Accosti Zeman al Cittadella e subito viene in mente il pirotecnico ed emozionante 4-4 del 2 settembre 2001. Si giocava all’Euganeo la seconda giornata del primo, storico campionato di serie B della storia granata, e i fortunati 2.334 spettatori che assistettero a quella partita non la dimenticheranno mai. Il Cittadella in vantaggio si fece raggiungere e superare dalla Salernitana, quindi la doppietta di Ghirardello ribaltò il risultato e lo stesso fece la squadra campana prima del definitivo 4-4 di Sturba. Sulla panchina di quel Cittadella c’era Ezio Glerean, che ricorda il confronto come fosse ieri: «Ancora adesso qualche tifoso e appassionato di calcio si rivede la registrazione, è stata annoverata tra le più belle gare della serie B». Glerean affrontò il più blasonato collega senza timori: «Il Cittadella aveva una sua precisa identità, il 3-3-4, non potevamo adattarci alla Salernitana. Conoscevo il gioco di Zeman, i movimenti in campo delle sue squadre. La Salernitana aveva qualcosa in più di noi sotto il profilo tecnico ma il Cittadella forse era meglio organizzato, e aveva grande entusiasmo». E oggi come si affronta Zeman? «È l’allenatore che pensa di fare un gol più degli altri. Io non la penso così: è importante anche l’organizzazione difensiva. Il boemo va affrontato con tanta attenzione, se gli togli gli spazi puoi giocartela, si affida ai tre attaccanti e fa salire gli esterni difensivi, i centrocampisti cercano sempre gli inserimenti, quindi è facile prevedere che prima o poi un gol le sue squadre lo trovino. Chi le affronta deve essere bravo a ripartire». Che consigli si sentirebbe di dare a Venturato pensando a Pescara-Cittadella? «Non ci sono consigli. Venturato poi sta facendo così bene che non penso abbia bisogno delle mie dritte. Vengo sempre al Tombolato a vedere il Cittadella perché mi piace la sua filosofia di gioco, è una delle squadre più belle da vedere, prova sempre a fare la sua partita. Cerca di verticalizzare e non far correre il pallone per vie orizzontali, come si vede spesso e volentieri in tutte le categorie, anche in serie A». Si punta sul possesso palla. «Tutti cercano di emulare Guardiola, ma lui fa girare il pallone nella metà campo avversaria. Il 5-3-2 in voga adesso non porta al divertimento in campo. Pescara-Cittadella invece sarà una gran bella partita, entrambe le squadre punteranno a vincere».
[…](Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)