Ore 21.00 – Pierpaolo Bisoli (allenatore Padova)”
“Potevamo fare molti più gol, ho messo Belingheri mezzala perché con Trevisan terzino lui può sentirsi libero di andare negli spazi. Luca ha giocato benissimo, ha trovato il cambio di gioco classico per Candido, stasera potevamo farlo. Pinzi novanta minuti? Ha fatto zero fatica, ha il radar nel cervello, fa cose straordinarie, alla fine ha preso un colpo ma ha fatto una partita splendida. Guidone? Sono soddisfattissimo, per questa squadra è imprescindibile, ma per me non sarà mai in discussione. Per questa squadra qui è un titolare importantissimo, che non vuole dire che giocherà 38 partite, ma con me sarà sempre uno dei più importanti della squadra. Grazie a lui e Capello, la squadra gioca bene, fanno un lavoro impressionante. Certo, poteva segnare due gol, ma io sono soddisfattissimo di lui. Secondo me ci sono ancora margini di miglioramento importanti da parte di tutti. Dobbiamo essere un po’ più cattivi nel recupero palla, a novembre saranno ancora più avanti di condizione. Prima di fare un tiro in porta al Padova dovranno sudare”
Ore 20.40 – Luca Belingheri (centrocampista Padova): “Sono contento per il gol, soprattutto perché è servito a vincere! Fortunatamente l’abbiamo sbloccata subito, abbiamo interpretato a dovere la partita gestendola nel migliore dei modi. E la classifica guardiamola più avanti, che ora è ancora presto…”
Ore 20.30 – Roberto Bonetto (presidente Padova): “Stiamo dando continuità ai risultati, la squadra inizieremo a trovarla pronta da novembre ma così va già più che bene! Si sta creando un bell’amalgama, tutto fa ben sperare per il prosieguo. Sono contento, in particolare per Trevisan per l’attaccamento alla maglia dimostrato… E possiamo ancora crescere! Ma restiamo coi piedi per terra”
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Sarebbe stato un peccato non vincere. Abbiamo giocato bene passando in vantaggio e raddoppiando nel secondo tempo. Ci è mancato il terzo gol che avrebbe chiuso la partita. Dovevamo farlo perchè il calcio ti riserva sempre grandi sorprese e la Ternana ce ne ha riservata una che avremmo voluto evitare segnando due gol in un minuto. Però abbiamo avuto una grande reazione e sfruttato al meglio l’ultimo calcio d’angolo. Il giusto premio per noi che avevamo perso la partita la settimana scorsa proprio su un’azione d’angolo». Filippo Inzaghi – il tecnico arancioneroverde che sta guidando in maniera perfetta la formazione lagunare – parla tutto d’un fiato, quasi a scaricare la tensione accumulata nel corso della partita. Prende fiato e riattacca sottolineando il prezzo pagato all’inesperienza. «Perchè quei due gol non dovevamo incassarli. Però mi è piaciuta tantissimo la reazione. Di blackout come quello di oggi non ne avevamo mai avuti. È una novità che mi sarei risparmiato. Peccato di gioventù. Però se li paghiamo in una partita che abbiamo vinto mi sta bene». Potrebbe essere la gara della consapevolezza per il Venezia all’esordio in serie B. Ipotesi che lo stesso Pippo Inzaghi rigetta. «Perchè io conosco le nostre qualità e il margine di miglioramento che abbiamo. Questa è una squadra che lavora sodo, che s’impegna, che sa soffrire per cui non avessimo vinto la partita mi sarei arrabbiato di brutto per quei due gol incassati in un minuto ma più ancora mi sarebbe dispiaciuto per la squadra che aveva giocato in modo quasi perfetto per oltre ottanta minuti».
Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sotto gli occhi di Tacopina il Venezia infila la seconda vittoria in trasferta regalando momenti di altissima tensione emotiva. Va in vantaggio dopo un minuto soltanto, gestisce bene il match, raddoppia nella ripresa dando la sensazione di aver chiuso la questione. Poi, inspiegabilmente, incassa due gol in un minuto e sta sul punto di crollare. Però è un Venezia dalla risorse fisiche e morali illimitate tanto che in pieno recupero trova la forza di guadagnare il sesto angolo e sul tiro di Bentivoglio dalla bandierina Domizzi, uno dei migliori in campo, piazza il proprio timbro sul match fissando il 2-3 finale che apre alla squadra di Inzaghi un futuro pieno zeppo di belle speranze. Perchè la partita del Liberati fino al minuto 38 del secondo tempo ha messo in mostra un Venezia davvero inappuntabile. Solidissimo in difesa con la linea di centrocampo a fare filtro e costruire gioco poco più avanti e due attaccanti, Zigoni e Moreo bravi ad attaccare la profondità, a farsi trovare pronti nell’area avversaria ma anche generosi nell’impegnarsi in profondi ripiegamenti difensivi. […]
Ore 17.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Basta mettersi d’accordo: se l’obiettivo stagionale, come ha ripetuto più volte Filippo Inzaghi, è prima di tutto la salvezza, ecco che il successo di Terni basta e avanza per mettere legna in soffitta in vista dei primi freddi. Se, al contrario, si segue la traccia di Joe Tacopina, che chiede pure il bel gioco oltre ai risultati, allora ci sarà più di qualcosa da rivedere. La sentenza del pomeriggio dice Ternana-Venezia 2-3, un luna park di emozioni che si concentra in gran parte nel finale di secondo tempo, quando succede di tutto. Succede, ad esempio, che il Venezia stia tranquillamente galleggiando sopra un successo che non fa una grinza, senza subire gol e neppure concedere occasioni e che Andelkovic sia costretto a chiedere il cambio per un problema muscolare. Entra Cernuto e da quel momento in poi, non solo per responsabilità del difensore arancioneroverde, saltano tutti gli equilibri. La Ternana fa due gol in meno di sessanta secondi, sul primo la carambola in area e la sponda di Albadoro trovano l’intero reparto un po’ molle, sul secondo black-out totale di Bentivoglio, che si fa soffiare palla a centrocampo da Defendi, rapidissimo a innescare Varone, a sua volta chirurgico nell’infilare l’incolpevole Audero. Siamo al 39’ della ripresa, la rabbia di Inzaghi in panchina è incontenibile ma ancora una volta sono le palle inattive a invertire nuovamente una rotta suicida. A svettare in mezzo a un’area trafficatissima al 47’ è Maurizio Domizzi, un po’ ondeggiante nel finale quando la Ternana carica a testa bassa ma straordinario a sfruttare il corner di Bentivoglio con un colpo di testa all’angolino. […]
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) «Preferivo non soffrire ma tre punti sono sempre tre punti. È stata una gara da batticuore». Un presidente Joe Tacopina in versione filosofo quello che si presenta in sala stampa al “Liberati”. Un successo che conferma la bontà del Venezia lontano da casa e fa salire la truppa di Filippo Inzaghi a quota 10, a ridosso delle prime.«Non avevo fatto calcoli di avere più o meno punti quando saremmo arrivati a fine settembre», spiega l’avvocato americano, «ma è una classifica corta, siamo tutti vicini. Il Venezia non molla mai, questo è importante, significa stiamo costruendo qualcosa di buono. Certo, era meglio non arrivare al 2-2 ma alla fine è arrivato lo stesso il successo». […]
Ore 16.40 – (La Nuova Venezia) Una partita che il Venezia ha dovuto vincere due volte. Alla fine meritata, per carità, ma per l’allenatore Filippo Inzaghi si sarebbe potuta evitare quell’imprevista escursione quando ormai la meta sembrava raggiunta e che rischiava di vanificare tutto. «C’è mancata un po’ di esperienza», spiega il tecnico piacentino, «ma è indubbio che non ottenere i tre punti sarebbe stato un peccato e sarei stato nero. La vittoria è meritata ma partite così vanno chiuse. Ci servirà da lezione ma c’è da elogiare la reazione finale». È stato un Venezia solido, che ancora una volta ha confermato come sia difficile superarlo, a parte quel minuto dove è arrivato il 2-2 e si rischiava di buttare a mare quanto fatto nei primi 80 minuti. «Ci è mancata un po’ di esperienza» continua Inzaghi «perché dopo aver incassato l’1-2, abbiamo ripreso subito il gioco, abbiamo perso e palla e lì serviva più calma. Forse ci sono tremate le gambe, sono peccati di gioventù. Ma, a prescindere da questo, siamo una squadra in grado di giocarcela con tutti; ad Avellino e con il Parma abbiamo incassato una rete di testa, stavolta è toccato a noi farla. Siamo una squadra in crescita, che arriva da due promozioni consecutive e pure in Serie B ci stiamo facendo valere. Sta aumentando la nostra consapevolezza e dobbiamo migliorare in casa a cominciare già da domenica con il Carpi». […]
Ore 16.20 – (La Nuova Venezia) Da dove cominciare? Ci vorrebbero i nuovi urlatori del calcio, quelli che imperversano in televisione, per dirvi “incredibile”, “pazzesco”, “fantastico”. Il Venezia che non fa gol e nemmeno ne prende, smentisce tutto e tutti. Prima lascia – una partita che aveva già in tasca – e poi raddoppia – andando a vincere con l’ultimo pallone dei minuti di recupero. Aveva fatto tre gol in tutto il campionato, e ne fa altri tre qui a Terni. Ne aveva presi due in tutto il campionato, e ne prende due in un minuto di questa sfida dell’altro mondo. Facciamo ordine: Ternana 2, Venezia 3, dunque preziosa vittoria in trasferta, salto triplo in classifica, festa finale e sorrisi per tutti. Succede di tutto e di più, una partita da romanzare. […] Pieno recupero, corner, Bentivoglio la mette in mezzo e in mezzo, tra i difensori alti ma lenti in maglia rossoverde, spunta il vecchio pirata Domizzi, esperienza e tatuaggi da vendere. Testina giusta al posto giusto, palla giusta nell’angolo che Plizzari non può coprire. Voilà, 3-2 arancioneroverde, festa sotto la curva dei tifosi arrivati dalla laguna, tornati a casa felici per i tre punti e un velo d’abbronzatura. Bella e strana, questa sfida con tutti i suoi assurdi. Il Venezia che non segna mai saluta, con il tre.
