Ore 20.30 – (Il Piccolo) Continui cambi al vertice della classifica, risultati che cambiano allo scadere, un affollamento in vetta con cinque squadre racchiuse in due punti: non si può proprio dire che nel girone B della serie C ci si annoi.Domenica scorsa, il pareggio allo scadere del Teramo a Bassano, ha fatto nuovamente mutare il volto della graduatoria. Con quel pareggio subìto in extremis, i veneti che domenica prossima ospiteranno la Triestina, si sono ritrovati dalla possibile fuga solitaria a essere terzi dietro la nuova coppia al comando, formata da Sambenedettese e Pordenone, appaiate a 18 punti. I marchigiani, in striscia positiva, si sono sbarazzati come previsto del Santarcangelo, mentre i “ramarri”, che già avevano pareggiato in casa il turno precedente con il Gubbio, solo alla fine grazie a un rigore sono venuti a capo del Ravenna: segno che non stanno attraversando un grande momento, ma il fatto che siano comunque di nuovo in testa, fa pensare sul potenziale della squadra di Colucci. Terzo, come detto, è il Bassano, ma attenzione perché le squadre che seguono appaiate al quarto posto a quota 16, ovvero Padova e Renate, hanno giocato una partita in meno e potenzialmente potrebbero dunque essere davanti a tutte.Insomma, tanto equilibrio e una vera ammucchiata in vetta. Il Padova ha continuato il momento positivo dominando il Sudtirol, mentre il Renate si conferma squadra rivelazione e in dieci stava vincendo a Fano prima di essere raggiunto, anch’esso allo scadere. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Non si può essere un giorno bravi e il giorno dopo scarsi, ed è vero. Tantomeno basando i giudizi esclusivamente sui risultati, come spesso sottolinea Sannino. I numeri però, soprattutto quando coprono ormai un lasso di tempo di un mese e mezzo, hanno pur sempre il loro significato. E allora, dopo il rotondo successo sulla Fermana, il tecnico e tutto l’ambiente alabardato potranno trarre ulteriore entusiasmo da altri due dati che certificano il valore di questa Triestina, nonostante un paio di settimane opache sul piano di risultati e prestazioni: la formazione alabardata infatti al momento vanta il quarto miglior attacco e la quarta miglior difesa del girone. E il fatto di aver giocato una partita in meno rispetto a metà delle altre squadre, può essere favorevole alla difesa, ma ovviamente penalizzante per l’attacco. Certo, il dato dei gol segnati è un po’ drogato dal 5-1 di Ravenna e dal 3-0 con la Fermana, visto che per oltre 200 minuti la Triestina è anche rimasta a digiuno, ma anche le altre squadre prima o poi vincono di goleada e il fatto di saper chiudere le partite è comunque una qualità da non sottovalutare. […] Capitolo difesa: con appena 6 reti al passivo, quello alabardato è il quarto reparto meno battuto del girone. In questo caso meglio hanno fatto solo Renate (3), Vicenza (4) e Padova (5), mentre alla pari con l’Unione c’è proprio quel Bassano che sarà l’avversario di domenica prossima. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Continua la preparazione del Mestre in vista della gara con la Reggiana di domenica alle 14.30 al Mecchia di Portogruaro. Una gara importante contro una formazione da non prendere sottogamba, come spiega Gianpietro Zecchin. «Sappiamo bene come la Reggiana abbia attraversato un momento difficile, ma conosciamo altrettanto bene il loro fortissimo organico, che non merita la posizione in classifica attuale. Dovremo essere bravi a restare concentrati e non farci ingannare dal momento non felice che hanno attraversato». Perché dopo il buon punto conquistato a Salò, l’unica cosa da non fare è montarsi la testa. «Non dobbiamo essere superficiali, bensì intelligenti e capire la forza del nostro avversario». […] Da questo punto di vista, la spinta del tecnico Zironelli è sempre la più importante. «Come dice sempre dobbiamo pensare di partita in partita, senza distrarci e continuando a perfezionare il nostro sistema di gioco. Siamo una squadra che crea molto e sebbene abbiamo lasciato per strada qualche punto, non ha nulla da rimproverarsi».
