Ore 20.30 – (Il Piccolo) Il Pordenone solo al comando, seguito a una sola lunghezza da quel Renate che domenica arriverà al Rocco per affrontare la Triestina: questa la situazione del girone B della serie C dopo una quinta giornata in cui si è registrato un solo pareggio e due pesanti successi in trasferta (di Bassano e Padova). I ramarri neroverdi continuano il loro passo spedito in vetta sbarazzandosi per 4-2 del Teramo e diventando così, con 11 reti segnate, anche il più forte attacco del girone, che ben compensa le 5 reti già subite. Ma la vera sorpresa è quel Renate che continua a candidarsi come vera rivelazione del campionato: stavolta la compagine brianzola ha battuto di misura la quotata Reggiana e pertanto è balzata al secondo posto solitario a una sola lunghezza dalla capolista. Seconda frenata consecutiva invece per il Vicenza, che dopo il pareggio di Padova è costretto a dividere la posta in palio anche in casa contro il Feralpi Salò, altra quotata compagine che per ora resta invischiata nei meandri di metà classifica dopo alcuni risultati altalenanti. […]
Ore 19.40 – (Il Piccolo) Era il 23 luglio, quando nel pieno del ritiro di San Vito di Cadore, Daniele Mori si procurò una lesione al ginocchio. Due mesi dopo, nel finale della partita di domenica a Portogruaro, il difensore centrale è finalmente tornato in campo. D’ora in poi potrà essere una pedina preziosa per il reparto arretrato alabardato. Mori, domenica scorsa l’atteso rientro e poi l’amara sconfitta: che ritorno è stato? «Ritornare sul campo dopo l’ennesimo incidente sfortunato che ho avuto, sul piano personale è stata ovviamente una cosa fantastica, ma sinceramente la soddisfazione per il mio rientro è passata in secondo piano per quanto è successo all’ultimo minuto». Già, cosa vi è mancato in quel momento? «In quel momento ci è mancato tutto, dovevamo stare tutti più attenti, compreso ovviamente io che ero appena entrato. Quando si prendono azioni di quel genere dopo aver recuperato una partita, bisogna farsi un esame di coscienza. Inutile recriminare sull’arbitro, siamo noi che non possiamo buttare via così dei punti». […] Da fuori, che Triestina ha visto nascere e crescere in questo periodo? «Ho avuto la fortuna di esserci fin dal primo giorno di ritiro, quando c’era una rosa molto diversa. Ma di sicuro ho visto un’evoluzione pazzesca della squadra, grazie ad allenamenti fatti sempre a ritmo di duemila all’ora e con la volontà di applicare i dettami dell’allenatore. Alcune volte, a parte Ravenna, siamo stati sfortunati, ma lavoriamo per migliorare, andare avanti e rimanere sempre umili». […] È l’ora di regalare il primo successo al Rocco ai tifosi? «Assolutamente sì, se la meriterebbero davvero una vittoria. Noi ci abbiamo anche provato ma finora non ci siamo riusciti. Speriamo con il Renate di prenderci una bella soddisfazione». A proposito di Renate, sembra la squadra rivelazione finora: come affrontarla? «Io preferisco analizzare gli errori commessi con il Mestre, lavorarci nel modo giusto perché a parte l’episodio finale, non avevamo fatto una bella partita. Siamo noi che dobbiamo scendere in campo umili e con cattiveria».
