Ore 21.00 – (Il Piccolo) Dopo quattro giornate, nel girone B della serie C non c’è più nessuna squadra a punteggio pieno. Mercoledì sera infatti, nella partita che è ripresa dopo la sospensione dello scorso 3 settembre, la Sambenedettese ha perso in casa della Fermana per 2-0 e pertanto resta terza a 9 punti a braccetto con il Renate, che dal canto suo ha subito ripreso la corsa dopo un passo falso dominando il Modena. E così, nonostante la frenata di questo turno, in vetta al girone resta la coppia Pordenone e Vicenza. […] Va anche detto che la Triestina, che però ha giocato una gara in meno, è anche l’unica squadra imbattuta del girone proprio assieme alla coppia di testa. Alle spalle delle due squadre di vertice, come detto, Sambenedettese e Renate inseguono da vicino a una lunghezza. […] Davanti alla Triestina ci sono ancora Albinoleffe e Feralpi Salò, entrambe capaci di concludere positivamente una rimonta casalinga contro Santarcangelo e Fano. […] La classifica aggiornata: Pordenone e Vicenza 10, Sambenedettese e Renate 9, Bassano e Fermana 7, Albinoleffe e Feralpi Salò 6, Triestina, Mestre e Sudtirol 5, Teramo, Reggiana e Padova 4, Ravenna, Fano e Santarcangelo 3, Gubbio 1, Modena 0.
Ore 20.30 – (Il Piccolo) In casa alabardata è emergenza terzini, e allora mister Sannino pensa direttamente di farne a meno con un cambio modulo: detta in modo molto conciso e brutale, è questa la situazione della Triestina a due giorni dalla sfida di Portogruaro contro il Mestre. Partiamo dalle condizioni fisiche dei due laterali: chi sta peggio è Troiani, che ha uno stiramento di lieve entità e dunque è destinato a restare fermo almeno una settimana. Ma un problemino muscolare ce l’ha anche Pizzul, vittima di una contrattura e comunque presente ieri a bordo campo. Naturalmente, anche in caso di assenza di entrambi i terzini, Sannino ha comunque le alternative per restare al 4-4-2, perché a sinistra c’è Grillo e a destra possono giocare sia El Hasni che eventualmente Libutti. Ma ieri il tecnico alabardato ha lavorato a lungo su una possibile alternativa, ovvero il 3-5-2. […] Una soluzione che fra l’altro vedrebbe nel ruolo di perno centrale della difesa Daniele Mori, di cui si sta valutando attentamente in questi giorni l’eventuale rientro dopo due mesi di assenza per infortunio. In questo modulo Mori sarebbe il centrale con ai lati El Hasni e Aquaro, senza dimenticare che comunque in caso di necessità c’è anche Codromaz. In questo 3-5-2 gli esterni sarebbero Grillo a sinistra e Bariti a destra, mentre nei tre centrali di centrocampo il tecnico ha ruotato un po’ tutti inserendo proprio in questa zona anche Bracaletti, oltre ai vari Castiglia, Acquadro e Meduri. Tra l’altro Porcari ieri ha saltato questa parte tattica e la partitella finale, ma solo in via precauzionale. In avanti il tecnico ha provato Pozzebon accanto ad Arma, ma ovviamente Mensah resta ancora in ballo, senza dimenticare Petrella e lo stesso Hidalgo. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Una sola vittoria, arrivata 7 giorni fa contro il Ravenna, più un pareggio rimediato alla prima uscita a Mestre e una sconfitta di misura contro l’altra capolista del girone, il Vicenza. Il Teramo è a quota 4 punti in classifica ed è una squadra scomoda da affrontare. Proprio il Vicenza ne sa qualcosa: i biancorossi in casa, due settimane fa, avevano risolto la pratica solamente nei minuti finali e per giunta su rigore. Grinta e cuore, gli abruzzesi hanno in questi due valori le qualità riconosciute, sia da giocatore che da allenatore, ad Antonino Asta. Ex ala destra di serie A – per lui la più importante parentesi è stata quella con la maglia granata del Torino – ha esordito anche in Nazionale nel 2002. Da allenatore invece si è specializzato nella Terza serie. Dopo le giovanili del Torino ha guidato il Monza (Seconda divisione), il Bassano, il Lecce e la FeralpiSalò. A luglio ha sposato la causa del Teramo ed è già riuscito a dare la sua impronta alla squadra. Il modulo (un 4-2-3-1 che può variare in molti modi) è ispirato da una vocazione offensiva, puntando a segnare un gol più dell’avversario. La differenza reti degli abruzzesi in campionato al momento è pari (4 gol segnati, altrettanti subiti). L’unica vittoria è stata garantita da un 3-2 che rispecchia esattamente l’idea di calcio di Asta: tanto sacrificio, partecipazione al gioco offensivo e coltello tra i denti.