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nuovo allarme per Berrettoni. Emanuele ha svolto ieri l’allenamento differenziato, rispetto al resto del gruppo, a causa di un affaticamento. Non dovrebbe essere comunque nulla d’importante. Domenica ha giocato per oltre mezzora e non è stato certo risparmiato dai rudi difensori ravennati. Comprensibile quindi che, gettato nella mischia nelle ultime due gare dopo 5 mesi di assenza, il Berre possa risentire della fatica. Differenziato anche per Riccardo Martignago, convalescente per la distorsione alla caviglia subita nel primo tempo della sfida con il Gubbio. Tutti gli altri sono a disposizione in vista della trasferta di domenica (18.30) a Bergamo. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Al rammarico di tutta la società per i mugugni del pubblico nonostante quello che abbiamo fatto in questi anni e quello che la squadra sta facendo anche in questo campionato – Mauro Lovisa ha spiegato il suo comportamento a Tpn -, aggiungo il mio personale per le critiche rivolte a Mirko Stefani dopo l’errore commesso. Critiche ingiuste verso un giocatore che è con noi da tre anni, il cui apporto è stato fondamentale nel farci arrivare dove siamo. Mirko non è solo un ottimo calciatore, ma un uomo vero. Pensiamo, quando smetterà di giocare, di chiedere al capitano di restare in società per fare l’uomo-immagine del Pordenone». […] «Allegri nei giorni scorsi ha bloccato subito Lovisa ha detto che è più facile essere belli che vincenti. Se lo dice lui che allena la Juve, vuol dire che è vero. Forse noi incontriamo in questo momento qualche difficoltà accetta l’idea . Non bisogna mai dimenticare però che tanti di questi ragazzi hanno giocato la scorsa stagione sino a metà giugno, che hanno avuto poco tempo per riposare e che quella di domenica era la terza partita in 6 giorni. I tifosi devono capire queste situazioni e incitare la squadra nei momenti di difficoltà, non affossarla. Dobbiamo anche noi far capire loro ha indicato la strada – che quello che abbiamo intrapreso qualche anno fa è un percorso importante che porta alla B. Un traguardo per loro stessi, per la società, la squadra e la città tutta. Dobbiamo farlo tutti insieme». […]
Ore 17.00 – <strong>Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli nell’antivigilia di Teramo-Padova: “E’ la prima volta che giochiamo sul sintetico. Partiamo domani alle 8.30, arriviamo in albergo, mangiamo, 40 minuti di riposo e poi ci alleneremo sul terreno sintetico di Teramo. Non ci saranno Pulzetti, Mandorlini e Tabanelli, che però ci saranno col Bassano. Marcandella è quasi pronto, potrebbe venire via e sarà l’unico che recupereremo con certezza. Il Teramo è una squadra con buoni palleggiatori, con valori buoni che non sono rispecchiati dall’attuale classifica. Non ci sono scuse, la striscia è importante, dobbiamo proseguire su questa strada, abbiamo recuperato le fatiche, ma non siamo al 100% perché nei primi due giorni della settimana non sono riuscito a lavorare con l’intera rosa. Ci saranno inciampi, non voglio illudere nessuno, capiterà di perdere, talvolta si può anche perdere o pareggiare, ma quello che posso garantire è che avremo comunque dato tutto. 