Ore 22.00 – Serie C girone B, fischio finale: Fermana-Sambenedettese 2-0.
Ore 20.30 – (Il Piccolo) L’espulsione di domenica durante la partita con il Sudtirol, è costata una giornata di squalifica al mister Giuseppe Sannino. Il giudice sportivo ha infatti stoppato per un turno il tecnico alabardato, espulso «per comportamento non regolamentare durante la gara»: in pratica il mister ha oltrepassato un po’ troppe volte i limiti dell’area tecnica, come già gli era successo in Coppa Italia a Pescara. Sannino quindi non potrà essere in panchina domenica a Portogruaro contro il Mestre (calcio d’inizio alle 14.30): toccherà così al suo vice Nicola Princivalli dirigere la squadra da bordocampo. […] Intanto gli alabardati hanno ripreso ieri pomeriggio a Prosecco il lavoro dopo il lunedì di riposo, e hanno iniziato a mettere nel mirino il derby col Mestre. Quella di ieri è stata subito una seduta molto intensa, nonostante vento e pioggia abbiano sferzato il terreno del Rouna. Tutti integri comunque dopo la sfida con il Sudtirol, non ci sono problemi da segnalare in infermeria se non che Castiglia ha lavorato ancora a regime un po’ ridotto per un leggero risentimento. Mori intanto continua a progredire e del resto domenica scorsa era già in panchina con i compagni. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) La campagna abbonamenti della Triestina va avanti e continuerà fino a sabato 30 settembre, vigilia della partita casalinga contro il Renate. La decisione era già nell’aria ma la società rossoalabardata l’ha ufficializzata ieri, nella speranza di rimpinguare il numero delle tessere stagionali, che comunque nel frattempo ha già oltrepassato di slancio quota 2000. A far propendere per la scelta di prolungare di due settimane la campagna, gli ottimi numeri in termini di presenze delle prime due partite al Rocco: dopo i 5mila contro la Reggiana, frutto della curiosità della prima volta, del ritorno fra i professionisti e del richiamo di un avversario di valore, contro il Sudtirol è stata comunque sfiorata quota 4mila. Numeri che hanno la loro importanza, come spiega Mauro Milanese: «Il seguito più che positivo nelle prime due partite interne ci ha spinti ad optare per la riapertura, in aggiunta al fatto che ora, a differenza dei primi giorni di campagna abbonamenti, non sussiste più nessuna lungaggine nella procedura di sottoscrizione di Tessera del Tifoso e di abbonamento. I tempi sono rapidi, l’attesa è davvero minima e il risparmio rispetto all’acquisto del tagliando di ogni singola partita rimane significativo». Oltre alla velocità nelle procedure, va tenuta in conto anche la buona impressione destata dalla squadra nelle prime uscite: è vero che al Rocco sono arrivati due pareggi, ma gli spettatori non si sono di certo annoiati, anzi. La speranza, come sottolinea ancora Milanese, è di uno stadio ancora più pieno: «Con questa ulteriore finestra utile il nostro augurio è quello di portare ancor più tifosi al “Rocco”, perché il pubblico triestino può davvero fare la differenza». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il sodalizio tra Panathlon e Calcio Mestre sta per essere ufficializzato. Venerdì (probabilmente con ingresso ad invito) sarà presentata allo stadio Baracca la nuova maglia degli arancioneri insignita del logo del Panathlon, un riconoscimento prestigioso con il quale il club mestrino ha voluto premiare la società di Stefano Serena che diventa a tutti gli effetti ambasciatrice degli ideali dell’associazione. Perna e compagni saranno la prima squadra d’Europa a portare lo stemma sulle loro divise, per la felicità del presidente del Panathlon Mestre Fabrizio Coniglio. «È partito tutto dopo aver conosciuto il presidente Serena – spiega Coniglio – ho intravisto in lui e nella squadra gli ideali messaggeri dei valori che fin dalla fondazione dell’associazione hanno colonizzato il mondo sportivo. Ci piace pensare che questo gemellaggio possa essere d’ausilio per tutte le altre squadre che vogliano fregiarsi di questo simbolo, per responsabilizzarle e farle diventare testimonial degli ideali che promuoviamo». […] Nel frattempo, archiviato il ko contro la Fermana, la squadra ha ripreso gli allenamenti in vista della prossima delicata gara contro la Triestina in programma domenica. Luca Lavagnoli, unico assente nella trasferta di Fermo a causa di un risentimento muscolare, ha ripreso ad allenarsi in via separata.