’impegnano e corrono tantissimo, per carità, ma senza dialogare con i compagni. In ogni caso, stiamo cercando un difensore, un centrocampista e un attaccante per aumentare il tasso di esperienza. Proveremo a risolvere il problema nelle prossime settimane». […] CAMPODARSEGO. Dalle parti di Campodarsego, invece, c’è chi, come Grasjan Aliù, si gode la ritrovata vena realizzativa: «Sono contento che l’attacco si sia in un certo senso sbloccato», sottolinea l’attaccante albanese, autore della doppietta decisiva. «Facevano comodo anche i gol dei difensori, certo, ma questa squadra aveva bisogno della prova del nove per confermare di aver trovato il suo potenziale offensivo e, di conseguenza, una certa continuità», spiega Aliù. «Ora siamo di nuovo in alto, anche se la Virtus Vecomp sta macinando punti». […] ESTE. I giallorossi della Bassa (impegnati anch’essi sabato prossimo in casa con il Belluno) hanno dedicato la vittoria di domenica allo stopper Andrea Ferrando, il cui padre è mancato venerdì scorso. «Siamo vicini al nostro giocatore, che sta vivendo un momento doloroso», le parole del vice-presidente Stefano Marchetti. «Gli aspetti puramente calcistici passano in secondo piano: gli dedichiamo la bella vittoria con il Legnago». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia all’esame-Cittadella per restare in vetta dimostrando di non soffrire affatto di vertigini. Turno infrasettimanale per la Serie B che stasera, nell’undicesima giornata di andata, chiama gli arancioneroverdi al primo round dell’unico derby veneto del campionato. Al Tombolato (ore 20.30) il team di Pippo Inzaghi ha tutte le intenzioni di tenere il ritmo forsennato delle ultime settimane. Un bottino di 10 punti su 12 nelle quattro gare più recenti (contro i 7 delle prime sei), un trend da grande a maggior ragione dopo che tre giorni fa il gol di Moreo all’Empoli all’87’ ha consentito un sorprendente aggancio in vetta agli stessi toscani. E sabato al Penzo arriverà il quotatissimo Frosinone (ore 15), prima però c’è Cittadella da scardinare. «Dopo l’immeritata sconfitta casalinga con il Parma siamo riusciti ad inanellare una serie di prestazioni importanti fa il punto della situazione Sergiu Suciu riuscendo, dopo averla sfiorata anche ad Ascoli, a trovare subito un’altra vittoria. Un 1-0 che pesa e vale molto, perché ottenuto contro un Empoli che è tra le squadre più forti del torneo. Va tutto bene, ma detto ciò abbiamo subito iniziato a guardare avanti». […]

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Possibile turnover in attacco nel Venezia che va a Cittadella con almeno 800 tifosi al seguito. Dopo l’allenamento di ieri pomeriggio mister Inzaghi ha convocato tutti i 25 giocatori, compresi Soligo e Mlakar che contro l’Empoli erano stato sacrificati in tribuna, unici con Fabris ancora senza minuti. In avanti il tecnico lagunare potrebbe rispolverare Geijo-Moreo, coppia titolare in Lega Pro, facendo rifiatare Zigoni e Marsura per il Frosinone. Anche sulla fascia sinistra Del Grosso può alternarsi a Garofalo, da definire se in mediana ci sarà la prima vera chance per Signori. «Derby o no ci aspetta una gara complicatissima perché il Cittadella è una grande squadra, organizzata, basta pensare che ha vinto ad Empoli l’Inzaghi-pensiero . È importante recuperare prima di tutto le energie, chiaramente farò qualche cambio perché la rosa me lo permette. Trovare un altro risultato positivo sarebbe importantissimo, io continua a guardare le prestazioni e non la classifica».

