Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli rilasciate oggi alla Guizza: “Se dipendesse da me giocherei. Non dipende da noi, dipende dall’Aic, secondo me il problema andava affrontato un po’ prima. Le parole di Gravina sembrano all’insegna dello scontro, si parla anche di 3-0 a tavolino. Dispiace perché non sapremo fino a giovedì con certezza se si gioca o meno, dovremo prepararci come se giocassimo domenica col Renate. Questa settimana dobbiamo limare le percentuali di errore, dovremo lavorare per non snaturare le nostre caratteristiche e individuare i punti deboli e i punti forti dell’avversario. Noi dobbiamo avere le nostre caratteristiche e siamo il Padova. Dobbiamo adeguarci prima di noi tutti a noi stessi. C’è da sistemare due tre caselline in più, in questo momento abbiamo due over in più. Il reparto avanzato? Dipende cosa si intende per reparto avanzato, di attaccanti ne abbiamo in abbondanza, abbiamo giocatori con caratteristiche che si sposano bene, magari sulla trequarti o sulla mezzala. Nei primi 25 minuti abbiamo creato 8 occasioni, dovremo essere più concreti. La conoscenza personale con ogni giocatore non è al 100%, dobbiamo pensare al collettivo e non al singolo. Quando ci si mette la maglia addosso bisogna essere consapevoli di quello che si rappresenta. Non voglio sentire parlare di sciopero, noi ci prepariamo come se si giocasse, non voglio sentire certi discorsi, noi dobbiamo andare avanti come se non ci fossero anomalie. De Cenco? Faccio fatica a capire quali sono i tempi, perché i tempi sono ancora abbastanza lunghi. Dovremo affrontare anche la sua situazione. Col San Marino siamo stati ottimi per trenta minuti, quando ripartivamo con cattiveria, è mancata brillantezza ma tutto il resto è andato bene. L’allenatore deve provare tutte le soluzioni che la società ha messo a disposizione. Ci sono tante soluzioni. Noi dobbiamo essere pronti a tutto, se vogliamo tentare di essere protagonisti, adesso che è passata la formula con cinque sostituzioni, può stravolgere un’intera squadra. Molte partite si possono decidere anche con queste situazioni. Adesso si vuole stravolgere il calcio”