Ore 20.00 – (Il Piccolo) La Triestina si prepara alla trasferta di domani a Bassano (inizio ore 14.30) con un’infermeria piuttosto affollata e una totale emergenza offensiva. Nessuno, a parte Castiglia e Mori, è del tutto ko, ma si tratta di acciacchi piuttosto importanti che coinvolgono ben altri quattro giocatori, dei quali tre sono attaccanti. In difesa l’unico problema è quello di El Hasni, che anche ieri ha fatto solo terapia e qualche corsetta, ma che appare distante dall’essere al meglio. La sua eventuale assenza si somma a quella di Mori, per cui Sannino come difensori centrali avrà a disposizione solamente Aquaro e Codromaz. Ma l’allarme più preoccupante riguarda l’attacco. Di Mensah si sapeva: già giovedì il suo dolore nella zona alta del retrocoscia era diventato fastidioso tanto da consigliarne lo stop. Ieri le cose non sono migliorate di molto: anche per lui terapia e qualche corsetta, ma è ovvio che trattandosi di un guaio muscolare bisogna andarci molto cauti. Certo, Mensah ha abituato a settimane di lavoro a parte e poi a improvvise resurrezioni la domenica, ma stavolta le cose sembrano essere più serie. Il fatto è che alle sue condizioni precarie si aggiungono quelle di altri due attaccanti, ovvero Pozzebon e Hidalgo, entrambi alle prese con un problema a una caviglia e anch’essi a questo punto in forte dubbio per Bassano. […] Di ruolo a Sannino resterebbero solamente Arma e Petrella: chissà che non sia venuto il momento dell’esordio dal primo minuto anche per l’attaccante ex Teramo. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Sappiamo che ci aspetta una battaglia molto dura, ma siamo pronti ad affrontarla». Alberto Rubbo suona la carica in vista di Mestre-Reggiana in programma domani alle 14.30 a Portogruaro. Una gara insidiosa per gli arancioneri, che vogliono confermare il buon momento contro una squadra in grande crescita, da non giudicare in base ai punti conquistati fino ad oggi. «La classifica della Reggiana non rispetta il valore del loro organico – spiega il centrocampista – inoltre arrivano dalla vittoria sul Vicenza di lunedì, per cui saranno sicuramente molto carichi». Il Mestre, che sarà al completo, avrà comunque un solo obiettivo. «Come sempre, andremo in campo per vincere, perché è questa la nostra filosofia di gioco. Siamo fiduciosi perché giorno dopo giorno, grazie al duro lavoro, continuiamo a crescere e migliorare, divertendoci e facendo divertire. Sappiamo che qualche punto è stato lasciato per strada, ma siamo altrettanto certi che continuando ad allenarci al massimo riusciremo a riprenderci quanto abbiamo perso». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Allarme Burrai: il regista sardo, perno del centrocampo pordenonese, non si è allenato nemmeno ieri. Inizialmente si pensava a un riposo, dal momento che il deejay della mediana aveva saltato la seduta di giovedì, ma il forfait del venerdì ha messo tutti in allarme. Oggi, in fase di rifinitura e prima della partenza per Bergamo (Albinoleffe-Pordenone si giocherà alle 18.30 di domani), il tecnico Leonardo Colucci scioglierà le riserve e deciderà se utilizzare il regista dal 1′, oppure concedergli un turno di riposo in vista della lunga serie di partite che attende il Pordenone nel prossimo mese. Sasà si è fermato e per il Ramarro è un bel guaio. Il centrocampista ha accusato un leggero problema a un ginocchio e per precauzione è stato costretto a saltare il primo allenamento, quello di giovedì. Niente paura, si pensava. Invece ieri il fastidio è diventato più acuto e Burrai non ha potuto prendere