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bassano è già alle spalle per tutti. Un po’ meno per Giovanni Formiconi che, sul 2-0 per il Pordenone (Ciurria e Gerardi i marcatori), si è trovato sulla traiettoria del pallone scagliato da Laurenti. La deviazione ha messo fuori causa Perilli e avviato la rimonta dei giallorossi, che poi hanno pareggiato con Diop. Il classico gol dell’ex, realizzato però questa volta nella porta sbagliata. «Già – annuisce Formiconi -, c’è ancora un po’ di amaro in bocca per come ci è sfuggita la vittoria al Mercante. È stata una bella partita, durante la quale ci siamo messi in difficoltà a vicenda. La Virtus farà buone cose anche in questo campionato. L’ho vista in forma». Nostalgia? Ripensamenti? Ovvio che il laterale non scordi l’esperienza in giallorosso. «Nessun ripensamento garantisce Giovanni -. Qui a Pordenone ho, anzi abbiamo tutto quello che ci serve per fare una grande stagione. O, meglio, per continuare a farla». A partire dal match di domenica con il Teramo. «Quella abruzzese riprende Formiconi è una squadra ostica, tenace, che fa della grinta la sua caratteristica migliore. Non è facile da affrontare. Verrà al Bottecchia prevede per renderci la vita dura. Noi però dobbiamo assolutamente tornare alla vittoria». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Il Teramo è un cliente insidioso e arriva al Bottecchia per dare continuità alla vittoria ottenuta col Ravenna. Giovanni Formiconi, terzino classe 1989 del Pordenone, non guarda chi ci sarà di fronte domenica, ma si concentra soltanto sulla sua squadra. «Noi dobbiamo imporre sempre il nostro gioco – afferma – senza farci intimidire dalla rivale di giornata. Il Teramo è una squadra che rispecchia le qualità del suo allenatore, molto determinato e grintoso, noi abbiamo l’obbligo di fare la nostra partita e riprendere a vincere». I tre punti per continuare a stare in vetta alla classifica, magari da soli se il Vicenza incappa in un mezzo passo falso. «La partita di domenica scorsa ci ha lasciato l’amaro in bocca – continua il terzino -. Ho visto però un Bassano (di cui era ex, ndr) in grande forma, capace di segnare due gol in un tempo. A mio parere però la mia deviazione sulla rete del 2-1, sfortunata, ha permesso loro di rientrare in partita e di arrivare al pari. Se non ci fosse stata – chiude Formiconi – forse non sarebbe finita così». […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Un dubbio per Colucci: Sainz-Maza o Martignago? Sembra questo l’unico ballottaggio nel Pordenone anti-Teramo. Il tecnico sta pensando se dare una chance dal 1′ allo spagnolo, assente dall’undici titolare dalla gara col Santarcangelo, primo turno di campionato. Nei successivi 270′ ha infatti giocato la punta di Montebelluna, che ha cominciato bene nel match con l’Alto Adige, quando ha segnato un gol e servito un assist, mentre è parsa in ombra sia con il Fano sia con l’Alto Adige. È probabile un avvicendamento, considerato che Sainz-Maza, per la prima volta dopo due settimane, si è sempre allenato col gruppo. Per il resto fiducia al soliti undici, con Perilli a difendere i pali, De Agostini e Formiconi sugli esterni e Parodi e Stefani al centro della difesa, Burrai in cabina di regia assistito da Lulli e Misuraca e Gerardi unico attaccante con Ciurria come mezzapunta destra nel 4-3-2-1. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) La sfida di domenica tra Pordenone e Teramo è anche quella tra Leonardo Colucci e Antonino Asta. Nessun intento nostalgico, che va tanto di moda nel web e nei social nell’ultimo periodo. C’è soltanto da sottolineare e da valorizzare il percorso dei tecnici di friulani e abruzzesi, partiti entrambi dalla Promozione da giocatori e arrivati sino in serie A dopo una lunga gavetta, fatta di dedizione, serietà e professionalità: una coppia operaia, se così si può dire, che ha conosciuto il top di questo sport soprattutto grazie al lavoro. Anche da allenatori tante similitudini, visto che entrambi hanno cominciato nel settore giovanile. […] Colucci comincia ad allenare sei anni dopo rispetto ad Asta: Leo debutta nel 2011 come assistente di Marco Giampaolo al Cesena, il trainer del Teramo nel 2005 lavorando con gli allievi del Torino e successivamente con la Primavera. Finisce nel 2012, quando il tecnico del Pordenone prende in mano gli allievi del Bologna e, poi, la Primavera. Chiude l’esperienza nel 2016, mentre Asta ha già sfiorato per due volte la serie B con Monza e Bassano. Un’altra similitudine: entrambi arrivano da un esonero. Colucci a Reggio Emilia la scorsa stagione, la sua prima tra i grandi, Asta alla FeralpiSalò. Adesso la sfida tra di loro, che hanno voglia di rivalsa, di dimostrare le loro qualità e che partendo dal basso si ha una marcia in più rispetto agli altri.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’atteso incontro tra i soci di Vi.Fin., la finanziaria che detiene la maggioranza del Vicenza calcio, e l’ing. Francesco Pioppi in rappresentanza di Boreas Capital srl si è chiuso con un comunicato congiunto apparso nel tardo pomeriggio su sito ufficiale della società berica. «In data odierna, come anticipato, si è svolta una riunione tra Vi.Fin. Spa e Boréas Capital sarl, all’esito della quale è stata esaminata una proposta, per la definizione della trattativa in corso, che sarà oggetto del necessario esame da parte dell’assemblea di Vi.Fin spa in convocazione, nei termini di legge, con massima urgenza». L’assemblea di cui parla il comunicato si svolgerà quasi sicuramente il 28 settembre e per quella data la holding lussemburghese ha chiesto una risposta definitiva, un sì alla cessione oppure un no che porterà alla fumata nera senza possibilità di ulteriori contrattazioni. […] «Noi siamo pronti – aveva spiegato Pioppi prima dell’incontro con i soci di Vi. Fin – Boreas nel tempo tecnico di una settimana è pronta a mettere i 5 milioni necessari all’aumento di capitale. Vi.Fin. ora deve lasciare la società libera da debiti correnti al 30 giugno, per farlo dovrà immettere 5,5 milioni. Noi abbiamo dimostrato la nostra capacità finanziaria adempiendo a tutti i nostri obblighi, ora tocca a loro reperire le risorse necessarie». […]
Ore 16.50 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 16.30 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 16.00 – Qui Appiani: Biancoscudati torchiati da mister Bisoli.
Ore 15.40 – Qui Appiani: esercitazioni anti-Samb in corso.
Ore 15.20 – Qui Appiani: assenti Mazzocco e Tabanelli, tutti in gruppo gli altri Biancoscudati.