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Caos Modena-Mestre, ancora lontana la risoluzione dei problemi. Nella giornata di ieri, si è attesa fino a tarda serata la comunicazione della Lega Pro che facesse chiarezza sulla prossima partita degli arancioneri, in programma a tutti gli effetti allo stadio Braglia di Modena domenica 1 ottobre alle 18.30. Il problema è che il Modena, da quello stadio, è stato sfrattato, e ha già disputato forzatamente le prime due gare casalinghe a Forlì. Una concessione in deroga possibile al massimo per due settimane, visto che i canarini non hanno indicato un campo alternativo sul quale disputare le proprie gare interne. In prima battuta, il Mestre ha comunicato come da Modena fosse arrivata la notizia della richiesta di giocare la partita a Forlì lunedì 2 ottobre alle 14.30, visto che domenica il campo è occupato, una possibilità che però non ha ancora trovato alcuna conferma né da parte della Lega né da parte della società gialloblù, alle prese con una situazione davvero complicata su tutti i fronti. […] L’accorciarsi dei tempi tecnici per organizzare il tutto fanno propendere ad una seconda ipotesi, quella della vittoria per 0-3 a tavolino in favore del Mestre. Non dovessero infatti arrivare comunicazioni, il Mestre dovrà recarsi regolarmente a Modena per giocare la partita, trovando però lo stadio chiuso e ottenendo di conseguenza il successo per forfait dell’avversario. […]
Ore 18.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Modena-Mestre, adesso è caos. E da ieri sera è concreta la possibilità che la squadra arancionera incassi lo 0-3 a tavolino per il prossimo turno di campionato. La motivazione è presto spiegata: Modena-Mestre, infatti, secondo la Lega Pro continua ad essere in calendario per domenica alle 18.30 al Braglia. Stadio Braglia che, tuttavia, è indisponibile per morosità da parte del Modena per quanto riguarda l’affitto dovuto al Comune del capoluogo di provincia emiliano (650mila euro da pagare entro ieri sera, operazione che non risulta compiuta). Il Modena ha preparato tutto per poter disputare la partita lunedì 4 ottobre alle 14.30 a porte chiuse al Morgagni, ottenendo anche l’ok della prefettura, ma il Mestre a ieri sera non aveva ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito. E il Modena non aveva neppure avviato le procedure formali per giocare le partite interne al Morgagni: le prime due partite con Vicenza e Renate sono state disputate in deroga ma le deroghe durano un massimo di due giornate. Secondo quanto fanno sapere fonti della Lega Pro, non ci sarebbero neppure i tempi tecnici per poter sistemare la situazione e al momento si sta prefigurando il rischio concreto di una sconfitta a tavolino per il Modena. Il segretario degli emiliani sta facendo i salti mortali per salvare il salvabile, ma il caos è totale: «A noi nessuno ha fatto sapere nulla – fanno sapere dal Mestre – ad ora a noi risulta che la partita sia in programma a Modena e non a Forlì». […] Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Il Pordenone può vincere il campionato? Per me è un grande sì». Antonino Asta risponde come farebbe un giudice di X-Factor chiamato a esprimersi sulla prestazione canora di un concorrente. D’altronde è l’ultimo ad aver ammirato la performance dell’artista, in questo caso degli 11 di Leonardo Colucci. A pochi giorni dalla partita-verità contro la FeralpiSalò, è proprio l’ex allenatore dei bresciani (ora al Teramo) a spingere i neroverdi verso la B. «E non lo dico soltanto perché ho affrontato il Pordenone pochi giorni fa – va avanti Asta -: l’avevo visto anche prima e mi aveva fatto una grande impressione. Leo Colucci è un ragazzo eccezionale e può arrivare sino in fondo. Sono convinto che si giocherà la vittoria finale