Ore 21.00 – (Il Piccolo) Dopo il meritato giorno di riposo seguente alla roboante vittoria di Ravenna, gli alabardati sono tornati al lavoro ieri pomeriggio sul campo di Prosecco per iniziare la preparazione in vista dell’incontro casalingo di domenica prossima, quando al Rocco arriverà il Sudtirol (inizio ore 14.30). Tanto per cambiare, quasi una nota consueta degli ultimi tempi, gli alabardati si sono allenati sotto la pioggia battente, cosa che non ha certo impedito un intenso lavoro atletico e poi la partitella finale. Per quanto riguarda gli acciaccati della scorsa settimana, ci sono buone notizie: sia Petrella, che del resto già a Ravenna era in panchina, sia Pozzebon che invece non era stato neanche convocato, si sono allenati per l’intera seduta col gruppo, prendendo parte anche alla partitella finale. Sono pertanto da considerarsi pienamente recuperati. Qualche preoccupazione invece per Mensah, che proprio come l’inizio della scorsa settimana ha lavorato a regime ridotto per un fastidio al ginocchio sinistro, un problema che perseguita ogni tanto l’attaccante fin dalla scorsa stagione. […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) Tra i gruppetti sempre più folti di tifosi che assistono agli allenamenti alabardati, ma anche nelle tante discussioni che proliferano sul web, l’argomento principale di questi giorni è il numero di abbonamenti certamente insoddisfacente fatto registrare finora. Agli aficionados della Triestina, non aver raggiunto ancora nemmeno quota 2mila tessere stagionali, sembra veramente incredibile considerati gli sforzi della società per salire in C e allestire una squadra competitiva, e vista la spettacolare partenza sprint della compagine guidata da Sannino. E così fioccano incitamenti e appelli di ogni tipo. A farsi portavoce di questi sentimenti è Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento: «Io credo che dopo quanto visto nel primo tempo in casa con la Reggiana e dopo il risultato eclatante di Ravenna, questa squadra abbia ormai acquisito una credibilità indiscutibile. Adesso bisogna che la gente risponda, perché se non lo fa adesso quando lo farà? È inammissibile avere in questo momento meno abbonamenti dello scorso anno: giochiamo in un campionato più importante, è un calcio diverso, abbiamo già capito che quest’anno andare allo stadio sarà un divertimento perché per quanto si possa vincere o perdere, questa è una squadra votata allo spettacolo». […] «Dopo Ravenna mi aspetterei un altro migliaio di abbonamenti, ma visti i tempi ristretti cerchiamo di raggiungere almeno quota 2500. Capisco che gli ultimi anni hanno fatto danni incredibili, ma ora c’è chi tira fuori i soldi addirittura dall’Australia, cerchiamo di essergli riconoscenti. Dopo tutti questi anni di calcio mediocre ora abbiamo giocatori validi capaci di fare una cosa da record come 5 gol in mezz’ora in trasferta. Tutti i media anche nazionali parlano bene della Triestina, vediamo di seguirla». […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il concorso di idee e progetti per la Città dello sport di Mestre sta dando i primi risultati. La settimana scorsa, il presidente Serena aveva rilanciato la sua idea di realizzare un nuovo stadio per il Mestre – comprensivo di attività commerciali, centro di allenamento e parco divertimenti – aprendo il bando a studi di architettura e progettazione interessati a proporre le proprie idee a riguardo. E a oggi, sono almeno dieci gli studi che hanno mostrato interesse per il progetto, i quali saranno contattati già a partire da venerdì per fissare gli appuntamenti e discutere i dettagli dell’operazione. «C’è stata una risposta davvero positiva – ha affermato Serena – siamo stati contattati da diversi studi da tutta Italia, compreso uno di Roma che ha già realizzato stadi di serie A e centri sportivi. Adesso inizieremo gli incontri, dove discuteremo nei particolari il progetto, ma questo non chiude le porte a nessuno, visto che non abbiamo ancora fissato la data nella quale chiuderemo il bando». E se da una parte è palpabile l’entusiasmo per l’interesse verso il progetto della Città dello sport, dall’altra si torna con amarezza sul pareggio per 1-1 tra Mestre e Gubbio. «Non ho dubbi sul fatto che abbiamo perso altri due punti – spiega Serena – che aggiunti ai due persi contro il Teramo fanno quattro. Adesso potremmo essere a punteggio pieno, ma d’altro canto abbiamo dimostrato la nostra grande voglia e la nostra determinazione a raggiungere il risultato». […] Adesso si riparte, con la speranza di non dover più commentare partite con questo esito. «Mi auguro di non dover più fare questa analisi dopo il fischio finale, ma sono fiducioso: i quattro punti persi fino ad oggi li recupereremo altrove».
