Ore 20.30 – (Il Piccolo) Prima partita ufficiale della Triestina quasi al completo (l’esperienza di Arezzo era solo un esperimento) e prima sconfitta. L’1-0 dello stadio Druso di Bolzano conta poco o nulla. E poi se a una dozzina di minuti dal triplice fischio il portiere Offredi non avesse fatto il miracolo su stoccata di Arma il pareggio ci sarebbe stato tutto. Ma la sfida tra i monti dell’Alto Adige ha detto qualcosa di più. La Triestina è una squadra in fase di costruzione che ha in Sannino un allenatore che vuol far giocare con un clichè che non è consono a chi nella categoria vuol vivacchiare. Il tecnico vuol dare la sua impronta e fa bene. Sull’altro fronte la squadra di Zanetti è già bella e fatta a parte qualche ritocco che deve ancora arrivare, è fisica e gioca palla lunga per Gyasi e soprattutto Costantino, che di nome fa Rocco e guarda caso segna la rete decisiva proprio alla Triestina. Gli avversari in campo sono come tanti che gli alabardati troveranno sulla loro strada. Ma in questo momento Sannino deve avere il tempo necessario per far digerire il proprio credo. Gli uomini ci sono (a parte due o tre pedine), le combinazioni anche, la voglia pure ma manca la continuità e la precisione per mettere in difficoltà squadre fisicamente più prestanti ma tecnicamente meno attrezzate. L’Unione ha tenuto bene il campo, ha preso in mano il gioco nella prima mezz’ora dimostrando personalità e talento che a Pescara avevano fruttato reti e occasioni proprio perché di fronte a un avversario manovriero come quello forgiato da Zeman. I meccanismi difensivi vanno oleati, gli esterni Bracaletti e Bariti devono crescere e soprattutto i centrocampisti devono essere più determinati nel recupero palla e più pronti a innescare la fase offensiva nei tempi giusti per spiazzare gli avversari. Tutto normale nell’alchimia di un gruppo che ha ancora davanti un paio di settimane per lavorare. Il tecnico alabardato si affida come sempre al 4-4-2 sul quale sta lavorando incessantemente. I centrali sono Codromaz e capitan Aquaro con ai lati Pizzul e l’esordiente Troiani. A fare da diga e da metronomi il tecnico schiera Acquadro e Meduri. Bariti e Bracaletti sono gli esterni larghi a creare spazi e traversoni per França e Arma. La Triestina prende subito l’iniziativa ma le incursioni stentano a decollare (alla fine della gara saranno soltanto due le conclusioni in porta). Il centrocampo fatica fisicamente contro Tait, Smith e Broh mentre il torello Costantino è sempre in agguato nella retroguardia alabardata. […] Per la Triestina un altro test prima della partita casalinga sempre di Coppa Italia mercoledì con il Mestre. Un altro passo avanti fatto anche se con minore brillantezza rispetto alle puntate precedenti. Il lavoro di Sannino è appena cominciato. Alla prossima puntata.
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] L’estate che ha accompagnato la promozione tra i professionisti del Mestre non ha conosciuto un momento di pausa, e a sei giorni dall’inizio del campionato – salvo sciopero – è il presidente Serena a fare il punto della situazione sulla squadra che si appresta a partire per la nuova avventura. «Non ci poniamo limiti – ha affermato il numero uno arancionero – chiaramente è ancora presto, ma ho visto tanti elementi interessanti, un gruppo storico ben saldo e amalgamato con i nuovi innesti ed elementi di esperienza che possono trarre beneficio dalla mentalità vincente che appartiene a questa squadra». Un fattore sarà fondamentale: tenere alta la concentrazione. «Dobbiamo restare saldamente con i piedi per terra, partendo e rimanendo umili continuando a recitare il mantra del mister di pensare di domenica in domenica. L’ambizione è quella di crescere sempre più, questa squadra è stata costruita con l’intento di fare un buon campionato, poi dove arriveremo lo deciderà il campo». […] Il grande entusiasmo che circonda l’ambiente arancionero generato dal grande affetto dei propri sostenitori rimane sempre uno stimolo importante. «Non nascondo che lavoro anche per questo – spiega Serena – per creare sempre più entusiasmo attorno alla maglia. Il rapporto tra tifosi e squadra è inscindibile, senza uno non può esistere l’altro, per questo continuiamo a cercare di creare sempre più simbiosi e creare una cosa unica. Con questo clima puntiamo a riportare il Mestre in alto, augurandoci un futuro con tanto entusiasmo».
Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) […] Il presidente dell’Ac Mestre, Stefano Serena, non è rimasto soddisfatto dell’amichevole con il San Donà. «Il Mestre sin dal ritiro ci ha abituati ad assistere anche ad amichevoli giocate con certa attenzione e serietà. Contro il Sandonà non è successo. Certo, sono stati provati schemi e atteggiamenti tattici nuovi, ma non è stato il solito Mestre perché vorrei vedere sempre un atteggiamento e un’attenzione diversa anche in allenamento. Non deve più succedere. Abbiamo rischiato anche una figuraccia. Forse i ragazzi l’hanno preso sottogamba e non voglio sentire la giustificazione che in settimana hanno lavorato tanto. Non era il miglior Mestre della stagione né nella testa e né nelle gambe». Per quanto riguarda la sfida con la Triestina del 23 agosto al Rocco (ore 17), Serena ha le idee chiare. «Ci tengo al passaggio del turno tanto più che ce la vediamo con la nostra diretta avversaria dell’anno scorso. Non faccio pronostici. A Trieste dovremo fare il Mestre». […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Serve un terzino sinistro in grado di dare ossigeno a Michele De Agostini, non più giovanissimo, seppur portatore sano di un gran cuore. La settimana che inizia oggi sarà determinante. Si continua a lavorare a cento all’ora su Simone Fautario, terzino esperto del Modena. Milanese, classe 1987, Fautario risponde ai requisiti cari a Leo Colucci. Abile sia sull’uomo che in fase di spinta, ha giocato pure con Como, Frosinone, Grosseto, Pistoiese e Pro Sesto, da dove era partito. A giorni ci sarà l’incontro, si spera quello decisivo. In alternativa ecco Juan Ramos, laterale sinistro classe 1996 del Parma, che non dovrebbe rimanere in organico in B. È una soluzione diversa, che si attiverà soltanto nel caso in cui la trattativa per Fautario non dovesse andare in porto. Il centrocampo è ok, manca un’altra punta. È attesa a ore, in questo senso, una svolta verso il nome di Francesco Stanco della Cremonese. Nato calcisticamente nel Modena (ha esordito in Emilia nella stagione 2004-05), ha giocato tra i pro a Grosseto, San Lazzaro, Valenza, Pisa e Cittadella. In mezzo molti ritorni a Modena e infine l’esperienza a Cremona. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I ramarri ingannano la noia della pausa post ferragostana rifilando al De Marchi 6 gol al Conegliano, formazione di Promozione veneta che ha svolto al meglio il suo ruolo da sparring partner ruvido. I gialloblù non sono riusciti a impensierire nemmeno una volta nel corso dell’incontro Zommers e Perilli, che si sono alternati a difesa dei legni neroverdi nei due tempi, ma in fase di contenimento hanno giocato con cuore e grinta. A volte anche eccessiva. I ramarri non hanno tirato indietro la gamba. Sicché ne è uscito un match che a tratti ha ricordato molto da vicino quelli con veri punti in palio. Lo testimoniano gli scambi di vedute fra panchine a bordo campo e, sul rettangolo, quelli ravvicinati fra Mion e Misuraca e fra Sainz Maza e Marcon. Sono andati a segno Pietribiasi (autore di una doppietta, grazie a un rasoterra e a un’incornata su cross di Pellegrini), osannato dai tifosi presenti al De Marchi; Silvestro (sua la rete iniziale: un sinistro diretto nel sette alto più lontano); De Agostini (testa su traversone di Danza); Parodi (ancora di testa, su cross da piazzato di Burrai) e Sainz Maza (tap-in dopo respinta di Mion su botta di Lulli). […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) «Di certe cose se ne occupa la società. Posso dire che Pietribiasi si sta dimostrando un professionista e per ora è un giocatore del Pordenone». Così Leonardo Colucci, tecnico dei neroverdi, sulla posizione dell’attaccante, domani atteso alla rescissione. Quanto alla partitella d’allenamento col Conegliano «ho avuto le risposte che chiedevo – afferma -. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, che ha interpretato in maniera propositivo la gara nonostante fosse un test-match». «Nei primi 15’di entrambi i tempi – spiega il mister – eravamo un po’imballati, poi ci siamo sciolti. Sono soddisfatto di tutti, anche se è chiaro che dopo una settimana di duro lavoro non potevo pretendere grandi cose». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Segna due gol ed esce acclamato, tra gli applausi del pubblico che gli chiede di non lasciare il neroverde. Tuttavia è al capolinea la storia tra il Pordenone e Stefano Pietribiasi. Nonostante la doppietta nella partitella d’allenamento col Conegliano di Promozione, terminata 6-0 a favore dei ramarri, le strade tra il club cittadino e il 32enne attaccante si separeranno: domani è atteso l’incontro tra le parti per la rescissione. Ad attendere il giocatore, a quanto pare, il Trento, ambiziosa compagine di serie D. […] Tutto facile con il Conegliano per i neroverdi. Nei primi 45′, terminati 4-0, si vede il “Pordenone 2″: modulo 4-3-3 con Zommers tra i pali, Boniotti, Pellegrini, Bassoli (al debutto) e De Agostini in difesa; Buratto, Danza (all’esordio) e Silvestro in mezzo; Ciurria, Raffini e Pietribiasi davanti. Oltre alle reti di quest’ultimo, da segnalare l’1-0 di Silvestro e il 4-0 di De Agostini. Nella ripresa, con la squadra schierata col 4-3-2-1, si sono visti Perilli in porta; Formiconi, Stefani, Parodi, De Agostini (poi sostituito da Silvestro) in difesa; Misuraca, Burrai, Lulli in mezzo; Ciurria (poi rilevato da Buratto) e Sainz Maza dietro a Raffini, quest’ultimo unico ad aver giocato 90′. Il 5-0 è di Parodi, ancora di testa su palla inattiva come col Lecce, il 6-0 di Sainz Maza. […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Frosinone in pole position, Cittadella sicuro ai playoff. Il Venezia? Una squadra che può far bene anche tra i cadetti». A pochi giorni dall’inizio è Andrea Seno, ex dirigente arancioneroverde e attuale osservatore per l’Entella, a fare le carte alla Serie B. […] In prima fila anche le retrocesse dalla A, in primis il Pescara del suo ex allenatore Zeman. «Senz’altro è una delle principali candidate perché ha giocatori funzionali al calcio del tecnico boemo. Tra le matricole occhio al Foggia degli 8000 abbonati, penso che questo sarà l’anno della consacrazione per mister Stroppa. Il Cittadella col dg Marchetti ha fatto al solito innesti mirati e lo vedo ai playoff, la stessa logica dell’Entella nel crescere piano piano dà frutti importanti. Novellino? È sempre un grande per come ha salvato l’Avellino, pochi sanno mettere le pedine al posto giusto come lui». Andrea Seno sottolinea come in Serie B non siano casuali gli exploit di squadre con un grande seguito di pubblico. «L’ambiente è fondamentale, vedi la Spal, una di quelle piazze che con il presupposto di una società solida è portata a fidarsi e può dare molto sul piano della partecipazione. Mi auguro che il pubblico faccia la sua parte anche a Venezia, nonostante un Penzo, al quale siano tutti attaccati, ormai davvero inadeguato e troppo scomodo per richiamare più gente. Sono fiducioso che Tacopina e Brugnaro faranno davvero il nuovo stadio, con una vera accessibilità le cose cambieranno anche a Venezia». Sul piano tecnico invece che idea si è fatto sul team arancioneroverde? «Il ds Perinetti è una garanzia, la squadra è buona e ha una suo logica per la categoria. Zigoni ha fatto abbastanza bene alla Spal e per lui, giocando con continuità e da protagonista, può essere la stagione giusta per consacrarsi. Mister Inzaghi finora ha fatto benissimo, ora affronta la B da esordiente e sono curioso di vedere la sua maturazione tattica visto che il Venezia a differenza della Lega Pro non affronterà le partite sempre e solo da favorito».
