Ore 21.00 – (Il Piccolo) Anche se nelle ultime sette stagioni ha giocato sempre nella Feralpi Salò, a 34 anni l’esterno alabardato Andrea Bracaletti di piazze ne ha vissute tante, da Cesena a Sassuolo, da Avellino a Ferrara. Eppure nel dopo partita con la Reggiana confessava che il Rocco e i tifosi alabardati l’hanno davvero colpito. E queste sensazioni vissute da capitano, sono state ulteriormente amplificate: «Vedere lo stadio è stato un brivido e ammetto che sinceramente, grazie al tifo che c’era, poche volte ho provato un’emozione così». Chissà, forse a causa dell’emozione, tutta la Triestina era ancora un po’ imbambolata visto il gol preso dopo 29″ dalla Reggiana. Ma a Bracaletti preme di più sottolineare la reazione seguente: «Dopo quel gol ho visto una reazione veemente, una squadra vogliosa di riprendere in mano la partita, spinta sempre dalla curva. L’avevamo addirittura ribaltata, ma il gol del vantaggio è stato annullato». Poi il calo tanto discusso nella ripresa, quando non è stato fatto valere l’uomo in più: «Purtroppo nel secondo tempo non siamo stati bravi a gestire la superiorità numerica. Va anche detto che davanti avevamo una squadra esperta, che anche se era in dieci si è comportata benissimo, con giocatori che conoscono a memoria la categoria e ci hanno messo in difficoltà. Da parte nostra c’è stata meno intensità. Il motivo? Potrebbe essere che abbiamo speso molto nel primo tempo per rincorrere lo svantaggio, poi dovevamo essere più bravi a girare la palla e meno frenetici nel cercare di andare a far gol, perché questo ci ha portato a commettere degli errori.». […]
Ore 20.30 – (Il Piccolo) Ancora una volta il popolo alabardato ha risposto presente. Nonostante le delusioni mitigate l’anno scorso da un ottimo campionato e dall’arrivo della coppia Milanese-Biasin, nonostante le difficoltà ad abbonarsi con l’ostacolo tessera del tifoso e malgrado le code per fare i biglietti non in prevendita, in cinquemila hanno voluto salutare il ritorno della Triestina tra i professionisti. E hanno creato al Rocco un’atmosfera positiva. Cinquemila tifosi per la prima partita con la Reggiana sono un capitale sul quale costruire una stagione che cancelli definitivamente il passato. Senza proclami ma con i fatti. E su questo piano anche la squadra ha risposto a quelle che possono essere le esigenze della platea. Si è vista una Triestina che, almeno in questo momento, è inferiore alla Reggiana. Il fatto di giocare in superiorità numerica per oltre un’ora non è indifferente. Ma si è vista anche una Triestina in grado per una mezz’ora di giocare con ottime trame, costruire palle-gol e segnare. Insomma gli applausi scroscianti al termine del primo tempo sono l’incipit di un possibile feeling tra gli alabardati e i loro supporter. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Passati in svantaggio nel primo tempo, gli arancioneri sono riusciti a ribaltare le sorti della partita nella secondo frazione con grande determinazione per felicità di tutto l’ambiente mestrino, compreso il presidente Serena. “Sono contento della prova dei ragazzi, è stata una buona prestazione condita da una reazione convinta – afferma il numero uno arancionero – è bello vedere il Mestre terzo in classifica, anche se siamo consapevoli che questo è solo un tassello in un cammino lungo e difficile. Non dobbiamo farci prendere dall’euforia, ma continuare a lavorare per migliorare giorno dopo giorno, perché credo che i margini siano molto ampi”. […] “Squadra, società e tifosi sono un tutt’uno, legati da un rapporto umano speciale, partiamo in salita rispetto alle nostre avversarie per la questione logistica ma mi piace pensare che questo fattore giochi un ruolo importante permettendoci quantomeno di sopperire alle difficoltà, e colmare il gap con le nostre avversarie. L’importante è restare concentrati. Non eravamo scarsi dopo Teramo, non siamo fenomeni oggi. Ci sarà da soffrire, ma non dobbiamo avere nessun timore reverenziale verso nessuno. Possiamo contare su qualità importanti, dobbiamo continuare ad essere ambiziosi e non accontentarsi mai: solo così ci potremo togliere belle soddisfazioni”.