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il concetto è breve, quanto semplice da mandare giù (per tutte le altre): quella di cui si è reso protagonista Leonardo Colucci è la miglior partenza di sempre del Pordenone in versione pro. Non era mai accaduto, infatti, che i neroverdi partissero con tre vittorie consecutive e un pareggio. Successi che poi diventano sei (più il punto di Bassano), se si contano anche le sfide vinte contro Matelica, Venezia e Lecce in Tim Cup. Sei su sette, uno schiacciasassi. E la storia è già qui, anche se la testa è naturalmente e giustamente rivolta al Teramo, da affrontare ancora domenica alle 14.30. Squadra tosta, quella abruzzese, che rispecchia la mentalità del tecnico Antonino Asta. Non inganni la classifica, che vede l’avversario del Pordenone ancora fermo a quota un punto: quella del Bottecchia sarà un’importante prova di continuità dopo l’exploit iniziale. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’insidiosa trasferta a Bassano è alle spalle e non ha procurato danni (2-2), anche se dopo i primi 10′ con i ramarri in vantaggio per 2-0, era lecito sperare nella quarta vittoria di fila. Poco importa: prima del match un pareggio era sottoscrivibile. Ora Stefani e compagni sono attesi da un filotto di 7 partite, con una sola gara difficile (sulla carta): a Salò con la Feralpi. Le altre (sempre sulla carta) sono più che abbordabili. E potrebbero consentire loro di spiccare veramente il volo, in attesa di un novembre che, al contrario, sarà caratterizzato da quattro sfide ad alta tensione con Triestina, Reggiana, Padova e (dopo la trasferta a Modena) Vicenza. Il tour de force, in verità, si prolungherà anche alla prima di dicembre, che vedrà i ramarri impegnati con la Sambenedettese. Domenica alle 14.30 al Bottecchia arriverà il Teramo (4 i punti in classifica). Seguirà la trasferta a Salò (Feralpi a quota 6, già due scivoloni); poi due match di fila, in casa con Gubbio (3 ko e un pareggio sin qui) e Ravenna (3 punti e 3 sconfitte), la trasferta a Bergamo per incontrare l’Albinoleffe (6 punti e 2 sconfitte), ancora al Bottecchia con il Mestre di Mauro Zironelli (5) e il viaggio sino a Fermo (4). Nessuna di queste avversarie può veramente spaventare un ramarro che vuole recitare il ruolo da protagonista principale. Colucci non ama fare tabelle, né guardare troppo lontano. È forse memore dell’esperienza vissuta nella scorsa stagione alla Reggiana, quando partì di slancio, per poi soffrire a dicembre (presentò le dimissioni non accettate) e venire esonerato a gennaio, dopo il crollo (0-3) con il Venezia, concludendo la sua avventura in granata con 11 vittorie, 4 pareggi e 7 ko. Leo sa bene com’è fatto il calcio nostrano. Sino a quando tutto fila liscio tutti ti esaltano. Bisogna vedere cosa succederà alle prime difficoltà, augurandosi che arrivino il più tardi possibile o, meglio, che non arrivino mai. […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha ripreso ad allenarsi ieri sul campo del Don Bosco per preparare la sfida col Teramo, in programma domenica al Bottecchia alle 14.30. Lo staff ha preferito lasciare il De Marchi, i cui terreni di gioco sono appesantiti in seguito alle continue piogge di questi giorni, e allenarsi così sul sintetico cittadino, più “stabile”. Presenti tutti eccetto Berrettoni, che rientra in squadra al termine della settimana, e Raffini, ancora out per un problema muscolare. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) «Siamo sempre più convinti della scelta fatta: Colucci è l’uomo giusto per il Pordenone». Matteo Lovisa, figlio del presidente Mauro, dirigente che a soli 21 anni ha curato il mercato estivo dei neroverdi, dopo quattro giornate e la vetta della classifica rimarca le qualità del trainer. «È l’uomo giusto al di là dei risultati – afferma -: i suoi valori tecnici e umani vanno ben oltre un primato in classifica». […] Il Pordenone vuole davvero la serie B?