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’altro ieri contro l’Este primo assaggio arancioneroverde per Zigoni, ma anziché l’attaccante ex Spal da appena dieci giorni agli ordini di mister Inzaghi la parte del bomber l’ha fatta a sorpresa Marco Pinato. Il 22enne mancino monzese, infatti, ha firmato due dei tre gol (di Moreo quello in apertura) che il Venezia ha rifilato ai padovani di Serie D nell’ultima amichevole precampionato. Prima una girata vincente nel cuore dell’area, poi un colpo di testa in rete ed ecco per Pinato una importante iniezione di fiducia. «Per me ma per tutta la squadra, perché era importante fare bene l’ultimo test prima delle partite che contano spiega l’ex Latina Ogni occasione è buona per crescere sul piano della conoscenza e dell’intesa in campo, abbiamo lavorato molto dall’8 luglio scorso e credo di poter dire che siamo pronti e vogliosi di misurarci con una categoria importante come la Serie B». Per il giovane cresciuto nel vivaio del Milan non sono state tutte rose e fiori durante la fase di preparazione, tant’è che contro il Pordenone in Tim Cup era sembrato il più a disagio. «Quello che avete visto in quella partita non era il vero Pinato, non stavo bene fisicamente, le gambe non andavano e quando capita è difficile restare sereni. So di essere un altro giocatore, ora sto sempre meglio e mi sono lasciato alle spalle i problemi delle scorse settimane, qualche acciacco al polpaccio e qualche postumo dell’infortunio al ginocchio perché dovevo riabituarmi a certi carichi intensi. Pian piano sto arrivando». […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Arriviamo al campionato con un gruppo affiatato e un buono stato di forma generale, anche se avendo fatto un mercato a step chi è arrivato in corsa come Andelkovic e Zigoni è giocoforza più indietro fa il punto il ds Giorgio Perinetti Quello di due giorni fa contro l’Este è stato un test allenante, loro andavamo forte e sul piano fisico è ciò che ci serviva. Ci sono state cose buone e qualche disattenzione, occorre imparare in fretta ad evitarle. Non siamo più in terza serie, non dovremo mai essere meno che al top della concentrazione, attenzione e condizione, altrimenti potremmo non avere le armi per recuperare certe situazioni». In generale che campionato si aspetta? «Le ultime tre volte che ho fatto la B le mie squadre sono salite in A, questo per dire che conosco bene questo campionato e so quanto sia indecifrabile – continua il direttore – . Le retrocesse dalla A Pescara, Empoli e Palermo partono in pole position e sono fuori portata avendo avuto il paracadute economico, per la promozione vedo anche Frosinone e Bari. Il Venezia? Dobbiamo essere umili, che non significa arrendevoli, non illuderci né deprimerci. Si deciderà tutto nelle ultime 8 giornate, bisogna arrivarci nella miglior posizione possibile». […]
Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) «Non ho mai avuto l’intenzione di smettere, il mio obiettivo era giocare un’altra stagione con il Venezia per chiudere in Serie B un ciclo aperto due anni fa quando mi chiamò Giorgio Perinetti. Ci sono riuscito, posso solo essere felice». Evans Soligo non ha mollato, è partito per il ritiro di Sappada senza il contratto in tasca, ha convinto nuovamente Pippo Inzaghi. «Ci tenevo a proseguire dopo un’annata favolosa come quella passata. Sarà un anno duro e difficile, la Serie B è un campionato complicato, ma sono bello carico». Soligo ritrova la Serie B dopo cinque stagioni, categoria accarezzata da giovane con il Venezia (19 presenze e una rete nel 2001-2002 alla Sampdoria), poi vissuta da protagonista con Palermo, Triestina, Verona, Salernitana e Vicenza. «Con il Vicenza ho disputato l’ultimo torneo di Serie B nel 2011-2012» ricorda «in questi ultimi anni il livello si è ulteriormente alzato, si affrontano grandi squadre e grandi avversari». Il Venezia si riaffaccia alla Serie B dopo 12 anni. Con quale ruolo? «Lo scopriremo strada facendo» dice il 38enne centrocampista, «come neopromossa credo che il primo obiettivo sia quello di mettere da parte i punti che ci garantiscono la permanenza in categoria, solo a quel punto potremo aprire gli occhi verso altri scenari». […] Le favorite per la promozione? «Innanzitutto le tre retrocesse dalla Serie A, Palermo, Empoli e Pescara, il Bari si è ben attrezzato, il Frosinone vorrà riprovarci, ma nessun pronostico è più complicato come quello di azzeccare la classifica finale in Serie B”.