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Ride il Mestre. Dopo il tracollo di Coppa Italia a Trieste, sono arrivati quattro punti nelle prime due partite, che sarebbero potuti essere sei con un po’ più di fortuna alla prima col Teramo. La filosofia di Mauro Zironelli non è cambiata: «Io vado avanti per la mia strada – spiega l’allenatore vicentino – faccio complimenti alla squadra per come ha giocato a Bergamo. Sottovia s’è sbloccato segnando il primo gol tra i professionisti, ma tutti hanno fatto la loro parte. Quattro punti sono tanta roba, ma ce li siamo meritati tutti e sarebbero stati 6 se col Teramo non avessimo concesso il pari al fotofinish».
Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) […] Una vittoria nello stadio della sua infanzia, quindi, per Matteo Gritti, nato e cresciuto a Bergamo, dove ancora oggi abita. «Quando ero piccolo in questo stadio andavo a vedere le partite dell’Atalanta» racconta «e come tutti i ragazzi, sognavo un giorno di calpestare l’erba di quel campo, pur sapendo che difficilmente i sogni si avverano». Gritti, centrale difensivo al suo primo gol stagionale (già eguagliato lo score della scorsa stagione), racconta quasi emozionato. «Quando sono entrato in campo ho provato delle sensazioni indescrivibile. Io, sul campo dell’Atalanta, anche se gli avversari erano quelli dell’AlbinoLeffe, non importa. Giocando davanti a tutta la mia famiglia e alla mia fidanzata, una delle poche volte in cui tutti potevano assistere a una mia partita. Poi è arrivato anche il gol, per una vittoria che ci siamo guadagnati sul campo… Davvero un sogno». […] E adesso il Gubbio. «In settimana il nostro allenatore ci darà tutte le istruzioni. Ma al di là del singolo avversario, per noi conta fare un passo alla volta, fare in modo di crescere e migliorare. Poi vedremo. Perché in questo campionato» conclude il difensore bergamasco, «non vedo una favorita in particolare. Molte squadre attrezzate, ma nessuna che sembra possa fare la differenza rispetto alle altre».
Ore 18.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 17.30 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 17.00 – Qui Guizza: lavoro col pallone.
Ore 16.40 – Qui Guizza: lavoro atletico per i Biancoscudati. Assenti Mazzocco e Tabanelli.
Ore 16.20 – Qui Guizza: termina ora l’ormai consueto colloquio di inizio settimana tra mister Bisoli e i Biancoscudati.
Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento, anticipato all’ultimo momento.
Ore 14.40 – (Messaggero Veneto) Cinque vittorie in altrettante gare ufficiali, la testa della classifica a punteggio pieno e una superiorità, vista nell’ultima partita, indiscutibile per lunghi tratti della gara. Non solo: domenica è andato a segno tutto l’attacco e due suoi componenti si sono sbloccati. Il Pordenone gode per il primato nel girone B della serie C e anche per la ritrovata verve offensiva, certificata dai primi centri in neroverde di Federico Gerardi e di Patrick Ciurria, autori rispettivamente del momentaneo 1-1 e del 3-1 che ha fissato il risultato. Buone notizie dal fronte per Leonardo Colucci, considerato che l’unica macchia della sua squadra prima del match con l’Alto Adige era indicata nella scarsa prolificità dei suoi attaccanti.Invece, con il secondo gol stagionale di Riccardo Martignago, ormai protagonista e non più rincalzo della formazione neroverde, sono arrivati i primi timbri di due giocatori su cui la società ha creduto molto. […] Anche grazie alle caratteristiche di questi giocatori è un Pordenone diverso dal punto di vista offensivo rispetto al passato: Colucci cerca subito la profondità e usa in maniera diversa l’ampiezza rispetto a Tedino, che allargava il gioco per poi trovare gli spazi in mezzo dove furoreggiava Cattaneo, maestro nei primi metri e nel non dare punti di riferimento. Questa squadra cerca più velocemente la porta in confronto a quella di pochi mesi fa. Due filosofie differenti, non per forza una giusta e l’altra sbagliata, che comunque hanno un minimo denominatore comune: fanno divertire il pubblico, il suo presidente e, in particolare, portano punti e vittorie.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quello visto a Forli contro il Modena non è stato certo un Vicenza da applausi, ma alla fine è arrivata la seconda vittoria in campionato per i biancorossi di Alberto Colombo che restano così in vetta alla classifica a punteggio pieno. […] Al termine della gara mister Colombo è soddisfatto del risultato. «Sono contento perché abbiamo vinto soffrendo e così nessuno dei miei può pensare che sarà un campionato facile. Contro il Modena abbiamo dimostrato compattezza e la capacità di saper soffrire. Al contrario non abbiamo giocato bene nel primo tempo concedendo un po’ troppo agli avversari e non abbiamo gestito bene il vantaggio, ma non dimentichiamo che questo gruppo lavora insieme da un mese e che può ancora migliorare molto».