«Abbiamo costruito la squadra per provare a disputare un torneo di spessore. Crediamo di avere le potenzialità giuste per lottare per la categoria superiore. Poi sarà il campo a dare le risposte». Le piace il modo di lavorare di Colucci? E il suo modo di far giocare la squadra? «Molto. La nostra formazione sa palleggiare bene ed è molto organizzata, anche più dell’anno scorso. Ora attendiamo il rientro di Berrettoni, che alzerà la qualità dell’attacco: per puntare in alto servono le sue giocate e l’abbondanza di cui disponiamo nel reparto avanzato. I cambi possono far vincere le partite». Lo si è visto a Fano con l’ingresso di Sainz-Maza. Intanto Ciurria è partito subito col piede giusto. È uno dei giocatori che ha più desiderato…«Per Patrick abbiamo fatto un investimento importante: è uno dei pochi ad aver firmato un triennale. Giocatori come lui, esterni mancini, sono una rarità». […]
Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.40 – Qui Guizza: serie di cross e tiri.
Ore 16.20 – Qui Guizza: i titolari di lunedì sera rientrano negli spogliatoi.
Ore 16.00 – Qui Guizza: prosegue il lavoro atletico.
Ore 15.40 – Qui Guizza: corsa intensa per i Biancoscudati.
Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Mazzocco, mentre torna a correre a parte Tabanelli.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Ma se il calcio giocato qualche buona notizia riesce a regalarla, le vicende societarie continuano imperterrite a creare tensioni. Ieri infatti è stato esonerato il direttore del settore giovanile Gianluca Presicci che era arrivato a Vicenza nel novembre dello scorso anno su precisa volontà dell’allora presidente Alfredo Pastorelli. Una decisione che non era nell’aria ma che non arrivava inaspettata considerati gli aspri contrasti che Presicci aveva avuto nelle scorse settimane con Antonio Mandato che del settore giovanile è il responsabile con delega e a cui, come tale, spettano le decisioni da prendere su tutto quello che riguarda le formazioni giovanili del Vicenza. Una scelta che ha trovato in disaccordo il rappresentante di Boreas Capital, Francesco Pioppi che, come ormai è consuetudine, ha commentato nella sua pagina facebook l’esonero di Presicci. «Con stupore ed amarezza ho appreso del sollevamento dell’incarico di Gianluca Presicci da responsabile del settore giovanile – ha spiegato Pioppi – e seppur convinto delle sue qualità professionali e del lavoro svolto, non posso che costatare questo triste epilogo…Caro Gianluca ti auguro successo e spero che questo sia un arrivederci… con profonda stima!!!!». La dirigenza berica in serata ha reso noto con un comunicato che il sostituto sarà l’ex calciatore della Lazio e della Roma Lionello Manfredonia, già direttore sportivo del Vicenza sotto la gestione degli inglesi dell’Enic. […]
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La porta di Audero ha incassato il primo gol dopo 448′, il Venezia però con l’1-1 di Avellino è rimasto imbattuto in Serie B collezionando il quarto pareggio oltre alla vittoria di Bari. «Sul piano della personalità, come già a Cesena e Bari, abbiamo disputato un’altra grande partita in trasferta il plauso ai suoi del tecnico Pippo Inzaghi Nel primo tempo potevamo fare qualcosa di più in fase di possesso ma su questi campi è difficile, l’Avellino ci ha messo una grande pressione eppure siamo stati bravi a non correre rischi. Poi nella ripresa abbiamo comandato e proposto gioco, cercato la conclusione con Zigoni e trovato il gol con Moreo». […] «Noi siamo consci dei nostri limiti ma anche bravi ad esaltare le nostre qualità. La cosa principale è essere compatti, una buona organizzazione è il punto di partenza e comunque non rinunciamo mai ad attaccare perché giochiamo con due punte vicine». […]