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Este, l’altro ieri sera, ultima tappa verso l’esordio, ormai la Salernitana è dietro l’angolo e Pippo Inzaghi già scalpita vedendo all’orizzonte la partita da tre punti contro i campani di Alberto Bollini. «Sabato abbiamo giocato di sera perché con Salernitana e Cesena saremo in notturna» spiega Inzaghi, «a Este siamo riusciti a disputare una bella partita. Direi che siamo pronti. E siamo contenti che inizi il campionato, le amichevoli servono, ma contano soprattutto le partite vere». […] Contro l’Este, Pippo Inzaghi ha rispolverato il 4-3-3 che tanti risultati positivi gli ha portato nella passata stagione, con Falzerano esterno a destra a supporto di Zigoni e Moreo, che ha ripreso a segnare con continuità nelle partite ufficiali, mentre Bentivoglio in mezzo al campo ha visto ai suoi fianchi Suciu e Vitale. «Non dobbiamo dimenticare le nostre caratteristiche» aggiunge il tecnico «non possiamo subire la partita, dobbiamo farla, come facevamo l’anno scorso. Ovvio che in Serie B tutto sarà più difficile, però il Venezia deve cercare di fare le giocate che sa. Ho visto tante cose buone, dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio, ci manca comunque un’ultima settimana. La squadra ha già raggiunto una buona condizione che mi fa ben sperare». […]
Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Incroci e fatalità, esistono anche nel calcio. Se il Venezia non fosse stato eliminato dal Pordenone in Tim Cup, è probabile che Cristiano Del Grosso non sarebbe approdato in laguna. Il primo contatto, infatti, tra l’esterno sinistro di Giulianova e Giorgio Perinetti è avvenuto a Bergamo nel corso del match con l’Atalanta, amichevole messa in piedi proprio per sopperire alla mancanza della Coppa Italia. «Sì, ho parlato con il Venezia dopo quella partita» ammette l’ex difensore nerazzurro, «ho ricevuto la chiamata e dato la mia disponibilità. Il tempo di chiudere il mio rapporto con l’Atalanta a livello burocratico ed eccomi al Venezia». Del Grosso conosce Perinetti dai tempi del Siena. «Vincemmo il campionato in Serie B e poi centrammo la salvezza la stagione successiva». E viene definito un giocatore duttile. «Io parto sempre dal presupposto di dare la massima disponibilità alle esigenze dell’allenatore e della squadra. Ho giocato da ultimo a sinistra nella difesa a quattro, ma anche in quella a tre, sempre a sinistra. A me basta che non mi chiedano di giocare a destra e riesco a disimpegnarmi sempre». Giocatore dai piedi buoni, un sinistro da dove sono scaturiti tanti assist dalla fascia nel corso della sua carriera. «È sempre stata una valvola di sfogo il puntare a crossare, mi viene naturale appoggiare la manovra e con l’esperienza sono arrivato a gestirmi meglio. Quando ero più giovane, magari scendevo anche 30 volte sulla fascia, adesso bastano sei-sette discese, ma di qualità». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino) Aponense doc e inevitabilmente leader del nuovo Abano. Stiamo parlando di Davide Carteri, che proprio con i neroverdi aveva debuttato in prima squadra all’inizio della sua carriera scandita successivamente da una lunga militanza nel Cittadella (2002-2011) centrando anche la promozione in serie B. Adesso, appunto, il ritorno ad Abano. «È motivo d’orgoglio per me giocare con questa società, che da anni è sinonimo di garanzia e di serietà, e per di più ha ottenuto buoni risultati. Un club che si è consolidato nel tempo, sono contento di essere qui per affrontare insieme questa stagione. Sono anche il più vecchietto del gruppo, per cui il mio compito è anche quello di dare qualche consiglio ai compagni più giovani per aiutarli a fare bene. Ormai è un ruolo che mi capita di ricoprire da qualche anno, ma non mi spaventa. Anzi, è uno stimolo ulteriore». Gruppo che è stato rivoluzionato rispetto alla passata stagione. «A parte due-tre ragazzi, siamo tutti nuovi e ci vuole un po’ di tempo per conoscersi al meglio e per creare un amalgama giusto. Anche se il gruppo è già buono. È comunque da un mese che abbiamo iniziato a lavorare e sappiamo che dobbiamo crescere ancora, però siamo sulla buona strada. Sono convinto che continuando a lavorare in questo modo i risultati arriveranno». Assist che ci porta a parlare del campionato, al via tra due domeniche: debutto in trasferta con la Liventina, e alla seconda giornata sfida a domicilio con il Delta Rovigo. «Sinceramente il calendario lo guardo solo per curiosità, dato che prima o poi dovremo affrontare tutte le avversarie. Di sicuro è un girone tosto, nel quale c’è più di qualche formazione che lotterà per la vittoria finale. Penso al Mantova e all’Arzignano che sono signore squadre, al Campodarsego che è da un paio di stagioni che prova a vincere, e anche all’Este che ha allestito una bella formazione. Ci sarà da lottare e da soffrire, ma ce la giocheremo con tutte. Senza dimenticare che il nostro obiettivo è raggiungere quanto prima la salvezza, mentre tutto quello che otteniamo in più è guadagnato».