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Riflessioni post domenicali, con il Venezia che fa 0-0 anche a Cesena e che sul taccuino conta almeno tre occasioni nitide non sfruttate. In una di queste Falzerano non è riuscito a centrare il bersaglio di pochissimo grazie anche alla deviazione decisiva di Fulignati: «Condivido quanto ha detto il mister – ha detto l’esterno campano dopo il pari di Cesena – la cosa preoccupante sarebbe se non creassimo occasioni, invece al tiro ci arriviamo e per ora purtroppo non siamo riusciti a buttarla dentro. Anche per quanto mi riguarda, nell’occasione arrivata nella ripresa, non sono riuscito a colpire il pallone con la forza che sarebbe stata necessaria e il portiere è riuscito a deviarla in angolo. Credo che, con la condizione, crescerà anche la nostra prolificità offensiva». Certo è che il calendario non offre una partita agevole per sbloccare il reparto offensivo (si va a Bari sabato prossimo alle 15), ma allo stesso tempo il rientro di Alex Geijo, segnalato in gran forma da Giorgio Perinetti nei giorni scorsi, potrebbe dare una mano a battere la sterilità. E magari, chissà, un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dal mercato degli svincolati, se ci dovesse essere la necessità pur essendo la lista degli over al momento piena. […]
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Allenamento defatigante dopo Cesena, l’operazione Bari comincia da oggi. Ma a voltarsi indietro e rivedere per un momento la partita giocata in Romagna ai giocatori cresce il rammarico. Una trasferta da archiviare con il parere di tre protagonisti.«Dispiace non aver ottenuto la vittoria» spiega Marcello Falzerano «perché in area avversaria ci arriviamo, eccome. Il nostro allenatore ha preparato bene la partita in settimana, come sempre. Una partita controllata sempre, abbiamo corso un solo pericolo, su quel colpo di testa di Scognamiglio. Mentre noi siamo arrivati davanti al portiere almeno quattro volte. Io? Mi sento meglio rispetto allo stesso periodo del 2016» continua «e ho fiducia nel lavoro del nostro preparatore atletico per il resto del campionato». […] Cerca il primo gol anche Gianmarco Zigoni, che ha ricevuto una sola palla buona. «Mi alleno da venti giorni» osserva l’ex Spal «e mi ci vorrà ancora qualche settimana. Inzaghi mi sta facendo giocare per entrare prima in condizione. La Serie B è dura, non è detto che con i nomi si vinca. Lo scorso anno a Ferrara siamo partiti male, poi sappiamo com’è finita».