Ore 15.50 – (Gazzettino) Si ferma sul più bello la rincorsa del Cittadella all’alta classifica. I granata sono andati a sbattere su un Entella molto solido, che ha costruito la sua partita sul rigore trasformato in chiusura di primo tempo da Troiano e su una ripresa tutta a protezione del vantaggio. Una tattica anche ai limiti della sportività: troppo volte i giocatori liguri hanno cercato di perdere tempo tra proteste quasi stucchevoli, palloni calciati via per ritardare la ripresa del gioco e infortuni più o meno presunti, favoriti in questo da un arbitraggio decisamente insufficiente nella gestione della gara e nell’applicazione del regolamento. […] Il portiere ligure ha mancato il controllo con i piedi su un retropassaggio di Troiano e per evitare che il pallone entrasse in rete lo ha smanacciato in tuffo. Giusto non concedere il gol perchè la sfera non ha varcato la linea di porta, ma l’arbitro avrebbe dovuto sanzionare l’intervento in extremis di Iacobucci con una punizione a due sul limite dell’area piccola. L’imperturbabile Martinelli ha invece fatto proseguire il gioco come se nulla fosse. Pochi attimi prima dell’intervallo il rigore che ha deciso la partita per un fallo ingenuo di Pezzi su Luppi. Lo specialista Troiano ha spiazzato Alfonso, ma il direttore di gara ha fatto ripetere il tiro. Freddissimo il capitano dell’Entella anche nella seconda trasformazione. E l’Entella è andato al riposo avanti 1-0. […]
Ore 15.30 – (Gazzettino) Una brutta sconfitta per il Cittadella di fronte a un Entella che ha usato ogni mezzo per conservare il gol di vantaggio ottenuto su calcio di rigore nel primo tempo. La squadra ligure è stata anche favorita da un arbitraggio non all’altezza di tutelare il gioco e lo spettacolo. In una brutta partita i granata di Roberto Venturato si sono dimostrati impossibilitati di rimettere in equilibrio il risultato commettendo anche diversi errori. Eppure l’inizio prometteva bene. «Abbiamo avuto la prima occasione – sostiene il tecnico granata – dopo pochi secondi dal fischio d’inizio e parecchie altre opportunità anche clamorose nel corso della partita. L’Entella, invece si è chiuso difendendosi in tutti i modi per mantenere il gol di vantaggio e trovando un direttore di gara che gli ha consentito un simile atteggiamento». Sono diversi gli episodi che hanno fatto discutere, fra cui i falli di Belli su Schenetti e di Iacobucci su Strizzolo. Riprende Venturato: «L’arbitro ha commesso errori che hanno inciso nella gara non solo nel retropassaggio sul quale non è intervenuto. Non metto in discussione il rigore assegnato all’Entella, ci stava, ma altri due a nostro favore non sono stati concessi. E poi tanti falli, su Schenetti in particolare, non rilevati a nostro favore. Queste decisioni ci hanno penalizzato e alcuni errori arbitrali sono gravi». Poi Venturato guarda avanti e continua: «Dobbiamo riflettere su questa sconfitta perchè il campionato è duro e difficile e noi dobbiamo migliorare per riuscire a portare a casa il risultato anche in situazioni come questa. Con l’Entella non si doveva perdere come pure a Novara. Dovremo lavorarci e porre rimedio». […]
Ore 15.10 – (Mattino di Padova) Il derby dell’acciaio (Siderurgica Gabrielli da una parte, Duferco dall’altra) va ad Antonio Gozzi, patron della Virtus Entella (e, fra l’altro, presidente di Federacciai), che sbanca il Tombolato con un calcio di rigore (unica valutazione corretta del direttore di gara) e rifila un altro dispiacere all’amico Andrea Gabrielli, dopo il 4-1 con cui, il 18 maggio scorso a Chiavari, si concluse la stagione regolare di Serie B. Un risultato che cambiò proprio all’ultimo la griglia dei playoff per Iori & C., costretti poi a misurarsi con un Carpi in gran spolvero, capace di raggiungere la finale per il salto in Serie A. È il terzo ko stagionale per la squadra di Venturato, contro tre successi e un pareggio, il primo davanti ai propri tifosi in quella che sembrava (sino a ieri) una roccaforte difficilmente espugnabile. L’Entella, in ossequio alla sua denominazione, ci ha messo tanta… Virtus ma solo nel fare (bene) ciò che la situazione in campo ad un certo punto le ha imposto: alzare le barricate e difendersi. Con un atteggiamento ostruzionistico, con continui spezzettamenti del gioco, con perdite di tempo stucchevoli. Non ha rubato nulla, intendiamoci, ma se in un paio di situazioni fortemente dubbie il pessimo arbitro Martinelli avesse ravvisato gli estremi per fischiarle contro un rigore, saremmo stati curiosi di capire quale reazione avrebbero avuto Castorina e il suo gruppo, a livello di idee e di personalità. Basti dire che nel secondo tempo il taccuino ha registrato solo azioni e conclusioni dei granata, con Alfonso praticamente inoperoso. […] Domenica si va a Pescara, in casa di Zeman. E si giocherà all’ora di pranzo. Gara da gustare e chissà che ci scappi una bella… abbuffata granata.