Ore 13.50 – (Gazzettino) Il precedente storico c’è: estate 2011, un 3-0 subìto dal Padova all’Euganeo fu il preludio ad una stagione che condusse i giallorossi al miglior risultato della loro quasi centenaria storia, con l’eliminazione al terzo turno dei play off per mano della Sambenedettese. Ce ne sarebbe anche uno del 2015, stesso risultato a favore del Cittadella, seguito da eccellente terzo posto in campionato per gli atestini, ma all’epoca i granata erano in Lega Pro, non in B. Questa volta c’è anche la benedizione di un campione del mondo, quel Pippo Inzaghi che sabato sera, dopo la vittoria del suo Venezia al Nuovo Comunale, ha avuto parole al miele per gli avversari padovani («Per quanto ho visto, l’Este mi sembra un’ottima squadra, in grado di tenere bene il campo e ci ha permesso di effettuare un buon test», le lodi del tecnico lagunare). Ma in generale, all’ombra della Porta Vecchia c’è la consapevolezza che i presupposti per far bene ci sono tutti, a cominciare da un feeling con il pubblico che pare essersi rinsaldato. La squadra, nonostante i nuovi innesti siano stati parecchi, sembra aver già assimilato i dettami tattici di Florindo e anche contro un avversario di rango ha dimostrato di tenere bene il campo, non limitandosi a fare le barricate ma provando anche la sortita offensiva. Positivo, infatti, il giudizio del tecnico polesano: «Quello con il Venezia è stato senz’altro un test impegnativo ma mi conforta che i ragazzi l’abbiano affrontato con una certa dose di personalità, giocando quasi sempre l’uno contro uno in fase difensiva e mostrando anche un buon palleggio, quando abbiamo avuto l’opportunità di uscire con la palla e di spostare il gioco tra i fronti dell’attacco. Ci sono mancate talvolta la freddezza e la lucidità necessarie al momento di concludere ma visto chi avevamo di fronte, direi che la serata ci ha dato ulteriori certezze sul lavoro che stiamo facendo e sulla strada che dobbiamo continuare a seguire, anche perché il Venezia adottava lo stesso schieramento dei nostri prossimi avversari in Coppa e campionato». […]
Ore 13.40 – (Gazzettino) […] «Con il Cittadella abbiamo fatto bene – esordisce Aliù – ma anche con il Bassano avevamo disputato una buona prova sul piano del gioco e delle occasioni, e il brutto risultato non era stato veritiero. È ormai da un mese che ci alleniamo, per cui ci stiamo conoscendo sempre meglio e stiamo mettendo in pratica ciò che chiede l’allenatore. Senza dimenticare che si sta formando un bel gruppo formato da tanti bravi ragazzi che hanno grande voglia di fare bene. L’obiettivo è farci trovare pronti per l’inizio del campionato, e anche l’amichevole con il Cittadella contribuisce a darci ulteriore consapevolezza». Nelle tre precedenti stagioni al Campodarsego è andato a segno venti volte in Eccellenza tra campionato e Coppa, sedici e dodici volte nelle due stagioni in serie D. Il record rimane diciassette sigilli realizzato alla sua prima esperienza in D con l’Albignasego. «È arrivato il momento di batterlo, anche perché oggi sono più maturo. L’anno scorso ho fatto bene, ma per un attaccante conta segnare. Spero di farne qualcuno in più». Al suo fianco ritrova Kabine. «Giocare con lui è più semplice. Abbiamo fatto sei mesi insieme due campionati fa, ci conosciamo a memoria e c’è un ottimo feeling». […]
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Fra le tre padovane, l’Abano è la squadra che ha subìto di più la classica “rivoluzione estiva”. Ad una settimana dalla prima uscita ufficiale, però, l’entourage neroverde può dirsi soddisfatto delle prestazioni offerte nelle prime amichevoli, che, al di là dei risultati, hanno esaltato un collettivo pimpante, tenace e pieno zeppo di giovani di buona prospettiva. Fra i protagonisti del “nuovo Abano” c’è pure mister Franco Gabrieli, uno che con gli “under” ci sa fare grazie anche ai trascorsi nei settori giovanili di Padova e Vicenza: «Sono contento perché dal 25 luglio la squadra è cresciuta tantissimo», ammette l’ex difensore, tra le altre, di Messina, Padova e Ravenna. «Se contiamo che nell’ultima sessione di mercato sono cambiati pressoché tutti i giocatori, non posso che ritenermi soddisfatto». […] Il debutto in Serie D, e ancora prima l’esordio in Coppa Italia, sono vicini e capitan Carteri & C. si dovranno misurare con vere e proprie “corazzate”, prima fra tutte l’Arzignano: «Domenica ci attende una squadra costruita per vincere il campionato, ma poi troveremo altre avversarie di grande valore come Campodarsego, Virtus Vecomp e Union Feltre», avverte il tecnico romano. «Ai ragazzi, però, dico sempre che le partite iniziano tutte da zero a zero e che, se si resta concentrati, non c’è avversario che, contro di noi, abbia già la vittoria in tasca. Certo, dobbiamo migliorare alcuni aspetti come la concretezza, ma ho grande fiducia in questi giocatori e sono sicuro che faranno bene». […]
Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Ha incassato i complimenti di mister Pippo Inzaghi. Perché l’Este è stato l’avversario perfetto, tosto quanto basta, per un Venezia che fra sei giorni tornerà a calcare i campi della Serie B (esordio casalingo contro la Salernitana). Ma l’amichevole di lusso di sabato sera, in casa giallorossa, è stata una buona occasione per fare il punto della situazione, visto che già domenica ci sarà la Coppa Italia contro un Delta Calcio Rovigo che vorrà sicuramente ribaltare quei pronostici che lo piazzano una spanna sotto le big della Serie D. «La squadra ha risposto benissimo», è il commento soddisfatto del tecnico dell’Este, Michele Florindo. «Il test era impegnativo ma sia nell’uno contro uno che a livello di collettivo i ragazzi hanno mostrato ottime cose. Sono stato contento pure della fase difensiva, tranne che per il primo gol del Venezia, la cui dinamica non mi è chiarissima. Ovviamente loro avevano una velocità di esecuzione e una qualità di altra categoria, ma i ragazzi sono usciti più volte dalla difesa con la palla e questo aspetto mi ha fatto molto piacere». […] Giovedì prossimo, a pochi giorni dal match con il Delta, l’Este disputerà il 7º Memorial “Giovanni Celeghin”, triangolare e tradizionale appuntamento di fine estate, che vedrà i giallorossi di fronte a Boara Pisani (società di Prima Categoria che ospita l’evento) e Adriese, “collega” di Serie D. A partire dalle 18.30 le tre formazioni si sfideranno in tre mini-partite di 45′ ciascuna.
Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Ecco l’avversaria di Coppa Italia di Serie D. Sarà la Clodiense la squadra da battere nel primo turno del torneo. Ieri pomeriggio i ragazzi di mister Massimiliano De Mozzi hanno battuto i “cugini” della Calvi Noale grazie alle reti di Raffaele Baido e Mohammed Saani, che hanno risposto al momentaneo vantaggio firmato dall’ex Abano Mattia Baldrocco. Domenica prossima, al “Gabbiano” (calcio d’inizio alle 16), contro i granata il Campodarsego dovrà riconfermarsi grande candidata al salto nei professionisti, come affermato da gran parte degli addetti ai lavori del calcio nostrano (e non solo). Un’investitura, quella di favorita al trionfo finale, che può mettere ulteriore pressione agli stessi giocatori. Ma non a Josè Luis Colman Castro, stopper 32enne sbarcato a Reschigliano a giugno con un curriculum di fisicità, esperienza e altrettanto agonismo: «Pressione o non pressione, dovremo dimostrare ogni domenica il nostro valore», afferma l’ex di Este, Marano e Adriese. «Dal canto nostro, dobbiamo soltanto pensare a mettere in campo ciò che ci chiede mister Gianfranco Fonti. D’altra parte è il rettangolo verde a stabilire chi vince e chi perde e non i pronostici. Abbiamo disputato tante amichevoli (le ultime molto positive contro Cittadella e Janus Selvazzano, ndr) nel pre-campionato, siamo pronti e preparati». Oltre al “Campo”, ci saranno almeno altre due squadre (Arzignano Valchiampo e Virtus Vecomp) attrezzate per i vertici del raggruppamento veneto-friulano (più il Mantova, unica compagine lombarda). «Sarà un campionato molto equilibrato, da affrontare con grande determinazione», chiude Colman. «Nel girone C, bene o male, ci conosciamo tutti e quindi sarà più difficile superarsi. Come ho già detto, l’unica ricetta per vincere è dare semplicemente tutto». A sette giorni dal debutto, il patron Daniele Pagin non nasconde l’entusiasmo: «Dopo un secondo e un terzo posto saremo sicuramente visti con un occhio di riguardo», avverte. «Ho delle ottime sensazioni, perché vedo che i ragazzi, dopo poco più di un mese, si trovano già come se giocassero da molto più tempo insieme». […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) […] Ora infatti è tempo di conferme. E Venturato non si nasconde: «La nostra forza deve essere la capacità di mantenere un grande equilibrio. La vittoria di Bologna ci ha dato responsabilità e noi dovremo essere bravi a prendercele, con grande umiltà e consapevoli che il campionato di serie B è un torneo durissimo, dove bisognerà affrontare una gara alla volta, concentrandosi solo su quella senza pensare ad altro». In pochi avrebbero scommesso sul Cittadella vincente in Tim Cup, con un clamoroso 3-0 per giunta. «Il successo di Bologna ci ha restituito grandi soddisfazioni, abbiamo disputato una buonissima partita, ma non possiamo di certo ritenerci arrivati alla meta», mette in guardia Venturato. Che spiega: «C’è tanto la lavorare, ci sono grandi qualità nella mia squadra ma devono essere espresse, in campo, concretamente». […] Siamo in linea con le sue attese? «Penso di sì, il Cittadella nelle partite sin qui disputate ha dimostrato di essere capace di stare in campo, di esprimere un certo gioco, siamo ancora pesanti nelle gambe, ma abbiamo una settimana per scaricarci a dovere. Anche a Bassano abbiamo intravisto segnali positivi». Ci sono anche le sottolineature. «Il Cittadella deve imparare ad essere più concreto. Sabato abbiamo creato tanto, ma capitalizzato troppo poco. Potevamo fare qualche gol in più e non l’abbiamo fatto». […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) […] Per l’esordio in campionato il tecnico Venturato dovrà fare ancora a meno di diversi giocatori, che non ci saranno con l’Ascoli: il portiere Alfonso e gli attaccanti Strizzolo e Iunco torneranno a disposizione a fine mese, presumibilmente per la trasferta di Frosinone, mentre per quanto riguarda Scaglia ci vorrà più tempo, come per Pezzi, recentemente operato allo zigomo destro fratturato nella gara di Bologna.
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) […] L’impresa compiuta a Bologna in Coppa Italia vale come un biglietto da visita nei confronti della concorrenza.«La nostra forza, in questo momento, dev’essere quella di mantenere equilibrio. La vittoria di Bologna ci ha dato ulteriori responsabilità, e bisogna sapersele prendere. Oggi dobbiamo essere consapevoli delle nostre qualità, ma anche di come ci aspetti un campionato durissimo, da affrontare mantenendo equilibrio, pacatezza e rispetto per tutti».Torniamo al punto di partenza: come si presenta il suo Citta ai nastri di partenza?«Abbiamo affrontato le ultime amichevoli continuando a caricare sulle gambe. Non erano le condizioni ideali per giocare, ma in questa fase della stagione è doveroso farlo. Questi ultimi giorni saranno un po’ più di scarico, perché entriamo nelle settimane di preparazione-tipo: continueremo a lavorare, ma con l’obiettivo di arrivare con più brillantezza possibile al test del sabato. Sicuramente siamo in linea con il programma che ci eravamo prefissati, ovviamente saranno le partite a dirci se siamo sulla giusta direzione». […] Dopo il match farà il punto con il direttore Marchetti in vista degli ultimi giorni di mercato?«Siamo contenti della nostra rosa e non abbiamo esigenze particolari: è stata costruita per tempo, seguendo idee ben precise. Poi, se emergeranno soluzioni valide negli ultimi giorni, le valuteremo».È un ragionamento che vale anche in uscita, considerando che sono 29 i giocatori nel gruppo?«L’abbiamo costruito così ampio per scelta, non dimenticate che davanti avremo 42 partite».
