Padova-Vicenza, Bonetto: “Un gruppo di ignoranti non può rovinare l’immagine della nostra straordinaria tifoseria!”

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«Sì, i cori li ho sentiti pure io. È inutile che ci prendiamo in giro, contro il Fano non avevo colto nulla e avevamo presentato ricorso, stavolta non ho dubbi. Tanto che abbiamo fatto diffondere per due volte il messaggio antiviolenza dall’altoparlante per tentare di ridurre i danni. Ma così non si può andare avanti». Il giorno dopo Padova-Vicenza, terminata 0-0, le attenzioni e le parole del presidente Roberto Bonetto sono tutte per i cinquemila euro di multa comminati dal giudice sportivo per il lancio di un petardo e per i cori e gli ululati razzisti contro il centrocampista del Vicenza, Luzayadio Bangu.

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«Abbiamo una tifoseria straordinaria – tuona il presidente – e non accettiamo che uno sparuto gruppo di imbecilli rovini l’immagine di tutto il nostro movimento. E’ assurdo che una società come la nostra che fa tanti sacrifici si trovi a dover pagare ogni settimana migliaia e migliaia di euro di multa. Fra l’altro rischiamo pure la chiusura di un settore dello stadio alla prossima occasione. Mi cadono le braccia perché domani verrà discusso il nostro ricorso presentato dopo la multa che abbiamo preso nella partita col Fano». Bonetto si spinge anche oltre, arrivando a minacciare misure drastiche: «Non escludo nulla, neppure di vietare l’ingresso allo stadio a chi si abbandona a certi comportamenti. Questa storia deve finire».

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(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Ancora un’ammenda per il Padova, questa volta di 5 mila euro. Che sommata a quella rimediata nella sfida con il Fano fa 8.500 euro di multa in due partite casalinghe.

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«Sono davvero allibito e basito – esordisce il presidente Roberto Bonetto – perché ritorniamo al passato. Per colpa di pochi ignoranti, nel senso che ignorano come ci si deve comportare allo stadio, rischiamo di mettere in cattiva luce una tifoseria bella e importante come quella di Padova. Abbiamo anche un ricorso pendente, e questa ulteriore ricaduta non gioverà sicuramente: ci metterà ancora più in difficoltà». Dopo la multa rimediata con il Fano proprio il presidente Bonetto aveva dichiarato che il Padova non doveva essere un bancomat: «L’avevo detto, ma non possiamo andare avanti così. Se alla seconda partita all’Euganeo abbiamo già 8.500 euro di ammenda, quante migliaia di euro dovremo pagare a fine stagione? I tifosi che vogliono bene al Padova devono isolare queste poche decine di ignoranti, anche perché continuando di questo passo si rischia la chiusura di settori dello stadio e ci rimettono i tifosi per bene». Poi aggiunge: «Con il Fano non avevo sentito i cori, questa volta sì. Già dopo l’esplosione del petardo immaginavo che arrivasse un provvedimento».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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