Live 24! Padova, ultimo giorno di riposo per i Biancoscudati: ora la vetta è davvero vicina…

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Ore 22.30 – Serie C girone B, fischio finale: Vicenza-Triestina 1-3.

Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il credo calcistico di Mauro Zironelli si è visto anche in casa neroverde. È un marchio di fabbrica che non fa differenza fra dentro o fuori, Portogruaro o altrove. «Giocare, palleggiare, crederci, questo in sintesi avevo chiesto alla squadra e posso dire che non mi hanno tradito assolutamente – apre le dichiarazioni il tecnico del Mestre – Sappiamo di aver fatto degli errori, come quello di concedere palla sul secondo gol loro, all’ultimo secondo del primo tempo. È uno sbaglio, anche se sono io a dire sempre di attaccare in avanti e questo comporta dei rischi». Contro il Pordenone senza timore alcuno? «Noi vogliamo sempre cercare di far viaggiare la palla, anche su un campo non perfetto come poteva essere oggi e contro un avversario di valore come lo schieramento di Colucci. Ancora una volta siamo stati bravi e coraggiosi». Si è notata una differenza fra primo e secondo tempo? «All’inizio avevamo lanciato un po’ troppo. Poi siamo cambiati. Anche alla fine, sono stati bravi Spagnoli e Bussi a tirare il collo alla loro difesa. Siamo stati bravi ad aver pazienza, come è stato molto bravo Favaro a fare bellissime parate e impedire che loro segnassero ancora». Da spettatori, si può essere rimasti contenti? «Ritengo sia stata una bella partita: sinceramente io mi sono divertito e spero così anche la gente sugli spalti. Questo è il calcio che mi piace. Venire qui per stare dietro a difendersi non è certamente da noi. Abbiamo qualità tecniche, anche se molti giocatori nostri provengono da categorie inferiori e vogliamo fare il meglio possibile. Anche se siamo andati sotto due volte non ci siamo arresi e non ci arrendiamo mai. Abbiamo la consapevolezza di non fare gli spettatori in questo campionato e ci costruiamo la nostra storia di partita in partita. Lo abbiamo ribadito anche in spogliatoio nell’intervallo, dopo il gol preso all’ulttimo secondo del primo tempo».[…]

Ore 21.20 – Serie C girone B, fine primo tempo: Vicenza-Triestina 1-3.

Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Mestre impone il pari anche alla capolista Pordenone. Lo fa giocando a calcio senza barricate. Mantenendo il controllo della sfera più a lungo dei padroni di casa ed esibendo trame pregevoli e ariose. E’ mancato forse solo in fase di concretizzazione, poco aiutato da un Neto che non è mai riuscito veramente a rendersi pericoloso. Più concreto il Pordenone andato due volte in vantaggio. Per battere la difesa di casa e recuperare il risultato c’è voluta una magia di Dario Sottovia che con una splendida rovesciata al 28′ ha pareggiato il gol iniziale di Sainz Maza e un colpo di testa di Politti su cross da fermo di Sodinha, da poco entrato al posto di Beccaro, per ritrovare l’equilibrio dopo il 2-1 di Gerardi. Alla fine risultato giusto perché il Mestre ha opposto il gioco di squadra alle più spiccate individualità del Pordenone. Zironelli inizia con il suo solito 3-5-2 con Boscolo Papo a far gioco in mezzo e Neto e Sottovia in prima linea. Colucci risponde con il consueto albero di natale che vede Gerardi prima punta appoggiato da Ciurria e Sainz Maza. […]