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Perinetti, è soddisfatto del pareggio di Avellino? «Sono soddisfatto della prestazione, credo che per ora vada bene così. Non abbiamo ancora perso una partita, certo avremmo potuto avere due punti in più, ma preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno e mi tengo i progressi evidenti della squadra». Inzaghi aveva annunciato turnover, in realtà alla fine non ha cambiato praticamente nulla… «Credo che la motivazione risieda nel fatto che molti giocatori in questo momento o sono assenti, oppure non sono in condizioni ottimali, come per esempio Geijo che è appena tornato da un infortunio e Signori, che non ha fatto la preparazione e deve recuperare la condizione. Stulac, comunque, ha fatto una grande partita pur scendendo in campo ogni tre mesi. Vediamo però come staranno i ragazzi in vista di sabato con il Parma». A proposito di Parma. Che tipo di partita prevede? «Sarà un remake di quanto accaduto lo scorso anno in Lega Pro. Siamo le due squadre che hanno vinto il campionato, loro hanno fatto una campagna acquisti faraonica con giocatori da Serie A. Basta scorrere i nomi e gente come Di Gaudio e Siligardi in questa categoria fanno la differenza». […] Per quanto riguarda Gori, è stato messo fuori lista Russo? «Siamo stati costretti a fare così vista la durata dello stop dopo l’infortunio. Abbiamo avvisato il ragazzo, a gennaio poi valuteremo come comportarci».
Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Si allunga la serie positiva del Venezia, quinta partita senza sconfitte con il quarto pareggio stagionale. Primo gol per Stefano Moreo, ma anche primi minuti per Alexander Geijo. Pippo Inzaghi, al rientro da Avellino, vede sempre il lato positivo. «Dispiace solo per il risultato perché il Venezia ha dimostrato anche ad Avellino di avere una grande personalità. Non è facile giocare con questo atteggiamento al Partenio, come ci era riuscito anche a Cesena e Bari. È bello per un allenatore vedere la propria squadra crescere giorno dopo giorno. Il gol preso quasi allo scadere? Quanto ti trovi in vantaggio a una manciata di minuti dalla fine pensi sempre di potercela fare a ritornare a casa con la vittoria in tasca. Sono comunque felice per il piglio dimostrato in un campo molto difficile, dove poche squadre andranno a fare punti». […] E a proposito di condizioni fisiche, sta meglio Marco Modolo, infortunato nei primi minuti per uno scontro con Castaldo e costretto a uscire dal campo. Il difensore è stato condotto subito all’ospedale dove si è sottoposto a una Tac che ha dato esito negativo, tanto che è ritornato al Partenio-Lombardi prima del termine dell’incontro, indossando il collare. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) Fin troppo facile il successo del Cittadella, con il risultato che non è mai stato in discussione. Poca cosa il Cesena visto al Tombolato, forse anche per merito dei granata che non hanno mai fatto respirare i romagnoli. E tra le note positive della serata anche la porta di Paleari rimasta inviolata: non era mai successo finora. Come previsto sono tante le novità nel Cittadella rispetto alla trasferta di Novara, con ben otto giocatori diversi nell’undici di partenza (nove, se consideriamo anche Paleari subentrato nella ripresa all’infortunato Alfonso). Nel Cesena, invece, Camplone ha lasciato il bomber Cacia in panchina per tutto l’incontro. […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) In sala stampa Roberto Venturato non si lascia andare a facili entusiasmi, nonostante la gioia per il ritorno alla vittoria dopo tre turni. «Sono soddisfatto della prestazione – spiega il tecnico granata – Sabato con il Novara non meritavamo di perdere, bisognava dare subito una risposta e siamo stati bravi a farlo. È stata una prova di qualità, ora dobbiamo mantenere la determinazione e la voglia di fornire continuità nelle prestazioni». Sui tanti cambi rispetto alla gara con i piemontesi: «È importante avere una rosa competitiva, il turnover ci dà sicuramente qualcosa in più dal punto di vista fisico. Il nostro è un campionato durissimo, già sabato affronteremo l’Empoli che è una delle squadre più attrezzate».