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Filippo Inzaghi rivede lo 0-0 e conferma tutte le sue sensazioni: pareggio stretto. Almeno cinque le occasioni da rete, ma nessuna sfruttata a dovere per una vittoria sfumata e che sarebbe stata meritata nel secondo turno di campionato. Ma è pur sempre vero che i se e i ma non portano da nessuna parte, e che se non segni non vinci. «Non mi preoccupa affatto il non aver segnato» osserva il tecnico del Venezia, «sono stato anch’io un attaccante, e so che ci si deve preoccupare quando le opportunità da rete non si creano. Ma se si creano, prima o poi il gol arriva». Inzaghi ribadisce che la partita è stata interpretata nel modo giusto e sottolinea che «è stata concessa agli avversari una sola occasione da gol in tutta la gara».Sull’infortunio di Russo il tecnico non si sbilancia. «Mi dispiace per lui, spero non si tratti di nulla di grave. Ho mandato in campo Vicario, un portiere che tutte le squadre di Serie B vorrebbero avere a disposizione. Per il resto mi sento di poter dire che la squadra ha mostrato grande personalità ancora una volta». […]
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Primo punto in trasferta in Serie B, ma Venezia in apprensione per l’incidente di Danilo Russo. Il portiere campano l’altro ieri a Cesena per intercettare un cross dalla destra di Kuspisz si è scontrato con Daniele Cacia, e cadendo a terra si è infortunato. Le immagini televisive hanno messo in risalto il fatto che non è stato l’impatto a causare il danno ma proprio il modo in cui il portiere del Venezia a messo la gamba a terra cadendo. Ieri l’ex numero uno della Juve Stabia è stato visitato dai medici del Venezia, si parla di trauma distorsivo al ginocchio sinistro, ma la diagnosi definitiva potrà essere formulata solo domani vedendo l’esito della risonanza magnetica a cui Russo verrà sottoposto.«Inutile fasciarci la testa prima di avere una diagnosi definitiva» puntualizza il direttore sportivo Giorgio Perinetti, «dispiace perché Russo sta facendo molto bene ed è un ottimo portiere, tanto che l’avevamo cercato anche l’anno scorso. In ogni caso come portieri siamo messi bene con due giovani interessanti come Audero e Vicario. Comunque sia, aspettiamo l’esito della risonanza magnetica». Quello che ovviamente tutti sperano in casa arancioneroverde è che non ci siano lesioni ai legamenti.Sulla prestazione di Cesena, il direttore sportivo è comunque soddisfatto. «L’impatto è stato positivo, non abbiamo quasi mai sofferto nell’arco dei 90’di gioco, concedendo una sola nitida occasione da gol agli avversari. Non era semplice giocando su un campo dove il Cesena è più abituato e davanti a una cornice di pubblico non indifferente. Ci è mancato il gol, è vero, come con la Salernitana. Peccato perché il Venezia ha costruito almeno quattro palle gol pulite pulite, ma l’importante è aver creato tante occasioni in trasferta». […]
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) CAMPODARSEGO. Una vittoria di misura, quella del “Campo”, che ha superato i veronesi grazie alla doppietta di Daniel Beccaro. Il difensore 24enne, bomber per una domenica, ha “superato” i suoi colleghi d’attacco: «Sono contento di aver segnato la mia prima doppietta in carriera», commenta Beccaro. «Ho avuto la fortuna di trovarmi nel posto giusto e questo è accaduto anche grazie ai nostri attaccanti, che lavorano tantissimo per la squadra». Un match, quello vinto dagli uomini di mister Gianfranco Fonti, che ha comportato qualche difficoltà: «Le squadre neopromosse viaggiano sulle ali dell’entusiasmo», prosegue Daniel. «Il mister ci aveva avvertito sulle doti degli avversari ed in effetti l’Ambrosiana ha giocato la sua partita senza timori reverenziali. Domenica prossima troveremo un’altra formazione tosta come la Clodiense, che avrà il dente avvelenato dopo la nostra vittoria in Coppa. La buona partenza, però, ci ha dato fiducia e autostima». […] ABANO. Sei gol in due partite ufficiali. Non si può certo dire che all’Abano manchi il senso del gol. Dopo aver segnato tre reti all’Arzignano (pareggio nei tempi regolamentari in Coppa Italia), gli uomini di Franco Gabrieli hanno raggiunto pure la Liventina con lo stesso risultato. Fra i marcatori di giornata, l’esterno Alessandro Tescaro, soddisfatto della prestazione: «Quest’anno abbiamo la possibilità di giocarcela con tutti», esordisce il centrocampista 19enne. «Ci manca soltanto un po’ di esperienza e consapevolezza, che non ci ha permesso di ingranare sin dal primo minuto dei primi due impegni ufficiali, nei quali, almeno all’inizio, abbiamo subito un po’ gli avversari. Con il tempo miglioreremo: in Serie D bisogna correre più degli altri e sono sicuro che più avanti raccoglieremo i frutti».ESTE. Non è stata una domenica positiva, infine, per l’Este di Michele Florindo. «Resta un po’ di amarezza perché abbiamo giocato un primo tempo da grande squadra, salvo poi pagare cari gli episodi», le parole del leader difensivo Andrea Munaretto. «Poco male: dobbiamo ripartire subito, perché domenica prossima troveremo un’altra compagine competitiva come l’Adriese, che ha perso come noi all’esordio e cercherà sicuramente riscatto. Sarà un match da “dentro o fuori”».