Ore 20.30 – (La Nuova Venezia) Perna è soddisfatto del risultato. «Siamo arrivati in casa della capolista e torniamo a casa ancora più convinti dei nostri mezzi. Siamo andati sotto due volte ma non abbiamo perso la testa. Dovevamo alzare il baricentro e ci siamo riusciti. Non perdiamo di vista il nostro obiettivo di salvarci ma se possiamo dare fastidio e puntare a qualcosa in più perché no?». […] Chiude un arrabbiato Gritti che, ammonito, salterà per squalifica la prossima partita contro il Ravenna. «Mi ero innervosito perché ho preso due gomitate sul labbro tanto da perdere sangue e mi sono lamentato con l’arbitro che mi ha ammonito. Giallo a parte è stata una grande partita. Siamo entrati nel secondo tempo con una marcia in più e ci meritavamo il pareggio per come avevamo alzato il ritmo e il pareggio è più che meritato. Siamo qui per cercare di fare sempre meglio».
Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Il primo a uscire dagli spogliatoi è il mister degli arancioneri Zironelli. «Avevo chiesto proprio questo ai miei ragazzi. Fare il nostro gioco e andare avanti. Sul secondo gol abbiamo sbagliato la posizione e concesso troppo spazio. Nonostante il campo fosse pesante i miei ragazzi hanno giocato su ogni pallone e hanno retto anche l’urto del Pordenone. Abbiamo pareggiato su palla inattiva ma siamo stati bravi ad avere pazienza, far girare palla e poi a colpire al momento giusto. È questo il calcio che mi piace e sono sicuro che anche gli spettatori si siano divertiti visto che hanno assistito a una bella partita. Il gol di Sottovia è anche la dimostrazione che meritiamo la categoria. Siamo andati sotto due volte ma non abbiamo mai mollato. Ci metterei la firma a segnare due gol al Pordenone in ogni partita. E se penso che con la punizione di Sodinha e l’occasione di Spagnoli potevamo portare a casa i 3 punti. C’è la consapevolezza che ci meritiamo questa categoria. Anche se abbiamo preso gol nel finale della prima frazione siamo rientrati in campo facendo noi la partita. Credo che ce la giocheremo sempre e comunque con tutti perché ne abbiamo le qualità. Tra il primo e secondo tempo ho solo detto ai ragazzi di continuare come avevano fatto nella prima frazione perché ero sicuro che non avrebbero mollato nemmeno di un centimetro». […] Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Alla fine è un punto per uno dopo una bella partita con i neroverdi che meritano la classifica che hanno e un Mestre che ha dimostrato ancora una volta di non essere in Serie C da spettatore. Due volte sotto e due volte hanno rimontato sfiorando anche il colpaccio nel recupero. I pordenonesi non sono primi per caso e dal primo minuto cercano di mettere alle strette gli arancioneri. […] Alla fine la pressione dei ramarri è premiata al 14′. Ottima discesa sulla sinistra di Misuraca che serve in mezzo per Saint-Maza che non lascia scampo a Favaro. […] Al 27′ Sottovia si rifà con gli interessi. Splendido cross dalla destra di Beccaro, Perilli esce con i pugni ma non blocca. La palla si impenna e Sottovia in rovesciata rimette la partita sui binari giusti. […] Il raddoppio che arriva al 45′ con Gerardi ben servito sempre dalla sinistra da Burrai. Stacco di testa e Favaro è battuto. […] Al 38′ Bussi sfrutta un bel passaggio del neozelandese per colpire di nuca, sul pallone si avventa Politti ed è il 2-2. Le squadre non si accontentano, saltano gli schemi ma cercano la vittoria. Al 45′ Sodinha su punizione sfiora il colpaccio ma è ancora Favaro al 2′ di recupero a salvare il risultato volando su velenoso diagonale di Gerardi.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Protagonista in campo quanto sincero in sala stampa. Miguel Angel Sainz Maza si rammarica «perchè fare gol, purtroppo, non è servito per prendere i 3 punti. Meglio pensare alla prossima» dice quasi sconsolato. «Sottolineiamo anche che il Mestre è una bella squadra, bravi che sono venuti a giocarsela per prendere tutti i punti. Noi abbiamo pareggiato come nelle ultime partite, il segnale importante è quello di non aver perso». Basta così? «Bisognava vincere, sono 2 punti persi, in casa soprattutto bisogna cercare sempre di vincere. Abbiamo cercato di farlo, ma non sempre. Nel secondo tempo ci siamo messi un po’ dietro e non riuscivamo a uscire. Negli ultimi minuti abbiamo spinto di più e sono arrivate altre occasioni importanti, buone anche per riuscire a vincere». Quarto pareggio nelle ultime cinque partite, con la vittoria sul Ravenna in mezzo: vede un filo conduttore fra questi risultati? «Abbiamo altre volte trovato il gol alla fine e recuperato punti. Stavolta no, sono 2 punti buttati via. Guardiamo avanti» ripete Sainz Maza senza riuscire a essere più contento. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Se giocavo io, da una parte o dall’altra, si vinceva 5-2». Cerca di sdrammatizzare Leonardo Colucci, dopo il 2-2, non riuscendo a mascherare molto l’insoddisfazione. In spogliatoio parlerà martedì, l’allenatore, facile che nei corridoi qualcuno lo abbia comunque già fatto. Anche rivolgendosi al tecnico. «Potevamo gestire meglio certe situazioni – analizza Colucci – in cui non sempre siamo stati bravi. Accetto il risultato, ma non sono contento». E si vede. «Eravamo in vantaggio – riprende l’allenatore del Pordenone – per cui rimane l’amaro in bocca per il pareggio. Così come ricordo che potevamo pure perdere al 95′, quando loro sono stati pericolosi per l’ultima volta». Doppio vantaggio, doppio recupero avversario, altro pareggio. Dunque? «Dobbiamo migliorare, al di là del fraseggio. Sappiamo di aver disputato un buon primo tempo. Poi rischiato di rovinare tutto, ma ci sta anche l’avversario e di questo va tenuto conto. Chiaro che dobbiamo crescere come squadra in certi frangenti, così come serve una crescita anche individuale. Dobbiamo saper essere più scaltri. Lavoriamo per un processo di crescita necessario. Se si perdono duelli individuali l’avversario si riversa nella tua metà campo. Dobbiamo essere bravi a capire quando forzare la giocata, ma su questo ci si arriva con il tempo». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Basta il pareggio ai ramarri per mettersi tutti alle spalle e tornare soli in testa alla classifica. L’impressione però è che questa volta abbiamo sprecato una ghiotta occasione per tentare anche la fuga. In vantaggio per 2-1 al termine del primo tempo grazie ai goal di Sainz Maza e Gerardi, inframezzati dal momentaneo pareggio di Sottovia (splendida rovesciata), hanno affrontato una ripresa forse troppo rinunciataria, indotti anche dalla decisione di Colucci che a metà della stessa ha tolto Ciurria per inserire Nunzella, quinto difensore. La divisione della posta in palio è sembrata ai più equa, avendo gli ospiti opposto un buon gioco di squadra alle più spiccate individualità del Pordenone. Gioca a calcio il Mestre, senza far barricate, mantenendo il controllo della sfera più a lungo dei padroni di casa ed esibendo trame pregevoli e ariose. É mancato forse solo in fase di concretizzazione, poco aiutato da un Neto che non è mai riuscito veramente a rendersi pericoloso. Decisamente più concreto il Pordenone andato due volte in vantaggio. La prima con Sainz Maza finalmente convincente, la seconda con Gerardi. In entrambe le occasioni i neroverdi sono stati raggiunti. Prima da Sottovia (splendida rovesciata) e poi da Politti (deviazione di testa). Colucci inizia con il solito albero di Natale con Gerardi in prima linea appoggiato da Sainz Maza e Ciurria. Zironelli risponde con il suo solito 3-5-2 con Boscolo Papo a far gioco in mezzo e Neto e Sottovia in prima linea. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) A microfoni aperti dice di non essere arrabbiato, ma si vede che fatica a contenere il nervosismo Leonardo Colucci. Il tecnico del Pordenone sostiene che «alla fine è un punto guadagnato: potevamo subire il 3-2 al 95’», allo stesso tempo riconosce però che la squadra deve gestire meglio determinate situazioni di vantaggio.«Vero – ammette -: dobbiamo accettare il risultato e ripartire con ancora più forza martedì alla ripresa degli allenamenti. Ci rimane l’amaro in bocca, dobbiamo migliorare e non commettere più errori individuali che alla fine pesano: lo staff, su quelli, può lavorare sino a un certo punto. A ogni modo, mi è piaciuta la prima mezz’ora: siamo stati bravi nel fraseggio, cosa che poi non siamo più riusciti a fare e non capisco il perché, per quanto di fronteo ci fosse un avversario di grande valore. Questa squadra – continua – deve crescere: tanti ragazzi devono farlo ma ricordiamoci sempre che in molti l’anno scorso non giocavano titolare e nessuno ci ha chiesto di vincere tutte le partite o il campionato». Mette le mani avanti l’allenatore dei ramarri, che non riesce a godersi il primo posto in classifica e il fatto di aver mantenuto l’imbattibilità. «Il calcio è uno sport collettivo formato da molti duelli individuali: se alcuni li perdi arrivano risultati del genere. Dobbiamo aver pazienza, lavorare e crescere». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Gli ex Sacilese e Tamai sentono odore di derby dei vecchi tempi e per poco non fanno la festa al Pordenone. Finisce in parità al Bottecchia col Mestre e il risultato sa tanto di occasione sciupata per i neroverdi, che tornano al comando in solitaria, ma le inseguitrici Sambenedettese e Padova, staccate di una sola lunghezza, hanno una partita in meno. E lo stesso vale per il Renate, ieri fermato sullo 0-0 dall’Alto Adige, che dai ramarri si trova a due punti. Insomma, primato “virtuale” per la squadra di Colucci, che rimane l’unica squadra del girone B imbattuta, ma che fatica maledettamente a vincere: quello con gli arancioneri è il quarto pareggio nelle ultime cinque partite. Colucci schiera la formazione annunciata, con Formiconi e il recuperato De Agostini bassi in difesa, Stefani e Bassoli centrali, Danza ad affiancare Burrai e Misuraca sulla mediana, Ciurria e Sainz-Maza alle spalle di Gerardi. Zironelli risponde con un 3-5-2 votato all’attacco, brillante e dinamico, ma un po’ farfallone in difesa. […] Nel disperato forcing finale ci prova per due volte Martignago: tutto inutile, e sotto il diluvio il Pordenone rientra negli spogliatoi con un solo punto e tanto rammarico.