parte nemmeno alla seduta che precedeva la rifinitura odierna. Non si tratta di un dolore insopportabile, oppure di un campanello d’allarme che porti a qualcosa di più grave. Ma per il momento è meglio non rischiare. La notte in questo caso dovrà portare consiglio: solo oggi si conoscerà il responso. Il Pordenone ha già perso Berrettoni nella fase più calda della scorsa stagione: sempre il ginocchio, allora fonte di un problema più serio. Non si vuole ripetere lo stesso caso. Proprio il Berre ora sta lentamente recuperando ed è vittima dei soliti problemi muscolari che derivano da un intervento articolare al ginocchio. Rischiare di sottoporre Burrai allo stesso calvario non sarebbe sensato. A oggi il metronomo è a rischio per Bergamo e il Pordenone non ha un vero regista da inserire al suo posto. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Cresce la fiducia di Mauro Lovisa nel suo Pordenone che, nonostante le ultime non proprio brillanti prestazioni, ha riguadagnato la vetta della classifica insieme alla Sambenedettese. Ora il ramarro è atteso da tre impegni sulla carta più che abbordabili (Albinoleffe, Mestre e Fermana) e potrebbe addirittura tentare la fuga. Re Mauro spiega perché non lo sorprende il buon avvio di Stefani e compagni. «È la logica conseguenza ha fatto capire a Tmw di due anni di lavoro basato sulla continuità. Questa squadra è stata costruita nel tempo: ha voglia di giocare e competere ad alti livelli sino all’ultima giornata». Pordenone dunque favorito nella corsa per la promozione in B? «Non mancano le rivali nemmeno quest’anno premette -. Davanti a tutte metterei il Padova, che rispetto alle altre ha più qualità, storia e blasone, ma ci siamo anche noi e non molleremo». Gli addetti ai lavori, soprattutto quelli che non vivono da vicino le vicende della squadra, si meravigliano soprattutto del fatto che il Pordenone non abbia, almeno finora, risentito del cambio in panca fra Tedino e Colucci. «Ciò che accomuna i due tecnici spiega Lovisa è l’ottimo modo che hanno di lavorare sul campo. Colucci per me non è una sorpresa: sa bene cosa fare durante la settimana e ha una precisa filosofia di gioco». Re Mauro non è nemmeno sorpreso dall’impatto che ha avuto Tedino sul Palermo di Zamparini, primo in B, sia pure in coabitazione (come il Pordenone in C) con Empoli e Frosinone. «Mi sorprende invece afferma che Bruno non sia arrivato prima nel grande calcio. Lo avrebbe meritato, per le sue indubbie qualità. Credo che il primato in B sia il giusto premio per una persona seria e capace come lui. Mi ricorda è il lusinghiero paragone di Lovisa ciò che è accaduto a Sarri (mister al quale il tecnico di Corva ha sempre detto d’ispirarsi, ndr), giunto tardi a Napoli, fra lo scetticismo iniziale, che poi invece ha convinto tutti».
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Bello, disinvolto, ma a volte un po’ disattento. Cinico, concreto, quasi impenetrabile. Quale dei due “abiti” indosserà il Pordenone nell’appuntamento di domani (alle 18.30) allo stadio Azzurri d’Italia di Bergamo? Un quesito dal quale dipende l’esito di un match, quello con l’Albinoleffe, fondamentale nell’ottica di conservare l’attuale primato e accumulare punti, prima del mese di novembre, in cui i neroverdi sono attesi da un autentico tour de force tra campionato e Tim cup. In casa sinora la squadra di Colucci ha mostrato il suo volto più “allegro”. In tutti i sensi. Segna a raffica (11 reti in 4 partite: di gran lunga il migliore score del girone B di serie C), ma subisce pure: 6 gol presi, come nessuna delle