24-25 giocatori hanno capito che è il momento giusto di ottenere qualcosa d’importante. Sabato vincendo saremmo primi, ma non finisce sabato il campionato. Bisogna cercare di fare risultato, qualche dubbio a centrocampo ce l’ho, non so se puntare alla velocità di esecuzione o puntare su qualcuno che non ha ancora giocato da titolare. Ci potrebbero essere novità, Candido da interno ha fatto la sua miglior partita, quando l’ho arretrato è stato uno dei migliori. Se indietreggia può ritagliarsi una nuova carriera. Candido mezzala e Cisco punta potrebbe essere un’idea importante. Non è detto che vinceremo sempre, ci mancherebbe, la differenza la fanno gli atteggiamenti e la voglia. Vogliamo vedere i rimbalzi della palla alla vigilia a Teramo, io ci ho giocato per quattro anni sul sintetico a Cesena, chi è abituato su quel terreno sa che è difficile portargli via punti. In Serie B Entella e Avellino hanno nel loro campo in sintetico una sorta di fortino, quando ci adattiamo al campo pesante è un’analogia con quanto dovremo fare sul sintetico. Asta due anni fa a Bassano ha fatto grandi cose, la classifica non rende loro merito, ha giocatori molto validi e tecnici, mi intriga il suo gioco veloce e propositivo. Non dovremo concedere giocate semplici”.</strong>
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Non finiscono i guai per il Modena: non c’è solo la questione Braglia. La squadra gialloblù è stata sfrattata anche dal campo di allenamento. Il nuovo proprietario, Aldo Taddeo, che ha rilevato il club da Antonio Caliendo, ha però trovato una soluzione e la truppa di Capuano da oggi potrà allenarsi al campo di San Damaso, già utilizzato per le amichevoli estive e quando lo Zelocchi (dove la formazione si allenava) era indisponibile. Taddeo pare abbia garantito il pagamento con versamenti mensili anticipati. Da risolvere il problema stadio: il Modena deve evitare il quarto ko di fila a tavolino, pena l’esclusione. I gialloblù non possono utilizzare l’impianto in quanto la vecchia proprietà non ha versato al Comune più di 600 mila euro relative alle rate del mutuo per ristrutturazione. Intanto il Pordenone ha sostenuto ieri una doppia seduta d’allenamento. Assente solo Martignago, che sta recuperando dalla distorsione alla caviglia col Gubbio. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Pordenone… di rigore. Anche quest’anno la squadra neroverde è partita col piede giusto per quanto riguarda i penalty assegnati a suo favore. Sinora il gruppo di Colucci ne ha conquistati tre, occupando il primo posto della speciale classifica del girone assieme al Vicenza e Triestina. Sotto questo profilo anche la scorsa stagione i ramarri erano al top: avevano chiuso il campionato con quattordici tiri dal dischetto, realizzandone dieci. Solo la Sambenedettese aveva tenuto il passo, conquistandone tredici. Sul web molti ironizzano sul fatto che al Pordenone vengano assegnati molti penalty. Tanti si dimenticano invece che è normale, soprattutto se si ha una squadra costruita per stare al vertice: si crea molto di più, si è più vicini all’area di rigore e di conseguenza si possono conquistare un numero maggiore di massime punizioni. Peraltro lo scorso campionato la formazione di Tedino era ad alta trazione anteriore, quindi i 14 rigori sono arrivati tutto sommato facilmente. […] Ore 15.00 – Biancoscudati in campo all’Appiani per l’allenamento a porte chiuse.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Abbiamo disputato un discreto primo tempo – precisa Lorenzo Tassi – Abbiamo giocato a viso aperto creando anche un paio di nitide occasioni da gol, in particolare con Comi su cui il loro portiere ha respinto proprio sulla linea di porta. Non pensavamo di avere un calo così evidente nelle ripresa, siamo andati in difficoltà e il loro gol ci ha tagliato le gambe». I motivi del perché il Vicenza abbia disputato una ripresa molto negativa non sono facili da comprendere, ma Tassi prova a spiegare cosa è accaduto. «Loro hanno preso sempre più campo e soprattutto più passavano i minuti più ci schiacciavano all’indietro. Non siamo riusciti mai a ripartire e a essere pericolosi. Eppure il mister ci aveva avvertito che il valore della Reggiana è ben diverso dalla loro classifica e ci eravamo preparati a una partita difficile in cui dovevamo dare il massimo. Purtroppo abbiamo commesso molti errori, non sono soddisfatto nemmeno della mia prestazione anche se era da maggio che non giocavo una partita dal primo minuto. Ho bisogno di stare in campo per migliorare la mia condizione fisica. Adesso però la cosa importante è ripartire, fare bene a Fermo perché nelle posizioni alte della classifica tutti fanno punti e non possiamo permetterci altri passi falsi».