Ore 16.30 – (Il Piccolo) Quale Vicenza troverà oggi la Triestina? Di certo un ambiente alle prese con una strana situazione: dopo la retrocessione dalla B, infatti, la squadra è stata ricostruita per risalire subito tra i cadetti ed è tra le favorite del campionato, ma la fosche vicende societarie tengono sempre banco. […] Una confusione che ha stufato i tifosi, da qui lo sciopero del tifo della Curva Sud. Sul campo la squadra allenata da Alberto Colombo viaggia a ridosso delle prime e con appena 4 reti subite vanta la difesa più forte del girone. Anche se alla vigilia il tecnico ha annunciato qualche possibile modifica, il Vicenza dovrebbe partire con il consueto 4-3-3. Non ci saranno però Ferchichi (problema al ginocchio) e Malomo (edema osseo). Davanti al portiere Valentini, la coppia centrale sarà composta da Milesi e Crescenzi, con terzini Bianchi e Giraudo. Fra i rincalzi c’è anche quel Pietro Beruatto nato a Trieste, perché all’epoca giocava in alabardato suo padre Paolo. A centrocampo il perno è Romizi, mentre le mezzali dovrebbero essere Alimi e uno fra Tassi e Bangu. In attacco per il ruolo di prima punta è ballottaggio tra Comi (autore di una doppietta in Coppa Italia mercoledì scorso contro il Pordenone) e il veterano Ferrari, mentre gli esterni saranno Giacomelli e Di Giorgio, con possibile inserimento di Lanini.