squadre di vertice. Tanto che per trovare chi ha fatto peggio bisogna scendere sino al Ravenna (7), dodicesimo. In trasferta la metamorfosi. Stefani e compagni sembrano svestire i panni della compagine frizzante e assumere i connotati della squadra cinica. Meglio, di una sorta di bunker. Appena 2 reti subite in 4 partite e tutte in una circostanza, ovvero nella difficilissima, anche per tradizione, trasferta di Bassano. A Santarcangelo, Fano e Salò, invece, la porta di Perilli è rimasta inviolata. E ciò ha consentito, in due occasioni, di poter capitalizzare al massimo anche un solo “golletto” di vantaggio, come quello di Burrai in Romagna e di Parodi nelle Marche. […]
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Chi ci capisce qualcosa alzi la mano. La trattativa, ma forse sarebbe meglio usare il plurale, riguardanti la cessione delle quote di maggioranza del Vicenza calcio sono entrare in una fase caotica con intrecci, diffide e botta e risposta che non lasciano presagire niente di buono. Sulle contrattazioni con la holding lussemburghese Boreas Capital iniziate a maggio e sospese il 29 settembre con un comunicato in cui si ringraziavano i tifosi biancorossi per il sostegno ricevuto, resta da capire se è stata scritta effettivamente la pagina finale, oppure se Boreas Capital intenda essere ancora parte attiva nella corsa all’acquisto delle quote di maggioranza del club di via Schio. La domanda sembra aver trovato una risposta, considerato che la holding lussemburghese presenterà la manifestazione di volontà all’acquisto del Vicenza calcio entro domani così come è previsto nella lettera di intenti firmata il 10 luglio scorso. Un passo importante, che sgombra il campo da dubbi e che conferma che Boreas Capital non rinuncia all’acquisto del Vicenza, visto che adesso la holding lussemburghese avrà tempo fino al 10 novembre per sottoscrivere il contratto definitivo. Il tutto a seguito della diffida comunicata pochi giorni fa in cui la stessa Boreas Capital ha sottolineato e ribadito l’esistenza di un vincolo contrattuale di esclusiva in proprio favore e l’eventuale opponibilità a terzi. Boreas Capital, quindi, alle condizioni pattuite e sottoscritte con Vi.Fin. è pronta ad acquistare il club. Di tutt’altra opinione l’attuale proprietà, che ritiene che la holding lussemburghese abbia interrotto in maniera unilaterale le trattative e che di conseguenza la finanziaria vicentina sia libera di trattare con altri pretendenti la cessione. Candidati che ci sono, e a confermarlo è stato il presidente di Vi.Fin. Marco Franchetto, che ha pubblicamente dichiarato come ci siano due cordate interessate all’acquisto del club e che una delle due sia più avanti nelle contrattazioni. Il gruppo a cui fa riferimento Franchetto è quello rappresentato dal politico piemontese Fabio Sanfilippo, che ha reso noto di essere pronto a chiudere dai primi giorni di ottobre restando in attesa di documenti dall’attuale proprietà. Documenti senza i quali la chiusura dell’acquisto del Vicenza non viene considerata attuabile. […]
Ore 17.15 – Queste le dichiarazioni di Alessandro Capello dopo il ko di Teramo: “Dispiace questa sconfitta, nel primo tempo potevamo andare sul 2-0. Io esterno? No, era sempre 4-3-1-2, io partivo un po’ più dietro. Dopo che mi sono sbloccato sto meglio anche a livello mentale, non mi interessa più di tanto aver segnato visto che abbiamo perso. Il gol a fine primo tempo ha cambiato tutto, sono partiti più carichi nella ripresa, è andata così e dispiace davvero. L’occasione nel finale? Ho calciato di punta perché mi è rimasto un po’ sotto il pallone, non sono riuscito a dare forza”
