Nella passata stagione, Bindi rimase imbattuto per 433 minuti tra dicembre e gennaio: il sorpasso e il miglioramento della statistica sembrano imminenti, manca l’ultimo sforzo. Ma non ditelo al portierone biancoscudato, che già due volte, proprio l’anno scorso, avrebbe potuto superarsi ma è caduto sul più bello. «Preferirei non commentare certe statistiche», sorride Bindi, incrociando le dita e ripensando, scaramanticamente, a quel record che non è più riuscito a battere. «Vediamo se riusciamo a sfatare questo mito: l’anno scorso, ogni volta che avevo la possibilità di migliorare la mia striscia di imbattibilità, sui giornali lanciavo tutti i migliori propositi, e immancabilmente subivo gol alla partita successiva. L’aspetto principale, però, non è la striscia positiva in sé, quanto la volontà di non subire anche se si è già sul 3-0: è questo che certifica una mentalità, la forza motrice di una squadra vincente».
[…]«Delle tre di questa settimana credo questa sia la gara più difficile», l’avvertimento di Bindi. «Hanno una forza fisica più marcata rispetto alle ultime due avversarie, e mi sembra che abbiano anche meccanismi un po’ più studiati. Vanno bene sulle fasce, davanti possono essere incisivi».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)