Live 24! Renate-Padova, -3: tegola sui Biancoscudati, si ferma Tabanelli

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Oggi parte la tre giorni della Festa dell’orgoglio alabardato, la manifestazione organizzata da Centro di coordinamento e Curva Furlan in collaborazione con la Triestina e il Comune, che durerà fino a sabato nella consueta cornice del piazzale della Tribuna Pasinati. La manifestazione, che è a ingresso libero con entrate da via Valmaura e da Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, oltre che da animazione, musica e varie iniziative, sarà ovviamente caratterizzata dalla costante presenza di chioschi gastronomici. E proprio stasera ci sarà subito il grande clou dell’intera kermesse, ovvero l’attesa presentazione della prima squadra della Triestina che parteciperà alla serie C e dello staff tecnico capitanato da Sannino. Ma andiamo con ordine, perché la festa sarà ufficialmente aperta alle ore 17, con musica e animazione. Dalle 18.30 entrerà in scena il Dj Set Mauro Manni Show, poi alle 20 seguirà un momento di solidarietà e beneficenza con la presentazione del libro “Angeli e Gradinate” dedicato ai pazienti del reparto di geriatria dell’Ospedale Maggiore. Per l’occasione interverranno anche Denis Godeas e l’ex tecnico alabardato Fabio Rossitto. Poi partirà la grande serata delle presentazioni. A partire dalle 21 ci sarà quella della formazione Berretti, subito a seguire la passerella della prima squadra alabardata con le vecchie conoscenze dello scorso anno e i tanti nuovi arrivati, che riceveranno il primo abbraccio dei tifosi alabardati. […]

Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] Petrella, da Pratola Peligna nell’aquilano, commenta così il primo gol in alabardato.«Siamo solamente all’inizio, la stagione deve ancora iniziare ma l’importante è partire bene».Non era facile conquistare la qualificazione ma è evidente che ci credevate… «Il nostro obiettivo era quello di superare il turno, consapevoli che sarebbe stato molto difficile. Ma c’era anche la consapevolezza che impegnandosi al massimo avremmo raggiunto l’obiettivo. E’ accaduto, oltre alla vittoria è stata una grande partita». […] In attacco si è vista una grande intesa con Arma.«Mi sono trovato molto bene con Rachid, se poi siamo bravi nel raccogliere i tanti palloni che lui riesce a spizzare, ancora meglio, vado a nozze».Cosa le è piaciuto in particolare della squadra? «Siamo assieme da una decina di giorni, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. C’è da lavorare molto, questa era la seconda partita di coppa e le partite vere inizieranno tra dieci giorni. Sarà lì che dovremo farci trovare pronti».

Ore 20.00 – (Il Piccolo) La metafora utilizzata da mister Sannino per descrivere l’importanza della prima volta della nuova Triestina allo stadio Rocco è azzeccatissima: serviva conquistare subito i tifosi con una prova convincente, lasciare subito una sensazione positiva, di quelle che fanno innamorare. Al di là del risultato, per il tecnico sotto questo aspetto la missione è compiuta: «Per noi questo impatto con i tifosi era importante. Quando si incontra una donna per la prima volta, il primo impatto ci fa dire se è bella o brutta: e noi dovevamo far vedere che siamo una bella ragazza. I triestini sono seri e saggi, vengono da tanti anni di sofferenza, non possiamo illuderli e parlare di cose pompose, ma ai ragazzi ho detto che la prima uscita è sempre quella che fa dare un’impressione di te in un certo modo. E sotto questo aspetto ci siamo presentati bene al pubblico. Per dirla in triestino, c’era un mulo in campo che ha fatto vedere di avere tanta voglia di arrivare all’obiettivo, nonostante la fatica. Quindi mai molar». Naturalmente, oltre a dimostrarsi brillante nelle metafore romantiche, Sannino passa poi ad analizzare la partita e i progressi dimostrati rispetto a Bolzano, senza lasciarsi andare però a facili entusiasmi per il roboante 4-0: «È stato un passo avanti importante sotto l’aspetto dello spirito – afferma il tecnico alabardato – poi non bisogna farsi prendere dal risultato, perché noi non siamo quelli di Bolzano e neanche quelli della vittoria sul Mestre. Non mi va di parlare in modo molto entusiasmante adesso, mi auguro di farlo dopo aver fatto un bel percorso in campionato. Abbiamo fatto ottime cose ma ce ne sono anche tante da mettere a posto. Però la cosa più importante e bella anche per la gente, è proprio lo spirito della squadra, quello di non mollare mai. Ecco, vogliamo coniare proprio questo motto perché la gente sappia che finché ne abbiamo, noi correremo fino all’ultimo secondo. Però non mi faccio prendere dal 4-0, ma dalle cose belle fatte e dalle cose da migliorare. Siamo una squadra partita da zero, abbiamo fatto grandi passi in avanti, ma per essere una squadra che può davvero essere guardata da tutti con rispetto, c’è ancora tanto da fare». […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) Tre gol alabardati al Rocco poco più di un anno fa contro il Mestre di Zironelli non erano bastati a fare nemmeno un punto. Loro ne avevano fatti quattro. E quattro stavolta li ha messi a segno l’Unione. E il Mestre è rimasto a zero (con un rigore parato da Perisan). E quando il Mestre giocoliero di Zironelli non fa almeno un paio di gol son dolori per i veneti. La vendetta della Triestina si è consumata al Rocco. È arrivata dopo una stagione ad inseguire in D e dopo un inizio con gli ospiti più pimpanti ma molto imprecisi negli ultimi venti metri davanti a Perisan. Una vittoria che porta al passaggio di turno in Coppa Italia di C ma conta poco dal punto di vista numerico. Perché i risultati prima dell’inizio del campionato hanno solo un valore simbolico. Così valeva per la sconfitta di Bolzano e così è per lo splendido successo di ieri. Ma la prestazione, la grinta, l’efficacia delle manovre contano. Così come conta, e non poco, il feeling con uno stadio popolato da mille persone che hanno sfidato un mercoledì pomeriggio estivo e le lunghe code ai botteghini per la prima volta alle prese con i biglietti nominali. Alla fine applausi a scena aperta e più che meritati dai ragazzi di Sannino. Ma cosa è cambiato rispetto alla prestazione poco brillante di quattro giorni or sono in alto Adige? L’atteggiamento degli alabardati e anche quello degli avversari più propensi alla manovra rispetto agli altoatesini. E poi al fianco di Arma Sannino ha giocato la carta Petrella, punta più mobile e frizzante (anche per la struttura fisica) di França. Non è un caso che sia stato l’abruzzese tascabile a spaccare la partita segnando il gol d’apertura nel primo tempo (con la complicità del portiere Favaro) e sia stato sempre lui a mettere lo zampino nell’azione precedente al rigore poi siglato da Arma. Ma al di là dei singoli la Triestina ha convinto e il Mestre è tutto da rivedere.Sannino mette in campo il consueto 4-4-2 con la novità El Hasni al centro della difesa Castiglia a centrocampo e Petrella al fianco della prima punta Arma. […]