Ore 17.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli dopo la sconfitta di Teramo: “Nel secondo tempo loro hanno fatto gol su calcio piazzato, noi abbiamo avuto tre occasioni clamorose, due con Capello e una con Cisco. Ci è mancata un pizzico di cattiveria, vedo molta agitazione da parte di tutti, venivamo da quattro vittorie. Può capitare anche di perdere. Io penso che la squadra abbia fatto una partita come doveva farla, su due palle inattive abbiamo preso due gol. Nella ripresa loro hanno fatto il 2-1, la squadra non è crollata, ma siamo ripartiti alla ricerca di un altro gol. Capello più di questo non poteva fare, è mancato forse il sostegno di qualcun altro, da qualche altra parte. Accetto le sconfitte, ma non siamo stati surclassati. Non sempre vince chi merita, abbiamo preso sputi e insulti per tutta la partita, sinceramente non credo sia corretto assistere a certe scene, poi fa parte del calcio, quello che succede in campo rimane in campo”
Ore 16.30 – Qui Teramo, fischio finale: Teramo-Padova 2-1.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia ad Ascoli per centrare un altro colpo esterno, confermarsi il top team fuori casa e salire ancora. Nessuno ammette di guardarla, ma la sontuosa classifica della matricola distante un solo punto dalla vetta della B alla vigilia della nona giornata regala all’odierna trasferta al Del Duca tutti i connotati della classica occasione da sfruttare. «L’Ascoli ha otto punti contro i nostri 13, conosco l’ambiente e credo proprio che questo pomeriggio tutte le pressioni saranno sui bianconeri prevede Marcello Falzerano, uno degli ex con Domizzi, Del Grosso (compagni nella Serie A 2005/06) e Andelkovic quindi significa che starà a noi aumentare ancora questo loro peso. Due settimane fa a Terni è stato il top, non capiterà tutte le volte di segnare subito dopo meno di due minuti, tuttavia anche oggi al fischio d’inizio dovremo essere già carichi e grintosi come sappiamo essere». Domenica scorsa battendo il Carpi per 2-0 con Marsura e Pinato il Venezia ha vinto la sua terza gara in campionato, la seconda consecutiva e nelle Marche insegue il tris dopo i blitz di Bari e Terni. «Volevamo fortemente ritrovare la vittoria al Penzo, non per questo però la definirei liberatoria. Avendo superato il Carpi abbiamo compiuto un altro passo nel percorso di crescita e adattamento a un campionato nuovo per molti di noi. Ci sentiamo tutto fuorché arrivati, vogliamo migliorarci e superare i tanti ostacoli che troviamo davanti a noi». […] Per la prima volta in stagione Pippo Inzaghi ha davvero l’imbarazzo della scelta questo pomeriggio ad Ascoli. In un 5-3-2 sempre più collaudato tra i pali al posto di Vicario torna il titolare Audero, assente contro il Carpi per gli impegni con l’Italia Under 21 (l’ex Juve ha giocato titolare a Ferrara nel 4-0 al Marocco); il terzetto di centrali vedrà sempre Andelkovic, Modolo e capitan Domizzi, con Zampano esterno a destra e Garofalo (al debutto una settimana fa dopo il lungo infortunio) sulla sinistra, favorito su Del Grosso. Passando al centrocampo intoccabili Bentivoglio in regia e Falzerano come interno destro di spinta, con Suciu e Pinato (buon innesto in corsa con tanto di gol di 2-0 al Carpi) a giocarsi il posto. Arrivati all’attacco qui Inzaghi può fare tutto e il contrario di tutto: logica vorrebbe la riconferma di Zigoni-Marsura, ma Moreo è ristabilito come Geijo, quindi il tecnico potrebbe anche cedere alla tentazione di schierare la coppia Zigoni-Geijo.