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Siamo solo a ottobre, ma il profumo della vigilia è di quelli intensi. È quello delle partite più calde, è quello di un vero derby. Atipico finché si vuole, ma pur sempre un derby con i fiocchi. Cittadella-Venezia irrompe sulla scena, mettendo di fronte uno dei migliori attacchi del campionato e una delle migliori difese. Quanto basta per attendersi una partita tutt’altro che bloccata, anche perché ultimamente in laguna gli attaccanti fanno scintille. Derby doveva essere e derby sarà. Con un «Terzo tempo» offerto dal Centro coordinamento club granata all’associazione Venezia United e reazioni tutt’altro che entusiaste su sponda ultras. Partiranno per il Tombolato circa 800 tifosi, un numero vicino a quello che lo scorso anno aveva caratterizzato il derby con il Padova. I tifosi saranno un jolly importante in un match dagli equilibri incerti e non a caso Filippo Inzaghi li cita alla vigilia. «In serie B sono tutte partite complicate e difficili — evidenzia — verranno tanti tifosi e il loro sostegno sarà fondamentale. Anche sabato ci hanno dato una grossa mano, speriamo di regalare loro una nuova gioia. E’ un derby, l’unico che affronteremo quest’anno, di fronte avremo una squadra ben strutturata e ben allenata, hanno perso a Bari, ma adesso cercheranno riscatto». I rumors della vigilia ipotizzano che ci possa essere, almeno in parte, turnover. I candidati a una maglia da titolare rispetto alla vittoria di sabato contro l’Empoli sono Geijo, Moreo e Pinato, allo sprint con Suciu. «Qualche cambio ci sarà — ammette Inzaghi — anche perché sabato abbiamo speso molto e servirà l’apporto di tutta la rosa che ho a disposizione. Del Cittadella sappiamo molte cose, ha vinto ad Empoli e penso non ci sia bisogno di ulteriori commenti». […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Centrocampista di sostanza, giocatore al quale Inzaghi ha raramente rinunciato in questo avvio di stagione, nonostante la crescita di Pinato e di Signori. Sergio Suciu ha fortemente voluto il Venezia la scorsa estate, entrando anche in rotta di collisione con il Pordenone. «Credo sia meglio giocare subito» osserva il 27enne centrocampista romeno di Satu Mare, in Italia dal 2003, «dopo la grande prestazione offerta contro l’Empoli. Il Cittadella è una bella squadra, che conosce molto bene la Serie B. E poi è un derby, ci sarà una bellissima atmosfera, con tanti nostri tifosi presenti al Tombolato».Un Venezia deciso a conservare a Cittadella l’imbattibilità esterna, visto che lontano dal Penzo ha conquistato 9 punti in 5 gare (due vittorie e tre pareggi). «Non so dare una spiegazione al fatto che in questa fase iniziale della stagione i risultati migliori stiano arrivando soprattutto in trasferta. Noi abbiamo sempre giocato allo stesso modo, al Penzo e lontano dal Penzo. È anche vero che nelle ultime due gare casalinghe il trend è cambiato e sono arrivate le vittorie contro Carpi ed Empoli, formazioni ben attrezzate per la Serie B e con ambizioni di alta classifica». […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Tempo di derby, tra Venezia e Cittadella, una sfida che mancava da tanti anni e che in Serie B sarà solo al secondo atto. Due squadre che arrivano con stati d’animo e risultati contrapposti: primo posto in classifica e vittoria sull’Empoli capolista per il Venezia, pesante sconfitta (2-4) per il Cittadella a Bari, la terza nelle ultime quattro gare. Risultati che non devono illudere il Venezia, basti solo ricordare che la squadra di Venturato, tra gli alti e bassi di questo avvio di stagione, si è presa il lusso di espugnare Empoli e Pescara. È il secondo turno infrasettimanale, nel precedente trittico di partite ravvicinate il Venezia conquistò solo due punti (Spezia, Avellino e Parma), il Cittadella sei (Novara, Cesena ed Empoli). Ma si era all’inizio della stagione, il Venezia faceva fatica a segnare, mentre adesso tutti gli attaccanti di Inzaghi hanno ritrovato la verve realizzativa.Inzaghi ha la rosa al completo, nel precedente turno infrasettimanale ad Avellino operò un solo cambio (forzato) con Stulac al posto dello squalificato Bentivoglio. Il tecnico arancioneroverde può permettersi di cambiare l’intera linea offensiva, facendo riposare Zigoni e Marsura in vista del Frosinone, lanciando dal primo minuto il tandem Geijo-Moreo, che ha confezionato insieme a Pinato l’azione del gol-vittoria contro