Ore 14.50 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, prima di parlare degli episodi-chiave possiamo dire che comunque il Cittadella è sembrato meno brillante di altre volte? «Abbiamo avuto una grossa occasione dopo neanche un minuto con Settembrini, che ha “ciccato” la palla dentro l’area di rigore, e creato diverse situazioni in cui potevamo andare in gol, soprattutto nel secondo tempo», risponde il tecnico del Cittadella in sala-stampa. «In tutta la partita mi sembra che l’Entella abbia superato la metà campo una sola volta e nella ripresa, in particolare, i liguri si sono chiusi in modo evidente, puntando a difendere il risultato. E poi, appunto, non ci sono stati assegnati due rigori». Per quanto concerne l’arbitraggio, è stata tutta la gestione della sfida a lasciare perlomeno perplessi. «Ritengo che siano stati commessi dei gravi errori, compresa la valutazione del retropassaggio di Pellizzer a Iacobucci. Il rigore per loro c’era, ma allo stesso modo, quando viene commesso un fallo su un nostro uomo in area avversaria, è giusto che sia fischiato il penalty per noi: magari sarebbe finita 2-1. Non mi piace assolutamente com’è stato diretto questo incontro, così non va: molti falli a nostro favore non sono stati sanzionati, in particolare su Schenetti, e già in altre partite mi sembra che l’andazzo sia stato questo. Detto ciò, avremmo dovuto essere più smaliziati, evitando di concedere un rigore in seguito ad un fallo laterale. In queste sfide dobbiamo avere la capacità di portare a casa i punti che meritiamo. Non siamo riusciti a farlo, e ora dobbiamo mandar giù un po’ di amaro e guardare avanti». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto) Primo tonfo casalingo per il Cittadella, che non riesce a dettare legge al Tombolato ed esce sconfitto di misura con la Virtus Entella davanti ai propri tifosi. Una vittoria «inedita» quella dei liguri (0-1), che sfatano il tabù trasferta dopo undici mesi. Per la formazione di Venturato una gara in chiaroscuro, con il primo tempo chiuso sotto di una rete e la ripresa giocata piuttosto sottotono. I granata non sono quasi mai stati pericolosi, imbrigliati dalle maglie difensive della squadra ospite che ha stretto i denti e portato a casa i tre punti. […] A pochi secondi dal 45’ la svolta della gara: Luppi entra in area sul lato corto, Pezzi lo contrasta da fuori, ma lo stende dentro i sedici metri. L’arbitro indica il dischetto, Troiano calcia e spiazza Alfonso. Ma il signor Martinelli vede qualcosa che non lo convince e fa ripetere. Stavolta il gol è convalidato con un colpo da sotto «stile Totti» che manda l’Entella in vantaggio all’intervallo. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] In questo clima decisamente atipico, Stefano Casarotto fa il punto della situazione raccontando in prima persona quella che è stata la settimana del Mestre. «Noi ovviamente ci siamo preparati come sempre, studiando gli avversari e svolgendo il nostro lavoro, perché seppur ci sia la consapevolezza che oggi con ogni probabilità non giocheremo, dobbiamo essere pronti ed aspettarci di tutto». Come spiega il centrocampista mestrino, la concentrazione è stata condizionata da tutte le voci riguardo la partita. «Sicuramente un po’ di calo di attenzione c’è, perché non sei sicuro di giocare. Per questo non c’è la stessa adrenalina e la stessa mentalità a cui ogni giocatore è abituato, ma come ha detto il mister noi dobbiamo essere pronti per affrontare qualsiasi situazione». Esaminata la situazione, la domanda che in molti si sono posti è come sia stato possibile per il Modena iscriversi al campionato. «Penso sia un controsenso – afferma Casarotto – non capisco come loro non abbiano avuto problemi nonostante non avessero uno stadio mentre noi abbiamo dovuto fare i salti mortali». […]
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà un pomeriggio surreale, quello che il Mestre vivrà oggi a Modena, dove si giocherà di fatto una partita fantasma. Perché lo 0-3 a tavolino a favore degli arancioneri è praticamente certo, tanto che anche ieri dal Comune del capoluogo emiliano sono arrivate parole di netta chiusura all’ipotesi che al Braglia possano essere tolti i lucchetti. «E’ una questione di legalità — fa sapere l’assessore allo sport Giulio Guerzoni — Caliendo è inadempiente e il Braglia gli è stato revocato con una delibera approvata all’unanimità dalla giunta. Nessun passo indietro». Cancelli chiusi, dunque, e per la prima volta una partita di un campionato professionistico non verrà disputata perché il Modena è moroso nei confronti del Comune, titolare dell’impianto. E non sono più possibili deroghe per giocare altrove. Nelle prime due uscite casalinghe, infatti, il Modena ha potuto utilizzare il Morgagni di Forlì, cosa che avrebbe voluto fare anche stavolta con il posticipo di lunedì alle 14.30 a porte chiuse. E così ci sarà l’appello delle due squadre da parte del direttore di gara fuori dallo stadio, attorno alle 17. Una volta computo, il direttore di gara Ermanno Feliciani non potrà che decretare l’impossibilità di disputare la partita. […]