Ore 16.00 – (Il Piccolo) Nonostante la collocazione del lunedì sera non agevoli certo la trasferta in terra veneta, i tifosi alabardati si preparano a una presenza massiccia stasera allo stadio Menti. Oltre ai due pullman organizzati dalla Curva Furlan e a quello del Centro di coordinamento, ci saranno al seguito anche autovetture private, tanto che si stimano in oltre 200 le possibili presenze nella curva Nord riservata agli ospiti. […] Ricordiamo che si tratta di uno spostamento per il referendum sull’autonomia di ieri in Veneto e non di un posticipo televisivo: pertanto niente diretta tv.

Ore 15.30 – (Il Piccolo) Dopo quasi sette anni, riecco Vicenza-Triestina. Stasera (inizio 20.30, arbitra Miele di Torino) ritorna il fascino del derby e delle sfide allo storico stadio Menti. […] Tra assenze, scelte tattiche e contromosse, sembra proprio che la Triestina possa partire stasera con il 4-3-3, finora visto solamente come mossa in corso d’opera nelle precedenti partite. Ma oltre al modulo, dovrebbero cambiare anche ben quattro uomini rispetto alla trasferta di Bassano: El Hasni dovrebbe venir preferito a Codromaz, Troiani riprenderà il suo posto da terzino destro complice anche il leggero acciacco di Libutti (che comunque ha già recuperato), Acquadro sostituirà Meduri (che dopo l’influenza intestinale ieri si è regolarmente allenato), mentre Grillo dovrebbe essere schierato al posto di Pizzul sulla corsia mancina. In pratica la difesa cambierà per tre quarti rispetto a Bassano. Ma come detto, da quello che si è capito dalla rifinitura svolta ieri mattina al Grezar, dovrebbe esserci quasi sicuramente una diversa disposizione tattica. In porta rimane ancora qualche dubbio ma la sensazione è che dopo le buone prove offerte, dovrebbe essere confermato ancora Boccanera. Al centro della difesa si ricomporrà la coppia El Hasni-Aquaro con Grillo a sinistra e Troiani a destra. Nel centrocampo a tre Porcari farà il perno centrale con Bracaletti e Acquadro a spalleggiarlo come mezzali, mentre in attacco Arma sarà la punta centrale con Petrella e Bariti esterni. Anche se sono tra i convocati, sono di fatto indisponibili Mori, Castiglia e Mensah: per quest’ultimo il fastidioso problema muscolare potrebbe richiedere almeno una decina di giorni per ridurre il rischio di ricadute. Hanno recuperato Hidalgo, Meduri e Libutti, che partono dalla panchina ma sono disponibili. […]

Ore 14.50 – (Mattino di Padova) L’Abano gioca, crea, a tratti diverte. Attacca gli spazi, si difende con ordine, stupisce per intraprendenza: eppure si ritrova, anche con l’Adriese, a versare lacrime amare per un gol rocambolesco (firmato da Santi), quasi sciocco nella sua semplicità, che costa la sesta sconfitta stagionale e un’altra settimana da fanalino di coda. Insomma, altri sette giorni (sei visto che i neroverdi giocheranno sabato) a riflettere sul da farsi nella speranza che la svolta sia dietro l’angolo. Gli aponensi, però, danno l’impressione di avere messo le cose a posto sin dai primi minuti: non si vedono chissà quali spunti, certo (complice una fase di studio condizionata dall’ottimo schieramento difensivo di entrambe le compagini) ma qualcosa, dai piedi di Franceschini al moto perenne di Tescaro, fa pensare al risultato positivo. […] La dura legge del gol, tuttavia, punisce i padroni di casa: un cross dalla destra di Martino, infatti, propizia la zuccata di Santi per lo 0-1 granata (51′). […] Nel post gara, il tecnico dell’Abano Franco Gabrieli non può fare altro che allargare le braccia: «Una sconfitta immeritatissima perché abbiamo surclassato l’Adriese», le sue parole. «Penso l’abbiate visto tutti. Nel primo tempo abbiamo avuto almeno tre o quattro palle gol ma bisogna concretizzarle. La squadra, però, c’è e gioca a calcio. Eppure si trova ancora a raccogliere zero punti». Gabrieli si è intrattenuto negli spogliatoi per circa un quarto d’ora con il patron Gildo Rizzato: «Ci siamo detti che a questa squadra manca quel giocatore con un po’ più di esperienza, anche in fase di finalizzazione. Senza nulla togliere, ovviamente, ai giocatori che ho a disposizione che si sono impegnati e si impegnano sempre tantissimo».