Ore 18.50 – Qui Guizza: si ferma anche Tabanelli a scopo precauzionale.

Ore 18.30 – Qui Guizza: grande intensità ma poca precisione, Bisoli si infuria.

Ore 18.10 – Qui Guizza: prosegue la partitella, provato il 4-3-1-2.

Ore 17.50 – Qui Guizza: infortunio muscolare per Tabanelli, si teme uno stiramento al quadricipite.

Ore 17.30 – Qui Guizza: partitella in famiglia in vista.

Ore 17.10 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Abbacchiato a fine partita Mauro Zironelli. «Abbiamo fatto un grande primo tempo fino all’1-0, sul quale Petrella è stato molto bravo con l’arresto e il tiro – afferma il tecnico del Mestre -. Poi non siamo stati più gli stessi e abbiamo perso intensità. Va detto che gli episodi non ci sono stati favorevoli con il rigore dato a loro e uno non a noi. Lo si può anche vedere in tv. Nella ripresa, poi, non siamo stati aggressivi e abbiamo fatto troppi errori sul piano tecnico. La Triestina, peraltro, ha fatto altri tre gol su tre tiri, mentre noi qualcosa l’abbiamo creato comunque con la traversa e il rigore (parato da Perisan, ndr). Non ci ha girato per il verso giusto insomma… Non mi è piaciuta la nostra prestazione della ripresa, ma neanche le imprecisioni dei quattro signori in giallo perchè da una parte si fischiava e dall’altro no ed era lo stesso tipo di episodio. Non credo poi, che ci fosse il loro rigore e non è stato fischiato un loro fuorigioco. Ritrovarsi così sul 2-0, poi le cose cambiano». […] E più in generale mister Zironelli aggiunge: «Cinque cambi da poter fare sono tanti, è importante allenare tutti bene in rosa per non fare scendere l’intensità e usare i cambi come aiuto in partita. Anche perchè un conto è aggredire l’avversario, un altro cercare di fare gioco… E siamo gli unici a essere penalizzati per questa gara infrasettimanale perchè domenica noi giocheremo e la Triestina no. E pensare che abbiamo vinto un campionato… Credo che siamo penalizzati per essere gli unici in Italia a non avere un campo».

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il risultato di 4-0 premia la Triestina non solo nel contesto della sfida diretta con il Mestre, ma anche ai fini del passaggio del turno. I mestrini, stavolta in tenuta bianconera, fanno valere fino alla mezz’ora il fatto di aver mantenuto la stessa intelaiatura di base dello scorso campionato, che significa conoscenza e automatismi acquisiti in modo radicato (praticamente Neto Pereira è il volto nuovo in partenza). I padroni di casa, invece, presentano nell’undici titolare solo tre degli elementi «vecchi», oltre a pagare l’assenza soprattutto del veloce e sgusciante Mensah (l’acquisizione della cittadinanza italiana ne ha rallentato il tesseramento, mentre gli acciacchi hanno tenuto fermi Celestri e Mori). E perciò i ragazzi di Mauro Zironelli sono più sciolti e organizzati a livello complessivo, per quanto sotto porta ci arrivino un po’ a sprazzi dopo essere ben arrivati fino alla trequarti. I triestini, dal canto loro, vivono su qualche azione dei singoli fino all’1-0. Al 3′ Sottovia ci prova dal limite e non trova la porta. All’11’, quindi, c’è uno spunto locale con Bariti smarcatosi e servito sulla parte sinistra dell’area, stoppa e calcia a giro di destro, ma la mira è alta. Al 14′, poi, Casarotto è impreciso da fuori. Il Mestre si fa vivo ancora due volte nei primi 45′ con un colpo di testa debole e centrale (29′) e una conclusione fuori (45′). […]