del campionato nelle ultime giornate. Può farcela, eccome se può farcela». Poi però l’attenzione si sposta sul posticipo di lunedì sera: due favorite a confronto nella tana dei gardesani. «Dallo scontro diretto secondo me verrà fuori un pareggio – osserva il mister -. Sono convinto che sarà una partita bellissima, con due squadre che lotteranno a lungo per un grande traguardo. Ma nell’uno contro uno il pareggio mi sembra il risultato più facile da pronosticare». Partita decisiva? «Credo che ancora non lo sia – afferma Antonino Asta -, ma certo si tratterà di un primo crocevia importante nella stagione delle due compagini. La Feralpi è stata costruita bene e darà fastidio al Pordenone, ne sono certo. Poi, per parlare di sfida decisiva, bisogna arrivare a marzo. Ecco, al ritorno potrebbe esserlo». […]
Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La preparazione dei neroverdi in vista della trasferta di lunedì a Salò è ripresa ieri al De Marchi, dopo i due giorni di riposo concessi da Colucci. La buona nuova è che il gruppo si è riformato. Recuperato anche Pellegrini, che non era al meglio, pur in panca nel match vinto dai ramarri con il Teramo. Sainz Maza lavora con una maschera di protezione nera. Berrettoni ormai si sottopone alla stessa tortura riservata da Leo a tutto il gruppo. […] A Salò aspettano l’arrivo del Pordenone per valutare l’ambizione d’inserirsi nella lotta per la promozione. Intanto rendono pubblica la lamentela per la mancata concessione di un rigore per l’atterramento di Magnino nell’area del Lanerossi al Menti. «Con il Vicenza – denuncia Giuseppe Pasini – abbiamo dimostrato di poter vincere, è stata una bella partita. Purtroppo ancora una volta – sottolinea il presidente della Feralpi – i direttori di gara (nella fattispecie Andreini di Forlì, ndr) non hanno dimostrato carisma per dirigere sfide di questo livello. Nel finale c’era un penalty nettissimo a nostro favore, che non ci è stato concesso. L’arbitro è stato influenzato dall’ambiente». […] «Sarà un altro match difficile – è sicuro il presidente , che oltretutto verrà giocato in diretta Tv su RaiSport. Una motivazione in più per far bene. I nostri ragazzi sono già pieni di stimoli. Se giocheranno come hanno fatto con il Vicenza, potremo dire la nostra anche con il Pordenone».
Ore 17.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento
Ore 16.50 – Qui Guizza: ultimi scampoli di partitella, con gli attaccanti particolarmente in palla
Ore 16.30 – Qui Guizza: Contessa si reca negli spogliatoi a scopo precauzionale causa leggero fastidio all’adduttore sinistro.
Ore 16.10 – Qui Guizza: in corso la partitella infrasettimanale con gli Allievi Nazionali. Non vi partecipano Pinzi, Zambataro, Mazzocco e Tabanelli.
Ore 15.50 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Le luci dei riflettori, le telecamere della diretta: la vetrina mediatica nazionale non spaventa il Pordenone. Anzi, la tradizione vuole che proprio in occasione di posticipi serali andati in onda su Raisport (così come prevede il palinsesto di lunedì, alle 20.45, per il match con la FeralpiSalò) il club cittadino abbia mostrato il suo volto migliore. La scorsa stagione, perlomeno, è stato così. A novembre del 2016 il rotondo 3-0 esterno rifilato al Modena (a proposito, da ieri il club emiliano è stato sfrattato dallo stadio Braglia ed è in odore di penalizzazione per una serie di inadempienze amministrative, sfociate nel deferimento del presidente Caliendo e della società), grazie alle reti di Cattaneo (2) e Burrai.I ricordi piacevoli continuano con una gara ormai passata alla storia: l’eclatante 6-0 al Bassano dello scorso febbraio (doppiette di Berrettoni e Cattaneo, più le firme di Bulevardi e Arma) al Bottecchia. […] Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) In attesa della doppia seduta odierna (in campo alle 10 e alle 15), il Pordenone continua il cammino di avvicinamento alla sfida esterna di lunedì sera (inizio alle 20. 