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Pare siano stati già individuati anche i terreni dove costruire la nuova «Città dello Sport»: si tratterebbe di una zona limitrofa a Campalto, col problema però di dover adeguare la viabilità per smaltire il traffico. La società ha annunciato che, dopo gli incontri di venerdì, il progetto proseguirà. «Non si parla solo della realizzazione del nuovo stadio per la città — evidenzia Serena in una nota — ma anche di strutture commerciali e di accoglienza, divertimento e benessere per tutta la famiglia. L’idea comprende un’arena per spettacoli, concerti e manifestazioni, parco giochi, ristoranti, hotel, pub, negozi, uffici e residenze. Oltre, ovviamente, alla Cittadella sportiva con campi di allenamento, palestra, foresteria, scuola e struttura sanitaria». Continua Serena: «Un progetto che potrebbe suscitare anche l’interesse di altri imprenditori e società finanziarie, pensato per creare posti di lavoro e redditività, rivolto al territorio del Comune di Venezia, ma anche ai comuni limitrofi che si dimostrassero interessati a intavolare un discorso serio. Diamo priorità a studi professionali locali, che quindi conoscano il territorio e la situazione entro cui ci si muove. Un nuovo stadio di calcio diventerebbe un ottimo strumento per attrarre capitali. Al Calcio Venezia ho dato più volte disponibilità a una tavola rotonda a 360 gradi. Se non mi ascolteranno, è giusto che io trovi strade alternative».
Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Vicenza non si adonti, ma al momento gli invicibili sono loro. Il Pordenone che ha azzeccato la sestina allo specialissimo jackpot del pallone: 6 gare ufficiali e soltanto vittorie per i friulani, le tre di campionato e altrettante di Tim Cup, unica formazione di C ad approdare al quarto turno della Coppa Italia dei big dove a novembre l’attende il Cagliari e la diretta tv nella sua nuova arena. […] INTRECCI ED EX. Sono quasi tutti di là nel senso che da un paio di estati il Pordenone fa shopping nella bottega virtussina. Da Berrettoni (out per l’infortunio al ginocchio), passando per Misuraca e chiudendo con Formiconi ingaggiato appena due mesi fa.Ora che Cattaneo e Pietribiasi si sono sistemati altrove la pattuglia si è assottigliata ma contempla sempre il capostipite Mirko Stefani, roccioso totem difensivo, la trafila delle giovanili alla Virtus e quella bollente e inusuale doppietta che ha spedito fuori dai playoff il Soccer Team a maggio. […]
Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In panca non c’è più Valerio Bertotto, né Luca D’Angelo, i tecnici che allenavano la Virtus durante le ultime due sfide con i ramarri. Andò male a entrambi. Lo 0-6 (doppiette di Berrettoni e Cattaneo, centri di Bulevardi e Arma) subìto al Bottecchia dalla Virtus in febbraio costò a D’Angelo la panca. Al suo posto subentrò Valerio Bertotto, che ebbe sorte migliore solo per questione di punteggio. La Virtus rimase infatti sconfitta nell’impianto pordenonese solo 0-2 (splendida doppietta di Stefani), ma bastò per eliminare i giallorossi dai playoff e impedire la conferma dell’ex udinese. Gare che il popolo neroverde ricorda benissimo. Ma che altrettanto bene, pur con stato d’animo diverso, ricordano a Bassano, dove attendono il match di domenica (18.30) al Mercante per lavare l’onta. Non ha cominciato bene il nuovo campionato la Virtus, sconfitta all’esordio al Mancini di Fano. Poi però i ragazzi di mister Magi hanno incassato due vittorie di fila. La prima in casa con il Ravenna, battuto 2-1 in rimonta grazie ai gol di Venitucci e Laurenti. Inutile l’iniziale vantaggio di Selleri. La seconda in trasferta a Santarcangelo: 3-0, con Diop, Minesso e Grandolfo goleador. Un