Un passato comune, un cuore che pulsa ancora biancoscudato. Michele Marcolini, dopo l’ottima stagione alla guida del Santarcangelo, incredibilmente è rimasto a guardare.
[…]Le piacerebbe allenare il Padova, un giorno? «Magari… A chi non piacerebbe? A Padova da giocatore sono stato benissimo. Chissà se in un futuro le strade potranno reincontrarsi». Domenica c’è proprio Padova-Santarcangelo… «Ho visto Padova-Vicenza all’Euganeo: Bisoli ha in mano la squadra, secondo me, migliore del girone. Non ha difetti, è completa in ogni reparto, ha un centrocampo che con la Serie C non c’entra niente. Se a me dessero Pinzi, Mandorlini, Tabanelli, Pulzetti e Belingheri, beh, sarei l’allenatore più felice del mondo». Quindi secondo lei il Padova è favorito per vincere il campionato? «Credo ci siano quattro o cinque squadre che possono ambire al primo posto e il Padova ha tutte le carte in regola per giocarsela. Il Vicenza è una squadra costruita con grande intelligenza e lungimiranza, poi c’è anche il Pordenone. E qui vorrei spendere due parole in più». Prego… «Ha perso qualche giocatore importante ma quelli che arrivati per sostituirli non sono male eh… Prendete Gerardi: fino a un paio d’anni fa i gol li faceva in B, in C può benissimo sostituire Arma». Altre squadre potenzialmente in lotta per il primo posto? «Ne ho altre due: la Reggiana, che ha un organico di buonissimo livello e soprattutto la Feralpisalò, che mi sembra una delle favorite. Ha una squadra molto interessante, completa, una società forte e un ambiente che non mette pressioni. Insomma, la vedo in lotta per la vetta e con buone chance di essere lì fino alla fine. Come outsider ci aggiungo il Bassano, che è sempre da primi posti. Non so se possa essere da primo posto, però è sicuramente una squadra da alta classifica».
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)