Ore 21.30 – (Il Piccolo) A volte le buone notizie non arrivano solo dalle gare della domenica, un motivo per essere ancora più fiduciosi sulla Triestina può arrivare anche dalla sgambata infrasettimanale. E la più lieta novella del mini test che ieri la squadra di Sannino ha svolto a Prosecco contro la formazione alabardata degli Allievi Sperimentali, è che finalmente si è rivisto impegnato in partita Daniele Mori. Il difensore centrale dall’ottimo curriculum era stato praticamente il primo colpo del mercato alabardato, ma durante il ritiro di San Vito di Cadore, nella partitella in famiglia del 23 luglio, si era infortunato seriamente al ginocchio. […] Il difensore, fisicamente possente, ha dimostrato già una buona gamba e soprattutto grande capacità di comandare la retroguardia, quando nel primo tempo ha giocato in coppia con Codromaz, con terzini Pizzul e Troiani. […] Per il resto, in vista della partita di domenica al Rocco contro il Sudtirol (inizio ore 14.30), ieri Sannino ha mischiato un po’ le carte: in mezzo al campo, ad esempio, hanno giocato prima Porcari e Acquadro, poi quest’ultimo assieme a Meduri. Ai box invece Castiglia, che per un leggero acciacco si è allenato a parte assieme a Mensah. A proposito di quest’ultimo, che deve sempre fare i conti con un’infiammazione al ginocchio, si vuole continuare ad avere massima cautela ma si conta che possa essere disponibile per la sfida col Sudtirol. Intanto in attacco sono recuperati tutti gli altri. Nel primo tempo Arma ha giocato in coppia con Petrella, nella ripresa invece è stata la volta di Pozzebon con Hidalgo. […]
Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Dobbiamo eliminare le leggerezze che ci hanno portato a subire gol». È Matteo Gritti a suonare la carica in vista di Fermana-Mestre, partita nella quale la truppa di Ziro vuole tenere aperta la serie di risultati positivi ottenuti fino ad oggi. Un compito tutt’altro che semplice, da svolgere contro un’altra formazione neopromossa capace di rinforzarsi durante il mercato estivo. «Non dobbiamo farci ingannare dal solo punto che i nostri avversari hanno conquistato – ha spiegato il centrale mestrino – avremo come sempre il massimo rispetto per l’avversario, cercheremo di andare in campo con la solita mentalità e macinare gioco, perché ovunque giochiamo lo facciamo per vincere». Obiettivo che sarebbe stato sempre raggiunto, se non fosse stato per un paio di disattenzioni che sono costate punti preziosi al Mestre. «Abbiamo avuto qualche calo di concentrazione che abbiamo pagato a carissimo prezzo, ne siamo consapevoli, stiamo lavorando per fare in modo che non accadano più. Non ritengo siano dovuti all’inesperienza, piuttosto alla stanchezza, perché analizzando la situazione abbiamo subito gol nei minuti finali del primo tempo o nell’ultimo quarto d’ora». […] Anche perché la fiducia all’interno dell’ambiente arancionero è sempre molto alta. «Sappiamo che i margini di miglioramento sono importanti, di domenica in domenica ci accorgiamo di riuscire ad avere un maggior possesso palla, dobbiamo cercare di essere più concreti davanti e più attenti dietro. Sappiamo di non essere più in serie D, qui ci sono allenatori preparati che adattano le loro squadre alle nostre caratteristiche, sta a noi migliorare sempre per cercare nuove soluzioni».