crescendo che, unito allo spirito di rivalsa, contribuisce a incrementare l’ottimismo in vista della sfida di domenica che a Bassano riconoscono difficile, ma si rifiutano di definire impossibile. «Siamo afferma Francesco Gandolfo, autore del terzo gol a Santarcangelo una squadra composta di elementi bravi individualmente, capaci di giocate importanti nell’arco di una partita. Dobbiamo invita l’ex barese – avere fiducia in noi stessi. L’esperienza dello scorso anno ci ha insegnato che guardare lontano non serve: meglio affrontare una gara alla volta». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Sono i difensori – e spesso le situazioni su palla inattiva – l’arma in più del Pordenone. Le due reti segnate sinora da Giulio Parodi non sono frutto del caso bensì una situazione che si ripete ciclicamente. Aiutati dal destro magico di Sasà Burrai i ramarri vanno spesso a segno con continuità sfruttando un calcio d’angolo oppure una punizione, mandando così a nozze anche marcatori “inusuali”. Situazioni non nuove per i ramarri: nella prima gara dei playoff Stefani segnò una doppietta, quindi De Agostini e Marchi andarono in rete nella sfida di ritorno con la Giana Erminio. Semenzato decise il match con il Cosenza e Marchi, in finale col Parma, portò i ramarri ai supplementari segnando di testa l’1-1. Al termine dell’annata ben 17 gol furono segnati dai difensori: cinque da Semenzato, tre da Marchi, De Agostini e Ingegneri, due da Stefani e uno proprio da Parodi. […]
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) In testa a punteggio pieno dopo tre giornate: l’ultima volta per il Pordenone fu nel 2013-2014, quando vinse la serie D. Aveva battuto Montebelluna, Ufm e Dro. Adesso i ramarri sono nuovamente lassù e il primato, in serie C, lo condividono con la Viterbese di Valerio Bertotto (nel girone A) e con i diretti rivali del Vicenza. Il campionato è molto lungo, ma la partenza fa intravedere che i biancorossi, neoretrocessi, possono combattere a lungo con i neroverdi per il primato. Il campionato sta ancora aspettando il Padova, partito con un ko a Renate e ripresosi vincendo col Fano, e la Reggiana, che ha festeggiato col Modena nel posticipo il primo successo. All’appello manca anche la FeralpiSalò, giunta al secondo ko consecutivo al cospetto della Sambenedettese. Chi è già pronto è il Pordenone assieme al Vicenza, che come il Cittadella due stagioni fa vuole subito tornare in serie B dopo la retrocessione. I padovani ce la fecero al termine di un torneo perfetto e dopo un duello proprio con la squadra cittadina: festeggiarono il salto nel match di ritorno al Tombolato coi boys di Tedino. […] Il match che testerà le ambizioni del Vicenza è in programma lunedì, quando all’Euganeo andrà in scena il derby col Padova. Il Pordenone potrà essere già capolista in solitaria se domenica batterà il Bassano (il via alle 18.30), obbligando così i biancorossi a un risultato pieno nella gara con Trevisan e compagni. Si prospetta una sfida avvincente, anche se i ramarri rispetto al Vicenza possono contare su un impianto rodato, su un’abbondanza in attacco senza eguali e un momento davvero strepitoso di forma: sei vittorie in altrettante gare ufficiali nella stagione sono un patrimonio che candida il Pordenone a squadra da battere. […]
Ore 17.10 – Qui Guizza: leggero virus intestinale per Contessa e Chinellato.
Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.30 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 16.10 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Mazzocco e Candido oltre che Contessa, assenti Tabanelli e Chinellato.
Ore 15.50 – Qui Guizza: squadra divisa in due grupponi per effettuare lavoro specifico in difesa e in attacco.
