«Il Perugia è una buona squadra, che resterà in corsa per i piani alti sino alla fine. La sua partenza lanciata sorprende solo fino ad un certo punto, anche se non mi aspettavo i 4 gol rifilati al Pescara, né l’exploit del coreano Han, che non conoscevo», interviene Alessandro Salvi. «Come si batte? Dobbiamo essere più veloci nel far girare la palla in ogni zona del campo, cosa che con il Frosinone non ci è riuscita. E poi c’è la solita pecca dei calci da fermo: ci lavoriamo tanto, ma evidentemente non basta. Occorre continuare a farlo e rimanere sempre concentrati per tutti e 90 i minuti». Anche il collega Amedeo Benedetti predica attenzione: «Il coreano Han ha stupito tutti, Di Carmine invece no, perché sappiamo che è un ottimo attaccante per la categoria. Per fermarli servirà la partita perfetta, quella che ancora non c’è stata». Pesano i 4 gol incassati nelle prime due giornate. «E soprattutto i due su palla inattiva», precisa il terzino sinistro. «Non possiamo ritrovarci a subìre ad ogni calcio da fermo: occorre essere più bravi nel non far partire l’attaccante quando si avvia a saltare e, come ha detto il mister, fare il possibile per evitare alcuni corner e certi falli. Io stesso sono colpevole per quello che ha causato la punizione di Ciano: nell’occasione l’avversario era girato di spalle, avrei dovuto aspettare e non entrare sull’uomo. Ma sono situazioni che si verificano decine di volte ad incontro, con il senno di poi è più facile rendersi conto di cosa va fatto rispetto a quando sei dentro all’azione».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)