Padova-Santarcangelo, Pinzi: “Quando c’è da battagliare non ci tiriamo indietro! E dobbiamo essere…”

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Giampiero Pinzi è stato l’ultimissimo acquisto del “mercato” estivo del Padova: è arrivato agli sgoccioli del 31 agosto, due giorni dopo era già in campo contro il Fano, e da allora non ha più lasciato la cabina di regia, prendendo le redini della squadra e mettendo a disposizione tutta la sua esperienza. L’ambientamento sta procedendo bene. «In carriera ho cambiato spesso ruolo, e solo negli ultimi anni sono stato arretrato nella posizione del play», le sue parole. «Ciò che mi chiede Bisoli è di fare cose semplici, di tamponare e di far ripartire l’azione velocemente. A volte il calcio non è per nulla complicato, e il mister vuole proprio questo». Una caratteristica che può pagare anche in un campionato così difficile? «Sì, anche perché, quando c’è da battagliare, siamo una squadra che non si tira indietro. Se c’è da rinviare in curva, io stesso sono il primo a farlo con grande umiltà. In Serie A si manovra molto più basso, avevo più tempo per giocare la palla, adesso invece mi ritrovo tutti questi lanci lunghi, tanti duelli ai quali sto facendo l’abitudine».

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Che sensazioni le dà questa squadra?«Abbiamo dato un segnale importante nell’ultima settimana, un altro passo falso contro Samb o Vicenza non potevamo permettercelo. Nel derby abbiamo disputato un’ottima partita, pur non vincendo, mentre con la Samb sapevamo che avremmo dovuto essere molto solidi. Adesso viene il bello: arrivano tre gare abbordabili, siamo una squadra molto solida e proprio questo dev’essere il nostro punto di forza da qui in avanti». A cominciare dalla sfida con il Santarcangelo, domenica.«Una formazione che naviga in una situazione difficile: viene da una brutta sconfitta casalinga e a Padova cercherà un pareggio. Sarà una partita molto difficile, loro rimarranno chiusi in difesa e noi dovremo essere bravi a renderla più facile. Una partita da giocare con pazienza e umiltà». Che idea si è fatto di questo girone? «Imprevedibile, ma ci sono 4 o 5 squadre attrezzate per vincerlo, e noi siamo una di quelle. Dobbiamo essere costanti, solidi, e migliorare di settimana in settimana: dobbiamo crescere sotto l’aspetto tecnico, essere più bravi a finalizzare, e diventare una compagine da battere».

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(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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