l’Empoli. Più complicato che Inzaghi rinunci alla “diga” difensiva composta da Andelkovic, Modolo e Domizzi, come a Bentivoglio in cabina di regia e Falzerano a districarsi tra sostegno alle punte e lavoro in fase di copertura. Ballottaggio invece a centrocampo tra Suciu e Pinato, forse anche sulla fascia sinistra con Garofalo che potrebbe rifiatare dopo il rientro e lasciare spazio a Del Grosso. […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Errori, troppi errori. Roberto Venturato alla vigilia della gara con il Venezia ha sottolineato ancora una volta, con grande schiettezza, i limiti della propria squadra, penalizzata dalle continue disattenzioni commessi nell’arco dei novanta minuti che costano tanto in termini di risultato finale. Il Cittadella arriva da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, quella di Bari è stata netta. «Loro hanno sfruttato gli errori che abbiamo commesso, hanno meritato di vincere, perché se sbagliamo così tanto abbiamo le nostre colpe, e io per primo. Siamo consapevoli di avere subìto quattro gol su altrettanti errori nostri, è un difetto che continuiamo a ripetere. È tutta una questione di concentrazione». Dieci partite, quattro vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. Nonostante il passo altalenante, il Cittadella non ha perso di vista le prime posizioni. «La serie B è molto lunga, ci sono alti e bassi, noi non siamo vivendo un buon momento per i risultati. La classifica rimane cortissima, fai presto a guadagnare o perdere posizioni». Quale occasione migliore per cercare il riscatto davanti ai propri tifosi, contro il Venezia? «Dobbiamo rimetterci in gioco, provare a ripartire già nel derby, che sarà difficile, contro la prima in classifica che si conferma squadra di grandi valori. Bisogna rimanere sereni nonostante i risultati negativi e non avere paura di giocare partite come la prossima. Il momento può condizionare, ma noi dobbiamo guardare il nostro limite e cercare di superarlo». […]

Ore 11.50 – (Corriere del Veneto) Eccolo, l’unico derby veneto rimasto in serie B dopo il rimescolamento di forze dello scorso campionato. Cittadella-Venezia irrompe sulla scena, mettendo di fronte uno dei migliori attacchi del campionato e una delle migliori difese. Quanto basta per attendersi una partita tutt’altro che bloccata, anche perché ultimamente a Venezia gli attaccanti fanno scintille. Derby doveva essere e derby sarà. Con un «Terzo tempo» offerto dal Centro coordinamento club granata all’associazione Venezia United e reazioni tutt’altro che entusiaste su sponda ultras. Dalla vicina laguna arriveranno circa 800 tifosi, un numero vicino a quello che lo scorso anno aveva caratterizzato il derby con il Padova. E le novità della vigilia sono succose. Una di queste è il rientro nella lista dei convocati di Filippo Scaglia, chiamato all’appello da Roberto Venturato dopo il buon collaudo in Primavera dello scorso weekend. Molto improbabile, se non del tutto da escludere che possa partire titolare. «Filippo torna fra i convocati — evidenzia il tecnico Roberto Venturato — ha giocato con la Primavera e penso sia giusto che entri in clima partita. Per il suo impiego vedremo da come andrà la partita e dalle sensazioni che avremo». Il vero dubbio della vigilia è Manuel Iori: il capitano è ancora sofferente per una fattura composta di una costola, oggi verrà effettuato un provino e, se superato, arriverà la luce verde al ritorno nell’undici di partenza. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Signore e signori, il derby. L’unico rimasto in Veneto a livello di Serie B, quello che potrebbe rilanciare il Cittadella o rafforzare il primato del Venezia. Ieri pomeriggio, in casa granata, la seduta di rifinitura si è svolta in un clima particolare, con il Tombolato accerchiato da bancarelle e giostre per la storica Fiera Franca. Al termine, Roberto Venturato ha convocato 23 giocatori, fra cui Iori e Scaglia. Mister, l’assenza del capitano si è sentita nelle ultime due gare. Lo rivedremo in cabina di regìa? «Valuteremo prima della gara, assieme a lui e al medico. Iori ora si sta allenando con una protezione al costato (dopo la frattura alla decima costola rimediata a Pescara, ndr), ma ancora non ho deciso sul suo impiego». […] Fra le cinque sconfitte stagionali, quella del “San Nicola” è forse l’unica senza attenuanti: il Bari non ha rubato nulla.