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Fulvio Fiorin contro Filippo Inzaghi. Può sembrare un faccia a faccia apparentemente insignificante, ma andando a scavare dietro le quinte e nella carriera di Superpippo, si scopre che Ascoli-Venezia non può essere una partita come le altre. Fiorin, attuale guida tecnica dell’Ascoli, fu una sorta di «mentore» nel momento in cui Inzaghi appese le scarpe al chiodo e intraprese la carriera di allenatore delle giovanili del Milan. Oggi alle 15 al Del Duca si ritroveranno di fronte, in un faccia a faccia dai contenuti agonistici davvero stuzzicanti, due allenatori diversi come età, background e impostazione, ma legati a doppio filo. Il Venezia proseguirà nella ricerca quasi ossessiva di un equilibrio fra efficacia e bel gioco, considerato che Joe Tacopina non è uno che si accontenti. «Mi fa molto piacere ritrovare Fulvio — ha ammesso Inzaghi — che mi ha insegnato tanto e che è stato un mio grande insegnante di calcio, che ho avuto come secondo negli Allievi e nella Primavera e come collaboratore della prima squadra al Milan». Ieri, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, Fiorin ha ricambiato l’assist, rilasciando dichiarazioni al miele nei confronti del collega: «C’è stima e amicizia con Inzaghi — ha sorriso l’allenatore dell’Ascoli — l’ho visto crescere come allenatore al Milan e sono contento dei risultati che sta ottenendo. Affronteremo la difesa migliore del campionato e non sarà facile scardinarla. Noi abbiamo l’obiettivo di migliorare gara dopo gara, siamo un po’ penalizzati dal punto di vista di posizione in classifica e risultato, il sistema di gioco che stiamo utilizzando ci sta dando garanzie e certezze. La formazione? Bianchi e D’Urso nel ruolo di mezzala non hanno ancora la condizione per poter fare 90 minuti». A proposito di formazione: Inzaghi ieri ha provato un undici molto simile a quello che ha battuto il Carpi, alternando a centrocampo Suciu e Pinato, che potrebbe scalzare dal ruolo di titolare l’ex Pordenone. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) La solidità del Venezia, l’esuberanza dell’Ascoli: una sfida intrigante tra chi vede da vicino il vertice della classifica e chi vuole lasciare il fondo della graduatoria, due squadre comunque separate, dopo otto giornate, da appena cinque punti. È l’equilibrio disarmante del primo mese e mezzo della Serie B, nessuna squadra in fuga, nessuna staccata alla fine. La compattezza della fase difensiva del Venezia (quattro reti incassate), imbattuto in trasferta (8 punti in 4 partite), che l’Ascoli proverà a scardinare, anche se finora al Del Duca sono arrivate solo due reti (Rosseti su rigore contro la Pro Vercelli, Lores contro il Novara, vantaggio poi rovesciato dalla doppietta di Da Cruz). Gioca bene la squadra del binomio Fiorin-Maresca, scommessa tecnica del patròn Bellini, che in estate non ha esitato a privarsi del bomber Cacia, andato al Cesena, per puntare sulla verve giovanile di Rosseti, Favilli, Baldini e Clemenza. Inzaghi comincia ad avere tutta la rosa a disposizione, Bruscagin, Geijo e Signori si stanno avviando a una condizione ottimale, per cui il tecnico ha tra le mani tante opzioni in ogni settore. […] Venezia quasi al completo nelle Marche, solo Evans Soligo è rimasto a casa. Inzaghi ritrova Audero e Mlakar, assenti contro il Carpi per gli impegni in Under 21, recupera Moreo, che si è allenato in gruppo negli ultimi due giorni, ma che in avvio lascerà spazio a uno tra Marsura, ottimo l’impatto domenica scorsa, e Geijo, in crescita, ma non ancora al top della condizione. Garofalo favorito su Del Grosso come esterno mancino dei cinque a centrocampo, ballottaggio tra Suciu, positivo il suo rendimento con il Carpi, e Pinato, ottimo impatto sul match con la rete del raddoppio. Ventiquattro i convocati da Inzaghi, uno dovrà andare in tribuna. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) I numeri possono essere considerati asettici, ma non mentono mai. E dicono che il Cittadella ha vinto tre delle ultime quattro partite. Questo significa che il Cittadella è l’undici del momento oppure per rientra tutto nella normalità? «Nel calcio non c’è mai niente di scontato – sottolinea il tecnico granata Venturato – Bisogna restare umili e avere capacità e voglia di migliorare, sempre». Poi confida: «Proprio in questi giorni ho detto più volte ai ragazzi che farà la differenza chi saprà crescere di più, chi avrà la capacità di mettersi in discussione, chi affronterà le partite con grande concretezza. Parlando del Cittadella, dico che ci sono potenzialità ma deve migliorare e deve farlo concretamente». La classifica è molto corta, nessuno finora è riuscito a emergere, nemmeno gli squadroni, sulla carta, più blasonati: «In un campionato così lungo come quello di B è difficile che in questo momento della stagione qualcuno riesca a staccare le altre. Anche chi si è attardato ha il tempo per rientrare e competere per qualsiasi obiettivo. La cosa più difficile è porsi l’obiettivo della singola partita e ragionare solo su quella. Noi dobbiamo farlo sulla Cremonese». Che è una delle formazioni più attrezzate della categoria. «Lo confermo, per me è una delle squadre più forti del campionato, e ne dobbiamo prendere coscienza. Sarà quindi una partita molto difficile, ci si giocherà molto sotto tutti i punti di vista. E il Cittadella proverà a farlo, di fronte a un avversario dal grande potenziale». Cosa da temere in particolare della Cremonese? «È completa in ogni reparto, la rosa è ampia e i giocatori sono bravi e con grande esperienza. C’è fisicità e tecnica, mi sembra sia davvero una squadra costruita bene. Io guardo sempre al bicchiere mezzo pieno, e penso che il Cittadella possa giocarsela con tutti e quindi anche contro la Cremonese». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) La vetta è lì, a un solo passo. Delle tre squadre che stanno davanti, due potrebbero togliersi punti fra loro, Frosinone e Palermo, chiamate a sfidarsi questo pomeriggio, mentre la terza, l’Empoli, scenderà in campo soltanto lunedì sera, a Chiavari. Al di là di ogni sogno di gloria, il Citta deve prima pensare a superare la neopromossa Cremonese di Attilio Tesser, che, al netto di un ultimo mese senza vittorie, resta un avversario molto quotato. Vero, Roberto Venturato? «Sì, la Cremonese è una squadra completa, conta su una rosa ampia, ricca di giocatori che hanno esperienza, fisicità e qualità tecniche», risponde il tecnico granata, che non potrà contare su Iori, Scaglia, Lora e sull’infortunato dell’ultima ora Camigliano, bloccato da un problema agli adduttori. «Dobbiamo essere coscienti che affronteremo una delle rivali più forti di questo torneo, sarà un test in cui ci si gioca molto». La parola “test” in effetti inquadra bene la sfida. Se a Empoli e Pescara avete superato una prova di maturità, la sconfitta casalinga con l’Entella rappresentò un passo indietro da questo punto di vista. «Credo che dal punto di vista del gioco e della capacità di stare in campo anche la gara con l’Entella meriti la sufficienza, anche se non siamo stati abbastanza incisivi. Di sicuro, saper fare risultato anche nelle giornate meno positive conterà moltissimo in un campionato così lungo». […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Modulo identico, filosofie molto simili, neopromosse a un anno di distanza. Il Cittadella lo fu poco più di un anno fa, la Cremonese l’estate scorsa, la B è ora la dimensione comune. Oggi si affronteranno al Tombolato, con una lunga scia di ricordi che accompagna Roberto Venturato, il quale ha il grigiorosso cucito addosso dopo una lunga militanza alla guida della sua avversaria odierna. «Per me sarà sicuramente una partita speciale — sorride l’allenatore italoaustraliano alla vigilia di un altro passaggio chiave verso la consacrazione — a Cremona mi lega un rapporto profondo e di lunga data, quando ho allenato la Cremonese abbiamo sfiorato due volte la promozione