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Troppo facile? Sì, probabilmente è così, ma quando gioca come sa, e come vuole, il Cittadella sciorina un gran calcio e può dare del filo da torcere a tutti. Novara e quel sciagurato ultimo minuto di recupero, costato una sconfitta incredibile al “Piola”, sono dimenticati, e nella notte umida e autunnale del Tombolato il popolo granata torna a sorridere, esaltato dalla prova convincente della squadra di Venturato. Il Cesena, imbarazzante a centrocampo e soprattutto in difesa, va al tappeto dopo meno di mezz’ora, annichilito dalla concretezza e dall’incisività di Iori & C., i quali mettono in vetrina il loro “gioiellino” Kouamé, autore della sua prima doppietta sotto le Mura, e l’altro enfant prodige della rosa, Varnier, semplicemente perfetto nel chiudere ogni varco alle punte bianconere, compreso l’ex Jallow. Tutto bene, dunque, il Citta si è rimesso in carreggiata, guadagnando (finalmente) una posizione di alta classifica (è in zona playoff) più consona alle sue ambizioni e alle sue qualità, grazie a scelte convincenti a livello di formazione, dove – è vero – sono cambiati ben nove/undicesimi rispetto a sabato scorso, ma inserendo, anzi riproponendo, molti dei titolari lasciati a riposo per esigenze di turnover, non ben riuscito. Ciò che è piaciuto, in una gara a senso unico contro un avversario liquefattosi in poco tempo, è stato l’atteggiamento, oltre alla riproposizione di quel marchio di fabbrica che aveva incantato nella passata stagione: pressing ad iniziare dagli attaccanti, manovra in velocità e basata su repentine verticalizzazioni, con palla fatta sempre viaggiare a pelo d’erba, e soprattutto ritmo. […] Ora si va ad Empoli, sabato prossimo, in casa di un’altra “grande” del torneo. La parola d’ordine dev’essere: continuità. In trasferta manca almeno un punto, chissà che si possa andare a prenderlo in Toscana. Sarebbe il primo lontano dal proprio stadio. Ma serve questo Citta, ripetiamo, al di là della pochezza di un Cesena che, se è quello visto in questo frangente, farà fatica a salvarsi, pur avendo nelle sue fila un certo Cacia.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Il nervosismo di Novara è alle spalle. E, una volta in sala-stampa, Roberto Venturato tiene a rimarcare la bontà delle scelte effettuate in questi giorni e la qualità della sua rosa, dopo le critiche arrivate da più parti per l’eccessivo turnover operato sabato scorso al “Silvio Piola”. «Per prima cosa voglio sottolineare che questa sfida ci conferma quanto sia importante poter contare su un gruppo in grado di interpretare più impegni ravvicinati con questa intensità, come abbiamo saputo fare noi», sottolinea a caldo il tecnico del Cittadella commentando il 4-0 al Cesena. «Poter avere più soluzioni a disposizione ci ha permesso di presentarci a questa gara con più energie e maggiore freschezza. Adesso, però, conta riuscire a mantenere un certo equilibrio. È quello che serve nelle sconfitte, come dopo vittorie così larghe». […] Litteri si è dato molto da fare, ma dopo quel penalty fallito è sembrato intristirsi in campo.«A Litteri vanno rivolti solo complimenti per la grande prestazione. Adesso deve guardare avanti, se non è andato in gol stavolta non deve comunque preoccuparsi, le reti arriveranno». […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Quarantacinque minuti e la sentenza della serata è già in archivio: Cittadella-Cesena 3-0, se i granata ne avessero fatti sei nessuno avrebbe potuto sollevare la benché minima obiezione. Un gol arriva pure nella ripresa, lo segna Iori su rigore e il conto totale fa quattro. Metamorfosi completa, tutti a caccia di spiegazioni, a dire la verità meno complicate di quanto si possa immaginare. L’undici titolare è la prima risposta, con una nuova rivoluzione copernicana post-Novara che ripristina antiche e consolidate abitudini. Torna Pezzi a sinistra e questa è già una notizia, perché il livello