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Da un lato c’è chi spera: «Era solo Coppa Italia». Dall’altro c’è chi argomenta: «Eh no, così davvero non si può». Il sunto brutale del pomeriggio: Triestina-Mestre 4-0, tanti saluti alla competizione contro ogni pronostico per gli arancioneri. Già rimproverati nei giorni scorsi da Stefano Serena, che chissà adesso come prenderà questo clamoroso cappotto. Clamoroso, sì, è il termine giusto, quello che accade al Rocco. Dove la Triestina travolge il Mestre addirittura per 4-0 e stacca il pass per il passaggio del turno in Coppa Italia Italia di Serie C. A Zironelli sarebbe bastato persino un ko con due gol di scarto per bussare alla porta successiva. Nulla di tutto questo, lo schianto è di quelli che fanno davvero male. L’Alabarda che aspetta oggi il botto Filippo Porcari piazza un poker travolgente. Il Mestre è in partita solo per mezz’ora, fino a quando regge il bunker, poi incassa una sberla preoccupante soprattutto nelle proporzioni. Non può bastare, del resto, una prima parte di partita discreta e un’occasione non sfruttata da Neto Pereira per presentarsi in forma campionato. Ci vuole ben altro, questo dev’essere chiaro, perché se oggi si riuscirà a ricucire lo strappo fra Assocalciatori e Lega Pro, domenica il sipario è pronto ad alzarsi e il Teramo non scherza. Allarme, dunque, da spegnere con prontezza. […]

Ore 16.20 – (La Nuova Venezia) Tre gol della Triestina al “Rocco” nello scorso campionato non erano bastati neanche per pareggiare. Il Mestre di Zironelli quella volta vinse 4-3. Stavolta invece ecco una quaterna servita, con un Mestre è rimasto a zero (e un rigore di Sodinha parato da Perisan). Rivincita consumata, dunque. Una vittoria (4-0) che qualifica la Triestina al passaggio del turno in Coppa Italia Serie C ma conta poco dal punto di vista numerico. Perché i risultati prima dell’inizio cel campionato hanno solo un valore simbolico. Ciò non toglie che la squadra alabardata abbia mostrato grinta, l’efficacia delle manovre e che abbia ritrovato il feeling con uno stadio popolato da mille persone che hanno sfidato un mercoledì pomeriggio estivo e le lunghe code ai botteghini per la prima volta alle prese con i biglietti nominali. Una Triestina così pimpante forse il Mestre non se l’aspettava, sicchè gli arancioneri hanno fatto fatica ad entrare in partita, a produrre quel gioco brillante che hanno mostrato nello scorso campionato, anche a spese della Triestina.Sannino mette in campo il consueto 4-4-2 con la novità El Hasni al centro della difesa Castiglia a centrocampo e Petrella al fianco della prima punta Arma. Zironelli non tradisce il suo 4-3-3 affidandosi grosso modo alla pattuglia dell’anno scorso con gli innesti di Casarotto e Neto Pereira al centro dell’attacco. E il tecnico mestrino non tradisce nemmeno la sua fama di forgiatore di squadre d’attacco. Nella prima mezz’ora gli arancioneri sono più incisivi nella manovra d’attacco ma l’unica conclusione nello specchio della porta è di Neto in bocca a Perisan (32′). […]

Ore 15.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) É arrivato Leonardo Nunzella, il nuovo terzino sinistro del Pordenone. La società l’ha definito una freccia, dovrà giocarsi il posto con Michele De Agostini domenica dopo domenica. L’operazione-lampo ha portato il classe 1992 del Parma a Pordenone in poche ore. Per lui un contratto biennale, con la firma messa nero su bianco già ieri mattina. Nunzella, esterno mancino di difesa di grande corsa e cross, impiegabile anche a centrocampo, nella scorsa stagione ha totalizzato 33 presenze nel Parma promosso in B attraverso i playoff. In precedenza ha vestito le maglie di Catania (miglior esterno sinistro della Lega Pro 2015/2016, con 2 reti e 3 assist), Lanciano, Lecce e Paganese. «Arrivo in neroverde con forti motivazioni – ha detto Nunzella – Sono l’ultimo arrivato e mi metto a disposizione del mister e del gruppo, di cui conosco già Lulli e Zommers, miei compagni rispettivamente a Catania e Parma. Lo scorso anno il Pordenone ci ha messo sempre in grande difficoltà, ora sono molto felice di vestirne la maglia. L’impatto è stato molto positivo: la società è seria e ambiziosa, la squadra forte, il mister e lo staff molto preparati. C’è tutto, lavorando in un centro sportivo di livello, per fare molto bene. A livello di squadra e personale. Che giocatore sono? Un difensore sinistro di spinta e cross, posso giocare anche in posizione avanzata». […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Martedì la presentazione ufficiale del Ramarro 17-18 in una piazza XX Settembre letteralmente trasformata in tribuna e gradinata (con tanto di bandierone) da stadio. Ieri la presentazione ufficiale del nuovo direttore generale neroverde, Adriano Toniolo, chiamato a riempire nell’organigramma societario il posto lasciato libero da Giancarlo Migliorini. Il Pordenone è pronto per iniziare la nuova stagione che, nelle ambizioni di Mauro Lovisa (ribadite durante Neroverdi sotto le stelle) e di tutto il popolo neroverde, dovrebbe portare alla conquista della serie B. La scelta di Toniolo è stata concordata dai soci del sodalizio naoniano e spiegata dal presidente Mauro Lovisa. «Il nuovo direttore generale – si legge nel comunicato – è una figura di spessore che opererà a tempo pieno, intraprendendo con dirigenza e staff un percorso condiviso per la crescita del progetto neroverde fatto di sport, sociale e valori umani». Al contempo la società ha voluto specificare che non va dimenticato il lavoro svolto negli ultimi nove anni dall’ex dg Giancarlo Migliorini al quale è stato rinnovato il ringraziamento di tutta la dirigenza. Commercialista revisore contabile con esperienze di direzione amministrazione finanza e controllo, già direttore responsabile in diverse società, Toniolo vive a Silea. Queste le sue prime parole: «Il Pordenone, realtà vivace e dinamica, mi ha conquistato subito. Metto le mie competenze, la mia passione e tutta la mia esperienza al servizio del progetto neroverde». Come sarà il Ramarro con l’ingresso di Toniolo? «Sarà – ha risposto il neo dg – un sodalizio dall’immagine fresca che si proporrà alla città, al territorio e ai tifosi senza scordare i valori della tradizione, puntando però su importanti e belle novità. Le nuove maglie sono state il primo passo in tale direzione». […]