Ore 11.40 – (Gazzettino) C’è rimasto male Gianluca Litteri. Il centravanti del Cittadella già era contrariato per non essere riuscito ad andare a segno nella gara di esordio contro l’Ascoli, fallendo più di una ghiotta opportunità, e la sconfitta di Avellino contro il Frosinone gli suona tanto da beffa. Ha siglato il gol che aveva riaperto l’incontro, ma l’impresa è rimasta a metà, incompiuta, con il Cittadella che non è riuscito a completare la rimonta. Il gol realizzato, quindi, al momento di tirare le somme è risultato inutile. Litteri – che un anno fa era andato a segno in ognuna delle prime quattro giornate di campionato – storce quindi il naso: «Ci è rimasto tanto rammarico per la sconfitta con il Frosinone. Sono convinto infatti che il pareggio fosse un risultato assolutamente alla nostra portata, abbiamo avuto un paio di occasioni che potevamo sfruttare meglio nel secondo tempo. Mi dispiace un sacco avere perso». Una partita compromessa da un quarto d’ora di black out del Cittadella, a metà del primo tempo. «Abbiamo incassato due gol in pochissimi minuti, non possiamo permetterci questo tipo di errori che abbiamo pagato a caro prezzo. Ad Avellino abbiamo lasciato un punto pesante, molto importante nell’economia del campionato». Ma come si possono spiegare le difficoltà patite nel primo tempo di domenica, con il Cittadella in balìa del Frosinone dopo un positivo avvio di gara? «Difficile trovare una spiegazione, forse ci siamo allungati troppo sul rettangolo di gioco e così abbiamo subìto le veloci ripartenze dei padroni di casa. Il primo gol infatti è arrivato su un calcio di punizione generato da un nostro fallo per bloccare la loro azione di rimessa. Anche il raddoppio è arrivato in circostanze analoghe, con il cross che ha poi attraversato tutta l’area di rigore senza essere respinto, per poi essere raccolto sul secondo palo da Crivello. Dobbiamo essere più attenti, non possiamo permetterci giri a vuoto come quelli avuti ad Avellino». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Gianluca Litteri, quanto rammarico c’è per il risultato negativo del Partenio? «Tanto, perché almeno un pareggio avremmo potuto raggiungerlo. Mi riferisco, in particolare, a quelle due o tre occasioni sfumate all’ultimo passaggio nel secondo tempo», risponde il centravanti del Cittadella, rientrato alla base assieme ai compagni soltanto verso le 18 di ieri, per poi fermarsi al Tombolato a seguire la gara dell’Under 21 azzurra con la Slovenia. […] «Abbiamo perso un punto che potrà rivelarsi fondamentale», continua Litteri, «pagando quel black out a cavallo dei due gol subìti che ci è costato la partita. Non possiamo permetterci certi errori». […] Se non altro, l’abbiamo vista sbloccarsi in campionato. Il gol la consola a livello personale? «Guardate, da quel punto di vista non è cambiato nulla dall’anno scorso: io voglio prima di tutto lavorare per la squadra. Gli obiettivi personali, e cioè i miei gol, passano in secondo piano e sono una diretta conseguenza di quanto fatto per i compagni». […] Sarà una settimana lunga, che si concluderà solo con il posticipo di lunedì prossimo contro il lanciatissimo Perugia di Giunti e del sorprendente coreano Ahn, forse la squadra che più ha impressionato in questo avvio di stagione. «La differenza la faranno i dettagli, quelli che dovremo curare in maniera maniacale. Al Tombolato arriverà una rivale caricata a mille, che ha realizzato 9 gol in due partite e ha dimostrato di saper fare male. D’altro canto, anche noi sappiamo che, se facciamo quello che ci chiede il mister e che è nelle nostre possibilità, possiamo giocarcela contro chiunque, in questo campionato». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Nel 3-5-2 gioca più avanti sulla fascia destra, con il 4-3-1-2 parte da dietro. «Quest’ultimo è il ruolo che mi sento cucito addosso, anche perché l’ho sempre fatto. Poi bisogna essere sempre predisposti anche ad altre situazioni, tanto che l’altra sera abbiamo terminato con la difesa a cinque perché serviva più copertura». […] Domenica turno di riposo: un bene o un male? «Avrei preferito giocare perché abbiamo appena cominciato e sarebbe stato meglio continuare. Avremo comunque modo in queste due settimane di migliorare l’amalgama e di preparare al meglio il derby con il Vicenza. È una sfida importante, ma dobbiamo rimanere lucidi perché dà al massimo tre punti. Anche se ci teniamo a dare una gioia a tutto l’ambiente».