Ore 15.00 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il presidente Joe Tacopina non è entusiasta delle presenze al Penzo ma la chiusura a quota 1.930 della campagna abbonamenti pur non essendo un dato eclatante se paragonato ad altre piazze di Serie B, è senza dubbio positivo alla luce del trend storico della piazza lagunare. La fiducia di quasi duemila fedelissimi è il dato più alto degli ultimi nove anni ed è superiore a tutti gli ultimi campionati cadetti: gli abbonati nel 2002/03 (il primo post-Zamparini) erano stati appena 820, cresciuti a 1.259 e a 1.281 nei due anni pre-fallimento del 2005. Nella scorsa stagione di Lega Pro, invece, gli abbonati erano stati 1.108 (1.111 a gennaio dopo i non riusciti mini abbonamenti), quindi l’incremento attuale è di 822 tessere pari al 74%. […]
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il presidente del Venezia Joe Tacopina è rientrato in città per proseguire nel lavoro per il nuovo stadio, per seguire da vicino la sua squadra e per presentare un nuovo sponsor, l’Estra. Interpellato sulla possibile collaborazione con Stefano Serena presidente del Mestre per la realizzazione del nuovo impianto il numero uno lagunare è stato chiarissimo. «Unire le forze con il Mestre? No, né col Mestre né con nessun’altro, quello a cui stiamo lavorando sarà lo stadio solo del Venezia Football Club, sia come progetto sia come proprietà. Ci lavoriamo da due anni, oggi non vedete ancora i mattoni ma lo stiamo costruendo ogni giorno e tra due anni e mezzo sarà la nostra casa». […] Tacopina è quindi passato ad analizzare la situazione della squadra in vista del match di domani al penzo con il Parma. «A me va benissimo un gol del portiere Audero, basta che qualcuno lo faccia per favore ci scherza su il presidente lagunare Sono molto contento e mi piace quanto ho visto finora, abbiamo preso le misure alla B, peccato solo per le 5 occasioni sprecate a Cesena e per gli ultimi 3′ di Avellino». […]
Ore 13.20 – L’allenamento odierno dei Biancoscudati si terrà allo stadio “Appiani”.
Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Nuovo stadio, andata e ritorno. In poche ore ieri si è chiarito definitivamente, come già si era intuito, che Venezia e Mestre seguiranno due strade separate sul fronte della costruzione degli impianti destinati a sostituire gli ormai vetusti Pierluigi Penzo e Francesco Baracca. Ha cominciato Joe Tacopina, intervenendo a margine della conferenza stampa di presentazione del nuovo sponsor dei pantaloncini arancioneroverde, il cosidetto “Energy Partner” Estra, azienda attiva sul mercato dell’energia elettrica che fa così irruzione sul territorio veneziano: «Non siamo interessati a una collaborazione col Mestre – ha spiegato il numero uno lagunare – il nostro sarà uno stadio privato che costruiremo con nostri investitori. Dopodiché, parliamo sempre di ipotesi perché al momento siamo concentrati sul nostro progetto, se il Mestre, che rispettiamo molto, avrà bisogno di un impianto si potrebbe aprire anche un discorso di affitto del nostro stadio. Sono consapevole che nel territorio veneziano e mestrino esista un problema di impiantistica, ma allo stesso tempo il problema è più generale, è italiano. Siamo fiduciosi e convinti di poter avere il nostro nuovo stadio entro due anni e mezzo, al massimo tre anni». Non si è fatta attendere, a distanza di qualche ora, la risposta di Stefano Serena: «Mi fa piacere il chiarimento del presidente Tacopina – ha spiegato il presidente del Mestre – e mi fa piacere anche che i tifosi del Venezia abbiano la possibilità in futuro di avere un loro stadio. Era già abbastanza intuibile che loro non fossero interessati ad aprire un tavolo di collaborazione col Mestre, io avevo dato la mia disponibilità, ma il Venezia giustamente lavora su un progetto privato. A nostra volta ci siamo già mossi sul progetto di un nostro stadio privato, sperando che in futuro non ci sia bisogno dell’ospitalità, anche se in affitto da parte del Venezia». […]
Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Si avvicina il Parma, torna Tacopina, portando nuova “energia” alla squadra di Pippo Inzaghi, proprio nel giorno in cui viene ufficializzata la partnership con la multiutility Estra. Tirato a lucido, ottimista come sempre, il presidente arancioneroverde spinge il Venezia verso il Parma, anche se prima si guarda un attimo indietro. «Il bilancio di queste prime cinque partite è positivo» osserva Tacopina, «io vorrei sempre vincere, ma la Serie B non è la Lega Pro e tutte le squadre sono competitive. Mi dispiace non aver vinto ad Avellino, ancora qualche minuto e portavamo a casa i tre punti, ma questo è il calcio. Come del resto a Cesena, dove il Venezia ha avuto cinque occasioni da rete. La Serie B è un campionato lungo e difficile, ma abbiamo tempo per crescere». Tacopina poi sottolinea la conferma di una sua previsione precampionato. «Avevo evidenziato come, secondo me, il Venezia avesse la difesa più forte del campionato. I fatti mi stanno dando ragione». Poi aspetta di avere la squadra al completo. «Geijo è appena rientrato, Garofalo non si è ancora visto, e quando c’è Agostino in campo è come avere un altro attaccante, poi anche Bruscagin non ha mai giocato». […] Venezia contro Parma, ritorna d’attualità la rivalità della passata stagione. «Siamo due società simili, ripartite due anni fa dal nulla, dalla Serie D, e domenica ci troveremo di fronte in Serie B. È comunque ancora prematuro dare giudizi sulle squadre, Venezia compreso. Aspettiamo le prossime tre partite con Parma, Ternana e Carpi, poi avremo un’idea più precisa sul valore della squadra». […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) Enrico Pezzi, difensore di fascia sinistra arrivato quest’anno dal Benevento, ha fatto il suo esordio in campionato con la maglia granata martedì scorso nella roboante vittoria per 4-0 sul malcapitato Cesena. Dopo la partita di Tim Cup con l’Albinoleffe, infatti, si era fratturato lo zigomo destro nei primi minuti del match con il Bologna. Il tecnico granata Roberto Venturato con i romagnoli lo ha inserito nell’undici iniziale con una maschera protettiva al volto. […] Adesso la concentrazione è tutta sull’Empoli, avversario dei granata domani al Castellani con fischio d’inizio alle 15 da parte dell’arbitro Rapuano della sezione di Rimini. «Sarà un banco di prova di quelli tosti. L’Empoli è una delle squadre più forti del campionato ed ha trovato subito la quadratura nonostante abbia cambiato molto l’organico. E’ ben organizzata e forte davanti, dove Caputo è imprevedibile da controllare, l’ho già incontrato e conosco la sua pericolosità». Sul suo inserimento a Cittadella conclude: «Mi trovo bene, l’ambiente è tranquillo e ti mette a tuo agio. Convivo assieme alla mia ragazza, Lisa, ci conosciamo da sette anni». Ieri allenamento a Vigardolo con Alfonso e Strizzolo in gruppo. […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) In campo è l’uomo mascherato, ma la sua identità è ben nota. Per Enrico Pezzi l’esordio stagionale in Serie B non poteva essere più fortunato, visto il 4-0 con cui il Cittadella ha annichilito il Cesena. Ben calcata sul volto, appunto, la maschera in carbonio («leggera ma solida», la definisce lui) chiamata a proteggerlo da eventuali scontri, dopo la frattura scomposta allo zigomo destro rimediata in Coppa Italia a Bologna, per la gomitata di Verdi. […] «Il mister mi aveva anticipato da qualche giorno che voleva vedermi all’opera, ma sapevamo entrambi che probabilmente avrei avuto bisogno della sostituzione. Sono durato 70′ e tutto sommato non è poco, considerando che ho ripreso ad allenarmi in gruppo appena da una decina di giorni. Di sicuro già dalla prossima partita andrà meglio». Che sarà contro l’Empoli, una delle grandi favorite per la promozione. «È una delle formazioni più forti del campionato. Rispetto alla squadra che era in Serie A ha inserito diversi giocatori di categoria, ma, a vedere le sue prime partite, l’impressione è che abbia già trovato una quadratura e si sia calata nella realtà del torneo cadetto. Su tutti, nelle file toscane, temo Caputo, un attaccante che conosco bene per averlo affrontato più volte e che ha nell’imprevedibilità una delle qualità più importanti». […] Con i campani lei ha raccolto due promozioni consecutive. Esiste qualche elemento di contatto tra quella realtà e quella trovata qui?