«Abbiamo delle colpe, io per primo: dobbiamo essere consapevoli che tutt’e quattro i gol sono nati da nostri errori. Il Bari li ha sfruttati e ha meritato di vincere per come ha interpretato la partita». Sono errori che ritornano. In particolare, ogni calcio da fermo a ridosso dell’area fa paura.«È un problema di attenzione e concentrazione. Cerchiamo di curare ogni aspetto in modo ferreo, ma dobbiamo fare qualcosa in più. Credo di avere giocatori capaci di evitare di concedere occasioni simili ad avversari del livello del Bari o dello stesso Venezia, in grado di punirti». Si aspettava di arrivare al derby con l’avversario lassù in cima?«Affronteremo un Venezia reduce da due stagioni straordinarie in Serie D e in Lega Pro, e che ora si sta confermando. L’inserimento di Falzerano ha portato qualità ai lagunari già nella scorsa stagione, la difesa conta su elementi esperti, Audero è un portiere giovane e valido, la rosa è stata costruita con l’ambizione di poter salire in Serie A. Ma con una classifica così corta bastano pochi risultati per ritrovarsi in testa o invischiati in zona retrocessione». […]

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Sono 1.500 i biglietti acquistati in prevendita per il derby, 740 dei quali assegnati al settore ospiti, per il quale i tifosi arancioneroverdi hanno avuto la possibilità di comprare il tagliando sino a ieri sera. Contando gli abbonati e considerando che i botteghini rimarranno aperti anche oggi per gli altri settori (ci si potrà rivolgere in sede al mattino, mentre lo stadio alzerà le serrande alle 18), si supereranno le 4 mila presenze.Prima della partita è previsto un saluto fra le tifoserie, con le delegazioni del Centro Coordinamento Club Granata-CCCG e dell’associazione VeneziaUnited, guidata da Bruno Agazia e Franco Vianello Moro, che si ritroveranno alle 20 a metà della Tribuna Est. I sostenitori di casa consegneranno agli ospiti il libro con la storia della società e un dolce “Polenta di Cittadella”. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) E di sicuro si giocherebbe in un clima surreale, dato che i tifosi di Modena sfiduciati per la piega della situazione diserterebbero lo stadio. Naturalmente anche il Padova è interessato a capire l’evoluzione della vicenda. Ieri il segretario Pagliani ha sondato il terreno contattando il collega modenese, mentre oggi la squadra inizierà la preparazione in vista del match, anche se si preannuncia una settimana di avvicinamento anomala. «Lo è senza dubbio – sottolinea il diggì Giorgio Zamuner – Noi comunque dobbiamo prepararci al meglio nell’ottica di conquistare i tre punti, a prescindere dall’avversario che potremo avere davanti». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) I giocatori del Modena, infatti, si stanno allenando in un campo di periferia nella frazione di San Damaso, ma tutti hanno messo in mora il club non avendo percepito alcun stipendio da luglio in avanti, e sembra che non abbiano alcuna intenzione di fare marcia indietro senza rassicurazioni al riguardo. Il nuovo presidente Taddeo ha annunciato di essere pronto a liquidare a novembre le prime due mensilità della sua gestione (336 mila euro lordi), a patto però che venga ritirata la messa in mora. Persistendo quest’ultima, tra l’altro, a inizio novembre i giocatori si svincolerebbero potendo essere così liberi di accasarsi in un’altra squadra. Ecco allora che qualora si dovessero rifiutare di scendere in campo, Taddeo potrebbe decidere di schierare contro il Padova la formazione Berretti.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Allo stato attuale Modena-Padova non si gioca. All’orizzonte della gravissima crisi che sta attraversando il club emiliano c’è una dead-line fissata per venerdì, giorno entro il quale il nuovo presidente Aldo Taddeo (patron del Varese fino a inizio settembre) deve pagare 126 mila euro al Comune come affitto anticipato per la disputa di quattordici partite allo stadio Braglia (novemila euro ciascuna) da qui fino al termine della stagione. […] Qualora Taddeo dovesse pagare, la partita si farà. Anche se resta da capire che avversario si troverebbero di fronte Pulzetti e compagni.