«Chiudiamo l’esperienza della Uefa Futsal Cup a Padova con un successo sportivo e con una grande iniezione di autostima»
Archiviato il Main Round con il passaggio del turno alle spalle del Barcellona, il presidente Stefano Zarattini si sente di elargire complimenti a tutti per questi quattro giorni di sport e cultura che hanno unito la Luparense a Padova e ai suoi tifosi. Dallo staff agli organizzatori, passando per la comunicazione e l’apporto istituzionale. Un ringraziamento particolare va a Diego Bonavina, assessore allo sport del comune di Padova:
«Dal primo giorno quando gli abbiamo proposto Padova e la KioeneArena lui si è dimostrato entusiasta e accanto a noi. Anche durante la preparazione e lo stesso torneo ha rappresentato degnamente Padova e cosa significa lo sport in questa città e in questa regione. Da parte nostra, speriamo, di aver reso onore alla fiducia sia portando un evento europeo in costante crescita, sia organizzando un tour con i delegati Uefa, gli arbitri e le società straniere per far apprezzare la cultura artistica padovana e italiana»
Il presidente della Luparense, però, tra i tanti ricordi che porterà con sé di questa fantastica avventura, ne ha uno che mette al primo posto: la risposta coinvolgente dei tanti tifosi e appassionati di calcio a 5 nell’ultima serata, quella del 14 ottobre culminata con la supersfida tra Luparense e Barcellona. Ben 3000 spettatori e una convinzione, si può e si deve far ancora meglio:
«Vedere così tanti bambini, genitori, ragazzini timidi ed emozionati che chiedevano selfie o autografi ai nostri giocatori o a quelli spagnoli è una cosa che mi rimarrà impressa per molto tempo. Padova sta riscoprendo il calcio a 5, c’è bisogno di un percorso e spero che il nostro contributo possa servire per alimentare questo sport che in Europa e nel mondo ha lo stesso prestigio del calcio a 11»
E ora, pensando al futuro e all’Elite Round?
«Aspettiamo il sorteggio di giovedì 19 ottobre e poi ci metteremo seduti attorno a un tavolo, magari con lo stesso assessore Bonavina per capire se ci sono margini e possibilità per un bis»