«La piazza è diversa e anche il modo di stare in campo, perché Venturato ci chiede di andare sempre a prendere gli avversari molto alti: a Benevento lo facevamo quando abbiamo vinto il nostro girone in Lega Pro, mentre l’anno scorso eravamo più prudenti. Però un elemento in comune c’è: è il gruppo, che anche qui è molto unito. Un punto di forza che si rivelerà utile quando arriveranno periodi più complicati». […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) A Pescara all’ora di pranzo. Ieri la Lega di Serie B ha comunicato anticipi e posticipi dall’8ª alla 13ª giornata e in due casi sono coinvolti Iori e compagni: contro la squadra di Zeman saranno in campo alle 12.30 di domenica 8 ottobre (si sarebbe comunque giocato di domenica perché la Serie A è ferma per gli impegni delle Nazionali), mentre Bari-Cittadella è stata anticipata a venerdì 20 ottobre, alle ore 21. Ieri ultimo allenamento a Vigardolo, nel Vicentino, per gli uomini di Venturato, che stamattina alle 10 svolgeranno la seduta di rifinitura al Tombolato prima di partire per Empoli. Alfonso e Strizzolo hanno lavorato in gruppo, differenziato per Maniero, Scaglia e Lora. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) E nel Padova cosa è cambiato rispetto a un anno fa? «Per noi sarà la quarta partita, mentre allora era l’ottava, ma già ora siamo più avanti a livello di squadra, più esperti e con maggiore consapevolezza su quello che possiamo fare e quello che serve per vincere. Non solo bel gioco, più pragmatismo e concretezza, senza troppi fronzoli. Dimostriamolo ogni domenica, lo abbiamo fatto alla grande con il Vicenza e serve una conferma». A distanza di qualche giorno del derby restano dunque sensazioni positive: «Sono più contento per quanto si è fatto che arrabbiato per la mancata vittoria. Abbiamo dato una dimostrazione di forza». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Poi però abbiamo svoltato disputando il campionato che tutti sappiamo fino a sei giornate dal termine. E’ stato dunque per noi un crocevia importante, speriamo lo sia ancora, ma questa volta non dalla partita successiva». Soprattutto in avanti le qualità più pericolose della Samb: «Hanno gente rapida e sono pericolosi quando hai il possesso palla e concedi loro spazi che possono sfruttare con la loro velocità. Serve dunque una gara accorta, ma noi abbiamo buoni palleggiatori. Mi aspetto un match tosto e il fatto che abbiano giocato pure mercoledì può essere un vantaggio, ma non necessariamente, avendo la Samb un presidente vulcanico che punzecchia i giocatori e un ambiente che sarà ancora più carico».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un brutto ricordo da cancellare domenica con una prova di forza in terra marchigiana. Insieme alla clamorosa eliminazione ai play off con l’Albinoleffe, la sconfitta per 2-0 rimediata l’11 ottobre di un anno fa a San Benedetto del Tronto nel recupero della prima di campionato rappresenta la pagina più nera della passata stagione biancoscudata. […] «Fu una brutta partita, ma l’ultima di un inizio di stagione poco felice». Così ricorda Daniel Cappelletti, con Bindi, Madonna e Mandorlini in campo sia quel giorno che lunedì sera nel derby con il Vicenza.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Allargando gli orizzonti agli ultimi cinque anni, solo un’altra volta (successo per 2-1 sul Verona il 5 ottobre 2012, ancora in B) erano presenti più tifosi (10.142, di cui duemila dalla città scaligera). Il dato è stato invece superato cinque volte nel torneo cadetto 2011-12 (massimo 10.997 con il Verona) e quattro in quello precedente, con i picchi nelle sfide play off con Novara (21.540) e Varese (17.451). […] Limitandosi infine alla serie C, da quando i biancoscudati giocano nel nuovo stadio, per numero di tifosi presenti il derby di lunedì occupa il quarto posto, preceduto dalla finale play off con la Pro Patria del 14 giugno 2009 (12.683), dalla sfida con la stessa squadra di un mese prima (10.538) e dalla sfortunata semifinale play off con l’Albinoleffe nel torneo 2002-03 (10.915).