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Ripresa della preparazione oggi alle 15 alla Guizza. Nei biancoscudati è previsto il rientro in pianta stabile di Mandorlini e Tabanelli, con quest’ultimo che punta ad effettuare la prima settimana a pieno regime in gruppo per essere convocato in vista di Modena. Del resto è quanto mai indispensabile recuperare tutti gli effettivi, dato che dopo Modena la squadra sarà chiamata a un piccolo tour de force con tre gare in sette giorni: le trasferte con Sudtirol (domenica 5 novembre) e Pordenone (domenica 12), inframezzate dal derby interno con il Mestre (mercoledì 8). […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nulla di fatto. La terza ipotesi è che i soldi non si trovino. Né per lo stadio, né per la squadra: anche in questo caso, lo 0-3 sarebbe automatico, e il Modena, sfrattato dal “Braglia” e anche da Forlì, dal 3 novembre vedrebbe i propri giocatori pronti a chiedere lo svincolo alla Figc. La soluzione è lontana. «Una situazione imbarazzante, sappiamo poco o nulla di ciò che accadrà», le parole del direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner. «Oggi pomeriggio riprendiamo gli allenamenti, e lavoreremo come se fossimo sicuri di giocare, ma non sappiamo cosa succederà. Giusto che i giocatori del Modena tutelino i loro interessi, ma così il campionato procede in maniera irregolare».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’offerta di Taddeo, invece, prevede il pagamento della sola mensilità di ottobre, in quanto quelle di luglio e agosto rientrano nel concordato in tribunale della precedente gestione Caliendo. Se i giocatori accetteranno, il primo passo sarà fatto. A quel punto, la Giunta comunale approverà la delibera per la concessione d’uso del “Braglia”, e, se la proprietà pagherà subito i 150 mila euro di affitto, l’impianto riaprirà. Solo in questo caso, la gara con la squadra di Bisoli si disputerà regolarmente. Tocca ai giovani? Se lo stadio riaprirà i battenti, ma la squadra non ritirerà lo stato d’agitazione, ci sarà un nuovo muro contro muro. La Figc non concederà un altro rinvio, dopo quello già arrivato con il Fano, e qualora la squadra non si presentasse scatterebbe lo 0-3 a tavolino in favore dei biancoscudati. Sarebbe il terzo stagionale, con il rischio che al quarto il Modena sia escluso dal campionato: per scongiurare questa ipotesi, in campo potrebbe addirittura andare la Berretti.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Domenica, alle 14.30, è in programma Modena-Padova: per le vicissitudini del club emiliano, fino a venerdì non si saprà se si giocherà. Le possibilità, ora, sono tre. Partita regolare. Squadre in campo se la nuova proprietà gialloblù, rappresentata da Aldo Taddeo, salderà i debiti nei confronti dei giocatori e verserà al Comune i soldi dell’affitto dello stadio: più facile a dirsi che a farsi. Oggi Taddeo è atteso a Modena per provare a convincere i giocatori a ritirare la messa in mora e lo stato di agitazione. «Chiediamo le spettanze di luglio e agosto», ha scritto il gruppo in un comunicato domenica sera. «Ci mancano tutte le mensilità da luglio ad oggi: non abbiamo mai chiesto mensilità anticipate, solo quanto ci spetta. Nessuno cerchi di scalfirci e di addossarci responsabilità sulla sopravvivenza societaria».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Oggi Aldo Taddeo, che ha appena rilevato la società da Antonio Caliendo, incontrerà nuovamente i giocatori gialloblù per scongiurare la messa in mora scattata da parte della squadra nei giorni scorsi e che potrebbe addirittura preludere al fallimento del club. Il Modena, insomma, è appeso a un filo: ha perso a tavolino le partite casalinghe con Mestre e Albinoleffe, ha ottenuto il rinvio della partita che si sarebbe dovuta giocare domenica a Fano domenica solo grazie all’intervento della Figc. Se Taddeo riuscirà a convincere la squadra a ritirare la messa in mora poi avrà un altro scoglio da superare, ossia quello del Comune, che chiede il pagamento anticipato e immediato dei 150.000 euro annui necessari per l’utilizzo dello stadio Braglia. La Giunta comunale modenese si riunirà domani mattina e, a quel punto, si capirà tutto. Se Taddeo riuscirà a infilarsi nella strettoia della doppia impresa di congelare la messa in mora da parte dei giocatori e di pagare l’amministrazione del capoluogo emiliano, allora domenica le porte del Braglia potrebbero riaprirsi e la partita tenersi regolarmente. Al momento non ci sono neppure le porte e va anche falciata l’erba. Se ci fosse, al contrario, una conferma della «linea dura» da parte dei giocatori, ben difficilmente Taddeo pagherebbe il Comune. […]




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