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Per ora siamo ad un + 235. A pochi giorni dal via del campionato, che l’anno scorso iniziò con il blitz di Bari, il saldo degli abbonamenti granata è positivo. Nel 2016, ad una settimana dal debutto le tessere staccate erano state 1.215, oggi, invece, si ripartirà da 1.450. […] Per quanto riguarda il campo, dopo il riposo di ieri gli uomini di Venturato torneranno a lavorare oggi pomeriggio in vista dell’esordio di sabato con l’Ascoli. Per quella gara sicure le assenze di Alfonso, Iunco e Strizzolo, che torneranno a disposizione per fine mese, ed è certo, ovviamente, anche il forfait di Scaglia, che ha ricominciato a faticare agli ordini del preparatore atletico Redigolo ma che potrà tornare, indicativamente, verso metà settembre. Salvi, ai box nelle ultime due amichevoli per una lieve distorsione alla caviglia, oggi rientrerà in gruppo.
Ore 11.10 – (Gazzettino) Così il diggì sulla presa di posizione degli ultras dopo il ritorno di Trevisan. «Penso sia una situazione che può capitare anche in altre realtà. Lui ha solo un modo per fare cambiare idea ai tifosi, disputando un grande campionato e dimostrando che il passato era dovuto alla giovane età e all’inesperienza. Ha le caratteristiche che ci servono e può darci una grande mano». Le avversarie più attrezzate? «Pordenone, Feralpi e Reggiana, ma prevedo l’inserimento di Triestina e Vicenza. Sarà un torneo livellato verso l’alto con sette, otto pretendenti, nessuna che prenderà il largo come il Venezia, e con un finale in volata».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Quanto a Dettori e Altinier, non pensavamo andassero via ma loro hanno colto subito l’opportunità di un contratto più lungo altrove senza attendere con noi qualche mese. Comunque aggiunge Zamuner la squadra è per cinque o sei undicesimi quella dell’anno scorso in cui è arrivata terza a pari merito, ma chiudendo in difficoltà e dunque c’era pure da valutare questo aspetto legato all’età, oltre che scegliere elementi con caratteristiche in linea con le esigenze di Bisoli. Siamo convinti di avere alzato il livello di qualità». Discorso valido anche per i giovani. «Capello è reduce da tre anni di C, Serena può dare una grande mano e Mazzocco ormai è un titolare. Cercheremo di alzare i loro minutaggi visto che l’allenatore sceglie in base al lavoro settimanale; se un giovane si dimostra più forte dei vecchi, gioca lui». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) «Nel Padova si vedono già l’impronta dell’allenatore e l’atteggiamento che lui vuole». Sabato, nel test vinto 3-0 con il San Marino, sono arrivati spunti interessanti per Giorgio Zamuner. […] Padova dunque pronto per il debutto? «Sì. L’allenatore aveva già previsto che la scorsa sarebbe stata l’ultima settimana con lavoro più intenso e si stanno rispettando i tempi». […] Restando in tema di mercato, è già possibile un primo bilancio, partendo dal dato di una squadra cambiata più delle attese dopo il terzo posto della passata stagione, chiusa tuttavia in netto calo, e con alcune partenze eccellenti. Quale è stata la filosofia alla base delle varie operazioni? «Gente di valore come Emerson e Neto è rimasta fuori per questioni di età e di regolamenti, Favalli non ha voluto rinnovare e Sbraga chiedeva di giocare con maggiore continuità.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Un ingaggio da ufficializzare a breve, un possibile volto nuovo in avanti e due o tre operazioni in uscita. Questo, a dieci giorni dalla chiusura delle trattative, il punto della situazione del mercato biancoscudato. In primo luogo è ormai imminente il nero su bianco per l’arrivo in prestito del talentuoso esterno italo etiope Eyob Zambataro, ormai all’ombra del Santo dai primi giorni del ritiro, ma con il trasferimento non ancora formalizzato. Il reale motivo di questo ritardo non era di natura burocratica come inizialmente riferito, ma dettato da una richiesta top secret dell’Atalanta che stava per cedere il giocatore all’Inter nell’ambito di una trattativa più ampia e complessa, con riserva di farlo arrivare comunque al Padova in prestito. Tutto pare nel frattempo saltato e dunque l’operazione verrà regolarmente perfezionata tra gli orobici e i biancoscudati. […] Di qui a fine mercato, poi, arriverà all’ombra del Santo un altro trequartista, un elemento forte nell’uno contro uno per creare superiorità numerica e abile nel calciare le punizioni. Tale identikit coincide in particolare con quello di Nicola Strambelli del Matera per il quale la società lucana, a cui è legato per un’altra stagione, chiede una contropartita economica, ma non è lui l’unica soluzione allo studio per la trequarti.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Si può pensare davvero in grande (e sarebbe ora…)”) […] La sensazione che ci accompagna al doppio esordio delle nostre squadre è che finalmente si possa parlare di un Cittadella e un Padova protagonisti a tutto tondo, in grado cioè di correre per obiettivi importanti, di cui, tanto per non far nomi, non fa mistero il presidente biancoscudato Roberto Bonetto. […] Il Padova è nelle mani di un allenatore con l’«A» maiuscola, che si è preso sulle spalle una bella responsabilità: provare a fare centro subito, come peraltro gli è già riuscito in carriera. È un caliente, Pierpaolo Bisoli, che non le manda certo a dire quando deve difendere regole e princìpi del suo “credo”. Da tempo si sentiva il bisogno di un tecnico così, che parlasse chiaro e forte al gruppo e che mettesse ordine nello spogliatoio. Certo, vincere significa sbagliare poco o nulla e soprattutto in attacco, cambiato radicalmente, la scommessa è di quelle avvincenti ma pericolose allo stesso tempo: perché ad uno come Altinier – è l’unico dubbio che ci assilla dopo un mercato peraltro ampiamente positivo – non avremmo rinunciato così, a cuor leggero. Bene il ritorno di Trevisan, invece, che porta ulteriore esperienza in difesa. Speriamo davvero che alle parole seguano fatti concreti, la piazza ha bisogno di uscire dall’incubo di sentirsi eternamente…penalizzata.