45) con la Feralpisalò. Mister Colucci dovrebbe avere tutti a disposizione, grazie al rientro in gruppo di Pellegrini, unico assente nell’ultima vittoriosa gara con il Teramo. Anche a Salò, Emanuele Berrettoni dovrebbe partire dalla panchina. Ma non è escluso che stavolta il tecnico neroverde gli conceda uno scampolo di gara. Così da agevolarne il graduale rientro a tempo pieno nei successivi e ravvicinati impegni casalinghi con Gubbio e Ravenna. Intanto, continua la prevendita (nelle consuete rivendite del bar Libertà e del caffè Nogaredo) dei biglietti per il prossimo match con la Feralpi: nonostante il prezzo invitante (8 euro più diritti), la risposta è stata sinora tiepida a causa della giornata feriale e dell’orario in notturna. […]
Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) Un ariete nella tana dei leoni. Federico Gerardi si appresta a sfidare il suo recente passato, quella FeralpiSalò (i cui giocatori hanno il nomignolo del re della foresta) che ospiterà il Pordenone nel posticipo di lunedì sera. Una ragione in più per affidarsi a lui, così come ha fatto sinora il tecnico neroverde Leonardo Colucci. Ottenendo le risposte sperate. Per qualcuno anche più positive del previsto, se non altro per lo score dell’ex bomber dell’Udinese. Basti pensare che in poco più di un mese, Gerardi ha già segnato 3 volte (con Altoadige, Bassano e Teramo). In tutta la scorsa stagione alla Feralpi si era fermato a 8 reti, attuale record personale. Un primato, continuando di questo passo, destinato a scricchiolare. Che duello. Il match di lunedì sarà un ulteriore test sulla “rinascita” di un attaccante che, curriculum alla mano, rappresenta un lusso per la serie C. Un po’come il rivale della sfida di Salò, in cui Gerardi si confronterà con l’attuale capocannoniere del girone B: Simone Guerra, che l’anno scorso ha giocato assieme a lui e che ora è il principe della squadra di Michele Serena. Sei centri in 5 partite: le doppiette con Reggiana e Fano, i sigilli con Sambenedettese e l’ex capolista Vicenza. Niente male per un giocatore adattabile anche al ruolo di trequartista. […] Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Noi siamo tranquilli perché l’attuale proprietà non ci ha mai fatto mancare niente – precisa il centravanti biancorosso Gianmario Comi – siamo un gruppo giovane ma siamo abbastanza intelligenti da sapere che noi non dobbiamo interessarci alle questioni societarie perché non ci competono. Il mister e il ds sono i nostri punti di riferimento e loro ci hanno sempre detto di stare tranquilli e di concentrarci soltanto sul campo, e cosi noi abbiamo fatto». Le difficoltà incontrate contro il Padova e la Feralpi Salò domenica scorsa al Menti sono quindi dovute solo a questioni di campo e anche di crescita del gruppo. «Siamo tutti nuovi e a livello di amalgama e di intesa è normale che siamo in ritardo rispetto ad altre squadre — sottolinea il centravanti biancorosso — ma anche contro la Feralpi abbiamo mostrato di avere determinazione e voglia di non mollare mai: abbiamo raddrizzato una gara che non si era messa bene. Il pareggio alla fine credo sia stato il risultato più giusto, l’abbiamo conquistato da squadra unita e questo fa ben sperare per il futuro». […] Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In crescita nel gioco ma ancora spuntato, il Venezia di Pippo Inzaghi si prepara al riscatto nella delicata trasferta di dopodomani contro la Ternana (ore 15). Quanto toglie il nuovo 3-5-2, che in fase di non possesso palla è un 5-3-2, in termini di pericolosità offensiva? Un interrogativo inevitabile dopo