«Ero molto emozionato, ma ho cercato di nasconderlo», la confessione di Riccardo Serena. «Volevo dare il meglio di me per ripagare la fiducia del mister. Non mi aspettavo di debuttare in una gara così difficile, un derby d’alta classifica, ma ormai ho capito che non è raro, con Bisoli, vedere le innumerevoli prove che facciamo in allenamento portate in campo in occasione della gara. Nell’ultima settimana mi aveva provato tra i titolari, e venerdì è toccato a me». Cosa pensava, mentre attraversava il tunnel che la portava in campo? «Mi dicevo che quelle sono le partite che sogni quando sei solo un bambino: entrare nello stadio pieno, con i tifosi che cantano e sostengono la squadra per tutta la sera. Una sensazione che ti fa salire ancora di più la voglia di dare il massimo, di continuare ad allenarti per vivere momenti simili». E come pensa di essere andato? «Non saprei cosa dire. Ho cercato di dare il massimo, tutto ciò che so fare l’ho messo sul campo. Poi ci sono il mister e il pubblico per dare giudizi, io ho provato solo a fare del mio meglio. Sono contento della mia partita, molto contento per la vittoria. Peccato per quel tiro parato da Grandi nella ripresa: se fosse arrivato pure il gol, sarebbe stata davvero una serata da incorniciare». Papà Michele ha visto la partita? «Non era allo stadio, ma mi ha seguito in televisione. Ogni settimana ci sentiamo prima della gara, mi chiede sempre come vanno gli allenamenti e come mi sento: quando giovedì il mister mi ha dato la casacca in allenamento, e ho realizzato che c’era la concreta possibilità di giocare, gliel’ho detto subito. Mi ha chiesto di giocare in maniera semplice, e di sfruttare questa occasione: è stato contento».
[…]L’esordio assoluto, con la Samb, è arrivato a pochi giorni dal 21º compleanno. Come ha festeggiato, venerdì sera, il suo debutto da titolare? «Ma no, sinceramente non ho sentito nessuno dopo la partita. Ero tranquillo e soddisfatto, sono tornato a casa e sono andato a letto».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]Un’altra nota lieta è data dallo spazio concesso da Bisoli ai giovani della rosa e venerdì se ne è avuta una nuova riprova con l’ottimo debutto dal primo minuto di Riccardo Serena. Lo stadio Euganeo porta decisamente bene al centrocampista mestrino che tre stagioni fa, con la maglia dell’Union Pro alla prima di campionato, aveva esordito in serie D affrontando proprio i biancoscudati. «Mai avrei pensato quel giorno – racconta – che tre anni dopo mi sarebbe capitato lo stesso con il Padova. Ho avuto la certezza che sarebbe capitato a me nella riunione tecnica, leggendo il mio nome sulla lavagna e ho immediatamente provato una grossa emozione, ma al tempo stesso è stata una bella carica perché volevo ricambiare al meglio la fiducia dell’allenatore». E all’ingresso in campo? «Un bel peso sullo stomaco che ho cercato di mascherare. Il tecnico mi aveva detto di stare tranquillo e di fare quanto avevo provato in settimana. Da parte mia ho cercato di non farmi distrarre o condizionare da tutto quello che era di contorno e di concentrarmi unicamente sulla partita. È andata bene, sono contento, ma soprattutto per la grande vittoria ottenuta dalla quadra».
[…]Dopo il debutto, non mancheranno a breve nuove sfide ad alto contenuto emotivo, tra cui il derby con il Mestre, la città in cui vive, la sfida al vertice con il Pordenone e quella contro il papà, tutti appuntamenti in programma a novembre. «Mi auguro che quella di venerdì sia la prima di tante emozioni, ma dovrò meritarmele sul campo. Bisoli ha grande fiducia in noi giovani e non si fa problemi a buttarci nella mischia». Così sul derby con il Bassano: «Abbiamo vinto la partita da squadra, con una positiva prestazione collettiva e non c’è molto altro da aggiungere. Dove possiamo arrivare? Diciamo il più in alto possibile. Siamo un gruppo affiatato che sicuramente ha voglia di vincere. L’importante è non smettere di lavorare in questo modo e non abbassare mai la concentrazione».
(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)