Ore 15.10 – (Messaggero Veneto) Più di 2 mila persone in piazza XX Settembre e 6.537 che si sono collegate durante la diretta Facebook per la presentazione del nuovo Pordenone: è proprio vero che solo grazie ai risultati si crea il seguito. Grazie ai due anni straordinari sotto la guida di Bruno Tedino, e in virtù della grande partenza di Leo Colucci col passaggio ai sedicesimi di Tim Cup, il centro città era gremito di cuori neroverdi, tra affezionati storici e i tanti saliti sul carro dei vincenti delle ultime stagioni. Colpo d’occhio notevole e un affetto che non può che far bene e motivare Stefani e compagni, ieri raggiunti ufficialmente dal nuovo acquisto Leonardo Nunzella. Il difensore ex Parma ha già sostenuto le prime sedute con la squadra. Classe 1992, nativo di Brindisi, ha firmato un contratto biennale (scadenza giugno 2019). La scorsa stagione ha totalizzato 33 presenze con i gialloblù saliti in serie B ai playoff proprio ai danni del Pordenone. Esterno mancino, all’occorrenza può anche giocare al centro della difesa. Notevole il suo curriculum, considerato che ha militato nel Catania in Lega Pro (miglior esterno sinistro di categoria nel 2015-2016, con 2 reti e 3 assist), quindi Virtus Lanciano in serie B, poi Lecce e Paganese. Sarà una bella lotta con De Agostini per assicurarsi il posto sulla sinistra, anche se Nunzella può fungere anche da vice-Bassoli. «Sono l’ultimo arrivato e mi metto a disposizione del mister e del gruppo, di cui conosco già Lulli e Zommers, miei compagni rispettivamente a Catania e Parma – ha affermato il giocatore pugliese -. Lo scorso anno il Pordenone ci ha messo sempre in grande difficoltà, ora sono molto felice di vestirne la maglia. L’impatto è stato molto positivo. Che giocatore sono? Un difensore sinistro di spinta e cross, posso giocare anche in posizione avanzata». […]

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In serata l’ufficialità dell’acquisto di Eric Lanini non c’era ancora, ma l’ex attaccante del Matera ieri pomeriggio si è regolarmente allenato al centro tecnico “Piermario Morosini” di Isola Vicentina con i suoi nuovi compagni agli ordini del tecnico Alberto Colombo. In campo si è visto anche Gianmario Comi, il cui arrivo con la formula del prestito dalla Pro Vercelli è stato ufficializzato ieri, che ha svolto lavoro a parte con il preparatore atletico, ma entrambi sono a diposizione in vista dell’esordio in campionato, sciopero minacciato dal presidente dell’AIC Damiano Tommasi permettendo, in programma domenica al “Menti” contro il Gubbio. Con l’arrivo di Comi e Lanini il gruppo a disposizione di mister Colombo può dirsi completo, anche se il mercato chiuderà il 31 di agosto e non è escluso che il direttore sportivo dei berici Moreno Zocchi possa operare altre operazioni. […] Un organico costruito in un mese dal direttore sportivo Zocchi che è riuscito a formare un gruppo giovane con qualche giocatore di esperienza che porterà sicuramente il suo contributo ai più giovani. «Il mio scopo principale era quello di costruire una squadra di cui i tifosi possano andare fieri per quanto sapranno dare in campo – sottolinea il ds dei berici Zocchi – nella costruzione della squadra ho puntato per prima cosa nella capacità di dare in tutto in campo dei giocatori, la voglia di lottare su tutti i palloni perché in questa categoria sono elementi che valgono molto. La squadra che vedremo quest’anno dovrà essere una squadra che dal punto di vista agonistico e dello spirito di sacrificio sia sempre al massimo, non trascurando ovviamente il fatto che dovremo fare bene anche sotto l’aspetto del gioco».