Ore 15.30 – Qui Guizza: Biancoscudati ora in campo per l’allenamento.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in palestra per il riscaldamento pre-allenamento.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia, testa allo Spezia, in arrivo dopodomani alle ore 19 al Penzo, e occhi sul mercato degli svincolati per scovare in fretta un nuovo vice-Audero. Com’era facilmente preventivabile è già partita la caccia al sostituto dello sfortunato Danilo Russo, il 30enne estremo difensore prossimo a finire sotto i ferri dopo la rottura del ginocchio sinistro nella trasferta del 3 settembre a Cesena. Il ds Giorgio Perinetti, data la giovane età del titolare Audero (’97) e del terzo Vicario (’96) è giocoforza indirizzato su un profilo di esperienza: in cima al taccuino visto che il 36enne mestrino Francesco Benussi ha già annunciato il ritiro dopo l’ultima annata a Vicenza c’è infatti il 37enne Pier Graziano Gori, vice con 9 presenze lo scorso anno in Serie B (dopo una lunga carriera a livello di C) nel Benevento promosso in A. Con Gori, che ha rifiutato la permanenza nei giallorossi campani con il nuovo ruolo di preparatore, l’accordo sembra già una questione di ore. «È uno dei nomi che ci sono stati proposti la conferma di Perinetti In 2-3 giorni chiuderemo perché purtroppo Russo dopo l’operazione avrà tempi lunghi per recuperare». Del gruppo dei papabili fa parte anche il 23enne lituano Tomas Svedkauskas, passato per Fiorentina, Roma, Pescara, Ascoli, Lupa Roma e Catanzaro. A sfavore di Svedkauskas gioca però il suo essere nel giro della sua Nazionale, incognita che già minaccia di privare in altre occasioni il Venezia dell’azzurrino Audero. […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia si avvicina alla sfida contro lo Spezia e Inzaghi ha altre 48 ore di tempo per recuperare Alexandre Geijo. Perinetti sta intanto sondando il mercato dei portieri svincolati per trovare il sostituto di Danilo Russo. […] Il portiere, infortunatosi al ginocchio sinistro nella partita di Cesena, sarà operato all’inizio della prossima settimana. Il Venezia è sul mercato per trovare un sostituto. «Ci sono tre-quattro possibilità» spiega Perinetti, «soprattutto se il decorso sarà di cinque o sei mesi. Gori e Svedkauskas? Sono alcuni dei nomi papabili. Il primo è però over, e noi siamo già in 18, il secondo è nell’orbita della nazionale della Lituania, corriamo il rischio di perdere due portieri con le convocazioni». […] In occasione della partita con lo Spezia sarà deposta davanti alla Curva Sud la targa che ricorda il giovane Michael Groppello, uno dei leader tra i tifosi arancioneroverdi scomparso a metà giugno in un incidente stradale in tangenziale a Mestre.
Ore 13.30 – (Gazzettino) […] Alessandro Salvi ha avuto il suo bel daffare nel contenere gli attaccanti umbri. «Sono tutti giocatori importanti, pericolosi quando ti puntano come Han e con il pallone tra i piedi come Di Carmine. Cerri poi fa valere il gran fisico. Ogni squadra in serie B dispone di un pacchetto di attaccanti di ottimo livello, c’è da stare attenti in qualsiasi circostanza». Salvi una disattenzione l’ha invece avuta con il Perugia proprio in occasione del gol realizzato dagli ospiti, quando Di Carmine gli è sbucato alle spalle anticipandolo per colpire di testa. Il difensore ha rimediato nel secondo tempo, dimostrando di saperci fare anche nel gioco aereo. E senza quella sbavatura il voto finale poteva essere ben più lusinghiero. «Lo so, purtroppo l’azione è stata veloce e lui è stato bravo ad arrivare prima di me sul pallone. Mi dispiace perché siamo stati costretti a rincorrere, come ad Avellino con il Frosinone». […] Nelle prime tre partite i granata hanno raccolto quattro punti, frutto di una vittoria e un pareggio ottenuti in casa. È andata male invece nell’unica trasferta finora affrontata, ad Avellino di fronte al Frosinone. Sarebbe importante perciò cancellare in fretta lo zero nella casella dei punti conquistati lontano dal Tombolato. «Sabato andremo a Novara con l’intenzione di riprenderci tutto quello che abbiamo lasciato per strada nelle ultime due giornate di campionato», afferma con decisione Salvi.
