«Circa un paio di mesi fa – ha ricordato Bonetto – ho incontrato Giordani e ho preso ufficialmente atto che la nuova amministrazione comunale non vuole portare avanti il progetto, avviato da quella precedente, di ristrutturazione del Plebiscito. E ne ho preso atto nel senso che noi, non avendo purtroppo un impianto di nostra proprietà, non possiamo far altro che adeguarci alle decisioni del municipio. A quel punto però – ha sottolineato il presidente biancoscudato – abbiamo condiviso il fatto che, quanto prima, vadano messi in atto alcuni interventi per rendere l’Euganeo più adatto al calcio e accogliente per il pubblico». Già, ma cosa si potrebbe fare? «In primis – la replica di Bonetto – si potrebbe cancellare la pista e spostare a bordo campo almeno una delle due curve, come da parecchio tempo domandano giustamente i nostri tifosi».
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(Fonte: Corriere del Veneto, Davide D’Attino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]Per quel che riguarda l’addio al Plebiscito, invece, Bonetto afferma che «quando quella era l’unica alternativa, per noi poteva anche andare bene. Se, invece, si possono fare dei ragionamenti più allargati sull’Euganeo, è tutto un altro discorso. Un paio di anni fa avevamo un progetto che poteva contare anche su un investimento da 45 milioni di euro. Progetto che, però, è stato cassato dall’amministrazione Bitonci. Ora sarà interessante capire se potrà essere ripreso». A determinare lo stop da parte della giunta leghista era stato il centro commerciale che era parte integrante dell’intervento: «Non bisogna dimenticare che in quell’area il Pat prevede 25 mila metri quadrati di commerciale – dice il presidente – Vogliamo capire se c’è la volontà politica di riprendere in mano quel progetto. Non è affatto detto che, alla fine, si voglia realizzare un centro commerciale. Perché non pensare ad un polo dello sport, dove siano presenti tutte le specializzazioni legate a questo mondo: cliniche di fisioterapie, centro benessere e tutto quello che è inerente all’attività sportiva».
[…](Fonte: Gazzettino, Alberto Rodighiero. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)