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Se metteremo il 1987 sulle maglie? Non ho capito del tutto questa polemica, mi confronterò col mio staff per trovare una soluzione che dia il giusto risalto a tutte le date importanti della nostra storia. Per me è tutto alle spalle, non vedo l’ora di vedere una curva sempre più piena». Assicura la propria totale disponibilità a rimediare Joe Tacopina, afferrando la mano tesagli dagli ultras della Curva Sud con le scuse di due giorni fa per i toni offensivi verso la società lagunare, nei giorni caldi della protesta per il 110 della discordia sulle nuove maglie. «Tutto sarebbe stato più semplice se invece degli striscioni fossero venuti a parlarne con me spiega Tacopina Con il 110 volevano celebrare la data di nascita del Venezia, senza con questo escluderne altre di importanti, come la Coppa Italia del ’41 o la fusione del 1987, ricordata anche nelle sciarpe dello scorso anno. Magari fra 15 anni, se ci sarò ancora io, festeggeremo la rinascita del Venezia Fc, ma non per questo dimenticheremo le tappe chiave della nostra storia». Tacopina, quindi, non teme di rivedere la curva vuota e in sciopero come contro il Pordenone in Coppa Italia. «L’unico problema estivo sono stati gli infortuni di Garofalo e Bruscagin. Io sono sempre tranquillo, nasco a Brooklyn e non mi spaventa nulla sorride Ho troppo rispetto per tutti i nostri tifosi, singoli e gruppi, gli ultras si sono dimostrati intelligenti e persone di livello. Sono contento, stiamo guardando avanti, gli appassionati sono parte del nostro progetto e vorrei vedere un Penzo sempre più gremito. A tutti penso stiamo dando tanti motivi per essere orgogliosi di tifare Venezia». […]

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Presidente Tacopina, fra 48 ore c’è il debutto in serie B. Che emozioni sta provando? «Sono molto entusiasta d’iniziare questa nuova stagione, anche perché credo che siamo riusciti ad allestire una squadra davvero di buona qualità». Quali sono gli obiettivi di quest’anno? «Sapete che io vorrei vincere sempre. Mentre in serie D e in Lega Pro però dovevamo vincere, quest’anno mettiamo le basi per la crescita del club. Credo però che siamo fra le migliori squadre della serie B, e penso che il nostro obiettivo sia quello di arrivare fra i primi posti. Le mie prospettive sono cambiate in quest’ultimo mese: gli arrivi di Andelkovic, Zigoni e Del Grosso hanno infatti fatto alzare la qualità della squadra». Mancherebbe la ciliegina sulla torta. Gilardino? «Stiamo costruendo qualcosa per il futuro, prendendo giocatori giovani che vogliano crescere con noi. Abbiamo scelto Zigoni perché ha 25 anni, ha appena vinto la serie B ed è devastante in area di rigore. Gilardino è un capitolo chiuso: si tratta di un giocatore di grande carattere, un vincente, ma ha 35 anni e nelle ultime due stagioni ha segnato ben poco. Sarebbe stato un rischio troppo alto focalizzarci su di lui». Come valuta il Venezia? «Abbiamo probabilmente la miglior difesa del campionato, come la Juventus della serie B con nomi di lusso per la categoria, a cui aggiungiamo un giocatore come Audero che ha 20 anni, ma è già un leader. Prima di prenderlo ho chiamato Buffon e lui mi ha assicurato che era un talento, ma anche un ragazzo maturo. Sono proprio curioso di veder giocare presto la squadra, anche perché abbiamo investito quasi il doppio di quello che ha fatto la Spal l’anno scorso». […]

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Proiettato giù sul campionato che inizia sabato sera contro la Salernitana, Tacopina è atterrato ieri a Tessera e subito si è messo al lavoro, passando in rassegna i temi caldi dell’estate e non solo. «Obiettivi? Vorrei vincere sempre, ma bisogna essere realisti, fare i conti con la nuova realtà. Credo che il Venezia abbia una delle squadre più forti della categoria. Mi aspetto che ci si piazzi nell’alta classifica, ma con una pressione diversa rispetto alle due passate stagioni. Se non saliremo in Serie A giugno non sarà un dramma, ma dovremo sempre avere l’atteggiamento di chi vuole la vittoria».Tema caldo dell’estate quello dei tifosi. «Ho letto il comunicato della Curva Sud» commenta il presidente «e l’ho apprezzato molto. Non a tutti riesce di chiedere scusa in maniera pubblica. Io ho sempre avuto il massimo rispetto dei tifosi, dei gruppi organizzati e dei singoli. Tante volte sono andato ad applaudirli, in casa e in trasferta. Quel 110 sulle maglie vuole celebrare un anniversario, non esclude altri passaggi fondamentali, come è appunto il 1987. Tutte le date importanti sono storiche, nessuna esclude le altre. Sono contento che tutto sia stato superato. I leader della Curva Sud sanno che ho il massimo rispetto per loro, quando ho potuto ho partecipato alle loro iniziative, lo scorso anno abbiamo fatto le sciarpe con le tre date. La mia porta è sempre aperta. E adesso? Mi confronterò con i miei addetti al marketing per trovare la soluzione migliore affinché risultino importanti tutte le date fondamentali della nostra storia».Chiuso invece il capitolo Gilardino. «Il Venezia ha preso Zigoni. Abbiamo preferito puntare su un giocatore giovane, in prospettiva, anche per le prossime stagioni, che ha fatto molto bene alla Spal. Non prenderò mai un giocatore solo per questioni mediatiche». […]

Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Semaforo verde dell’Enac per il progetto del nuovo stadio del Venezia e nuovi partner. Lo annuncia il presidente Joe Tacopina, al suo ritorno dagli Stati Uniti. «Ho ricevuto una lettera dall’Enac in cui viene espresso parere favorevole al nostro progetto». Un passo in avanti, ma non è l’unica novità con cui è ritornato da New York il numero uno arancioneroverde. «Abbiamo un nuovo partner» annuncia Tacopina, «si tratta della Legends, che ci darà una mano con il nuovo stadio». […] «Legends è entrata nel nostro gruppo operativo da un paio di settimane» precisa Tacopina, «tra l’altro un anno fa ha acquisito anche l’ISG». Ovvero l’International Stadia Group, azienda rivolta allo sport e all’intrattenimento con sede a Londra. «Legends ci fornirà tutte le indicazioni necessarie sulle caratteristiche che deve avere l’impianto. Nei prossimi giorni ho in agenda una densa serie di incontri legati allo stadio. Credo che prima della trasferta di Cesena potrò essere più preciso sugli sviluppi. Siamo a buon punto per il “feasibility plan”. Ovvero lo studio di fattibilità. Costi? Tanti soldi, ma siamo avanti anche per la copertura economica del progetto. Sono già con noi tanti partners, altri vorrebbero entrarne a far parte. Anche come investitori. E poi abbiamo il sostegno dell’amministrazione comunale. Il sindaco Brugnaro ci sta sostenendo e spingendo, non è una novità che tra di noi ci sia una grande collaborazione. Di solito avviene sempre il contrario in progetti di questo tipo, è la società che spinge l’amministrazione. Lo stadio è fondamentale per il futuro del Venezia Fc».

Ore 12.40 – (Gazzettino) Vittoria per il Campodarsego e sconfitta per l’Abano nelle amichevole di ieri in trasferta con altrettante formazioni di Promozione. Il Campodarsego ha piegato 2-1 l’Arcella: vantaggio grazie a un rigore di Aliù concesso per un fallo di mano di Volpin; raddoppio a metà frazione con uno spunto di Radrezza. Sempre nel primo tempo biancorossi vicini al gol in altre occasioni, come anche nella ripresa con Kabine che domenica non sarà a disposizione per la sfida di Coppa con la Clodiense dovendo scontare una squalifica della passata stagione. Nel finale la rete dell’Arcella: su cross di Minelli, Morandi prolunga di testa per il mancino al volo vincente di De Pieri. […] L’Abano ha ceduto 2-1 al Dolo. Veneziani in vantaggio al termine del primo tempo con Salbre e raddoppio firmato da Rocco. Per gli aponensi a segno due minuti più tardi Gashi. Da registrare anche una traversa di Tescaro sul punteggio di 1-0. Domenica in Coppa Italia impegno sul campo dell’Arzignano Chiampo. […]

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) È ufficialmente terminata la pre season di Campodarsego e Abano. Ieri le due compagini di Serie D hanno disputato le ultime amichevoli con Arcella e Dolo, entrambe formazioni di Promozione. Agli impianti sportivi dell’Arcella, il “Campo” di mister Gianfranco Fonti ha battuto di misura i padroni di casa (1-2 il risultato). I gol dei biancorossi sono arrivati tutti nel primo tempo, dopo alcuni lampi di Aliù (bella zuccata), Radrezza (punizione a lato) e Ndoj (botta dalla media distanza): al 9′, infatti, Aliù ha trasformato il rigore provocato dal fallo di mano di Volpin. Al 25′ è arrivato il bis di Radrezza, che ha finalizzato una bella incursione con un’infilata all’ex di turno Vanzato. […] Hanno avuto esito positivo, nonostante il risultato avverso, pure le prove generali dell’Abano di Franco Gabrieli che, nelle lande veneziane, ha dovuto cedere per 2 a 1 al Dolo 1909. Il vantaggio dei ragazzi di Bruno Pistolato è arrivato al 45′ con Salbre, mentre il bis è stato firmato nella ripresa da Rocco (65′). Poco dopo la mezz’ora Gashi ha accorciato le distanze per gli aponensi, che si sono comunque dimostrati pimpanti e pronti al match di domenica con l’Arzignano. […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) Lucas Chiaretti è tornato a disposizione del tecnico granata Venturato nell’ultima amichevole di Bassano, dopo essersi ripreso da una contrattura all’adduttore destro rimediata a Lavarone nella partita con il Mestre. «Non sono al top – precisa il fantasista brasiliano – ma se sabato con l’Ascoli sarò chiamato in causa darò sicuramente il massimo. Avevo preso una botta durante il ritiro a Lavarone nell’amichevole con il Mestre e gli accertamenti hanno riscontrato un piccolo stiramento. Sono stato costretto a rimanere fermo quattro giorni, poi ho lavorato a parte e sono rientrato giocando 75 minuti a Bassano. Durante il ritiro non ho potuto allenarmi come avrei voluto, ma adesso tutto è superato e mi sento pronto a dare il mio apporto». Sabato inizierà il campionato al Tombolato con un avversario scorbutico come l’Ascoli. Il ricordo delle due amare sconfitte rimediate la stagione scorsa brucia ancora , soprattutto per i tifosi. «Sono state due partite particolari, meglio azzerare e guardare avanti. L’Ascoli è squadra fastidiosa che noi cercheremo di superare imponendo il nostro gioco. Siamo a casa nostra e siamo consapevoli che giocando come sappiamo possiamo fare nostra l’intera posta». […] SQUADRA. Continuano ad allenarsi a parte Scaglia, Pezzi, Strizzolo e Alfonso che non saranno disponibili con l’Ascoli. Sono, invece, seguiti giorno per giorno Salvi e Pelagatti, che potrebbero recuperare in tempo per sabato.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Alessandro Salvi ci sarà contro l’Ascoli. Il terzino destro, che ha saltato le ultime due amichevoli per una distorsione alla caviglia, ieri pomeriggio è tornato a lavorare in gruppo. Buone notizie, quindi, per Venturato, anche se va detto che il giovane Caccin ha dato sin qui sufficienti garanzie in fascia. Continuano, invece, con il lavoro differenziato Alfonso, Pelagatti, Scaglia, Strizzolo e Pezzi, che ha ricominciato ad allenarsi.Intanto gli abbonamenti continuano a salire velocemente in attesa dell’esordio di sabato: la giornata di ieri si è chiusa a 1.751, con altri 67 in più rispetto al giorno precedente e quota 2.000, che ad un certo punto sembrava difficile da raggiungere, è di nuovo alla portata. […]