Ore 13.10 – (Gazzettino) Un nuovo modello di gestione del calcio è stato illustrato ieri nella sala stampa del Tombolato dal questore di Padova Gianfranco Bernabei, dal presidente granata Andrea Gabrielli e dal sindaco Luca Pierobon, presenti anche l’assessore allo sport Diego Galli, il direttore generale Stefano Marchetti e il capitano della squadra Manuel Iori. […] Aprendo la seduta, Andrea Gabrielli ha evidenziato la crescita della tifoseria granata (nuovo record di abbonati) e delle infrastrutture con la volontà di migliorare ancora, vedi l’eliminazione delle barriere della tribuna est. Stefano Marchetti ha sottolineato come la società e i club seguano i valori dettati dal fondatore Angelo Gabrielli e spesso abbiano vinto la Coppa Disciplina e il Trofeo Fair Play, mentre il sindaco Luca Pierobon ha evidenziato come il Cittadella sia un modello nazionale di gestione oculata e basata su veri valori sportivi. A più riprese il questore Bernabei ha riconosciuto i meriti della società granata, capofila di un percorso che si vuole estendere in tutta Italia. Fra le innovazioni ha citato il pensionamento della famigerata Tessera del Tifoso che sarà trasformata in un impegno etico di fidelizzazione, dove sarà la società sportiva a revocare la fiducia al tifoso scorretto. Torneranno i tamburi e i megafoni per dare alla partita il colore e il calore della festa, responsabilizzando i tifosi in un rapporto sempre più stretto con lo Slo, figura che fa da unione fra la società, i tifosi e le forze dell’ordine.
Ore 13.50 – (Mattino di Padova) […] «Nella prima frazione non siamo riusciti ad esprimere il calcio che avremmo voluto. Arrivavamo sempre tardi ad accorciare sui loro centrocampisti e questo ha fatto sì che il Perugia ci mettesse in difficoltà. Nella ripresa siamo stati bravi a rimettere in piedi la partita, chiudendo prima sui loro uomini e meritando il pareggio», commenta l'”eroe” di giornata Alessandro Salvi, autore dell’1-1. «Occorre tener conto delle qualità dell’avversario, ma in effetti sembra che ci serva sempre una strigliata per rimetterci in partita». Con il suo gol di testa, da attaccante aggiunto, ha riscattato la leggerezza in marcatura su Di Carmine del primo tempo. Dietro avete avuto il vostro bel daffare. «Il Perugia conta su elementi importanti in attacco, lo sapevamo anche prima di incontrarlo, e il primo tempo ci è servito in un certo senso a prendere loro le misure». L’impressione, comunque, è che abbiate acquisito una maturità nuova: partite del genere l’anno scorso le avreste perse. «E infatti sono contento per come abbiamo reagito e saputo gestire la gara dopo essere andati sotto. Con un pizzico di fortuna e malizia avremmo potuto incamerare l’intera posta. Ha comunque poco senso rimuginare, preferisco pensare alla trasferta di sabato a Novara, nella quale non sarà facile andare a fare punti». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) «È un protocollo di rivisitazione dell’attuale modello di gestione del calcio ma, considerato quanto questa società sia per certi aspetti un avamposto, avremmo dovuto chiamarlo “protocollo Cittadella”». La battuta di Gianfranco Bernabei dice già tutto. Ieri il questore di Padova ha presentato nella sala-stampa del Tombolato, affiancato dal sindaco Luca Pierobon, dal presidente granata Andrea Gabrielli, dal d.g. Stefano Marchetti e da capitan Manuel Iori, l’insieme delle iniziative previste dal protocollo firmato lo scorso 4 agosto dai ministri Minniti e Lotti, mirate a rendere più fruibili gli stadi italiani.Dopo aver illustrato il progetto a Padova, con il club biancoscudato inserito fra le 12 società individuate come club pilota in Serie C, il “pacchetto” è stato presentato a Cittadella, anche se la società granata è in realtà già molto avanti sul tema, come testimonia il recente abbassamento della delimitazione della Tribuna Est, autorizzato proprio in virtù dell’esemplare comportamento dei tifosi. Una delle misure che più interessano da vicino gli appassionati è «la revisione della famigerata Tessera del Tifoso, che diventa una sorta di tessera di fedeltà, una carta etica che la società stessa potrà eventualmente revocare a chi non si comporta bene». Di fatto, già per comprare i biglietti per la prossima trasferta di Novara, non sarà più necessaria e tornerà ad essere indispensabile solo per le poche partite considerate “a rischio” per l’ordine pubblico. […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) […] «Intanto abbiamo fatto una grande partita contro il Perugia soprattutto nel secondo tempo — spiega Alessandro Salvi, autore del gol del pareggio lunedì sera al “Tombolato” — Siamo partiti male e abbiamo rischiato anche di subire la seconda rete dopo aver incassato la prima. Poi, però, ci siamo ripresi e abbiamo fatto una grande ripresa. Avremmo potuto anche vincere, se avessimo avuto un po’ più di fortuna in alcune circostanze». Il palo di Schenetti e la volata di Kouamé, certo, ma anche la traversa di Bianco che, nel finale, ha rischiato d’indovinare una prodezza d’altri tempi. «Ci sono state tante occasioni — spiega Salvi — e il Perugia ha dimostrato di essere una delle migliori squadre della categoria. A noi manca un pizzico di malizia in più e la capacità di non dover partire sempre a handicap. In parole povere, non dobbiamo sempre aspettare che la sveglia suoni e di andare in svantaggio prima di iniziare a giocare. Non va bene, se vogliamo essere maturi fino in fondo bisogna fare questo salto di qualità». Sabato si torna subito in campo a Novara, poi martedì prossimo primo turno infrasettimanale al «Tombolato» contro il Cesena.
