Per una notte, anzi per due visto che il resto della decima giornata del girone B si giocherà domenica, il Padova è lassù, in testa alla classifica assieme a Pordenone e Sambenedettese, con lo stesso numero di partite giocate delle due capoliste. Merito dell’1-0 strappato con le unghie al Bassano, che cade, sì, ma che paradossalmente si conferma pretendente autorevole per le prime posizioni. Decide un rigore di Capello al 31’ del primo tempo e il divario potrebbe essere anche più ampio, se nella ripresa Grandi non si ergesse ad assoluto protagonista dicendo no per tre volte a Cappelletti, Pinzi e Serena. Partita muscolare, maschia, spesso quasi cattiva, con i giocatori in campo che se le danno di santa ragione e con una supremazia territoriale non banale del Padova. Che gioca e chiude ogni spazio, quando serve picchia con Trevisan e Pinzi, che aggiusta il colpo e che riesce almeno nel primo tempo a contenere l’estro di Minesso. A fare la differenza un maestoso Pulzetti, che corre per tre e griffa giocate di qualità sia in copertura che in appoggio agli attaccanti. La mossa di Bisoli sortisce gli effetti sperati, perché il Bassano soffre spesso fra le linee e il resto lo fa Capello, eccellente con la palla e quando si tratta di pressare alto i due centrali difensivi Bizzotto e Barison. Sul taccuino quattro chance nitide per il Padova: un colpo di testa di Pulzetti a lato, un tiro di Guidone in mischia fuori di poco, un coast to coast di Pulzetti con parata da circoletto rosso di Grandi e il rigore che sposta gli equilibri conquistato da Capello.
[…]E l’1-0 finale dà l’idea di una prima sentenza sulla strada che porta alla promozione in B ma tanto i biancoscudati quanto i giallorossi saranno protagonisti fino alla fine.
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)