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Il 3 a 0 a tavolino a favore del Mestre è quasi certo. La situazione del Modena è precipitata. In gravi difficoltà finanziarie e sotto pressione dopo il deferimento della Procura federale, che porterà a una sicura penalizzazione in classifica, è esplosa la grana stadio. Modena-Mestre, secondo la Lega Pro, è in calendario per oggi alle 18.30 al Braglia che, tuttavia, è indisponibile per morosità per quanto riguarda l’affitto al Comune. Il Forlì ha preparato tutto per poter disputare la partita lunedì 4 ottobre alle 14.30 a porte chiuse, ottenendo anche l’ok della Prefettura, ma il Mestre in questo momento non ha ricevuto nessuna comunicazione. E il Modena non ha neppure avviato le procedure per disputare le partite interne al Morgagni. Secondo la Lega Pro, non ci sono neppure i tempi tecnici. Il segretario degli emiliani sta cercando di salvare il salvabile, ma la Lega non permette ai canarini, ultimi in classifica di giocare la sfida a Forlì.La Lega, però, non ha dato il via libera e quindi, a oggi, il Modena non ha un campo. Modena-Mestre, al momento rimane in calendario al Braglia ma le squadre troveranno i cancelli chiusi e, quindi, la sconfitta a tavolino sarà inevitabile.Una soluzione potrebbe arrivare dal Comune che potrebbe aprire il Braglia, ma è difficile visto che il Modena deve ancora pagare 625mila euro di rate insolute. Dal Mestre fanno sapere tramite i social che «pur essendo impossibilitato a fare comunicazioni ufficiali, sembra oramai evidente a tutti che la partita fra Modena e Mestre difficilmente si giocherà. Di conseguenza ai tifosi che solitamente seguono la squadra in trasferta viene consigliato di restare a casa per evitare il rischio di un viaggio a vuoto». […]
Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A tutto gas verso i quartieri più nobili della classifica. Sprinta il Bassano, che cerca un altro successo contro un avversario alla portata al Mercante, oggi pomeriggio alle 14.30. Sarà il giorno del debutto degli Skybox, postazioni ultramoderne e tecnologiche per tifosi vip, ma soprattutto quello della sfida all’Albinoleffe, reduce da una serie positiva sorprendente e allo stessso tempo non certo uno scoglio insormontabile. […] «Affronteremo una squadra in salute — evidenzia nella tradizionale conferenza stampa della vigilia Giuseppe Magi — è un gruppo consolidato che lavora insieme dallo scorso anno, una squadra difficile da affrontare, che crea molta densità in mezzo al campo e che lascia pochi spazi. Inoltre ha ottime individualità, tra l’altro rientrerà anche Kouko in attacco. Per noi sarà una gara importante sotto l’aspetto caratteriale, vogliamo provare a diventare grandi e ci riusciremo se saremo bravi a calarci nella realtà, senza pensare di essere arrivati per aver fatto quattro risultati positivi e perché le persone parlano bene di noi come un outsider. Questo Bassano sta dimostrando di avere una propria anima, un cuore, ma questo non ci deve dare false illusioni. Non dobbiamo essere presuntuosi, ma mantenere l’umiltà, pensando sempre gara dopo gara. Quanto fatto finora non conta, conta domani e la fame e il cuore che ci metteremo». […]
Ore 12.20 – (Il Piccolo) Appena un mese fa, all’avvio del campionato, nessuno avrebbe pensato che Triestina-Renate potesse avere il sapore del big-match. E invece l’avversario che arriva oggi al Rocco (inizio ore 14.30, arbitra Gualtieri di Asti) ha strabiliato tutti nei primi turni, vincendo 4 partite su 5, facendo vittime illustri come Reggiana, Padova e Feralpi Salò, subendo appena una rete e installandosi al secondo posto in classifica a una sola lunghezza dal vertice. […] E per l’occasione la Triestina, per andare a caccia della prima vittoria al Rocco, si presenterà con più di qualche novità di formazione, sempre comunque nell’ambito del tradizionale 4-4-2. Innanzitutto farà finalmente il suo debutto dal primo minuto Daniele Mori (a Portogruaro aveva giocato