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Non solo i primi gol e la prima vittoria al Penzo, il Venezia contro il Carpi ha ritrovato pure la grinta di Alex Geijo. La stagione del 35enne spagnolo è presto sintetizzata, una gara intera il 6 agosto in Tim Cup nel ko col Pordenone, una ventina di minuti nel finale di Avellino e qualcuno in più domenica nel 2-0 rifilato agli emiliani. «Il problema è stato aver svolto per una volta tutta la preparazione senza intoppi, non ero abituato a tanta grazia, quindi appena iniziate le partite vere mi sono dovuto fermare per forza sfodera la sua abituale voglia di scherzare A costarmi caro è stato un contrasto in allenamento con Andelkovic, una gran botta all’adduttore per colpa della quale ho iniziato a camminare male, così il dolore si è diffuso. Avevo provato a rientrare ad Avellino ma non ero pronto, ho perso tanto tempo dovendo aspettare che i tendini si sfiammassero, ma ora ci sono». Nel disegno estivo di Perinetti (da ieri ufficialmente dg del Genoa) e Inzaghi la coppia titolare in avanti prevedeva Zigoni con Geijo, indicato anche dal nuovo ds, Leandro Rinaudo, come la più imprevedibile delle punte lagunari. «Mi fa piacere sentire la fiducia, ma il Venezia come si è visto è fortunato ad avere tanti buoni attaccanti, tutti con caratteristiche diverse. Zigoni, Marsura e Moreo hanno fatto bene e trovato il gol, non dimentichiamo Mlakar che deve ancora giocare. L’aspetto più importante è essere tutti al cento per cento della forma, io devo lavorare ancora per raggiungerlo, il vero problema è rompere il fiato ma sto arrivando». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Può sembrare un dettaglio insignificante. Invece, considerata la scrupolosità e la maniacale cura dei dettagli di Filippo Inzaghi, il cambio nel suo staff (come tattico) fra Angelo Castellazzi e Duccio Innocenti è di quelli che lasciano il segno. La notizia era già filtrata venerdì scorso, sabato era pressoché ufficiale e domenica è diventata di dominio pubblico, visto che il nuovo collaboratore tecnico del Venezia ha seguito Venezia-Carpi al «Penzo». Da lunedì eccolo al lavoro in una nuova settimana, quella che conduce ad Ascoli-Venezia, un’altra partita sulla carta abbordabile nella Serie B di questa stagione dove il Venezia è ai piani alti. L’esperienza di Innocenti a Modena è già alle spalle, con una situazione disastrosa che addolora tutto il calcio. «Mi ha chiamato Inzaghi quando si è saputo che Castellazzi sarebbe andato via — spiega Innocenti — Abbiamo fatto una chiacchierata e la trattativa è andata a buon fine. Eccomi qui pronto per lavorare. Ho visto i ragazzi all’opera contro il Carpi, ma le nostre attenzioni sono già rivolte all’Ascoli. Una squadra che in questo momento sta bene, mentalmente e fisicamente, l’abbiamo già vista sabato quando ha fatto un’ottima partita. Sarà un match complicato, ma credo, per come si lavora qui, che ci faremo trovare pronti». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Il buon umore non lo perde mai, nemmeno nelle giornate più buie, il sorriso e le battute sono innati in Alexandre Geijo. Figurarsi adesso che si è lasciato alle spalle l’infortunio che lo ha costretto ai box in questo avvio di campionato. […] «Sto decisamente molto meglio rispetto a un mese fa» avverte sorridendo l’attaccante «sul piano fisico non posso essere ancora al top, avendo praticamente perso tre-quattro settimane di lavoro rimanendo fermo, ma per fortuna il dolore che avvertivo sta piano piano scemando e andrà sempre meglio». Domenica, contro il Carpi, Geijo è subentrato nel secondo tempo (al 26′) al posto di Marsura. «Sono entrato quando il Venezia era già in