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) […] «Per tutta la settimana non ho mai avuto il sentore che potesse toccare a me – confida Bonetto – l’ho capito mezz’ora prima ed è stato meglio così. Non c’è stato il tempo di agitarmi o di farmi inutili paranoie. Concentrazione e stop. Eppoi a fianco, in campo come in allenamento ho sempre compagni come Bizzotto o Pasini che sono sempre prodighi di consigli nei miei confronti». Una gara in C gli è bastata per intuire la differenza tra la D e il professionismo. «Qui i ritmi sono molto più alti e gli avversari enormemente più smaliziati – riconosce – se non stai attento sei fregato. Eppoi c’è una fisicità decisamente maggiore». Il biondo ha già gli occhi sul braccio di ferro col Pordenone domenica al Mercante. «Una partita del genere non serve neppure caricarla – dice – non vedi l’ora che arrivi, vorresti che fosse già qui. Il Bassano? C’è un gran bel gruppo che ha voglia di pestare duro e di crescere giorno per giorno confrontandosi con le più forti. Quali sono? Pordenone, Vicenza, Triestina e Padova». Già, il Vicenza per lui è un derby. «Nemmeno poi tanto – replica – nel senso che ho diversi amici che vanno in curva al Menti, però sono qua da talmente tanti anni che è un match che avverto sino a un certo punto. Ora sono molto più preso dal Pordenone, per dire». […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Più che Magi, un mago. E per il Pordenone ci sono due tabù da abbattere in vista della trasferta di domenica alle 18.30. Uno rappresenta proprio la squadra vicentina, limitatamente agli incontri avvenuti in terra veneta; l’altro riguarda da vicino il tecnico dei miracoli scelto dalla presidenza Rosso per risollevare il Bassano dopo un’annata così così, contrassegnata dai cambi al timone che non hanno giovato alla causa. […] Oggi il tecnico del Bassano è Giuseppe Magi. Per i veneti si tratta di una scommessa, dal momento che è la prima volta che l’allenatore si gioca qualcosa d’importante in Terza serie. Il pesarese ha iniziato la carriera con il club di casa – la Vis Pesaro – per poi trascinare (stagione 2014-15) la Maceratese a una promozione boom dalla serie D alla Lega Pro. Per questo è stato soprannominato mago. Poi l’esperienza al Gubbio e i primi scontri con il Pordenone, allora guidato da Bruno Tedino. Ed ecco il secondo tabù. Il Ramarro non è mai riuscito a sconfiggere l’allenatore 46enne che oggi guida il Bassano in C. Due gli scontri, entrambi contro gloi eugubini, e solo un pareggio, quello all’andata rimediato nell’agosto 2016. Al ritorno vinse la squadra umbra, frenando la rincorsa dei ramarri. Doppio tabù, quindi, verso la trasferta che può valere il poker di vittorie.
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Tutti a Bassano!» è l’accorato appello di Mirko Stefani. Il capitano chiama a raccolta il suo popolo per la sfida di domenica (18.30) al Mercante. «Quello che facciamo in questo inizio di stagione motiva l’invito Stefani sarà fondamentale per il campionato di vertice che vogliamo disputare. Nei nostri due precedenti sfortunati al Mercante i nostri tifosi ci sostennero con grande calore sino all’ultimo. Sono certo che lo faranno, con ancora maggior forza e convinzione, anche in questa occasione. Noi dovremo metterci tutto il nostro impegno, con grande energia e altrettanta attenzione, per ottenere il massimo pure da questa trasferta. Vincere anche su un rettangolo difficile come il Mercante darebbe a noi un’ulteriore spinta e alle avversarie un segnale molto forte». […] «Ricordo con piacere sorride Mirko i due gol segnati ai giallorossi nell’overseason. In particolare il secondo (un coast to coast travolgente, ndr), che difficilmente mi riuscirà di ripetere. Domenica lascerò volentieri l’onore di figurare nei titoli ai nostri attaccanti in cambio dei 3 punti. Altri strizza l’occhio il capitano sono i miei compiti». Compiti finora svolti alla grande. Adesso è tempo di tornare a fare la voce grossa anche al Mercante. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone non perde le buone abitudini. Vince in Tim cup, in campionato e in amichevole. La squadra neroverde conquista la seconda edizione del memorial Willy Gobbo, disputatasi a Fiume Veneto e intitolata al cuoco dei ramarri e del Fiume/Bannia, scomparso prematuramente nel gennaio 2016. Il team cittadino supera prima i locali per 4-0 e quindi il Tamai per 1-0 (l’altra gara è terminata 0-0). È vero, con le furie rosse c’è una categoria di differenza e col Fiume tre, ma le brutte figure, nelle uscite infrasettimanali, sono dietro l’angolo e hanno la caratteristica di essere ricordate per sempre.Uno dei protagonisti è Simone Magnaghi, l’attaccante classe 1993 ingaggiato il penultimo giorno di mercato. Coi neroverdi locali il centravanti segna una tripletta, dimostrandosi in palla e con la voglia di dare un contributo importante alla causa in attesa del debutto ufficiale. La sfida col Tamai è invece decisa da una rete di Ciurria. Assente il tecnico Leonardo Colucci, tornato a Cerignola per motivi personali, il vice Gianni Migliorini ha fatto giocare chi aveva bisogno di mettere minuti nelle gambe. Entrambe le mini-sfide (da 45′) sono state giocate col 4-3-3 con Zommers in porta, Pellegrini e Nunzella sugli esterni e Bassoli e Peressutti (poi sostituito da Facchinutti) centrali difensivi. In mezzo, al fianco di Danza regista, sono stati impiegati come mezzali Buratto (qui capitano) e Silvestro, mentre davanti hanno avuto spazio Ciurria, Magnaghi e Sainz-Maza. Quest’ultimo è stato avvicendato nella sfida col Tamai da Martignago, facendo intravedere l’unico ballottaggio nella formazione che domenica alle 18.30 sfiderà il Bassano al Mercante. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) «Dobbiamo far suonare la musica del Bottecchia anche al Mercante. È curioso che da loro abbiamo sempre perso e da noi sempre vinto. Vogliamo a tutti i costi cambiare la storia delle trasferte a Bassano». A dichiararlo è il capitano del Pordenone Mirko Stefani. […] «Andiamo al Mercante consapevoli della nostra forza – prosegue Stefani -, dimostrata in questo inizio di campionato in continuo crescendo, ma anche della loro. Una squadra con tante soluzioni». A Bassano il tifo neroverde è stato sempre molto caloroso e «saranno in tanti anche stavolta, ne sono certo, e sapranno darci una carica in più. Questo inizio di stagione rappresenta la base per un campionato di vertice che tutti, società, squadra e piazza, abbiamo come obiettivo. Pertanto non bisogna sbagliare nulla né tralasciare il minimo dettaglio, mettendo tutte le energie, noi in campo e i tifosi sugli spalti, per ottenere il massimo dei punti».