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) Vittoria importante quanto sofferta, quella conquistata dall’Este sul campo del Legnago Salus, finora inviolato in questa stagione. A dare la vittoria alla squadra giallorossa è stato un classico del calcio: il gol dell’ex. Anzi, del doppio ex. A trafiggere la retroguardia dei padroni di casa, infatti, è stato Daniele Fioretti, in biancazzurro nell’annata 2014-15, su assist di un altro ex legnaghese, Damien Florian. Quest’ultimo al 9′ della ripresa è bravo a districarsi tra i difensori avversari, servendo poi il compagno, che un destro preciso e angolato beffa il portiere Cairola, subentrato nel primo tempo all’infortunato Colella.Un vantaggio, quello dell’Este, meritato, dato che nella prima frazione di gioco erano stati i ragazzi di mister Florindo a fare la partita, con un Legnago attendista e dedito al gioco di rimessa anche se, paradossalmente, protagonista delle azioni più pericolose. Ma l’Este non si fa sorprendere, né tanto meno assalire dall’ansia, gestendo il pallone in maniera intelligente. Unico neo, il giallo a Pozza; sanzione che poi nel secondo tempo peserà.Al rientro in campo dopo l’intervallo il tema della gara è il medesimo dei primi 45 minuti, e l’Este alla prima vera occasione della ripresa si porta in vantaggio. A quel punto i padroni di casa escono giocoforza dal guscio e iniziano ad attaccare con veemenza, ma con poca lucidità. […]

Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Potrebbe costare la panchina ad Oscar Cavallari la sconfitta di ieri del Delta Porto Tolle, superato in casa dal Campodarsego per 2-1 che ha condannato i biancoazzurri alla quarta sconfitta casalinga su cinque. Parte bene il Campodarsego che prova subito a mettersi in mostra con Pietribiasi: si libera per il tiro dal limite dell’area ma la sua mira è imprecisa. La squadra ospite si affaccia nuovamente qualche minuto dopo: respinta corta della difesa, Ndoj si coordina e prova al volo, bello il tiro ma palla si perde fuori.Al 12′ la squadra allenata da Fonti rompe gli indugi: cross dalla sinistra di Kabine che pesca a centroarea Aliù questi disegna una traiettoria imparabile per Bala che prova a volare ma è costretto a raccogliere la sfera in fondo al sacco. […] Al 23′ il Campodarsego raddoppia. L’azione è molto simile a quella del vantaggio: Kabine scatta in sospetta posizione di fuorigioco sulla fascia sinistra, poi la mette in mezzo per Aliù che dall’altezza del dischetto del rigore si gira e infila Bala in diagonale. […] Al 42′ errore in fase di disimpegno del Campodarsego, Colman Castro calibra male il colpo di testa all’indiero per Leonarduzzi e serve inavvertitamente Vuthaj che salta il diretto marcatore e poi viene steso in area da Pirana. L’arbitro nonostante la distanza assegna il calcio di rigore. Dal dischetto Alessandro non sbaglia, spiazza Pirana e riapre il match. […]

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La Serie B non dà tregua agli arancioneroverdi dopo il successo sull’Empoli, infatti domani il Cittadella ospiterà il Venezia (ore 20.30) nell’unico derby veneto. Ieri mattina al Taliercio seduta defaticante per i titolari, mentre all’allenamento di questo pomeriggio seguirà la partenza per Cittadella dove domattina è prevista la rifinitura. Le due squadre arrivano al faccia a faccia con un morale agli antipodi, con i granata reduci da tre ko nelle ultime 4 uscite, sabato a Bari (4-2) e in precedenza per due volte al Tombolato contro Entella e Cremonese, pur spezzate dal colpaccio di Pescara. Nessuno squalificato nel Venezia (terza ammonizione per Modolo, seconda per Falzerano) né nel Cittadella, fermato invece per un turno il difensore Brighenti del Frosinone che quindi rientrerà sabato al Penzo. […]

Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dei pochi reduci Marco Modolo è l’unico che sta disputando il suo terzo campionato da titolare, a prescindere dalla categoria e con un rendimento sempre elevato. Lui, Soligo, Fabiano, Cernuto e Vicario, infatti, sono i cinque superstiti del Venezia che due anni fa in Serie D cercava di vincere sempre, da Dro a Tamai, e che oggi grazie al campionato dell’anno scorso dominato in Lega Pro guarda tutti dall’alto in basso dopo le prime dieci partite di Serie B, a braccetto con l’Empoli appena battuto lo scontro diretto. «È qualcosa di incredibile, è tutto molto bello ma ho paura che se ci pensassimo troppo non andremmo poi molto lontano confida le sue sensazioni Marco Modolo Ha ragione mister Inzaghi, siamo a quota 17 punti e ce ne mancano 33 per avere la certezza della salvezza, chiaro che certi risultati fanno gola, noi però non dobbiamo distrarci da nostro obiettivo primario». L’Empoli capolista con un attacco costosissimo e stellare alla vigilia un po’ apprensione la metteva. Invece il Venezia ha sofferto poco o nulla affondando il colpo da tre punti nel finale. «Non ci sono segreti particolari, noi in settimana lavoriamo tanto e bene sul piano della concentrazione, quindi mettendoci la massima attenzione difficilmente sbagliamo. La difesa è tornata a ermetica e a non subire gol dopo Ascoli? Siamo stati perfetti tutti, da Audero agli attaccanti, perchè giocando da vera squadra abbiamo chiuso come dovevamo gli spazi centrali, sapendo che poi l’Empoli avrebbe faticato sulle fasce». […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Capolista in Serie B, sedici anni e mezzo dopo: Pippo Inzaghi come Cesare Prandelli. La vittoria sull’Empoli ha proiettato gli arancioneroverdi in testa alla classifica di Serie B in condominio con i toscani di Vivarini. Non accadeva dall’8 aprile 2001, trentesima giornata, quando al Penzo la squadra di Prandelli superò (2-0) la Salernitana con le reti nel secondo tempo di Arturo Di Napoli su calcio di rigore (14′) e di Pippo Maniero (38′). Il Venezia approfittò del pareggio tra Torino e Chievo (0-0) per salire a 56 punti, scavalcando i veronesi (55) con i granata (54) e il Piacenza (54, 2-1 al Pescara) all’inseguimento. Un primato che durò una sola settimana visto che nel turno successivo il Venezia avrebbe perso (1-2) a Cagliari e chiuso quel campionato con la promozione in Serie A, ma solo al quarto posto.Nel corso di quel torneo il Venezia salì al primo posto in solitudine (29 punti) anche il 19 novembre 2000, al termine della sedicesima giornata d’andata e nonostante il pareggio (2-2, a segno sempre Di Napoli e Maniero) a Sant’Elena contro la Sampdoria. Il Venezia approfittò della sconfitta (0-1) a Piacenza del Chievo (28 punti), dei pareggi del Cosenza (28, 0-0 con la Ternana) e del Cagliari (27, 1-1 ad Ancona). Anche in quel caso il primato sfumò dopo sette giorni perdendo (1-2) lo scontro diretto del Bentegodi contro il Chievo. […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Nemmeno il tempo di gustarsi la vittoria sull’Empoli e il primato in classifica e il Venezia è sceso ieri mattina in campo per iniziare a preparare il derby di domani sera a Cittadella. Venezia che è ritornato ad avere la miglior difesa del campionato (7 reti al passivo), dopo la sconfitta (0-2) del Palermo, ma che soprattutto ha incassato un solo gol, peraltro sugli sviluppi di un corner contro il Parma, in cinque gare disputate a Sant’Elena. Inzaghi potrebbe operare qualche cambio a Cittadella, anche se nel precedente turno infrasettimanale operò una sola variazione obbligata (Stulac per lo squalificato Bentivoglio) tra Spezia e Avellino. Potrebbe essere il turno dal primo minuto della coppia Geijo-Moreo in attacco, dell’inserimento di Pinato a centrocampo (per Suciu) e del ritorno di Del Grosso a sinistra (per far rifiatare Garofalo). […]

Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Il passato recente del Venezia si chiama Marco Modolo. Il “Sergio Ramos del Piave” è uno dei pochi ad aver vissuto l’ultimo biennio trionfale prima in Serie D, poi il Lega Pro, e ora , ancora con la maglia arancioneroverde, può guardare dall’alto la Serie B, assieme all’Empoli, sconfitto proprio sabato al “Penzo”. Della serie, è tutto molto bello, specie se ti presenti al derby di domani a Cittadella da capolista. «Sarà una partita molto dura, lo sappiamo» spiega Modolo «perché andremo nel campo più difficile del campionato. È una squadra rognosa, dovremmo presentarci al “Tombolato” con umiltà ma convinti di poter farcela con i nostri mezzi». Mezzi che il Venezia ha messo in campo sin dalla prima giornata, due mesi fa. Una squadra solida, rocciosa, spazi agli avversari zero, chiedere a Caputo e compagnia, ossia il miglior attacco del torneo, che al Penzo ha dovuto alzare bandiera bianca.Dopo le difficoltà iniziali, anche l’attacco ha cominciato a ingranare. «Sin dal ritiro estivo» rileva Modolo «stiamo lavorando con intensità. Ad agosto è normale non essere perfetti ma abbiamo sempre creato occasioni e ora i meccanismi sono migliorati». […] «C’è tanto equilibrio» prosegue Modolo «un passaggio a vuoto ti fa precipitare in zona playout. Se giocheremo come sabato, sarà dura batterci». […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) C’è fermento per il derby Cittadella-Venezia, unico del Veneto, in calendario domani alle 20.30 al Tombolato. […] L’assenza di Iori non giustifica questa deludente prestazione, è mancata la squadra nel suo insieme, che contava nei rientri di Marco Varnier, solitamente una garanzia nel reparto difensivo, e di Enrico Pezzi, esperto terzino di fascia sinistra che annovera due promozioni dalla C alla A con il Benevento. «Abbiamo cercato l’approccio giusto che ci è riuscito nel primo tempo – spiega quest’ultimo- ma nella ripresa ci siamo disuniti dopo il secondo gol non riuscendo a difenderci con ordine, mentre il Bari ha interpretato bene la partita e ci ha fatti girare a vuoto. Siamo andati sempre più in difficoltà commettendo altri errori». Sei gol presi nelle ultime due partite con Cremonese e Bari sui quattordici complessivi in dieci partite, dicono che il Cittadella ha toccato il fondo: a questo punto o rimbalza oppure rischia di essere coinvolto nella lotta per non retrocedere. E domani sera arriva la capolista. «Partiamo da due stati d’animo opposti – sottolinea Pezzi- Noi dobbiamo canalizzare al meglio la tanta rabbia che abbiamo e ripartire dalle nostre certezze per giocare come abbiamo dimostrato di saper fare». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] A macchiare la gara del “San Nicola” troppe amnesie difensive. Enrico Pezzi, non immune da colpe, non si nasconde: «Tutto sommato, nella prima frazione abbiamo retto, ma poi, dopo aver incassato il secondo gol, ci siamo disuniti e a causa di altri errori individuali sono arrivati anche il terzo e il quarto. Non siamo riusciti a difenderci con ordine in certe situazioni e abbiamo lasciato che emergesse la qualità del Bari, che è tanta. Loro hanno interpretato molto bene la gara, hanno tenuto il possesso della palla facendoci correre a vuoto e, quando la recuperavamo, non siamo quasi mai riusciti a ripartire. Nel complesso direi che meriti e demeriti sono al 50%». In questi casi tornare a giocare subito può essere la miglior medicina. «Avremo l’opportunità di rifarci. Arriviamo al derby con stati d’animo opposti, perché la squadra di Inzaghi è reduce da un successo esaltante colto negli ultimi minuti contro un avversario forte come l’Empoli, ed è addirittura in testa. Come farcela? Noi dobbiamo tornare a fare il Cittadella e giocare come sappiamo, ritrovando la rabbia che ci è mancata a Bari e ripartendo dalle sicurezze che abbiamo». […] In Serie B il derby manca invece dalla stagione 2000/01, l’unica in cui si è disputato, nonché la prima dei granata fra i cadetti. La gara d’andata si disputò allo stadio Penzo e terminò 2-2, con i padovani avanti prima con Sturba e poi con Zanon, mentre a guidare le squadre erano Prandelli e Glerean. La sfida di ritorno si giocò all’Euganeo, e vide l’affermazione dei granata per 2-1 con Turato e Sturba in gol. Proprio Andrea Turato (93 Citta, 47 Venezia) e Alessandro Sturba (67 Citta, 6 Venezia) sono due tra i cinque giocatori che hanno militato in entrambi i club in B. Oltre a loro anche Giancarlo Cinetto (36 Citta, 11 Venezia), Stefano Ghirardello (71 Citta, 4 Venezia) e la bandiera granata Andrea Pierobon, che totalizzò 15 presenze nella stagione 1996/97 fra i lagunari. […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) «Mi auguro che quella di venerdì sia la prima di tante emozioni, ma dovrò meritarmele sul campo. Bisoli ha grande fiducia in noi giovani e non si fa problemi a buttarci nella mischia». Così sul derby con il Bassano: «Abbiamo vinto la partita da squadra, con una positiva prestazione collettiva e non c’è molto altro da aggiungere. Dove possiamo arrivare? Diciamo il più in alto possibile. Siamo un gruppo affiatato che sicuramente ha voglia di vincere. L’importante è non smettere di lavorare in questo modo e non abbassare mai la concentrazione».