in serie B. Dobbiamo sapere che affrontiamo una delle squadre più forti del campionato, con un potenziale importantissimo. La Cremonese ha una rosa ampia con giocatori molto validi, è una squadra completa perché ha fisicità e tecnica. Noi abbiamo le potenzialità per fare bene con tutti ma dobbiamo continuare a migliorarci». Oggi Venturato dovrà fare i conti con diversi acciacchi. Pezzi ha fatto un solo allenamento con il gruppo e partirà dalla panchina, Varnier è tornato dalla Nazionale con un acciacco alla spalla ed è in dubbio, Iori si è fratturato la decima costola e marcherà visita. Il resto è un rebus, con il solito via-vai fra campo e panchina e una formazione tipo che di fatto non esiste, se non per pochissime eccezioni. […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Madonna, Cappelletti, Russo, Contessa; De Risio, Pinzi, Belingheri; Candido; Capello, Guidone.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Già, perché in occasione della rifinitura non sono state provate situazioni su palla inattiva in chiave anti-Teramo, considerato che allo stadio ci potevano essere occhi indiscreti. Del resto, tutte le situazioni sono state ampiamente provate giovedì nella seduta a porte chiuse all’Appiani. Passando alla formazione, nel pacchetto arretrato Trevisan, alle prese in settimana con un affaticamento muscolare, potrebbe essere rimpiazzato da Russo. Il rebus da sciogliere riguarda invece il centrocampo, anche alla luce delle assenze di Pulzetti, Mandorlini e Tabanelli che sono rimasti a casa. Due le ipotesi più plausibili. Dando per scontate le conferme di Pinzi e Belingheri, per l’ultimo posto Bisoli potrebbe confermare dal primo minuto De Risio, con Candido libero di agire da trequartista alle spalle delle due puntie. Oppure il tecnico biancoscudato potrebbe decidere di riproporre la soluzione adottata nel secondo tempo in superiorità numerica con il Sudtirol quando, tolto De Risio all’intervallo, ha inserito Cisco arretrando Candido come mezzala, ruolo nel quale l’ex Bassano è piaciuto molto al tecnico. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Una vittoria per insediarsi in vetta alla classifica, anche se magari solo per una notte. Nell’anticipo di oggi a Teramo i biancoscudati puntano a sfoderare un’altra prova di forza per dare continuità a un cammino che da sei giornate li vede grandi protagonisti. Fano, Vicenza, Sambnedettese, Santarcangelo, Ravenna e Sudtirol le tappe di una crescita esponenziale, che ha riacceso grande entusiasmo anche nell’ambiente. […] Intanto, proprio per affrontare nel migliore dei modi la trasferta più lunga del campionato, la squadra ha raggiunto ieri alle 13.15 la sede del ritiro a Mosciano Sant’Angelo, a poco più di venti chilometri da Teramo. Pranzo leggero in albergo, un’ora in camera per riposare e a seguire trasferimento allo stadio Bonolis per una sgambata dal duplice scopo: sgranchirsi le gambe dopo il lungo viaggio in pullman e prendere confidenza con il terreno di gioco, soprattutto riguardo a rimbalzi e velocità della palla.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Una difesa difficile da perforare e una tradizione avversa nelle precedenti sfide disputate dal Padova allo stadio Bonolis. Dopo il cambio di modulo attuato nelle ultime tre gare, con il passaggio dal 4-3-3 a un più coperto 3-5-2, l’undici abruzzese ha subito un’unica rete a Bassano, pagando tuttavia dazio in avanti, con la sola marcatura di domenica scorsa a tempo scaduto di Foggia al Mercante che ha regalato il terzo pareggio di fila. E con il Teramo in campo, una rete in extremis non è certo merce rara, soprattutto contro le avversarie del Nordest. […] Sul fronte precedenti manca ancora all’appello il segno 2. Per il Padova un pareggio per 1-1 (autogol dopo un minuto e rigore avversario al 90′) nel torneo di C2, poi vinto, 1980-81 e, sempre in C2, un pesante ko per 3-0 il 12 marzo 2000, con successiva pesante contestazione degli ultras. L’anno scorso è finita 0-0.