lo 0-1 col Parma al Penzo, prima sconfitta in Serie B arrivata nonostante una prestazione migliore rispetto alle prime cinque giornate. A confermarlo alcune statistiche favorevoli agli arancioneroverdi rispetto agli emiliani, i 21 cross a 9, i 19 tiri a 4, con un 6-1 nelle conclusioni in porta che conferma un tiro-un gol come sintesi perfetta del colpaccio parmense. «Tre gol in sei partite (peggior attacco con Pro Vercelli, Cesena e Spezia, ndr) sono pochi riconosce l’attaccante Gianmarco Zigoni però il nostro primo obiettivo è non prenderne e infatti ne abbiamo subiti solo due, meno di tutte le altre squadre. Nel Venezia in molti siamo arrivati tardi e nell’amalgama ci manca qualcosa, però con 7 punti all’attivo non è tutto da buttare». Mister Inzaghi raccomanda di lasciare tranquilli le punte perché i gol arriveranno, ben sapendo che gli occhi di tutti sono puntati soprattutto su Zigoni e pari ruolo. «Pressioni? Faccio l’attaccante, rientra tutto nella norma, ora criticano persino Higuain perché è a secco da qualche domenica dopo aver segnato sempre a raffica. Fisicamente sto sempre meglio, sono fiducioso che miglioreremo di squadra e tutto andrà a posto». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Venezia prepara la trasferta di Terni in programma sabato contro la Ternana e c’è finalmente la buona notizia del recupero di Agostino Garofalo, che anche ieri ha lavorato con il gruppo. Ancora nulla da fare per Geijo, che ha svolto anche ieri un allenamento differenziato e difficilmente sarà a disposizione al Liberati, così come Fabris. Ieri Evans Soligo ha accompagnato Filippo Inzaghi a Coverciano per il tradizionale incontro fra allenatori e capitani (assente Maurizio Domizzi) con i vertici Aia per la spiegazione dei nuovi regolamenti con relativo confronto tra i protagonisti.
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Giornata intensa per il Venezia: l’amministratore delegato Andrea Rogg e il diesse Giorgio Perinetti hanno partecipato all’assemblea di Lega, la prima guidata dal commissario straordinario Mauro Balata, mentre Pippo Inzaghi ed Evans Soligo hanno preso parte, sempre a Coverciano, all’incontro annuale con i vertici dell’Associazione italiana arbitri e i direttori di gara della Serie B. Così l’allenamento al Taliercio è stato guidato dal vice Maurizio D’Angelo: Fabris e Geijo continuano a lavorare a parte, mentre Bruscagin ha ripreso a correre. Zigoni dovrebbe riprendersi la maglia da titolare a Terni, lasciata a Marsura con il Parma, mentre a centrocampo Signori può far rifiatare per un turno Suciu. Pochesci, tecnico rossoverde, ha fermi ai box Angiulli (distorsione alla caviglia destra sabato a Bari) e il baby Bordin, ex Primavera della Roma (distorsione al ginocchio sinistro), mentre sono ritornati in gruppo Gigli e Zanon. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) […] Carlo Pelagatti, al suo rientro dopo un infortunio, ha giocato le due ultime partite in coppia con Varnier: il più esperto e il più giovane fra i centrali difensivi granata. Che sia stata la mossa della svolta? Da sola forse no, perchè è sempre la squadra a fare la prestazione. Conferma Pelagatti: «L’intera squadra partecipa alla fase difensiva e queste due vittorie senza subire gol sono motivo di soddisfazione per tutti, ma in primis per noi difensori. Stiamo raccogliendo i frutti di tanto lavoro mirato con occhio particolare su questo obiettivo. Il nostro gioco prevede di pressare alti i nostri avversari, dobbiamo insistere perchè possiamo migliorare ancora». Il tandem con Varnier è risultato vincente in queste ultime due gare, però non è una esclusiva. «Il tecnico in ogni allenamento ci cambia – spiega l’ex Catania- dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze. Con Varnier mi trovo