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Il prato del Tombolato è tirato a lustro come il panno verde di un biliardo, i due responsabili Angelo Sgarbossa e Mariano Campagnaro ci hanno lavorato sopra tanto perché a Cittadella ci tengono a fare bella figura, all’esordio stagionale in Serie B. Andrea Gabrielli, che quest’anno compirà 60 anni (il 27 ottobre prossimo), chiacchiera con loro e sorride: «Ci siamo, mi sembra tutto ok. E poi guardi la Tribuna Est: senza barriere è un altro vedere». […] Alla vigilia della nuova stagione, e forti di quanto avete ottenuto nella precedente, che cosa pensate di combinare? Il Cittadella è davvero ad una svolta rispetto al passato? «Questo è un aspetto che stiamo prendendo in considerazione, e che ci spinge a chiederci se possiamo fare altri ragionamenti in prospettiva. La realtà dei fatti poi dimostra che manteniamo il nostro modello, se guardiamo come ha agito Marchetti sul mercato è la riproposizione in fotocopia di quanto fatto in passato, nel senso che è riuscito a pescare giocatori da categorie inferiori posizionandoli in un ambiente dove riescono a dimostrare le loro qualità tecniche, quelle che Stefano aveva già intravisto. Quindi non è che puntiamo ai grandi nomi, non ci vedrete mai uscire dai nostri binari. Ecco, semmai, forti dell’esperienza acquisita, abbiamo ampliato la rosa, ma sempre nel solco di una tradizione precisa e consolidata. Non siamo una società che fa proclami, il fatto stesso che abbiamo detto e ripetuto che vogliamo girare subito pagina e ripartire con i piedi ben piantati a terra, pensando al primo obiettivo che è la salvezza, lo sta a testimoniare. Ci aspetta una Serie B più difficile e impegnativa dell’ultima, con le retrocesse dalla Serie A che hanno capacità di spesa enormi, altre che si sono rafforzate e le neopromosse, come Parma e Venezia, che puntano a fare ancora meglio». […] Il Cittadella è tutto della famiglia Gabrielli. Sia sincero, avete mai pensato, in funzione degli obiettivi a cui mirate, di aprire a qualche imprenditore per l’ingresso in società?«Non siamo mai stati chiusi nel nostro cerchio. Se qualcuno ha voglia di investire nel Cittadella, siamo qua, pronti a parlarne. Ad esempio, guardo con attenzione a quanto succede a Padova, dove la compagine azionaria è allargata e dove si parla adesso dell’arrivo di un nuovo socio importante. Papà diceva sempre: il Citta deve andare avanti. Noi lo stiamo facendo, per cui, se un domani si presentasse un interlocutore credibile, gli chiederemmo di condividere la nostra filosofia». Torniamo al campionato. Vi piacerebbe essere ancora una mina vagante o è meglio pensare un po’ alla volta, vedere ad esempio come va il girone d’andata e poi fissare il traguardo? «I nostri ragionamenti sono orientati molto sul breve termine. Sarebbe bello, ripeto, riproporre un avvio di stagione come quello dello scorso anno, ci darebbe una spinta tale da poter poi gestire con serenità il resto del torneo. Insomma, è fondamentale partire con il piede giusto, anche se ci aspettano partite toste. Fra l’altro, con il Frosinone, alla seconda, giocheremo ad Avellino, perché il nuovo stadio dei laziali non è ancora pronto». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Abbiamo fatto ciò che era nelle nostre possibilità, e anche di più. Poi gli errori si possono sempre commettere, ma speriamo di non averne fatti». […] Oggi sarà anche svelato il resto del calendario, fermo restando che il primo ostacolo si chiama Renate che nella Tim Cup ha eliminato ai rigori l’Empoli, per poi arrendersi di misura alla Spal nel secondo turno. «Una formazione da rispettare, Bisoli visionerà qualche loro partita. C’è da prestare grande attenzione alle prime partite di campionato dato che riservano sempre qualche sorpresa, e non vogliamo che tocchi a noi. Dobbiamo dare il massimo per la nostra maglia». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Immaginiamo che abbiate anche grande voglia di iniziare questo campionato. «Esatto, c’è la voglia di tornare alla normalità, di parlare di calcio giocato e di pensare ai tre punti». Per lei sono anche giorni di vigilia per il debutto come presidente del Padova. «Sinceramente ho metabolizzato la mia posizione nell’ultimo mese e mezzo, per cui la tensione è la stessa di prima. Del resto sono stato sempre esposto in prima persona, adesso finanziariamente lo sono un po’ di più. Però, ripeto, la tensione è sempre la stessa». Avrete la consapevolezza di avere svolto un lavoro molto importante in questi ultimi mesi. «Siamo consapevoli di aver effettuato un buon lavoro sul mercato e in società.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Prima il consiglio direttivo, poi l’assemblea delle società. Sarà una full immersion quella di oggi negli uffici fiorentini della Lega Pro, nella quale l’argomento clou sarà lo sciopero dei giocatori annunciato per la prima giornata di campionato in programma domenica. Stato di agitazione al momento in piedi, nell’auspicio che si possa arrivare a un punto d’incontro. A Firenze andrà anche il presidente biancoscudato Roberto Bonetto. «La sensazione è di un moderato ottimismo – sottolinea il numero uno del Padova – Dovrebbe risolversi nel migliore dei modi, sembra che prevalga il buon senso». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) È sempre un martello Bisoli sul campo. Anche ieri ha spronato i biancoscudati, impegnati in diversi schemi per arrivare al tiro. Il tecnico ha manifestato la sua approvazione quando l’azione è stata confezionata al meglio, ma ha anche sottolineato il suo disappunto quando invece ci sono stati errori di impostazione e soprattutto di finalizzazione. Tasto quest’ultimo sul quale sta molto insistendo, anche perché l’esordio in campionato è alle porte e l’obiettivo è quello di partire con il piede giusto. A concludere la seduta una partitella su campo ridotto, inizialmente a due tocchi e anche in questo caso all’insegna dell’intensità. Oggi alle 17 si replica alla Guizza. PREVENDITA. È aperta in vista della sfida di domenica alle 20.30 a Meda con il Renate. I tagliandi possono essere acquistati sul circuito Booking Show, al prezzo di 11 euro (capienza settore ospiti 803 posti). La prevendita è valida fino a sabato alle 19, mentre domenica non sarà possibile comprare biglietti allo stadio per il settore ospiti.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E sono giorni di silenzio pure per Petrilli, sul quale la Pro Piacenza non ha ancora affondato il colpo. Solo quando verranno risolti i “nodi” di queste due uscite, il d.g. Zamuner forzerà la mano portando in biancoscudato il trequartista Nicola Strambelli del Matera, e lanciando quindi un chiaro messaggio a Caio De Cenco: con l’arrivo di Strambelli, per il brasiliano l’unica soluzione sarebbe la cessione in prestito (Lucchese e Siracusa le principali candidate), per non finire fuori lista. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Padova, che domenica dovrebbe affrontare (a Meda) il Renate in trasferta, prima della sfida all’Euganeo con il Fano del 3 settembre e del turno di riposo, conoscerà quindi alle 13.45 tutte le avversarie che incontrerà sulla sua strada. […] Da oggi, però, cominciano anche gli ultimi sette giorni del mercato, che chiuderà i battenti alle ore 23 del 31 agosto. Il Padova è impegnato per ora sulle uscite, e sotto questo punto di vista non giungono buone notizie da Modena: gli emiliani per ora avrebbero messo in stand-by l’operazione Berardocco, sondando De Rose (Matera) e Giorgino (Parma) alla ricerca della soluzione più economica, con il Padova che, quindi, sarà ancora costretto ad aspettare.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Se non erano bastati i tentativi di mediazione di Figc e Lega Pro per far rientrare lo stato d’agitazione, oggi una risposta dovrà arrivare senza ulteriori proroghe. Tra 48 ore parte il campionato di Serie C con le prime partite del girone meridionale, e spetterà all’assemblea dei club di terza serie, convocata a Firenze alle 11.30 di questa mattina, fare chiarezza una volta per tutte sulle intenzioni dell’Assocalciatori, che non ha ancora ufficializzato in via definitiva la decisione di scioperare o meno. I calendari, completati proprio oggi, per un attimo passano in secondo piano: dopo l’incontro di ieri tra i “duellanti” Gravina e Tommasi, oggi finalmente si saprà se si sarà pronti a partire nel fine settimana. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Ufficiosamente la convinzione di molti presidenti e dello stesso Gravina è che lo sciopero annunciato dall’Assocalciatori e dal suo presidente Damiano Tommasi rimarrà tale solo sulla carta: «Non sappiamo ancora nulla di certo – spiega telegraficamente il direttore sportivo Giorgio Zamuner – credo che ci possa essere una decisione responsabile, ma in questo momento nessuno può dire con sicurezza se si giocherà oppure no». Oggi, in ogni caso, verranno diffusi i calendari della Serie C 2017-2018, annunciati solo per le prime tre giornate dopo il ripescaggio del Rende sancito dal Coni e in attesa di capire se ci saranno nuovi scossoni. […] Oggi sono attese novità sulla cessione di Nicola Petrilli. Il Pro Piacenza di Fulvio Pea deve dare una risposta definitiva al giocatore, che attende solo la chiamata giusta per fare le valigie. Per Luca Berardocco si è raffreddata notevolmente la pista Modena, che sembra puntare su Francesco De Rose del Matera per il ruolo di regista. Possibili alternative degli ultimi giorni da qui al 31 agosto: la Fermana, se alzerà la proposta inizialmente giudicata irricevibile sia dal Padova che dal giocatore, o il SudTirol, se si riuscirà a perfezionare una cessione. Tutto fermo per Nicola Strambelli e Caio De Cenco. Il trequartista del Matera è disposto ad aspettare fino all’inizio della prossima settimana, ma oltre quella data il rischio che l’operazione possa saltare è più che concreto. […]




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