della difesa si alza notevolmente, il resto lo fanno la regia impeccabile dell’ex Iori, la verve di Kouamé, inarrestabile e, soprattutto, un Cesena imbarazzante anche ben al di là delle previsioni più ottimistiche (su sponda granata) della vigilia. Il turnover di Camplone dopo la bella prova di Avellino non funziona, gli errori commessi individuali e di piazzamento sono un nonsenso per il livello della categoria e per una squadra che tecnicamente dovrebbe quantomeno pareggiare la qualità complessiva granata. Errori individuali, si diceva: come quello di Laribi in occasione del primo gol di Kouamé, una nota rossa sul registro sottolineata tre volte e un’autostrada spalancata per Schenetti che innesca Kouamé. Falcata degna di una gazzella e vantaggio servito su un piatto d’argento. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Dopo la multa rimediata con il Fano proprio il presidente Bonetto aveva dichiarato che il Padova non doveva essere un bancomat: «L’avevo detto, ma non possiamo andare avanti così. Se alla seconda partita all’Euganeo abbiamo già 8.500 euro di ammenda, quante migliaia di euro dovremo pagare a fine stagione? I tifosi che vogliono bene al Padova devono isolare queste poche decine di ignoranti, anche perché continuando di questo passo si rischia la chiusura di settori dello stadio e ci rimettono i tifosi per bene». Poi aggiunge: «Con il Fano non avevo sentito i cori, questa volta sì. Già dopo l’esplosione del petardo immaginavo che arrivasse un provvedimento». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Ancora un’ammenda per il Padova, questa volta di 5 mila euro. Che sommata a quella rimediata nella sfida con il Fano fa 8.500 euro di multa in due partite casalinghe. […] «Sono davvero allibito e basito – esordisce il presidente Roberto Bonetto – perché ritorniamo al passato. Per colpa di pochi ignoranti, nel senso che ignorano come ci si deve comportare allo stadio, rischiamo di mettere in cattiva luce una tifoseria bella e importante come quella di Padova. Abbiamo anche un ricorso pendente, e questa ulteriore ricaduta non gioverà sicuramente: ci metterà ancora più in difficoltà».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Squadra subito al lavoro ieri all’Euganeo in vista della trasferta domenica alle 16.30 con la Sambenedettese. Visto che il terreno era inzuppato d’acqua, i biancoscudati hanno lavorato a bordo campo in due gruppi: i titolari nel derby hanno effettuato una seduta defaticante, più sostenuto il lavoro per i compagni che nella pista d’atletica si sono cimentanti in ripetute tra allunghi e corsa blanda. Oggi, domani e venerdì allenamento alle 15 alla Guizza, dove sabato alle 10 è fissata la rifinitura. Quanto agli acciaccati, Tabanelli ha effettuato ieri una visita di controllo e se avrà il via libera tornerà ad allenarsi, anche se difficilmente ci sarà domenica. Ancora ai box Mazzocco. […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Con la batteria di saltatori che abbiamo in rosa, sarebbe lecito aspettarsi un po’ più di incisività anche sui calci d’angolo: vedrete che presto accadrà». […] Domenica vi attende San Benedetto, un’altra sfida difficile. «La Samb potrebbe essere prima in classifica vincendo il recupero con la Fermana (oggi, ndr), e quello è un ambiente caldo già quando le cose sono tranquille, figuriamoci in una situazione simile. Noi arriveremo da una buona prestazione, che ci dà convinzioni e sicurezza, ma non dobbiamo pensare di aver risolto tutti i nostri problemi: ci aspetta una battaglia, e serviranno le stesse armi di lunedì per vincerla».