vantaggio, c’erano più spazi perché il Carpi, che è un’ottima squadra, stava spingendo per il cercare di raggiungere il pareggio. Ho fatto fatica, ma lo sapevo. Per il Venezia era importante conquistare i primi tre punti al Penzo, se mi dicessero di firmare per vincere tutte le partite in trasferta e meno in casa, lo farei anche, ma è più bello far festa sotto la curva dei nostri tifosi». Superato lo scoglio Carpi, il Venezia sabato va ad Ascoli. «Una buona squadra, ma finora non c’è stata una formazione che si è staccata dalle altre, in un senso e nell’altro. C’è qualche squadra che ha come obiettivo la promozione, ma più le altre come valori sono molto vicine. Non mi era mai capitano di vedere dopo otto giornate sette squadre racchiuse in un punto e uno stacco di soli sette punti tra le prime e le ultime. Bisogna stare molto attenti, il segreto è la continuità nei risultati e finora il Venezia è stato impeccabile. Siamo un gruppo che gioca, che sa quello che vuole, ed è bello per il mister avere tutti gli attaccanti a disposizione, sono sicuro che verrà il momento anche di Mlakar». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Dall’azzurro sempre più intenso al granata, per Marco Varnier il gioco dei colori è stimolante e gratificante. Stavolta il diciannovenne centrale difensivo del Cittadella è stato chiamato da Gigi Di Biagio nell’Under 21 per una doppia amichevole con Ungheria e Marocco. Un salto di qualità nelle gerarchie delle giovanili azzurre che il diretto interessato commenta così: «Si vede che nell’Under 21 il livello è più alto, ci sono parecchi giocatori che provengono da squadre di serie A, anche gli allenamenti sono più intensi. È stata una grande soddisfazione quando ho visto l’elenco dei conviocati, per me è certamente una opportunità importante». […] Entrare in campo per la prima volta in una realtà nuova a partita in corso è sempre un’emozione particolare. «So che nel mio ruolo di centrale difensivo la percentuale di errore deve essere bassa – osserva Varnier – ci vuole sempre la massima concentrazione e in questa circostanza lo ero in modo particolare». […] Sulla vittoria eclatante del Cittadella domenica scorsa a Pescara, Varnier precisa: «Non ho potuto vederla, ma sono stato in contatto costante. C’era il dirigente responsabile dell’Under 21 che è di Pescara e, ovviamente, tifava come altri per la squadra di Zeman. Prima della partita erano convinti di vincere, ma il campo ha dato un altro verdetto, merito dell’ottima prestazione dei miei compagni». Adesso occhio alla Cremonese, prossimo avversario sabato al Tombolato. Per Varnier il cambio di registro non è un problema: «Può solo fare bene. Affrontare realtà diverse aiuta a crescere. Fra i giocatori della Cremonese conosco solo Gaetano Castrovilli, la squadra è una neo-promossa che ha tanto entusiasmo e una buona rosa. Bisognerà affrontarla curando per bene i dettagli, c’è da rimediare la sconfitta nell’ultima gara interna con l’Entella». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) «Se i compagni mi hanno chiesto di portare le paste al campo? Magari! Insistono dicendo che devo offrire a tutti una cena». Marco Varnier è tornato dall’esperienza in Under 21 con una spalla leggermente dolorante («per via di una botta presa in allenamento, che mi ha messo fuori causa per la seconda partita»), ma anche con la soddisfazione di aver debuttato, appena 19enne, nella Nazionale che fa da anticamera a quella maggiore, giocando una ventina di minuti del match vinto per 6-2 in Ungheria (a cui è seguito il 4-0 al Marocco di martedì a Ferrara). Il sorriso del difensore centrale del Cittadella, tornato ieri al Tombolato dopo una decina di giorni trascorsi agli ordini di Di Biagio, è quello educato di sempre. «Ho vissuto questa convocazione come una sorta di nuovo esame di maturità. Esperienze come questa ti aiutano a crescere: il livello è più alto, ti confronti con giocatori di Serie A e gli allenamenti sono duri», spiega, mentre i compagni che gli passano accanto prima della seduta pomeridiana lo prendono in giro. […] E Di Biagio?