bene, ci conosciamo dall’anno scorso, ma anche con Adorni e Camigliano non ci sono problemi». Fra poco sarà pronto anche Scaglia, ma proprio sul diciannovenne aggiunge: «Con Marco parlo molto, è un ragazzo bravo e molto più avanti anche tecnicamente rispetto alla sua età. Lui è più strutturato e riesce a coprire meglio sulle palle alte, mentre io sono più rapido». […] Ieri l’allenamento al Tombolato è stato diretto dal vice Edoardo Gorini e da Roberto Musso in quanto Venturato e Iori erano a Coverciano per gli annuali aggiornamenti della Lega. Caccin è rientrato in gruppo, mentre Scaglia, Lora e Maniero hanno svolto lavoro differenziato.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Non chiedete ad uno di loro se questa è la coppia giusta. Non vi risponderanno. Meglio, vi diranno che «mi trovo bene anche con i compagni». I risultati delle ultime due partite, e quell’inedito doppio zero nella casella dei gol subìti, dicono, però, che Carlo Pelagatti e Marco Varnier, oggi – e in attesa del rientro di Scaglia – forse stanno un gradino avanti ad Adorni e Camigliano nelle gerarchie di Roberto Venturato, che difficilmente lascerà uno di loro in panca per Cittadella-Entella di sabato al Tombolato.Parlarsi in campo. «Un rientro migliore per me non poteva esserci», sottolinea Pelagatti, che era fermo per un risentimento muscolare accusato all’esordio in Coppa Italia con l’Albinoleffe. «Aver mantenuto la porta inviolata fa piacere a tutti, ma soprattutto a noi difensori. Va anche detto che l’abitudine ad andare a pressare alti gli avversari ci porta a correre qualche rischio più delle altre squadre, ma possiamo migliorare ancora tanto. L’intesa con Marco? Gli parlo molto, soprattutto in campo. È molto bravo e tatticamente maturo rispetto ai suoi 19 anni, ma senza dubbio, se ha qualcuno di più grande che gli dà una mano, può solo giovarsene. Fisicamente ci compensiamo: lui è più strutturato e abile sui palloni aerei, io sono più rapido e posso esprimermi meglio su un certo tipo di avversari. Ma questo non significa che con gli altri ragazzi mi trovi male, anzi». Dici Entella e nella mente di Varnier non può non scattare qualcosa. Proprio contro i liguri esordì in Serie B, nel 2-1 del 30 dicembre 2016. «Pascali era infortunato, Pelagatti e Iori squalificati. C’era la possibilità di arretrare Pasa, ma un po’ speravo toccasse a me, perché Scaglia in settimana mi aveva detto di stare pronto. Ho saputo che avrei giocato solo quando Venturato ha letto la formazione nel corso della riunione tecnica. A quel punto ho spento il telefono, non volevo distrazioni di alcun tipo. È stata un’emozione molto forte, anche perché sapevo di dover marcare uno come Caputo. Ma quando l’arbitro ha fischiato l’inizio, non ho più pensato ad altro. E alla fine è stato bellissimo». […] Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) «Pronostici a parte, il Cittadella ha tutte le carte in regola per fare un campionato di vertice come quello scorso». Parola di un ex come Michele Pellizzer, leader della Virtus Entella che sabato arriverà al Tombolato con la missione di farsi rimpiangere. Della squadra di cui fece parte nella città murata è rimasto solo Filippo Scaglia, con cui l’ex capitano granata ha mantenuto un rapporto di solida amicizia. «Abbiamo giocato uno accanto all’altro e ci sentiamo ancora — conferma Pellizzer — credo che Filippo sia un grandissimo giocatore e che, se non fosse stato per l’infortunio che ha subito nella parte finale della passata stagione, magari adesso sarebbe altrove. Ma merita il salto di qualità». […] E Pellizzer trova subito un parallelismo tra le due società. «L’Entella è simile al Cittadella come società, sono due belle realtà che ormai da anni competono in serie B. E sono convinto che non sia finita qui…».