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Più che guizzo, è mancato proprio il gol, così come nel primo tempo contro il Renate: producete tanto, ma finalizzate poco. «Con il Vicenza è stata una di quelle gare in cui manca solo il briciolo di fortuna in più, probabilmente. Abbiamo avuto diverse occasioni, anche abbastanza importanti, ma non siamo riusciti a buttarla dentro. Non penso che sia il caso di farne un problema insormontabile, i gol li abbiamo nelle nostre corde e sono convinto che presto arriveranno». […] Non è quindi indispensabile avere un bomber d’area, per puntare in alto? «Quand’ero giocatore, di campionati ne ho vinti due senza un attaccante da 20 gol a stagione. Non facciamone un’ossessione: lo spirito che ha dimostrato la squadra dev’essere la base di partenza per un campionato importante, e a poco a poco i gol giungeranno.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «C’è soddisfazione e c’è rammarico», confessa il direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner, all’indomani del match. «Abbiamo fatto una grande partita, contro un avversario che si presentava all’Euganeo primo in classifica e a punteggio pieno. C’era qualche timore legato alla sosta di due settimane, dovuta al turno di riposo, e invece non l’abbiamo minimamente accusata. Rimane, però, un forte rammarico per aver mancato il guizzo decisivo in zona-gol. La cosa più importante, secondo me, è che il Padova abbia dimostrato di poter davvero lottare per giocarsi il campionato sino alla fine».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il referto dell’arbitro Mei di Pesaro, però, ha svelato anche un retroscena sfuggito a tutti: nel fare rientro negli spogliatoi, a fine primo tempo, la panchina biancoscudata aveva avuto da ridire con il direttore di gara, che aveva espulso il vice di Bisoli, Groppi, il team manager Mateos e il preparatore Zambello. Tutt’e tre se la sono cavata con un’ammonizione, e a San Benedetto ci saranno, ma resta il mistero su cosa abbia innescato la discussione, visto che l’episodio più controverso della gara – la sospetta trattenuta in area vicentina ai danni di Belingheri – è arrivato al 3′ della ripresa. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il derby ha lasciato dietro di sé i suoi prevedibili strascichi. Ieri il giudice sportivo ha emesso il suo verdetto, e se il Vicenza se l’è cavata con una multa di 500 euro per l’accensione e il lancio di fumogeni nel settore ospiti, al Padova è andata decisamente peggio, visto che l’ammenda è stata di 5.000 euro. Il club di viale Rocco è stato chiamato a rispondere non solo del forte petardo lanciato sulla pista di atletica dalla “Fattori” prima del fischio d’inizio, ma soprattutto del fatto che alcuni tifosi, sia nel primo che nel secondo tempo, hanno rivolto “cori di contenuto razziale” quando la palla era sui piedi di Bangu, il centrocampista congolese dei biancorossi. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Sì, i cori li ho sentiti pure io. È inutile che ci prendiamo in giro, contro il Fano non avevo colto nulla e avevamo presentato ricorso, stavolta non ho dubbi. Tanto che abbiamo fatto diffondere per due volte il messaggio antiviolenza dall’altoparlante per tentare di ridurre i danni. Ma così non si può andare avanti». Il giorno dopo Padova-Vicenza, terminata 0-0, le attenzioni e le parole del presidente Roberto Bonetto sono tutte per i cinquemila euro di multa comminati dal giudice sportivo per il lancio di un petardo e per i cori e gli ululati razzisti contro il centrocampista del Vicenza, Luzayadio Bangu. […] «Abbiamo una tifoseria straordinaria – tuona il presidente – e non accettiamo che uno sparuto gruppo di imbecilli rovini l’immagine di tutto il nostro movimento. E’ assurdo che una società come la nostra che fa tanti sacrifici si trovi a dover pagare ogni settimana migliaia e migliaia di euro di multa. Fra l’altro rischiamo pure la chiusura di un settore dello stadio alla prossima occasione. Mi cadono le braccia perché domani verrà discusso il nostro ricorso presentato dopo la multa che abbiamo preso nella partita col Fano». Bonetto si spinge anche oltre, arrivando a minacciare misure drastiche: «Non escludo nulla, neppure di vietare l’ingresso allo stadio a chi si abbandona a certi comportamenti. Questa storia deve finire». […]