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone è la squadra top d’Italia. I neroverdi hanno vinto tutte e sei le partite ufficiali di questo inizio stagione: nessuno è riuscito a tenere lo stesso ritmo. Poteva farcela il Napoli, ma mercoledì, a Kharkiv con lo Shakhtar Donetsk, ha perso e ha fermato a cinque la striscia di successi consecutivi (su sei partite ufficiali). Una statistica che, da un lato, lascia il tempo che trova, ma che, dall’altro, fa ben capire il lavoro e i risultati che la società e il gruppo sul campo stanno ottenendo nella prima parte dell’annata 2017-2018. Tra le altre compagini soltanto il Carpi in B ha fatto en plein: sinora 5 successi in altrettanti match. […] Per la squadra neroverde e per Colucci, a ogni modo, un grande onore avere un ruolino di marcia superiore al team che gioca meglio in Italia. Per il trainer di Cerignola, inoltre, il collega Maurizio Sarri è un punto di riferimento: spesso, in allenamento, dice ai suoi centrocampisti di studiare i movimenti delle mezzali azzurre e di guardare le partite del Napoli, unica squadra “visibile” dai neroverdi assieme alla Sampdoria a quanto dice lo stesso Colucci.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Alla vigilia scambio di complimenti tra mister ex compagni all’Atalanta: da un lato il tecnico lagunare ha sottolineato «lo Spezia, che ha un attacco di qualità pazzesca, arriva da una vittoria specchio del suo allenatore», dall’altro Fabio Gallo ha parlato del Venezia come di una «squadra con una chiara identità, contro cui servirà essere compatti e saper soffrire». Accantonata l’amicizia Gallo che come il collega ha escluso un turnover per la sfida odierna cercherà una rivincita, visto che Inzaghi lo scorso anno eliminò il suo Como nella rincorsa alla Coppa Italia di Lega Pro poi vinta dai lagunari. Nello Spezia indisponibile solo il difensore Masi, il modulo sarà un 3-5-2 identico a quello del Venezia anche per l’impiego di due terzini come ali. In attacco con Granoche ballottaggio Forte-Okereke e Marilungo inizialmente in panchina.