Ore 10.50 – (Gazzettino) E all’ingresso in campo? «Un bel peso sullo stomaco che ho cercato di mascherare. Il tecnico mi aveva detto di stare tranquillo e di fare quanto avevo provato in settimana. Da parte mia ho cercato di non farmi distrarre o condizionare da tutto quello che era di contorno e di concentrarmi unicamente sulla partita. È andata bene, sono contento, ma soprattutto per la grande vittoria ottenuta dalla quadra». […] Dopo il debutto, non mancheranno a breve nuove sfide ad alto contenuto emotivo, tra cui il derby con il Mestre, la città in cui vive, la sfida al vertice con il Pordenone e quella contro il papà, tutti appuntamenti in programma a novembre.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Un’altra nota lieta è data dallo spazio concesso da Bisoli ai giovani della rosa e venerdì se ne è avuta una nuova riprova con l’ottimo debutto dal primo minuto di Riccardo Serena. Lo stadio Euganeo porta decisamente bene al centrocampista mestrino che tre stagioni fa, con la maglia dell’Union Pro alla prima di campionato, aveva esordito in serie D affrontando proprio i biancoscudati. «Mai avrei pensato quel giorno – racconta – che tre anni dopo mi sarebbe capitato lo stesso con il Padova. Ho avuto la certezza che sarebbe capitato a me nella riunione tecnica, leggendo il mio nome sulla lavagna e ho immediatamente provato una grossa emozione, ma al tempo stesso è stata una bella carica perché volevo ricambiare al meglio la fiducia dell’allenatore».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Per effetto del 2-2 casalingo del Pordenone con il Mestre dura solo due giorni il primato del Padova, ma ragionando in termini di media punti (2,11 a gara per i biancoscudati rispetto ai 2 dei neroverdi, che hanno disputato una partita in più), la truppa di Bisoli può sorridere. Per ritrovare il Padova al primo posto nei tornei professionistici, senza dunque considerare la cavalcata trionfale in serie D nella stagione 2014-15, bisogna tornare indietro di sei anni. Dopo un successo per 4-1 a Empoli alla settima giornata del campionato di serie B 2011-12, la squadra allora allenata da Alessandro Dal Canto agganciava in vetta il Torino con 17 punti con un bottino di cinque vittorie e due pareggi. Un’analoga situazione in serie C è invece capitata, sempre a ottobre, nella stagione 2007-08, quando il Padova di Ezio Rossi, poi sostituito da Sabatini, si ritrovava al comando insieme al Cittadella, ancora con 17 punti, grazie all’1-0 sul Lecco all’ottava giornata con gol di Muzzi. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “I padovani Sottovia e Zecchin fanno un regalo a Bisoli”) […] Il Padova ha raggiunto il podio, vi è salito sopra e promette di restarvi il più a lungo possibile, per giocarsi la promozione diretta in B nel rush finale di primavera 2018. Non è stato fatto ancora niente, come sostiene pervicacemente l’allenatore di Porretta Terme, eppure l’immagine di solidità e robustezza consegnataci dal vittorioso derby con il Bassano è di quelle che convincono. Mai come in questa stagione le chance di successo finale appaiono concrete, perché non ci sono più le “corazzate” Venezia e Parma e perché obiettivamente il lotto delle rivali non supera il numero di 5 squadre, allargando, oltre a quelle già citate prima (Pordenone, Samb e Renate), il ventaglio delle pretendenti allo stesso Bassano e ad una tra Albinoleffe e FeralpiSalò. Non è adesso che si decidono le sorti di una stagione, tuttavia è meglio essere in alto che dietro, su questo, crediamo, nessuno avanzerà dubbi. […] Si viaggia ad una media di oltre 2 punti a partita, e, se il trend dovesse restare tale, lo sbocco finale sarebbe per forza di cose il salto di categoria.Bene, dunque, in attesa di capire come vivremo questa settimana “anomala”, considerato che a Modena vige il caos. Ci siamo già espressi al riguardo, ma quando lo stesso Bisoli parla di “possibile campionato falsato”, manifesta il disagio e il disappunto di chi crede, o vorrebbe continuare a credere, in un calcio ancora regolare e “pulito”, non condizionato da “veleni” e patetici tentativi di ingannare tutti aggirando regolamenti e scadenze. Per noi Gabriele Gravina, presidente di Lega Pro, dovrebbe dimettersi, perché ha chiuso gli occhi su situazioni scandalose (il Taranto l’anno scorso, il Modena oggi, senza considerare il Rende, reinserito in terza serie dopo averlo lasciato fuori inizialmente). […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ogni settimana ci sentiamo prima della gara, mi chiede sempre come vanno gli allenamenti e come mi sento: quando giovedì il mister mi ha dato la casacca in allenamento, e ho realizzato che c’era la concreta possibilità di giocare, gliel’ho detto subito. Mi ha chiesto di giocare in maniera semplice, e di sfruttare questa occasione: è stato contento». […] L’esordio assoluto, con la Samb, è arrivato a pochi giorni dal 21º compleanno. Come ha festeggiato, venerdì sera, il suo debutto da titolare? «Ma no, sinceramente non ho sentito nessuno dopo la partita. Ero tranquillo e soddisfatto, sono tornato a casa e sono andato a letto».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Una sensazione che ti fa salire ancora di più la voglia di dare il massimo, di continuare ad allenarti per vivere momenti simili». E come pensa di essere andato? «Non saprei cosa dire. Ho cercato di dare il massimo, tutto ciò che so fare l’ho messo sul campo. Poi ci sono il mister e il pubblico per dare giudizi, io ho provato solo a fare del mio meglio. Sono contento della mia partita, molto contento per la vittoria. Peccato per quel tiro parato da Grandi nella ripresa: se fosse arrivato pure il gol, sarebbe stata davvero una serata da incorniciare». Papà Michele ha visto la partita? «Non era allo stadio, ma mi ha seguito in televisione.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Ero molto emozionato, ma ho cercato di nasconderlo», la confessione di Riccardo Serena. «Volevo dare il meglio di me per ripagare la fiducia del mister. Non mi aspettavo di debuttare in una gara così difficile, un derby d’alta classifica, ma ormai ho capito che non è raro, con Bisoli, vedere le innumerevoli prove che facciamo in allenamento portate in campo in occasione della gara. Nell’ultima settimana mi aveva provato tra i titolari, e venerdì è toccato a me». Cosa pensava, mentre attraversava il tunnel che la portava in campo? «Mi dicevo che quelle sono le partite che sogni quando sei solo un bambino: entrare nello stadio pieno, con i tifosi che cantano e sostengono la squadra per tutta la sera.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Modena-Padova si giocherà domenica 29? È questa la domanda che tutti si pongono in casa biancoscudata. Il match di ieri dei “canarini” a Fano è stato rinviato, su decisione del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, per lo “sciopero” dei giocatori gialloblù, i quali ancora attendono gli stipendi di luglio e agosto, e non è chiaro cosa accadrà fra sette giorni, quando i biancoscudati dovrebbero, da calendario, scendere in campo proprio al “Braglia”. Il Comune di Modena ha inoltrato ai legali del club il documento da approvare in giunta per la concessione d’uso dello stadio, che dunque, se verranno pagati in anticipo i 150 mila euro di affitto, potrebbe riaprire i battenti. I giocatori, però, per ora confermano lo stato di agitazione e, se non riceveranno le loro spettanze entro venerdì, non scenderanno in campo. […]




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