Ore 11.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Per il presidente di «Vi.Fin.» Marco Franchetto, la sottoscrizione su quel documento rappresenta la volontà di cedere da una parte e di acquistare dall’altra e niente più, mentre Pioppi considera il tutto come un pre-contratto con conseguenti obblighi da rispettare per le parti. […] «Il quadro generale non è mutato — ha spiegato nei giorni scorsi il presidente di “Vi.Fin.” Marco Franchetto — ma vogliamo che per il futuro del Vicenza ci sia un progetto chiaro. Quindi Boreas precisi quale garanzie intende dare. Non possiamo permettere che vengano vanificati gli oltre 11 milioni di euro che abbiamo messo nel Vicenza Calcio e il lavoro svolto». Dall’altra parte Pioppi mostra ancora fiducia e ottimismo, ma vuole chiudere presto la trattativa. «Non voglio entrare nel merito del raffreddamento con “Vi.Fin.”, ma è giunto il momento di avere delle risposte. Gli attuali proprietari devono rispettare gli obblighi economici al 30 giugno 2017, poi noi ci saremo. Sarà una settimana importante per la scadenza del 16 settembre, ma poi ho già chiesto un incontro a Franchetto per chiudere l’acquisto del Vicenza Calcio».
Ore 11.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Via alla settimana che porterà all’atteso derby contro il Padova che si giocherà in posticipo lunedì sera all’«Euganeo», evento del girone B della Serie C. Ma sono anche i giorni che portano alla scadenza del 16 settembre, data entro cui (ha stabilito il Consiglio federale) le società dovranno adempiere ai pagamenti degli emolumenti, stipendi e relativi contributi, ai tesserati e collaboratori. Una scadenza che dovrà essere onorata da «Vi. Fin.», la finanziaria che detiene la maggioranza azionaria del Vicenza Calcio, in accordo con la holding lussemburghese «Boreas Capital» che, nelle intenzioni, dovrebbe entro la fine di settembre acquistare il 75 per cento delle quote del club berico. L’uso del condizionale è d’obbligo. Dopo che le parti hanno collaborato in apparente sintonia fino a firmare lo scorso 10 luglio una lettera di intenti che avrebbe dovuto essere il primo passo verso l’accordo definitivo di cessione, di recente il quadro è cambiato. I rapporti tra i soci di «Vi.Fin.» e l’ingegner Francesco Pioppi, rappresentante di «Boreas Capital», si sono molto raffreddati. Numerose le situazioni in cui opinioni e i punti di vista delle due parti sono molto differenti, a partire proprio dall’interpretazione della lettera d’intenti firmata ormai due mesi fa.
Ore 11.00 – (Gazzettino) Ci sono giocatori di categoria superiore: Comi, Ferrari, Giacomelli, Valentini e Romizzi. Ripeto, ci prepareremo al meglio, anche se questa lunga attesa può snervare perché veniamo da due settimane senza giocare e mi dispiace avere interrotto una crescita importante con la sosta. L’attesa comunque non deve portare ansia, ma concentrazione ed entusiasmo». […] Assist per un flash sulla squadra. «Tabanelli non è pronto, forse lo sarà per la Sambenedettese. Non avremo Mazzocco, e speriamo di recuperare un po’ meglio Pinzi e Belingheri che hanno lavorato a singhiozzo la scorsa settimana. Gli altri sono a posto, anche se siamo ancora al 60-70 per cento di quello che intendo».