Ore 10.40 – (Gazzettino) In tribuna domenica c’erano la moglie Elena e la figlia Vittoria. «Mi hanno aspettato a casa dopo la partita. Mia moglie era contenta, mia figlia mi ha detto bravo papà. Questa mattina (ieri, ndr) ho rivisto il gol negli highlights: dal campo mi sembrava di essere più vicino quando ho tirato, invece ero proprio lontano. Di sicuro è uno dei tre miei sigilli più belli». Ha ricevuto messaggi di congratulazione? «Sì, anche da ex compagni perché ho ancora le chat di gruppi delle mie vecchie squadre. Qualcuno ha scritto: Avete visto il Mindo? Ha fatto gol». Perché Mindo? «Era il soprannome di mio padre quando giocava, adesso tutti nell’ambiente mi chiamano allo stesso modo». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Tale padre, tale figlio. Nel caso di Nicola Madonna è proprio il caso di dirlo. Perché la prodezza con sfera sotto l’incrocio sfoderata dal biancoscudato con il Fano emula l’eurogol di papà Armando in un Atalanta-Roma del febbraio 1989. Solo qualche piccola differenza balistica: Armando calciò a incrociare con il destro appena dentro l’area, Nicola con il mancino da più lontano. La rete del padre valse il pareggio del 2-2 al fotofinish, quella del figlio ha spianato la strada al successo del Padova. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Frattura del terzo metacarpo della mano destra per Davide Mazzocco. Questo l’esito della radiografia alla quale si è sottoposto ieri mattina il giovane centrocampista a seguito di un trauma contusivo rimediato nella partita di domenica sera con il Fano. Il giocatore è stato ingessato e si sottoporrà a un nuovo accertamento medico la prossima settimana per capire l’evolversi del quadro clinico. […] Da oggi riparte la campagna abbonamenti, che resterà aperta fino a giovedì 14 settembre. Considerata la buona affluenza degli ultimi giorni, la società ha deciso di prolungare la sottoscrizione delle tessere. Ci si può recare nella sede biancoscudata da lunedì a venerdì (15-19) e sabato (10-13), oppure al Padova Store in via Roma 117 da martedì a sabato (16-19). In quest’ultimo caso solo per chi è già in possesso della Tessera del tifoso.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) E “importante” è forse addirittura riduttivo: la prossima gara sarà Padova-Vicenza, un derby che torna dopo sei anni e che da sempre rappresenta per la tifoseria la gara dell’anno. «Sarà una partita importante», le parole anche di Matteo Chinellato, che da trevigiano vestito di biancoscudato vivrà sicuramente in maniera ancora più particolare la sfida in programma tra due domeniche. «Il Padova sta crescendo, ci vorranno altre partite per trovare l’intesa ideale, ma sento che stiamo migliorando gara dopo gara, e che siamo già a buon punto. Realizzare il mio primo gol all’Euganeo è stato davvero bello, spero proprio che sia solo il primo di una lunga serie. Con Guidone mi trovo molto bene, lavoriamo tanto per la squadra e, man mano che passano le settimane, sono sicuro che cresceremo ancora».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ogni tanto ci provo, e stavolta è andata davvero bene: quando la palla si stacca dal piede lo capisci subito, sapevo di averla colpita bene e si è trattato solo di sperare che non centrasse la traversa. Un secondo di attesa che mi è sembrato infinito». […] «Siamo solo all’inizio, rispetto all’anno scorso abbiamo tantissimi ragazzi nuovi e gli ultimi sono arrivati solo due giorni prima della partita con i marchigiani. Abbiamo fatto una preparazione importante, pesante, mirata a tenere alti i ritmi per tutta la stagione, e per questo abbiamo messo in conto che ci sarebbe stato da soffrire qualcosa in più nelle prime gare dell’anno. La sosta adesso non è la cosa migliore, magari se fosse arrivata a metà novembre ci avrebbe permesso di trarne un vantaggio, ma il calendario ha detto così e non possiamo farci nulla. Possiamo lavorare un po’ più liberi mentalmente, e preparare una partita molto importante».