solo pochi minuti), predestinato leader della difesa ma costretto a uno stop di due mesi causa l’infortunio al ginocchio in ritiro. Adesso Mori è pronto a formare con Aquaro la coppia difensiva centrale davanti a Perisan. Per quanto riguarda i terzini, toccherà ancora a Grillo a sinistra e El Hasni a destra. Pizzul è recuperato ed è regolarmente convocato, ma ovviamente non è ancora al top e partirà dalla panchina, mentre Troiani è in ripresa dal problema muscolare al polpaccio ma ancora out: probabilmente si riaggregherà alla squadra per l’infrasettimanale con l’AlbinoLeffe. Novità anche a centrocampo: nel mezzo, accanto a Porcari, si dovrebbe rivedere Castiglia, che era partito dall’inizio solo nella prima partita contro la Reggiana. Bracaletti potrebbe essere spostato a sinistra, con inserimento a destra di Mensah, che quindi potrebbe partire stavolta come esterno, cosa che finora aveva fatto solo a partita in corso prendendo il posto di Bariti. […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) […] I neroverdi termali puntano a dare la svolta alla propria stagione, che al momento è stata avara di soddisfazioni sul piano dei risultati (un punto). Davanti il Mantova, reduce dal primo successo. Così il tecnico Franco Gabrieli: «Affrontiamo una formazione dal passato glorioso e formata da giocatori che hanno fatto anche la categoria superiore. Anche loro però stanno soffrendo, per cui cerchiamo di andare a prenderci quello che ci è stato tolto nelle partite precedenti dato che qualche situazione poteva andarci meglio». […] Dopo avere affrontato nelle prime quattro giornate formazioni di basso profilo, è il momento del primo big match per il Campodarsego che sfida la Virtus Vecomp. «Affrontiamo una squadra importante – sottolinea Gianfranco Fonti – di cui conosciamo il valore e le ambizioni, ma giochiamo in casa e vogliamo fare bene per riprenderci i punti lasciati a Montebelluna. Dai miei mi aspetto una partita gagliarda». […] Infine l’Este, che sfida il Cjarlins Muzane con due giocatori in più a disposizione. Si tratta del difensore classe 1989 Fabio Niero, vecchia conoscenza giallorossa che nella passata stagione è stato costretto ai box per un problema alla caviglia, e del centrocampista classe 1996 Massimiliano Tresoldi nello scorso campionato al Legnago. «Entrambi si sono allenati con noi dall’inizio della preparazione – afferma Michele Florindo – e sono contento che la società me li abbia messi a disposizione. Vanno a completare la rosa, sono convinto che ci daranno una mano. Niero è un difensore abile nella lettura delle situazioni, Tresoldi è un centrocampista di personalità dotato di palleggio e tiro». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Una premessa è d’obbligo: il “Campo” c’è ed è ancora estremamente vicino alla vetta. Le compagini (guarda caso tutte corazzate) che stasera potrebbero trovarsi da sole al comando sono ben sei (Arzignano, Adriese, Belluno, Virtus, Delta e Campodarsego). Ma, stavolta, gli uomini di Gianfranco Fonti giocano la parte degli inseguitori dell’Arzignano Valchiampo di Vincenzo Italiano, primo a quota 10, con un vantaggio minimo di due lunghezze. L’avversario di giornata, la Virtus Vecomp, che del gruppone delle “grandi” è la vera mina vagante, di sicuro non arriverà allo stadio Gabbiano (arbitro Mario Perri di Roma 1) con l’intenzione di portare a casa un punticino. […] Formazione Campodarsego (3-5-2): Cazzaro; D. Beccaro, Leonarduzzi, Colman Castro; Ndoj, Trento, Marcolini, Sanavia, Radrezza; Aliù,Pietribiasi. All. Fonti. ESTE. Contro il Cjarlins Muzane per rimettersi in carreggiata. Al Nuovo Stadio i giallorossi se la vedranno con una compagine particolarmente agguerrita, piena di ottime individualità (fra tutte il bomber ed ex di turno Filippo Fabbro) e che fa dell’organizzazione il suo punto di forza (arbitro Francesco Croce di Novara). […] Formazione Este (4-2-3-1): Lorello; Gilli, Munaretto, Ferrando, Pizzolato; Viviani, Serafin; Faggin, Rondon, Boron; Florian. All. Florindo. ABANO. Il penultimo posto non rende onore all’Abano. Gli aponensi, abituati a ben altre situazioni di classifica dopo il ritorno in Serie D, si giocheranno il jolly contro l’incognita Mantova, la classica nobile decaduta che, dopo un periodo caratterizzato da malumori e vicissitudini societarie, ha centrato la prima vittoria stagionale nella trasferta di Belluno. […] Formazione Abano (4-3-3): Belogravic; Lacerti, Zanon, Di Bari, Favero; Tescaro, Carteri, Faggin; Rampin, Franceschini, Cecconello. All. Gabrieli.
Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Madonna, Cappelletti, Russo, Trevisan; Mandorlini, Pinzi, Pulzetti; Belingheri; Guidone, Capello.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Il tecnico si riferisce a Marcandella, Zambataro, Pinzi e Contessa. Riguardo agli ultimi due, potrebbe fare qualche calcolo considerato che mercoledì tornerete di nuovo in campo? «Per Pinzi è un problema di gioventù: un carico sul ginocchio alla sua età può esserci dopo un filotto di tre-quattro gare. Contessa ha avvertito giovedì un piccolo affaticamento all’adduttore lungo, quindi è più difficile per l’immediato, mentre sarà al top per mercoledì. Per cui è più facile che Contessa giochi con il Ravenna e Pinzi con il Santarcangelo». Fuori Contessa, è Zivkov il sostituto naturale? «Non ci sono sostituti naturali, solo giocatori che vogliono giocare con la massima intensità. Una possibilità è sicuramente Zivkov, un’altra Trevisan, un’altra Cappelletti che ha fatto il terzino con il Rende, un’altra Zambataro. Abbiamo le alternative, voglio giocatori pronti sempre ad ogni evenienza. Poi c’è Russo: per l’atteggiamento che ha, mi dispiace tenerlo fuori. Se vuole prendersi il posto da titolare, potrebbe convincermi a spostare tre-quattro giocatori». E in effetti la soluzione più gettonata per la sfida di oggi sembra essere proprio l’inserimento di Russo al centro della difesa, con dirottamento di Trevisan a sinistra visto che è mancino. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Risultati alla mano la formazione romagnola sembra in difficoltà, ma Bisoli non vuole assolutamente cali di concentrazione. «Le partite che sembrano facili sulla carta riservano sempre insidie, è importante avere l’approccio giusto. Vanno affrontare con massima attenzione, altrimenti poi piangi come un coccodrillo. In settimana ai ragazzi ho detto di pensare di avere davanti una squadra più forte perché solo con l’atteggiamento giusto si possono risolvere queste gare. Il Santarcangelo verrà per cercare di strappare un punto, sarà una partita difficile che si giocherà sull’episodio. Siamo in un buon momento e vogliamo proseguire, anche se abbiamo avuto qualche acciacco. Tra influenza, botte e un po’ di affaticamento siamo un po’ in difficoltà, però siamo in tanti e i ragazzi sanno che devono farsi trovare pronti».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Il modo migliore per ricordare Vittorio Scantamburlo, l’indimenticato scopritore di talenti biancoscudati mancato esattamente un anno fa all’età di 86 anni, non poteva che essere una partita all’Appiani dove molti giocatori da lui visionati e proposti al Padova si sono fatti valere. Ha avuto così pieno successo il triangolare a lui dedicato disputato ieri nello storico impianto cittadino organizzato dal Comune e dalla società biancoscudata. Alla presenza del sindaco Sergio Giordani, che è stato anche uno dei suoi presidenti nella prima metà degli anni Novanta, dell’assessore allo sport Diego Bonavina, del vice presidente Edoardo Bonetto, del direttore generale Giorgio Zamuner, della signora Lina, moglie di Vittorio, e delle figlie, è stata scoperta all’ingresso alla nuova tribuna una targa a lui intitolata con scritto Uomo di sport dal buon cuore e dal talento indiscutibile. Dal suo paziente lavoro iniziò la carriera di tanti campioni del calcio italiano. Tra questi il più importante è Alessandro Del Piero che nel suo personale taccuino Scantamburlo, visionandolo nel 1987 a San Vendemiano quando aveva 13 anni nella partita contro l’Orsago del campionato giovanissimi, classificò con tre asterischi, il massimo dei voti. […]
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Madonna, Cappelletti, Russo, Trevisan; Mandorlini, Pinzi, Pulzetti; Belingheri; Guidone, Capello.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Che gara chiederà ai suoi?«Bisogna avere pazienza, il Santarcangelo viene da due sconfitte pesanti e non dovremo avere fretta e scoprirci. Dovremo fare come a San Benedetto: attendere che l’avversario si apra un po’ e non prestare il fianco alle possibili ripartenze. La Serie C è questa, noi giochiamo un buon calcio e dobbiamo provare a metterci velocità, anche se gli spazi saranno stretti. In settimana ci abbiamo lavorato molto». Può essere il momento buono per progredire in classifica? «Nelle ultime tre partite abbiamo fatto 7 punti, e vogliamo continuità. Non mi strapperei i capelli se oggi arrivasse un pareggio, seguito poi da un successo a Ravenna, ma tre vittorie consecutive ci permetterebbero di riposizionarci nelle posizioni nobili, che ci mancano solo per effetto del turno di riposo». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «L’importante è avere l’approccio giusto in partite come questa, che sulla carta possono sembrare facili», l’avvertimento del tecnico biancoscudato. «Ho chiesto alla squadra di ragionare come se affrontasse la formazione più forte del girone, perché solo con l’atteggiamento giusto si possono risolvere questi incontri». Si aspetta un Santarcangelo chiuso in difesa? «Verranno qui per strappare un pareggio, sarà una gara difficile e si giocherà sui rimpalli e sugli episodi. Troveremo meno spazi, sarà un po’ come la gara con il Fano, ma se la sbloccheremo assumerà tutt’altri connotati. Noi siamo in un buon momento e dobbiamo proseguire su questa strada, anche se in settimana abbiamo avuto qualche acciacco di troppo». Vi attende anche il turno infrasettimanale: pensa ad un po’ di turnover? «Per fare calcoli di formazione aspetto lunedì, ma qualche idea ce l’ho già in mente. Ci aspettano tre gare in sette giorni e ci sono giocatori che recuperano in poco tempo e altri che, invece, hanno bisogno di più giorni». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La Sambenedettese si rialza e rifila un 2-0 a domicilio ad una Reggiana sempre più in crisi: di Gelonese e Miracoli le reti decisive dell’anticipo giocato ieri. Oggi sono sette le gare, domani sera il big match FeralpiSalò-Pordenone. Niente da fare per Modena-Mestre: squadre e arbitro saranno oggi davanti ai cancelli del “Braglia”, ma li troveranno chiusi e scatterà lo 0-3 a tavolino ai danni dei canarini, senza campo. Riposa il Vicenza.Il programma odierno. Alle 14.30 Bassano-AlbinoLeffe (arbitro Longo di Paola), Gubbio-Südtirol (Rutella di Enna), Teramo-Fermana (Pasciuta di Agrigento) e Triestina-Renate (Gualtieri di Asti); alle 18.30 Fano-Ravenna (Tursi di Valdarno).
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ad un anno dalla scomparsa, lo storico osservatore biancoscudato Vittorio Scantamburlo è stato ricordato ieri mattina allo stadio Appiani. Il sindaco Giordani e l’assessore allo sport Bonavina, assieme alla dirigenza del Padova e alla moglie di Scantamburlo, hanno scoperto una targa all’ingresso della tribuna centrale. Poi si è svolto il primo memorial Scantamburlo, con una selezione di allenatori e dirigenti biancoscudati, il Padova Football Press e una squadra composta da giocatori che Scantamburlo ha scoperto o allenato.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Scoppiettante, determinato, voglioso di prendersi altri tre punti, scrollandosi di dosso quell’insopportabile sensazione di dover sempre star lì a inseguire. Accentuata, almeno in parte, da quella partita in meno che falsa un po’ la percezione reale della situazione. Pierpaolo Bisoli affronta così, la vigilia della partita con il Santarcangelo, in programma oggi alle 18.30 allo stadio Euganeo. Un crocevia che dovrebbe aprire le porte a una strada in discesa con vista sulla vetta per il Padova, almeno nelle intenzioni di chi è stato preso per fare la differenza anche in panchina. «Nelle ultime tre partite abbiamo fatto sette punti — ringhia l’allenatore biancoscudato — per dare continuità bisogna continuare a farne e vincere. Tutti parlano e parlano, ma abbiamo una partita in meno e potenzialmente siamo a tre punti dalla prima, il distacco che c’è attualmente è bugiardo… Questo vorrei che fosse chiaro, perché noi abbiamo già riposato, tante altre, comprese quelle che ci stanno davanti, devono ancora farlo. Non bisogna mai sbagliare un allenamento, questo i ragazzi lo sanno». C’è un turno infrasettimanale alle porte, mercoledì si va a Ravenna e le scelte verranno fatte anche sulla base delle condizioni non ottimali di diversi protagonisti. I dubbi della vigilia si chiamano Pinzi (se gioca oggi, non lo farà in Romagna) e soprattutto Contessa, che ieri ha svolto l’intera rifinitura con i compagni, ma che verrà quasi certamente preservato per il turno infrasettimanale. […]