Ore 10.00 – (Gazzettino) Tanta gente all’Euganeo non si vedeva da tre anni e mezzo e non ha precedenti da quando il Padova è rinato dopo la mancata iscrizione al campionato nell’estate 2014. Il dato dei 9.168 paganti (2.300 da Vicenza) di lunedì sera riporta virtualmente la piazza padovana nel calcio che conta ed era stato solo avvicinato nella passata stagione in occasione di un altro derby, quello con il Venezia, che aveva registrato 8.812 presenze. Nella hit parade delle affluenze nella gestione Bergamin-Bonetto seguono la sfida con l’Altovicentino in serie D a maggio 2015 (6.581) e il derby con il Cittadella nel campionato successivo (6.144). E proprio in occasione di un’altra partita con i cugini granata il disastroso 0-4 del 22 marzo 2014 in serie B – si erano registrati per l’ultima volta numeri maggiori rispetto al posticipo con i biancorossi. Quel giorno all’Euganeo erano presenti 9.603 persone, ma il biglietto d’ingresso era in promozione a un euro.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Domenica si va a San Benedetto: la prova del nove per la difesa? «Abbiamo un conto aperto con la Samb, l’anno scorso fu una partita disastrosa. Mi auguro che possa essere una svolta positiva per la nostra stagione, possiamo dimostrare di aver acquisito la solidità che un anno fa ci mancò, e che invece nel derby abbiamo ritrovato». Che gara vi aspettate? «Dovremo rimanere molto concentrati, la Samb è una squadra attendista, che lascia agli avversari il pallino del gioco per poi provare il contropiede. Andremo per fare la nostra partita, ma non dovremo prestare il fianco alle loro ripartenze: contro il Renate non ci è riuscita una tattica del genere, sono convinto che con lo spirito di lunedì potremo metterli in difficoltà». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Nelle ultime gare non avevano mai dimostrato troppa solidità», osserva Daniel Cappelletti. «Avevamo sempre preso gol, qualche “buco” di troppo l’avevamo concesso. Lunedì abbiamo fatto un passo importante, e dobbiamo dargli continuità perché spesso si arriva a risultati importanti passando proprio dalla solidità difensiva». È alta l’attenzione di Bisoli su questo aspetto?«Più che lavorare sulla retroguardia in sé, si lavora su tutta l’impostazione della squadra: il pressing alto degli attaccanti è la prima mossa che il mister vuole, e noi difensori siamo quasi gli ultimi della “catena”, chiamati a dare tranquillità ai compagni. Bisoli ci chiede di vincere i contrasti, di portare sempre dalla nostra parte i duelli individuali con gli attaccanti avversari: in Serie C bisogna badare poco ai fronzoli e tanto alla sostanza, ed è per questo che lavoriamo più sul singolo che non sui movimenti specifici del reparto». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Michele Russo, che analogie vede con la passata stagione? «Le vedo nella sconfitta della prima giornata a Meda. La sveglia per noi è già suonata, non si ripeterà una situazione come quella dello scorso anno». Lei è uno dei pochi superstiti di quel brutt o pomeriggio. Che ricordi ha? «Meritammo quella sconfitta come abbiamo meritato quella a Meda. Sappiamo tutti, però, che il 2-0 di quel giorno fece scattare qualcosa all’interno del gruppo. Quest’anno quella sveglia è già arrivata e noi siamo pronti a riscattare quel ko». La Sambenedettese vi è davanti. La valuta in grado di arrivare in fondo nella corsa promozione? «Credo che sia una di quelle squadre che lotteranno per i primi posti. L’anno scorso avrei detto senza esitazione che Venezia e Parma sarebbero state le favorite. Quest’anno secondo me le candidate alla vittoria finale sono sei o sette. Pordenone, Vicenza, Feralpisalò, noi, la Triestina, la Sambenedettese appunto e pure la Reggiana secondo me hanno le potenzialità per arrivare prime. Fare pronostici è difficilissimo». La squadra come sta? «Vedo il gruppo bene, è un piacere toccare con mano i progressi che stiamo facendo. Penso che potremo dire la nostra e che i risultati arriveranno». […]