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Sapevamo che all’inizio sarebbe stata una gara tosta», le parole del terzino destro, autore della prima rete. «Volevamo far vedere che c’eravamo, evitare di scoprirci e di concedere ripartenze al Fano, tenere un maggiore equilibrio dopo una sconfitta pesante come quella di Meda, ma sapevamo di avere le qualità per sbloccarla, in un modo o nell’altro». E di qualità si parla sicuramente, visto che dal mancino di un destro naturale è arrivata un’autentica prodezza. «Ho visto lo spazio e ho provato a tirare. Diverse volte non va così bene, ogni tanto mi sono preso pure qualche fischio, ma io so che anche il sinistro è nelle mie corde, e anzi a volte viene anche più facile calciare con il mancino, perché rientrando verso il centro si apre maggiormente lo specchio della porta.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Un altro infortunio colpisce il centrocampo del Padova. Nei minuti finali del match con il Fano Davide Mazzocco è rimasto vittima di una forte contusione alla mano destra, che ieri mattina, a seguito delle radiografie, si è rivelata essere in realtà una frattura del terzo metacarpo: il centrocampista è stato quindi ingessato, e per almeno due o tre settimane non potrà allenarsi insieme ai compagni. Un problema che va ad aggiungersi a quello, di natura muscolare, di Andrea Tabanelli, il quale, non avendo ancora ripreso a correre, difficilmente riuscirà a recuperare in vista del derby casalingo con il Vicenza del 17 settembre.Oggi pomeriggio, intanto, la truppa biancoscudata riprenderà gli allenamenti alla Guizza alle ore 17: visto il week end di riposo, è probabile che sabato il Padova disputi un’amichevole, che verrà definita nei prossimi giorni.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Centrocampo grandi firme, eccola la svolta targata Padova. Giampiero Pinzi e Luca Belingheri, entrambi in campo col Fano, entrambi dal primo minuto. Tocchi di classe, tanta sostanza, falli “intelligenti” e solo quando serviva davvero, un muro a protezione della difesa (Pinzi), un palo (Belingheri), applausi a scena aperta per entrambi del pubblico. E una considerazione che non può essere figlia del caso: una volta usciti gli ultimi arrivati, assieme a Nico Pulzetti e ad Andrea Mandorlini, il Padova ha perso quota, ha subito gol e ha rischiato di incassare pure il pari. Insomma, Pierpaolo Bisoli dovrà preservare gelosamente un patrimonio portato a casa all’ultima curva e proprio sul rettilineo finale da Giorgio Zamuner. Un doppio colpo, quello centrato dal dg, che potrebbe spostare gli equilibri: «Mi sono piaciuti entrambi – ha detto Bisoli – hanno fatto quello che avevo chiesto e si sono gestiti bene. Manca soltanto un po’ di condizione che potrà essere recuperata grazie anche alla sosta». Ecco, appunto, la sosta. Dopo il turno di riposo che il Padova osserverà domenica prossima e che potrebbe consentire il recupero pure dell’infortunato Andrea Tabanelli, alle porte è in programma il derby col Vicenza, che potrebbe anche essere spostato per motivi di ordine pubblico. Ma, una volta in condizione, i quattro delle meraviglie, come li chiamano già i tifosi biancoscudati, potrebbero comporre quello che ha tutte le caratteristiche per essere il miglior centrocampo della Serie C. […]