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Esibisce nove promozioni in carriera Pier Graziano Gori, da ieri e fino al prossimo 30 giugno chioccia dei baby Audero e Vicario. Il Venezia alla vigilia dei 90′ odierni con lo Spezia ore 19 al Penzo ha ufficializzato la firma del portiere 37enne, non una new entry bensì un ritorno seppur inedito. «Nell’estate 2001 il Venezia mi prese con un quinquennale ha ricordato Gori ieri al Taliercio ma a parte quel giorno in sede a Mestre, quando firmai il contratto con il dg Gasparin, non ho più avuto altri contatti, nemmeno un allenamento in arancioneroverde». L’estremo difensore tarantino (oggi, visto permettendo, subito in panchina) arrivò dopo il salto in C1 con la squadra della sua città, ma ad ogni sessione di mercato finì in prestito. «Prima due anni ad Ancona, poi Fermana e Como, infine lo svincolo per il fallimento del 2005. Sono risalito in C1 con Taranto e Benevento, in B con Nocerina, Salernitana e il Benevento con cui lo scorso anno, a sorpresa, è arrivata addirittura la A. Ho fatto da vice al giovane Cragno, giocando 9 partite quando c’è stato bisogno, ora a Venezia la prospettiva è la stessa e sono carico e determinato per farmi trovare pronto qualora dovessi sostituire Audero». […]
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La richiesta di un pronostico la para con un diplomatico vinca il migliore, per non dispiacere due tifoserie che l’hanno amato esaltandosi per la sua carica. Il doppio ex Beppe Aprea non si tira però indietro nell’inquadrare il suo derby Venezia-Spezia oggi ore 19 al Penzo faccia a faccia tra reduci dalla prima vittoria in campionato. «Sarà sicuramente una gara bellissima, tra due squadre attrezzate per dire la loro, da tripla come lo sono tutte o quasi le partite di Serie B prevede il 40enne napoletano, trapiantato a Mestre dove ha lanciato la scuola per portieri Imparare a volare Venezia e Spezia le porto nel cuore, sono piazze molto diverse, senza dubbio sulla sponda ligure si avvertono maggiori pressioni. Gli arancioneroverdi sono neopromossi e imbattuti, i bianconeri hanno cambiato molto e avendo già perso due partite hanno meno margini di errore al Penzo». Volendo individuare un duello-chiave Aprea dribbla i bomber Zigoni-Granoche. «Spero che ad essere decisivi siano i portieri sorride Lo spezzino Di Gennaro a 24 anni ha già alle spalle buoni campionati di B tra Cittadella, Latina e Ternana. Audero invece è una piacevole sorpresa, finora mi ha davvero impressionato perché a 20 anni, alla sua prima occasione tra i grandi, sta mostrando una maturità dovuta all’esser cresciuto nella Juventus». […]
Ore 16.20 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Appiani: partitella ancora in corso, vi partecipa anche Candido. Bisoli scatenato, continui incitamenti misti ad “urlacci” per tenere sulla corda i Biancoscudati.
Ore 15.30 – Qui Appiani: partitella in famiglia a tutto campo.
Ore 15.10 – Qui Appiani: provate soluzioni offensive.
Ore 14.50 – Qui Appiani: a parte Candido, assenti Mazzocco e Tabanelli nonché Chinellato.
Ore 14.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Squadre che vincono non si cambiano. Filippo Inzaghi e Fabio Gallo sembrano pensarla così, alla vigilia di una quarta giornata di campionato che potrebbe permettere al Venezia di compiere il definitivo salto di qualità. Sinora cinque punti in tre partite, due gol fatti e nessuno subito, con un rendimento in crescita anche al di là dei risultati ottenuti. Oggi alle 19 al Penzo c’è lo Spezia e si torna a giocare davanti al pubblico amico dopo due trasferte consecutive. Non c’è aria di turnover e i cambi, se ci saranno, saranno per stessa ammissione di Inzaghi rimandati al turno infrasettimanale di lunedì, quando il Venezia affronterà l’Avellino: «Al turnover per il momento non penso – evidenzia l’allenatore arancioneroverde – faremo una partita alla volta, a qualche cambio penseremo da Avellino, quando ci potrebbero essere 4-5 variazioni sulla formazione iniziale. Ma adesso la priorità è lo Spezia, che ha fatto un ottimo derby, che ha un grande parco attaccanti con Granoche e Marilungo su tutti, mentre negli altri reparti più o meno siamo sugli stessi livelli. Ce la giocheremo». Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Gallo, che ha già affrontato Inzaghi lo scorso anno in Coppa Italia in una contestatissima partita di ritorno con un rigore che fece infuriare l’attuale allenatore dello Spezia: «Marilungo e Giorgi sono in crescita – spiega Gallo – e con diverse partite ravvicinate anche il loro contributo sarà fondamentale. Oggi, però, il pensiero è solo per la gara del “Penzo” e devo scegliere chi mi dà maggiori garanzie. La mia squadra deve esser sempre pronta ad affrontare al meglio le sfide, indipendentemente dal fatto che si giochi in casa o in trasferta, ovvio che poi le caratteristiche dell’avversario di turno vadano ad influire sulle scelte dei singoli calciatori. Quanto al Venezia, è una squadra con una chiara identità, servirà una gara attenta ed essere compatti, oltre a saper soffrire nei momenti in cui servirà farlo». […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Pier Graziano Gori, è ufficiale. L’ex portiere del Benevento, svincolato dal club campano dopo la promozione in Serie A, prende il posto di Danilo Russo. Al Venezia è un ritorno per Gori, anche se in pochi ricordano il suo primo passaggio in arancioneroverde. «Era l’estate del 2001, il Venezia era di Zamparini e io avevo vinto il campionato con il Taranto. Venni a Mestre e firmai un quinquennale, c’era Gasparin come direttore generale». racconta. Gori non indossò mai la maglia arancioneroverde. «Ero giovane, il Venezia mi mandò in prestito prima all’Ancona e poi alla Fermana, nel 2005 la società fallì e io mi trovai svincolato».Sedici anni dopo riecco Gori a Venezia. «Non ho mai preso in considerazione l’idea di smettere, mi sento ancora un ragazzino. Un paio di giorni fa si è aperta questa prospettiva, sono felicissimo. Farò un po’ da chioccia ad Audero e Vicario, mi piace questo ruolo, come ho fatto con Gagno a Benevento. Poi quando Audero sarà in Under 21 sono pronto… Farò presto a ritrovare le misure con un preparatore come Lotti, che ricordano con affetto a Benevento». […]
Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Con il Como, nella passata stagione, andò vicinissimo a eliminare il Venezia nei quarti di finale di Coppa Italia, match riequilibrato da Nicola Ferrari nel recupero del secondo tempo e poi deciso su rigore dal centravanti nei supplementari. Questa sera Fabio Gallo prova a fermare la squadra del suo amico Pippo Inzaghi. «Ho gran bel rapporto con lui», spiega il tecnico dello Spezia, compagno di squadra di SuperPippo all’Atalanta, «Siamo amici da tanto tempo per cui sono contento di ritrovarlo sulla panchina del Venezia in un campionato importante come è la Serie B. La prima vittoria, ottenuta contro l’Entella, è stata importante per noi per la classifica e per il morale: è chiaro che vogliamo continuare su questa strada. Il Venezia? È una squadra con una chiara identità. Servirà una gara accorta, doveremo essere compatti e saper soffrire in quei momenti in cui servirà farlo». […]
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Il Venezia va a caccia del bis. Dopo il trionfo di Bari, la truppa di Pippo Inzaghi cerca il primo successo al Penzo nell’anticipo con lo Spezia di Fabio Gallo. […] Tenendo anche conto del turno infrasettimanale ad Avellino, in programma lunedì sera, è possibile che Pippo Inzaghi schieri contro lo Spezia la stessa squadra che ha espugnato il San Nicola, rinviando il mini turnover al match del Partenio. Il 3-5-2 che ha neutralizzato il Bari sarà riproposto anche contro lo Spezia, dove saranno ancora assenti Garofalo e Bruscagin in difesa, e Geijo in attacco. Poi è arrivata la defezione dell’ultima ora, quella di Vittorio Fabris, messo ko da un dolore alla spalla, tanto che Inzaghi ha chiamato Tagliapietra dalla Primavera. Davanti ad Audero si sistemeranno Andelkovic, Modolo e Domizzi con Zampano e Del Grosso a spingere sulle due fasce. Intoccabile Bentivoglio in mezzo al campo, in condizioni sfavillanti e vero metronomo del Venezia, con Falzerano e Suciu ai fianchi, confermati in attacco Zigoni e Moreo con Marsura pronto a subentrare e candidato a partire titolare lunedì ad Avellino. Squadra corta, poco disposta a concedere spazi alle ripartenze dello Spezia. […] Nel corso dell’intervallo sarà collocata in Curva Sud la targa che ricorda il giovane Michael Groppello, uno dei leader tra i tifosi arancioneroverdi, scomparso in un incidente stradale lo scorso giugno.
Ore 12.50 – (Gazzettino) […] «È questa la mia serie A – le parole di Marchetti – qui mi sento realizzato e sto bene, sono cresciuto in questa società e ringrazio chi mi ha sopportato in tutti questi anni». Il dirigente granata ha compiuto una riflessione sulla squadra: «È stata creata da scelte precise che ho portato avanti con molta attenzione. Gran parte dei giocatori sono rimasti, ma mi auguro che la rosa sia migliorata ancora. Siamo in tanti, ma la stagione e lunga e difficile, e ci sarà l’occasione per tutti. Stiamo lavorando molto per migliorare qualche piccolo difetto, ma sinora abbiamo giocato bene, siamo una squadra gradevole da vedere, esprimiamo un buon calcio anche grazie al nostro allenatore Venturato che ha portato avanti la sua filosofia, e continuando così potremmo toglierci belle soddisfazioni. Dipenderà soltanto da noi». «Il Cittadella non è più una sorpresa, è una società forte e consolidata pur restando umile. Sappiamo qual’è il nostro obiettivo, e lavoreremo per raggiungerlo prima possibile, poi se ci sarà il tempo per alzare l’asticella, lo faremo». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Anche questo è il Cittadella. O, per meglio dire, proprio questo è il Citta. Perché l’atmosfera che si respirava mercoledì sera nella sala hospitality del Tombolato, per l’occasione adibita a… ristorante, era quella che rende l’ambiente granata diverso da tutti gli altri nel mondo del calcio professionistico. L’appuntamento era con l’ormai tradizionale grigliata d’inizio campionato, con lo stato maggiore della società, i giocatori e l’intero staff raccolti insieme a sponsor e giornalisti lungo i tavoli imbanditi. […] «In quest’inizio di campionato forse non stiamo replicando i risultati dell’anno scorso, ma non siamo da meno», l’esordio del patron granata. «Vedo un gruppo amalgamato e animato da un forte spirito di squadra, capace di regalare un bello spettacolo ai tifosi che sono venuti allo stadio per assistere alle prime due gare casalinghe, e in grado di reagire quando si è trovato in difficoltà, sia contro l’Ascoli che contro il Perugia. Il punto ottenuto con gli umbri ci aiuta a rimanere vicini a quella fascia alta di classifica che non vorrei perdessimo mai di vista. Davanti a noi, adesso, abbiamo due partite tutt’altro che facili, sabato a Novara e martedì sera con il Cesena al Tombolato, ma dentro di me ho la sensazione che faremo bene». […] «Ricordo che al primo anno di Serie B, nel 2000, gli abbonati erano 275. Al tempo, nessuno pensava che potessimo rimanere a lungo nella categoria e fra i problemi da affrontare c’era quello dello stadio. Beh, se ci guardiamo indietro, ci accorgiamo di come la crescita in questi anni sia stata incredibile, tant’è che oggi possiamo permetterci di cullare anche il sogno della Serie A». […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) L’ultimo dato della campagna abbonamenti del Cittadella è di quelli roboanti. Alle 19 di ieri era stata superata pure quota 2300, toccando le 2306 tessere stagionali sottoscritte, un dato clamoroso che conferma il trend di crescita sempre più massiccio nella città murata. Dato sottolineato durante la cena di inizio stagione andata in scena mercoledì al Tombolato e che ha visto la partecipazione di tutta la squadra e della dirigenza: «Ricordo quando ero presidente ai tempi della promozione in B a Verona contro il Brescello – sorride Piergiorgio Gabrielli, fratello del presidente Andrea, a cui ha ceduto lo “scettro” diversi anni fa – facevamo fatica a fare tutto e gli abbonati erano poche decine. Adesso che siamo arrivati a 2300 e che giochiamo nel nostro stadio, posso dire che non me lo sarei mai aspettato. È un dato fantastico che ci rende orgogliosi. E chissà, magari fra un paio d’anni potremmo anche parlare di Serie A…». […]
Ore 11.40 – (Giornale di Vicenza) […] Franco Cerilli, per chi tiferà lunedì sera? A guardare i numeri dei suoi trascorsi non dovrebbero sorgere dubbi… “Tiferò perché tutte e due alla fine del campionato vadano in serie B. Non è una risposta politica, perché due società come il Vicenza, che ha oltre 6 mila abbonati, ed il Padova, che ha pure una tifoseria da categoria superiore, solo per questo dovrebbero trovare la loro collocazione in uno scenario maggiore. La C è brutta, lo so bene, però auguro ad entrambe di centrare la promozione, direttamente o attraverso i playoff”. Il Vicenza è partito a razzo; il Padova invece ha preso una “batosta” all’esordio e vinto di misura in casa. Qual è il suo pronostico? “È favorito certamente chi giocherà più tranquillo, in questo caso il Vicenza, visto che è in testa alla classifica a punteggio pieno. Ma penso che anche il Padova abbia una buona squadra e poi il derby è sempre una partita diversa dalle altre. Vincerà chi sbaglierà meno. Mi auguro che si veda un buon calcio e soprattutto che la gente sugli spalti stia tranquilla, visti gli sfottò che iniziano a girare tra i tifosi sui social”. Si ricorda di aver giocato e vinto due derby contro il Vicenza nel “vecchio” Appiani (prima di tornare in biancorosso) all’inizio degli anni Ottanta? Mi ricordo l’uno a zero con gol di De Poli (il 17 ottobre 1982 ndr), ma non l’altro (stesso risultato con rete decisiva di Da Re il 28 febbraio dello stesso anno, ndr)”. […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Che a Padova i tifosi del Vicenza stessero preparando una sorta di esodo c’erano pochi dubbi, ma la rapidità con cui sono stati bruciati i duemila biglietti riservati ai supporter biancorossi fa capire quanto sia importante ed atteso