Ore 10.50 – (Gazzettino) Parliamo di una squadra che può assolutamente lottare per la promozione, essendosi mossa molto bene e con un allenatore bravo, esperto e di personalità, capace di gestire al meglio le pressioni di chi vuole tornare in B». […] Dalla sua esperienza, cosa serve per vincere in serie C? «Non si prescinde in primo luogo dal lavoro a cui aggiungerei la costanza. Bisogna correre e sporcarsi, è il giocatore che si deve adattare alle caratteristiche del campionato e non il contrario. Infine ci vuole equilibrio nei momenti difficili che comunque capitano». E dunque i tre punti domenica contro il Santarcangelo non sono da considerare già acquisiti. «Ormai nessun avversario è da sottovalutare, anche se la differenza di organico è netta e ogni gara presenta le sue difficoltà per cui al Padova servirà una partita di livello».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Sei anni fa giocava in B nel Padova di Dal Canto mentre nella passata stagione è stato avversario dei biancoscudati sulla panchina del Santarcangelo: Michele Marcolini seguirà la sfida di domenica tra le due squadre nelle vesti di doppio ex. «Sono state due esperienze umanamente positive ricorda ma completamente diverse e non paragonabili tra loro, non solo perché vissuta con due ruoli diversi, ma pure a livello ambientale. All’ombra del Santo sono stato molto bene, ma resta il rimpianto per non avere raggiunto gli obiettivi prefissati». […] A Padova le ambizioni sono diverse. «Ero in tribuna nella sfida con il Vicenza, la piazza ha capito che la C è un campionato difficile e pure i giocatori, di grande spessore anche per le categorie superiori, sanno che devono sapersi adattare con pazienza a un calcio di grande corsa e aggressività che può sembrare confusionario.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Doppia seduta ieri al Centro Geremia, con l’allenamento pomeridiano imperniato sulla fase offensiva, che ha visto la squadra provare a ripetizione una serie di soluzioni e di schemi d’attacco. Poi una partitella a campo ridotto a cui non ha partecipato Guidone. Ancora corsa a parte per Mazzocco e Tabanelli che non saranno a disposizione domenica all’Euganeo contro il Santarcangelo (calcio d’inizio alle 18.30), primo impegno di un trittico di gare che vedrà poi il Padova impegnato mercoledì 4 ottobre a Ravenna e la domenica successiva in casa con il Sudtirol, sempre alle 18.30. Oggi allenamento alle 15.30, domani e sabato sedute all’Appiani alle 15. […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) A cominciare dalla sfida con il Santarcangelo, domenica.«Una formazione che naviga in una situazione difficile: viene da una brutta sconfitta casalinga e a Padova cercherà un pareggio. Sarà una partita molto difficile, loro rimarranno chiusi in difesa e noi dovremo essere bravi a renderla più facile. Una partita da giocare con pazienza e umiltà». Che idea si è fatto di questo girone?«Imprevedibile, ma ci sono 4 o 5 squadre attrezzate per vincerlo, e noi siamo una di quelle. Dobbiamo essere costanti, solidi, e migliorare di settimana in settimana: dobbiamo crescere sotto l’aspetto tecnico, essere più bravi a finalizzare, e diventare una compagine da battere». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Se c’è da rinviare in curva, io stesso sono il primo a farlo con grande umiltà. In Serie A si manovra molto più basso, avevo più tempo per giocare la palla, adesso invece mi ritrovo tutti questi lanci lunghi, tanti duelli ai quali sto facendo l’abitudine». […] Che sensazioni le dà questa squadra?«Abbiamo dato un segnale importante nell’ultima settimana, un altro passo falso contro Samb o Vicenza non potevamo permettercelo. Nel derby abbiamo disputato un’ottima partita, pur non vincendo, mentre con la Samb sapevamo che avremmo dovuto essere molto solidi. Adesso viene il bello: arrivano tre gare abbordabili, siamo una squadra molto solida e proprio questo dev’essere il nostro punto di forza da qui in avanti».