Ore 10.50 – (Gazzettino) I berici hanno centrato l’en-plein nelle prime tre giornate. «Sono partiti nel migliore dei modi. Ho visto le loro partite, hanno vinto anche soffrendo e vuole dire che hanno lo spirito di adattamento alla categoria. Ci aspetterà una battaglia, saremo pronti come lo siamo stati con il Fano, una partita di categoria superiore che dovremo ripetere con tutte le avversarie per intensità, cattiveria e gioco espresso. Il Vicenza avrà entusiasmo dato che nove punti sono tanti, però il campionato è lungo. Si decide a febbraio, marzo, aprile, e noi ci saremo». Qualche osservato speciale negli avversari? «Hanno una squadra costruita per puntare in alto, come la nostra.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «I derby non sono partite come le altre, cercheremo di vincerlo. Ci darebbe la spinta per continuare con entusiasmo il campionato». Nella lunga settimana che porta al posticipo di lunedì sera con il Vicenza, Bisoli è già carico come una molla. E con franchezza rimarca come questa sfida faccia storia a sé. «C’è un aspettativa diversa nell’ambiente, sarebbe da ignoranti non avvertirla. Sappiamo che la rivalità è accesa e deve finire sul campo. Vinca il migliore, spero che sia il mio Padova. Siamo pagati e predisposti per reggere alle pressioni che porta un derby, ma va preparato come tutte le altre gare, senza caricarlo di eccessivo nervosismo e con la consapevolezza che dobbiamo portare avanti il nostro percorso di crescita». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Tutta nera con numeri e scritte argentate, compreso il cavallo del Gattamelata formato con le parole dell’inno Ma quando torno a Padova. Piace da matti la terza maglia biancoscudata, svelata ieri nella sede di Calcio Express. A indossare la nuova divisa Kappa sono stati gli attaccanti Capello, Guidone e Chinellato. «Abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso – spiega il vice presidente Edoardo Bonetto – inserendo un simbolo della nostra città raffigurato con l’inno che i tifosi della tribuna Fattori cantano sempre prima di ogni partita. Speriamo di avere fatto un bel regalo ai nostri appassionati e cerchiamo di sostenere tutti insieme la squadra per coronare un sogno». […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il Vicenza viaggia sulle ali dell’entusiasmo, ma il torneo è lungo e non si decide certo adesso». Pensa di recuperare qualche giocatore in vista di lunedì? «Scordiamoci Tabanelli e Mazzocco, per il resto spero di avere tutti». Contando anche su una cornice di pubblico significativa. «Ne sono convinto, avverto davvero la sensazione che la città non veda l’ora che arrivi questa partita. Sono quattro anni e mezzo che non si gioca Padova-Vicenza, mi aspetto un pubblico che ci trascini nei momenti di difficoltà, e che spinga insieme a noi in quelli di maggiore esaltazione. Il risultato sarà importante, ma prima verrà la prestazione».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Come sta vivendo l’attesa dell’ambiente?«I tifosi e la città creano aspettative enormi, sarebbe folle ignorare tutto quello che c’è intorno a noi. L’attesa si avverte, alla presentazione della squadra, ai tifosi sembrava quasi che la gara con il Fano dovesse essere solo un passaggio obbligato in attesa di quella vera, con il Vicenza. La città ci sta infondendo una bella pressione, ma non dobbiamo caricare la sfida di eccessivi nervosismi». […] Neanche i sei punti di differenza la preoccupano?«Per niente, loro devono ancora osservare il turno di riposo, quindi potenzialmente sono solo a + 3. La classifica non la dobbiamo guardare sino a febbraio: quando ho vinto il campionato di C con il Cesena, a novembre ero quart’ultimo, e non mi sono preoccupato. Abbiamo cambiato 12-13 giocatori, c’è bisogno di tempo: non mi sono fatto entusiasmare dalla vittoria sul Fano e nemmeno abbattere dalla sconfitta con il Renate, vado avanti con il mio progetto e vedo che i giocatori stanno crescendo.