il match che si disputerà lunedì sera nel posticipo della quarta giornata di campionato. I tifosi biancorossi raggiungeranno la vicina Padova con auto e pullman, formando una carovana che sarà accolta dalle forze dell’ordine con misure di sicurezza straordinarie che ci si augura riescano ad impedire qualsiasi pericoloso contatto tra le tifoserie facendo in modo che quella di lunedì sia solo una serata di sport. Il Vicenza di Alberto Colombo arriva al confronto con il Padova dopo tre vittorie consecutive e questo costringe la compagine allenata dall’ex Pierpaolo Bisoli a cercare di vincere la partita per sistemare la classifica. L’attesa è tanta con uno stadio che dovrebbe vedere almeno ottomila presenze di cui appunto duemila vicentini che sarebbero potuti essere di più se la capienza del settore riservato agli ospiti fosse stata aumentata. Ieri alcuni esponenti del tifo biancorosso tramite la dirigenza berica ha verificato la possibilità di poter aver altri biglietti a disposizione, ma da Padova la risposta è stata negativa. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Finora Bisoli ha sempre puntato su una coppia pesante in attacco, ossia lei e Chinellato. «Ci stiamo conoscendo sempre meglio. Pur avendo la stessa statura, possediamo caratteristiche diverse e possiamo coesistere tranquillamente. Insieme possiamo fare benissimo, senza dimenticare che in squadra ci sono anche altri compagni molto forti». […] Tornando al derby, all’Euganeo ci sarà anche un bellissimo colpo d’occhio considerato che è atteso il pienone. «Di sicuro sappiamo che i nostri tifosi non ci deluderanno. Siamo consapevoli di quanto ci tengano a questa partita, e sarà bellissimo anche per noi giocarla davanti a tanta gente». Intanto, ha trovato casa. «Già, da una settimana vicino alla chiesa del Carmine. Nei momenti liberi mi piace vivere la città, è davvero meravigliosa».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Tanto più che è vicino a un traguardo prestigioso. «Mi mancano quattro gol per arrivare a quota cento in carriera, mi auguro di poterlo raggiungere con la maglia biancoscudata». Derby, dicevamo. «È sempre una gara molto sentita. L’anno scorso con la Reggiana ho vissuto quello con il Parma che mancava da vent’anni, è la stessa rivalità che si sente tra Padova e Vicenza. Più ci si avvicina a lunedì e più aumenta la tensione, anche se è una gara da vivere come tutte le altre dato che mette in palio tre punti. Fermo restando che è un appuntamento importante anche per i nostri tifosi, e lo stiamo preparando con grande determinazione. Davanti avremo una formazione di valore in tutti i reparti, ma non temiamo nessuno perché siamo consapevoli della nostra forza». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Il suo collega di reparto Matteo Chinellato ha rotto il ghiaccio con il Fano, Marco Guidone è in attesa del primo sigillo biancoscudato. L’auspicio è che il bomber brianzolo possa trovarlo già con il Vicenza. Del resto i numeri sono dalla sua parte, se è vero che nelle ultime cinque stagioni è andato sempre in doppia cifra. «Spero di sbloccarmi nel derby, dato che per un attaccante segnare è sempre importante e dà fiducia. Ma anche se non faccio gol e vinciamo, sono contento ugualmente. Conta la squadra e non il singolo, poi sono consapevole che continuando a lavorare come sto facendo i gol arriveranno. Non sono preoccupato, so benissimo cosa posso fare per il Padova».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Sono tornati ad allenarsi regolarmente con i compagni Contessa e Chinellato, che avevano saltato la sessione di lavoro mercoledì. Situazioni in fase offensiva e partitella in famiglia a tutto campo gli ingredienti della seduta, effettuata all’insegna dell’intensità, con Bisoli come al solito prodigo di consigli. Oggi alle 14.30 si replica all’Appiani per affinare la preparazione in vista del derby con il Vicenza. Intanto, la Lega ha deciso che la gara in trasferta di domenica 24 settembre con la Sambenedettese inizierà alle 16.30, anziché alle 14.30, su richiesta del club marchigiano data la concomitanza di un altro evento e a ratifica degli accordi intercorsi tra le due società. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) È vero che quest’estate suo figlio sarebbe potuto venire al Padova?«Vero, e ovviamente non mi sarebbe dispiaciuto, ma io ero in una posizione un po’ scomoda. Usciva dalla Primavera della Juventus, ha cercato la soluzione migliore: Padova è una grande società, ma il diesse del Vicenza, Moreno Zocchi, veniva proprio dalla Juve, lo conosceva e lo ha voluto con insistenza. Credo che alla fine abbia fatto la scelta giusta». […] Come vede il derby?