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Il mio vecchio progetto è sempre lì, a disposizione, anche se qualcuno mi ha fatto passare per un “cazzaro”, cosa che non sono. Curva a bordocampo? Se non partono i lavori al Colbachini, l’impianto dell’atletica, non possiamo pensare di mettere una curva semimovibile sulla pista dell’Euganeo. Stadio che ha i suoi limiti, però dialogare con le amministrazioni non è facile. Io dico solo che dobbiamo metterci in testa che gli stadi si possono fare, ma l’investitore deve avere un ritorno». Ha parlato di un possibile nuovo socio all’orizzonte. In tribuna, in occasione dell’amichevole con la Lucchese, c’era vicino a lei l’emissario di un imprenditore che pare proprio interessato al Padova. A che punto siamo? «C’è una trattativa importante in corso. Anche in questo caso andremo a fine settembre. L’unica anticipazione che posso fare è che non parliamo di padovani nè di veneti. Ma il nome è davvero grosso. Se andrà tutto a buon fine, noi Bonetto resteremo in maggioranza, ma chi arriverà acquisirà una quota di peso consistente».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Abbiamo seguito le indicazioni del tecnico, è una scelta che è stata compiuta in funzione dell’obiettivo che ci siamo prefissati. Con Cristian ho un ottimo rapporto, e tale resta. Certo, mi dispiace che ci abbia lasciato, ma il calcio è questo. La maglia resta, presidenti, allenatori e giocatori cambiano: facciamocene tutti una ragione». […] Capitolo abbonamenti: siete vicini a quota 2.500. Soddisfatto?«Faremo sicuramente meglio dell’anno scorso come numeri, non come ricavo netto, per via degli sconti applicati. Chiediamo più gente allo stadio e lancio un ulteriore appello ai padovani: abbonatevi, perché se vogliamo essere importanti, dobbiamo essere ancora più numerosi. Sin qui comunque sono contento della risposta dei tifosi». Questione Euganeo: che cosa potete fare nei confronti dell’amministrazione comunale?«Ho avuto un incontro con il nuovo sindaco Giordani un mesetto fa. Siamo d’accordo che ci risentiremo a fine settembre. Come proprietà del Calcio Padova, possiamo esercitare un po’ di pressione perché si trovi una soluzione.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ci sono stati diversi cambi nella rosa, in funzione delle esigenze del sistema di gioco praticato dal mister. Se ne sono andati elementi, anzi uomini con la “U” maiuscola, come Neto ed Emerson, sono arrivati giocatori di un certo spessore. La squadra è competitiva, non saremo le “corazzate” Venezia e Parma del recente passato, ma, checché se ne dica, partiamo per vincere. E salire di categoria». Una sola obiezione sull’allestimento della rosa: perché lasciare andar via Altinier, bomber da 31 gol in due anni, e per giunta ad una concorrente diretta? «Può darsi che qualche suo collega vada a Reggio Emilia a porre la stessa domanda al presidente della Reggiana: perché la cessione di Guidone, che negli ultimi anni una cinquantina di reti le ha realizzate? A Bisoli non interessa il centravanti da 20 gol, bensì la squadra che gira. La figura del singolo passa in seconda linea rispetto al gruppo.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Domenica 27, Assocalciatori permettendo, si parte. Con un’idea fissa: vincere il campionato. Lo dice senza mezzi termini, Roberto Bonetto. […] Presidente, l’attesa è finita. Si gioca, anzi si dovrebbe giocare. Lo sciopero si allontana…«Non si può dire che tutto stia funzionando al meglio, anche se l’apertura di Tavecchio (Figc, ndr) a Tommasi (il numero uno dei calciatori) delle ultime ore sembra scongiurare il pericolo di un rinvio della partenza del torneo». […] Veniamo a voi. Il Padova dei Bonetto non fa mistero di puntare al bersaglio grosso, la Serie B. Con che spirito vi apprestate ad affrontare quest’anno fondamentale? «Con grande responsabilità. Ci siamo presi un impegno molto importante e oneroso di fronte alla piazza, portare il più presto possibile il Biancoscudo tra i cadetti. È un’annata decisiva, per cui non abbiamo fatto scommesse: l’allenatore è di spessore, un grande professionista, che ha calcato palcoscenici prestigiosi.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Oggi è il giorno della verità per la Serie C, che insieme alla B attende l’esito dell’assemblea dell’Assocalciatori in programma a Milano per capire se sabato e domenica prossimi i campionati potranno finalmente iniziare. Uno sciopero che, visti gli ultimi sviluppi, sembrerebbe poter essere scongiurato, ma ancora pendente finché non arriverà la decisione definitiva di calciatori e vertici del sindacato. Determinante la mediazione della Figc, che metterà nel fondo di solidarietà 850 mila euro, a garanzia degli stipendi non percepiti dai calciatori durante la scorsa stagione, e che stabilirà, come richiesto da Tommasi, che gli stipendi di gennaio e febbraio del 2018 debbano essere saldati entro marzo, per poter poi penalizzare i club che non rispettino gli impegni già prima della fine della stagione. L’ultimo passo, poi, potrebbe arrivare direttamente dalla Lega Pro: il presidente Gravina sarebbe infatti propenso a fare un passo indietro, aumentando a 15 il numero degli “over” in rosa già a partire da questa stagione, dopo la riduzione da 16 a 14: sarà l’assemblea dei club di Serie C, convocata per giovedì per completare il calendario del campionato, a decidere. […]