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «Sassolini da togliere dalle scarpe non ne ho», l’esordio di Pierpaolo Bisoli ieri alla Guizza. «Preparerò questa partita pensando solo al Padova. So che cosa ho dato lo scorso campionato: ho messo tutto ciò che avevo, sono stato esonerato quando la squadra era quart’ultima e non ho idea di cosa sia successo dopo. Penso solo alla mia, adesso, di squadra, alla mia società e ai miei tifosi. Nessuna rivalsa». Sarà quindi una partita come le altre? «No, i derby non sono mai partite qualsiasi, ma lo prepareremo allo stesso modo, cioè per vincere: battere il Vicenza ci darebbe una spinta notevole per proseguire con entusiasmo la stagione».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È cominciata ieri, con il primo allenamento alla Guizza, la settimana di lavoro del Padova in vista del derby con il Vicenza, in programma lunedì 18 allo stadio Euganeo, alle ore 20.45. Da qui a sabato Pulzetti & C. si alleneranno sempre alle 15 nel proprio quartiere generale, dove poi domenica pomeriggio svolgeranno la rifinitura. Salteranno la sfida Tabanelli, che potrebbe nella migliore delle ipotesi tornare in squadra martedì prossimo, e Mazzocco, alle prese con il braccio ingessato.Nel frattempo, su un binario parallelo, corre l’attesa delle due tifoserie: da Vicenza sono segnalati in arrivo tantissimi tifosi, forse addirittura più di 1.500, ma un primo dato “tangibile” dovrebbe arrivare nella giornata di oggi. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) C’è il colore nero, sempre apprezzatissimo. C’è il simbolo del Gattamelata, a richiamare il legame tra la squadra del passato e quella del presente, e lo stretto rapporto con la storia della città. La vera novità è la riproduzione del canto che da anni accompagna la squadra all’ingresso in campo in occasione delle partite casalinghe.La terza maglia biancoscudata, presentata ieri sera all’Emporio Sport di Albignasego, rivenditore ufficiale dei capi e dei gadget del Calcio Padova, presenta tutte queste caratteristiche. La “chicca” di quest’anno è proprio la canzone “Ma quando torno a Padova”, che all’Euganeo i tifosi intonano sempre all’inizio delle partite e che da oggi comparirà anche sulle maglie dei giocatori: le parole del testo, bianche sul tessuto nero, messe insieme formano proprio lo stemma del Gattamelata. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una botta a una costola e un dolore a intermittenza che tiene in ansia lo staff medico del Padova. Giampiero Pinzi sa come si fa a battere il Vicenza che attende i biancoscudati per il derby di Serie C nel girone B: il gol segnato lo scorso anno al «Rigamonti» con la maglia del Brescia fu un capolavoro balistico e regalò un’amarezza difficile da mandare giù a Pierpaolo Bisoli. Era il 25 ottobre dello scorso anno, poco meno di dodici mesi dopo Bisoli, che allora allenava il Vicenza, è diventato il suo allenatore con i biancoscudati. […] Pinzi, lei sa come si fa, giusto? «Diciamo che quella sera ho indovinato un tiro fantastico, mi è andata bene… Non mi capita tanto spesso e soprattutto quando poi arriva una vittoria la soddisfazione è doppia». E Bisoli gliene ha più parlato di quel gol? «Il mister fa un po’ le orecchie da mercante (ride, Ndr). Ma ora siamo sulla stessa barca e vedremo stavolta di regalargli una soddisfazione». […] Si sta per giocare una partita molto sentita, sia a Padova che a Vicenza… «Come tutti i derby. Sono consapevole di quanto la città voglia questa vittoria, ho visto lo stadio lo scorso anno con Padova-Venezia pieno come raramente si vede. Questa sarà un’altra grande partita e speriamo di vincerla». […] Una costola le fa parecchio male… «Ho preso una botta dopo pochi minuti e, come sa bene chi ha sofferto questo tipo di colpi, sono dolorosi. Ci vuole tempo per smaltirli, ma stringerò i denti e sarò in campo». […] Chi toglierebbe al Vicenza se potesse? «Giacomelli. È un giocatore di grande spessore tecnico, non ce ne sono tanti come lui in questa categoria». Perché ha scelto Padova? «È una piazza che mi è sempre piaciuta e spero di poter fare qualcosa d’importante qui».