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Madonna, Cappelletti, Russo, Contessa; Candido, Pinzi, Belingheri; Cisco; Capello, Guidone.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ma non è detto che non ci siano altre sorprese: se Candido venisse confermato dietro le punte, in mediana potrebbe trovare spazio uno tra Mazzocco e Serena. In ogni caso, attenzione al Teramo: «È una squadra costruita per stare nei quartieri alti», il monito di Bisoli, «La classifica attuale non deve ingannare. Tonino Asta è un tecnico che a Bassano ha dimostrato molto, non so cosa lo abbia portato poi a Teramo, ma all’epoca lottava per la B e aveva fatto molto parlare di sé, ha idee importanti e un gioco veloce, e può contare su elementi molto tecnici. Dovremo essere bravi a toglier loro la palla il prima possibile».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] La squadra biancoscudata ieri pomeriggio ha effettuato la rifinitura al “Bonolis”, un terreno artificiale ma tutt’altro che regolare: rovinato, a tratti sconnesso, certamente un’insidia che Bisoli ha voluto testare alla vigilia, per abituare la squadra ai rimbalzi e alla differente velocità della palla. […] Quanto alla squadra che oggi scenderà in campo l’unica certezza è il modulo: Bisoli non si scosterà dal 4-3-1-2 che ha portato la squadra ad un passo dal primo posto, ma potrebbe cambiare pedine viste le assenze di Tabanelli, Pulzetti e Mandorlini. In mezzo al campo potrebbe essere abbassato Candido, con l’inserimento a trequarti del giovane Cisco, che tanto bene ha fatto contro il Sudtirol e che potrebbe avere quindi la sua prima chance da titolare.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova punta alla vetta nell’anticipo di Teramo, mentre va in scena domani il resto del programma nel girone B di Serie C. Scontri di alta classifica a Fermo, dove arriva il Vicenza, e soprattutto a Meda, dove si gioca Renate-Sambenedettese. […] Il programma della nona giornata. Oggi, alle 14.30 Teramo-Padova (arbitro Cipriani di Empoli). Domani, alle 14.30 Bassano-Triestina (Prontera di Bologna), Fermana-Vicenza (Marchetti di Ostia), Mestre-Reggiana (Ayroldi di Molfetta), Ravenna-Feralpi Salò (Carella di Bari), Sudtirol-Santarcangelo (Fontani di Siena) e Renate-Sambenedettese (Amabile di Vicenza); alle 18.30 Albinoleffe-Pordenone (Pasciuta di Agrigento) e Gubbio-Fano (Zingarelli di Siena). Riposa il Modena. La classifica dopo 8 giornate: Pordenone e Sambenedettese 18 punti; Bassano 17; Padova e Renate 16; Vicenza 14; Albinoleffe 13; Mestre 12; Fermana 11; Feralpi Salò 10; Triestina e Ravenna 9; Reggiana e Sudtirol 8; Teramo 7; Gubbio 5; Fano e Santarcangelo 4; Modena -1.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Madonna, Cappelletti, Russo, Contessa; Candido, Pinzi, Belingheri; Cisco; §Chinellato, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) A scorrere la lunga lista di indisponibili a centrocampo, si capisce quanto bene abbia fatto il Padova e, in particolare, il suo dg Giorgio Zamuner, a piazzare il doppio colpo dell’ultimo giorno di mercato Belingheri-Pinzi. Oggi a Teramo, nell’anticipo della nona giornata di campionato in programma alle 14.30, non saranno a disposizione Mandorlini, Tabanelli e Pulzetti, senza contare che Mazzocco non è ancora al 100% dopo la frattura alla mano che, di fatto, lo sta condizionando parzialmente anche negli allenamenti. La soluzione provata a tratti nel corso della settimana, prevede Candido e Belingheri nel ruolo di mezzali e lo scatenato Cisco schierato trequartista, una disposizione questa che, se confermata, metterebbe in vetrina il Padova più offensivo della stagione. L’alternativa più prudente è rappresentata dal lancio dal primo minuto di Riccardo Serena, anch’egli provato pure nella rifinitura di ieri e alternato con altri compagni, con Candido trequartista, Cisco seconda punta e Capello confermatissimo dopo la doppietta al Sud Tirol. Diversamente sarà ballottaggio fra Guidone e Chinellato, che partono praticamente alla pari. «Ci potrebbero essere novità importanti di formazione — ha ammesso Pierpaolo Bisoli prima della partenza per l’Abruzzo, ieri mattina alle 8.30, in quella che, di fatto, sarà la trasferta più lunga del campionato — Candido da interno ha fatto la sua miglior partita, quando l’ho arretrato è stato uno dei migliori. Se indietreggia può ritagliarsi una nuova carriera. Candido mezzala e Cisco punta potrebbe essere un’idea importante». […]