«Una gran partita, che con la Serie C non c’entra nulla. Due squadre forti e due tifoserie calde e passionali, ma non mi sbilancio in un pronostico».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Se sarò allo stadio? Non lo so ancora, sono davvero combattuto», sorride l’ex mister biancoscudato. «A Padova ho tanti veri amici, che mi porto dietro da allora. Devo ancora decidere, rischierei di sbagliare curva…».Che sensazioni ha prima di questo derby? «Una bella storia (ride, ndr), non saprei neanche da dove partire. Cerco sempre di stare molto defilato dalla carriera professionale di Pietro, ma corsi e ricorsi tornano in ballo. A Padova ho lasciato il cuore, un ricordo al di là dell’aspetto calcistico, perché, dopo aver allenato, sono rimasto lì altri tre anni: mi sono trovato benissimo, in una città che è un po’ l’ombelico calcistico, visto che in quegli anni intorno c’era tutto, dalla Serie A alla C nel giro di un’ora di strada». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Prima si chiedeva come facesse ad avere un figlio bianconero: per lui, cresciuto nel vivaio del Torino al glorioso “Filadelfia” , una convivenza curiosa. Oggi, per lui che è stato anche allenatore del Padova in Serie C/2 all’alba del nuovo millennio, un altro colpo al “cuore”: Paolo Beruatto ormai ha imparato a convivere con questa strana lotta in famiglia. A gennaio ha compiuto 60 anni, e oggi allena l’Under 17 del Brescia, mentre il figlio Pietro, classe 1998, terzino di spinta tale e quale al padre, l’estate scorsa è finito proprio al Vicenza, in prestito dalla Juventus (i due nella foto in alto a sinistra). Lunedì sera casa Beruatto tornerà di nuovo divisa, tra quel ricordo del Padova e il presente nel “Lane” del nuovo gioiello di famiglia.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova continua gli allenamenti in vista del derby di lunedì sera: rientrati in gruppo Chinellato e Contessa, che stanno smaltendo la febbre, oggi pomeriggio i biancoscudati sono attesi dalla classica partitella in famiglia. La prevendita dei biglietti, intanto, ha raggiunto quota 2.934, con i 2.000 tagliandi riservati ai tifosi del Vicenza in Curva Nord che sono andati esauriti poco dopo le 11 di ieri mattina: in tre giorni e mezzo il settore ospiti è andato sold out, a testimonianza del grande entusiasmo che vive la piazza berica con il primo posto in classifica. L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha considerato la partita come “connotata da profili di rischio” disponendo l’adozione di alcune misure preventive da parte degli organi di Pubblica Sicurezza: starà alla riunione del Gos (gruppo operativo di sicurezza), programmata in Questura stamattina, provvedere all’implementazione del numero di steward e dei servizi di controllo, sia all’interno dell’Euganeo, in tutti i settori, che all’esterno, nelle attività di prefiltraggio e filtraggio agli accessi delle tribune. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Pillole di derby di un giovedì ad alta tensione. In mattinata ecco la notizia che in qualche modo era attesa: i 2mila biglietti riservati ai tifosi del Vicenza in vista del derby di lunedì sera in programma allo stadio Euganeo vengono letteralmente polverizzati in poche ore e il settore ospiti si riempie fino all’orlo come da previsioni. In poche parole: sold out. La domanda successiva è la seguente: il Vicenza chiederà ulteriori tagliandi? Una telefonata al Padova e una al Vicenza e la risposta è negativa. Ma c’è un piccolo spiraglio che si apre e che va tenuto in considerazione. Ossia la possibilità che la riunione operativa in programma oggi a mezzogiorno del Gos non decida per ragioni di ordine pubblico di aumentare la capienza della curva nord riservata ai tifosi biancorossi di ulteriori 500 unità. Ieri venivano segnalati tentativi di acquisto dei biglietti in altri settori dello stadio Euganeo da parte dei vicentini, ma immediate sono state le smentite, anche perché le attuali disposizioni non lo permetterebbero e perché i residenti nella provincia di Vicenza non possono tecnicamente acquistarli. Certo, esiste sempre la possibilità di chi risiede nei comuni limitrofi di scavalcare i paletti imposti dai regolamenti, ma al momento non c’è allarme fra le autorità e la situazione viene segnalata tranquilla. Tutte le misure di sicurezza che sono state prese autorizzano il pensiero che, come già accaduto in occasione di Padova-Venezia lo scorso mese di aprile, tutto possa svolgersi senza che ci siano incidenti o situazioni ad alto rischio: «Sono in Indonesia per lavoro – spiega telefonicamente nel pomeriggio il presidente Roberto Bonetto – sono in contatto con i nostri responsabili e non mi risulta che arriveranno richieste di avere più biglietti da Vicenza. Tutto sta procedendo bene». […]