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Giampiero Pinzi è stato l’ultimissimo acquisto del “mercato” estivo del Padova: è arrivato agli sgoccioli del 31 agosto, due giorni dopo era già in campo contro il Fano, e da allora non ha più lasciato la cabina di regia, prendendo le redini della squadra e mettendo a disposizione tutta la sua esperienza. L’ambientamento sta procedendo bene. «In carriera ho cambiato spesso ruolo, e solo negli ultimi anni sono stato arretrato nella posizione del play», le sue parole. «Ciò che mi chiede Bisoli è di fare cose semplici, di tamponare e di far ripartire l’azione velocemente. A volte il calcio non è per nulla complicato, e il mister vuole proprio questo». Una caratteristica che può pagare anche in un campionato così difficile? «Sì, anche perché, quando c’è da battagliare, siamo una squadra che non si tira indietro.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Prosegue senza intoppi la preparazione dei biancoscudati in vista della partita di domenica (ore 18.30) all’Euganeo contro il Santarcangelo. Ieri doppia seduta alla Guizza per la squadra di Bisoli, che al mattino ha lavorato in maniera specifica, divisa tra uomini di difesa e di attacco, e al pomeriggio si è cimentata nelle prime prove tattiche, compreso Marco Guidone, tornato in gruppo dopo un paio di giorni di allenamenti differenziati, dovuti ad un piccolo affaticamento. Ancora a parte Mazzocco, che corre con un tutore al braccio dopo essersi tolto il gesso, e Tabanelli, che dovrebbe rientrare in squadra oggi pomeriggio nella seduta fissata alle 15.30, sempre al Centro Geremia. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È sempre vivo il ricordo, in tutti coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene, di Vittorio Scantamburlo, scopritore di talenti per una vita nel settore giovanile biancoscudato. Ad un anno di distanza dalla scomparsa, avvenuta all’alba del 1º ottobre 2016, all’età di 86 anni, il Comune di Padova e il Calcio Padova hanno voluto celebrarne la figura con un triangolare, che si svolgerà sabato 29 settembre allo stadio Appiani a partire dalle ore 10. Sul prato dello stadio di via Carducci si affronteranno una selezione di glorie biancoscudate, alcune delle quali scoperte e allenate proprio da Scantamburlo, una selezione di dirigenti, allenatori e preparatori del Settore Giovanile biancoscudato, e la Padova Football Press, squadra di giornalisti padovani. Alle 9.30, mezz’ora prima dell’inizio del torneo, ci sarà la cerimonia di scopertura di una targa, voluta dall’amministrazione comunale e dal Padova per onorare la memoria dello storico dirigente e osservatore. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un passato comune, un cuore che pulsa ancora biancoscudato. Michele Marcolini, dopo l’ottima stagione alla guida del Santarcangelo, incredibilmente è rimasto a guardare. […] Le piacerebbe allenare il Padova, un giorno? «Magari… A chi non piacerebbe? A Padova da giocatore sono stato benissimo. Chissà se in un futuro le strade potranno reincontrarsi». Domenica c’è proprio Padova-Santarcangelo… «Ho visto Padova-Vicenza all’Euganeo: Bisoli ha in mano la squadra, secondo me, migliore del girone. Non ha difetti, è completa in ogni reparto, ha un centrocampo che con la Serie C non c’entra niente. Se a me dessero Pinzi, Mandorlini, Tabanelli, Pulzetti e Belingheri, beh, sarei l’allenatore più felice del mondo». Quindi secondo lei il Padova è favorito per vincere il campionato? «Credo ci siano quattro o cinque squadre che possono ambire al primo posto e il Padova ha tutte le carte in regola per giocarsela. Il Vicenza è una squadra costruita con grande intelligenza e lungimiranza, poi c’è anche il Pordenone. E qui vorrei spendere due parole in più». Prego… «Ha perso qualche giocatore importante ma quelli che arrivati per sostituirli non sono male eh… Prendete Gerardi: fino a un paio d’anni fa i gol li faceva in B, in C può benissimo sostituire Arma». Altre squadre potenzialmente in lotta per il primo posto? «Ne ho altre due: la Reggiana, che ha un organico di buonissimo livello e soprattutto la Feralpisalò, che mi sembra una delle favorite. Ha una squadra molto interessante, completa, una società forte e un ambiente che non mette pressioni. Insomma, la vedo in lotta per la vetta e con buone chance di essere lì fino alla fine. Come outsider ci aggiungo il Bassano, che è sempre da primi posti. Non so se possa essere da primo posto, però è sicuramente una squadra da alta classifica». […]