«Mi ha spiegato qual è la sua idea di gioco e come voleva che mi comportassi. Prima della gara con l’Ungheria aveva anticipato che avrebbe fatto tutti i cambi possibili, per cui speravo di esordire, e così è stato. Quando mi ha detto di entrare ho cercato di isolarmi, perché il mio ruolo è più delicato di altri, se commetti un errore rischia di costare caro. Alla fine l’unica cosa che mi spiace è che a Budapest c’erano, sì e no, 300 persone sugli spalti, debuttare in un altro stadio sarebbe stato più emozionante. In ogni caso, ora devo resettare tutto e concentrarmi sulla sfida di sabato con la Cremonese». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) E per festeggiare il quinto sigillo ci vorrà ancora il migliore Padova: «Giocheremo in un campo in sintetico più veloce del solito a cui non siamo abituati. Sarà fondamentale l’approccio alla gara e, come sempre, non dovremo peccare in concentrazione per evitare sorprese». Riprendendo il confronto con il passato torneo, la fase difensiva anche quest’anno sembra uno dei punti di forza della squadra: «Viene premiato un lavoro complessivo, a partire dal sacrificio degli attaccanti; si corre tutti e gli avversari faticano a rendersi pericolosi. Se siamo cattivi il giusto, è difficile farci gol. Anche un anno fa, comunque, la squadra era competitiva conclude De Risio – e lottava per vincere. Per questo ritengo sia ancora presto per parlare di primati, di favoriti o di altre cose. Come dice Bisoli, cancelliamo i quattro successi e ragioniamo di gara in gara».
Ore 10.30 – (Gazzettino) E del resto le occasioni per tornare sui suoi standard non gli mancheranno; già sabato nell’anticipo a Teramo, anche alla luce delle defezioni previste in mediana, potrebbe toccare nuovamente a lui: «Siamo tutti competitivi, questo gruppo è solido e coeso e accettiamo qualunque scelta, sapendo che nell’arco del campionato ci sarà spazio per ognuno di noi; ecco perché è importante farsi trovare pronti». […] In avvio di stagione De Risio è stato utilizzato da Bisoli davanti alla difesa, poi, con l’arrivo di Pinzi, ha svolto le mansioni di mediano incontrista o mezzala: «Nel primo ruolo mi trovavo sicuramente bene per cui, dovessi scegliere, mi piacerebbe un po’ di più, ma anche nella scorsa stagione ho fatto la mezzala per cui non c’è problema». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Sicuramente posso fare molto di più». Nella sfida vinta con il Sudtirol Carlo De Risio ha ritrovato un posto nell’undici di partenza, a distanza di cinque gare dal debutto in campionato del Padova con il Renate in cui il centrocampista era partito titolare. […] «Si vorrebbe sempre giocare bene ma il fatto è che può capitare che questo non succeda, che si possa essere fuori partita o in giornata no, il tutto senza che ci sia per forza una specifica motivazione. L’importante è dare il cento per cento e che alla fine sia arrivato il risultato voluto con una prestazione collettiva positiva contro un avversario organizzato e forte fisicamente».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ancora numerose le defezioni a centrocampo nell’allenamento di ieri. Pulzetti (affaticamento tendineo) ha lavorato prevalentemente in palestra, per Mandorlini solo corsa a parte, mentre Tabanelli ha svolto con i compagni la parte atletica per poi svolgere uno specifico programma insieme a Marcandella, anche con la palla. È ormai nel gruppo Mazzocco, mentre Trevisan si è allenato per conto proprio. Nell’ottica della sfida di sabato a Teramo (calcio d’inizio alle 14.30) l’unico possibile recupero in extremis è quello di Pulzetti, ma nelle valutazioni un aspetto importante riguarda il terreno di gioco che ospiterà l’incontro in sintetico di vecchia generazione, che non giova a chi accusa fastidi di natura muscolare. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) A Teramo troverete una vecchia volpe d’attacco come Marco Sansovini. «L’attenzione dev’essere sempre alta, in questo campionato, sia contro il ragazzino di 20 anni, che va a cento all’ora, sia davanti a giocatori d’esperienza. L’importante è affrontare chiunque in maniera ottimale dal punto di vista mentale, basta vedere come sono andati i minuti iniziali contro il Sudtirol». Si aspettava, domenica, la fascia di capitano? «Onestamente no, dopo tutti questi anni quasi non ci pensavo più. La fascia è giustamente di Pulzetti, ma è stato un onore tornare ad essere il capitano del Padova per una sera: il rapporto tra me e l’ambiente è stato a volte altalenante, sono tornato accompagnato da un po’ di scetticismo, ma sono sempre stato legato a questi colori».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Sono molto contento di quest’inizio di stagione», le parole del centrale di Cassino. «Ero solo l’ultimo arrivato quando sono tornato qui, l’ultimo ingresso in una difesa collaudata e che, tra Russo, Cappelletti e Madonna, era già molto affiatata dalla scorsa stagione. Abbiamo giocato un po’ tutti sinora, io sono felice di aver sempre trovato spazio e mi auguro di continuare ad essere sempre disponibile. Ma quando un gruppo lotta per qualcosa di importante, più elementi ci sono e meglio è: quest’anno la rosa è numerosa e valida, siamo pronti a giocarcela». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) All’orizzonte c’è la trasferta più lunga della stagione e così il Padova anticipa la partenza. La comitiva biancoscudata, ancora con i dubbi legati alla presenza o meno di Pulzetti, che non si è allenato nemmeno ieri con i compagni, oggi pomeriggio effettuerà la penultima seduta settimanale (a porte chiuse) all’Appiani, e domattina partirà molto presto alla volta di Teramo svolgendo poi la rifinitura direttamente allo stadio “Bonolis” della città abruzzese. La squadra di Bisoli, una sola rete subìta nelle ultime cinque gare, riparte dalla sua solidità difensiva per cercare il quinto successo di fila. Ieri, però, anche Trevor Trevisan, l’unico difensore sin qui sempre presente, si è allenato precauzionalmente a parte: sabato, comunque, dovrebbe esserci.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] «Non potete capire quanta voglia abbia di scendere in campo – sospira Tabanelli – Ma con lo staff medico abbiamo deciso di procedere per gradi. Purtroppo quello che mi sono procurato in allenamento il 24 agosto durante un cross era purtroppo uno strappo. Avevo capito subito che era più grave del solito perché purtroppo ho una certa tendenza agli infortuni muscolari. E la diagnosi è stata infausta. In questi casi, di solito, ci vogliono due mesi per guarire e purtroppo i tempi sono vicini a quel periodo di stop». Tabanelli ha cominciato ad allenarsi con il gruppo, per una parte della seduta, nel corso della settimana, ma ancora il recupero non è completo al 100%. «Visto come stanno giocando i miei compagni — scherza il centrocampista romagnolo — potrei tranquillamente rimanere in tribuna, in realtà ho una voglia matta di giocare e penso che col Bassano, se non ci saranno contrattempi, sarò fra i convocati. Poi sarà solo questione di recuperare la miglior condizione il prima possibile». Gli arrivi di Pinzi e Belingheri l’ultimo giorno di mercato hanno alzato notevolmente il tasso tecnico della squadra. «Luca lo conosco – spiega Tabanelli – Quando lui fu acquistato dal Cesena, tre giorni dopo fui ceduto al Cagliari. Per cui 2-3 allenamenti insieme li abbiamo fatti. Lui e Pinzi sono fortissimi, per fortuna sono arrivati a darci una mano, se aspettavano il sottoscritto stavamo freschi… Scherzi a parte, questo Padova è forte e, per la promozione, ce la giocheremo fino in fondo con Vicenza, Pordenone e magari anche il Bassano. Non so come finirà, ma ci saremo fino alla fine».